Post on 01-May-2015
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Formazione docenti in TIC e TDprassi: prima competenze di base in TIC, poi quelle in TID prassi indispensabile?
Cosa conta veramente per la formazione in TIC?* relazione docente - informatica
strumenti per proprie attività personali e professionalicomponenti concettuali (modellare problema o procedura)componenti operative (usare le TICfamiliarità con dinamiche informative/culturali basate su MM e web
AUTONOMIA in: trovare soluzioniorientarsivalutareprogettareessere attore nel mondo ICT
Formazione docenti in TIC e TDprassi: prima competenze di base in TIC, poi quelle in TID prassi indispensabile?
Cosa conta veramente per la formazione in TD?
da TIC come strumento per pensare e operare, segue facilmente unareazione sinergica tra competenze disciplinar/didattiche e quelle in TIC
Strumenti/ambienti per formazione in TD, focus sul: carattere esperienzialeprogettare e fareesplorare riferimenti e risorse“riuso” e “montaggio” di materiali reperiticonfronto con colleghitransizione verso insegnamento costruttivista
Libro come “forma” della scuola:sapere delimitato, scomposto in pezzi, fissato in forma staticadiscipline autonomeorganizzazione apprendimento per fasce di etàarticolazione compiti nell’impararevalutazione dell’apprendimento
efficacia della “forma”libro
Irruzione computer e web quale “forma” della scuola?
Ripensare alla “forma” libro
Scelta di nuove “forme” e integrazione con la vecchia
Visione plurale vs una sola prospettiva
Libro come “lingua materna”
Computer e web come lingua altra
Transizione da didattica della riproduzione scritta e decontestuale a didattica dell’interazione orale e dell’esperienza contestualizzata
cfr. R. Maragliano
Campi del sapereestensione in forte e rapida crescitaaccessibilità “illimitata” agli elementi di conoscenzaindebolimento dell’articolazione in discipline tradizionalizone nuove e zone di confine/integrazione di aree consolidate
Sapere-flusso e ri-definizione dinamica della conoscenzaapertura vs chiusura gerarchica e predefinita delle disciplinemetafora di struttura reticolareinterpretazione in continua trasformazionenuovi nodi e nuovi legami tra nodirevisioni dei nodi e legami già notiattitudine alla ricerca di ed orientamento nelle informazioni (.. Web)attitudine a “mantenere la rotta” in molte reti di conoscenza
EDUCAZIONE SCIENTIFICA DI BASE A SCUOLA
Circa 90% attraverso linguaggio verbale (incluso formule)scienze sperimentali come narrazioni
Poca o no enfasi su difficoltà Apprendimento/Insegnamentopratiche d’insegnamento versativo
Poco laboratorio, quasi sempre come “verifica”no focus su esplorazione fenomenologia
Fenomeni ideali come punto di partenza dell’insegnamentoapprendimento di formule, spesso mnemonico
Ruolo del Lab in educazione scientifica
• Situazione attuale• Punti di vista diversi• Il Lab è necessario?
Quale Lab è più efficace per aiutare la comprensione di contenuti diFisica e Matematica?
Quale Lab e quali esperimenti per enfatizzare intreccio tra aspetti sperimentali e di modellizzazione?
Situazione Lab in SSS italiana
Licei: Lab occasionale, buona volontà del docente (poco tempo/supporto)Bienni ITI: Lab come supporto costante; ore Lab fino al 50% del monte ore
Progetti di sperimentazione in corso Lab fino al 30 % delle ore di fisica
Insegnanti più consapevoli su ruolo Lab in educazione scientifica di base
Attrezzature Lab migliorano in quantità/qualità (cfr. PTD e simili)
TIC e TD ampliano molto il Lab didattico (es. esperimenti in tempo-reale)
Percorsi basati su risultati ricerca spesso comportano attività di Lab
Progetti internazionali studiano come Lab è realizzato nei vari paesi
COMUNI DIFFICOLTA’ APPRENDIMENTO
CDA/ICDA/I
Fisica disenso
comune
Fisica disenso
comune
Approcci,Materiali
Inadeguati
Approcci,Materiali
Inadeguati
EdutainmentEdutainment
Insegnamento direttivo
Insegnamento direttivo
Formalismiinsufficienti
Formalismiinsufficienti
Complessità della fisica
Complessità della fisica
carenza LAB
carenza LAB
StrumentiStrumenti
Fenomenifamiliari
Fenomenifamiliari
ModelliModelli
PrevisioneEsperimentoConfronto
PrevisioneEsperimentoConfronto
Visibilità di“invisibili”
Visibilità di“invisibili”
Dal Reale all’Ideale
Dal Reale all’Ideale
LABLAB
Cause e fattori Strumenti per affrontarle
Sviluppoconcettuale
Abilitàoperative
PUNTI DI VISTA SUL RUOLO DEL LABORATORIO DIDATTICO
Von Glaserfeld “….la tragedia della teoria della conoscenza occidentale èda vedersi nel suo esser partita dall’ipotesi (comprensibile ma insensata) che ciò che arrivo a conoscere è già presente là fuori…”
Costruttivismo
La realtà è il prodotto dell’esperienza di chi apprende e la conoscenza è costruzione di significati e di interpretazioni dell’esperienza
responsabilità cognitiva dell’individuocarattere situato della conoscenzaconoscenza come costruzione attiva del discenteforte valore della collaborazione e negoziazione sociale
Comportamentismo indurre comportamenti di risposta a stimoli definitiInsegnamento “versativo”
conoscenza
conoscenza conoscenzaconoscenza
Nella visione costruttivista, apprendere è azione attiva del discente che costruisce la sua rete di conoscenza anzichè “ingoiare” nozioni a lui trasferite dal docente o dal computer
La conoscenza non è più impersonale o oggettiva (cfr. Oggettivismo) ma qualcosa che ognuno costruisce attraverso l’esperienza personale
Nella visione costruttivista, apprendere è azione attiva del discente che costruisce la sua rete di conoscenza anzichè “ingoiare” nozioni a lui trasferite dal docente o dal computer
La conoscenza non è più impersonale o oggettiva (cfr. Oggettivismo) ma qualcosa che ognuno costruisce attraverso l’esperienza personale
DAL COMPORTAMENTISMO AL COSTRUTTIVISMO
Gli ambienti di apprendimento aperti sono strumenti con sostanziale controllo del discente sulle attività di apprendimento. Gli offrono un amichevole insieme di funzioni e strumenti; NON propongono percorsi pedagogici prestabiliti con guida passo passo.
Gli ambienti di apprendimento aperti sono strumenti con sostanziale controllo del discente sulle attività di apprendimento. Gli offrono un amichevole insieme di funzioni e strumenti; NON propongono percorsi pedagogici prestabiliti con guida passo passo.
Controllo al discente Controllo ad altri
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO APERTI
Real-Time Esperimenti e Immagini Impostazione “Che succede se..?” praticabile con
rapida ripetizione di esperimenti in differenti condizioni (variazione parametri e setting)
Molti dettagli osservabili; “scelte” richieste per procedere a modellizzare
Sviluppo ed interpretazione di modelli esplicativi di fenomeni familiari e complessi ben noti in
termini di Conoscenza Comune e Percettiva
RTEI (Real-Time Esperimenti e Immagini)Impatto sulla Qualità dell’Apprendimento e Insegnamento
APPROCCIO “REALE -> IDEALE”da fenomeni Reali e Familiari
all’astrazione dei Casi/Modelli Ideali
Percettivadi Senso Comune
FormaleVariazionale
….
Esplorazione fenomeniRicerca di Regolarità
Formulazione di RegoleModelli matematici
Legge di Caso Ideale
CicloPEC
Visibilità di fenomeni “inaccessibili”
Integrazionedi Conoscenze
Ciclo d’apprendimento “Previsione Esperimento Confronto”
Idee eRagionamenti
Idee eRagionamenti Previsione
Esperimenti o
Modelli
Confronto
Abilità trasversali:
- esprimere idee
- analizzare risultati
- confrontare
- modellizzare
AbilitàSperimentali e/o
Formali
AbilitàSperimentali e/o
Formali
Se non accordo, che fare?
Se non accordo, che fare?
PHYTEB 2000 11
Dalla camminata al carrello su piano liscio al moto ideale 1D di corpo puntiforme
11
Approccio “Reale -> Ideale”: moti a velocità costanteApproccio “Reale -> Ideale”: moti a velocità costante
Camminata regolare e corsa
Grafici s(t), v(t), a(t) di camminata regolare in avvicinamento (scuro)
e di corsa in avvicinamento (chiaro)
Approccio “Reale -> Ideale”: composizione velocitàApproccio “Reale -> Ideale”: composizione velocitàPiatto mosso da studente: fermo e in moto verso (o via dal) sensore
Vpiatto quando lo studente cammina =
Vpiatto quando lo studente è fermo + o – Vel. della camminata
Piatto mosso da studente seduto: sedia mossa in fase (controfase)
Vpiatto quando sedia è mossa avanti/indietro =
Vpiatto quando sedia è ferma + o – Vel. della sediaIdem: piatto mosso da studente che oscilla avanti/indietro
Approccio “Reale -> Ideale”: composizione velocitàApproccio “Reale -> Ideale”: composizione velocità
Moto quasi uniforme di carrello tirato a mano su pavimento liscioMisure Indipendenti con sensori di Moto e Forza
Attrito Dinamico
Approccio “Reale -> Ideale”: l’attrito è una forzaApproccio “Reale -> Ideale”: l’attrito è una forza
Oscillazioni ritmiche di una persona e di massa-molla (quasi libere)
Approccio “Reale -> Ideale”: dal ritmo a oscillatore armonicoApproccio “Reale -> Ideale”: dal ritmo a oscillatore armonico
Legge oraria s(t) di carrello su rampa (sensore in alto)
Velocità v(t) di carrello su rampa (sensore in alto)
Legge oraria s(t) di carrello su rampa
Caso ideale: agisce solo la gravità
accelerazione costante = g sin( )
V(t) è lineare in t V(t) = V(0) + a t
S(t) è quadratica in t s(t) = s(0) +v(0) t + ½ a t2
Parabola y = A + B t + C t2
se C cresce parabola “si stringe”
se C decresce parabola “si allarga”
v
Fa
v
Fa
Salita: accelerazione da attrito si sommaA tot > g sin()
Discesa: accelerazione da attrito si sottraeA tot < g sin()
y = A+Bx+Cx2
A= 11,56 B = - 3,58 C=0,30
y = A+Bx+Cx2
A= 9,91 B = - 3,06 C=0,26
s(t) CARRELLO SU RAMPA
y = A + Bx
A= -3,691 B = 0,624
y = A + Bx
A= -3,793 B = 0,717
v(t) CARRELLO SU RAMPA
s(t) CARRELLI SU RAMPA
Sviluppo del Pensiero Formale: un processo complessoSviluppo del Pensiero Formale: un processo complesso
Principi Matematica Valori riconosciuti
MODELLIMODELLI ESPERIMENTIESPERIMENTI Fit dei DatiFit dei Dati
Esplorazione ModelliEsplorazione Modelli
Costruzione Modelli, …….Costruzione Modelli, …….
Variabili Significative
Approssimazioni Errori
Andamenti vs DettagliCosa se. .? da Reale a Ideale
Limiti dei modelli
Previsione di risultati Test di validitàEsperimenti
suggeriti
Modelli Interpretativi
Simulazione del raffreddamento di un solido
A. condizione iniziale (solido caldo e molecole dell’aria fredde)
B. solido in equilibrio termico con l’aria
C. grafico della temperatura vs.tempo
A) B) C)
RTEI e MODELIZZAZIONE
L’approccio RTEI facilita i legami tra lavoro di laboratorio e di modellizzazione.Con grafici in tempo reale si riconoscono subito andamenti globali e si distinguono dettagli locali. La facilità di analisi ed esportazioni dei dati, aiuta sia il fit delle misure che la loro modellizzazione.Il processo di astrazione può essere così fortemente sostenuto.
L’approccio RTEI facilita i legami tra lavoro di laboratorio e di modellizzazione.Con grafici in tempo reale si riconoscono subito andamenti globali e si distinguono dettagli locali. La facilità di analisi ed esportazioni dei dati, aiuta sia il fit delle misure che la loro modellizzazione.Il processo di astrazione può essere così fortemente sostenuto.
Esportazione dati
MODELLI
Andamenti Qualitativi
Analisi dati
RegolaritàRTEI
ASTRAZIONE
Modelli dei sistemi fisici
Adattamento dei dati
Esplorare i Modelli
Costruire i Modelli
“Cinematica” dei Modelli
“Dinamica” dei Modelli
Modello ha molte accezioni in Fisica.I modelli matematici sono molto comuni. Nella ricerca didattica vi è un ampio consenso sull’utilità dell’interpretare e costruire modelli. L’attività di modellizzazione aiuta ad acquisire capacità trasversali, utili in molti contesti disciplinari.
Modello ha molte accezioni in Fisica.I modelli matematici sono molto comuni. Nella ricerca didattica vi è un ampio consenso sull’utilità dell’interpretare e costruire modelli. L’attività di modellizzazione aiuta ad acquisire capacità trasversali, utili in molti contesti disciplinari.
RUOLO della MODELLIZZAZIONE nella DIDATTICA della FISICA
- Laboratorio “quotidiano”
- Laboratorio “povero”
- Laboratorio con strumenti didattici “chiavi in mano”
- Laboratorio in Tempo- Reale
Quale?
La scelta è funzione del razionale, dell’obiettivo e del contesto
Le integrazioni fra tipi sono in genere molto fruttuose