"GiBi...... IL NOSTRO AMATO MAGO". ********** Questo piccolo album raccoglie i miei ricordi...

Post on 02-May-2015

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"GiBi ... ... IL NOSTRO AMATOMAGO"

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Questo “piccolo” album raccoglie i miei ricordi

fotografici di GiBi o con GiBi

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… come si dice: “poche, ma BUONE!”

… Pietralba ...

… GiBi ed il grande falò di chiusura

Ma cosa state pensando!

... Non siate i soliti maligni ! ! !

( … però … )

Il ballatoio della "casa" a Pietralba:

GiBi,una chitarraed il suo sorriso.

… all’interno di una cassetta di musiche ho trovato questi

quattro biglietti

“autografi” di GiBi: note

sull’uso delle musiche e

sullo schema dell’esercizio

5 dicembre 1999

… riunione al Centro di 50/60 persone per aiutarmi ed esprimermi il loro affetto. Ho avuto la possibilità di parlare al telefono viva voce con loro per un breve saluto. È stato un omento molto bello ed emozionante.Mi è stato riferito dell’intensa partecipazione e coinvolgimento delle persone, molte delle quali con le lacrime agli occhi.Tutto questo mi coinvolge emotivamente in maniera straordinaria, mai vissuta prima. Ho pianto. E mi chiedo cosa possa io aver dato loro per spiegare questo grande affetto che mi stanno dimostrando.…

GiBi

… messaggio di GiBi dopo la meditazione che organizzammo nel «Centro CMS» …

a realtà sbagliate, imprimono grandi svolte ad altrui vite, perché come prua di una nave fendono l’acqua pagando, per primi, il prezzo di un nuovo sentiero.

tratto dai fogli originali da cui è nato il libretto «Animi Sensibili»

E VENGA PURE... di Davide M. Turoldo E venga pure ma facciamo l’accordo. Io rinuncio a quell’ora estiva dell’alba quando luce rossa precede il sole e si stende per le vie solitarie del borgo ancora fasciato di silenzio. Io non ti dico, non dico a nessuno la gioia che godo: una gioia da valere una vita! Né Ti dico, Dio, i pensieri che penso e l’amore che sento per tutte le creature, in quell’ore. Tu non sai perché non sei un essere umano: non sai cosa sia una tale rinuncia. Dirsi: ecco domani non ci sarò più. Domani questi occhi non vedranno più sorgere il sole. E rinuncio anche alla sera, a non vedere più la stessa luce distendersi nella valle e sul fiume. Rinuncio, come da sempre, agli incontri, alla gioia di sentire un cuore battere nella tua mano, e accogliere in silenzio confidenze che non si dicono a nessuno. La gioia di sentirsi vivi, e di donarsi e tacere, di donarsi, in nome di tutte le creature e avere occhi di bimbi

e mirare le stelle. Tu non sai cosa vuol dire essere amanti, la sera. Oh! Non tanto per gli amplessi affannosi e mortali, ma per il sogno e il desiderio infinito di attendere e disporsi a offrire, e ancora sognare di offrirsi, in attesa. Questa, è questa l’immagine di nozze, che celebreremo, Signore. A una cosa non rinuncio, Signore. A non dover essere più Coscienza, Terra che pensa e ama e adora, poiché senza, nulla vi è che abbia un senso. Nulla dell’intera creazione: non la luce e i colori e gli spazi e il tempo... E Tu stesso, privo di senso... Mio Dio, per Te non rinuncio. Se questo è il male che mi serbi, già da ora Ti dico che non Ti perdono. E’ per Te che chiedo di essere questa eterna Tua indistruttibile Coscienza. Altro non chiedo. Ora che l’accordo è fatto, suppongo, venga pure.... anche se continueremo a lottare, mio Signore.

tratto dai fogli originali da

cui è nato il libretto «Animi Sensibili»

e … dulcis in fundo …

… alla Baita dei dolci.