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Mensile dell’Oratorio Salesiano di
Bova Marina
Anno II, numero 11 - Aprile 2011
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Spazio
iovani Pag. 12Pag. 12Pag. 12Pag. 12----14141414
Le nostre
Le nostre
Le nostre
Le nostre
Da pag. 15Da pag. 15Da pag. 15Da pag. 15
Carissimi,
siamo ormai in pieno cammino quaresimale e tra qualche settimana rivivremo
l’emozione di agitare al vento i rami di ulivo al grido di “Osanna al figlio di
David”. Sembrerà anche a noi di essere sulla strada per Gerusalemme e di
accogliere festosamente l’arrivo di Gesù… Purtroppo ben presto la gioia di
questo momento lascerà il posto a delle “ombre”: il tradimento di Giuda, il
processo nel Sinedrio e la crocifissione sul Golgota…
Che strana la vita! Ma anche in questi momenti Gesù continua a stupirci, re-
galandoci un’ infinità di insegnamenti: “Io sono venuto per servire e non
per essere servito”; “questo è il mio corpo offerto in sacrificio per
voi, questo è il mio sangue per la nuova ed eterna alleanza”;
“perdona loro perché non sanno quello che fanno”; “oggi stesso sarai
con me in paradiso”; “donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre”
Proprio queste ultime parole fanno correre il mio pensiero a Maria… Pensate a
quanta forza deve aver tirato fuori per vivere in silenzio questi momenti cru-
ciali, ed assistere fino alla fine Gesù, il suo Gesù! Sempre accanto a Suo figlio,
ma senza poter far nulla per alleviare o far cessare le sue sofferenze!!
E… non vi sembra strano che poi, proprio nel momento della Risurrezione, Ella
non si trovi presente sul posto? Che a scoprire il sepolcro vuoto sia stata
un’altra donna? E Lei, dov’è? Ve lo siete mai chiesti?
Me La immagino serena nel Cenacolo con gli apostoli ad aspettare che il
tempo si compia. Sì, avete letto bene, serena, nonostante il Suo adorato
Figlio non sia più con Lei... Ma Gesù più volte ha detto che sarebbe risorto il
terzo giorno, e Maria non può non credere alle Sue parole!
Ci vuole solo un po’ di pazienza… Quella pazienza che a volte manca alla
maggior parte di noi, perché vogliamo tutto e subito e dimentichiamo che i
tempi di Dio non sono i nostri tempi…
E forse anche questa assenza di Maria di fronte al Sepolcro vuoto cela in sé
un ennesimo insegnamento; sottolineo il forse perché a me piace pensarla
così!
Dunque, la Quaresima sia per tutti noi un tempo favorevole per scrollarci
di dosso tutti gli atteggiamenti che ci allontanano da Dio, ma anche un tempo
per recuperare la fiducia in Lui e nelle Sue parole: “Oltre la morte c’è la
vita”. Certi della veridicità di queste parole, viviamo con grande interesse e
attenzione questi giorni che ci separano dalla Pasqua, evento veramente su-
per per la nostra vita di credenti/discepoli, e con queste parole nel cuore e,
con la stessa fiduciosa pazienza di Maria in attesa, affrontiamo anche tutte le
difficoltà che la vita ci presenta, sicuri che, dopo i tre giorni, quello che ci a-
spetta è il sepolcro vuoto.
Gesù mantiene la sua promessa: “le tenebre non sono più l’oscurità che
fa paura; la notte è chiara come il giorno”.
Un buon lavoro di crescita spirituale a tutti voi, cari lettori e Buona Pasqua.
La redazione
IN PARROCCHIAIN PARROCCHIAIN PARROCCHIAIN PARROCCHIA
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Pagina 2 Quelli de… l’ Oratorio
Carissime Sorelle, mentre la terra giapponese continua a tremare, la paura delle radiazioni nucleari a far trepidare i sopravvissuti e il mondo intero e il dolore per le migliaia di vittime a ferire profondamente il cuore di chi ha perso gli affetti più cari, ancora una volta lanciamo un appello alla solidarietà nell’intero Istituto, alle comunità educanti, agli amici delle no-stre Opere. Come le Sorelle ci hanno comunicato, le nostre case e opere in Giappone non hanno sofferto danni strut-turali. (…) Il nostro aiuto, modesto o importante che sia, sarà distribuito dalle Sorelle giapponesi là dove c’è maggior-mente bisogno(…). Le Sorelle sono disponibili all’accoglienza pur avendo già Centri per bambini e ragazzi/e disagiati super affollati.(…) Vogliamo tendere loro la mano perché sentano, al di là della presenza di preghiera e di affetto, la vicinanza efficace della nostra grande famiglia. Unita alla nostra cara Madre (…) vi esprimo con l’affetto, la nostra ri-conoscenza profonda. Sr Vilma Tallone
Per le donazioni possiamo seguire i canali abituali dell’Istituto, indicando chiaramente: emergenza Giappone. emergenza Giappone. emergenza Giappone. emergenza Giappone.
Beneficiario per trasferente bancarie:Beneficiario per trasferente bancarie:Beneficiario per trasferente bancarie:Beneficiario per trasferente bancarie: ISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCOISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCOISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCOISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCO
Via Ateneo Salesiano, 81 Via Ateneo Salesiano, 81 Via Ateneo Salesiano, 81 Via Ateneo Salesiano, 81 –––– 00139 ROMA 00139 ROMA 00139 ROMA 00139 ROMA –––– RM RM RM RM ---- ITALIAITALIAITALIAITALIA BANCA: UNICREDIT S.P.A. BANCA: UNICREDIT S.P.A. BANCA: UNICREDIT S.P.A. BANCA: UNICREDIT S.P.A. ---- ROMA PRATI 2 ROMA PRATI 2 ROMA PRATI 2 ROMA PRATI 2 –––– P.ZA CAVOUR N. 19 P.ZA CAVOUR N. 19 P.ZA CAVOUR N. 19 P.ZA CAVOUR N. 19 –––– 00193 ROMA00193 ROMA00193 ROMA00193 ROMA
CODICE IBAN: CODICE IBAN: CODICE IBAN: CODICE IBAN: IT 39 A 02008 03298 000010741637IT 39 A 02008 03298 000010741637IT 39 A 02008 03298 000010741637IT 39 A 02008 03298 000010741637 SWIFT / BIC UNCRITM1Y91SWIFT / BIC UNCRITM1Y91SWIFT / BIC UNCRITM1Y91SWIFT / BIC UNCRITM1Y91
CAUSALE: EMERGENZA GIAPPONECAUSALE: EMERGENZA GIAPPONECAUSALE: EMERGENZA GIAPPONECAUSALE: EMERGENZA GIAPPONE
Anche la nostra comunità sta aderendo alle iniziative pro-terremoto in Giappo-ne. Segnaliamo in particolare la raccolta fondi promossa dalle nostre F.M.A.,
che hanno prontamente risposto all’invito della loro Madre Generale– riportata in bas-so-. Acquistando un biglietto dal costo di 1€ ognuno di noi potrà contribuire alla ricostruzio-ne della vita di un povero fratello giapponese!! Chi volesse contribuire può rivolgersi a Suor Enza o inviare direttamente la propria donazione ai canali riportati in calce alla lettera.
E noi??
?
Venerdì 11 marzo 2011, ore 14.45 -
le 6.46 in Italia - il Giappone viene
investito da una fortissima scossa
di terremoto, seguita da gigante-
sche onde di tsunami. Il terremoto
e il conseguente tsunami sono
stati determinati dalla rottura lon-
gitudinale di una faglia lunga 400
chilometri, causata dalle spinte
contrapposte della placca Pacifica
e di quella Euro-Asiatica. E' stata,
dice l'Agenzia meteorologica giap-
ponese, la più potente scossa mai
registrata nel paese e tra le dieci
più potenti degli ultimi 150 anni .
La scossa, di magnitudo 8.9, che
ha avuto come epicentro le acque
del Pacifico, a 24 km di profondità
e a 130 km dalla prefettura setten-
trionale di Miyagi, ha provocato
subito dopo un’onda alta 10 metri
che ha colpito il porto della città di
Sendai, travolgendo navi e imbar-
cazioni, oltre alle automobili e gli
edifici lungo le strade. 5 in totale
le prefetture coinvolte: Miyagi,
Fukushima, Chipa, Iwate e Tokyo.
L’ultimo aggiornamento del bilan-
cio delle vittime parla di 11.578
morti e di 16.451 dispersi. E mentre
il Giappone fa la stima dei danni e
tenta di rialzarsi da questo
“cataclisma”, rimane sempre alta
la preoccupazione per la centrale
nucleare Fukushima gravemente
danneggiata dal sisma. Proprio
giovedì scorso è stata presa un
importante decisione: lo smantel-
lamento dell'impianto nucleare di
Fukushima. Purtroppo il problema
non è così semplice da risolvere e
bisognerà vedere quando, in che
modo e con quali costi tutto que-
sto verrà portato a termine. Unica
nota positiva di questa enorme
tragedia è la forza dei giapponesi
che, soffrendo in silenzio, stanno
cercando di ricostruire quel poco
che gli è rimasto, grazie anche agli
aiuti umanitari che da subito sono
stati attivati da vari governi. Ma la
potenza devastante che si abbat-
tuta sul territorio nipponico ha
coinvolto l’intera globo terrestre,
secondo l’Ingv (Istituto nazionale
di geofisica e vulcanologia),
l’impatto del terremoto che ha
colpito il Giappone avrebbe causa-
to uno spostamento dell’asse di
rotazione terrestre di 10 centime-
tri. Il risultato è una minore lun-
ghezza della giornate, ma si tratta
comunque di cambiamenti minimi
(milionesimi di secondo) e quindi
impossibili da percepire.
Daniela Clemenzi
Pagina 3 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
GUERRA IN LIBIA GUERRA IN LIBIA GUERRA IN LIBIA GUERRA IN LIBIA
LA CHIESA NON ABBANDONALA CHIESA NON ABBANDONALA CHIESA NON ABBANDONALA CHIESA NON ABBANDONA
La Chiesa non abbandona il popolo libico. «La nostra comunità, i lavoratori cristiani, La nostra comunità, i lavoratori cristiani, La nostra comunità, i lavoratori cristiani, La nostra comunità, i lavoratori cristiani, sono ancora qui e non possiamo abbando-sono ancora qui e non possiamo abbando-sono ancora qui e non possiamo abbando-sono ancora qui e non possiamo abbando-narli. Prego e spero che tutto questo finisca narli. Prego e spero che tutto questo finisca narli. Prego e spero che tutto questo finisca narli. Prego e spero che tutto questo finisca prima possibileprima possibileprima possibileprima possibile». È quanto ha detto mons. Martinelli, vescovo di Tripoli, a Caritas Ita-liana prima che si interrompessero le comu-nicazioni. Nel Paese la situazione è drammatica. Prose-guono combattimenti e bombardamenti, a Tripoli e a Bengasi, la Chiesa resta attiva e anche i religiosi italiani sono accanto alla popolazione locale. A Tripoli i religiosi si A Tripoli i religiosi si A Tripoli i religiosi si A Tripoli i religiosi si stanno organizzando per aiutare tutti quelli stanno organizzando per aiutare tutti quelli stanno organizzando per aiutare tutti quelli stanno organizzando per aiutare tutti quelli che ne hanno bisognoche ne hanno bisognoche ne hanno bisognoche ne hanno bisogno, in coordinamento con le organizzazioni locali di assistenza. Difficile la condizione di migliaia di rifugiati, soprattutto eritrei; che non possono rientra-re in patria. A Bengasi, invece, le suore italia-A Bengasi, invece, le suore italia-A Bengasi, invece, le suore italia-A Bengasi, invece, le suore italia-ne sono 14 in 4 comunità e continuano a ne sono 14 in 4 comunità e continuano a ne sono 14 in 4 comunità e continuano a ne sono 14 in 4 comunità e continuano a lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-zioni per disabili. zioni per disabili. zioni per disabili. zioni per disabili. (…) Accorato l’appello del Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più orizzonte di pace e di concordia sorga al più orizzonte di pace e di concordia sorga al più orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione norda-presto sulla Libia e sull’intera regione norda-presto sulla Libia e sull’intera regione norda-presto sulla Libia e sull’intera regione norda-fricanafricanafricanafricana».
Da A sua immagine giornale, anno III n° 13Da A sua immagine giornale, anno III n° 13Da A sua immagine giornale, anno III n° 13Da A sua immagine giornale, anno III n° 13
Ancora guerra aperta in Libia. Sono tornati all’attacco i fedelissimi di Muammar Gheddafi, sferrando la loro offensiva sulla città di Misurata, attualmente in mano ai ribelli: ”Usano carri armati, lanciarazzi, mortai, ed vari tipi di proiettili per colpire la citta. Prendono per bersaglio chiunque, anche le case dei civili – ha riferito un portavoce – speriamo ci aiuti Allah”. Nel frattempo la Nato ha preso il comando delle operazioni militari in Libia a partire da giovedì 31 Mar-zo. L’Organizzazione si occuperà del mantenimento della no fly zone con l’obiettivo, almeno sulla carta, di mettere al sicuro dalla la popolazione civile dagli attacchi del rais. Il Colonnello Gheddafi e i figli hanno comunicato la loro in-tenzione di rimanere a Tripoli fino alla morte. La famiglia Gheddafi ha parlato attraverso un portavoce del governo libico. Dall’altro lato i ribelli sono invece pronti a un cessate-il-fuoco purchè vengano però rispettate alcune condizione, la prima, e sulla quale non hanno intenzione di trattare, è l’esilio di Gheddafi e di tutta la sua famiglia dal paese. A dichiararlo è stato il presidente del consiglio nazionale transitorio, Mustafa Abdel, il quale durante una conferenza stampa a Bengasi ha sottolineato quelle che sono le richieste dei ribelli; oltre l’allontanamento di Gheddafi infatti loro chiedono anche la fine della militariz-zazione da parte delle truppe del rais in Tripolitania.
MA PERCHEMA PERCHEMA PERCHEMA PERCHE’ E E E E’ SCOPPIATA SCOPPIATA SCOPPIATA SCOPPIATA LA GUERRA IN LIBIA?LA GUERRA IN LIBIA?LA GUERRA IN LIBIA?LA GUERRA IN LIBIA?
Come in tutte le guerra, anche per la guerra in Libia non c'è un'uni-ca motivazione che ha portato allo scoppio di questo conflitto. Di sicuro da una parte c'è il regime di repressione di Gheddafi, che ha spinto parte del popolo a ribellarsi, ma sicuramente anche gli interessi politici ed economici hanno fatto la loro parte. Ma facciamo prima un brevissimo riassunto della storia della Libia: Gheddafi anni fa prese il potere con un colpo di stato, detronizzando la dinastia reale e cacciando tutti gli italiani dai territori libici. Dopo anni di dittatura, soprusi e miserie, il popolo libico, ha deciso di ri-bellarsi. Il governo libico ha reagito a questa rivolta schierando il proprio esercito contro i ribelli, che però non erano armati per af-frontare uno scontro simile. infatti all'inizio erano persone comuni, studenti e lavoratori. Solo in seguito a loro si sono uniti disertori dell'esercito lealista di Gheddafi. E’ scoppiata così una sorta guerra civile (come quella scoppiata in Egitto poco tempo fa che si è però risolta con le dimissioni del presidente Mubarak), e visto che Ghed-dafi si è rifiutato più volte di dimettersi (sostenendo che lui non è stato eletto come il presidente Mubarak in Egitto, ma ha conquista-to da solo il potere) e ha continuato a massacrare i civili, la Lega Araba ha presentato ufficialmente richiesta all'Onu di istituire una no-fly zone, per pareggiare le forze di Gheddafi e dei ribelli. L'Onu non avrebbe dovuto intromettersi, ma il problema è stato che Ghed-dafi ha usato l'esercito contro il suo stesso popolo, per questo Ghed-dafi è stato accusato di crimini contro l'umanità e l'Onu, su richiesta della Lega Araba, ha deciso così di intervenire, per impedire agli aerei di Gheddafi di decollare. E’ intervenuta anche la Nato, di cui l'Italia fa parte. Finora però - e speriamo che continui su questa rot-ta, anzi speriamo che tutto si risolva prima possibile!! - l'Italia ha solo fornito basi di appoggio militare alle forze di Usa, Inghilterra e Francia che stanno di fatto bombardando le forze di Gheddafi. Precisiamo che la guerra in Libia del 2011 è iniziata come una guer-ra civile, non la si può definire una guerra mondiale: se per esempio Russia e Cina si schierassero apertamente con la Libia e attaccassero le forze della Nato, ecco che si parlerebbe di una terza guerra mon-diale.
Antonella Iaria
Il 17 marzo 1861, con la proclamazione di Vittorio Emanuele II
primo re d`Italia nasceva a Torino lo Stato Nazionale Italiano
con 26 milioni di abitanti. Pochi mesi prima, sempre a Torino, era
sorta la società salesiana. Dunque all’Italia unita che oggi festeggia all’Italia unita che oggi festeggia all’Italia unita che oggi festeggia all’Italia unita che oggi festeggia
il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-
sianasianasianasiana che lungo lo stesso percorso ha cercato di dare il suo contri-
buto, come diceva il politico Massimo d’Azeglio, per “fare gli fare gli fare gli fare gli
italianiitalianiitalianiitaliani” e, con Don Bosco, per fare “onesti cittadini e buoni cri-onesti cittadini e buoni cri-onesti cittadini e buoni cri-onesti cittadini e buoni cri-
stianistianistianistiani”.
Per 150 anni i Salesiani e per oltre 130 le Figlie di Maria Ausiliatri-
ce sono stati costruttori di oltre 1500 opere educative, sparse per le provincie d’Italia, in favore dei giovani, so-
prattutto quelli più in difficoltà, ai quali non tanto trasmettere la cittadinanza, soprattutto se intesa nei termini
attuali, quanto educarli, attraverso la scuola, la cultura, la catechesi e l’uso intelligente del tempo libero, ad essere
onesti e capaci lavoratori, disciplinati interpreti e operatori del bene comune (secondo le circostanze storiche),
cristiani fedeli alla Chiesa e al Papa.
Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-
dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-
va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore.
Nei tempi difficili della “questione romana”, in quelli ostili delle violente campagne anticlericali di inizio secolo
XX, in quelli tragici delle due guerre mondiali, all’epoca del totalitarismo fascista e in quella della sofferta ricostru-
zione del secondo dopoguerra, nel momento felice del miracolo economico e in quello problematico della conte-
stazione giovanile, nella fase della industrializzazione e in quella della globalizzazione, al tempo della scolarizza-
zione di massa ed in quella della stasi e ora dell’attesa, i Salesiani con le risorse umane e finanziarie disponibili, in
dialogo con le istituzioni o muovendosi in libertà hanno continuato “salesianamente” a “fare il bene che potevano
e come potevano”.
Hanno cercato di integrare giovani italiani diversi provenienti dai
4 angoli della penisola ed hanno operato per accrescere il senti-
mento di unità di destino tra le generazioni di un Paese sostan-
zialmente privo di cultura patriottica, dal fragile tessuto connetti-
vo e da forme di cittadinanza piuttosto deboli. Non solo. Le
loro riuscite iniziative di concreta risposta ai bisogni della comu-
nità, sia in funzione di supplenza che di collaborazione e soli-
darietà con lo Stato e con la Chiesa, hanno altresì innescato sia
in istituzioni civili che ecclesiastiche una dinamica favorevole
ad una maggiore attenzione ai giovani, alla loro educazione e for-
mazione, alla loro socializzazione e promozione, ossia al loro fu-
turo e al futuro della società italiana.
In occasione delle presenti celebrazioni nazionali e in una prospettiva di moderna, cittadinanza, hanno attinto al
proprio centocinquantennale patrimonio morale e prodotto alcune adeguate pubblicazioni, tanto scientifiche
quanto divulgative.
ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011
Pagina 4 Quelli de… l’ Oratorio
Pagina 5 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
Lo scorso 17 Marzo, sul campo del nostro o-
ratorio si è disputata la partita tra i nostri ra-
gazzi e quelli del Palizzi, per il campionato
“Gazzetta Cup Esordienti”. A inizio partita le
squadre, con in mano un gigantesco tricolo-
re, hanno cantato insieme l’ inno nazionale
e subito dopo, guidati da Don Natale, hanno
recitato la preghiera dello sportivo. Poi è ini-
ziata la partita che, per la cronaca, è finita 3
a 2 per la squadra degli esordienti del nostro
‘oratorio, che si è portata così al primo posto
in classifica. A fine partita abbuffata per vin-
citori e vinti con torta, naturalmente tricolore.
Matteo Profazio
<<Una volta, le membra dell’uomo, consta-tando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, porta-tolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre inten-devano domare lo stomaco, a indebolirsi fu-rono anche loro stesse, e il corpo intero giun-se a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pi-gro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, co-me fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in sa-lute>>.
Apologo di Menenio Agrippa
Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema dell’unità.dell’unità.dell’unità.dell’unità.
Ass. CGS ELPIDAAss. CGS ELPIDAAss. CGS ELPIDAAss. CGS ELPIDA
Ass. SALESIANI COOPERATORIAss. SALESIANI COOPERATORIAss. SALESIANI COOPERATORIAss. SALESIANI COOPERATORI
Come preannunciato nel giornali-
no del mese scorso, mercoledì
delle ceneri, la nostra piccola Co-
munità Salesiana ha accolto il car-
dinale Oscar Andrés Rodríguez
Maradiaga. A tutti, giovani e me-
no giovani, questa visita suscitava
un po’ di timore: come compor-
tarsi, come salutarlo, in che lingua
parlare - non sapevamo infatti che
parlava benissimo l’italiano!! -. In
poche parole non sapevamo come
instaurare un rapporto con una
persona importante qual è un car-
dinale. La cosa più naturale e
spontanea che ci è venuta in men-
te di fare appena abbiamo visto
Sua Eminenza è stata quella di
sorridere. Un semplice sorriso che
però voleva trasmettere molti mes-
saggi: un caloroso benvenuto, un
senso di rispetto per la carica rive-
stita e soprattutto la gioia di avere
tra noi un salesiano “dei piani
alti”. Prima di presiedere la Solen-
ne Celebrazione delle Sacre Cene-
ri, S.E. ha voluto incontrare la
nostra comunità parrocchiale nel
Salone don Bosco. A differenza
di ciò che tutti ci aspettavamo, il
Cardinale è stato molto gioviale e
socievole, ha ascoltato con atten-
zione le nostre domande ed ha
risposto ad ognuna di esse con
molta semplicità ma con dovizia
di particolari. Tante le nostre cu-
riosità: da quali fossero le sue oc-
cupazioni giornaliere, a come defi-
nisce il suo rapporto con i giova-
ni, a quali siano i suoi impegni in
quanto Cardinale e Presidente
della Caritas internazionale.
La sua giornata inizia presto con
un po’ di attività fisica, prosegue
con la celebrazione Eucaristica e
poi con vari impegni diplomatici
e non; ma nonostante le moltepli-
ci occupazioni trova volentieri il
tempo per intrattenersi in mezzo
ai ragazzi, a volte anche solo per
dilettarsi nel suonare con loro
uno strumento . Per noi giovani
oratoriani è stata una vera gioia
incontrare una persona che fa
t a n t o p e r i l p o p o l o
d e l l ’ H o n d u r a s ,
dall’evangelizzazione e istruzione
tramite i mass media, all’impegno
politico, alla creazione di
un’università che si espande gior-
nalmente con scambi con le uni-
versità italiane. E, nonostante i
bambini fuori dal salone don Bo-
sco si siano divertiti a giocare alle-
gramente e rumorosamente- come
solo loro sanno fare- il Cardinale
non si è indispettito, anzi ha guar-
dato con un senso di affetto inna-
to — proprio del carisma salesiano
- quei piccoli che si arrampicava-
no sugli alberi, con un sorriso
paterno che diceva tutto sul suo
animo generoso! Subito dopo
l’incontro, il Cardinale ha cele-
brato l’Eucaristia del Mercoledì
delle Ceneri in una Chiesa Don
Bosco gremita di fedeli.
Slogan della giornata:
“Si può fare!!!!!”
Mariagrazia Nucera
Pagina 6 Quelli de… l’ Oratorio
Quando un semplice sorrisoQuando un semplice sorrisoQuando un semplice sorrisoQuando un semplice sorriso rappresenta una ricchezzarappresenta una ricchezzarappresenta una ricchezzarappresenta una ricchezza
più grande dell’oro...più grande dell’oro...più grande dell’oro...più grande dell’oro...
Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,
è mettere nelle Sue mani la nostra vitaè mettere nelle Sue mani la nostra vitaè mettere nelle Sue mani la nostra vitaè mettere nelle Sue mani la nostra vita. . . .
Pagina 7 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
La Quaresima è tempo di penitenza, di digiuno, di preghiera, di solidarietà ed è quindi anche il tempo in cui la vicinanza a Dio è maggiore rispetto agli altri periodi dell’anno. La nostra comunità parrocchiale ha avuto la possibilità di potersi avvicinare al corpo di Cristo adorandolo, come solo una volta all’anno succede; nei giorni 22 e 23 marzo si sono svolte le così dette “quaranta orequaranta orequaranta orequaranta ore”, 40 ore di preghiera senza sosta, in cui il corpo di Cristo è stato esposto sull’altare, all’interno dell’ostensorio. Giorno e notte era possibile così andare in Chiesa e adorare nostro Signore presente in mezzo a noi e pregarlo o, magari anche solo semplicemente, <<ascoltarlo>>.
I più piccoli potrebbero domandarsi: ”Ma perché proprio 40 ore e non 30 o 50? “ . Il numero 40 nella tra-dizione spirituale del popolo di Israele ha un significato simbolico: dal popolo che peregrina nel deserto a Mosè che sosta davanti a Dio sul Sinai, al profeta Elia, fino ad arrivare alle tentazioni di Gesù nel deserto o al periodo che intercorre tra la morte di Gesù (venerdì pomeriggio) e la sua risurrezione (domenica matti-na). Esso rappresenta un tempo finito, un cammino completo, un periodo simbolico nel quale l'uomo vive una esperienza significativa con Dio, sia come ricerca, sia come accettazione della Sua volontà.
O ancora : ”Ma io come faccio ad adorare e stare di fronte ad un qualcosa di così importante come il corpo di Gesù?!”. La risposta è semplice: basta amare il Signore, basta parlare con Lui come se fosse un amico, ba-sta cantarlo o ancor meglio basta stare in silenzio per meditare e ascoltare ciò che Dio ha da dirci, senza far-
gli troppe domande.
Durante queste 40 ore, in cui ci siamo preoccupati di non lasciare mai solo Gesù ed il coinvolgimento è stato tale che il tempo è sembrato volasse.
Questa è stata l’ennesima opportunità che ci è stata data per adorare il cor-po di Colui che ha dato la vita per noi, ma il tempo per accostarci a Lui è infinito perché, basta solo volerlo accanto a noi, che Gesù accorre al nostro fianco. Francesca AutelitanoFrancesca AutelitanoFrancesca AutelitanoFrancesca Autelitano
La preghiera rasserena il cuore, La preghiera rasserena il cuore, La preghiera rasserena il cuore, La preghiera rasserena il cuore, ci comunica il coraggio per fare la ci comunica il coraggio per fare la ci comunica il coraggio per fare la ci comunica il coraggio per fare la volontà di Dio, ci riconcilia col Signore, volontà di Dio, ci riconcilia col Signore, volontà di Dio, ci riconcilia col Signore, volontà di Dio, ci riconcilia col Signore,
con noi stessi, col prossimo! con noi stessi, col prossimo! con noi stessi, col prossimo! con noi stessi, col prossimo! Il Signore ci aspetta!Il Signore ci aspetta!Il Signore ci aspetta!Il Signore ci aspetta!
Sarà una donna l'autrice delle medi-
tazioni sulle 14 stazioni della Passio-
ne di Cristo che Benedetto XVI pre-
siederà al Colosseo Venerdì Santo. Il
delicato incarico quest'anno è stato
assegnato - su decisione del Papa -
ad una suora, Maria Rita Piccione,
presidente della Federazione delle
Monache Agostiniane e madre supe-
riora del monastero dei Santi Quattro
Coronati. Madre Piccione sarà, dun-
que, la prima donna nel pontificato
di Benedetto XVI a scrivere l'intero
ciclo di meditazioni per la via Cru-
cis. Prima di lei avevano fatto la
stessa cosa altre due consorelle du-
rante il pontificato di Giovanni Polo
II: nel 1993 madre Anna Maria Ca-
nopi, abbadessa dell'abazia benedet-
tina "Mater Ecclesiae" - che fu la
prima donna in assoluto a comporre
le meditazioni del Venerdì Santo al
Colosseo -, e nel 95, sorella Minke
de Vries, monaca della comunità
p ro t es tan te d i Grandchamp
(Svizzera), la quale, a sua volta, fu la
prima esponente non cattolica a scri-
vere per il Papa le meditazioni della
Passione. Novità assoluta nel suo
genere, che nel 98 papa Wojtyla vol-
le ripetere con un esponente ortodos-
so, il teologo Olivier Clement, il
qualche dedicò la "sua" Via Crucis a
"tutte le donne del mondo" - special-
mente quelle vittime di violenze,
sopraffazioni e sfruttamento -, par-
tendo dal "coraggio" mostrato da
quel piccolo gruppo di Pie donne che
2 mila anni fa restarono vicino alla
Madonna e a San Giovanni sul Gol-
gota, ai piedi della croce di Cristo.
Anche Le immagini che accompa-
gneranno le diverse stazioni, sul li-
bretto e nella trasmissione televisiva,
saranno disegni realizzati per la pri-
ma volta da una suor Elena Manga-
nelli, anch`essa monaca agostiniana,
del Monastero di Lecceto (Siena).
Da LaRepubblicaRoma.it, 01.04.2011
Vaticano: Per la prima volta una donna compone Vaticano: Per la prima volta una donna compone Vaticano: Per la prima volta una donna compone Vaticano: Per la prima volta una donna compone
meditazioni Via crucismeditazioni Via crucismeditazioni Via crucismeditazioni Via crucis
Quelli de… l’ Oratorio Pagina 8
...CONTINUA
Come già illustrato nel numero
precedente, finalmente in
Italia lo stalking è reato: chi
perseguita una persona con
atti persecutori quali mole-
stie assillanti, minacce, pedi-
namenti, telefonate, ecc.,
viene punito dalla legge. Ap-
p r o f o n d i a m o , q u i n d i ,
l’argomento analizzando in
particolare le conseguenze
penali di questa condotta per-
secutoria, conseguenze descrit-
te all’art. 612-bis del codice
penale. Questa disposizione
prevede che, salvo che il fatto
costituisca più grave reato, è
punito con la reclusione da sei
mesi a quattro anni chiunque,
con condotte reiterate, minac-
cia o molesta taluno in modo
da cagionare un perdurante e
grave stato di ansia o di paura
ovvero da ingenerare un fon-
dato timore per l'incolumità
propria o di un prossimo con-
giunto o di persona al medesi-
mo legata da relazione affetti-
va ovvero da costringere lo
stesso ad alterare le proprie
abitudini di vita. La pena è
aumentata se il fatto è com-
messo dal coniuge legalmente
separato o divorziato o da per-
sona che sia stata legata da
relazione affettiva alla persona
offesa. La pena è aumentata
fino alla metà se il fatto è com-
messo a danno di un minore,
di una donna in stato di gravi-
danza o di una persona con
disabilità, ovvero con armi o
da persona travisata. Il delitto
è punito a querela della perso-
na offesa. Il termine per la
proposizione della querela è
di sei mesi. Si procede tuttavia
d'ufficio se il fatto è commesso
nei confronti di un minore o di
una persona con disabilità,
nonché quando il fatto è con-
nesso con altro delitto per il
quale si deve procedere d'uffi-
cio. Fino a quando non è pro-
posta querela per il reato di cui
all'articolo 612-bis del codice
penale, la persona offesa può
esporre i fatti all'autorità di
pubblica sicurezza avanzando
richiesta al questore di ammo-
nimento nei confronti dell'au-
tore della condotta. La richie-
sta è trasmessa senza ritardo al
questore e questi assunte se
necessario informazioni dagli
organi investigativi, ove riten-
ga fondata l'istanza, ammoni-
sce oralmente il soggetto nei
cui confronti è stato richiesto il
provvedimento, invitandolo a
tenere una condotta conforme
alla legge. Può essere disposto
il divieto di avvicinamento ai
luoghi frequentati dalla perso-
na offesa; con il provvedimen-
to che dispone il divieto di
avvicinamento il giudice pre-
scrive all'imputato di non avvi-
cinarsi a luoghi abitualmente
frequentati dalla persona offe-
sa ovvero di mantenere una
determinata distanza da tali
luoghi o dalla persona offesa.
Quando la frequentazione dei
luoghi sia necessaria per moti-
vi di lavoro ovvero per esigen-
ze abitative, il giudice prescri-
ve le relative modalità e può
imporre limitazioni. Sono pre-
viste misure a sostegno delle
vittime del reato di atti perse-
cutori; in particolare, le forze
dell'ordine, i presidi sanitari e
le istituzioni pubbliche che
ricevono dalla vittima notizia
del reato di atti persecutori,
hanno l'obbligo di fornire alla
vittima stessa tutte le informa-
zioni relative ai centri antivio-
lenza presenti sul territorio e,
in particolare, nella zona di
residenza della vittima, nonché
provvedono a mettere in con-
tatto la vittima con i centri
antiviolenza, qualora ne faccia
espressamente richiesta. Le
vittime di stalking sono in
maggioranza donne. L’Istat
nel 2006 ha compiuto (su un
campione costituito da 25.000
donne di età compresa tra i 16
ed i 70 anni) una “Indagine
sulla sicurezza delle donne”
raccogliendo dati sulla violen-
za fisica, sessuale e psicologi-
ca, nonché sui maltrattamenti
contro le donne, dentro e fuori
la famiglia. L’Istituto ha rile-
vato che c'è stato stalking su
ben 2 milioni e 77 mila donne
al momento della separazione
(18,8% del totale) e che il
48,8% delle donne vittime di
violenza fisica o sessuale ad
opera di un ex partner, ha subì-
to anche comportamenti perse-
cutori".
Non esiste un'unica strategia
per affrontare lo stalker.
Ogni donna deve individuare
gli strumenti più adatti a risol-
vere la propria particolare si-
tuazione, secondo la valutazio-
ne del rischio individuale e
considerando le risorse che
provengono dai centri di assi-
stenza alle vittime. Sono state,
comunque, individuate alcune
regole base “di difesa” che,
nella pratica, si sono dimostra-
te efficaci: la vittima deve
spiegare una sola volta allo
stalker che non vuole avere
alcuna relazione con lui e non
deve mai rispondere alle sue
chiamate, né rispedire even-
tuali lettere o regali ricevuti.
Tali gesti potrebbero, infatti,
essere interpretati dallo stalker
come richieste di contatto.
Bisogna poi evitare i luoghi
frequentati dallo stalker e con-
servare le prove di ogni contat-
to avuto con lui (lettere, e-
mail, bigliettini, etc.) docu-
mentando, ove possibile, ogni
forma di comunicazione su un
diario personale o su un'agen-
da.
E' necessario, infine, procurar-
si un secondo numero telefoni-
co solo per gli amici stretti e i
parenti, lasciare il vecchio
numero collegato ad una se-
greteria telefonica e registrare
tutti i messaggi dello stalker.
Tutti questi elementi potrebbe-
ro essere fondamentali ai fini
di eventuali indagini e per
supportare un eventuale pro-
cesso contro il persecutore. Le
vittime di stalking devono
inoltre informarne le persone
che hanno accanto (familiari,
amici, colleghi, etc.) e ricorre-
re alle diverse agenzie di aiuto,
quali l'autorità di polizia loca-
le, gli avvocati e le associazio-
ni che forniscono supporto
psicologico alle vittime.
La redazione
Pagina 9 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti “Il sacroIl sacroIl sacroIl sacro” Acrilico su tela. Culto islamico. Movimento di donne attorno alla Kaaba. Insieme difendono l’edificio di dimensione spirituale che corrisponde al mito alla rivelazione.
““““Nacqui a Harat negli anni più agghiaccianti della rivoluzione; portai a termine i miei studi in anticipo, di due anni, nella scuola superiore “Mahbubeh haravi”. Attualmente frequento il secondo anno della facoltà di Letterature e Scienze Umanistiche dell’Università di Harat. Da quando ho memoria di me so di aver amato la poesia. L’amore per la poesia e le catene di sei anni di schiavitù dell’era dei Talebani, che mi avevano legato le gambe, hanno fatto sì che appoggiandomi alla penna e zoppicando, componessi passi ed entrassi nel territorio della poesia. Il sostegno dei miei amici e di coloro che condividevano i miei stessi orizzonti mi hanno permesso di continuare su questo sentiero, ma… ahimè… tuttora, ogniqualvolta che compongo un nuovo passo, sento il tremore della mia penna e con essa trema anche la mia anima. Forse perché non mi sento indenne, temo ancora di sdrucciolarmi lungo il percorso; è difficile la strada che ho davanti a me… ed i miei passi non sono ancora, abbastanza, fermi”.
Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti “Guardare oltreGuardare oltreGuardare oltreGuardare oltre” Acrilico su tela L’andare oltre quello che la cultura-società impone all’individuo, rende visi-bile la liberazione del proprio “io”. Ogni donna deve rivendicare il diritto di essere libera e di operare le proprie scelte, per custodire la propria identità e non diventare una vittima silenziosa.
““““NESSUNA VOGLIA DI PARLARENESSUNA VOGLIA DI PARLARENESSUNA VOGLIA DI PARLARENESSUNA VOGLIA DI PARLARE””””
Che cosa dovrei cantare io che sono odiata dalla vita? Non c’è nessuna differenza tra cantare e non cantare.
Perché dovrei parlare di dolcezza?
Quando sento l’amarezza … Non ho un compagno nella vita.
Per chi posso essere dolce? Soltanto io e la mia forzata solitudine, Insieme al dispiacere
e alla tristezza. Sono nata per il nulla.
La mia bocca dovrebbe essere sigillata.
Che cosa dovrei fare con un’ala bloccata,
che non mi permette di volare? Sono stata silenziosa
troppo a lungo, ma non ho dimenticato
la melodia, perché ogni istante bisbiglio le canzoni del mio cuore,
ricordando a me stessa il giorno in cui romperò la gabbia, per volare via da questa solitudine
e cantare come una persona malinconica.
Io non sono un debole pioppo scosso dal vento.
Io sono una donna afghana, E la mia sensibilità
mi porta a lamentarmi...
da ““““CATENE D’ACCIAIO”CATENE D’ACCIAIO”CATENE D’ACCIAIO”CATENE D’ACCIAIO”
“Le mie lacrime non sono servite a niente e non mi rimane altro che la
speranza. Nonostante io sia figlia della città della poesia, i miei
versi furono mediocri. La mia opera è come una pianta priva di cure, da cui non si può pretendere molto. Nell’archivio della storia, questo è tutto ciò che
mi rappresenta.”
da ““““RICORDI RICORDI RICORDI RICORDI AZZURRO CHIARI”AZZURRO CHIARI”AZZURRO CHIARI”AZZURRO CHIARI”
“Se dopo questo tormento, portatore di morte, il mare si calmasse, se le nuvole si svuotassero di sofferenza, se la luna portasse affetto, giungerebbe il sorriso?...”
...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, ...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, ...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, ...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, il 4 Novembre 2005, il 4 Novembre 2005, il 4 Novembre 2005, il 4 Novembre 2005,
a causa dei continui maltrattamenti subiti a causa dei continui maltrattamenti subiti a causa dei continui maltrattamenti subiti a causa dei continui maltrattamenti subiti dal maritodal maritodal maritodal marito.
A cura di Iiriti Claudia
Quelli de… l’ Oratorio Pagina 10
L’amicizia è come L’amicizia è come L’amicizia è come L’amicizia è come
la nutella… la nutella… la nutella… la nutella…
Che vita sarebbe senza?Che vita sarebbe senza?Che vita sarebbe senza?Che vita sarebbe senza?
Inviata da Alessandra B.Inviata da Alessandra B.Inviata da Alessandra B.Inviata da Alessandra B.
L'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonateL'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonateL'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonateL'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonate
vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.
~ J. Quarles ~ J. Quarles ~ J. Quarles ~ J. Quarles
Inviata da Sonia S.Inviata da Sonia S.Inviata da Sonia S.Inviata da Sonia S.
Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi
stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello.
Giulia, Francesca, Giulia, Francesca, Giulia, Francesca, Giulia, Francesca, Antonella e Giovanna: Antonella e Giovanna: Antonella e Giovanna: Antonella e Giovanna:
GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! VeronicaVeronicaVeronicaVeronica
La strada per arrivare La strada per arrivare La strada per arrivare La strada per arrivare ad un amico non è mai ad un amico non è mai ad un amico non è mai ad un amico non è mai
troppo lunga.troppo lunga.troppo lunga.troppo lunga.
Inviata da Daniela C. jrInviata da Daniela C. jrInviata da Daniela C. jrInviata da Daniela C. jr
Amicizia: Amicizia: Amicizia: Amicizia:
Sapere che c'e' qualcuno,Sapere che c'e' qualcuno,Sapere che c'e' qualcuno,Sapere che c'e' qualcuno,
da qualche parte,da qualche parte,da qualche parte,da qualche parte,
dal quale ti senti compresodal quale ti senti compresodal quale ti senti compresodal quale ti senti compreso
malgrado le distanzemalgrado le distanzemalgrado le distanzemalgrado le distanze
o i pensieri inespressi,o i pensieri inespressi,o i pensieri inespressi,o i pensieri inespressi,
fa di questa terra un giardino.fa di questa terra un giardino.fa di questa terra un giardino.fa di questa terra un giardino. Inviata da Rosita PInviata da Rosita PInviata da Rosita PInviata da Rosita P----
LLLL’Amicizia Amicizia Amicizia Amicizia è come il sole, come il sole, come il sole, come il sole,
le nuvole possono coprirlo le nuvole possono coprirlo le nuvole possono coprirlo le nuvole possono coprirlo
ma mai spegnerlo!!ma mai spegnerlo!!ma mai spegnerlo!!ma mai spegnerlo!!
Inviato da Angela jr
<< Nessuno è l'amore più grande << Nessuno è l'amore più grande << Nessuno è l'amore più grande << Nessuno è l'amore più grande di chi ha dato la vita per noi >>di chi ha dato la vita per noi >>di chi ha dato la vita per noi >>di chi ha dato la vita per noi >>
Il Figlio di Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi,siamo stati noi a metterlo in croce ed è per noi che Lui ha dato la vita. Gesù è morto per noi,per la nostra salvezza e noi non siamo capaci neppure di pregarlo quotidianamente; Noi, noi, noi..ma chi siamo noi?? Non siamo nulla di fronte a Non siamo nulla di fronte a Non siamo nulla di fronte a Non siamo nulla di fronte a LUI!LUI!LUI!LUI! Noi ammazziamo il prossimo,noi litighiamo per i sol-di,noi non perdoniamo per il nostro orgoglio,noi non ma-nifestiamo il nostro amore a Gesù per la vergogna.. Noi Noi Noi Noi non siamo niente,Lui è tutto! non siamo niente,Lui è tutto! non siamo niente,Lui è tutto! non siamo niente,Lui è tutto! Gesù ci ha manifestato il suo amore in ogni suo gesto,in ogni sua parola,in ogni suo silen-zio... Un amore grande come il mondo,forte come un leo-ne,bello come il sole,instancabile come il mare,senza limiti come il cielo… Prepariamoci alla Pasqua nel migliore dei modi. Ricordiamoci che <<Veramente non c'è niente di più bello che incontrare e comunicare Cristo a tut-ti.(Benedetto XVI)>> Francesca S. Francesca S. Francesca S. Francesca S.
Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-
fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore
enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-
to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-
tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che
l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-
stro cammino incontriamo tanta gente disposta a stro cammino incontriamo tanta gente disposta a stro cammino incontriamo tanta gente disposta a stro cammino incontriamo tanta gente disposta a
fare con noi un po' di strada, a condividere espe-fare con noi un po' di strada, a condividere espe-fare con noi un po' di strada, a condividere espe-fare con noi un po' di strada, a condividere espe-
rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è
solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante
stesso in cui le condizioni che ci accomunavano stesso in cui le condizioni che ci accomunavano stesso in cui le condizioni che ci accomunavano stesso in cui le condizioni che ci accomunavano
cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel
punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi.
Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco
anche a me stessa : io per prima probabilmente non anche a me stessa : io per prima probabilmente non anche a me stessa : io per prima probabilmente non anche a me stessa : io per prima probabilmente non
sono stata in grado di essere una buona amica. In sono stata in grado di essere una buona amica. In sono stata in grado di essere una buona amica. In sono stata in grado di essere una buona amica. In
fondo al cuore però continuo a guardare la vita con fondo al cuore però continuo a guardare la vita con fondo al cuore però continuo a guardare la vita con fondo al cuore però continuo a guardare la vita con
gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta
continuare a cercare e sperare. continuare a cercare e sperare. continuare a cercare e sperare. continuare a cercare e sperare. Dreamer Dreamer Dreamer Dreamer
Pagina 11 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
AMICIZIA… è un termine che mi ha sempre fatto compa-
gnia, prima di tutto perché sono amica di me stessa, mi
piaccio come sono, mi aiuto ad attraversare i brutti mo-
menti, mi do conforto, e so che posso contare sempre su
me stessa e sulle mie forze, sono amica di Dio perché è
sempre accanto a me. Da piccola volevo ad ogni costo un’
amica del cuore, qualcuno con cui condividere tutto, ne
ero sempre alla ricerca non accorgendomi che avevo intor-
no un sacco di amici pronti a far qualsiasi cosa per me.
Crescendo mi sono illusa molte volte di aver trovato un’
amica che fosse come una sorella, non capivo cosa non an-
dava, perché se io ero pronta a dare e a perdonare nessu-
no ero disposto a farlo con me. Ho avuto LA MIA MI-
GLIORE AMICA per molto tempo ma poi nel momento in
cui io avevo bisogno non c’era più, forse presa dalla sua
vita, dal suo amore, dai suoi problemi, non ho mai capito
cosa sia scattato in Lei da farla allontanare cosi tanto
dalla nostra amicizia, forse il mio essere troppo diretta e
averle fatto capire cosa non sopportavo. Ora non mi fac-
cio più queste domande perché attorno a me ci sono per-
sone che mi stimano, persone che con piccoli gesti mi fan-
no capire che ci sono, persone che non sono sempre pre-
senti nella mia vita, ma che mi basta fare uno squillo per-
ché vengano in mio soccorso, persone che potranno sem-
pre contare su di me qualunque cosa accada. In questo
momento ho degli amici e delle amiche speciali che magari
non passano tutto il loro tempo con me, ma mi vogliono
bene, mi accettano per come sono e io accetto loro, mi
ascoltano e mi dimostrano che nella vita NON SIAMO
MAI SOLI. Dolce Luna
L’amicizia non biasima nel momento della diffi-
coltà. Non dice con fredda ragionevolezza: “se tu
avessi fatto così o così…” Apre semplicemente le
braccia e dice: “Non voglio sapere! Non giudico!
Qui c’è un cuore dove puoi riposare.”
(Malvida von Meysemburg)
Inviata da Giusy Saladino
“La vita non è vita senza amicizia”
(Cicerone)
Inviata da Mariateresa F.
A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del
nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e
ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-
tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x
aver colorato le mie giornate passate!!aver colorato le mie giornate passate!!aver colorato le mie giornate passate!!aver colorato le mie giornate passate!!
E a te amico, k ho perso troppo presto perché la E a te amico, k ho perso troppo presto perché la E a te amico, k ho perso troppo presto perché la E a te amico, k ho perso troppo presto perché la
vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-
zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le
mie giornate di ieri!!mie giornate di ieri!!mie giornate di ieri!!mie giornate di ieri!!
E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del
nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di
fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi
sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!
A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-
le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni,
ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-
serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!
E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi,
anche senza dover necessariamente condividere anche senza dover necessariamente condividere anche senza dover necessariamente condividere anche senza dover necessariamente condividere
insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-
trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-
zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia
esistenza di oggi!!esistenza di oggi!!esistenza di oggi!!esistenza di oggi!!
A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima,
nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie
giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la
mia vita di oggi!!mia vita di oggi!!mia vita di oggi!!mia vita di oggi!!
E poi a te amico, che hai scelto di condividere con E poi a te amico, che hai scelto di condividere con E poi a te amico, che hai scelto di condividere con E poi a te amico, che hai scelto di condividere con
me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e
mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio
che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-
mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!
E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-
scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio
cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-
tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a
me lungo i sentieri del mio domani!!me lungo i sentieri del mio domani!!me lungo i sentieri del mio domani!!me lungo i sentieri del mio domani!!
E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia
k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa
troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo
sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi
allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore
ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te...
Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di
domani!!domani!!domani!!domani!! BucaneveBucaneveBucaneveBucaneve
Quelli de… l’ Oratorio Pagina 12
Cari Amici, :) nel numero di Novembre vi avevamo raccontato dell’esperienza di
formazione e preparazione missionaria che avevamo intrapreso, a
livello ispettoriale, partecipando, una volta al mese, ai week-end di
Comunicazione sui Diritti Umani (Human Rights Comunication). Era
Aprile e da allora non abbiamo perso neanche un appuntamento!
Numerose sono state le piccole esperienze fatte (tra tutte, ricordiamo
le visite alla Casa Famiglia presso il Don Bosco Napoli e ad una
struttura gestita da alcuni ragazzi dell’Animazione Missionaria di Sa-
lerno che accoglie i senza tetto per la notte) e numerosi sono stati gli
incontri di formazione specifica con gli esperti del VIS Nazionale
(Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e con il caro Don Mim-
mo Madonna sulle tematiche : Educazione ai Diritti Umani; Diritti U-
mani e Sistema Preventivo; Diritti Umani e Sud Italia. Inoltre, come
vi avevamo spiegato, quest’anno l’Animazione
Missionaria collabora con il settore delle Comunicazioni Sociali per la
realizzazione di uno spettacolo. Questo andrà in scena a fine Agosto
a Pacognano (NA), in occasione della nomina del nuovo Ispettore,
delegato del Rettor Maggiore per il Sud Italia (l’attuale, Don Pasquale
Martino, termina il suo mandato!). Dunque, potrete immaginare quan-
to lavoro ci sia da portare avanti e quanto impegno richiedano questi
incontri ad ognuno di noi. Tuttavia la forza fornitaci dai momenti di
preghiera, la gioia dei sorrisi di tutti i nostri <<compagni di viaggio>>,
le nuove consapevolezze che i contenuti specifici ci forniscono, sono
le motivazioni che ci spingono a continuare. Questo mese l’attività
dell’AM ispettoriale e’ sospesa per dare la possibilita’ ai partecipanti
di prender parte agli esercizi spirituali di QuaresimaViva. Per il pros-
simo week-end, a Maggio, ci ritroveremo tutti a Portici, comune in
provincia di Napoli!
Con la speranza Con la speranza Con la speranza Con la speranza
di avere,di avere,di avere,di avere,
al nostro ritorno,al nostro ritorno,al nostro ritorno,al nostro ritorno,
tanto da tanto da tanto da tanto da
CONDIVIDERECONDIVIDERECONDIVIDERECONDIVIDERE…
Alessia, Mimmy, Delia e AlmaAlessia, Mimmy, Delia e AlmaAlessia, Mimmy, Delia e AlmaAlessia, Mimmy, Delia e Alma
(Gruppo Missionario Salesiano)(Gruppo Missionario Salesiano)(Gruppo Missionario Salesiano)(Gruppo Missionario Salesiano)
Salerno - Cena Etnica
03.01.2011
Molfetta - Prove Musical
Don Mimmo Madonna
Week-end di formazione - Andria
Pagina 13 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
Domenica 27 Marzo, i pre-adolescenti salesiani calabresi sono stati invitati a festa!! Si sono ritrovati tutti, in-
fatti, accompagnati da animatori, catechisti e genitori,presso l’Oratorio FMA di Soverato. La giornata, nel
corso dell’anno, rappresenta una delle tante occasioni promosse dal Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Movimento Giovanile Salesiano (MGS)
della Regione Calabria, per respirare momenti di pura allegria e svago sotto il segno di Don Bosco. Lo slogan
che ha accompagnato i ragazzi per tutto la giornata è stato per l’appunto, come da titolo: “Ragazzi in 3D! “Ragazzi in 3D! “Ragazzi in 3D! “Ragazzi in 3D!
DDDDono ono ono ono DDDDa a a a DDDDonare”. onare”. onare”. onare”. L’obiettivo era quello di raggiungere la consapevolezza di essere dono di Dio e dono per gli altri seguendo l’esempio dei giovani dell’Oratorio di Valdocco.
Da Bova Marina la partenza è avvenuta alle ore 7:30, forse un po’ ancora ”sonnecchianti”, ma coscienti che
l’allegria avrebbe ben presto travato luogo nei visi di ognuno di noi!! Il gioco che ha coinvolto tutti quanti è
stata una grandissima caccia al tesoro un po’ particolare, era infatti composta da giochi a stand, le cui prove,
una volta superate, permettevano alle varie squadre di guadagnarsi un tassello di un puzzle che, ricomposto,
svelava il volto di un ragazzo dell’Oratorio di Don Bosco. Oltre al volto, i vari membri della squadra veni-
vano messi a conoscenza anche della vita del “proprio” giovane e di quelle sue peculiarità che lo rendevano
un “ragazzo capace di donare”. È stata una giornata di condivisione ed allegria che, come ogni occasione del
genere, non è solo fatta di striscioni e colori o è capace solo di farci divertire, ma anche di farci crescere inte-
riormente. Francesca Autelitano
Da piccoli Da piccoli Da piccoli Da piccoli il gioco aiuta il gioco aiuta il gioco aiuta il gioco aiuta a crescere.a crescere.a crescere.a crescere.
Una volta grandi Una volta grandi Una volta grandi Una volta grandi si cresce si cresce si cresce si cresce
mettendosi in gioco.mettendosi in gioco.mettendosi in gioco.mettendosi in gioco. Se da grande Se da grande Se da grande Se da grande ti accorgi ti accorgi ti accorgi ti accorgi
di esserti stufato di esserti stufato di esserti stufato di esserti stufato di giocare di giocare di giocare di giocare e' l'ora di e' l'ora di e' l'ora di e' l'ora di
incominciare incominciare incominciare incominciare a metterti in gioco.a metterti in gioco.a metterti in gioco.a metterti in gioco.
23 marzo 2011 23 marzo 2011 23 marzo 2011 23 marzo 2011 BrasileBrasileBrasileBrasile
Barack Obama cita Don BoscoBarack Obama cita Don BoscoBarack Obama cita Don BoscoBarack Obama cita Don Bosco!
BrasiliaBrasiliaBrasiliaBrasilia – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in visita in Brasile il 19 e il 20 marzo per ampliare e ottimizzare le relazioni politiche e commerciali tra i due paesi, durante il discorso agli impresari ha ricordato il sogno di Don Bosco sulla città di Brasilia: “Brasilia è una città giovane, “Brasilia è una città giovane, “Brasilia è una città giovane, “Brasilia è una città giovane, con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-siliano”.siliano”.siliano”.siliano”.
Quelli de… l’ Oratorio Pagina 14
Come ogni anno l’Oratorio Salesiano di Bova Marina partecipa, con le proprie squadre, a numero-
si campionati di calcio - Piccoli Angeli (2004-2005), Primi Calci (2002-2003), Pulcini (2000-2001),
Esordienti (1998-1999), Giovanissimi (1996-1997) e Allievi (1995) -sia di Lega Calcio che del C.S.I.
Un campionato molto interessante è quello disputato dalla squadra degli esordenti che, iniziato nel
mese di dicembre, ha visto la squadra qualificarsi al primo posto del girone, con la prospettiva di
disputare le finali che si svolgeranno entro Aprile nel centro sportivo di Bocale. Contemporanea-
mente è iniziato il torneo denominato Campionato Nazionale Gazzetta Cup e, anche in questo,
dopo solo tre partite, la squadra degli Esordienti è prima in classifica con la quasi certezza di parte-
cipare alla fase finale provinciale che si disputerà sempre nel cento sportivo di Bocale il 23 Maggio.
La vincente di questa finale si recherà a Catania per le finali regionali.
Sotto la grande guida del Mister Plutino, ecco la formazione - tipo della squadra degli Esordienti::::
PortieriPortieriPortieriPortieri: Mafrica Davide, Romeo Davide
Difensori: Difensori: Difensori: Difensori: Minniti Marco, Tuscano Pasquale, Saladino Lillo
Centrocampisti: Centrocampisti: Centrocampisti: Centrocampisti: Guglielmini Antonino, Guglielmini Bruno, Matteo Profazio, Manuel Polselli
AttaccantiAttaccantiAttaccantiAttaccanti: Aronne Marco Valerio, Paone Tito
Grande contributo anche da parte dei Pulcini aggregati alla squadra: Malara Dario, Tuscano Davide, Favasuli Pietro e
Franco Alessandro
Pasquale TuscanoPasquale TuscanoPasquale TuscanoPasquale Tuscano
Gli incontri di formazione incontri di formazione incontri di formazione incontri di formazione si
tengono il Sabato alle ore Sabato alle ore Sabato alle ore Sabato alle ore 18.00 18.00 18.00 18.00 e la Domenica alle ore Domenica alle ore Domenica alle ore Domenica alle ore 09.0009.0009.0009.00, al Tempio don Bosco, al Tempio don Bosco, al Tempio don Bosco, al Tempio don Bosco.
Sarebbe bellissimo se questo
gruppo crescesse, sempre di
più nel servizio, ma anche in
numero, pertanto don Massi-
miliano e i “suoi” ministranti
vi aspettano a braccia aperte!!
Rinasce dal nulla, o quasi, il
Gruppo Ministranti Gruppo Ministranti Gruppo Ministranti Gruppo Ministranti della no-
stra Parrocchia, grazie
all’impegno assiduo di don
Massimiliano Lorusso, giovane
chierico Salesiano. E’ costituito
da ragazzi dai 7 anni in su che
hanno deciso di offrire una
piccola parte del loro tempo
per vivere più attivamente il
servizio alle celebrazioni litur-
giche. “Far parte di questo Far parte di questo Far parte di questo Far parte di questo
gruppo è una bellissima occa-gruppo è una bellissima occa-gruppo è una bellissima occa-gruppo è una bellissima occa-
sione per entrare da protago-sione per entrare da protago-sione per entrare da protago-sione per entrare da protago-
nisti nella nostra comunità, nisti nella nostra comunità, nisti nella nostra comunità, nisti nella nostra comunità,
vivere l’importante esperienza vivere l’importante esperienza vivere l’importante esperienza vivere l’importante esperienza
del mettersi a disposizione per del mettersi a disposizione per del mettersi a disposizione per del mettersi a disposizione per
qualcosa di bello, ed entrare qualcosa di bello, ed entrare qualcosa di bello, ed entrare qualcosa di bello, ed entrare
attraverso la conoscenza dei attraverso la conoscenza dei attraverso la conoscenza dei attraverso la conoscenza dei
gesti liturgici nel grande miste-gesti liturgici nel grande miste-gesti liturgici nel grande miste-gesti liturgici nel grande miste-
ro di Cristo e della sua Chiesa ro di Cristo e della sua Chiesa ro di Cristo e della sua Chiesa ro di Cristo e della sua Chiesa
avendo la possibilità di vivere avendo la possibilità di vivere avendo la possibilità di vivere avendo la possibilità di vivere
più profondamente la nostra più profondamente la nostra più profondamente la nostra più profondamente la nostra
Fede, divenendo così “segno”, Fede, divenendo così “segno”, Fede, divenendo così “segno”, Fede, divenendo così “segno”,
esempio di preghiera per tutti i esempio di preghiera per tutti i esempio di preghiera per tutti i esempio di preghiera per tutti i
fedeli”fedeli”fedeli”fedeli”---- parola di ministrante!. . . .
Lo stesso Concilio Vaticano II
parla dei ministranti come o-ministranti come o-ministranti come o-ministranti come o-
peratori di “peratori di “peratori di “peratori di “unununun vero ministero vero ministero vero ministero vero ministero liturgicoliturgicoliturgicoliturgico””””: “ essi perciò eserci-
tano il proprio ufficio con
quella sincera pietà e con quel
buon ordine che conviene ad
un così grande ministero, ren-
dendosi rappresentanti di tut-
to il popolo dei fedeli
all’altare del Signore”.
Alessandra BrancaAlessandra BrancaAlessandra BrancaAlessandra Branca
Pagina 15 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
nel 1996 viene riconosciuta l’indipendenza della Cecenia, ma dal 1997 la Russia paga clan mafio-si per destabilizzare la repubblica (attentati, sequestri, estorsioni, crimini di ogni genere).
La Cecenia e’ una repubblica della Federazione russa di estensione pari alla regione Umbria.
E’ in guerra con la Russia da ormai 11 anni (tre secoli, se si considerano le sanguinose cam-pagne coloniali zariste del XVIII e XIX secolo).
Le cause del conflitto che ha inizio negli anni ’90, sono prettamente legate ad interessi economici : le aspirazioni indipendentiste cecene, minaccia-vano il progetto di uno strategico oleodotto, il quale avrebbe dovuto portare il petrolio del Mar Caspio dalle coste del Daghestan alla Russia, passando per la Cecenia.
nel 1999 i servizi segreti russi fanno di tutto per far riesplodere il conflitto e iniziano i bombardamenti a tappeto su Grozny, la capi-tale (25mila morti in poche settimane).
nel 2000 la Russia inizia una ‘’guerra sporca’’ di rappresaglia contro la popolazione civile cecena fatta di violenze (pestaggi e stupri), arresti di massa, rapimenti, torture ed esecuzioni extragiudiziali.
la pratica dei sequestri e’ a scopo di estor-sione ed e’ diventata un business : se i parenti non pagano il riscatto il sequestrato viene ucciso.
l’accanimento contro i civili porta un numero sem-pre maggiore di giovani ceceni, cresciuti nell’odio verso la Russia, a ricorrere al terrorismo suicida per vendicare gli orrori subiti in prima persona o dai propri familiari.
l’opinione pubblica mondiale e’ al corrente del terrorismo ceceno, ma non sa nulla del terrore dell’esercito russo che lo alimenta. Nessuna tv, nessun giornalista, nessuna organizzazione internazionale documenta da anni la guerra in Cecenia e i suoi orrori.
Cecenia in cifre
25.000 soldati caduti dal 1994 ad oggi
4.000 bombe all’ora cadute su Grozny durante i bombardamenti russi del 1995
fonte
Cecenia
Quelli de… l’ Oratorio Pagina 16
Appuntamenti al Appuntamenti al
LA VITA LA VITA LA VITA LA VITA
FACILEFACILEFACILEFACILE Ven 1 Ven 1 Ven 1 Ven 1 ---- Sab 2 Sab 2 Sab 2 Sab 2 ---- Dom 3Dom 3Dom 3Dom 3
IL DISCORSO DEL IL DISCORSO DEL IL DISCORSO DEL IL DISCORSO DEL RERERERE Ven 8 Ven 8 Ven 8 Ven 8 ---- Sab 9 Sab 9 Sab 9 Sab 9 ---- Dom 10Dom 10Dom 10Dom 10
Lun 11 Lun 11 Lun 11 Lun 11 ---- Mart 12 Mart 12 Mart 12 Mart 12 ---- Merc 13Merc 13Merc 13Merc 13
APRILE 2011APRILE 2011APRILE 2011APRILE 2011
Ass. Culturale
Non è facile la vita: né quando ti abbrac-cia nel mondo dorato dei privilegi dello status sociale, né quando si affanna a gettarti in faccia un amore impossibile. E allora parti, scappi, cerchi una meta che possa restituirti il senso di una vita ingri-gita dagli agi e dal benessere a portata di mano. Sono questi i motivi che hanno portato i due protagonisti a fuggire nelle lande desolate del Kenia.
Lucio Pellegrini traspone su una pellicola punti di forza e debolezza delle scelte, di quelle che rinnegano la scorciatoia e la vita facile, di quelle che invece l’abbracciano con naturalezza e spirito di conformismo. Ci dice che gli amori man-cati e le storie vissute lasciano il segno e che però, alla fine, nel grande disegno della vita, tutto può cambiare.
Con 14 nomination ai Bafta e 12 candi-dature agli Academy Awards, il film è una perfetta macchina da Oscar. Impec-cabile, elegante, delicatamente ironico, a tratti malinconico, può fare affida-mento su un impianto narrativo solido, su un terzetto di attori che padroneg-giano perfettamente il proprio mestiere e su un protagonista – il re balbuziente Giorgio VI – costretto dagli eventi a combattere una durissima battaglia con-tro un handicap. Queste caratteristiche, insieme al ritmo dolce del racconto e all'appeal che sempre possiedono le al-terne vicende della monarchia britanni-ca di ieri e di oggi, lo rendono rassicu-rante come solo i film in costume di provenienza britannica riescono ad es-sere.
DOMENICA 10 AprileDOMENICA 10 AprileDOMENICA 10 AprileDOMENICA 10 Aprile
ORE 21:15ORE 21:15ORE 21:15ORE 21:15
Proiezione Gratuita per tutti i giovani di età compresa tra
i 18 e i 35 anni18 e i 35 anni18 e i 35 anni18 e i 35 anni!
Pagina 17 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
Appuntamenti al Cineteatro Don BoscoAppuntamenti al Cineteatro Don Bosco
NESSUNO MI PUO’ NESSUNO MI PUO’ NESSUNO MI PUO’ NESSUNO MI PUO’
GIUDICAREGIUDICAREGIUDICAREGIUDICARE
Ven 15 Ven 15 Ven 15 Ven 15 ---- Sab 16 Sab 16 Sab 16 Sab 16 ---- Dom 17 Dom 17 Dom 17 Dom 17 RANGO:RANGO:RANGO:RANGO:
UN NUOVO EROE UN NUOVO EROE UN NUOVO EROE UN NUOVO EROE
CAMALEONTICOCAMALEONTICOCAMALEONTICOCAMALEONTICO
Dom 24 Dom 24 Dom 24 Dom 24 ---- Mart 26 Mart 26 Mart 26 Mart 26 ---- Merc 27Merc 27Merc 27Merc 27
PROIEZIONIPROIEZIONIPROIEZIONIPROIEZIONI
GIORNALIERE:GIORNALIERE:GIORNALIERE:GIORNALIERE:
Ore 18:15
Ore 21:15
Cosa succederebbe se una donna ricca e snob finisse catapultata improvvisamente in un quar-tiere abitato da extracomunitari e da rozzi co-atti? Il soggetto del film tanto semplice quanto inflazionato è tutto in questo quesito. Trattato in più di un’occasione con varianti più o meno incisive, il tema del declino di classe è qui af-frontato in chiave ironica attraverso una raffi-gurazione della società odierna composta da distinti strati che ne diversificano le componen-ti. Il regista, Massimiliano Bruno, all’esordio dietro una macchina da presa, porta in scena le tante verità di un’Italia ambigua e subdola in cui i valori di un tempo lasciano spazio alle fa-cili opportunità di un sistema vizioso e sregola-to.
Gore Verbinski torna all’animazione con un cartoon d’alto profilo che piacerà senza dubbio più agli adulti che ai più piccini. Il regista si con-ferma ancora una volta di essere un maestro nel creare progetti affascinanti e sempre ben confe-zionati, funzionali su vari livelli e destinati a di-ventare piccole pietre miliari di un genere. Do-potutto già con Pirati dei Carabi è riuscito a tra-sformare una vecchia attrazione dei Parchi Di-sney in uno dei franchise più floridi e redditizi degli ultimi anni e non è stupefacente che, anche in Rango, sia riuscito a creare un mondo origina-le e fruibile su più piani, ambientato nella più (erroneamente) obsoleta delle ambientazioni: il vecchio West. Rango è un film curioso e intri-gante che unisce il mondo spensierato e appa-rentemente frivolo dell'animazione, generalmen-te contraddistinto da tinte accese e personaggi vistosamente cute, alla cruda realtà del western, dove il pericolo regna sovrano e la morte è sem-pre in agguato. Il risultato è scoppiettante e irri-verente, pieno di citazioni capaci ci stuzzicare la memoria dei cinefili più accaniti e di divertire chi è interessato solo all'intrattenimento.
IL CINETEATRO CINETEATRO CINETEATRO CINETEATRO
DON BOSCO DON BOSCO DON BOSCO DON BOSCO
VIVIVIVI AUGURA UNA
BUONA VISIONEBUONA VISIONEBUONA VISIONEBUONA VISIONE!
Quelli de… l’ Oratorio Pagina 18
A cura di Angela Zavettieri
“Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio”Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio”Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio”Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio” Sono passati 6 anni, eppure il ricordo e le emozioni di quella notte sono ancora vive in
me… Ero un sabato di Aprile e precisamente Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile ed ero appena tornato dalla veglia
che anche la mia parrocchia aveva organizzato per star vicino al nostro Pontefice - in un momen-
to così difficile della sua vita volevamo fargli sentire, anche sa a migliaia di km di distanza, il no-
stro affetto e la nostra vicinanza, poca cosa rispetto a tutto quello che lui ci aveva dato in tutti i
suoi anni di pontificato!! - . Appena entrato in casa mi precipitai davanti al televisore per aspetta-
re un altro bollettino medico ed ecco che improvvisamente le telecamere che stavano trasmetten-
do da Piazza San Pietro, gremita di fedeli, inquadrarono la finestre della camera del Papa che,
dopo ore di penombra, si illuminò, erano le 21.3721.3721.3721.37. Dopo pochi minuti il portavoce vaticano Joa-
quin Navarro Valls comunicò alla piazza e al mondo intero che “Il santo Padre è ritornato alla Il santo Padre è ritornato alla Il santo Padre è ritornato alla Il santo Padre è ritornato alla
casa del Padrecasa del Padrecasa del Padrecasa del Padre”. Inevitabilmente una lacrima percorse le mie guance e mi ritrovai a piangere come se avessi perso un
parente, un amico, un nonno… O forse qualcosa di ancora più grande, un punto, il mio punto di riferimentoil mio punto di riferimentoil mio punto di riferimentoil mio punto di riferimento!!
Sembra che le sue ultime parole fossero proprio indirizzate ai giovani, a tutti quelli che erano accorsi quella notte a
Piazza San Pietro, a quelli che seguivano da casa la sua agonia e a tutti quelli che aveva incontrato, sia fisicamente che
non, sul suo lungo cammino, o meglio a tutti, proprio tutti i giovani proprio tutti i giovani proprio tutti i giovani proprio tutti i giovani : “Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-
grazio!!grazio!!grazio!!grazio!!”. Sono passati sei anni e ci apprestiamo a vivere il grande evento della sua beatificazione, ma sembra che
non sia mai andato via da questa terra, sembra ancora oggi chiamarci a lui e poi ringraziarci per aver risposto alla sua
richiesta… “Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!!
Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.” Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.” Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.” Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.”
Un Catechista
…. E Don Bosco così conclude….
IV. Una parola sui castighi
Che regola tenere nell'infliggere castighi? Dove è possibile, non si faccia mai uso di castighi; dove la necessità lo chiede, si ri-
tenga quanto segue:
L'educatore tra gli allievi cerchi di farsi amare, se vuole farsi temere. In questo caso la sottrazione di benevolenza è un castigo che
eccita la emulazione, dà coraggio e non avvilisce mai.
1. Presso ai giovanetti è castigo quello che si fa servire per castigo. Si è osservato che uno sguardo non amorevole sopra taluni
produce maggior effetto che non farebbe uno schiaffo. La lode quando una cosa è ben fatta, il biasimo quando vi è trascuratez-
za, sono già un premio o un castigo.
2. Eccettuati rarissimi casi, le correzioni e i castighi non si diano mai in pubblico, ma privatamente, lungi dai compagni; si usi
massima prudenza e pazienza per fare che l'allievo comprenda il suo torto con la ragione e con la religione.
3. Il percuotere in qualunque modo, il mettere in ginocchio con posizione dolorosa, il tirar le orecchie ed altri castighi simili si
devono assolutamente evitare, perché sono proibiti dalle leggi civili, irritano grandemente i giovani ed avviliscono l'educatore.
4. Il Direttore faccia ben conoscere le regole, i premi e i castighi stabiliti dalle leggi di disciplina, affinché l'allievo non si possa
scusare dicendo: Non sapevo che ciò fosse proibito.
Se nelle nostre Case si metterà in pratica questo sistema, io credo che potremo ottenere grandi vantaggi senza venire né alla sfer-
za, né ad altri violenti castighi. Da circa quarant'anni tratto con la gioventù: non mi ricordo d'aver usato castighi di sorta, e con
l'aiuto di Dio ho sempre ottenuto non solo quanto era di dovere, ma anche quello che semplicemente desideravo; ciò da questi
stessi fanciulli, per i quali sembrava perduta la speranza di buona riuscita.
Giovanni Bosco
Trattatello scritto nel marzo-aprile 1877
Pagina 19 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina
* Sto leggendo un libro di storia è ho trovato
conferma dell’esistenza dei Templari di cui
in realtà avevo sentito parlare, ma non cre-
devo fossero realmente esistiti. Potrei sape-
re in cosa consisteva la loro vita? Purtroppo il testo
che ho si sofferma maggiormente sulla loro scom-
parsa. Grazie. (Lele)
Una brevissima presentazione sulla nascita e
sull’attività.
Nel 1099 i Crociati liberarono i Luoghi Santi della vita e
della morte di Cristo. Nel 1120 nove cavalieri abbraccia-
rono la vita monacale consacrando la loro vita alla dife-
sa dei pellegrini e della Terrasanta. Era nato l'Ordine
del Tempio: Pauperes Commilitones Christi Templi-
que Salomnici.
“I templari sono soldati eccellenti. Vestono bianche
clamidi su cui spicca una croce rossa, e quando si reca-
no in battaglia procedono in silenzio, tenendo alto di-
nanzi a sé uno stendardo di due colori detto baussant.
Il loro primo attacco è il più terribile. Al comando del loro
maestro sono i primi a lanciare la carica e gli ultimi a
ritirarsi. Quando pensano sia giunta l'ora di combattere
e la tromba ha suonato, cantano in coro il salmo di Da-
vide "Non nobis Domine", chinandosi sul sangue e
sulle teste dei nemici fino a costringerli al completo ritiro
o ad annientarli.
Chiunque di loro e per qualsiasi ragione volga le terga
(spalle) al nemico, sopravviva ad una sconfitta o impu-
gni le armi contro i cristiani, viene severamente punito:
la clamide con la croce rossa, simbolo dell'appartenen-
za alla cavalleria viene strappata con ignominia; allonta-
nato dalla comunità dei confratelli, per un anno intero
mangia sul pavimento senza nemmeno una tovaglia. Se
i cani lo molestano, non deve osare cacciar-
li” (Anonymous Pilgrim).
* Ultimamente pensavo che sarebbe stata
una cosa bellissima se tutti i cristiani fosse-
ro uniti. In particolare, potrebbe dirmi cosa
ci separa dagli Ortodossi? (Sunny)
La Chiesa ortodossa, significa di corretta opinione, è
una comunione di Chiese cristiane autocefale (che
hanno un capo autonomo), erede della cristianità
dell'Impero bizantino, che riconosce un primato d'onore
al Patriarca ecumenico di Costantinopoli.
Si è svincolata dalla Chiesa cattolica romana in seguito
al cosiddetto Scisma d'Oriente (ricordato anche come
il Grande scisma), ufficialmente risalente al 1054.
Il termine ortodossia deriva dal fatto che la Chiesa or-
todossa, come ogni Chiesa, ritiene sussista in sé la
Chiesa universale fondata da Gesù Cristo, a cui appar-
tengono tutti i battezzati, e si ritiene altresì custode
dell'originale cristianità apostolica.
Rispetto alla Chiesa cattolica, la Chiesa bizantina non
riconosce, tra le altre, le dottrine che riguardano il pri-
mato del Papa di Roma, il purgatorio e la processio-
ne dello Spirito Santo dal Figlio (dal Credo: credo
nello Spirito Santo che è Signore è dà la vita e procede
dal Padre e dal Figlio).
A livello pratico, amministra il sacramento del battesimo
per immersione, offre l'Eucarestia ai fedeli con pane
lievitato e vino e non contempla il celibato ecclesiastico
per i sacerdoti, ma solo per gli Archimandriti (Vescovi) e
i Patriarchi.
* Qualche tempo fa, venni invitato ad un con-
vegno nella mia diocesi e mi colpì un termi-
ne in particolare: “mistagogia”, ma non ca-
pii in realtà in che cosa consistesse. Potreb-
be spiegarmi cosa significa? (Delta)
La mistagogia (dal greco mistagoghía: iniziazione ai
misteri), è l'ultimo periodo del catecumenato antico, cioè
della preparazione al battesimo degli adulti convertiti. Si
svolge solitamente la settimana dopo Pasqua.
Per mistagogia si intende quel percorso fatto di appren-
dimento, conoscenza e di testimonianza che il cristiano
fa dopo avere intrapreso e ricevuto i sacramenti dell'ini-
ziazione Cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucaristi-
a). Si tratta di un entrare nel mistero Pasquale di Cristo
Risorto attraverso la comprensione e la pratica dei riti
liturgici e con la testimonianza della propria fede nella
vita reale di tutti i giorni.
A prestoA prestoA prestoA presto
Il DonIl DonIl DonIl Don
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1 Aprile: 1 Aprile: 1 Aprile: 1 Aprile: Veronica Minniti; Martin Eric; Brigida Modaffari;
Maria Modaffari; Alessio Autelitano; Andrea Laurenzano;
2 Aprile: 2 Aprile: 2 Aprile: 2 Aprile: Martina Iacopino; Pietro Francesco Criseo;
Salvatore Clemensi; Pierluigi Russo;
3 Aprile: 3 Aprile: 3 Aprile: 3 Aprile: Beatrice Violi; Margherita Saccà;
4 Aprile: 4 Aprile: 4 Aprile: 4 Aprile: Claudio Migliardi; Piersalvatore Palamara;
6 Aprile: 6 Aprile: 6 Aprile: 6 Aprile: Michele Canale;
7 Aprile: 7 Aprile: 7 Aprile: 7 Aprile: Daniela Zavettieri; Maria Celeste Catroppa; Leo Morabito;;;;
8 Aprile: 8 Aprile: 8 Aprile: 8 Aprile: Maria Chiara Cuppari; Paolo Baccilieri
9 Aprile: 9 Aprile: 9 Aprile: 9 Aprile: Berna Lipari; Carlo Triveri; Ilaria Francesca Nucera; ; ; ;
10 Aprile: 10 Aprile: 10 Aprile: 10 Aprile: Corina Toba; Graziano Nunziata; Isabella Iaria;;;;
11 Aprile: 11 Aprile: 11 Aprile: 11 Aprile: Chiara Oliveri; Giovanna Cogliandro; Petra Romeo;
12 Aprile: 12 Aprile: 12 Aprile: 12 Aprile: Leo Carmelo Criseo; Clarissa Russo; Sergio Barilà;;;;
13 Aprile: 13 Aprile: 13 Aprile: 13 Aprile: Francesco Triolo; Claudia Iiriti;
15 Aprile: 15 Aprile: 15 Aprile: 15 Aprile: Maria Bruna Chianese;
17 Aprile: 17 Aprile: 17 Aprile: 17 Aprile: Francesco Iiriti; Stefania Cuomo; Emanuele Criseo; Graziana Oliverio;
18 Aprile: 18 Aprile: 18 Aprile: 18 Aprile: Lea Autelitano; Simon Pietro Bonavolta;
19 Aprile: 19 Aprile: 19 Aprile: 19 Aprile: Maria Olimpia Squillaci; Nicholas Laurenzano; Maria Casile;
Tony Cercola; Alessandra Autelitano;
20 Aprile: 20 Aprile: 20 Aprile: 20 Aprile: Sonia Stelitano; Pavlin Zefi; Vincenzo Ricciardi;
21 Aprile: 21 Aprile: 21 Aprile: 21 Aprile: Natale Minniti; Giulia Tuscano;
22 Aprile: 22 Aprile: 22 Aprile: 22 Aprile: Don Antonio Giuliano Sdb; Saverio Natoli;;;;
23 Aprile: 23 Aprile: 23 Aprile: 23 Aprile: Daniele D'Aguì;
25 Aprile: 25 Aprile: 25 Aprile: 25 Aprile: Emanuela Palermiti; Angelo Iiriti;
26 Aprile: 26 Aprile: 26 Aprile: 26 Aprile: Daniela Moio; Domenico Arconti;
27 Aprile: 27 Aprile: 27 Aprile: 27 Aprile: Salvatore Cartellà;
28 Aprile: 28 Aprile: 28 Aprile: 28 Aprile: Fortunata Iiriti; Lucio Carrozza; Massimo Piva;;;;
29 Aprile: 29 Aprile: 29 Aprile: 29 Aprile: Don Mario Cimosa Sdb;
30 Aprile: 30 Aprile: 30 Aprile: 30 Aprile: Valeria Cuppari; Graziella Finelli.
A A A A VERONICA MINNITIVERONICA MINNITIVERONICA MINNITIVERONICA MINNITI: : : :
L'AUGURIO PIù SINCERO
L'AUGURIO PIù SINCERO
L'AUGURIO PIù SINCERO L'AUGURIO PIù SINCERO
CHE IO POSSA FARTI E'
CHE IO POSSA FARTI E'
CHE IO POSSA FARTI E' CHE IO POSSA FARTI E'
QUELLO DI MANTENERE LA
QUELLO DI MANTENERE LA
QUELLO DI MANTENERE LA QUELLO DI MANTENERE LA
TUA DOLCEZZA,
TUA DOLCEZZA,
TUA DOLCEZZA, TUA DOLCEZZA,
CREDERE NEI TUOI SOGNI,
CREDERE NEI TUOI SOGNI,
CREDERE NEI TUOI SOGNI, CREDERE NEI TUOI SOGNI,
E VIVERE OGNI GIORNO
E VIVERE OGNI GIORNO
E VIVERE OGNI GIORNO E VIVERE OGNI GIORNO
CON LA SPENSIERATEZZA
CON LA SPENSIERATEZZA
CON LA SPENSIERATEZZA CON LA SPENSIERATEZZA
E LA GIOIA CHE SOLO TU
E LA GIOIA CHE SOLO TU
E LA GIOIA CHE SOLO TU E LA GIOIA CHE SOLO TU
RIESCI A TRASMETTERE!
RIESCI A TRASMETTERE!
RIESCI A TRASMETTERE! RIESCI A TRASMETTERE!
GRAZIE DI ESSERCI NELLE
GRAZIE DI ESSERCI NELLE
GRAZIE DI ESSERCI NELLE GRAZIE DI ESSERCI NELLE
MIE GIORNATE. MIE GIORNATE. MIE GIORNATE. MIE GIORNATE.
AUGURIIII VERA! AUGURIIII VERA! AUGURIIII VERA! AUGURIIII VERA!
TVB ANTOTVB ANTOTVB ANTOTVB ANTO
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allo Staff sportivo dell�oratorio.