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Sommario:
ANNO 3, NUMERO 2
FEBBRAIO 2011
Domenica 5 dicembre, di
fronte alla nostra chiesa
dei Santi Pietro e Paolo in
Largo Saluzzo, l’oratorio
ha o r g a n iz z a t o i l
“Mercatino di solidarietà”.
Fin dalle prime ore della
mattina, molti papà hanno
allestito i tavoli per darci
modo di esporre i lavoretti
natalizi realizzati dai
ragazzi dell’oratorio e i
dolci preparati da noi
mamme, dalle nonne e
anche da qualche papà.
Da “mamma nuova”, nel
senso che non appartengo
territorialmente a questa
parrocchia e i miei figli
frequentano l’oratorio solo
dallo scorso anno, sono
rimasta piacevolmente
colpita dal clima festoso,
gioviale e collaborativo
che si respirava.
Tra thermos di tè e di
caffè caldo, qualche
dolcetto sbocconcellato
qua e là, le battute e le
risate, siamo stati per ore
nella piazzetta e il freddo,
IL MERCATINO DI SOLIDARIETA’ Faceva freddo ma il clima era caldo: grazie a tutti!
piuttosto pungente, era
l’ultimo dei problemi.
A riscaldare l’atmosfera
eravamo noi, tutti
volontari, i ragazzi
giovanissimi e gli
animatori, catapultati Segue a pag. 2
ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI Secondo incontro dei giovani delle diverse parrocchie dell’unità pastorale
Giovedì 20 gennaio,
presso il nostro oratorio,
si è svolto il secondo
incontro dei giovani delle
parrocchie della nostra
unità pastorale. Lo scopo
di questo nuovo incontro
è stato quello di
pianificare un evento da
organizzare tutti assieme
per i ragazzi del nostro
quartiere. Si è iniziato con
una cena a base di pizza e
cotolette di pollo, per
rompere un po’ il ghiaccio
e dare l’opportunità ai
ragazzi di conoscersi
meg lio . Dopo aver
riordinato la sala giochi ha
avuto inizio il vero
incontro: si è stabilito il
giorno e il che cosa si
voleva organizzare e
poi, divisi in cinque
gruppi, è la fase
operat iva vera e
propria.
L’evento che si sta
preparando sarà un
sabato pomeriggio di
divertimento e non
solo, rivolto a tutti
coloro (dai 6 ai 99
anni!) che intendono
stare un po’ con noi in
allegria. Si svolgerà
sabato 11 giugno con
inizio al Valentino e
conclusione presso Segue a pag. 2
Pag. 1-2 Il mercatino di
solidarietà.
Allarghiamo gli
orizzonti.
Pag. 3
Palestra mentale.
Pag. 4 Fare tanto spazio.
Castagnata.
Pag. 5 Inverno ragazzi.
Come trascorriamo il
sabato in oratorio.
Pag. 6 Un aiuto per Madrid.
Appuntamenti.
Pag. 7 Fiamma, scintilla.
Attività parascolastiche
nella nostra scuola.
Pag. 8
Ritratto: Ruben.
La danza per noi.
dell’oratorio, nella realtà
di una grande città, una
confidenza e una
par t ec ipaz io ne che
spesso esiste solo nei
piccoli centri. Stare lì era
come essere in un
piccolo paese dove tutti
si conoscono, si aiutano
e fanno delle cose
insieme.
Insomma, alla fine è
stato un successo: tutti i
dolci sono stati venduti,
è stata raccolta una
sostanziosa somma, 1350
euro, che sarà devoluta
in parte all’oratorio e in
parte a una missione in
Tanzania. Per me è stato
un momento di grande
gioia e condivisione.
Ho sentito moltissime
persone che ci facevano
i complimenti e ci
ringraziavano per tutto
quello che viene fatto in
oratorio. Anch’io mi
unisco a loro: grazie a
tutti per quello che fate,
grazie perché date ai
nostri figli, ogni giorno,
un posto sicuro dove
poter stare e crescere in
mezzo a persone che li
aiutano a fare sport, a
s t a r e i n s i e me e
insegnano loro a “dare”
agli altri quello che si
ha, anche solo un po’ del
proprio tempo.
Chiaramente, anche io
mi rendo disponibile,
per quello che posso, a
p a r t e c i p a r e a l l e
iniziative che verranno
promosse in futuro e mi
auguro che questa
bellissima realtà, in un
quartiere come San
Salvario, cresca e
migliori ancora grazie
all’aiuto di tutti. Nazzarena Mencoboni
Caporedattore:
Stefano Finiguerra
Vice caporedattori:
Lorenzo Mencoboni Emanuela De Franco
Martina Sinigagliese
Francesca Potenza
Foto:
Alba Balzano
Giusi Palazzi
Collaboratori:
Nazzarena Mencoboni
Barbara Bosco Alba Balzano
Gabriele Busà
Aldair
Alessandro Firicano
Andrea Femiani
Alberto Finiguerra
Cristina Scavarda
Stefano Finiguerra
Lorenzo Mencoboni
Emanuela De Franco
Martina Sinigagliese
Francesca Potenza Patrizia Caligiuri
Luca Gibello
Carlo Femiani
Oratorio SS. Pietro e Paolo
VIA GIACOSA N° 8 10125
TORINO
ANNO 3, NUMERO 2
FEBBRAIO 2011
2
Continua da pag.1
l’oratorio del Sacro
Cuore di Gesù verso le
ore 21 dopo una cena al
sacco. I ragazzi, suddivisi
nei cinque gruppi
s u d d e t t i , h a n n o
p ianif icato i var i
momenti del pomeriggio:
il primo gruppo si è
o c c u p a t o
dell’accoglienza, quindi
tutto quello che comporta
il mettere a proprio agio
bimbi, ragazzi e genitori;
il secondo gruppo si è
occupato dei momenti di
preghiera; il terzo gruppo
si è occupato della
comunicazione, quindi
tutto quello che concerne
la realizzazione di un
vo lant ino, di una
locandina e di uno
slogan che desse il titolo
a tutta la giornata; il
quarto e il quinto gruppo
si sono occupati dei
giochi per i ragazzi delle
elementari e delle
medie.
Seguendo il lavoro dei
vari gruppi nelle diverse
fasi, si notava lo sforzo
di questi ragazzi nel
cercare l’idea e provare
a c o n c r e t i z z a r l a ,
mettendosi in gioco con
le loro capacità e i loro
limiti, vedendo come si
può riuscire a costruire
qualche cosa al di fuori
del proprio ambito
oratoriano. I giovani
hanno desiderio di
amicizie nuove, di aprire
i propri orizzonti agli
altri; oserei dire che
hanno voglia di fare per
gli altri più di quanto noi
a d u l t i p o s s i a m o
immaginare. Terminato
il lavoro a gruppi,
abbiamo fatto un breve
resoconto di ciò che è
emerso e ci siamo dati
dei piccoli compiti per il
prossimo incontro. La
serata si è conclusa con
u n mo me nt o d i
preghiera e riflessione
con don Martino, per
darsi poi appuntamento
il 3 marzo per il terzo
incontro.
Non tocca a noi adulti
valutare il lavoro svolto.
Tuttavia, vedere questi
ragazzi lavorare con
tanta passione ed
entusiasmo ci rende
ottimisti e riempie il
cuore di gioia. È una
piccola goccia in mezzo
all’oceano, ma rende
questi ragazzi speciali,
se non altro perché loro
provano a cambiare e a
crescere insieme ad altri
giovani.
Carlo
Continua da pag.1
giù dal letto pronti a
promuovere e a vendere
le loro creazioni e i
no s t r i do lc i c o n
semplicità e cortesia.
Non appena vendevamo
qualche torta, arrivavano
da ogni parte grandi
buste di dolci appena
sfornati.
Non ho mai visto tanta
collaborazione anche se
ho già fatto esperienze di
questo tipo. Provengo da
un piccolo paese delle
Marche e in parrocchia si
è sempre svolto il
volontariato. Quello che
ho proprio apprezzato è
stato il ritrovare in
q u e s t o g r u p p o
Alcuni momenti
della
giornata
Incontro dei giovani
dell’unità pastorale
ANNO 3, NUMERO 2
FEBBRAIO 2011
vicino a me non ha da
mangiare io divido il mio
pane con lei; ma il
“capitale” iniziale sarà
sempre solo una pagnotta
mentre ognuno ne avrà
solo metà. Invece se io ho
letto un libro e l’altra
persona no, glielo
racconto (e glielo
racconto tutto, non solo
metà!); alla fine due
persone conosceranno
tutto il libro per intero.
Non esistono pensieri
“stupidi” e non esistono
no t iz ie , e qu ind i
“conoscenze”, sciocche o
inutili; anche solo il
raccontare una ricetta di
cucina può scatenare
i m p r e v e d i b i l i
associazioni mentali che
portano a chissà quali
v i a g g i a t t r a v e r s o
conoscenze diverse.
Allenare la mente
significa dare a noi stessi
non solo il benessere
immediato di una risata o
di un arricchimento in
termini di scoperte, ma
anche una maggiore
capacità di affrontare i
nostri problemi trovando
n u o v e e d iv e r s e
so luzioni. Significa
s c o p r ir e c he p iù
esprimiamo i nostri
pensieri e più idee
riusciamo a concepire.
Allora proviamo a
concederci il lusso e il
piacere di uno spazio nel
quale riscoprire il gusto
di parlare tra persone,
guardandosi negli occhi e
scambiandosi un sorriso;
p o t r e b b e p e r s i n o
succedere di non poterne
più fare a meno.
Barbara Bosco
3
Viviamo in tempi in cui
l’aspetto fisico ha
assunto un’importanza
r i l e v a n t e e , d i
conseguenza, c’è tutto
un fiorire di offerte che
m i r a n o a l
miglioramento della
nostra immagine: centri
e s t e t i c a , c e n t r i
be ne s s e r e , c e n t r i
massaggio e… palestre.
Quasi un’ossessione
nello scrutare il nostro
aspetto per individuare
il primo capello bianco,
l’insorgere di una ruga,
l ’a cce nno d i un
cedimento dei tessuti,
l’inflaccidirsi di un
muscolo per mettere in
campo tempestivamente
i provvedimenti del
caso, neanche s i
trattasse di vita o di
mo r t e ! E a l lo r a
f r e n e t i c a m e n t e
cerchiamo uno spazio
fra i nostri mille
impegni per inserire
un’ora da trascorrere in
palestra dove arriviamo
trafelati, già distrutti
dalla stanchezza, con la
mente già protesa a
quando usciremo e
dovremo fare, dovremo
a n d a r e , d o v r e mo
assistere, dovremo,
dovremo, dovremo…
A fronte di tutto questo
a f f a n n o f i s i c o
c o n t i n u i a m o a d
aggirarci tra i soliti
pensieri: il lavoro, le
incombenze domestiche,
i figli, i genitori anziani
per poi ricominciare
PALESTRA MENTALE Il venerdì in oratorio uno spazio per tutti dalle 15,00 alle 17,30.
“palestra mentale”: due
ore durante le quali
giocare con i pensieri in
libertà, scambiarc i
novità, confrontare idee
senza porsi limiti di
argomenti. Saremmo
sorpresi di come ci
sentiremmo più leggeri
e p i ù b r i l l a n t i
chiacchierando di cose
semplici (ma non per
questo banali), di come
r i u s c i r e m m o a d
ar r icchir c i per ché
ognuno di noi ha
qualcosa da insegnare e
molto da imparare,
ognuno di noi ha letto
un libro, visto un film,
scoperto una notizia che
altri non sanno; e
condividendo ciò che sa
si ritroverà più ricco.
La conoscenza è l’unico
bene che una volta
condiviso raddoppia il
capitale. Faccio un
esempio. Se io ho una
pagnotta e la persona
daccapo con il lavoro,
l e i n c o m b e n z e
domestiche, i figli, i
genitori anziani e così
di seguito. La nostra
mente vive come un
bambino “ingabbiato”
nel suo box con quattro
giocattoli, che passa ore
ne l poco spaz io
rinchiuso del recinto
sempre solo con quei
quattro giocattoli. Ma la
nostra mente, ancor più
del nostro corpo, ha
bisogno di uscire dal
box nel quale la
teniamo rinchiusa; ha
bisogno di spazio, di
“ d iv e r s i f i c a r e ” i
giocattoli con i quali
baloccarsi! Ha bisogno
di rompere gli schemi
r i p e t i t i v i e
“sorprendersi” con idee
nuove, con discorsi
nuovi, con nuove cose
da scoprire e da
apprendere.
Di qui l’idea di una
VITA DELL’ORATORIO
ANNO 3, NUMERO 2
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FARE TANTO SPAZIO
“...avevo fame…”
Non stare a guardare,
comincia dai tuoi amici
messi in disparte,
dalla tua classe con il
coraggio di dire quello
che pensi,
comincia da te stesso
eliminando ciò che ti
rende affamato della
gioia vera.
Comincia.
Cosa vuole dire fare
spazio nella nostra vita
per Dio, per gli altri e
per noi stessi? È la
domanda cui abbiamo
provato a rispondere
con i ragazzi dei gruppi
giovani e giovanissimi
dell’oratorio nel giorno
di ritiro dell’Avvento,
domenica 19 dicembre.
Lo abbiamo fatto
p r e nd e ndo c i u na
giornata tutta per noi,
con moment i di
preghiera personale, di
riflessione in gruppo,
l e g g e n d o d i
t e s t imo n ia nz e d i
ragazzi “normali”,
confrontandoci sulla
P a r o l a d i D io ,
partecipando insieme
alla Messa e poi nel
pomeriggio alla liturgia
penitenziale con don
Martino, sacerdote della
nostra unità pastorale.
La mattinata è iniziata
con la visione di una
parte di un film che
parlava di ragazzi che
facevano la scelta
sbagliata; purtroppo ci
sono scelte che hanno
conseguenze tragiche e
irrecuperabili. Non
sono mancati momenti
di festa e condivisione
dove abbiamo potuto
mangiare insieme e poi
n e l p o m e r i g g i o
f e s t e g g i a r e i l
compleanno di Diego
con due ottime torte
preparate con le sue
mani: che cuoco
provetto!
Ancora una volta si è
avuta la conferma che
se diamo la possibilità
ai ragazzi di mettersi in
gioco e in discussione,
loro lo fanno con
serietà; e per noi
educato r i è una
responsabilità e un
dono poter essere loro
compagni di viaggio.
Così, anche no i,
dobbiamo imparare a
fare spazio nella nostra
vit a perché non
possiamo dare quello
che non abbiamo,
trasmettere quello che
non siamo. Anche noi
siamo in cammino: non
si smette mai di fare
spazio per Dio nella
nostra vita, per incontri
autentici. Ringrazio il
Signore perchè nella
mia vita c’è spazio per
questi ragazzi che in
tante occasioni sanno
trasmetterci il loro
entusiasmo, la loro
voglia di crescere come
cristiani e come uomini.
Suor Alba Alcuni momenti del ritiro del
gruppo giovani e giovanissimi
del 19 dicembre.
In oratorio non ci annoiamo mai: alla castagnata, per esempio... Il 6 novembre all’oratorio c’è stata la castagnata. Tutti i ragazzi si sono ritrovati verso le 16,30 e sono incominciati i giochi con gli animatori, poi circa un’ora dopo ci siamo riuniti con tutti i genitori e abbiamo effettuato un momento di riflessione comune. Poi abbiamo continuato le attività già
appena tornata a casa sono sempre stanca morta, e il giorno seguente ho le gambe che mi fanno male perché ho sudato e corso come una matta. Un’altra giornata di festa molto bella e divertente è stata quella dell’Epifania; forse ne parlerò nel prossimo giornalino...
cominciate. Verso le 18 è arrivata la merenda preparata da Giusi, Ines e da altre mamme. Secondo me è stata una giornata bella e interessante come sempre, perché con la partecipazione di tutti si riesce sempre a rendere le giornate belle e allegre. Ogni volta che frequento l’oratorio, non
Emanuela
Il taglio delle castagne
Alcuni momenti della
giornata
Anche quest’anno, visto
il successo dello scorso
a n n o , l o s t a f f
dell’oratorio ha pensato
di riproporre “Inverno
ragazzi”: alcuni giorni di
divertimento, ma anche
d’impegno, da trascorrere
assieme ad altri bimbi e
ragazzi, mentre i genitori
adempivano al loro
impegno lavorativo. Ci
siamo incontrati dal 27 al
30 dicembre e dal 3 al 5
gennaio, concludendo il
periodo Natalizio con la
festa della Befana, prima
in chiesa con la
r a p p r e s e n t a z i o n e
dell’arrivo dei Re magi e
poi con un momento
conviviale in oratorio.
Sono stati giorni molto
intensi. La mattinata
trascorreva tra giochi e
u s c i t e , me n t r e i
pomeriggi erano dedicati
ai compiti e, dopo la
merenda, si concludeva
con il “Bibbia Time” al
quale ha partecipato
anche il nostro don Piero,
non mancando a quasi
nes su na se r a t a e
regalandoci momenti di
dialogo e riflessione. Due
le uscite. La prima di
puro divertimento, alla
pista di pattinaggio in
piazza Vittorio Veneto,
dove dalle 10 alle 12
abbiamo pattinato e ci
siamo tanto divertiti, tra
una caduta e l’altra. La
seconda uscita è stata
invece più culturale:
siamo andati al Museo
della frutta in via Pietro
Giuria, che pochi di noi
conoscevano ma che è
m o l t o b e l l o e
i n t e r e s s a n t e . Q u i
abbiamo ammirato le
tantissime qualità di
f r u t t a , r i p r o d o t t e
a r t i f i c i a l m e n t e
n e l l ’ O t t o c e n t o d a
Fr a nc esco Gar n ie r
Valletti con grande
abilità e verosimiglianza:
più di mille esemplari,
tantissimi dei quali non
VITA DELL’ORATORIO
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esistono più. Il museo
e s p o n e p o i i l
laboratorio di chimica
agraria com’era nel
1870 circa e le
evoluzioni che ha
subito. Oltre alle
uscite, gli animatori
hanno ben intrattenuto
bambini e ragazzi con
giochi e tornei: il
maggior successo l’ha
riscosso la “tombolata”
dell’ultimo giorno, se
non altro per i premi
che suor Alba ha
distribuito a tutti i
partecipanti.
Speriamo che questi
sette giorni trascorsi
assieme siano rimasti
un piacevole ricordo
per i partecipanti:
m o m e n t i d o v e
s’impara a stare con gli
altri e a condividere la
normalità delle nostre
giornate. Arrivederci al
prossimo “Inverno
ragazzi”!
Carlo
La gente si chiede:
“Come trascorrono i
nostri figli il sabato in
oratorio?” Bene, qui ve
lo raccontiamo. La
maggior parte dei ragazzi
gioca a pallone, mentre
altri svolgono diverse
attività, tra cui i
laboratori di manualità,
cucina e informatica, ma
anche il coro, per i
g r a nd i e p ic co l i .
L’oratorio apre alle 15 e
durante tutta la giornata
ci si diverte tantissimo.
Andare in oratorio il
sabato non è solo
divertimento, ma anche e
soprattutto un momento
d’incontro collettivo, di
riflessione e di preghiera.
Verso le 17, prima della
merenda, ci si raccoglie
tutti insieme per pregare,
e poi ovviamente si
mangia… con un bel tè e
magari qualche biscotto.
Dopo, si ritorna tutti a
giocare liberamente,
quindi spesso c’è un po’
di confusione, perché
siamo davvero tanti!
Invit iamo tutte le
persone a trascorrere
almeno una giornata in
oratorio. Vi aspettiamo
e speriamo di vedervi
presto.
Alessandro,
Aldair & Gabriele
INVERNO RAGAZZI Un aiuto ai genitori che lavorano
Come trascorriamo il sabato in oratorio
Sabato in oratorio, giochi
merenda e un po’ di
preghiera.
Premiazione della
tombolata
Bibbia time
Nuove amicizie
I compiti
Si gioca
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Gruppo Giovani:
Oltre agli incontri del
giovedì sera dalle ore
19,00 a lle 22,30,
ricordiamo: 10 marzo
Lectio con il Vescovo
Cesare Nosiglia, 17-24-
31 marzo e 7 aprile
corso di formazione con
la Noi Torino presso
l’oratorio Sant’Anna,
21aprile funzione in
chiesa della lavanda dei
piedi.
Gruppo Giovanissimi:
Al consueto incontro del
venerdì dalle 17,30 alle
19,30, ricordiamo: 4
marzo, 1 aprile ritrovo
in oratorio ore 16,30 e
partenza per il Sermig,
Venerdì 8 aprile
confessioni, 15 aprile
via Crucis.
Attività del sabato:
Sabato 19 febbraio triangolare per i ragazzi
più piccoli del lunedì. 12-19-26 marzo e 2 aprile
MINIOLIMPIADI per
ragazzi delle elementari e
medie.
Gruppo Genitori:
Sabato 19 febbraio
incontro ore 17,00.
Sabato 19 marzo ore
18,30 incontro.
Domenica 3 aprile,
giornata comunitaria e
ritiro di quaresima.
Al mattino in chiesa ci
sarà la vestizione dei
chierichetti
UN AIUTO PER MADRID APPUNTAMENTI FEBBRAIO, MARZO,
APRILE IN
ORATORIO Carissimi genitori,
ci rivolgiamo direttamente a voi, come si fa in famiglia quando si
mettono insieme le forze per costruire il nostro migliore
presente e futuro. Vi abbiamo più volte ricordato che già
da mesi ci stiamo organizzando per partecipare con i nostri
ragazzi alla giornata mondiale della gioventù, che quest’anno
incontrerà il Santo Padre a Madrid.Sono ormai due anni che un
gruppo di una ventina di ragazzi ha scelto di continuare all’interno
del nostro Oratorio il cammino, iniziato con la catechesi, di
crescita umana e spirituale per approfondire e testimoniare
insieme la ricerca del senso della vita e le risposte alle grandi domande che la fede
loro offre. Sono ragazzi normali, con le potenzialità e le difficoltà di tutti gli
adolescenti, impegnati a scuola e qualcuno anche in qualche attività di sport, danza o
musica, ma tutti ugualmente mossi da quel desiderio di mettersi in gioco, di
conoscere e spendere i propri talenti, di aiutare gli altri, di ampliare il cerchio delle
amicizie e la propria visione del mondo. Si sono spesi e si spendono con generosità e
con serio impegno come animatori durante l’Estate o l’Inverno Ragazzi , nelle feste
che organizziamo in oratorio, ai campi in montagna, nelle gite o uscite formative, nei
sabati in oratorio . L’incontro a Madrid è una tappa significativa ed efficace nella loro
crescita umana e spirituale che vorremmo tutti potessero vivere , dando così concreta
fondatezza alla costruzione del futuro della nostra comunità parrocchiale e di tutta la
Chiesa. La quota di partecipazione è di 580 euro e comprende viaggio in pullman
(il mezzo più economico: in quanto treno e aereo costavano molto di più),
pernottamento in albergo, vitto e lo zaino del pellegrino, necessario per partecipare
all’incontro con il Papa, che comprende i pass, il telo per dormire la notte della veglia
all’aperto, i libretti per seguire le funzioni, un rosario, assicurazione e una quota per
permettere ai ragazzi dei paesi poveri di partecipare all’evento. Per non gravare
unicamente sulle famiglie dei ragazzi, di cui non tutte sono in grado di sostenere la
spesa, abbiamo provveduto in questi mesi a vendere torte, allestire una lotteria e
stiamo programmando nei prossimi mesi altre iniziative. Vi chiediamo , nella misura e
nella disponibilità a voi possibili, di contribuire alla realizzazione di questa tappa
formativa che è davvero altamente incisiva. Ci rivolgiamo direttamente a voi,
pensando fiduciosi che , tra qualche anno, saranno i vostri stessi figli ad essere parte
di questo gruppo oratoriale, e ci ritroveremo nuovamente a scrivere, come ora, alla
nostra comunità per chiedere un aiuto, con buona probabilità per una giornata della
gioventù ancora a venire. Sicuramente, quando saremo assieme a tanti giovani davanti
al Papa, quando vivremo insieme e individualmente le ore della notte, tutte le persone
che ci hanno aiutato a realizzare questo sogno saranno con noi. Vi porteremo in cuore
come un sigillo e pregheremo per voi e, se vedrete le immagini dell’incontro di
Madrid, in cuor vostro vi figurerete i volti dei ragazzi a cui avete dato la possibilità di
parteciparvi , ne sentirete il canto di gioia e di ringraziamento e la vostra e nostra
speranza nel futuro non andrà delusa Grazie di cuore e siate certi che il Signore ricompensa con abbondanza. Già da
ora, comunque e sempre, la nostra preghiera per voi
Sr Alba, Carlo, Giusy e con noi tutti i ragazzi
e le famiglie del gruppo giovani
Per le vostre offerte potete rivolgervi a
Sr Alba, o a Patrizia Caligiuri o a
Giusy in oratorio.
Lo spettacolo si è svolto
al cinema Baretti il 24
ed il 25 novembre con
inizio alle ore 21,00.
La trama di questo
spettacolo si basa su una
storia di Federico
Fellini in cui racconta la
vita di una donna di
nome Gelsomina. Lo
spettacolo è fatto da
attori che interpretano i
ruoli di: Gelsomina,
Zampanò, il matto, la
padrona del circo Anna
e la venditrice di
croccant ini. Quest i
personaggi vengono
anche interpretati da
ballerine e ballerini del
gruppo di danza Art
Ballet Academy che si
esibivano in balletti
acrobatici e classici.
La storia narra di una
donna che per 10.000
lire è stata comprata da
un artista di strada di
nome Zampanò, per
aiutarlo nelle sue
imprese da circo.
Gelsomina però è
infelice di stare con lui
perché viene trattata
male, ed è molto amica
di un matto che
schernisce Zampanò. A
Gelsomina piace stare
per lungo tempo a
parlare con il matto,
perché le dà buoni
consigli su come
imparare l’arte circense
di strada. Zampanò
litiga in continuazione
con il matto e alla fine
ci scappa il morto.
Zampanò è costretto a
fuggire dalla città
perché spaventato per
aver capito che era
molto affezionato a
Gelsomina. Un giorno
per strada egli incontra
una venditrice di
croccantini, la quale lo
informa che Gelsomina
è morta per malattia e
incomincia a disperarsi.
I ruoli erano interpretati
da: Stefano Di Monda
(Zampanò), Rosanna
Pusceddu (la venditrice
di croccantini), Paola
Parini (Gelsomina),
Andrea Lo Monaco (il
matto), Anita Novaro
(Anna).
A n o i r a g a z z i
d e l l ’ o r a t o r i o l o
spettacolo è piaciuto
molto perché il ballo è
stato abbinato alla
recitazione.
Stefano Finiguerra,
Lorenzo Mencoboni
ANNO 3, NUMERO 2
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Fiamma scintilla Spettacolo al Baretti
ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE
NELLA NOSTRA SCUOLA
Nella scuola Manzoni
d o p o p r a n z o s i
effettuano le attività
parasco last iche. I l
lunedì ci sono il rugby
in palestra e la canoa e il
c a n o t t a g g io , c h e
ovviamente si svolgono
s u l P o n e l l o
stabilimento del Cus
Torino. Il martedì è la
volta dell’hit-ball e del
basket in palestra (prima
per i più grandi e poi per
i meno esperti), oltre
all’arrampicata, che
r it o r na anche i l
merco led ì ins ieme
all’atletica. Il giovedì
invece c’è l’hockey in
palestra e poi si va al
Cottolengo a prestare
servizio.
Molti alunni della
Manzoni e Keller
svolgono queste attività
per partecipare alle gare
d u r a n t e l ’ a n n o
scolastico.
L’anno scorso alcuni
a l l i e v i c h e
frequentavano il corso
di rugby sono andati ai
campionati nazionali di
Jesolo e si sono
classificati terzi assoluti.
Invece le ragazze di
canoa e canottaggio
sono arrivate prime
durante i campionati
nazionali a Pesaro
Urbino. Al pomeriggio
del mercoledì si svolge
il laboratorio di scacchi,
in vista del torneo
p r o v i n c i a l e i n
programma a marzo. In
seguito si svolgerà
anche il torneo della
scuola riservato ai
p a r t e c i p a n t i a l
laboratorio. Al primo
classificato andrà una
scacchiera magnetica. Alberto Finiguerra ,
Andrea Femiani
Studenti che giocano a
scacchi
Animatrici e ragazzi al Sermig venerdì 4 febbraio
RITRATTO: RUBEN
ANNO 3, NUMERO 2
FEBBRAIO 2011
8
Questa volta parliamo
del nostro amico Ruben,
iscr it to all’Ist ituto
Comprensivo Manzoni
dove frequenta la prima
media. Gli piace
s t u d i a r e e d i
conseguenza non ha
problemi a scuola.
Spesso lo vediamo in
oratorio, dove si trova a
proprio agio: qui passa
un po’ di tempo della
sua giornata: giocando e
facendo i compiti.
Partecipa alle attività
seguendo con interesse i
laboratori e gli spunti di
riflessione proposti
dagli educatori. Spesso
le sue riflessioni e
commenti sono motivo
di dibattito con gli
animatori e coetanei.
Nei momenti d’incontro
e g l i p r o p o n e
c o n s id e r a z io n i e
riflessioni chiare che Ruben con i suoi amici
Durante inverno ragazzi
aiutano il gruppo alla
discussione. Altro suo
interesse è il teatro:
infatti frequenta il
gruppo oratoriano presso
il teatro Baretti. Infine a
Ruben non poteva
ma nc ar e l ’ a t t iv it à
sportiva: il calcio, che
pratica nella squadra
dell’oratorio e che pare
lo diverta molto.
Cristina
Ruben
La danza, una delle tre
arti sceniche principali
insieme al teatro e alla
musica, si esprime nel
movimento del corpo
u m a n o . S p e s s o
a c c o mp a g na t a d a
musiche o composizioni
sonore, la danza è la
pr ima espress io ne
artistica del genere
umano perché ha come
strumento il corpo.
Per noi che abbiamo
mosso i primi passi in
sala ballo, per noi che
abbiamo già cominciato
a b a l l a r e s u l
palcoscenico, per noi
che semplicemente
siamo innamorate della
danza e che abbiamo il
nostro sogno nel
cassetto. Solo noi
possiamo sapere le
emozioni che ci dà.
Balliamo da quando
eravamo piccole e
crediamo che nessuno ci
farà smettere, perché la
danza è la nostra vita e
non ci stancheremo mai
di entrare in quell'aula e
ballare. La musica ci
stimola nei movimenti;
quelli contemporanei,
quelli di classica, ma
anche in tanti altri.
La danza per noi è
qualcosa d’importante;
non c’interessa il dolore
delle punte, siamo
disposte a soffrire; non
c’interessa diventare
famose ma esprimere i
no s t r i s e n t ime n t i
ba llando ; non ci
interessa sapere quante
ora balliamo al giorno: 4
o 5 ore di seguito forse
saranno troppe, ma se
una cosa ti piace non
pensi ad altro. Amiamo
le nostre insegnanti più
di chiunque altro, loro ci
hanno cresciute fin da
q u a n d o e r a v a m o
piccole, gli vogliamo un
mondo di bene ed è
grazie a loro se adesso
s c r iv i a mo q u e s t e
emozioni che ci hanno
fatto provare, emozioni
BELLISSIME.
Ogni anno viviamo
esperienze diverse, ci
prepariamo sempre a
sa gg i , sp e t t aco l i ,
concors i, prov in i,
lezioni aperte, e anche
se è da quando eravamo
bambine che facevamo
queste cose, ancora
adesso siamo agitate
quando saliamo sul
palco e balliamo.
Quando sentiamo la
musica la prima cosa
che ci viene in mente
non sono le parole, ma il
trovare un modo per
p o t e r l a b a l l a r e .
Affront iamo tut to ,
siamo noi, ballerine.
Francesca Potenza,
Martina Sinigagliese
LA DANZA PER NOI Non solo una passione.
Alcune foto di ragazze che
praticano danza e che
frequentano l’oratorio.