La passione in una pennaGiornaliste, poetesse, scrittrici, militanti

Alda Merini

“Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre

qualche passo indietro.”

Alda Merini (Milano 1931 - Milano 2009) ha come mentori Eugenio Montale e Giacinto Spagnoletti che le pubblicano, nel 1950, le prime poesie. Nel 1947 inizia a frequentare il mondo letterario milanese dove conosce Giorgio Manganelli, il suo primo grande, tormentato amore. In quell’anno Alda incontra “le prime ombre della sua mente” ed è internata per un disturbo bipolare. Nel 1953 è pubblicata la raccolta La presenza di Orfeo, dedicata a Manganelli e sposa il panettiere Ettore Carniti, da cui ha quattro figlie: Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta. Seguono le raccolte Paura di Dio (1955), Nozze romane (1955), Tu sei Pietro (1961) e nuovi ricoveri - volontari e forzati - nel manicomio Paolo Pini, fra il 1965 e il 1972. Rimasta vedova, si risposa con il poeta Michele Perri (1983) e si trasferisce a Taranto, dove viene di nuovo internata, per poi tornare definitivamente a Milano. Sono anni intensi e produttivi: Terra Santa (1984) che le vale il Premio Librex Montale (1991), Vuoto d’amore (1991), Fiore di poesia 1951-1997 (1998), Superba è la notte (2000). La vita col suo dolore e la sua bellezza; l’amore, fecondo e disperante; la corporeità, condizione ineludibile della nostra esistenza; l’incontro con Dio, compagno di strada, sono i temi cardinali della sua poesia. Negli ultimi anni si intensifica il rapporto con l’immaginario cristiano: Un incontro con Gesù (2001), Magnificat. Un incontro con Maria (2002), Poema della croce (2004), Cantico dei Vangeli (2006), Francesco. Canto di una creatura

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Photo courtesy © Vincenzo Cottinelli

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https://www.150anni.it/webi/index.php?s=54?s=60&wid=2024