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Giornata di formazione
II Parte
Le prove INVALSI e la lettura dei risultati delle rilevazioni per il miglioramento
Angela Martini
Udine, 15 aprile 2014
Alla base delle prove: i Quadri di Riferimento
Quadri di riferimento per la valutazione
Indicazioni nazionali per i curricoli
Quadri di riferimento delle valutazioni
internazionali
Esiti delle rilevazioni precedenti Prassi scolastica
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Che cosa intende valutare la prova di Italiano
Oggetto della prova di Italiano sono:
La competenza di lettura, articolata nelle tre
dimensioni della competenza pragmatico-testuale,
della competenza lessicale e della competenza
grammaticale
Le conoscenze e competenze grammaticali in
senso proprio
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Gli aspetti di comprensione della lettura misurati nella prova INVALSI di Italiano
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Alcuni esempi dalla Guida alla lettura della prova di Italiano di I media 2013
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Le competenze grammaticali valutate nella prova INVALSI di Italiano
Capacità di riflessione sulla lingua:
esser consapevole delle regole grafiche e interpuntive e delle strutture
morfo-sintattiche e testuali della lingua italiana
Capacità di uso corretto della lingua:
saper applicare fattualmente le regole grammaticali della lingua italiana
in contesti frasali vincolati
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Ambiti grammaticali misurati nelle prove INVALSI (V primaria e classi successive)
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Due esempi dalla Guida alla lettura della prova di Italiano di III media 2013
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Struttura della prova INVALSI di Italiano
Livello scolare
1° Parte
Comprensione
della lettura
2° Parte
Grammatica
II Primaria Testo
narrativo
- Esercizi di lessico,
ricostruzione frasi, ecc.
V Primaria Testo
narrativo
Testo
espositivo
Grammatica
(10 quesiti circa)
I Secondaria
inferiore
Testo
narrativo
Testo
espositivo
Grammatica
(10 quesiti circa)
III Secondaria
inferiore
Testo
narrativo
Testo
espositivo
Grammatica
(10 quesiti circa)
II Secondaria
superiore
Più testi Più testi Grammatica
(10 quesiti circa)
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Che cosa intende valutare la prova INVALSI di Matematica
Oggetto della prova di Matematica sono:
La padronanza dei contenuti fondamentali previsti
dai curricoli
I processi cognitivi implicati nella soluzione di
"problemi"
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I quattro ambiti di contenuto misurati nelle prove INVALSI di matematica e nelle indagini internazionali
INVALSI (Indicazioni per il
curricolo)
OCSE-PISA (idee chiave)
TIMSS (domini di contenuto)
Numeri Quantità Numero
Spazio e figure Spazio e forma Geometria
Relazioni e funzioni Cambiamenti e relazioni
Algebra
Misure, dati e previsioni
Incertezza Dati e caso
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I processi misurati nelle prove INVALSI di Matematica
1. Conoscere e padroneggiare contenuti specifici della matematica (oggetti
matematici, proprietà, strutture ...)
2. Conoscere e padroneggiare algoritmi e procedure (in ambito aritmetico, geometrico
...)
3. Saper risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica (individuare e
collegare informazioni utili, confrontare strategie di risoluzione, individuare schemi,
esporre il procedimento risolutivo, ...)
4. Conoscere e utilizzare diverse forme di rappresentazione e saper passare da una
all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica, tabellare, ...)
5. Riconoscere in contesto il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper
utilizzare strumenti (stimare una misura, individuare l’unità di misura appropriata, …)
6. Utilizzare la matematica appresa per il trattamento quantitativo dell'informazione
in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale (descrivere un fenomeno in
termini quantitativi, interpretare una descrizione di un fenomeno con strumenti
statistici o funzioni, costruire un modello ...)
7. Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico
(congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare, …)
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Due esempi dalla Guida alla lettura della prova di Matematica di II Superiore 2013
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Struttura della prova INVALSI di Matematica
Livello
scolare
1°
componente
2°
componente
3°
componente
4°
componente
II Primaria* Numeri Spazio e
figure
- Misure, dati e
previsioni
V Primaria Numeri Spazio e
figure
Relazioni e
funzioni
Misure, dati e
previsioni
I Secondaria
inferiore
Numeri Spazio e
figure
Relazioni e
funzioni
Misure, dati e
previsioni
III Secondaria
inferiore
Numeri Spazio e
figure
Relazioni e
funzioni
Misure, dati e
previsioni
II Secondaria
superiore
Numeri Spazio e
figure
Relazioni e
funzioni
Misure, dati e
previsioni
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La lettura dei dati: tre punti di osservazione
È opportuno distinguere, rispetto ai dati forniti dall’INVALSI, tre
punti di osservazione possibili, tra loro complementari, ma
distinti:
Il punto di vista di coloro che hanno la responsabilità del
“governo” del sistema educativo (decisori politici, amministratori
e autorità scolastiche ai vari livelli)
Il punto di vista dei dirigenti scolastici e degli organismi
d’indirizzo e di controllo della singola scuola
Il punto di vista degli insegnanti nella loro attività in classe
A ciascuna di queste tre categorie interessano maggiormente alcuni
dati rispetto ad altri.
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La restituzione dei risultati alle scuole: le novità introdotte nel 2012
o Accesso ai dati allargato e differenziato per profilo: dirigente scolastico,
referente della valutazione, presidente del Consiglio d’Istituto, docenti.
o Informazione sul cheating delle classi e della scuola (percentuale di
correzione).
o Informazione sulla composizione sociale della popolazione scolastica
delle classi e della scuola (4 categorie in base all’Escs).
o Possibilità di confrontare, oltre al risultato medio di classe e di scuola, la
distribuzione degli studenti in 5 livelli di apprendimento (alto, medio-alto,
medio, medio-basso, basso).
o Possibilità di confrontare il risultato di ogni classe e della scuola anche
con quello di classi e di scuole di pari livello socio-economico
(approssimazione al risultato di valore aggiunto).
o Informazione sulla correlazione tra punteggio nelle prove e voto del 1°
quadrimestre
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Elenco e delle tabelle dei grafici restituiti per ogni scuola
TAVOLE:
Tavole 1a/1b: Risultato complessivo
Tavole 2a/3a: Risultato per sezioni della prova di Italiano o per ambito della prova di
Matematica
Tavole 2b/3b: Risultati per macro-categoria di aspetti/processi
Tavole 2c/3c: Risultati per sezione/ambito della prova solo nativi
Tavole 2d/3d: Risultati per macro-categorie solo nativi
Tavola 2e/3e: Risultati per sezione/ambito della prova solo regolari
Tavole 2f/3f: Risultati per macro-categorie solo regolari
Tavole 4a/4b: Distribuzione degli alunni nei livelli di apprendimento
Tavola 5: Incrocio tra Italiano e Matematica dei livelli di apprendimento
Tavola 6: Correlazioni risultato prove INVALSI e voti
Tavola 7: Dettaglio risposte per item delle due prove in ciascuna classe
GRAFICI:
Grafico 1: Risultato complessivo delle prove rispetto a classi/scuole con composizione
sociale analoga (2 g.)
Grafico 2: Variabilità dei punteggi "tra" e "dentro" (2 g.)
Grafico 3: Risultati per genere, cittadinanza, regolarità (6 g.)
Grafico 4: Confronto tra voti di scuola e punteggio nelle prove (2 g.)
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Redigere un rapporto di scuola: il confronto con l’esterno
INDICE
Prima parte
1. La posizione della scuola per livello scolare rispetto alla media
nazionale, dell’area geografica e della regione di appartenenza
2. La distribuzione degli alunni della scuola nei livelli di prestazione definiti
sulla base del campione nazionale
3. Significatività delle differenze e composizione della popolazione
scolastica della scuola
4. Prime ipotesi di interpretazione
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Redigere un rapporto di scuola: il confronto all’interno
INDICE
Seconda parte
1. I risultati delle classi: varianza "tra" e varianza "entro" le classi
2. I risultati delle prove INVALSI per sottogruppi della popolazione
scolastica
3. I risultati delle prove di Italiano e Matematica per sezione e/o ambito di
contenuto
4. Confronto tra valutazione esterna (prove INVALSI) e valutazione interna
in Italiano e in Matematica
5. Punti di debolezza e punti di forza
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Il problema del cheating : "When the cat is near, the mice won’t play" (IZA DP 6629/2012)
Lo studio (di Bertone, Brunello e Rocco) è stato condotto sulle classi
campione e non campione di II e V Primaria sottoposte a rilevazione nel
2009-10.
Esso ha riscontrato che:
nelle classi con osservatore esterno rispetto a quelle senza osservatore
si assiste a una riduzione del punteggio delle prove INVALSI, che va, in
media, dal 5,5% all’8,5% a seconda del livello e della materia;
accanto all’effetto diretto della presenza dell’osservatore, responsabile
di circa l’80% dell’effetto complessivo, vi è un effetto indiretto, che fa sì
che anche nelle classi non campionate di scuole campionate si abbia
una riduzione del punteggio.
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Le conclusioni dello studio sul cheating
1. L’effetto dell’osservatore nelle classi dove questi è presente non è dovuto
né alla distrazione provocata dalla presenza di un estraneo né a un
maggior livello di ansia sperimentato dagli alunni.
2. Si è anche analizzato se la dimensione dell’effetto vari a causa
dell’interazione con una serie di variabili: la dimensione della classe, il
carattere pubblico o privato della scuola, la percentuale di insegnanti di
ruolo nella scuola, l’Escs medio di scuola, alcune misure di capitale
sociale della provincia in cui la scuola è localizzata.
3. L’effetto dell’osservatore
• è più piccolo nelle classi più numerose,
• non cambia se la scuola è pubblica o privata, né varia con l’Escs medio di
scuola
• è maggiore nelle scuole dove è più alta la percentuale di insegnanti di
ruolo
• è fortemente associato con il livello di capitale sociale della provincia in cui
la scuola è localizzata, e ciò anche controllando per il PIL pro-capite e il
tasso di disoccupazione.
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Il risultato delle classi domanda per domanda - Italiano
Differenza dall’Italia
del risultato della
classe nella prova
complessiva
Media dell’Italia
nella prova
complessiva
Punteggio
medio
testo
narrativo
Punteggio
medio
riordino
frasi
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Il risultato delle classi domanda per domanda -Matematica
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Qualche suggerimento agli insegnanti per aiutare gli alunni ad affrontare le prove INVALSI: il 1° obiettivo
Il primo e più importante obiettivo che un insegnante deve porsi è quello
di cercare di favorire lo sviluppo, attraverso l’attività didattica quotidiana,
di quelle operazioni mentali e di quei processi di riflessione e di pensiero
che sottostanno alla comprensione di un testo o alla soluzione di un
quesito matematico e che sono il vero oggetto che le prove INVALSI
mirano a verificare attraverso l’indicatore rappresentato dalle risposte ai
test.
Per perseguire questo primo obiettivo non è affatto necessario – anzi
può essere controproducente – addestrare gli alunni a rispondere a
prove oggettive recuperate qua e là e di cui non si conoscono le
proprietà misuratorie.
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Qualche suggerimento agli insegnanti per aiutare gli alunni ad affrontare le prove INVALSI: il 2° obiettivo
Il secondo obiettivo, assai meno rilevante del primo, è di preparare gli
alunni ad affrontare prove con specifiche caratteristiche come quelle che le
prove INVALSI condividono con altri test: qui è utile che l’insegnante
organizzi, un paio di volte l’anno, una simulazione proponendo in classe
una delle prove rilasciate e facendola svolgere agli alunni nei modi e tempi
previsti dalle istruzioni preliminari all’inizio del fascicolo.
È anche utile dare agli alunni alcuni suggerimenti pratici, come ad
esempio:
• leggere tutto il testo (comprese le note e le indicazioni sull’origine del
testo) quando si affronta una prova di comprensione;
• leggere con attenzione le consegne delle domande;
• rispondere comunque sempre anche se non si è sicuri della risposta;
• evitare di omettere le domande aperte;
• gestire bene il tempo, non rimanendo troppo su un quesito a cui non si
riesce a trovare la soluzione per tornarci sopra in un secondo momento
quando si è completato il fascicolo.
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Imparare a usare le conoscenze in contesti nuovi: un esempio dalla prova di Italiano di III media 2010
Leggi la frase seguente:
Un’autostoppista sorridente mi chiese un passaggio.
L’autostoppista è
A. un uomo
B. una donna
C. non è possibile dirlo perché autostoppista è un
nome invariabile per genere
D. non è possibile dirlo perché sorridente è un
aggettivo invariabile per genere
Risultati
dell’Italia
A 4,6%
B 36,7%
C 46,5%
D 6,2%
Omessa 6,0%
Livello di difficoltà: 0,60
Discriminazione: 0,36
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Imparare a usare le conoscenze in contesti nuovi: un esempio dalla prova di Matematica di II Superiore 2013
Risultati dell’Italia
Corretta Errata Omessa
a 44,3% 45,9 9,8
b 13,2 45,2 41,7
a. Livello di difficoltà: 0,26
Discriminazione: 0,50
b. Livello di difficoltà: 2,23
Discriminazione: 0,51
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Analizzare gli errori
La cosa più utile da un punto di vista didattico è, dopo aver corretto la
prova, dedicare un po’ di tempo a discutere in classe con gli alunni le
risposte che hanno dato, in particolare quelle errate.
Da questa semplice attività possono derivare indicazioni preziose,
all’insegnante in primo luogo ma anche agli studenti, sulle operazioni e
i processi messi in atto per rispondere ai quesiti, sugli equivoci e i
fraintendimenti in cui si è incorsi nella lettura delle consegne o nella
lettura di un testo, facendo così emergere le ragioni degli errori
commessi e porre le premesse per evitarli in futuro.
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