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7/27/2019 Gli Ebrei La Cina e Il Sistema Mondialista
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GLI EBREI, LA CINA E IL
SISTEMA MONDIALISTAGLI EBREI, LA CINA E IL SISTEMA MONDIALISTA
- di Dagoberto Bellucci
Il mondo si divide in tre categorie di persone:
un piccolissimo numero che produce gli avvenimenti;
un gruppo un poco pi numeroso che vigila alla loro esecuzione
e ne segue il compimento, e, infine,
una stragrande maggioranza che non conosce mai
ci che si prodotto in realt
Lanalisi delle strutture di potere mondialiste, con specifico riferimento alle direttrici di espansione
delle tendenze culturali, politiche ed economiche delle societ contemporanee e alle dinamiche di
produzione di quella tecnostruttura manageriale che forma la cupola (o per essere pi esatti la puntadella piramide tecnocratico-massonica) dellAlta Finanza cosmopolita, dei trusts industriali e delle
multinazionali, stata per anni appannaggio quasi monopolistico di qualificati ambienti cattolico-
tradizionalisti in particolare quelli transalpini.
Che cos il Mondialismo?
Certamente non la definizione deficiente ed involontariamente (o no?) comica risposta che
diede Il Corriere della Sera di ventuno anni fa quando apparvero su alcuni muri della citt di Milano
alcune scritte che riportavano uno slogan rimasto immaginiamo, per i pi, alquanto fumoso e di
difficile decifrazione
Lo slogan in questione invitava la paciosa cittadinanza meneghina a difendersi dal Mondialismo.
5LUG
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Commentavano i cerebrolesi non cos tanto come si pensa comunque giornalisti del primo
quotidiano italiano: il mondialismo il bombardamento mediatico che circonda i mondiali di
calcio.eravamo nella tarda primavera 1990 allepoca, appunto, dei Mondiali organizzati dalla FIFA
a Roma
Come commentare una notizia del genere se non mettendosi a ridere? Anche perch, di l a qualche
anno, proprio nel capoluogo lombardo far pure la sua apparizione un fantomatico Partito
Mondialista fortunatamente senza alcun esito elettorale (del resto bastano, e avanzano, i gi
presenti PdL, Pd, Lega Nord, UdC, IdV e chi pi ne ha pi ne metta. politici italiani eh
pereppppppppp canta Fabri Fibra).
Torniamo alle cose serie. Il termine mondialismo scrive Maurizio Lattanzio (1) si riferisce ad una
concezione politico-culturale di cui si fanno portatori e diffusori potenti gruppi tecnocratico-plutocratici
occulti o, quanto meno, defilati, non esposti alle luci dei riflettori cio dei mass-media
sapientemente manovrati che illuminano la grande ribalta politica internazionale.
Costoro operano tramite istituzioni parimenti occulti o, se si preferisce, semi-pubbliche (TrilateralCommission, Bildeberg Group, Council on Foregin Relations, Pilgrims Society, sistema bancario
internazionale ecc. ecc.), con lobiettivo di giungere alla realizzazione di un progetto che prevede
linstaurazione di un unico Governo Mondiale, depositario del potere economico, politico, culturale e
religioso. Le articolazioni strutturali di un simile progetto gi in via di attuazione, si pensi solo
allUnione Europea sono fondate sulla integrazione dei grandi insiemi (USA in posizione
preminente, Europa Occidentale, Giappone, Russia e relativi satelliti, Cina Popolare, Terzo Mondo), che
saranno sottoposti al dominio dei tecnocrati-funzionari dellapparato di potere plutocratico installato
nei consigli di amministrazione delle banche e delle multinazionali. Sono le strutture operative del
comando oligarchico dal quale lAlta Finanza internazionale pianifica e concretizza lasservimento dei
popoli mediante i diabolici meccanismi della Grande Usura. (1)
Nessuno, e ripetiamo e sottolineiamo nessuno, ha mai dato una migliore rappresentazione scrittoria
del concetto di Mondialismo. E, daltronde, Maurizio Lattanzio fu il primo a sottrarre come
legittimamente rivendic dalle pagine del mensile Avanguardia anni dopo il concetto politico del
mondialismo allesclusivistico possessivismo culturale (sono amanti gelosi) dei circoli cattolico-
tradizionalisti (2)
Nellambito della pubblicistica dellestrema destra, il primo articolo completo sulla questione
mondialista venne pubblicato dalla rivista Heliodromos del luglio 1985 ( Cina e Mondialismo )
proseguiva Lattanzio ed proprio da questa traccia scrittoria peraltro rimasta largamente disattesa
(non che le altre abbiano, daltronde, suscitato alcun particolare sommovimento n nellestrema
destra n altrove) che ripartiamo per operare una ricognizione analitica sui rapporti intercorrenti
tra la Repubblica Popolare Cinese e il sistema mondialista o, per essere pi chiari, sulla funzionalit
della Cina nel progetto di governo unico mondiale perseguito dallAlta Finanza internazionale.
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La chiave interpretativa che consente una valutazione ed una comprensione complete delle vicende di
politica internazionale, o geopolitica, rimane a tuttoggi la considerazione delle direttrici di espansione
del progetto mondialista ovvero di tutte quelle tendenze (culturali, politiche ed economiche) che
sinergicamente concorrono alledificazione dellOne World, mondo unipolare ad una sola dimensione
quella materiale efficiente esclusivamente come grosso mercato dove i burattini sistemici dovranno
bivaccare al servizio dei potentati usurocratici (listituzionalit occulta) dellEstablishment.
Per istituzionalit occulta devesi intendere quella serie di gruppi privati sovranazionali che determinano
le sorti della politica mondiale e delleconomia senza vincoli istituzionali con Governi o enti degli Stati e
privi di un qualunque rilievo giuridico-costituzionale.
Queste organizzazioni sono le sedi dominanti delloligarchia plutocratica e tecnocratica, i centri
direzionali il capitalismo bancario, lalta finanza cosmopolita, le tecnostrutture manageriali delle
multinazionali.
Tra i principali presidi oligarchici formativi listituzionalit occulta incontriamo: le Fondazioni, i CentriStudi Strategici (laboratori pensanti sul piano politico-militare le strategie che il Sistema far attuare
alla politica dei singoli Stati nazionaliun es. di questo genere di strutture rappresentato dallAspen
Institute ma non mancano in ogni Stato identiche organizzazioni), la Pugwash Conference, il Bilderberg
Group e la Commissione Trilaterale.
Assieme a queste operano il Council on Foreign Relations americano e il Royal Institute for
International Affairs (R.I.I.A.) britannico.
Tutte queste strutture sono il parto luciferino della Round Table britannica, vera e propria centrale
mondialista ante-litteram nata nel cuore dellimpero britannico, in epoca vittoriana, alla fine del XIXmosecolo per iniziativa di Cecil Rhodes e con il sostegno del barone Leopold Rothschild con lobiettivo di
preparare lumanit allavvento del socialismo.
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Tramite il Council of Foreign Relations, che faceva da copertura alla Round Table, lalta finanza
cosmopolita imperniata sullasse Londra-Wall Street (Rotschild, Rockefeller, ecc) esercitava un
controllo sempre pi vasto sulla politica americana e mondiale. Trotsky nelle sue memorie f
riferimento a prestiti di finanziatori inglesi fin dal 1907. Dal 1917, i maggiori aiuti finanziari alla
rivoluzione russa vennero da esponenti della Round Table tramite il banchiere ebreo Jacob Schiff (1847-
1920) e altre banche svedesi (Ascherg, ecc) e tedesche (Warburg), mentre il lavoro delle Massonerieandava dissolvendo dallinterno la condizione sociale della Russia. (3)
Abbiamo gi accennato alle Fondazioni. scrive Sergio Gozzoli (4) Le maggiori sono: la Fondazione
Rockefeller, le cinque fondazioni Carnagie e la colossale Fondazione Ford. Tutte, sono controllate dalla
famiglia Rockefeller: le Carnagie per infeudamento, la Ford per diritto di conquista. I loro patrimoni
sono nellordine dei miliardi di dollari. E ora impossibile dare qui linverosimile elenco delle attivit, dei
finanziamenti, delle sponsorizzazioni, delle iniziative di queste Fondazioni: esse spaziano dal Council on
Foreign Relations al Club di Roma, da Rapporto Kinsey allapertura a Roma negli anni 50 di un
Centro per la propaganda del divorzio in Italia, dalle associazioni disfattiste e pro-Vietcong durante la
guerra del Vietnam, alla rivoluzione nelle strutture e nei programmi scolastici americani. () Quel chequi comunque importa sottolineare sono alcuni elementi di fatto: 1) tutto il danaro donato alle
Fondazioni dai Rockefeller e compagni sottratto a ogni tassazione; 2) i presidenti, gli amministratori, i
funzionari di queste fondazioni sono tutti membri o della famiglia, o di qualcuno dei suoi innumerevoli
istituti finanziari o del C.F.R. ; 3)a nome delle Fondazioni, i Rockefeller e compagni possono comprare,
vendere e controllare propriet, immobili, terreni, titoli, pacchetti azionari, beni e ricchezze di ogni tipo,
senza che su queste operazioni gravi alcuna imposizione fiscale; 4) le Fondazioni sovvenzionano
Universit, Centri di Studi e di Ricerca, singoli scienziati, associazioni culturali, gruppi di pressione,
leghe, singoli scrittori e giornalisti, partiti, comitati elettorali, singoli candidati, organizzazioni sociali,
politiche, religiose, perfino terroristiche in ogni parte del mondo. 5) linsieme della gestione e delleattivit di queste Fondazioni sostanzialmente illegale quando non incostituzionale: a queste
conclusioni giunsero parecchie Commissioni del Congresso la Commissione Patnam, la Commissione
Cox, la Commissione Reece. Ma i lavori di queste commissioni vennero seppelliti sotto una vera e
propria valanga di insulti e denigrazione da parte dellintera stampa americana, e boicottati sia
dallinterno del Congresso, sia dalla stessa Amministrazione.
Per comprendere la vastit di movimenti, lattivismo plurimo e lespansione di questo tipo di organismi
necessario fare mente locale al ruolo svolto allinterno dellOligarchia finanziaria dal gruppo che faceva
capo al fondatore della Standard Oil Company, John Rockefeller, il quale nel 1913 sar assieme al suo
compare ebreo Morgan Stanley e ad altri alti esponenti del mondo bancario statunitense tra ipromotori della legge che istituiva la Federal Reserve.
Sempre attraverso il Federal Reserve Act il magnate del petrolio americano fondava una propria
fondazione, che evadeva il fisco americano, e si muoveva ufficialmente sulle linee della filantropia
umanitarista di massonica ispirazione promuovendo iniziative e svolgendo una missione per
promuovere il benessere dellumanit come trascritto nel suo statuto.
In realt tra gli scopi principali della Rockefeller Foundation vi sar quello di dotare la politica dei
singoli Stati nazionali di strumenti per diminuire a livello planetario la pressione demografica in
particolar modo nei paesi del cosiddetto Terzo Mondo con lobiettivo di trovare i mezzi per diminuirenel mondo le razze inferiori.visione razziale coerente ove si consideri qualche passo talmudico (e
che ci riporta, a proposito di razze e razzismo al problema essenziale della pretesa suprematista
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razziale ebraica decodificata dalla complessit rovesciata dellensemble giudeo nei precetti della Legge
la Torah, il Talmud, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion tutti traboccanti esclusivismo religioso ed
etnico in spregio al resto dellumanit non circoncisa).
Per questi motivi e perseguendo questi obiettivi la Rockefeller Foundation finanzi fin dal 1923 il
Social Science Research Council per i suoi studi sul controllo della natalit . Tredici anni pi tardi la
fondazione cre invece e finanzi la prima struttura di investigazione sulla popolazione con base alla
Princetown University. Tra gli altri progetti filantropici destinati a far diminuire il numero delle
nascite della popolazione planetaria partoriti dalla Fondazione Rockefeller ricordiamo anche lAmerican
Eugenic Society.
E dallalleanza tra lesclusivismo razziale ebraico e quello di stampo anglosassone che negli Stati Uniti si
diffonder una ideologia suprematista w.a.s.p (white anglo-saxon protestant) che appartiene a pieno
titolo ai membri dellEstablishment mondialista, diffusa nei circoli accademici e a livello di elit.
Nel suo libro, Seeds of destruction The Hidden Agenda of Genetic Manipulation (Semi della
distruzione. Lagenda nascosta della manipolazione genetica, pubblicato dalla Global Research, Center
for Research on Globalization, di Montreal, Canada), E.William Engdahl puntualizza lo sviluppo di
quello che inizier negli anni 30 del XX secolo come la strategia di una elite corporativa per controllare
la sicurezza alimentare nel mondo, il presente ed il futuro della vita sul pianeta, in una dimensione maiimmaginata prima.
Engdahl mostra le importanti connessioni che esistono nellindustria della produzione di alimenti,
industria che diventata un monopolio mondiale, ed la seconda industria pi redditizia degli Stati
Uniti- dopo lindustria farmaceutica. Questo grande affare americano comincia, con uniniziativa per un
maggior arricchimento e potere, nella Fondazione Rockfeller di New York. Questa iniziativa ha incluso
vari centri scientifici di importanti universit nordamericane, compreso la Princeton, Standford,
Harvard e ha contato sul sostegno del governo americano di turno e di alcune delle sue istituzioni pi
importanti.
Le corporazioni che producono e commercializzano i semi, il grano e i prodotti chimici usati per
stabilire una fondazione con il loro nome, fanno parte di un circolo che include non soltanto i managers
della terra e le autorit del governo americano ma anche a vari presidenti dei paesi del terzo mondo. ()
http://www.cfr.org/content/publications/media/podcast/cfr_twnw_FA_branded.jpg7/27/2019 Gli Ebrei La Cina e Il Sistema Mondialista
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Nelson Rockfeller fonda la IBEC (International Basic Economic Corporation) che dopo si unir con la
Cargill, un altro gigante del campo- per sviluppare ibridi con alcune variet di semi di mais. Questi semi
di mais inizialmente furono coltivati in Brasile, che diventato il terzo produttore di mais del mondo-
dopo gli Stati Uniti e la Cina. In Brasile si comincia a mischiare il mais con la soia negli alimenti per
animali, e questo aiuta la proliferazione della soia geneticamente modificata, che comincia ad essere
normale sul mercato a fine degli anni 90. (5)
Per tornare invece ai Centri Studi Strategici che rappresentano i veri e propri pensatoi
dellEstablishment giudeo-massonico che controlla la superpotenza a stelle e strisce con particolare
riferimento ai problemi di natura geopolitico-militare quelli operativi a Washington e nelle altri
capitali americane oltre a ricevere il sostegno delle Fondazioni e lavorare a stretto contatto con il CFR
rappresentano la punta di diamante dellelaborazione teorica della politica estera yankee.
Giacch un loro elenco anche solo parziale occuperebbe un intero volume scrive Gozzoli (6) , noi ci
limiteremo qui a citarne un certo numero a casaccio: lo World Affaire Council, lAdlai Stevenson
Institute for International Affaire, la United Nation Association () , la American Assembly, la CitizenCommittee for International Development, la Federation of World Government, lAfrica-American
Institute eccetera eccetera
Tutti questi organismi lavorano di concerto con la Trilateral Commission e il Bildeberg Group i quali
fissano i programmi di attuazione mondialisti della politica e delleconomia mondiale riunendo qualche
migliaio di teste duovo dellestablishment allargato per quanto concerne la Trilateral (7) anche ad
esperti (politici, economisti, manager, opinionisti ecc. ecc.) europei e giapponesi.
A queste due strutture si sommano infine le attivit delle Pugwash Conferences che raggruppano
specialisti e scienziati nucleari occidentali, cinesi e sovietici in periodici meeting internazionali volti allacollaborazione sui problemi energetici e pi in generale su tutto ci che legato alla scoperta atomica.
Alle conferenze Pugwash partecipano da sempre gli alti funzionari dellAmministrazione americana per
anni finanziate dal magnate Cyrus Eaton e successivamente dalle solite fondazioni e dal C.F.R.
Visto che la prima di queste conferenze si svolse nella tenuta di Eaton a Pugwash , in Nuova Scozia, da
allora hanno sempre mantenuto lo stesso nome. Cyrus Eaton legato ai Rockefeller anche da vincoli
dinteresse familiare: la Tower International Inc. di propriet del figlio di Eaton, collegata con la
Rockefeller Brothers International Basic Economy Corp nel promuovere scambi commerciali fra il
blocco comunista e i Paesi del continente americano. Dal 20 ottobre 1969, secondo lannuncio ufficiale
da parte della International Basic Economy Corporation, anche la N.M. Rothschild & Sons di Londraentrava a far parte della societ. (8)
Uno degli obiettivi principali delle organizzazioni semi-occulte mondialiste stato da sempre quello di
favorire il dialogo, gli scambi commerciali, le relazioni amichevoli tra quello che un tempo era il blocco
sovietico e i paesi occidentali. Come riporta lebreo Charles Levinson e documenta ampiamente cifre e
statistiche alla mano nel suo Vodka-Cola i mercati dei paesi comunisti del blocco orientale europeo
non furono mai realmente permeabili alla penetrazione delle multinazionali occidentali come,
daltronde, era inevitabile ove si considerasse che la rivoluzione bolscevica non fu nientaltro che un
colpo di Stato partorito dagli Ebrei di Russia con la collaborazione e laiuto finanziario ricevuto dagli
Ebrei dAmerica e del resto dEuropa.
Anche la Cina dunque rientra a pieno titolo nel calderone mondialista e non da oggi.
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Scriveva ventisei anni or sono Maurizio Lattanzio sulle relazioni sino-americane: Estremamente
esplicative a questo proposito, le vicende relative e i rapporti tra neocapitalismo occidentale USA in
special modo e Repubblica Popolare Cinese. La Cina ormai avviata lungo la strada che dovrebbe
condurla ad azzerare le differenze semplicemente quantitative che la separano dai regni occidentalidella plastica e della petrolchimica. Il nuovo corso della Cina post-maoista evidenzia
inoppugnabilmente la spontanea sudditanza psicologica che relega il marxismo ad una posizione di
inferiorit rispetto alle societ capitalistiche tecnologicamente avanzate. E il medesimo storico
complesso che ha spinto il poeta marxista Majakowskij a dedicare i suoi versi a Chicago (?)
elettrodinamo-meccanica metropoli; Gasteff a dichiarare che la tempesta rivoluzionaria della Russia
sovietica deve congiungersi al ritmo di vita americano; che ha spinto Gramsci a considerare
lantiamericanismo comico prima di essere stupido; Lenin a celebrare lagricoltura capitalistica
americana libera da ogni intralcio medioevale, dal servaggio, dal feudalesimo. Chi non ricorda del
resto, a proposito di record agricoli le demenziali sparate di Kruscev? Ebbene, questo congenito
bisogno di capitalismo che conduce oggi la Cina allabbraccio con le democrazie usuraie
dellOccidente. Nella Cina torna a vivere il marxismo roso dal tarlo delle sue storiche aspirazioni
imitative nei confronti delle democrazie borghesi, il cui manageriale efficientismo si vuole riprodurre
sotto forma di un capitalismo di stato burocratico e centralizzato; un mastodonte paralitico i cui esiti
pratici, per, possono solo mostrare la bavosa impotenza della miseria generalizzata prodotta dal
rapporto di sfruttamento che lega la burocrazia al popolo. (9)
E che i cinesi siano stati ben contenti di cooperare fin dallavvento della loro rivoluzione al banchetto
della borghesia mondialista senzaltro indubbio ove si considerassero anche i pregressi rapporti di
cooperazione esistenti tra i servizi di sicurezza di Pechino e quelli occidentali atlantici.
Cina e Stati Uniti, al di l ed oltre la politica del ping pong nixoniana, avevano fin dagli anni Sessanta
trovato larghe intese per creare una nuova Internazionale quella di Pechino funzionalissima ai
desiderata ed alle strategie statunitensi di contenimento dellespansione ideologico-militare di Mosca.
Nel quadro della guerra globale intervenuta tra le due nazioni uscite vincitrici dallultimo conflitto
mondiale la Guerra Fredda che opporr capitalismo dOccidente a collettivismo dOriente, USA e
URSS, Washington e Mosca la C.I.A. statunitense aprir a Pechino coinvolgendola in operazioni di
disturbo nei confronti del Cremlino.
E della met degli anni Sessanta molto prima cio della svolta pro-cinese di Nixon loperazione
manifesti cinesi compiuta a Roma da elementi dellestrema destra neofascista italiana (Avanguardia
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Nazionale) su incipit del Club di Berna. Di l a poco in tutti i paesi del blocco occidentale sarebbe nata
unestrema sinistra maoista filo-cinese tendenzialmente molto pi anti-sovietica di quanto realmente
anti-americana.
Il marxismo, ideologia dellinvidia bavosa nei confronti dellOccidente, sar inevitabilmente e
progressivamente risucchiato nellalveolo capitalista in quanto al proletario comunista non interessa
affatto scardinare i gangli del sistema di sfruttamento consumista ma n pi n meno partecipare al
banchetto della borghesia come confermano gli ultimi venticinque anni di involuzione capitalistica che
ha visto la Repubblica Popolare Cinese entrare nel novero del capitalismo mondiale.
Pechino partecipa a tutti i pi importanti meeting internazionali, fa parte delle organizzazioni mondiali
dal commercio alleconomia, da quelle finanziarie a quelle di partnership geo-strategica regionali dove
non mancano assidui contatti con alti esponenti dellEstablishment giudaico-mondialistachiunque
non veda lasservimento cinese nei confronti del Mondialismo o cieco o in mala fede anche volendo
tralasciare le relazioni storiche che legano l Impero di Mezzo alla sottorazza demoniaca ebraica.
Gli Ebrei hanno sempre avuto ottime relazioni con i cinesi come, allo stesso modo, lemporio criminale
sionista collabora alacremente con la Repubblica Popolare Cinese desiderosa di ritagliarsi una fetta di
spazio anche nel perimetro geostrategico mediterraneo.
La storia della emigrazione ebraica verso la Cina comincia a fine XVIII.mo secolo quando fu dallarea
mesopotamica, dallodierno Iraq, che iniziarono a giungere i primi commercianti ebrei. Altri moti
migratori arrivarono nel XX.mo secolo dalla Russia e dallEuropa centrale.
A met anni Quaranta del secolo scorso gli ebrei in Cina contavano circa cinquantamila anime ma
avevano gi avuto modo di esercitare la loro pressione sul gigante asiatico interferendo con il loro
tradizionale parassitismo nelle vicende interne.
Occorre fare una brevissima premessa. Una colonia ebraica esistita in Cina fin dallOttocento dopo
Cristo. Questa colonia era arrivata dallAfrica del Nord, parte a piedi, parte per mare, e si era stabilita a
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Kaifeng, citt della Cina settentrionale, allora capitale dellimmenso Impero. Molti ebrei pensano che si
fosse trattato della famosa tredicesima trib della Bibbia, che si sarebbe perduta nel deserto durante il
cieco errare di questo popolo alla ricerca della Terra promessa. Come gi ho detto, non affatto cos.
Comunque, quel gruppo esistito per molti secoli e matrimoni con donne e uomini cinesi lhanno
portato a integrarsi con la popolazione locale nellaspetto, nelluso della lingua e nei costumi. (10)
Londata migratoria che port a formare un vero e proprio stetl (quartiere ebraico) a Shangai negli
anni Quaranta avrebbe resistito nel tempo cos come si sarebbero mantenuti i tradizionali usi e costumi
esclusivisti ebraici.
I documenti storici dicono che i primi ebrei arrivarono in Cina nellottavo secolo dalla Persia,
attraverso la Via della Seta. La prima comunit ebraica in Cina venne fondata nellanno 1163 nella citt
di Kai-Fang nel distretto di Nan, dove venne costruita la prima sinagoga cinese.
Alla fine del diciannovesimo secolo, gli ebrei russi si stabilirono nelle citt di Tianjin e di Dalian, nella
Cina del Nord. Ma la pi grande comunit dellepoca, che comprendeva circa 25.000 ebrei al suo apice,
venne costituita nella citt di Harbin, dove gli ebrei arrivarono in seguito allestensione della linea
ferroviaria tran-siberiana.
Teddy Kaufman, presidente dellassociazione Israele-Cina, nato a Harbin nel 1924 ed emigrato in
Israele nel 1950. La sua infanzia nella citt fu tranquilla e normale. Aveva numerosi amici cinesi che
studiavano con lui a scuola, ed egli prese parte attiva alla vita della comunit.
Non sapevamo nulla di quello che accadeva in Europa. Eravamo completamente separati dal mondo
ebraico, mi ha detto. Quando gli ho chiesto se aveva mai sperimentato atti di antisemitismo, egli ha
detto: Naturalmente, da parte dei russi della citt. E da parte dei cinesi? Mai.
Quando gli ho chiesto se era grato ai cinesi del loro trattamento equo nei confronti degli ebrei, ha
risposto immediatamente: Senza dubbio.
Nel 1931, e in seguito alla presa di possesso da parte dei giapponesi del distretto della Manciuria nella
Cina settentrionale, la situazione degli ebrei peggior. Vennero costretti a vivere sotto il controllo e le
restrizioni dei loro affari e ubbidirono alle leggi giapponesi. Negli anni seguenti, circa 4.500 ebrei
emigrarono dalla Cina settentrionale a Shanghai, prima che i giapponesi prendessero il controllo della
citt. (11)
Sulla presenza ebraica nella Cina moderna scrive ancora il giudeo Pressburger: Dalla Russia fuggono
numerose famiglie di ebrei che si stabiliscono soprattutto nel nord della Cina, nella citt di Harbin, ma
alcuni gruppi gi raggiungono la bella, fiorente citt portuale di Shanghai e accettano la protezione dei
potenti sefardim dellIraq, loro che sono invece ashkenazi , cio ebrei di rito tedesco. Questi ebrei russi,
nelle rispettive citt dadozione, coltiveranno il sionismo, molti vivranno dapprima in povert, ma poi
pian piano si eleveranno a rango di ceto medio. Anche loro apriranno scuole, sinagoghe (tra le quali
lunica rimasta ancor oggi in funzione a Shanghai, la sinagoga Ofel Moishe costruita nel 1907),
fonderanno club sportivi, orchestre, teatri, qualcuno diventer addirittura generale dellesercito cinese.
(12)
Sul piano strettamente politico invece esaurita lefficacia rettificatrice di elementi residuali della
millenaria tradizione dell Impero di Mezzo, sedimentati nel corso dei secoli nelle forme etiche,
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mentali e culturali dellanima razziale del popolo cinese, scrive Maurizio Lattanzio (13) il
marxleninismo ortodosso confinato in ambiti marginali dal nazionalcomunismo contadino maoista
ha rioccupato una posizione di centralit, determinando la liquefazione di quella Cina nella quale Freda
aveva ravvisato la vittoria dei ranghi del soldato politico (povero, ma potente) sulle oligarchie
mercantili e burocratiche dellOccidente (Russia compresa) e che ora invece pienamente inserita nella
logica del Sistema mondiale e velocemente lanciata allinseguimento del mito capitalista.
La Cina della rivoluzione culturale si riveler un grande bluff buono per i gonzi di tutte le risme e di
tutte le latitudini: nasceranno anche in Occidente i gruppuscoli filo-cinesi destrema sinistra (e
purtroppo anche quelli di estrema destra) e saranno rispolverate in funzione esclusivamente anti-
sovietica idee di collaborazione tra Europa e Cinaqualcuno finir per abbracciare anche linsano
vaneggiamento di dare vita a esperimenti eugenetici di riproduzione di una razza pura con librido
connubio euro-cineseil delirio insomma.
Il 2 marzo 1969 scontri sanguinosi tra truppe cinesi e sovietiche sul fiume Ussuri dimostrano
lesistenza di uno stato di profonda tensione tra i due colossi comunisti, divisi ben al di l dellacomune ideologia da sostanziali rivalit di carattere squisitamente geopolitico, storico e strategico.
Una quindicina di divisioni sovietiche viene spostata in prossimit della linea di confine cinese, mentre
il 20 marzo 1969 Radio Mosca parla esplicitamente della possibilit di impiego di armi nucleari contro
la Cina. Loccasione colta al volo nelloligarchia giudeo-plutocratica statunitense, a quale
approfitter della circostanza per fissare le premesse volte a fissare il disegno di integrazione della Cina
nel Sistema mondiale. Come riferisce Le Monde del 1.o aprile 1969, il fronte dellistituzionalit occulta
due giorno dopo la dichiarazione radiofonica sovietica si riunisce in sede deliberante a New York,
in forma di una conferenza sulle relazioni tra mondo occidentale e Cina. Tra i partecipanti lebreo
Arthur Goldberg, senatore democratico e presidente dellAmerican Jewish Committee , lebreo Jacob
Javits, senatore repubblicano e presidente del Jewish War Veterans, nonch vicepresidente
dellIndependent Order of Bnai Brith. Si tratta delle pi qualificate espressioni sul piano
dellistituzionalit occulta in cui si articola lassetto di potere sionista che rende effettivo il dominio
ebraico negli Stati Uniti, vera e propria piattaforma dalla quale il capitalismo ebraico sviluppa le linee
di attuazione del progetto egemonico mondialista. (14)
I poteri forti della plutocrazia mondialista, con in testa alcuni dei pi alti esponenti dellEstablishment
ebraico americano, decideranno di intervenire nel contenzioso cino-sovietico prendendo posizione al
lato della Repubblica Popolare Cinese: se a Mosca sarebbero sbarcati ventidue anni dopo con i
McDonalds e il coca-capitalismo trionfante a Pechino gli alchimisti del Nuovo Ordine Mondialearriveranno per opportunit sfruttando le vicende di politica internazionale, gli attriti storici, le pessime
relazioni che, fin quasi dalla sua comparsa, allontaneranno la rivoluzione culturale cinese dal leninismo
sovietico.
Russia e Cina soltanto in tempi recenti hanno abbozzato strategie di riavvicinamento importantiin
funzione anti-americananon sappiamo quanto ci credano in realt i dirigenti comunisti di Pechino
sempre pi sbracatamente apertisi al modello neo-liberista sul piano economico e cooptati negli
organismi internazionali del Mondialismo.
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Sta di fatto che la Cina rimane una nazione fondamentale nel quadro geostrategico e politico
eurasiatico; troppo importante per essere abbandonata a s stessa dalla plutocrazia mondialista che
dopo aver individuato sul lungo corso nella Repubblica Popolare un possibile ( unipotesi) fattore
di destabilizzazione dellordine internazionale (si vedano in proposito le aberranti teorie del clash of
the civilization partorite dal giudeo Samuel Huntington a met anni Novanta e riprese
dallamministrazione a guida neo-cons di Bush senior) continuer a tenere sotto osservazione Pechino
che resta per gli americani un fronte di pressione anche per le note vicende relative alloccupazione del
Tibet.
La Cina , per quanto ci riguarda, un equivocoun equivoco che ha fascinato in particolare
leurasiatismo contemporaneoqui non si riesce a risolvere i problemi del quartierefiguriamoci
quelli dellEurasiamah.
La Cina sciolga lequivoco e poi, magari fra duecento anni, ne riparleremo
In ogni caso saranno proprio le organizzazioni ebraiche americane che correranno in soccorso al
gigante cinese quando scoppier la crisi di frontiera sul fiume Ussuri: La conferenza scriver Guido
Giannettini (15) si preannunciava nettamente in favore di un avvicinamento, se non di unalleanza, tra
Washington e Pechino; in particolare lebreo Arthur Goldberg auspicava lammissione della R.P.C.
allONU, mentre lebreo Jacob Javits chiedeva la consegna ai Cinesi dei fotogrammi ripresi dai satelliti
americani sulla Cina. Il preciso impegno degli esponenti delle pi influenti organizzazioni ebraiche
americane anticipava una nuova politica di avvicinamento tra Washington e Pechino, la quale, si
sarebbe manifestata in modo clamoroso due anni pi tardi. Evidentemente gli organizzatori della
conferenza dovevano avere la possibilit di esercitare una notevole influenza sul governo degli StatiUniti per indurlo ad adottare la linea da essi scelta.
Relazioni diplomatiche, incontri, collaborazione ai pi alti livelli fino a quando con lelezione di Reagan
alla Casa Bianca, inizia la terza fase: la quale ha consentito a Deng Xiao Ping di definire la Cina
membro onorario dellAlleanza Atlantica (Panorama 6 Luglio 1981). Questa terza fase tuttora in
corso di svolgimento nonostante le alibistiche divergenze sulla questione di Formosa ha preso le
mosse , sempre allinterno delle istituzioni occulte, da un convegno svoltosi il 19 marzo 1981 alla Harden
House di Harriman nello Stato di New York. Il convegno stato organizzato dalla American Assembly,
fondata nel 1950 dal gen. Eisenhower ed emanazione del ben pi influente Council on Foreign
Relations. Finanziata dalle fondazioni Ford, Henry Luce e Rockefeller, la conferenza si occupa delleprospettive legate alla realizzazione di un massiccio piano di investimenti industriali e finanziari in
Cina. Per gli USA, tra gli altri, sono presenti Winston Lord, presidente del CFR, nonch membro del
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gruppo Bildeberg e della Trilaterale; William H. Sullivan, presidente dellAmerican Assembly e membro
del CFR; lebreo Richard H. Solomon, dirigente della Rand Corporation. Inoltre si segnala la presenza
di Chai Zemin, ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese accreditato presso gli Stati Uniti.
Durante il convegno si esprimono preoccupazioni per i ritardi e le incertezze che, malgrado i progressi
degli ultimi anni, imoediscono il pieno consolidamento delle relazioni tra USA e Cina. () Dieci giorni
dopo, dal 29 marzo al 1.o aprile, Washington ospita una conferenza plenaria della CommissioneTrilaterale. Successivamente, a due mesi dal convegno di Harriman, una delegazione della Commissione
Trilaterale si reca a Pechino per incontrarsi con i dirigenti cinesi. Il 22 maggio 1981, infatti, capeggiata
dal boss della mafia finanziaria internazionale, lebreo Steinhauer (alias David Rockefeller) , 33
esponenti della Commissione Trilaterale giungono a Pechino dove soggiornano per alcuni giorni ospiti
del governo e dellIstituto di Affari Esteri. I colloqui cui partecipano 26 rappresentanti della R.P.C. , si
svolgono naturalmente a porte chiuse nelle sale dellAssemblea del Popolo al centro di Pechino. Tra
gli interlocutori della Trilaterale vanno segnalati soprattutto Hao Deqing e Xia LI, nellordine presidente
e segretario dellIstituto di Affari Esteri , gemello del CFR americano e, quindi, espressione
dellistituzionalit occulta cinese. A conclusione dei colloqui, lAgenzia Nuova Cina riferisce alcune
dichiarazioni molto significative di Rockefeller, secondo cui i rapporti tra Commissione Trilaterale e
Cina si fanno sempre pi stretti, poich le questioni che uniscono sono molto pi numerose di quelle
che dividono. Le fonti di informazioni cinesi da parte loro, definiscono lincontro di Pechino un
completo successo. (16)
La marcia di avvicinamento tra Mondialismo e Cina poteva dirsi definitivamente conclusa. Del resto era
parso evidente a chiunque che la rivoluzione contadina maoista avesse lasciato intatta la potenza
finanziaria ebraica nel paese o per dirla come molti osservatori di politica mondiale dellepoca in
Cina non si manifester alcun sentimento antisemita. Mao Tse Tung tratter dopo lavvento della
R.P.C. nel 1949 con i guanti di velluto la locale comunit ebraica e sar solo alla fine degli anniCinquanta che quattro delle sette sinagoghe di Shangai saranno demolite.
Lasceranno cos la Cina alcune delle famiglie ebraiche storiche come i Sassoon ( che saranno coinvolti
pesantemente con la loro influenza finanziaria saranno ricordati, non casualmente, come i
Rothschild dOriente nel traffico di oppio che contraddistinguer la fine del XIXmo secolo cinese e
linizio dellinfluenza coloniale europea sullImpero di Mezzo) (17) , i Kadoorie, gli Hardoon e molte altre
di origine askhenazita provenienti dallEuropa orientale.
Gli ebrei migranti dalla Cina faranno spesso le loro fortune una volta giunti in America come W.
Michael Blumenthal, ex abitante del ghetto di Shangai, che ascender al titolo di segretario di Stato alTesoro durante lamministrazione Nixon mentre altri che si dirigeranno in Gran Bretagna diventeranno
lord e sir alla corte di Londra.
Gli anni Novanta, dopo le tensioni post-Tienanmen, USA e Cina si riavvicineranno prepotentemente
cos come sar lentit criminale sionista alias lo Stato dIsraele ad aumentare i suoi scambi
commerciali in direzione di Pechino raggiungendo unottima collaborazione anche in campo militare.
Avvicinamenti tattici e strategici che non verranno minimamente turbati neanche dal bombardamento
statunitense contro lambasciata cinese in occasione della guerra daggressione yankee contro la Serbia
nella primavera 1999.
Saranno sostanzialmente fortificate in particolar modo le relazioni con lebraismo internazionale: la
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Cina si dimostrer un partner affidabile per Israele e per la finanza ebraica.
Negli anni Novanta Hillary Clinton visiter la sinagoga Ofel Rachel, Yitzhak Rabin la sinagoga Ofel
Moishe ed ebrei canadesi e americani cominceranno a prendersi cura dei monumenti storici. Oggi si
parla del restauro del quartiere Hongkuo, il ghetto di Shanghai, per farlo diventare meta di visitatori e
turisti. Un sabra israeliano, cio nativo dello Stato dIsraele, Dviri Bar Gal (ma il suo vero nome di
origine tedesca) si preoccupa di ritrovare le lapidi del vecchio cimitero ebraico di Hongkuo, disperse tra
i contadini del circondario e utilizzate per costruire pozzi, soglie per le case, stipiti. Un ingegnere
italiano, di Trieste, ma originario dellUngheria, Claudio Mayer, ha eletto per propria sede Shanghai,
quasi a perpetuare la memoria del destino di quegli ebrei centroeuropei che devono alla Cina la loro
sopravvivenza al terribile eccidio del nefasto, spaventoso Olocausto. (18)
E cos tra dirigenti cinesi kippizzati a dovere in visita al mausoleo-museo dellolocausto di Yad Vashem
ed interscambi per forniture militari lavvicinamento sino-israeliano appare completo.
A ci si aggiunga che la Cina si sempre dichiarata contraria al nucleare iraniano per soddisfare i diktat
sionisti e sostenerne le iniziative anti-iraniane nelle sedi internazionali ed il quadro appare completo
come quello della cooperazione bellica tra le industrie militari di Tel Aviv e Pechino: 20 aerei da
combattimento per il valore di 2.75 miliardi di dollari. Questo il regalo promesso al segretario di stato
USA Hillary Clinton ad Israele, se solo avesse accettato di bloccare la costruzione di colonie sul suolo
palestinese per tre mesi durante i negoziati di pace dello scorso novembre 2010. Un regalo succulento,
che per altro non serv a convincere il primo ministro Benjamin Netanyahu. E che dato il rapporto
strategico tra la potenza militare americana e lalleato in medio oriente non sorprende. Suonano nuovi
invece accordi come quello preso tra lesercito americano e la compagnia statale Israel Military
Industries ltd. Allinizio dellanno gli americani, rimasti a corto di munizioni per la media di 250 000
proiettili impiegati in Irak e in Afghanistan per ognuno dei ribelli caduti 24 000 secondo Wikileakssolo in Iraq e senza contare i civili, per alcuni pi di un milione si sono trovati costretti ad importare
munizioni dallestero. E si sono rivolti a una delle quattro grandi dellindustria militare israeliana,
rifornitore principale dellesercito israeliano. Israel Military Industries ltd. ha fatto di Israele il quarto
esportatore mondiale di armamenti nel mondo, insieme alle altre big del settore: Elbit Systems, Israeli
Aerospace Industries (IAI) e Rafael. Nove anni fa, questo stato di sette milioni di abitanti era ancora al
decimo posto della classifica mondiale. Oggi, da buon allievo, sta per superare il maestro, con un budget
militare del 8.9% del prodotto interno lordo, contro il 3.1% degli Stati Uniti e il 2.6 % della media
mondiale. Il record stato battuto nel 2010, quando Israele si aggiudicato 7% dellexport militare
mondiale. ()Israele stato uno dei Paesi che meglio ha saputo approfittare della globalizzazione. Dopoi primi quarantanni di dipendenza quasi totale dagli aiuti finanziari americani, dai risarcimenti
tedeschi ai superstiti dellOlocausto e dalle donazioni di organizzazioni sioniste internazionali,
diventato uno dei pi importanti Paesi esportatori pro capite del mondo. Soprattutto dopo gli Accordi di
Oslo del 1993 inaugurazione dellAutorit palestinese ma soprattutto della liberalizzazione economica
il deficit israeliano e la dipendenza dallimporto diminuita drasticamente. Il volume totale degli
importi ammontava nel 2010 a 55.6 miliardi di dollari, quello degli esporti di poco pi basso, con 54.3
milliardi lanno. Il ruolo dellindustria bellica in questo sviluppo economico stato determinante. Due
esperti israeliani intervistati dallagenzia stampa cinese Xiuhna spiegano come le compagnie militari
siano il motore delleconomia, anche al di l dellexport, fungendo da vivaio per la ricerca high-tech e la
formazione di esperti che trovano poi impiego nellindustria civile.
Uno delle ragioni del successo israeliano che Israele sa fare una chiara distinzione tra relazioni
politiche e relazioni in campo militare con altri Paesi ha dichiarato lex generale maggiore Giora Eiland
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a Xiuhna. Diversi Stati ci sono piuttosto ostili in forum internazionali, ma apprezzano una quantit di
nostri prodotti. ()Anche la Cina non fa mistero dellinteresse economico che la lega ad Israele.
Durante una visita ufficiale alla controparte israeliana, il ministero della difesa cinese Liang ha
sottolineato limportanza della fiducia e dei risultati acquisiti dopo 19 anni di rapporti diplomatici in
nome del pragmatismo. Il ministro Barak gli ha fatto eco sul quotidiano China Daily, augurandosi un
proseguo della fruttuosa cooperazione e di migliorare il rapporto strategico tra i due eserciti. (19)Anche in Cina vi sono dei pregiudizi contro gli ebrei e Israele, ma sorprendentemente la maggior parte
di essi sono positivi.
Sebbene la grande maggioranza dei cinesi non ha mai incontrato un ebreo, lopinione prevalente in Cina
elogia e glorifica gli ebrei e lo stato dIsraele. Altre perle di saggezza dei cinesi sono le seguenti: Israele
piccolo e circondato da nemici, ma riesce a sopravvivere e ad avere successo, e La Cina e il
giudaismo sono le sole cose che hanno conservato il loro carattere nel corso della storia.
Israele e la Cina sono amici intimi: ai cinesi piace lusingare, mostrando grande competenza nella
storia degli ebrei in Cina. (20)Questa la Cina contemporanea perfettamente inserita nelle strutture di sfruttamento usurocratiche
dellalta finanza mondialista (World Bank e International Monetary Found): messi da parte i sussulti
rivoluzionari il capitalismo cooperante di Stato della Repubblica Popolare funzionale e pienamente
inserito e collaborante con i progetti di edificazione del Governo Mondiale al di l e indipendentemente
dalle ciancie di chi vede ancora in Pechino una ipotetica alternativa
Svaniti i giovanili furori delle guardie rosse, sostituita la stella a cinque punte con il marchio della
Coca-cola, sbiadita nel tempo leco delle parole con cui Lin-Piao (la cui opposizione alla distensione
cino-americana gli valse la morte in un misteriosissimo incidente aereo) scandiva i ritmi della lunga
marcia Fare affidamento sui contadini, creare basi rurali e servirsi delle campagne per accerchiare e inseguito conquistare le citt resta solo la capacit di recupero e di omologazione, sotto ogni latitudine,
del Sistema Mondiale, cio di questo mostruoso ragno la cui tela, diabolicamente intessuta con i fatui
splendori della civilt del benessere, riesce a imbrigliare ogni tentativo di destabilizzazione del
presente equilibrio imperialistico che non si ispiri ai valori della Tradizione. Il tempo delle affermazioni
sovrani e delle negazioni assolute pi che mai attuale. (21)
Au revoir
DAGOBERTO HUSAYN BELLUCCI
Direttore Responsabile Agenzia di Stampa Islam Italia
NOTE
1) Maurizio Lattanzio Il Mondialismo Orion-Finanza , Luglio 1985 / Orion , Dicembre 1985;
2) Maurizio Lattanzio nota introduttiva a Cina e Mondialismo Avanguardia Anno X Nr. 76,
Febbraio 1992;
3) Padre Vittorio De Bernardi Il socialismo e le sue forme dallopera Il socialismo e le sue
ramificazioni Spirito e Verit Nr. 81, Milano 1981;
4) Sergio Gozzoli Sulla pelle dei popoli Viaggio nel labirinto del potere mondialista LUomo
Libero Anno IX Numero 27 Giugno 1988;
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5) Mario R. Fernandez Nellagenda Rockefeller il controllo degli alimenti allindirizzo
informatico:http://www.vocidallastrada.com/2009/04/nellagenda-rockefeller-il-controllo.html ;
6) Sergio Gozzoli op. cit. ;
7) Scrive Mario Di Giovanni sulla Trilateral : La Commissione Trilaterale un potere forte, o per dir
meglio: la somma dei poteri forti dellOccidente. E unorganizzazione semi-ufficiale (le notizie fornite
dalla pubblica informazione sono sempre state rare e discontinue) creata nel 1973, che riunisce
altissime personalit della finanza e della politica, docenti universitari, esponenti sindacali e giornalisti.
Questi personaggi provengono da Stati Uniti, Europa e Giappone.
Il nome rimanda allidea di unazione comune delle lites (ma non elette dal popolo) delle tre grandi
aree del mondo industrializzato in vista di un nuovo ordine: n pi e n meno che un governo del
mondo in seduta permanente. Ispiratore e creatore dellorganizzazione stato David Rockefeller.
Nel 1973, allatto della fondazione, il direttore operativo era Zbigniew Brzezinski, che sarebbe poi
divenuto consigliere speciale per la sicurezza degli Stati Uniti sotto la presidenza di Carter. Questultimo
personaggio il simbolo vivente di cosa sia e come operi la Trilateral: Carter la cosa era del tutto
risaputa, al tempo era letteralmente una creatura del gruppo Rockefeller, un servitore docile epuntuale dei progetti della Commissione.
Naturalmente non il solo. Una decina danni fa il periodico americano F.R.E.E. pubblic
lorganigramma degli uomini del CFR e della Trilateral operanti allinterno delle istituzioni americane.
Sotto il titolo 1992 Presidential Candidates figura Bill Clinton, uomo sia del CFR che della Trilateral.
In economia, la divisa della Trilateral la globalizzazione, cui essa mira riunendo soggetti privati-
finanzieri, banche e multinazionali che rappresentano da soli pi della met del potenziale economico
dellintero pianeta.
In politica, la divisa del potentato quella liberal: anglofila, massonica, cosmopolita.
La logica dazione quella, classica, dei poteri forti: una conduzione discreta e silenziosadelleconomia e della politica occidentali. ( crf Mario Di Giovanni La Trilateral Commission );
8) Sergio Gozzoli op. cit. ;
9) Maurizio Lattanzio Cina e Mondialismo da Heliopolis , Luglio 1985;
10) Giorgio Pressburger Ebrei con gli occhi a mandorla da Il Corriere della Sera del 24 Giugno
2005;
11) Andrea Carancini La Cina buona per gli ebrei 22 Aprile 2008
12) Giorgio Pressburger ibidem;
13) Maurizio Lattanzio Cina e Mondialismo da Heliopolis , Luglio 1985;
14) Maurizio Lattanzio ibidem;
15) Guido Giannettini Dietro la grande muraglia Ediz. Ciacci Catanzaro 1979;
16) Maurizio Lattanzio Cina e Mondialismo;
17) In proposito ha scritto Orio Nardi: Col trattato di Tientsin (25 ottobre 1860) la Gran Bretagna pot
controllare pi di tre quarti dellingente commercio cinese, con un nuovo incremento al traffico della
droga. Le stesse di origine scozzese che controllavano il traffico delloppio in oriente, esercitavano il
traffico degli schiavi e del cotone nel sud degli Stati Unti: erano le famiglie Sutherland, Jardine,
http://www.vocidallastrada.com/2009/04/nellagenda-rockefeller-il-controllo.htmlhttp://www.vocidallastrada.com/2009/04/nellagenda-rockefeller-il-controllo.html7/27/2019 Gli Ebrei La Cina e Il Sistema Mondialista
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Matheson, Baring. Nel frattempo la famiglia Rothschild, come pure i banchieri sionisti di New York, i
Kuhn, Loeb Seligman, Lehman, fecero tutti il loro ingresso negli Stati Uniti grazie al commercio del
cotone e degli schiavi nel periodo precedente la guerra civile.
Unidea dellincremento del commercio delloppio verso la Cina si ha da alcuni dati ufficiali inglesi. Dal
1801 al 1820 l esportazione ammontava a 5.000 casse annue. Listituzione di una rete di compagnie
commerciali ausiliarie, capeggiate dalla Jardine Matheson, favor un aumento vertiginoso del trafficodella droga: nel 1830 le casse ammontarono a 18.956, nel 1836 a 30.000, nel 1860 a 58.681, nel 1880 a
ben 105.508 casse (Kd 28).
La droga e i cavalieri di Lord Palmerston
1. L espansione del traffico della droga nel mondo legata, pi in generale, allimpulso dato dal
ministro inglese LORD PALMERSTON al colonialismo inglese dellOttocento tramite lorganizzazione
del Rito Scozzese di cui era il gran capo.
Per rifarsi della crisi del commercio del cotone,gli oligarchi inglesi ricorsero al traffico delloppio negli
Stati Uniti: nel 1864 fondarono allo scopo la Hong-Shang (Hong Kong and Shanghai Corporation), che
rimane tuttora la banca centrale per il traffico della droga nel mondo; quasi simultaneamente la
Matheson fond la Rio Tinto per lestrazione lo stagno in Spagna, che ben presto si serv del minerale
per pagare, loppio.
Il traffico della droga in USA trov un terreno fertile nel sottofondo delle reti cospiratorie legate alla
malavita, soprattutto quando la tratta dei gialli rivers negli Stati Uniti migliaia di consumatori doppio.
Il traffico degli immigrati cinesi (che nel solo 1846 raggiunsero la cifra di 117 mila), gett le basi per il
commercio su larga scala della droga negli USA per via S. Francisco, Vancouver e altri porti della costa
occidentale. I consumatori abituali americani di oppio arrivarono a 120.000.
Il traffico di oppio costitu la fortuna delle famiglie Astor, Baring, Bingham, Girard, Forbes, Perkins,
Russell, ecc. (famiglie chiamate dei Bramini di Boston), i cui interessi sul mercato della droga si
aggiunsero a quelli della Jardine, Matheson, Sassoon, Japhet, Dent, Morgan.La Baring Broothers costituisce la principale banca di affari per il traffico delloppio in America dal 1873
ad oggi; grande importanza vi ha pure la Banca Morgan (che fond luniversit di Harvard). Gli affari di
queste banche si intrecciano con quelli della Hong-Shang, sotto legida del Royal Institute of
International Affaire (RIIA) di Londra e dellInstitute Pacific Relations (Istituto per le relazioni del
Pacifico, IPR).
2. Le proteste internazionali contro la politica inglese favorevole al commercio della droga non ebbero
alcun effetto restrittivo. Cos gli accordi del 1905 e del 1911 allAja andarono a vuoto, e le fumerie di
oppio di Shanghai negli anni 1911-1914 salirono da 87 a 663, con grandi profitti da parte degli inglesi. Il
commercio delloppio si estese anche al Giappone, si intensific enormemente in India nonostante le
proteste di Gandhi.
Un rapporto del 1923 alla Societ delle Nazioni denunziava il mercato delloppio come un grave
problema internazionale, soprattutto per la massa dei drogati delle colonie inglesi: gli inviati cinesi e
americani abbandonarono laula per protesta contro il delegato britannico che si oppose al piano di
riduzione del traffico delloppio
La creazione del ministero per la Guerra Economica nel 1939 costitu il punto di incontro per gli eredi
delle vecchie famiglie britanniche che controllano tuttora il commercio della droga: Sir J.H. Keswick,
architetto della Peking Connection; Sir Mark Turner, presidente attuale della vecchia ditta dei
Matheson e Keswich, la Rio Tinto Zinc; Gerald Hyde Villiers; John Kidston Swire, ecc. Le anche famiglie
Inchcape, Keswick, Pease, Japhet, Rothschild ecc. che esercitavano il controllo del mondo bancariolondinese implicato nellaffare della droga costituiscono un fittissimo intreccio di matrimoni da apparire
come ununica entit familiare.
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( crf Orio Nardi Dalla guerra delloppio allaffare della droga dal volume Mondialismo e
Trilaterale, 1980);
18) Giorgio Pressburger Ebrei con gli occhi a mandorla articolo cit. ;
19) Ika Dano Lindustria militare israeliana vola Record di export nel 2010. E Israele rafforza i
rapporti commerciali in campo militare con America Latina e Cina articolo apparso sul sito ufficiale
della NENA (Near East News Agency)http://www.nena-news.com/
20) Andrea Carancini La Cina buona per gli ebrei 22 Aprile 2008;
21) Maurizio Lattanzio Cina e Mondialismo, articolo cit. ;
http://www.nena-news.com/http://www.nena-news.com/