GUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI … · Comunicazione efficace Obiettivo di un...

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Comunicazione efficace

Docente: MARIANO TRIA

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Si vuole migliorare ma…

…migliorare significa

CAMBIARE

Le resistenze….

“Sono tanti anni che faccio così e mi

sono trovato sempre bene…”

Le resistenze al cambiamento

Uscire dalla zona di comfort…

Può darsi che non siate responsabili della situazione in cui vi

trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.

"La Morte è molto probabilmente la migliore invenzione della Vita.

E’ l’agente di cambiamento che fa sparire il

vecchio per lasciare posto al nuovo.

Ora il nuovo siete voi, non perdete tempo a vivere la vita di qualcun altro.

Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito.

Loro già sanno cosa volete veramente diventare.

Tutto il resto è secondario."

Comunicazione efficace

Obiettivo di un abile

comunicatore è

creare sempre

sintonia, empatia

con il suo

interlocutore

I tre livelli della comunicazione

Comunicazione gestuale: 55%

Comunicazione paraverbale: 38%

Comunicazione verbale: 7%

Il processo di comunicazione prevede:

Emittente

MEZZO

(parole, immagini, suoni, ecc.)

CODICE

(il significato del messaggio)

Ricevente

Decodifica Feedback

Nel processo di comunicazione è

determinante un’altra variabile:

L’INFLUENZAMENTO RECIPROCO

(Paul Watzlawick)

• E’ impossibile non comunicare.

• Ogni comportamento è comunicazione.

• Il significato della comunicazione è dato dal risultato che si ottiene e non dalle intenzioni.

• La “Mappa non è il territorio”

I principali presupposti della comunicazione

Quali sono le principali esigenze della gente?

Secondo Freud, alla base di ogni azione umana

ci sono due motivazioni:

1. L’impulso sessuale

2. Il bisogno di importanza

LA PIRAMIDE DI MASLOW

Esigenze primarie (mangiare, bere, dormire, sesso)

Esigenze di sicurezza

Esigenze di appartenenza ad un gruppo (essere accettati e considerati)

Esigenze di stima (rispetto e ammirazione)

Autorealizzazione (successo)

Gli stili relazionali

1. Aggressivo

2. Passivo

3. Assertivo

Gli stili relazionali

3. Lo stile ASSERTIVO

Deriva dal latino “adserere”, che significa asserire, affermare.

E’ un comportamento interpersonale improntato alla correttezza verso gli altri e soprattutto alla coerenza con se stessi.

E’ la caratteristica di chi é in grado di far valere i propri diritti e opinioni nel rispetto degli altri.

La persuasione

I tre cardini della persuasione sono:

1. Logos (parola)

2. Pathos (emotività)

3. Ethos (etica)