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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“GIOVANNI ANTONIO PISCHEDDA”
__________________
Anno scolastico 2015/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA
CLASSE 5^N “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO
SVILUPPO RURALE” – OPZIONE FORESTALE
(ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 323 del 23/07/1998)
COORDINATORE: PROF. SSA GIOVANNA NURRA
BOSA, 15 MAGGIO 2016
INFORMAZIONI GENERALI SULL’ISTITUTO
DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
L'Istituto, che ha la sede centrale in via Alghero, ospita le classi del Liceo Classico e Scientifico e
tutti gli uffici amministrativi. La scuola si avvale, inoltre, di due sedi distaccate, una situata in via Lungo
Temo dove si svolgono le attività curriculari per gli alunni del Tecnico, del Professionale Alberghiero ed
Agrario; l'altra sede si ha in località Santa Maria di Bosa, dove le classi, a turno, svolgono le attività
laboratoriali.
Alla scuola è annesso il convitto maschile e femminile attivo dal 1960 ed ha ospitato allievi che sono
diventati dei professionisti apprezzati.
L'istituzione convittuale è sita in via Garibaldi, e nel convitto funzionano i servizi di mensa, lavanderia ed
infermeria.
FINALITA' DELL'ISTITUTO
L'Istituto G.A. Pischedda, che rappresenta un importante punto dir riferimento per il territorio si
pone l'obiettivo di sviluppare negli allievi l'interesse per la scuola e le professionalità, la consapevolezza
dell'importanza della cultura, la conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle tradizioni del territorio e la
capacità di orientarsi nel mondo del lavoro. In questa prospettiva è stato riservato ampio spazio all'alternanza
scuola-lavoro, le cui attività sono di seguito esplicitate nel presente documento.
L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO
BOSA NELL'OTTOCENTO E NASCITA DELL'ISTITUTO
G. A. PISCHEDDA.
Sulla costa nord-occidentale della Sardegna sorge Bosa, capoluogo e punto di riferimento di una
zona popolata di piccoli centri agricoli, la Planargia.
Per tracciare un profilo storico di Bosa non si può non partire dalla geografia: il fiume, il mare, l'altopiano e
la montagna hanno profondamente condizionato le forme dell'insediamento umano, le dimensioni stesse
delle case e delle barche. La geografia spiega molte delle caratteristiche del popolamento e molte attività
economiche, le miniere, le antiche gualchiere sul Rio Mannu, le concerie, i mulini, la produzione della
malvasia; ma anche la pastorizia e l'agricoltura nella valle del Temo.
L'attuale centro urbanistico di Bosa si sviluppa principalmente lungo la riva destra del Temo e più
precisamente, ai piedi e attorno al colle di Serravalle in cima al quale, nel 1112, i Marchesi Malaspina
costruirono un castello di cui ancora oggi esistono le mura e le torri ed è meta di numerosi turisti.
Nel 1807, nel riordinamento voluto da Vittorio Emanuele I, Bosa divenne capoluogo di provincia,
sede della prefettura e dell'intendenza. Ma lo fu solo per quindici anni poiché il suo clima malsano spinse il
prefetto e l'intendente a stabilirsi nel vicino paese di Cuglieri dove l'aria era più salubre.
La cittadina attraversò dei periodi critici, sappiamo infatti che nel 1528, la stessa popolazione
bosana, per paura di un'invasione da parte della flotta francese, ostruì la foce del Temo con enormi massi.
Ciò arrecò gravi danni a tutta la cittadina, con disastrosi effetti sul piano idraulico-sanitario e anche su quello
commerciale. Prima del 1528 le navi potevano arrivare fin sotto le mura della città, essendo il Temo
navigabile per due chilometri entro terra. La foce del fiume ostruita, impedì il regolare deflusso delle acque
verso il mare e Bosa assistette impotente alle immani catastrofi delle inondazioni che favorirono il
diffondersi della malaria.
L'ostruzione della foce creò anche gravi danni al commercio, poiché i grandi battelli provenienti dal
mare, non potendo entrare nel fiume se non con le acque in piena preferirono recarsi in altri porti e più
precisamente nel golfo di Oristano o ad Alghero.
Nel 1829 scoppiò una grave epidemia di vaiolo; il 1829 fu anche l'anno in cui fu completata la
“Carlo Felice” (una delle arterie stradali più importanti della Sardegna), permettendo a Macomer di diventare
il centro di smistamento del commercio terrestre della Sardegna centrale.
Nonostante questo, Bosa aveva un'attività commerciale abbastanza fiorente che offriva ottimi prodotti tra cui
grani, olive, vini prelibati tra cui la malvasia, bestiame bovino e ovino da cui ricavavano burro e formaggi
ricercati; pesci, aragoste e pellami.
Lungo la sponda sinistra del Temo, erano, infatti, attive le concerie, ”sas conzas”, costruzioni di
epoca settecentesca, nelle quali si lavoravano le pelli che poi venivano esportate in tutta l'isola. Esistevano
anche numerosi mulini a vapore che permettevano la macinazione del grano e delle olive.
Bosa aveva anche un attivo commercio con l'estero, in modo particolare con la Francia, alla quale vendeva
grano, lino, fave, ceci, fagioli, lana, lardo, malvasia e olio. Essa era il deposito di tutte le derrate della
Planargia, del Montiferro, del Marghine e a volte pure della Nurra.
L'agricoltura bosana, invece era in mano a pochi proprietari terrieri, circa cento, le vigne erano
circa 1000 e producevano vini molto apprezzati tra i quali spiccava la malvasia.
Anche il mare offriva grandi risorse fra cui le più redditizie erano la pesca delle aragoste, esportate in
larga scala, e del corallo che però dal 1888 iniziò a diminuire a causa della concorrenza siciliana.
Ma la pesca veniva praticata anche nel fiume il quale a sua volta permetteva un trasporto più agevole
dei frutti dai poderi che si trovavano lungo le sue sponde.
Per quanto riguardava l'istruzione a Bosa esisteva un seminario ecclesiastico che nel 1834 aveva 30
studenti ed era diretto da un preside, un vicepreside che si occupava dell'economia della scuola, tre
insegnanti e due prefettini (istitutori). Vi risiedeva anche il vescovo; Bosa era, infatti sede vescovile.
È grazie al generoso lascito di Giovanni Antonio Pischedda che si deve la nascita della scuola agraria.
Nato a Bosa il 3 novembre 1819 da Antioco e Giovannica Spada, ricchi possidenti bosani; persona colta,
illuminata dal carattere aperto, ribelle e simpatico, sposò la nobildonna Maddalena Passino Dettori, dalla
quale ebbe un figlio, Diego, che morì in tenera età. Era anche amante del teatro, tanto che possedeva un
palchetto privato nel teatro civico di Cagliari.
Visse in uno dei periodi più travagliati e turbolenti che Bosa abbia mai conosciuto.
Negli anni che vanno dal 1848 al 1859, la città fu, infatti, agitata da drammatiche lotte politiche e da
disordini, in cui vennero a galla inimicizie di lunga data e contese che riguardavano soprattutto l'assetto dei
beni comunali. Bosa, come il resto della Sardegna, era stata interessata dall'Editto delle chiudende del 1820,
che imponeva la chiusura delle terre.
Nel 1875 il cavaliere Pischedda ricevette dal re Vittorio Emanuele II un altro titolo, e divenne
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia; attivamente impegnato nella vita politica bosana e provinciale fu
sindaco di Bosa dal 1852 al 1855, anno in cui la città fu colpita da un'epidemia di colera. Venne nuovamente
rieletto sindaco nel 1872 restandovi in carica fino al 1878, anno in cui, la sua salute molto precaria non gli
permise più di portare avanti il proprio compito per cui chiese al consiglio comunale di eleggere “un
successore attivo ed intelligente”.
Il cavaliere amava istruirsi (possedeva una ricca e assortita libreria) e viaggiava a tale scopo; usciva
spesso dalla Sardegna “col proposito di vedere e d'istruirsi” e fu in questi suoi viaggi che entrò in contatto
con alcune delle Scuole-poderi presenti nell'Italia continentale. Aveva osservato attentamente le condizioni
agricole delle altre regioni, in modo particolare della Lombardia e della Toscana dove aveva riscontrato che
diverse colture (olivi, grano, ortaggi ecc.) erano unite in uno stesso podere in cui lavorava e viveva il colono,
aiutato nei lavori dalla propria famiglia. Alla lavorazione del podere era unito anche l'allevamento del
bestiame il quale forniva il concime che permetteva di ottenere raccolti abbondanti e miglioramenti agrari.
Il nobile cavaliere Pischedda era prima di tutto un proprietario terriero e ben sapeva quanto fosse
importante l'insegnamento delle scienze agrarie per poter esercitare con buoni sistemi l'agricoltura e
l'allevamento del bestiame.
Fu così che maturò l'idea di fondare una Scuola-podere, cioè una scuola d'agricoltura pratica con annesso
podere. Ma l'insegnamento doveva essere prevalentemente pratico; egli considerava e riteneva, che in
Sardegna (dove l'analfabetismo aveva un triste primato) l'insegnamento agrario per poter essere utile e
proficuo, non doveva essere impartito dalla cattedra, ma tenersi nei campi e fra i contadini.
Fu per questo che dispose di lasciare il terreno di “Santa Maria” per la fondazione di una scuola
agraria nel cui podere dovevano essere sperimentati tutti i ritrovati della scienza moderna.
Nonostante le varie vicende che travagliarono la sua vita, il Pischedda rimase sempre fermo nell'idea di
destinare il suo vasto possedimento per l'istituzione della Scuola-podere, affidandone l'incarico al suo nipote
e caro amico Salvatore Parpaglia e all'altro nipote Emanuele Spada.
Circa venti chilometri a nord del comune di Bosa, a soli tre chilometri da quello di Montresta e a
poca distanza dal paese di Villanova Monteleone, in una località chiamata Santa Maria, nel 1892, sorge la
scuola agraria “G.A. Pischedda, oggi Istituto professionale di Stato per l'Agricoltura.
Il cavaliere G. A: Pischedda morì a Bosa dopo anni di lunga malattia l'11 dicembre 1892, all'età di 73 anni.
ELENCO E PROVENIENZA DEGLI ALUNNI DELLA CLASSE V N
n. NOMINATIVO RESIDENZA CLASSE PROV. PERCORSO SCOL. PREC.
1 Anghel Adrian Jonut Borore (convittore) IV
2 Cadoni Francesco /// IV
3 Fadda Luca Kalojan Bosa IV Liceo Scientifico (2°)
4 Fronteddu Mariano Posada (convittore) IV
5 Ledda Antioco Suni IV Liceo Psicopedagogico (2°)
6 Marcis Mario Abbasanta (convittore) IV Liceo Linguistico (4°)
7 Mariani Matteo Bosa IV Liceo Scientifico (3°)
8 Mura Christian Sindia IV Geometri (4°)
9 Piras Stefano Macomer IV
10 Porcu Gianfranco Bosa IV Liceo Scientifico (4°)
11 Sias Andrea Bosa IV Istituto Tecnico (4°)
VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
Disciplina A.S. 2013/2014 A.S. 2014/2015 A.S. 2015/2016
RELIGIONE Prof.ssa Angela
Sechi
Prof.ssa
Antonella Idda
Prof.ssa
Antonella Idda
LINGUA E LETTERE
ITALIANE STORIA
Prof.ssa
Giovanna Nurra
Prof.ssa
Giovanna Nurra
Prof.ssa
Giovanna Nurra
LINGUA STRANIERA
INGLESE
Prof.ssa Tiziana
Sechi
Prof.ssa
Eleonora
Zara
Prof.ssa Maura
Giuseppina
Bellu
MATEMATICA Prof. Attilio
Lallai
Prof. Attilio
Lallai
Prof. Attilio
Lallai
EDUCAZIONE FISICA Prof. Massimo
Casula
Prof. Massimo
Casula
Prof. Pietro
Angelo Urgu
AGRONOMIA
TERRITORIALE ED
ECOSTIMI FORESTALI
SILVICULTURA E
UTILIZZAZIONI FORESTALI
Prof. Paolo
Zentile
Prof. Giovanni
Pinna
Prof. Giovanni
Pinna
AGRONOMIA
TERRITORIALE ED
ECOSTIMI FORESTALI
SILVICULTURA E
UTILIZZAZIONI FORESTALI
GESTIONE PARCHI, AREE
PROTETTE E ASSEST. FOR
Prof. Antonio
Giovanni Ruiu
Prof. Antonio
Giovanni Ruiu
Prof. Antonio
Giovanni Ruiu
ECONOMIA AGRARIA E
LEGISLAZIONE FORESTALE
Prof. Paolo
Zentile
Prof. Pietro
Serra
Prof. Pietro
Serra
SILVICULTURA E Prof. Pietro Prof. Marras
UTILIZZAZIONI FORESTALI Serra Gian Luca
GESTIONE PARCHI, AREE
PROTETTE E ASSEST.
FORESTALE SOCIOLOGIA
RURALE, VAL. DEL TERR.
MONTANO
Prof. Giovanni
Pinna
Prof. Antonio
Sassu
SOSTEGNO Prof.ssa
Manuela Manca
Prof.ssa
Manuela Manca
Prof.ssa
Alessandra
Melas -
Prof. Francesco
Porcheddu
Curricolo disciplinare del corso di SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE OPZIONE
FORESTALE
Discipline
Classi
I II
Italiano 4 4
Lingua Inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed Economia 2 2
Scienze della Terra e Biologia 2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2
Religione o Attività Alternative 1 1
Scienze Integrate (Fisica) 2 2
Scienze Integrate (Chimica) 2 2
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 2 2
Ecologia e Pedologia 3 3
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni 3 3
Totale ore settimanali 32 32
Discipline Classi
III IV
Italiano 4 4
Lingua Inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 3 3
Scienze Motorie e Sportive 2 2
Religione o Attività Alternative 1 1
Biologia applicata 3 -
Chimica Applicata e processi di trasformazione 2 2
Tecniche di Allevamento Vegetali e Animali 2 3
Agronomia Territoriale e sistemazioni idraulico-forestali 3 2
Economia agraria e dello Sviluppo Territoriale 3 3
Sociologia rurale, valorizz. E sviluppo del territorio
montano - 2
Silvicoltura e utilizzazioni forestali 4 3
Gestione di Parchi, aree protette e assestamento forestale - 2
Totale ore settimanali 32 32
Discipline
Classi
V
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da undici allievi, tutti maschi, cinque provenienti da Bosa (di cui uno
regolarmente iscritto ma non frequentante), tre pendolari (Suni, Sindia e Macomer), tre convittori
(Borore, Posada e Abbasanta). È presente un allievo diversamente abile.
Premesso che il livello culturale è assai modesto, la classe si presenta strutturata nel tempo in
maniera decisamente e variamente articolata, secondo percorsi differenti all’indirizzo agrario.
Degli undici allievi, infatti, solo tre hanno seguito per intero il percorso di indirizzo, cinque
provengono dall’istruzione liceale, tre dall’istruzione tecnica.
Da questo percorso tutt’altro che lineare, risulta evidente la conoscenza frammentaria delle
discipline di indirizzo e una motivazione, per taluni, non proprio adeguata.
Altrettanto eterogenei i risultati emersi:
le verifiche (scritte, orali e pratiche) sostenute nell’ambito delle varie discipline, sono risultate
appena sufficienti per la quasi totalità degli allievi, che hanno manifestato scarsa attenzione,
difficoltà di concentrazione e non consapevolezza degli impegni e adempimenti in vista dell’Esame
di Stato.
Italiano 4
Lingua Inglese 3
Storia 2
Matematica 3
Scienze Motorie e Sportive 2
Religione o Attività Alternative 1
Agronomia Territoriale e sistemazioni idraulico-forestali 4
Economia agraria e legislazione di settore 5
Sociologia rurale, valorizz. E sviluppo del territorio
montano 3
Silvicoltura e utilizzazioni forestali 3
Gestione di Parchi, aree protette e assestamento forestale 2
Totale ore settimanali 32
L’insicurezza di taluni nell’opera di selezione dei contenuti e di individuazione dei nuclei tematici
da riferire in sede di verifica, sia scritta che orale, ha reso necessario una continua azione
correttiva e orientativa dei singoli docenti, anche se non sono mancati interventi spontanei, con
osservazioni pertinenti durante le lezioni dialogate e le discussioni. Spesso si sono resi necessari
richiami all’ascolto e alla partecipazione alle attività, ma non atteggiamenti di insubordinazione
tali da rendere necessario un intervento disciplinare.
Il profitto degli allievi risulta pertanto diversificato: solo alcuni presentano adeguati supporti di
base, sufficienti capacità di osservazione, espressive e lessicali, puntuali nel lavoro scolastico e
capaci di applicare, nel complesso, le metodologie e le strategie proposte; altri sono sostenuti da
una preparazione di base accettabile, ma con qualche incertezza e disorganicità espressiva e
lessicale; in altri ancora persistono carenze e frammentarietà nella preparazione di base, bisognosi
di continui stimoli, semplificazioni e tempi di apprendimento dilatati. L'elevato numero di assenze
di taluni allievi, unitamente ad una mancata applicazione allo studio e ad una scarsa serietà,
hanno altresì influito negativamente nel raggiungimento di risultati accettabili.
La partecipazione all’attività di Alternanza Scuola-Lavoro nel corso dell’intero a.s. e l’elevato
numero di assenze alle lezioni hanno portato ad un rallentamento nello svolgimento della
programmazione e la ripetizione delle lezioni per gli allievi che si sono avvicendati. Pertanto, per
alcune discipline, i programmi non potranno trovare completezza nella trattazione, ma saranno
sacrificati nelle ultime U.D. previste dalla programmazione annuale.
Molteplici le opportunità formative extra-curriculari legate essenzialmente all’area di indirizzo e
complementari all’attività di Alternanza Scuola-Lavoro, come riportate nel presente documento.
Tra queste il Seminario “Rural Camp” (Monterotondo-Roma) al quale ha partecipato un solo
allievo, individuato quale più meritevole.
La presenza di un allievo diversamente abile, seguito per 18 ore dagli insegnanti di sostegno, non
ha pregiudicato il sereno svolgimento dell'attività didattica, essendo un soggetto tranquillo e ben
inserito nel gruppo classe e che, opportunamente guidato e sostenuto, è stato in grado di riferire
contenuti elementari e semplici concetti. Rimane comunque indispensabile l’ausilio dell’insegnante
di sostegno, manifestando difficoltà soprattutto nella comunicazione verbale e nella rielaborazione
personale dei contenuti, che sono stati pertanto opportunamente selezionati dalla programmazione
annuale. Operazione questa che non è stata fatta in fase “progettuale” ma in itinere, seguendo la
predisposizione estemporanea all’impegno e all'applicazione e all’eventuale interesse dell’allievo
per un dato argomento. Finalità primaria del percorso didattico-educativo è stata comunque
formare al rispetto delle consegne, oltre che curare la socializzazione e l'integrazione con il gruppo
classe e con qualsiasi altro gruppo verrà a configurarsi all'interno della struttura scolastica
(gruppo di studio, sopralluoghi, attività di laboratorio e quant'altro). I contenuti oggetto delle
verifiche scritte e orali sono stati individuati, in itinere, dalla programmazione della classe e
puntualmente concordati dai docenti curriculari con il docente di sostegno. Si fa presente che
l’allievo segue una programmazione e valutazione come riportato nel P.E.I.
L' allievo, rispetto agli anni precedenti, è apparso più sicuro nella padronanza della Lingua
Italiana, riuscendo a riferire, seppur in maniera non sufficientemente corretta, i contenuti richiesti
nelle verifiche scritte e orali.
Sebbene schivo e riservato, anche il grado di socializzazione risulta essere migliorato.
QUADRO RIEPILOGATIVO DEL PATTO FORMATIVO
Impegni dei docenti
Individuare le strategie e gli strumenti più idonei per raggiungere gli obiettivi educativo-didattici generali e specifici.
Utilizzare tutte le metodologie e le tecniche didattiche più adatte a seconda dei contenuti proposti alla riflessione dell’allievo.
Adeguare lo sviluppo dei diversi contenuti alle esigenze di apprendimento dei singoli allievi.
Sviluppare i contenuti partendo da quelli più semplici fino a quelli più complessi.
Proporre metodologie diversificate per l’acquisizione dei contenuti, tra cui sussidi multimediali, audiovisivi, grafici, mappe concettuali, ricerche, lavori in gruppo.
Offrire motivazioni e spiegare le finalità di ogni scelta didattica.
Spiegare, per ogni unità didattica, quali obiettivi educativo - didattici ci si prefiggeva di raggiungere.
Rispettare e incoraggiare gli interessi e le curiosità culturali degli allievi, promuovere il dialogo e il confronto sereno in classe.
Far conoscere i criteri di verifica e i parametri di valutazione utilizzati, coinvolgendo ogni singolo alunno nel valutare personalmente i propri percorsi educativo-didattici, per condurlo gradualmente a riconoscere il livello delle proprie competenze, delle proprie abilità e delle proprie capacità di giudizio.
Impegni degli alunni/e
Mantenere un comportamento consono alla propria attività di studente:
In classe, prestare attenzione, prendere appunti, porre domande, intervenire;
A casa, rivedere e riordinare i materiali e i contenuti sviluppati in classe. Rispettare i tempi e le scadenze proposti dall’insegnante.
Intervenire per chiedere spiegazioni o ulteriori approfondimenti, per adeguare l’insegnamento alle proprie esigenze culturali.
Porsi in atteggiamento di accoglienza dei contenuti per poi passare alla fase della critica e del discernimento personale, apprendendo anche dai propri errori.
Sperimentare modi diversi di apprendimento, oltre l’ascolto della lezione e la lettura.
Collaborare a sviluppare i contenuti in modo sempre operativo, proponendo anche riflessioni personali utili al processo educativo e didattico.
Approfondire personalmente gli argomenti di studio e confrontarli con le diverse sensibilità, attitudini e competenze degli altri compagni di classe, tenendo sempre presenti le finalità da raggiungere.
Partecipare al proprio processo educativo e didattico, valutando anche il raggiungimento parziale degli obiettivi per dedicare il tempo necessario al pieno raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.
OBIETTIVI DIDATTICI COMUNI CONSEGUITI
Di seguito, vengono elencati gli Obiettivi didattici comuni costantemente perseguiti, che hanno tenuto conto
dell’analisi della situazione iniziale di ciascun componente la classe e degli obiettivi della Scuola, specificati
nel Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016:
OBIETTIVI COGNITIVI COMPORTAMENTALI:
- Partecipazione attiva e consapevole al dialogo educativo
- Potenziamento del senso di responsabilità.
- Formazione umana, civile, professionale.
- Potenziamento del senso civico nella convivenza rispettosa tra i ragazzi.
- Potenziamento dello spirito di collaborazione
- Acquisizione di una conoscenza globale dei problemi proposti, interpretarli e risolverli
anche in ambito interdisciplinare.
- Capacità di autodisciplina ed autocontrollo nonché di collaborazione e di interscambio
collettivo.
- Potenziamento del le capacità di ascolto e di attenzione, di osservazione e di analisi che
portino ad una rielaborazione personale e consapevole.
- Migliorare il livello culturale degli alunni che presentano particolari lacune.
OBIETTIVI COGNITIVI:
- Acquisizione di una più sicura padronanza dei mezzi espressivi.
- Potenziamento delle capacità logiche e critiche al fine di poter affrontare con razionalità i
problemi della realtà professionale.
- Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro.
- Acquisizione dell’uso corretto delle terminologie specifiche sia nella produzione orale che
scritta.
OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI
Per una dettagliata conoscenza degli obiettivi specifici si rimanda alle programmazioni individuali
dei singoli docenti delle varie discipline.
OBIETTIVI PROFESSIONALI
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo
rurale” - opzione “Gestione risorse forestali e montane” consegue le seguenti competenze:
- Definire in generale le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona
attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.
- Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie
innovative e le modalità della loro adozione.
- Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed
articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.
- Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di
difesa nelle situazioni di rischio
- Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle
aree protette, di parchi e giardini
- Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le
organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti
fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.
- Riconoscere le problematiche di stabilità idrogeologica del territorio e scegliere le tecniche
di gestione e manutenzione degli interventi di difesa del suolo, recupero ambientale e
interventi sul verde pubblico e privato, coordinare ed eseguire semplici interventi di
sistemazioni idraulico-forestali.
- Gestire interventi silvicolturali nel rispetto della biodiversità e delle risorse naturalistiche e
paesaggistiche.
- Progettare semplici servizi naturalistici ed interventi silvicolturali considerando le esigenze
dell’utenza.
- Applicare conoscenze estimative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni forestali.
- Organizzare sistemi semplici di reti ecologiche per il rilievo di situazioni particolari a scala
paesaggistica e per il riscontro della biodiversità.
Per gli “Obiettivi specifici disciplinari” si fa esplicito riferimento alle schede allegate al presente
Documento, inerenti le singole discipline oggetto di insegnamento. (Allegato n.1)
METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI UTILIZZATI
Le lezioni sono state condotte in modo da coinvolgere, il più possibile, i ragazzi meno motivati allo studio che solitamente, hanno minori capacità astrattive e metodi di lavoro inadeguati. Si è favorita la partecipazione attiva degli alunni, infondendo la fiducia nelle proprie possibilità. Si è privilegiato un metodo di insegnamento che parte dalla realtà per poi risalire ai contenuti teorici. I contenuti articolati in moduli e unità didattiche sono stati proposti con una metodologia che, oltre ad aver previsto la lezione frontale di introduzione all’argomento ci si è avvalsi della lettura e dell’analisi, oltre che del libro di testo, anche di documenti, giornali, riviste specializzate, sussidi audiovisivi.
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Il Consiglio di Classe, anche in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
percorsi interdisciplinari riassunti di seguito:
Argomento Materie
Le Bonifiche Storia, Sociologia, Agronomia
del Territorio, Economia.
Reti Natura 2000 Inglese, Gestione Parchi,
Economia e Agronomia del
Territorio.
Sistemazioni idrauliche e
gestione del territorio
Selvicoltura, Agronomia del
Territorio, Economia.
Inquinamento ambientale Agronomia, Selvicoltura,
Economia.
ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI
Progetti speciali
Incontri col Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale sui temi:
* Prevenzione lotta incendi boschivi;
* Dissesto idrogeologico;
* Prova pratica di spegnimento incendi presso la base di Fenosu;
* Legislazione forestale;
Incontro con la Dott.ssa Crisponi dell’Agenzia Laore sul tema:
*Piano Sviluppo Regionale: Opportunità lavorativa giovani in agricoltura;
Seminario “Rural Camp” (Monterotondo-Roma):
* Tecnologie di monitoraggio del suolo
* Conservazione della fertilità
* Ricerca di metodologie di contrasto dell’erosione del suolo e conseguente perdita di biodiversità micro-
biologica
* Uso dei droni in agricoltura
* Visite allevamenti estensivi di vacche e bufale finalizzati alla produzione di latte e per la caseificazione.
Sopralluoghi aziendali:
Visita guidata al Cantiere Forestale di Tresnuraghes
* Progettazione sentieristica;
* Osservazioni lavori selvicolturali in pineta.
Le Attività di recupero e potenziamento
L’attività di recupero e potenziamento ha interessato i docenti delle singole discipline e si è svolta in orario
curricolare con gli insegnanti medesimi, fatta eccezione per l’insegnamento della matematica e delle
discipline di indirizzo per le quali la scuola ha attivato lo sportello didattico, attingendo alle risorse del
personale individuato nell’area di POTENZIAMENTO.
Orientamento universitario
La classe ha partecipato a un incontro organizzato dal Consorzio Uno di Oristano per la presentazione dei
corsi di Laurea.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nel corso dell'anno scolastico sono state proposte agli studenti numerose tipologie di prove di
verifica: ciascun docente, al termine di ogni U.D., ha effettuato periodicamente le verifiche che
sono state di tipo formativo e di tipo sommativo.
Le verifiche formative hanno avuto lo scopo di stabilire il grado di acquisizione dei contenuti e
l’efficacia didattica dell’insegnamento.
In caso di risultati insoddisfacenti, alla verifica formativa è seguita un’attività di recupero (o di
rinforzo) delle abilità mancanti.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti:
- Prove strutturate o semi-strutturate
- Brevi quesiti orali proposti quotidianamente.
- Questionari.
- Lezione dialogata.
- Attività di laboratorio.
- Costruzioni di mappe concettuali.
- Presentazioni in PowerPoint.
- Pubblicazioni tecnico-professionali.
Le verifiche sommative hanno valutato invece l’acquisizione concettuale e le abilità conseguite
dall’allievo, quantificandole con un voto espresso in decimi.
Tale verifica è stata effettuata al termine di ogni modulo e sono stati utilizzati i seguenti strumenti:
- Prove orali individuali.
- Prove scritte, strutturate, semi-strutturate, questionari.
- Prove pratiche.
Come stabilito dalla programmazione del consiglio di classe, il numero minimo di prove sommative
in ogni disciplina è di due o tre, in rapporto al numero di ore settimanali (e al numero degli allievi).
AZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN VISTA DELL’ESAME DI STATO
In particolare, per la simulazione della prova scritta di Italiano sono state proposte le seguenti tipologie:
a) Analisi del testo;
b) Saggio breve o articolo di giornale;
c) Tema storico;
d) Tema generale.
La prova è stata effettuata in data 19/01/2016. Per il testo si rimanda all’allegato n.2
La simulazione della seconda prova scritta, ha riguardato Economia Agraria e Legislazione di settore ed è
stata effettuata in data 16/03/2016. Per il testo si rimanda all’allegato n.3
Sono state effettuate durante l’anno n. 2 simulazioni della terza prova scritta. I testi delle prove sono
allegati al presente documento e la loro struttura è riassunta nella seguente tabella (Allegati numeri …….).
Data Discipline coinvolte Tipologia
22/03/2016 Storia, matematica, inglese, selvicoltura, gestione
parchi e assestamento forestale
Semi-strutturata (n.2 risposta aperta
+ n.4 risposta multipla).
22/04/2016 Storia, matematica, inglese, selvicoltura, sociologia
rurale
Semi-strutturata (n.2 risposta aperta
+ n.4 risposta multipla).
Per le griglie di valutazione delle stesse si rimanda agli allegati delle singole discipline, al termine del
presente documento. (Allegato n.5)
Per quanto concerne il colloquio, il Consiglio di Classe, a maggioranza, delibera di non procedere alla
simulazione della prova orale d’esame considerato lo scarso tempo a disposizione.
Il Consiglio di Classe ha suggerito agli alunni, riguardo all’argomento scelto dal candidato - da sviluppare
sinteticamente nei 10 minuti circa a disposizione nella prima parte del colloquio d’esame - di limitare a tre o
quattro al massimo il numero delle materie coinvolte, di usare sobrietà e correttezza di riferimenti e
collegamenti.
Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) tende ad
accertare:
- la padronanza della lingua;
- la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione;
- la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.
Per la valutazione delle prove scritte (Allegato n.6) e del Colloquio d'esame (Allegato 7) il Consiglio di
Classe propone le griglie relative ad ogni singola disciplina.
ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE
Più in particolare, nel processo di valutazione quadrimestrale e finale, per ogni alunno si è tenuto conto oltre
che del raggiungimento oggettivo degli obiettivi prefissati, dell’evoluzione dell’allievo durante il processo
didattico- educativo, della frequenza alle lezioni e della responsabilità dimostrata.
VOTI
LIVELLI DI COMPETENZA definiti nel POF
9-10
Ottima padronanza, completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi: abilità stabili,
corrette e autonome di utilizzare le conoscenze acquisite, di collegarle in modo fondato,
motivato e coerente, secondo procedimenti e strategie da applicare anche in situazioni
nuove di apprendimento, dimostrando creatività, flessibilità e capacità di comunicare in
modo sicuro, appropriato con un discorso organico.
8
Buona padronanza e completo raggiungimento degli obiettivi: abilità stabili, corrette e
autonome di utilizzare le conoscenze acquisite, di collegarle in modo fondato, motivato e
coerente, secondo procedimenti e strategie da applicare anche in situazioni nuove di
apprendimento, sapendo comunicare in modo sicuro, appropriato con un discorso organico.
7
Discreta padronanza e complessivo raggiungimento degli obiettivi : abilità stabili, corrette e
autonome di utilizzare le conoscenze acquisite, di collegarle in modo motivato e coerente,
secondo procedimenti e strategie da applicare anche in situazioni nuove o simili di
apprendimento, sapendo comunicare in modo chiaro e appropriato.
6
Raggiungimento degli obiettivi essenziali relativi alla conoscenza e competenza: abilità
sufficientemente raggiunte di utilizzare le conoscenze, di collegarle, di sviluppare semplici
argomentazioni, secondo procedimenti e strategie da applicare in situazioni analoghe a
quelle apprese, sapendo comunicare in modo sostanzialmente corretto seppur con qualche
improprietà.
5
Raggiungimento parziale degli obiettivi essenziali della conoscenza e competenza,
nonostante le attività di recupero, di studio guidato e concordato: abilità parzialmente
acquisite di utilizzare le conoscenze e di collegarle in semplici argomentazioni, secondo
procedimenti e strategie da applicare in situazioni analoghe a quelle apprese e guidate, ma
con un discorso un po' slegato e non sempre chiaro.
4
Mancato raggiungimento degli obiettivi essenziali di conoscenza e comprensione,
nonostante le attività di recupero, di studio individuale guidato e concordato : mancata
acquisizione delle abilità di utilizzare le conoscenze, di collegarle in semplici
argomentazioni, secondo procedimenti e strategie da applicare in situazioni analoghe a
quelle apprese e guidate, anche se in modo incompleto e breve.
2-3
Mancato raggiungimento degli obiettivi essenziali di conoscenza e comprensione anche per
comportamento non corretto nell'attività di recupero, di studio individuale guidato e
concordato: mancata acquisizione delle abilità di utilizzare le conoscenze e di collegarle
secondo strategie e procedimenti del tutto limitati ed essenziali da applicare in situazioni
quasi uguali a quelle apprese, anche se in modo incompleto e breve.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina Docente Firma
RELIGIONE Prof.ssa Antonella Idda
LINGUA E LETTERE ITALIANE STORIA Prof.ssa Giovanna
Nurra
LINGUA STRANIERA INGLESE Prof.ssa Maura
Giuseppina Bellu
MATEMATICA Prof. Attilio Lallai
EDUCAZIONE FISICA Prof. Pietro Angelo
Urgu
AGRONOMIA TERRITORIALE ED
ECOSTIMI FORESTALI SILVICULTURA E
UTILIZZAZIONI FORESTALI
Prof. Giovanni Pinna
AGRONOMIA TERRITORIALE ED
ECOSTIMI FORESTALI SILVICULTURA E
UTILIZZAZIONI FORESTALI GESTIONE
PARCHI, AREE PROTETTE E ASSEST.
FOR
Prof. Antonio Giovanni
Ruiu
ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE
FORESTALE
Prof. Pietro Serra
SILVICULTURA E UTILIZZAZIONI
FORESTALI
Prof. Marras Gian Luca
GESTIONE PARCHI, AREE PROTETTE E
ASSEST. FORESTALE SOCIOLOGIA
RURALE, VAL. DEL TERR. MONTANO
Prof. Antonio Sassu
SOSTEGNO Prof.ssa Alessandra
Melas -
Prof. Francesco
Porcheddu
Bosa, il 15 maggio 2016
Il Dirigente Scolastico
(Prof.ssa Rosella Uda)
ALLEGATI AL DOCUMENTO
N.1 Allegati disciplinari:
1/a: Religione
1/b: LINGUA E LETTERE ITALIANE STORIA
1/c: LINGUA STRANIERA INGLESE
1/d: MATEMATICA
1/e: EDUCAZIONE FISICA
1/f: AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSTIMI FORESTALI SILVICULTURA E
UTILIZZAZIONI FORESTALI
1/g: ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE FORESTALE
1/h: SILVICULTURA E UTILIZZAZIONI FORESTALI
1/i: GESTIONE PARCHI, AREE PROTETTE E ASSEST. FORESTALE
1/l: SOCIOLOGIA RURALE, VAL. DEL TERR. MONTANO
1/m: SOSTEGNO (Prof.ssa Melas)
1/n: SOSTEGNO (Prof. Porcheddu)
N.2 Testo simulazione 1° prova Italiano
N.3 Testo simulazione 2° prova Economia
N.4/a Prima simulazione 3° prova
N.4/b Seconda simulazione 3° prova
N.5/a Griglie valutazione prima simulazione 3° prova
N.5/b Griglie valutazione seconda simulazione 3° prova
N.6/a Griglie valutazione 1°prova italiano
N.6/b Griglie valutazione 2° prova Economia
N.7 Griglia colloquio esame
ALLEGATO 1/A AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: RELIGIONE DOCENTE: Idda Antonella
CLASSE: V N
PROFILO DELLA CLASSE
La Classe è composta da 11 alunni tutti maschi dei quali uno non frequentante. Hanno scelto tutti di avvalersi
dell’IRC. Tre sono convittori, quattro pendolari e quattro di Bosa. Il loro livello di preparazione è Ottimo per
tutti; seppur in modo peculiare a ciascuno, hanno partecipato attivamente agli argomenti proposti
mostrando buone capacità critiche, senso di maturità, buone capacità attentive e motivazionali.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI CONSEGUITI
Si ritiene che, nel corso dell’anno, gli alunni abbiano avuto modo di poter acquisire una buona
conoscenza:
- Dei diversi atteggiamenti dell’uomo nei confronti di Dio, tra accoglienza della rivelazione e critica della ragione.
- Di alcune delle principali indicazioni di bioetica e delle loro implicazioni antropologiche, sociali e religiose.
- Dell’insegnamento della chiesa su famiglia e matrimonio. - Delle domande fondamentali di senso dell’uomo delle relative risposte. - Dei valori umani e cristiani quali: l’amore, la solidarietà, il rispetto di sé e degli altri, la
pace, la giustizia, la convivialità delle differenze, la corresponsabilità, il bene comune e la promozione umana.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
1. Fatica e gioia di vivere - L’uomo, la donna, l’amore, verso la maturità affettiva - Le emozioni umane - La felicità - Per chi o per che cosa vale la pena di spendere la vita? - Per chi o per che cosa mettere in gioco talenti, potenzialità, doni, passioni, entusiasmo? - Quali sono le attese, le aspettative, i desideri, le aspirazioni, le speranze per il futuro? 2. Cristiani e l’impegno sociale - Ruolo della religione nella società contemporanea - Identità del Cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento della nascita,
morte e risurrezione di Gesù Cristo - I cristiani testimoni credibili - Illusioni e speranze nell’esperienza politica - Il rispetto dell’ambiente - La scuola educa ai valori, a stili di vita? 3. La difesa della vita - La difesa della vita - Eutanasia, atto di amore o di egoismo? - La vita è sacra - La guerra - La forza del perdono - Il razzismo 4. Etica cristiana - Etica e scienze biologiche - La scelta dei valori - I diritti umani - L’aborto - Dalla consapevolezza di sé alla necessità delle norme - Il Decalogo - Etica cristiana - La dignità della persona - Etica come saper vivere
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
1. Lezione frontale finalizzata alla trasmissione dei concetti fondamentali. 2. Discussione guidata sollecitando la partecipazione di tutti.
Libro di testo: Dio della vita Schede e altri testi di religione Proiettore e pc Software dinamici e siti internet
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Elementi considerati:
Rispetto alle altre discipline, l’insegnamento della religione cattoliche si
caratterizza per un approccio diverso al mondo della scuola, che privilegia il
valore formativo ed educativo rispetto a quello istruttivo, e che, di
conseguenza, antepone allo svolgimento rigoroso del programma e alla sua
puntuale verifica, l’attenzione alla persona e la costruzione di relazioni
positive, a partire dal rapporto con la classe e con la comunità educante. Per
tale motivo si è ritenuto più opportuno valutare in maniera globale e non
formalizzata sia la partecipazione degli studenti al lavoro scolastico sia
l’acquisizione dei contenuti proposti, rinunciando a svolgere verifiche
sistematiche.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. SSA IDDA ANTONELLA
ALLEGATO 1/B AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: Nurra G.M.
CLASSE: V^ N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da undici allievi, tutti maschi, cinque provenienti da Bosa (di
cui uno regolarmente iscritto ma non frequentante), tre pendolari (Suni, Sindia e
Macomer), tre convittori (Borore, Posada e Abbasanta). È presente un allievo
diversamente abile.
Premesso che il livello culturale è assai modesto, la classe si presenta strutturata nel
tempo in maniera decisamente e variamente articolata, secondo percorsi differenti
all’indirizzo agrario.
Degli undici allievi, infatti ,solo tre hanno seguito per intero il percorso di indirizzo,
cinque provengono dall’istruzione liceale, tre dall’istruzione tecnica.
Da questo percorso tutt’altro che lineare, risulta evidente la conoscenza
frammentaria delle discipline di indirizzo e una motivazione ,per taluni, non proprio
adeguata.
Altrettanto eterogenei i risultati emersi:
le verifiche (scritte, orali e pratiche) sostenute nell’ambito delle varie discipline,
sono risultate appena sufficienti per la quasi totalità degli allievi, che hanno
manifestato scarsa attenzione, difficoltà di concentrazione e non consapevolezza
degli impegni e adempimenti in vista dell’Esame di Stato.
L’insicurezza di taluni nell’opera di selezione dei contenuti e di individuazione
dei nuclei tematici da riferire in sede di verifica, sia scritta che orale, ha reso
necessario una continua azione correttiva e orientativa della scrivente, anche se
non sono mancati interventi spontanei, con osservazioni pertinenti durante le
lezioni dialogate e le discussioni. Spesso si sono resi necessari richiami
all’ascolto e alla partecipazione alle attività, ma non atteggiamenti di
insubordinazione tali da rendere necessario un intervento disciplinare.
Il profitto degli allievi risulta pertanto diversificato: solo taluni presentano
adeguati supporti di base, sufficienti capacità di osservazione ,espressive e
lessicali, puntuali nel lavoro scolastico e capaci di applicare, nel complesso, le
metodologie e le strategie proposte; altri sono sostenuti da una preparazione di
base accettabile, ma con qualche incertezza e disorganicità espressiva e lessicale;
in altri ancora persistono carenze e frammentarietà nella preparazione di base,
bisognosi di continui stimoli, semplificazioni e tempi di apprendimento dilatati.
L'elevato numero di assenze ,unitamente ad una mancata applicazione allo
studio e ad una scarsa serietà e maturità, hanno altresì compromesso, per
taluni, il perseguimento di risultati accettabili.
La partecipazione all’attività di stage nella fase iniziale dell’a.s. e l’elevato
numero di assenze alle lezioni hanno altresì portato ad un rallentamento nello
svolgimento della programmazione e la ripetizione delle lezioni per gli allievi
che si sono avvicendati. Pertanto, per le due discipline in oggetto, i programmi
non potranno trovare completezza nella trattazione, ma saranno sacrificati nelle
ultime U.D. previste dalla programmazione annuale.
Sono state altresì volutamente ridotte le opportunità formative extra-curriculari,
essendo stato il monte ore già ampiamente destinato all’attività di Alternanza
Scuola-Lavoro.
Gli autori esaminati sono stati analizzati nel contesto storico e letterario, nel
percorso biografico, ideologico, poetico, nella produzione artistica ritenuta più
significativa e rappresentativa per un pieno inquadramento degli stessi.
Obiettivo principale dell’insegnamento della Storia non è stata solo
l’acquisizione dei contenuti, nozioni e concetti, ma anche di un metodo di
approccio alla disciplina e lo sviluppo di una capacità critica che favorisca la
capacità di rilevamento del significato storico di quanto oggetto di studio.
Nella classe si è operata durante il corso dell’anno una didattica ”laboratoriale”
che, a seguito della lezione frontale della scrivente, prevalentemente attraverso
PPT e integrazioni con libri di testo e materiale vario, ha fatto seguito la
rielaborazione personale e/o di gruppo dei contenuti via via proposti. Pertanto
gli allievi si sono ritrovati talvolta a procedere parallelamente nella trattazione
di U.D. differenti, cui è seguita la condivisione del materiale elaborato, dando
così luogo ad uno studio di tipo ”cooperativistico” che ha decisamente arricchito
e allargato la dimensione individuale dell’azione di studio
La presenza dell’allievo diversamente abile, seguito per 9 ore dall'insegnante di
sostegno, non ha pregiudicato il sereno svolgimento dell'attività didattica,
essendo un soggetto tranquillo e ben inserito nel gruppo classe e che,
opportunamente guidato e sostenuto, è stato in grado di riferire contenuti
elementari e semplici concetti. Rimane comunque indispensabile L’ausilio
dell’insegnante di sostegno, manifestando difficoltà soprattutto nella
comunicazione verbale e nella rielaborazione personale dei contenuti, che sono
stati pertanto opportunamente selezionati dalla programmazione annuale.
Operazione questa che non è stata fatta in fase “progettuale” ma in itinere,
seguendo la predisposizione estemporanea all’impegno e all'applicazione e
all’eventuale interesse dell’allievo per un dato argomento. Finalità primaria del
percorso didattico-educativo è stata comunque formare al rispetto delle
consegne, oltre che curare la socializzazione e I'integrazione con il gruppo classe
e con qualsiasi altro gruppo verrà a configurarsi all'interno della struttura
scolastica (gruppo di studio, sopralluoghi, attività di laboratorio e quant'altro). I
contenuti oggetto delle verifiche scritte e orali sono stati individuati, in itinere,
dalla programmazione della classe e puntualmente concordati dai docenti
curriculari con il docente di sostegno.
L' allievo, rispetto agli anni precedenti, è apparso più sicuro nella padronanza
della Lingua Italiana, riuscendo a riferire, seppur in maniera non
sufficientemente corretta, i contenuti richiesti nelle verifiche scritte e orali.
Sebbene schivo e riservato, anche il grado di socializzazione risulta essere
migliorato.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI CONSEGUITI
-Sufficiente capacità di esposizione orale e di produzione scritta.
-Conoscenza degli elementi strutturali fondamentali per l’interpretazione del testo letterario.
-Conoscenza e comprensione dell’intreccio dei fattori individuali e sociali nella formazione di una
personalità letteraria
-Saper inquadrare un autore nel contesto storico letterario.
-Conoscenza del pensiero e della poetica dell’autore.
-Sufficiente competenza a produrre testi scritti di diverso tipo.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Modulo 1: Naturalismo e Verismo
Modulo 2: Giovanni Verga
Modulo 3: Il Decadentismo e il Simbolismo poetico
Modulo 4: Giovanni Pascoli
Modulo 5: Gabriele D’Annunzio
Modulo 6: Italo Svevo
Modulo 7: Luigi Pirandello
Modulo 8: L’Ermetismo e G. Ungaretti *
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
. Le attività didattiche saranno variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni
argomento, si alterneranno lezioni frontali e dialogate, letture e analisi di testi, letture individuali
opportunamente guidate da questionari, dibattiti e discussioni che serviranno, in particolare, a sollecitare la
formulazione di un giudizio critico da parte degli alunni.
L’uso del testo costituirà un elemento importante dell’insegnamento, ma si utilizzeranno anche fotocopie e
la lim per la visione di filmati inerenti l’argomento trattato.
Le produzioni richieste agli alunni potranno essere di tipo diverso: interrogazioni orali, questionari,
trattazioni sintetiche, temi di cultura generale, analisi testuale, saggio breve.
Libro di testo: Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le procedure di verifica hanno assunto forme diverse: dall’ interrogazione orale ai questionari
scritti, alle trattazioni sintetiche di argomenti. Le quattro tipologie degli esami di Stato.
Per quanto concerne la valutazione, il livello di sufficienza è stato raggiunto con una conoscenza
completa ma non approfondita degli argomenti trattati. La proposta di voto periodica e finale è stata
la risultante di una molteplicità di fattori sintetizzabili nei seguenti punti:
- Livelli di partenza e progressi registrati;
- Partecipazione all’attività didattica e alla vita della classe;
- Impegno, applicazione, costanza nello studio;
- Livello di conoscenza dei contenuti;
- Situazione personale.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF.SSA GIOVANNA NURRA
ALLEGATO 1/B AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: STORIA DOCENTE: Giovanna Nurra
CLASSE: V N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da undici allievi, tutti maschi, cinque provenienti da Bosa
(di cui uno regolarmente iscritto ma non frequentante), tre pendolari (Suni,
Sindia e Macomer), tre convittori (Borore, Posada e Abbasanta). È presente un
allievo diversamente abile.
Premesso che il livello culturale è assai modesto, la classe si presenta strutturata
nel tempo in maniera decisamente e variamente articolata, secondo percorsi
differenti all’indirizzo agrario.
Degli undici allievi, infatti ,solo tre hanno seguito per intero il percorso di
indirizzo, cinque provengono dall’istruzione liceale, tre dall’istruzione tecnica.
Da questo percorso tutt’altro che lineare, risulta evidente la conoscenza
frammentaria delle discipline di indirizzo e una motivazione ,per taluni, non
proprio adeguata.
Altrettanto eterogenei i risultati emersi:
le verifiche( scritte e orali) sono risultate appena sufficienti per la quasi totalità
degli allievi, che hanno manifestato scarsa attenzione, difficoltà di
concentrazione e non consapevolezza degli impegni e adempimenti in vista
dell’Esame di Stato.
L’insicurezza di taluni nell’opera di selezione dei contenuti e di individuazione
dei nuclei tematici da riferire in sede di verifica, sia scritta che orale, ha reso
necessario una continua azione correttiva e orientativa della scrivente, anche se
non sono mancati interventi spontanei, con osservazioni pertinenti durante le
lezioni dialogate e le discussioni. Spesso si sono resi necessari richiami
all’ascolto e alla partecipazione alle attività, ma non atteggiamenti di
insubordinazione tali da rendere necessario un intervento disciplinare.
Il profitto degli allievi risulta pertanto diversificato: taluni presentano adeguati
supporti di base, sufficienti capacità di osservazione ,espressive e lessicali,
puntuali nel lavoro scolastico e capaci di applicare, nel complesso, le
metodologie e le strategie proposte; altri sono sostenuti da una preparazione di
base accettabile, ma con qualche incertezza e disorganicità espressiva e lessicale;
in altri ancora persistono carenze e frammentarietà nella preparazione di base,
bisognosi di continui stimoli, semplificazioni e tempi di apprendimento dilatati.
L'elevato numero di assenze di taluni allievi, unitamente ad una mancata
applicazione allo studio e ad una scarsa serietà e maturità, hanno altresì
compromesso il perseguimento di risultati accettabili.
La partecipazione all’attività di stage nella fase iniziale dell’a.s. e l’elevato
numero di assenze alle lezioni hanno portato ad un rallentamento nello
svolgimento della programmazione e la ripetizione delle lezioni per gli allievi
che si sono avvicendati. Pertanto i programmi non potranno trovare completezza
nella trattazione, ma saranno sacrificati nelle ultime U.D. previste dalla
programmazione annuale.
Sono state altresì volutamente ridotte le opportunità formative extra-curriculari,
essendo stato il monte ore già ampiamente destinato all’attività di Alternanza
Scuola-Lavoro.
Gli autori esaminati sono stati analizzati nel contesto storico e letterario, nel
percorso biografico, ideologico, poetico, nella produzione artistica ritenuta più
significativa e rappresentativa per un pieno inquadramento degli stessi.
Obiettivo principale dell’insegnamento della Storia non è stata solo
l’acquisizione dei contenuti, nozioni e concetti, ma anche di un metodo di
approccio alla disciplina e lo sviluppo di una capacità critica che favorisca la
capacità di rilevamento del significato storico di quanto oggetto di studio.
Nella classe si è operata durante il corso dell’anno una didattica ”laboratoriale”
che, a seguito della lezione frontale della scrivente, prevalentemente attraverso
PPT e integrazioni con libri di testo e materiale vario, ha fatto seguito la
rielaborazione personale e/o di gruppo dei contenuti via via proposti. Pertanto
gli allievi si sono ritrovati talvolta a procedere parallelamente nella trattazione
di U.D. differenti, cui è seguita la condivisione del materiale elaborato, dando
così luogo ad uno studio di tipo ”cooperativistico” che ha decisamente arricchito
e allargato la dimensione individuale dell’azione di studio.
La presenza di un allievo diversamente abile, seguito per 9 ore dall'insegnante di
sostegno, non ha pregiudicato il sereno svolgimento dell'attività didattica,
essendo un soggetto tranquillo e ben inserito nel gruppo classe e che,
opportunamente guidato e sostenuto, è stato in grado di riferire contenuti
elementari e semplici concetti. Rimane comunque indispensabile I’ausilio
dell’insegnante di sostegno, manifestando difficoltà soprattutto nella
comunicazione verbale e nella rielaborazione personale dei contenuti, che sono
stati pertanto opportunamente selezionati dalla programmazione annuale.
Operazione questa che non è stata fatta in fase “progettuale” ma in itinere,
seguendo la predisposizione estemporanea all’impegno e all'applicazione e
all’eventuale interesse dell’allievo per un dato argomento. Finalità primaria del
percorso didattico-educativo è stata comunque formare al rispetto delle
consegne, oltre che curare la socializzazione e I'integrazione con il gruppo classe
e con qualsiasi altro gruppo verrà a configurarsi all'interno della struttura
scolastica (gruppo di studio, sopralluoghi, attività di laboratorio e quant'altro). I
contenuti oggetto delle verifiche scritte e orali sono stati individuati, in itinere,
dalla programmazione della classe e puntualmente concordati dai docenti
curriculari con il docente di sostegno.
L' allievo, rispetto agli anni precedenti, è apparso più sicuro nella padronanza
della Lingua Italiana, riuscendo a riferire, seppur in maniera non
sufficientemente corretta, i contenuti richiesti nelle verifiche scritte e orali.
Sebbene schivo e riservato, anche il grado di socializzazione risulta essere
migliorato.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI CONSEGUITI
-Conoscenza e comprensione di eventi storici.
-Conoscenza e comprensione di concetti.
-Conoscenza della relazione: spazio-tempo/ causa-effetto/ analogia-differenza.
-Acquisizione della dimensione temporale.
-Acquisizione della dimensione spaziale.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Modulo 1: La belle époque e il riformismo di Giolitti. La Grande guerra e la Rivoluzione Russa
Modulo 2 La crisi del dopoguerra
Modulo 3 L’età dei totalitarismi
Modulo 4 La Seconda Guerra Mondiale *
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
. Nell’insegnamento della Storia le unità didattiche saranno strutturate attorno ad alcuni nodi problematici
finalizzati a potenziare nello studente capacità di accesso ai problemi storici con rigore di metodo e varietà
di approcci.
Le attività didattiche varieranno in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni
argomento: si alterneranno lezioni frontali e dialogate, letture individuali, dibattiti e discussioni che
serviranno a sollecitare la formulazione di un giudizio critico da parte degli alunni.
Oltre al libro di testo si utilizzeranno anche fotocopie e la lim per la visione di filmati inerenti l’argomento
trattato.
Le produzioni richieste agli studenti sono di diverso tipo: interrogazioni orali, prove strutturate.ù
Libro di testo: “I fatti e le interpretazioni”,diN.Cristino,Ed.Petrini Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le attività didattiche sono state affrontate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte
da ogni argomento: si sono alternate lezioni frontali e dialogate, letture individuali, dibattiti e
discussioni che sono serviti a sollecitare la formulazione di un giudizio critico da parte degli alunni.
Oltre al libro di testo sono state utilizzate fotocopie predisposte dalla scrivente, la LIM per la
visione di filmati inerenti l’argomento trattato.
Le produzioni richieste agli studenti sono state di diverso tipo: interrogazioni orali, prove
strutturate.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. SSA GIOVANNA MARIA NURRA
ALLEGATO 1/C AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE: BELLU MAURA GIUSEPPINA
CLASSE: 5 N
PROFILO DELLA CLASSE
Gli alunni della 5 N agrario hanno avuto nel complesso un comportamento corretto ma non
sempre partecipativo. Una parte della classe mostra difficoltà espositive dovute a lacune
pregresse, incolmabili nel corso di un anno scolastico. Gli alunni incontrano numerosi problemi
nell’espressione scritta ed orale. Lo studio è molto legato al testo e sicuramente mnemonico, in
quanto mancano le capacità di costruzione ed organizzazione del discorso. Inoltre, l’impegno
saltuario ed occasionale non ha certo favorito l’apprendimento. Solo un numero esiguo di
studenti riesce ad esprimersi in modo accettabile su contenuti generali e professionali, anche se
permangono delle incertezze.
Diversi, quindi, sono i fattori che, in generale, hanno ostacolato il processo di insegnamento-
apprendimento:
- livello di partenza mediocre ed in alcuni casi insufficiente - scarso impegno e discontinua partecipazione al dialogo educativo - in alcuni casi, scarsa attitudine alla lingua. Date le caratteristiche dell’utenza si è ritenuto di dover privilegiare l’efficacia comunicativa anche a scapito della correttezza formale. Gli obiettivi prefissati sono stati in generale parzialmente raggiunti ed il profitto mediamente si attesta su valori appena sufficienti.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN TERMINI DI – CONOSCENZE –
COMPETENZE – CAPACITÀ
Conoscenza della terminologia tecnica e il lessico relativo ai temi trattati.
Conoscenza dei contenuti relativi agli argomenti specifici di indirizzo.
Capacità di cogliere i concetti generali e le informazioni specifiche in testi relativi all'agricoltura di difficoltà medio/bassa.
Produzione orale e scritta di brevi testi relativi al settore di indirizzo
Capacità di leggere e tradurre i testi esaminati relativi al settore specifico di indirizzo.
Il programma non è stato svolto completamente, principalmente a causa del rallentamento
dell'attività didattica per poter permettere agli alunni di assimilarne i contenuti. È stata poi
dedicata una lezione alla presentazione in lingua della rete Natura 2000.
Solo alcuni alunni mostrano di aver raggiunto gli obiettivi in maniera soddisfacente. Gli allievi con maggiore difficoltà conoscono il programma ma faticano ad esporlo in modo linguisticamente
corretto e la loro produzione scritta e orale, dunque, risulta carente e difficoltosa nella comunicazione del messaggio.
CONTENUTI – METODOLOGIA – MEZZI UTILIZZATI
È stato utilizzato soprattutto il metodo della lezione dialogata, anche se la classe non sempre è stata in grado di partecipare in maniera soddisfacente poiché mancavano le capacità e le abilità partecipative che un quinto anno di corso dovrebbe avere. I vari argomenti sono stati anche affrontati attraverso la lettura e la traduzione del testo, la sintesi dei vari argomenti effettuata in classe o fornita dall’insegnante, attraverso presentazioni in Power Point e mappe concettuali, lo svolgimento di esercizi di comprensione, soprattutto questionari, e l’esposizione in lingua.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione degli studenti si è tenuto conto dei livelli di partenza, dell'impegno e
dell'interesse dimostrato durante l'attività didattica oltre che dei risultati specifici delle verifiche.
La valutazione delle prove scritte ha fatto riferimento ai seguenti indicatori:
a) comprensione del testo/conoscenza dell’argomento b) correttezza grammaticale e lessicale c) capacità di rielaborazione Per le prove orali gli indicatori di valutazione sono stati:
a) conoscenza dell’argomento esposto
b) conoscenza del lessico della microlingua c) capacità di sintesi d) competenza comunicativa Sono state valutate anche le simulazioni della terza prova d'esame.
Le verifiche orali si sono basate su semplici conversazioni in relazione agli argomenti trattati. Per le verifiche scritte sono stati utilizzati prevalentemente quesiti a risposta aperta, anche in previsione della preparazione alla terza prova scritta dell'esame di stato. Sono state svolte due prove scritte e due verifiche orali per quadrimestre.
CONTENUTI TRATTATI
Libro di testo: SOW & REAP, Bianco, Gentile, ed. Reda
Modulo 1: Sustainable agriculture - The ecological footprint of farming
- Methods for sustainable agriculture
- Differences between organic and sustainable agriculture
- Genetic modifications
- Advantages and disadvantages of GMOs
- Industrial farming: forcing methods
Modulo 2: Viticulture - Grape and soil
- Types of grapes
- How to take care of grape vines: seasons
- Farming: pruning directions and grafting
- Harvesting: manual and mechanical harvesting
- Wine making: equipment
- Different types of wine
- Fermentation
Module 3: Energy in agriculture - Biomass: types of biomass energy sources
- Biogas
- Renewable energy sources: wind power and solar energy
Natura 2000 Network (fotocopia) – (short description of its aims)
Le restanti ore saranno dedicate al ripasso ed eventualmente all’ approfondimento di alcuni argomenti oltre che a prove di verifica.
Ore svolte al 10/05/2015: 85 - Ore da svolgere: 13
L'insegnante
Maura Bellu
ALLEGATO 1/D AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: LALLAI ATTILIO
CLASSE: V N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è formata da 10 alunni, tutti maschi; un alunno è seguito dall’insegnante di sostegno durante
tutte le ore della materia.
La frequenza è fortemente irregolare per almeno sei alunni; uno, in particolare, ha quasi smesso la
frequenza delle lezioni di matematica da circa due mesi, così che la sua valutazione si limita ad una sola
verifica scritta.
Le verifiche di inizio anno scolastico hanno evidenziato che meno della metà degli alunni possedeva
sufficienti competenze relative ai contenuti degli anni passati, gli altri manifestavano difficoltà, carenze,
alcuni lacune anche gravi, scarso interesse ed impegno, scarsa motivazione; durante la maggior parte
dell’anno scolastico l’impegno di quasi tutti si è dimostrato insufficiente e limitato alle sole ore di lezione,
mentre il lavoro di studio e consolidamento a casa sembra essere stato pressoché assente.
La partecipazione durante le spiegazioni è stata invece generalmente adeguata da parte della
maggioranza dei ragazzi, seppur dovendo ricorrere a numerosi richiami all’attenzione e al rispetto delle
regole, soprattutto relativamente all’uso del cellulare. A causa delle numerose assenze o interruzioni,
inoltre, è stato necessario ripetere gli stessi argomenti più volte, così che il programma previsto è risultato
notevolmente rallentato e di conseguenza ridotto.
Solo grazie all’attenzione prestata durante le lezioni e alle frequenti ripetizioni è stato possibile
ottenere delle valutazioni positive: alcuni alunni, pur dotati di buone capacità ed in possesso di sufficienti
conoscenze di base, non hanno coltivato la propria preparazione, riuscendo ad ottenere valutazioni solo
poco più che sufficienti. Durante l’ultima parte dell’anno scolastico si è potuto constatare un aumento della
motivazione e della partecipazione, in alcuni casi anche di maggior responsabilità nello studio oltre alle ore
di lezione, con frequenza dello sportello didattico pomeridiano.
La valutazione complessiva si può considerare, al momento, quasi sufficiente o sufficiente per la
maggior parte degli alunni, sempre però limitando i richiami agli argomenti precedenti, che si teme non
siano ben consolidati nella maggioranza dei casi.
Pur continuando a proporre esercizi e trattare temi che richiedono il ricorso a tutte le conoscenze
apprese, si può considerare debole la capacità di far ricorso ad esse quando non siano quelle
immediatamente trattate.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI CONSEGUITI In riferimento alla programmazione iniziale, gli obiettivi conseguiti in termini di conoscenze sono solo una parte di quelli previsti
inizialmente:
a causa della necessità di recuperare le carenze iniziali, della mancanza di consolidamento a casa degli argomenti trattati a lezione, dello
scarso impegno nell’approfondire autonomamente gli argomenti proposti, dell’insufficiente pratica nello svolgimento degli esercizi, della difficoltà e
non abitudine nel richiamare le preconoscenze necessarie ed utilizzarle in maniera opportuna, delle numerose e frequenti assenze di buona parte
della classe, della necessità di ripetere più volte gli stessi argomenti per consentire a tutti di poter procedere con i temi proposti, lo sviluppo del
programma ha risentito di un notevole rallentamento. Si è preferito, anziché rischiare di confondere gli alunni con una moltitudine di argomenti,
approfondire invece alcuni di questi in maniera da consolidarne l’apprendimento.
Si è scelto un percorso i cui argomenti fossero direttamente connessi tra loro, consentendo una trattazione fluida e di più comprensibile
significato, pur solo nell’ambito della disciplina:
in particolare:
approfondendo la comprensione di uno dei suoi utilizzi in campo disciplinare, la parte di geometria analitica relativa alla parabola (modulo
1); le disequazioni di grado superiore al primo (modulo 2); le disequazioni irrazionali (oltre il modulo 2, perché opportune per gli sviluppi
successivi); le funzioni nei loro aspetti fondamentali e generali, con esclusione delle esponenziali, logaritmiche e trigonometriche, per mancanza di
tempo (modulo 3); i limiti di funzione (modulo 4).
Quasi tutti gli alunni hanno seguito lo svolgimento degli argomenti proposti con sufficiente o quasi sufficiente apprendimento degli stessi,
almeno limitatamente al momento della trattazione e della verifica, mentre il loro richiamo in momenti successivi può costituire una difficoltà; è
stato però raggiunto l’obiettivo di far comprendere la correlazione e funzionalità reciproca tra i vari temi presentati.
In termini di competenze ed abilità, si sono riscontrate difficoltà per una rilevante parte di alunni: solo alcuni, e in maniera incerta ed
approssimata, sono in grado di utilizzare il linguaggio, i metodi, le strategie di pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; solo alcuni sanno utilizzare, nei limiti di quanto mostrato loro, gli strumenti informatici
utili, ad esempio, per visualizzare e rappresentare graficamente i dati di un problema, mentre l’utilizzo delle reti informatiche, per quanto ben
conosciuto e praticato, solo raramente è stato fatto per l’approfondimento disciplinare.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
RIPASSO
Equazioni di secondo grado e parabola: equazioni di secondo grado pure, spurie, monomie, complete, formula risolutiva dell’equazione completa;
equazione della parabola e grafico sul piano cartesiano, punti ed elementi fondamentali, intersezioni con gli assi, concavità e convessità; reciproche
posizioni di retta e parabola.
EQUAZIONI
Equazioni biquadratiche, equazioni binomie, equazioni trinomie; equazioni irrazionali;
DISEQUAZIONI
Ripasso e approfondimenti: definizioni, intervalli, studio del segno di un prodotto, disequazioni di secondo grado con metodo analitico e con
metodo grafico, disequazioni di grado superiore al secondo, risoluzione mediante scomposizione in fattori e studio del segno, disequazioni
biquadratiche, binomie con esponente pari o dispari, trinomie, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni, disequazioni col valore assoluto.
Disequazioni irrazionali: disequazioni irrazionali, radicali con indice pari e con indice dispari.
FUNZIONI
Definizioni, terminologia e generalità: corrispondenze e funzioni, diagrammi di Eulero–Venn, funzioni numeriche, funzioni empiriche e funzioni
matematiche, funzioni reali con variabile reale, espressione analitica e rappresentazione grafica, variabili, dominio e condominio, dominio naturale,
funzioni definite per casi, classificazione delle funzioni: forma esplicita e forma implicita, funzioni algebriche e trascendenti (solo nominate e
definite), razionali e irrazionali, intere e fratte, funzioni iniettive, suriettive, biiettive, composizione di funzioni, funzioni pari e funzioni dispari,
funzioni crescenti e funzioni decrescenti, le funzioni con valore assoluto, la funzione inversa.
LIMITI DI FUNZIONE
Topologia della retta: intervalli (limitati, illimitati, chiusi, aperti, ampiezza, raggio e centro dell’intervallo), intorni di un punto (completo, circolare,
destro, sinistro), punti isolati, punti di accumulazione.
Limiti: definizione di limite finito per x che tende a un valore finito, formulazione simbolica della definizione, significato della definizione e
interpretazione grafica, verifica del limite; le funzioni continue, definizione e caratteristiche del grafico (funzione costante, funzione polinomiale,
funzione radice quadrata); limite destro e limite sinistro; definizione di limite infinito (+ infinito o – infinito) per x che tende a un valore finito,
formulazione simbolica della definizione, significato della definizione e interpretazione grafica, verifica del limite; definizione di limite finito per x
che tende a + infinito o a - infinito, formulazione simbolica della definizione, significato della definizione e interpretazione grafica, verifica del limite;
definizione di limite infinito (+ infinito o – infinito) per x che tende a + infinito o a - infinito, formulazione simbolica della definizione, significato della
definizione e interpretazione grafica, verifica del limite; asintoti verticali, orizzontali, obliqui; cenni sulla forma indeterminata
e sul
procedimento per calcolarne il valore.
CONTENUTI CHE SI INTENDE ANCORA TRATTARE
Primi teoremi sui limiti: teorema dell’unicità del limite, teorema della permanenza del segno, teorema del confronto.
Operazioni sui limiti: limite della somma algebrica di due funzioni, limite del prodotto di due funzioni, limite della potenza di una funzione, limite
della funzione reciproca, limite del quoziente di due funzioni; le forme indeterminate: elencazione e metodi per calcolare i limiti che presentano
forme indeterminate.
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
Si è utilizzata prevalentemente la lezione frontale partecipata; sono state inoltre svolte varie esercitazioni guidate e, in alcuni casi, condotte
in gruppi in modo che i singoli alunni si confrontassero tra loro sull’utilizzo delle strategie e delle procedure più opportune per risolvere i problemi
posti; spesso sono state fornite spiegazioni, chiarimenti e ripetizione di argomenti individuali, anche a diversi livelli di approfondimento,
richiedendo però sempre l’attenzione e il contributo da parte di tutti, così anche da far emergere eventuali difficoltà non immediatamente
individuate; sono sempre stati svolti numerosi esercizi d’esempio da parte dell’insegnante e di verifica formativa da parte degli alunni; si è sempre
cercato di richiamare e consolidare le conoscenze precedenti richieste per lo sviluppo dei nuovi argomenti e delle nuove procedure di calcolo;
quando possibile, si è cercato di mostrare anche come le conoscenze precedenti possano essere interpretate o utilizzate alla luce degli sviluppi dei
nuovi argomenti; sono stati spesso posti problemi o esercizi di risoluzione non solo meccanica ma soprattutto implicante la scelta dei dati
significativi, la loro analisi ed elaborazione razionale, l’utilizzo delle capacità logiche, la scelta di strategie risolutive efficaci.
Libro di testo: Bergamini, Trifone, Barozzi – Ed. Zanichelli: Moduli di matematica - L – Le coniche e le trasformazioni nel piano cartesiano;
Moduli di matematica - S – Le disequazioni e le funzioni;
Moduli di matematica - T – I limiti
Lavagna a gesso e lavagna a pennarello Computer e proiettore. Software dinamici e siti internet (Geogebra) Appunti - dispense dell’insegnante, schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Verifiche scritte e orali ed esercitazioni con valutazioni formative e sommative:
test a risposta chiusa, test a risposta aperta, svolgimento di esercizi (prevalentemente), risoluzione di
problemi, disegno di grafici, esposizione di argomenti.
Elementi considerati:
livello di impegno e partecipazione, costanza nella partecipazione e continuità nei risultati, conoscenza
degli argomenti trattati, comprensione dei problemi e degli esercizi proposti, corretta individuazione dei
procedimenti da adottare, correttezza ed esattezza nell’applicazione delle procedure di calcolo, livello di
sicurezza nell’utilizzo delle conoscenze precedenti, possesso delle conoscenze di base, abilità nella
individuazione delle strategie più opportune e delle conoscenze precedenti utili per risolvere esercizi o
problemi anche inconsueti.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. ATTILIO LALLAI
ALLEGATO 1/E AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE DOCENTE: Pietro Angelo Urgu
CLASSE: V N AGRARIO
PROFILO DELLA CLASSE
La classe V N Agrario, composta da 10 alunni, dove insegno da quest'anno, è
caratterizzata da una buona propensione alla partecipazione attiva al dialogo
scolastico, spesso animata per alcuni da vivo interesse in particolare nei riguardi
degli aspetti centrali degli argomenti trattati. Tale inclinazione da me
incoraggiata e valorizzata, è stata mediamente sostenuta anche dalla continuità
nel lavoro, seppure in certi casi con una qualche selettività nella gestione del
lavoro di preparazione. Un gruppo di alunni dal profitto molto buono o
eccellente, si distingue per impegno ed autonomia di giudizio. Un secondo
gruppo, grazie all'impegno ed al sincero interesse verso gli argomenti trattati, ha
compiuto rilevanti progressi, soprattutto negli ultimi mesi, sia
nell'organizzazione che nell'esposizione delle proprie conoscenze, raggiungendo
una solida preparazione da discreta a buona. Un terzo gruppo, sebbene presenti
talune debolezze nel raggiungimento di determinati obiettivi, è comunque
riuscito non senza fatica a seguire il lavoro svolto in palestra, raggiungendo
risultati sufficienti. Da segnalare la presenza di un allievo con problemi, ma con
un coraggio veramente impressionante che è riuscito a raggiungere risultati
buoni.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari. Rispetto dell'ambiente e
degli spazi idonei per svolgere tali attività. Capacità di organizzare dei tornei e
delle manifestazioni. Educazione alla salute, norme di primo soccorso.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari. Rispetto dell'ambiente e
degli spazi idonei per svolgere tali attività. Capacità di organizzare dei tornei e
delle manifestazioni. Educazione alla salute, norme di primo soccorso.
CONTENUTI TRATTATI
Esercizi di stretching, di allungamento di potenziamento organico generale a
carico naturale e con sovraccarico. Esercizi alla spalliera, traslocazioni al quadro
Svedese, volteggi alla cavallina, volteggi alle parallele, palco di salita. Salto in alto
stile Fosbury-Flop, salto in lungo, getto del peso, lancio del disco. Corsa a ritmo
lento per un tempo prolungato, test di Cooper, corsa veloce. Pallavolo- Basket-
Pallatamburello- Badminton- Giochi di Società. Teoria: Ossa- Articolazioni-
Muscoli- Apparato Cardio-Circolatorio- Apparato Respiratorio.
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Potenziamento muscolare- Potenziamento fisiologico- miglioramento delle capacità muscolari e delle
attitudini ginniche.
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
Lezione frontale con attività di gruppo ed in coppia, metodo diretto ed indiretto in
forma ludica più motivante per l'apprendimento.
.
Libro di testo: Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Test di autocontrollo, esercizi di mobilità articolare, di equilibrio, di
coordinazione motoria, con sovraccarico, in sospensione, trazioni, allungamenti.
Gioco di squadra. Le prove di verifica hanno contemplato una serie di attività di
varia natura, verifiche orali e prove pratiche. Le prove comunque attinenti alla
programmazione disciplinare presentate all'inizio dell'anno hanno mirato a
valutare in particolare ( conoscenze- competenze capacità). La valutazione ha
avuto valenza educativa, gli allievi sono stati informati e resi consapevoli dei
criteri, degli obiettivi da conseguire, delle proprie capacità e delle eventuali
carenze. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto anche dell'interesse,
della partecipazione e dei livelli di partenza.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. PIETRO ANGELO URGU
ALLEGATO 1/F AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA Agronomia del territorio montano e sistemazioni idraulico forestali
DOCENTE
Pinna Giovanni, Ruiu Antonio Giovanni
CLASSE: V^ N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è costituita da 10 alunni tutti maschi. Tre di essi (Fronteddu M., Marcis M., Anghel A.) sono
convittori. La classe è alquanto eterogenea per quanto concerne la provenienza territoriale: Bosa,
Macomer, Posada, Abbasanta, Borore, Sindia, Suni. Fa parte del gruppo diversamente abile. Infine c’è
l’alunno Anghel A. (diversamente abile) che si è avvalso dell’insegnante di sostegno, è di nazionalità
rumena che ancora non ha del tutto acquisito le capacità linguistico espressive della lingua italiana.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI CONSEGUITI
Conoscenza degli elementi strutturali fondamentali del paesaggio e del territorio.
Conoscenza e comprensione dell’intreccio dei fattori naturalistici ed ecologici del paesaggio.
Saper definire le modalità per la descrizione degli assetti ambientali e la individuazione di indici di criticità.
Saper individuare situazioni di dissesto idrogeologico e delle tecniche per la realizzazioni di sistemazioni
idraulico forestali.
Sufficiente conoscenza e competenza delle operazioni agronomiche nel rispetto delle norme relative alla
sicurezza ambientale e della tutela della salute.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
MODULO 1 : IL PAESAGGIO E LA LETTURA DEL TERRITORIO
MODULO II : IRRIGAZIONE E BONIFICA
MODULO III : IL BACINO IDROGRAFICO-IL DISSESTO IDROGEOLOGICO-RECUPERO DELLE AREE DEGRATATE
Parte pratica:
Lavori di approfondimento sull’acqua e le piante. L’irrigazione e i piani di bonifica. I consorzi di
bonifica di Oristano e Arborea: lavoro di ricerca Internet sulla formazione, organizzazione e
funzionamento. Le bonifiche del territorio: la classificazione delle Opere Idrauliche.
Le esercitazione pratiche azienda Santa Maria: Operazioni tecniche di potatura piante forestali
Cedro Deodara, Oleandro e Bosso Baleari, siepe aiuole. Lavorazioni del terreno. Uso attrezzi da
lavoro diversi. La pianificazione e l’assetto del territorio: lavoro di approfondimento.
Il paesaggio e il territorio. L’inquinamento ambientale: atmosferico; delle acque e del suolo. Gli
elementi e le cause delle forme di inquinamento. Lavori di ricerca internet.
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
Gli argomenti sono stati proposti in forma dialogica, attraverso lezioni di tipo frontale e partecipata, con
continui riferimenti alla vita pratica e professionale, al fine di stimolare l’interesse degli allievi per la
disciplina.
Libro di testo: Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Orali (domande-flash dal posto, verifiche orali alla lavagna o alla LIM).
Scritte (relazioni, verifiche strutturate o semistrutturate).
Pratiche (in azienda, laboratori, sopralluoghi aziendali, etc.).
Valutazione formativa e sommativa.
Per quanto concerne la valutazione, il livello di sufficienza è stato raggiunto con una conoscenza
completa ma non approfondita degli argomenti trattati. La proposta di voto periodica e finale è
stata la risultante di una molteplicità di fattori sintetizzabili nei seguenti punti:
- Livelli di partenza e progressi registrati;
- Partecipazione all’attività didattica e alla vita della classe;
- Impegno, applicazione, costanza nello studio;
- Livello di conoscenza di contenuti;
- Situazione personale.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. PINNA GIOVANNI
PROF. RUIU ANTONIO GIOVANNI
ALLEGATO 1/G AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE DOCENTE: Prof. Pietro Serra
CLASSE: V SEZ. N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da n° 11 allievi, (tutti maschi), ma hanno frequentato le lezioni solo in 10.Gli allievi
provengono n.4 da Bosa, 1 da Suni,1 da Borore,1 da Abbasanta,1 da Sindia,1 da Posada e uno da
Macomer. Un alunno è diversamente abile, per il quale è stata prevista una programmazione differenziata
per obiettivi minimi.
La frequenza alla lezioni, per la maggior parte degli alunni, è stata regolare, mentre sono stati registrati casi
di frequenza discontinua a tratti occasionali.
Il comportamento è risultato, per la gran parte degli allievi, poco rispettoso delle regole scolastiche (uso del
cellulare in classe, mancato rispetto delle consegne, rifiuto delle verifiche e assenze programmate), mentre
la partecipazione all’attività didattica è stata, in linea generale, poco costruttiva. Anche l’impegno è stato
modesto per la maggior parte degli allievi, ed il metodo di studio rilevato è risultato non del tutto autonomo.
Un alunno, ha dimostrato impegno profuso e costante, spiccato interesse e partecipazione, nonostante
qualche difficoltà di tipo espressivo.
Si è cercato nel corso dell’anno di trovare per ognuno le giuste motivazioni per acquisire i contenuti
programmati; i risultati però sono stati non sufficientemente proficui per tutti gli allievi.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI CONSEGUITI
Per la valutazione si è tenuto conto dei seguenti fattori interagenti:
il livello di partenza e il progresso evidenziato in relazione a esso (valutazione di tempi e qualità del recupero, dello
scarto tra conoscenza, abilità e competenze in ingresso ed in uscita);
i risultati della prove e i lavori prodotti;
le osservazioni relative alle competenze trasversali;
il livello di raggiungimento delle competenze specifiche prefissate;
l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo in classe;
l’impegno e la costanza nello studio, l’autonomia, l’ordine, la cura, le capacità organizzative
Per l’alunno disabile, sono stati seguiti dei percorsi di apprendimento personalizzati e/o individualizzati definiti nel quadro di
un Piano Educativo Individualizzato.
Per quanto riguarda la conoscenza generale della disciplina, il livello di preparazione evidenziato
alla fine del corrente anno scolastico, è nel complesso eterogeneo e si attesta sui seguenti valori:
-buono :n.1 alunno
-sufficiente: n.4 alunni
-meno che mediocre:n.4 alunni
Nel complesso, si evidenzia un livello di preparazione generale non del tutto sufficiente; ciò
deriva da lacune conoscitive di base, da difficoltà di tipo espressivo, dalla scarsa applicazione
allo studio e dalla discontinuità nella frequenza.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
O N.1- I BILANCI PARZIALI QUALI STRUMENTI ECONOMICI DI GESTIONE DELLE AZIENDE AGRARIE
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
-conoscere i costi fissi, variabili, costi specifici e congiunti. Il costo totale unitario.
-Concetto di trasformazione di un bene e di utilità;
- La differenza tra valore e prezzo di trasformazione.
- I limiti dei bilanci parziali ed i calcolo dei costi specifici.
- il costo di produzione.
- Differenza tra miglioramento agrario e fondiario.
- il concetto di Bonifica integrale, Piani territoriali e riordino fondiario.
-La valutazione delle colture arboree e forestali.
ABILITÀ’:
-saper riconoscere e valutare i costi ed i fattori produttivi dell’azienda agraria
-saper impostare le diverse tipologie di bilancio parziale a seconda degli usi
-saper fare un’analisi della produzione e dei costi
COMPETENZE:
Saper redigere un bilancio settoriale: identificare i dati, calcolare produzioni e costi, analizzare
l’efficienza aziendale
MODULO N.2- I MIGLIORAMENTI FONDIARI E RELATIVI GIUDIZI DI CONVENIENZA
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
- le metodologie di calcolo dei bilanci economici.
-il reddito fondiario, il reddito di lavoro , il reddito di capitale, il reddito netto dell’imprenditore concreto;
- il concetto di saggio di fruttuosità;
- il concetto di valore capitale
- costi diretti e indiretti di un miglioramento fondiario.
ABILITÀ’:
-saper scegliere il parametro economico più idoneo nel valutare un miglioramento fondiario a seconda della figura
imprenditoriale;
-saper calcolare i costi diretti e indiretti di un miglioramento fondiario;
-saper calcolare il tempo di ritorno del capitale
COMPETENZE:
Saper redigere un bilancio aziendale ante miglioramento e post miglioramento ed esprimere il
giudizio di convenienza
MODULO N.3- I BILANCIO DEL VALORE E PREZZO DI TRASFORMAZIONE
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
-conoscere i costi fissi e variabili di un determinato prodotto agrario.
-Concetto di trasformazione di un bene e di utilità;
- La differenza tra valore e prezzo di trasformazione.
-Strumenti economici di gestione delle trasformazioni,
determinazione del prezzo di macchiatico, di trasformazione del
foraggio in prodotti zootecnici, di trasformazione del latte in
prodotti lattiero-caseari
- ABILITÀ’:
-saper riconoscere e valutare i costi della trasformazione
-saper impostare le diverse tipologie di bilancio parziale a seconda degli usi
-saper fare un’analisi della produzione e dei costi
COMPETENZE:
Saper redigere un bilancio di trasformazione, identificare i di costi di trasformazione e saper
decidere se vendere il prodotto prima o dopo la trasformazione
MODULO N.4- LA VALUTAZIONE DEI DANNI E DELLE ANTICIPAZIONI COLTURALI
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
- conoscere il concetto di danno e di rischio. Il concetto di responsabilità civile e principio indennitario
-indennizzo materiale e indennizzo finanziario
-assicurazioni contro i danni alle cose, alle persone, commerciali e finanziarie
- quali rischi sono assicurabili
- la copertura assicurativa di base
- il premio puro e il caricamento.
- la copertura assicurativa: a valore intero e a primo rischio
- il grado di copertura assicurativa: la franchigia, la somma assicurata e il valore effettivo
-gli elementi fondamentali di una polizza di assicurazione
-Che cosa si assicura contro la grandine
-Concetto di frutto pendente
-concetto di anticipazione colturale
-concetto di valore di Aspettazione
ABILITÀ’:
-saper individuare i rischi legati al trasporto delle merci;
-saper effettuare le indagini preliminari che deve effettuare il perito una volta che si è verificato il danno.
-saper individuare i costi effettivamente prevedibili e i prodotti realizzabili di un determinata coltura erbacea e arborea
COMPETENZE:
saper valutare il danno causato dalla grandine
-saper valutare il danno relativo ad un fabbricato distrutto totalmente, o in parte, dall’incendio
-saper stimare i frutti pendenti e le anticipazioni colturali
MODULO N.5 – C0NSORZI E PIANI DI BONIFICA
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
- L’attività di bonifica
-il piano generale di bonifica
-piani territoriali regionali di coordinamento(PTRC)
-la classificazione delle opere idrauliche di bonifica(categorie)
-il Piano di classifica.
-il ruolo di contribuenza
- ABILITÀ’:
-saper riconoscere i compiti e linee fondamentali di azione dei consorzi di bonifica
-saper individuare i criteri di riparto del tributo di bonifica
COMPETENZE:
Capire il funzionamento del piano di classifica
MODULO N.6- ANALISI COSTI- BENEFICI E VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
- concetto di danno ambientale: sistema giuridico del danno da riparare
-previsione delle probabili implicazioni ambientali ed economiche a seguito della realizzazione dell’opera
- bilancio degli impatti ambientali
- studio del VIA:procedimento monetario (analisi costi-benefici e non monetario
-valore attuale netto(VAN);rapporto benefici e costi attualizzati(RBCA); tasso di rendimento interno(TRI); tempo di ritorno
capitale(TRC)
- le matrici grezze per la misurazione e valutazione degli impatti ambientali
- gli indicatori ambientali per la misurazione degli impatti
- gli indici e i pesi per la formulazione di un giudizio di qualità
-parametri per impiegati per calcolare il giudizio complessivo dei progetti proposti
ABILITÀ’:
-saper individuare le diverse tipologie d’impatto ambientale
- saper individuare gli impatti ambientali in relazione all’attività produttiva proposta
-saper valutare il danno ambientale
-saper misurare gli impatti ambientali, individuazione degli indici, determinazione dei pesi e calcolo dei parametri di
valutazione
COMPETENZE:
Essere in grado di promuovere uno sviluppo di settore sostenibile
MODULO N.7 – FUNZIONI DELL’ UFFICIO DEL TERRITORIO, DOCUMENTI E SERVIZI CATASTALI,
CATASTI SETTORIALI
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
-storia del catasto
- legge fondamentale del catasto italiano
-scopo del catasto dalla sua istituzione ad oggi
-tipologie di catasto: catasto rustico e urbano(NCEU)
-la particella catastale e la unità immobiliare
- la tariffa catastale
- il reddito dominicale(RD) e il reddito agrario(RA)
-gli atti catastali collegati tra loro
-catasti settoriali
- ABILITÀ’:
-saper individuare una partita catastale partendo dalla particella
-saper individuare il RD e il RA conoscendo la tariffa catastale
COMPETENZE:
Capire il funzionamento dell’Agenzia del Territorio
MODULO N.8- NORMATIVA E DOTTRINA DELLA TUTELA AMBIENTALE E DEL PAESAGGIO
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
L’intervento dell'insegnante e sempre stato indirizzato alla valorizzazione del contributo della classe alla attività didattica, e
stimolandone le capacità critiche; si è sempre cercato di portare ogni alunno ad utilizzare le conoscenze acquisite per operare in
altri contesti. Le attività didattiche, articolate in moduli e in unità di apprendimento, si sono svolte secondo il seguente schema:
- presentazione degli obiettivi - presentazione dei contenuti - analisi dei contenuti - discussione guidata - fissaggio ed eventuale ampliamento delle conoscenze, attraverso l’utilizzo dei testi e degli strumenti in essi contenuti
(grafici, illustrazioni, tabelle, cartine, mappe concettuali, etc.) - eventuali integrazioni ,sottoforma di ricerche individuali o di gruppo, utilizzo di audiovisivi, etc. - esercitazioni in classe ,a casa - interventi di consolidamento e potenziamento
STRUMENTI
Libro di testo:
obiettivi in termini di
conoscenze, competenze e
abilità
CONOSCENZE:
- Disposizioni legislative nazionali e regionali sulle zone montane.
-Norme comunitarie, nazionali e regionali per la tutela delle
acque, dei suoli e dei prodotti alimentari.
-Regime di responsabilità negli interventi sull’ambiente e sul
territorio agro-forestale.
-Normativa forestale nazionale e regionale; prescrizioni di
massima.
-Normativa relativa alla gestione di rifiuti, liquami e reflui.
-Normativa comunitaria, nazionale e regionale sulle produzioni
biologiche.
-Vincolo idrogeologico.
ABILITÀ’:
-saper individuare le normative settoriali italiane e comunitarie in ambito agro-forestale
COMPETENZE:
Essere in grado di operare nel settore agro-forestale nel rispetto normativo
Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione del processo di apprendimento ha riguardato l’alunno e il suo percorso didattico. Nella valutazione dell’alunno si è
tenuto conto dei seguenti fattori interagenti:
il livello di partenza e il progresso evidenziato in relazione a esso (valutazione di tempi e qualità del recupero, dello scarto
tra conoscenza, abilità e competenze in ingresso ed in uscita);
i risultati della prove e i lavori prodotti;
le osservazioni relative alle competenze trasversali;
il livello di raggiungimento delle competenze specifiche prefissate;
l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo in classe;
l’impegno e la costanza nello studio, l’autonomia, l’ordine, la cura, le capacità organizzative;
La verifica dell’apprendimento è stata strettamente coerente nei contenuti e nei metodi con il complesso di tutte le attività svolte
durante il processo di insegnamento-apprendimento, non si è ridotta ad un semplice controllo formale delle conoscenze acquisite,
ma ha tenuto conto delle conoscenze, competenze e capacità in funzione degli obiettivi prefissati.
Le prove di verifica sono state di varia natura:
- , scritte e/o orali, dirette ad accertare l’apprendimento dei contenuti affrontati, tale da consentire Verifiche formative
all’insegnante di procedere alla spiegazione dell’argomento successivo o di effettuare , se è il caso ore di recupero. Le
verifiche sono state costanti e continue
- , effettuate al termine di moduli o unità didattiche, sono state in numero congruo a quadrimestre e verifiche sommative
comunque non inferiori a due.
Gli alunni saranno preventivamente informati della data della verifica e degli obiettivi che dovevano essere valutati.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. SERRA PIETRO
ALLEGATO 1/H AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONI FORESTALI DOCENTE: Gian Luca Marras, Antonio Giovanni Ruiu
CLASSE: V N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe si presenta complessivamente disomogenea per quanto riguarda l’impegno dello studio della
materia, sia per quanto riguarda la partecipazione attiva alle spiegazioni, sia per quanto riguarda lo studio e
l’approfondimento degli argomenti trattati. In pochissimi hanno manifestato vivo interesse e partecipazione
costante, il gruppo più numeroso ha evidenziato un impegno incostante e superficiale, mirato al solo
raggiungimento dei risultati minimi con profitti generalmente appena sufficienti, con un discorso e una
valutazione adeguata per l’alunno Anghel A.; con un impegno sufficiente a volte superficiale durante le
lezioni. Durante le esercitazioni pratiche e nei lavori di approfondimento l’impegno è stato complessivamente
buono, con partecipazione attiva in tutte le attività proposte e preventivate con il programma di studi. Anche
nelle esercitazioni occorre distinguere un gruppo di alunni il cui impegno è stato sempre costante e ben oltre
la sufficienza, altri invece hanno mostrato minore costanza. Alcune attività pratiche ad esempio sono state
svolte da questi in modo superficiale e tardivo, vedasi la realizzazione dell’Erbario.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli obbiettivi sono stati raggiunti in modo non omogeneo e a diversi livelli.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Riconoscere le principali specie forestali della Sardegna
Individuare i criteri di governo e trattamento di un soprassuolo forestale.
Individuare il parco macchine necessario all’azienda forestale in relazione al contesto operativo.
Riconoscere le diverse tipologie organizzative del cantiere forestale.
Applicare i concetti base della gestione forestale sostenibile.
Conoscenza delle norme di Sicurezza nei cantieri Forestali.
Individuare gli assortimenti più idonei in base alle caratteristiche del materiale legnoso e alla sua
trasformazione.
Corretto utilizzo delle attrezzature manuali per i lavori nel bosco.
CONTENUTI TRATTATI
Elementi di Selvicoltura: Il Bosco.
Il bosco e l’ambiente; Zone climatico-forestali; Benefici, funzioni e
classificazione del bosco.
Elementi di Selvicoltura: governo e trattamento del bosco.
Il governo del bosco.
Governo a fustaia: Turno; Tipologia di trattamento delle fustaie: Trattamento a
tagli raso, trattamento a tagli successivi, trattamento a tagli successivi uniformi,
trattamento a taglio saltuario.
Governo a ceduo: Turno; Tipologie di trattamento del ceduo; ceduo semplice,
ceduo matricinato, ceduo a sterzo, ceduo composto, cedui a ciclo breve per la
produzione di biomassa.
Ricostituzione, riconversione e trasformazione dei boschi.
La conversione del bosco: Conversione da ceduo semplice a ceduo composto,
Conversione del ceduo composto a fustaia, conversione da ceduo a fustaia.
Trasformazioni del bosco.
L’esbosco. Principali macchine impiegate per l’esbosco.
Tecniche di arboricoltura da legno; Scelta delle specie, Tipologie dell’impianto.
Selvicoltura speciale delle principali specie mediterranee in particolare: querce,
castagno, pini e macchia mediterranea.
Parte pratica:
Il Bosco: Caratteristiche, funzioni e sfruttamento.
Le cure colturali delle diverse piante che costituiscono il bosco:
Operazioni tecniche pratiche di potatura;
Decespugliamento;
Diradamento delle piante forestali.
Cure e lavorazioni del terreno: Tecnica di formazione dei gradoni in terreni
collinari e montani.
La ricerca; il riconoscimento e la classificazione botanica delle piante forestali e
degli arbusti della macchia mediterranea.
La formazione e la composizione dell’erbario forestale, sia nella forma digitale
computerizzata che cartaceo: 40 piante e arbusti della macchia mediterranea.
Gli attrezzi e le macchine da lavoro nelle esercitazioni pratiche agrarie del bosco.
Le cure colturali delle aiuole Scuola Santa Maria, potatura piante cedro;
oleandro e siepe bosso Baleari.
Le esercitazioni pratiche relative alle operazioni tecniche di misurazioni delle
piante forestali con il cavalletto dendrometrico: raccolta ed elaborazione dei dati
ottenuti.
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Modulo I: Classificazioni bioclimatiche – tecniche di rinnovazione ed impianto del bosco
Modulo II: Elementi di selvicoltura generale e speciale
Modulo III : caratteristiche e funzionamento delle macchine per le utilizzazioni forestali
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
Gli argomenti sono stati proposti in forma dialogica, attraverso lezioni di tipo frontale e partecipata, con continui riferimenti alla vita pratica e professionale, al fine di stimolare l’interesse degli allievi per la disciplina.
Libro di testo: Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale: Forgiarini, Damiani, Puglisi., REDA
Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi Dispense e appunti forniti dal docente.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Elementi considerati:
Le verifiche utilizzate sono state orali e scritte.
Le verifiche scritte consistevano in domande a risposta aperta la cui risposta prevedeva trattazione sintetica
di argomenti e domande a risposta chiusa.
La valutazione, espressa in decimi, considerava i seguenti elementi:
- Correttezza e completezza degli argomenti - Approfondimento delle questioni proposte - Utilizzo del linguaggio corretto
L’attività pratica è stata valutata considerando:
- Impegno nello svolgere l’attività - Comportamento - Risultato conseguito
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. GIAN LUCA MARRAS
PROF. ANTONIO GIOVANNI RUIU
ALLEGATO 1/I AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: GESTIONE DI PARCHI, AREE PROTETTE E ASSESTAMENTO
FORESTALE DOCENTE: Antonio Sassu, Antonio Giovanni Ruiu
CLASSE: V N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe si presenta complessivamente disomogenea per quanto riguarda l’impegno dello studio
della materia, sia per quanto riguarda la partecipazione attiva alle spiegazioni, sia per quanto
riguarda lo studio e l’approfondimento degli argomenti trattati. In pochissimi hanno manifestato
vivo interesse e partecipazione costante, il gruppo più numeroso ha evidenziato un impegno
incostante e superficiale, mirato al solo raggiungimento dei risultati minimi con profitti
generalmente appena sufficienti.
Durante le esercitazioni pratiche e nei lavori di approfondimento l’impegno è stato
complessivamente buono, con partecipazione attiva in tutte le attività proposte e preventivate con
il programma di studi. Anche nelle esercitazioni occorre distinguere un gruppo di alunni il cui
impegno è stato sempre costante e ben oltre la sufficienza, altri invece hanno mostrato minore
costanza. Alcune attività pratiche ad esempio sono state svolte da questi in modo superficiale e
tardivo.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli obbiettivi sono stati raggiunti in modo non omogeneo e a diversi livelli.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Conoscere i diversi tipi di aree naturali protette e le caratteristiche che le differenziano
Conoscere i Parchi Nazionali presenti in Sardegna
Conoscere alcuni dei più importanti Parchi Regionali presenti in Sardegna
Conoscere le peculiarità delle aree della Rete Natura 2000
Conoscere le aree SIC e ZPS presenti a livello locale
Identificare gli aspetti di base di un piano di assestamento forestale
Riconoscere le differenze tra i piani di assestamento a scopo produttivo e quelli a scopo ricreativo, di protezione e di gestione naturalistica
Conoscere le fasi operative di un piano di assestamento
Progettare e gestire semplici servizi naturalistici, in particolare riguardanti la sentieristica
Utilizzare strumenti di localizzazione satellitare per la realizzazione di itinerari
Progettare e realizzare indicazioni sentieristiche
Riconoscere le piante forestali e gli arbusti della macchia mediterranea
Realizzare un erbario (cartaceo e digitale)
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Le aree protette del territorio
Assestamento Forestale
Pianificazione e progettazione nei parchi e nelle aree protette
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
Lezione frontale
Lezione dialogata
Esposizione mediante strumenti multimediali
Approfondimenti tramite il PC
Esercitazioni pratiche
Lavori di gruppo ed individuali .
Libro di testo: Forgiarini, Damiani, Puglisi. Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale, REDA Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi Audiovisivi (documentari)
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche utilizzate sono state orali e scritte.
Le verifiche scritte consistevano in domande a risposta aperta, la cui risposta prevedeva
trattazione sintetica di argomenti.
La valutazione, espressa in decimi, considerava i seguenti elementi:
- Correttezza e completezza degli argomenti - Approfondimento delle questioni proposte - Utilizzo del linguaggio corretto
L’attività pratica è stata valutata considerando:
- Impegno nello svolgere l’attività - Comportamento - Risultato conseguito
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. ANTONIO SASSU
PROF. ANTONIO GIOVANNI RUIU
ALLEGATO 1/L AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: SOCIOLOGIA RURALE, VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DEL
TERRITORIO MONTANO DOCENTE: Antonio Sassu
CLASSE: V N
PROFILO DELLA CLASSE
La classe si presenta complessivamente disomogenea per quanto riguarda l’impegno dello studio
della materia, sia per quanto riguarda la partecipazione attiva alle spiegazioni, sia per quanto
riguarda lo studio e l’approfondimento degli argomenti trattati. In pochissimi hanno manifestato
vivo interesse e partecipazione costante, il gruppo più numeroso ha evidenziato un impegno
incostante e superficiale, mirato al solo raggiungimento dei risultati minimi con profitti
generalmente appena sufficienti.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli obbiettivi sono stati raggiunti in modo non omogeneo e a diversi livelli.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Conoscere l’evoluzione storica delle conoscenze e delle tecniche in agricoltura
Conoscere l’evoluzione storica della società rurale
Conoscere i principali strumenti statistici delle indagini sociologiche
Conoscere i concetti di ruralità e spazio rurale
Individuare gli strumenti adatti alla tutela del paesaggio rurale
Conoscere i principi della PAC
Essere capaci di accedere ai principali strumenti di finanziamento delle attività agricole e forestali
Interpretare gli aspetti della multifunzionalità agraria
Conoscere e saper applicare i concetti di filiera, filiera corta e altri sistemi di valorizzazione produttiva (es. marchi di qualità)
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Storia dell’agricoltura, dalla Preistoria alla PAC
Elementi di Sociologia rurale
Valorizzazione economica del territorio: Politiche agricole e OCM
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
Lezione frontale
Lezione dialogata
Esposizione mediante strumenti multimediali
Approfondimenti tramite il PC
Esercitazioni pratiche
Lavori di gruppo ed individuali .
Libro di testo: o Murolo, Scarcella. Elementi di Sociologia e Storia dell’Agricoltura, REDA o Forgiarini, Damiani, Puglisi. Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale, REDA
Lavagna Interattiva Multimediale. Software dinamici e siti internet Schemi riepilogativi Audiovisivi (documentari)
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche utilizzate sono state orali.
La valutazione, espressa in decimi, considerava i seguenti elementi:
- Correttezza e completezza degli argomenti - Approfondimento delle questioni proposte - Utilizzo del linguaggio corretto
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. ANTONIO SASSU
ALLEGATO 1/M AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: SOSTEGNO (9 ORE) DOCENTE: Alessandra Melas
CLASSE: V N
PROFILO DELLO STUDENTE
Lo studente Adrian Jonut Anghel risulta affetto, come da diagnosi funzionale, da disturbo dello spettro
autistico a funzionamento intellettivo limite. Presenta, oltre ai tratti caratteristici dei disturbi a spettro
autistico, disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), come – per esempio – la discalculia.
Si rimanda al profilo dinamico funzionale per un’analisi più approfondita della situazione dello studente.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Si evidenziano significativi progressi rispetto all'inizio dell'anno scolastico per quanto concerne: a)
relazionale col gruppo classe, b) autostima, c) motivazione alle attività didattiche, d) acquisizione di nuove
conoscenze e competenze.
Lo studente, grazie alle sue spiccate abilità informatiche, risulta spesso di supporto ai compagni; questo
fatto ha consentito di migliorare la sua relazione con il gruppo classe, l’autostima e anche la motivazione
allo studio, favorendo un approccio positivo allo svolgimento delle varie attività didattiche.
Per quanto concerne le specifiche competenze e conoscenze, si sottolinea un netto miglioramento nella
comprensione elementare di alcune nozioni matematiche e nello svolgimento di alcuni compiti matematici
semplici. Permangono i problemi di memoria. Buone le capacità legate alla conoscenza e all’uso della lingua
inglese, verso la quale lo studente appare naturalmente predisposto, dati l’utilizzo continuo di software in
lingua inglese, la visione di film in lingua originale, la lettura di testi multimediali (e non) in inglese. Si
evidenzia il particolare interesse dello studente per la letteratura, la storia e le arti visive in generale.
L’approccio a queste discipline è estremamente positivo e l’alunno consegue buoni risultati. Le maggiori
difficoltà permangono nello studio dell’economia, ma solo per quanto concerne le questioni più tecniche
affrontate dalla disciplina; sufficienti i risultati nelle parti meno tecniche e più discorsive.
In conclusione, ritengo che gli obbiettivi inizialmente prefissati siano stati ampiamente raggiunti.
CONTENUTI TRATTATI
Italiano (2 ore settimanali)
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Il Verismo
Giovanni Verga
Come costruite un saggio breve
Il Decadentismo
Giovanni Pascoli
Gabriele d’Annunzio
Il romanzo psicologico
Luigi Pirandello
Italo Svevo
L’Ermetismo
Giuseppe Ungaretti
Eugenio Montale
Storia (2 ore settimanali)
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
La Belle Epoque
Le innovazioni all’inizio del XX secolo
Scheda: “Il disagio della civiltà”
L’età giolittiana
La Rivoluzione Russa
Il primo dopoguerra
Fascismo
Nazismo
Stalinismo
Franchismo
I regimi autoritari in Giappone e America Latina
La II Guerra Mondiale
Economia (1 ora settimanale)
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Miglioramento fondiario, trasformazione fondiaria, miglioramento agrario
La bonifica (le bonifiche in Sardegna)
Giudizio di convenienza
Reddito di lavoro e di capitale
Gestione e valorizzazione agro-territoriale
Attività sostenibile e impatto ambientale
Analisi benefici-costi di interventi pubblici
Il Catasto
Ordinamento colturale
Inglese (2 ore settimanali)
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
What is a sustainable agriculture?
Types of agriculture: industrial, sustainable, organic
GMOs: an interview
Forcing methods
An introduction to viticulture: some biblical hints
Description of the painting “The Last Supper”
Vineyard and vines
Different phases of growing grape vines
Active form vs passive form
Farming: pruning directions
Seasons
How to take care of grape vines
Grafting
Wine making
Types of wine
Fermentation
Mechanical and manual harvesting
Biomass
Natura 2000 Network
Biogas
Matematica (2 ore settimanali)
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Distinzione tra numeri pari e numeri dispari
Differenza tra numeri positivi e numeri negativi
Saper mettere in ordine crescente (o decrescente) una sequenza di numeri
Significato moltiplicazione
Significato potenze
Quadrato di un binomio
Disequazioni irrazionali a indice dispari
Definizione di funzione
Grafico della funzione (funzioni semplici)
Funzioni definite per casi (grafici)
Funzioni crescenti e decrescenti (grafici)
Funzioni composte (semplici)
Funzioni continue (grafici)
Introduzione al concetto di limite
Limite infinito per x che tende ad un valore finito (grafici)
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
La scelta metodologica è stata prevalentemente improntata all’assegnazione di consegne calibrate al
disturbo di apprendimento dell’allievo, tenendo in massima considerazione le dinamiche intersoggettive e
ponendo al centro del progetto didattico la dimensione relazionale.
Sono state utilizzate misure dispensative e strumenti compensativi. Tra gli strumenti compensativi utilizzati
si evidenziano: mappe concettuali, calcolatrice, grafici, computer (uso del correttore ortografico), dizionari
on-line, tavole numeriche. Sono stati utilizzati codici alternativi, in particolare quelli di tipo grafico-visivo:
schemi, grafici, diagrammi, immagini, filmati, film, etc.
Tra le misure dispensative adottate si annoverano le seguenti: non richiedere la lettura ad alta voce,
dispensare l’alunno dallo svolgere esercizi alla lavagna, non richiedere allo studente la scrittura veloce,
concessione di tempi più lunghi per prove scritte e per il ripasso in aula prima della verifica.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Elementi considerati: gli argomenti trattati in ciascuna disciplina sono stati affrontati unicamente nelle loro
linee più generali, tralasciando gli aspetti più tecnici. Pertanto, le verifiche sono state principalmente mirate
alla valutazione dell’acquisizione delle conoscenza generale dell’argomento trattato e dell’acquisizione
delle abilità meta-cognitive (saper interpretare, saper organizzare e strutturare le informazioni ricevute
dall’ambiente, essere autonomi nel saper gestire situazioni nuove, etc.).
Lo studente è stato prevalentemente valutato, di volta in volta, dal docente curriculare, in seguito ad una
preparazione individuale e a un’attività di ripasso con l’insegnante di sostegno. Lo studente, infatti,
immediatamente prima della verifica orale, necessita – data le difficoltà mnemoniche – di ripassare
l’argomento oggetto di verifica. Durante le verifiche scritte, l’alunno necessità di essere continuamente
guidato dall’insegnante di sostegno.
Si precisa che lo studente non ha manifestato alcuna chiusura nei confronti delle procedure di valutazione
in aula.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF.SSA ALESSANDRA MELAS
ALLEGATO 1/N AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DISCIPLINA: SOSTEGNO DOCENTE: Porcheddu F.
CLASSE: V N AGR.
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da N°11 allievi ( tutti maschi) di cui N°4 provenienti da Bosa, N°3 pendolari (Suni, Sindia e
Macomer), N° 3 convittori (Borore, Posada e Abbasanta). Un allievo regolarmente iscritto,risulta non frequentante.
Degli undici allievi infatti solo n°3 hanno seguito per intero il percorso di indirizzo; n°5 provengono dall’istruzione
liceale; n°3 dall’istruzione tecnica. Da questo percorso tutt’altro che lineare,risulta evidente la conoscenza
frammentaria delle discipline di indirizzo e una motivazione, in classe si riscontrano diversi soggetti potenziali BES.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Oltre a gli OSA Obiettivi Specifici di Apprendimento individuali ad ogni disciplina riportati nel Piano Educativo
Individuale si evidenziano gli obbiettivi di cittadinanza:
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Asse dei linguaggi
- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti;
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
- Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma
grafica
- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
- Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico – tecnologico
- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle
sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza
- Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate
- Fornire soluzioni coerenti a problemi utilizzando procedure appropriate
- Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento
- Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella individuazione e applicazione di procedimenti
risolutivi
Asse storico - sociale
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del
proprio territorio
OBIETTIVI CONSEGUITI
Asse dei linguaggi
- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti;
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti semplici
- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
- Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico semplice con ausilio di calcolatore elettronico
Asse scientifico – tecnologico
- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza
- Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento
- Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella individuazione e applicazione di procedimenti
risolutivi
Asse storico - sociale
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in un periodo limitato
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento
Progettare: sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro
Comunicare comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi semplici, diretti e pratici (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi, raccogliendo e valutando i dati contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, appartenenti a diversi ambiti disciplinari, cause ed effetti
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
CONTENUTI TRATTATI
TITOLO UNITÀ DIDATTICHE
Gli argomenti trattati con me sono differenti in quanto durante le mie ore il ragazzo ha seguito le seguenti discipline;
Storia: Ima guerra mondiale; Nazismo; Fascismo
Letteratura: Decadentismo (Pascoli-D’Annunzio) – Ermetismo (Verga – Montale – Ungaretti)
Matematica: Studio della Funzione Algebrica
Agronomia: Bonifiche; Inquinamento; Erbario
Economia Agraria: Calcoli di Ammortamento, Attrezzature, Bovini, Ovini, Letame, Mangimi, con variabili economiche
analisi-benifici-costi sia privati che investimenti pubblici; catasto
Gestione Parchi: Aree Naturali Protette; Assestamento Forestale
Sociologia: Storia Agricoltura; Sociologia Rurale; Valorizzazione e Sviluppo Territoriale
Inglese: Vinificazione
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI
La tecnica utilizzata durante le mie ore è stata una tecnica attivo-operativa di stile costruttivista- cognitivista con un
obbiettivo fondamentali,e ovvero lo sviluppo della metacognizione oltre lo sviluppo personale culturale e professionale
del ragazzo, attraverso lo studio in classe di argomenti semplici e ridotti con tecniche di ragionamento su specifici
aspetti dell’argomento. Un ragionamento spesso guidato con la costruzione del sapere, secondo un ruolo di facilitatore
e lo sviluppo di metacognizione, fatta spesso di esperienze pratiche già vissute dall’allievo dove esso possa trovare
applicazione pratica delle conoscenze.
Libro di testo: Schemi riepilogativi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le tipologie di verifica sono state prevalentemente orali con la disponibilità di schemi da poter consultare, ci sono
state delle verifiche scritte di tipo strutturato oppure a risposta aperta, in alcune delle quali il ragazzo si aiutava con il
libro cercando autonomamente la risposta più adeguata al quesito presentato.
Bosa, 15/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. FRANCESCO PORCHEDDU
ALLEGATO N.2
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle
prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine
storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà
all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica
civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni
assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione
che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto
più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un
buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo,
che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si
presenta all’uomo d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la
settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine
attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per
non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà
un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi
questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando
egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è
veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene.
Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono
gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa,
anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in
noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto
da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è
tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1. Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2. Analisi del testo
2.1. Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2. Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3. Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4. Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la
ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di
attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917 P. PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa,
c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata
da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze
d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro
manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un
cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato
anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata
rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi
gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò
delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a
confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa,
in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la
scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò
di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri
rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a
invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto;
poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando. –
Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più
acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò
l’anima di terrore. – No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto!
Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda. E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il
cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo
dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In
quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era
sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo
che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di
quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non
quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la
seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo
da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era
sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata
da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta
prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 1927 (1a ed. 1898)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall’atterraggio sulla Luna del
1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della
natura e dell’ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una
vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di
sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In
particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti,
come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è
più solo l’industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il
boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il
fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i
suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno
premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della
popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell’ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente
accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in
123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle
Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923
milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di
tutto il mondo all’epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato
un’espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe
sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in
modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per
cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E
non meno importante è un’altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il
rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed.
originale 1999)
«L’apprendistato della coesistenza con l’altro, l’escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a
una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all’altro, a
un mondo differente dal nostro, all’interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile,
gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa
anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così
scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è
molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un’infedeltà a noi stessi. […] Finché l’altro non sarà
riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com’è, prima, il caso per l’altro genere, ogni
tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta.
Finché l’universale non sarà considerato essere due, e l’umanità un luogo di coesistenza culturalmente
feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi
valori all’altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”.
Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese
d’origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni
essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle
altre specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le
generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come
suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro
diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.»
Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un
attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna
attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio,
la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a
sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra
contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei
confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non
corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi,
grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne
un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di
sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal
deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso
parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana.
Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben
pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la
responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo
sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò
praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che,
dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della
difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito
assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia
della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure
relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle
cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione
repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei
negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era
essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale
a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua
ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie
del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle
prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più
tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse
accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi
livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando
delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta
andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del
corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano
alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978.
Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno
trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del
presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani,
una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede
del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che
indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul
petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un
uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di
Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto
controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i
carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme
che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti
dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile della Natura
DOCUMENTI
«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non
richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non
ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu
non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla
continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su
di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui.
Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è inaccessibile… Il dramma che essa recita è sempre
nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più
bella scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche
quando ci si oppone; si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce
passato né avvenire; la sua eternità è il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce
nessun beneficio, ch’essa non dia
spontaneamente… È un tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre».
J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793
«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo
del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del
padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che c’era sulla
terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei
corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione,
mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è sulla terra… Quando invece gli dei, purificando
la terra con l’acqua, la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel
mare... Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una
notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è
impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola
nell’inabissarsi».
PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim
«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre
responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un punto
tuttavia – tutto laico – è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e comunità
umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma
politicamente qualificato».
G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004
«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della Terra
un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal cuore di panna,
incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso
e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo – che con la sua
inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male
ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla,
ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria,
ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la
nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della
fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello spostamento dell’asse terrestre
è solo una delle tante notizie–previsioni di matrice scientifica… C’è chi dice che a questo evento sismico ne
seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà
necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene...perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto
in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non
siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti».
E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, CORRIERE
DELLA SERA, 2/1/2005
«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi lunghi,
hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed
evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due: grandi
masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre,
che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in
alcune zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che
possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi
sussulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi
grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?».
E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005
«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né l’instabilità
dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana.
Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A
livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello
energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton:
la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo...
La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze
fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più
familiari. Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX
secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la
biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere
troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria».
A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982
«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima
istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per agire, non
bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è forse
indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua
immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci sempre un accordo così
perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova
ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da un’inondazione e
che dal tetto sui cui si è rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui
si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più che
fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo brulica di situazioni
sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà l’effetto
del nostro intervento».
R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Europa e Stati Uniti d’America: due componenti fondamentali della civiltà occidentale. Illustra gli elementi
comuni e gli elementi di diversità fra le due realtà geopolitiche, ricercandone le ragioni nei rispettivi
percorsi storici.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla
“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria
televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
ALLEGATO N.3
SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ESAME
ECONOMIA AGRARIA E LEGISLAZIONE DI SETTORE
Classe 5 n
Anno scolastico 2015/16
Il candidato, facendo riferimento ad un’azienda agraria ad indirizzo
zootecnico, provveda alla sua descrizione analitica considerando i diversi
aspetti agronomici,sapendo che la superficie fondiaria è
complessivamente di ha 75.00.00, ubicata in agro di Arborea(ha 50.00.00)
e di Terralba(ha 25.00.00). Assumendo poi dati tecnici congrui, proceda al
calcolo della SAU, dell’ordinamento colturale foraggero in funzione
dell’allevamento bovino da latte, stimi la produzione dei reflui zootecnici,
le modalità di raccolta, il volume dei vasconi, il numero di spandimenti
annui. Rediga infine il Piano di utilizzo agronomico(PUA) tenendo presenti
la Dir 91/676 CEE(Direttiva Nitrati), il Dlgs 152/2006 e la Delibera G.R.
n.21734 del 05.06.2013, stabilisca l’equilibrio tra l’azoto apportato e il
fabbisogno delle colture sulla base della seguente formula:
Kg.170(340) = azoto apportato come liquame/letame x coeff. di efficienza del fertilizzante organico+ l’azoto
apportato con i concimi
ALLEGATO N.4/A
STORIA
1) Con “biennio rosso” si intendono gli anni:
a) 1918-1919
b) 1919-1920
c) 1920-1922
d) 1922-1924
2) Contrari all’intervento dell’Italia al primo conflitto mondiale furono:
a) nazionalisti e democratici
b) cattolici e socialisti
c) nazionalisti e socialisti riformisti
d) democratici e socialisti riformisti
3) Alle elezioni del 1924 il Partito Fascista si presenta:
a) assieme al Partito Popolare
b) da solo
c) assieme ai liberali
d) assieme ai socialisti
4) L’assassinio di G. Matteotti fu dovuto al fatto che il deputato socialista:
a) cospirò contro il fascismo
b) organizzò azioni violente anti fasciste
c) denunciò brogli elettorali
d) progettava un colpo di stato
5) Che cosa si intende con l’espressione “regime totalitario”?
Concentrazione del potere nelle mani di una persona o di un gruppo dominante che assume il
controllo di tutti gli aspetti della vita della nazione.
6) Dai una definizione del termine “democrazia”
Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, senza intermediari, o tramite
rappresentanti.Si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia della libertà, su una
concezione egualitaria dei diritti civili, politici e sociali dei cittadini.
SIMULAZIONE TERZA PROVA MATERIA: INGLESE
ALUNNO: CLASSE:
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS (max 6 lines)
1. Can you list the main differences between sustainable and industrial agriculture?
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2. What are the best conditions for growing wine grapes?
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3. Which actions are undertaken in spring in order to grow grapevines?
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4. What are the advantages and disadvantages of mechanical harvesting ?
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1. Sustainable agriculture is the production of safe, high quality agricultural products, in a way that
protects and improves the natural environment, the social and economic conditions of farmers,
their employees and local communities, and safeguards the health and welfare of all farmed
species. While industrial agriculture is a type of agriculture where large quantities of crops and
livestock are produced through industrial techniques for the purpose of sale. It relies on a variety of
chemicals and artificial enhancements, such as pesticides, fertilizers, and genetically modified
organisms.
2. The place where grapes grow best is where there is a sunny climate and well-drained soil. In
fact the water balance can be considered the most important factor in the choice of soil for
grapevines; so a sloped site with good drainage is the ideal. It should also be well protected from
frost and in a site with a breeze blowing in spring and summer.
3. In spring the vines are pruned again, so that they are in the right position for growing. Then,
when the buds begin to break through, it’s important to stay on guard against late frost. It is also
necessary to spot and eliminate dangerous insects and weeds.
4. Grapes can be harvested manually or mechanically. Mechanical harvesting is much more rapid
and can be carried out at night, which is positive in warm regions. It is generally cheaper than
hand-picking and delivers only grapes to the winery. On the down side, there may be damage
caused to grapes and vines. In addition to this, a mechanical harvester cannot differentiate
between ripe and unripe bunches.
TERZA PROVA DI MATEMATICA
Risposta multipla
1) Uno solo dei seguenti grafici rappresenta una funzione, quale?
a) b) c) d)
2) Date le due funzioni:
4x5xf e 2x3x2xg 2 , trova per quale tra i seguenti valori della variabile x
hanno la stessa immagine:
a) x = -1; b) x = 0; c) x = 1; d) x = 2
x
y
x
y y
x x
y
3) Date le coppie di funzioni indicate, solo in un caso si verifica che per le funzioni composte
sia sempre xgxf = xfxg . (cioè: xfgxgf
In quale caso?
a) xxf 1xxg 2 b) x2xf 2x3xg
c) x2
1xf 2x3xg d) 3xxf 4xxg
4) Quale, tra le funzioni indicate o rappresentate, è una funzione pari?
a) 2
2
x4
x1y
b)
5
3x2
x
3y c)
2
3
x1
1xy
d)
Risposta aperta
5) Data la funzione x7
2x4
5x
2xx3y
3
, determina il suo dominio naturale.
6) In quale intervallo del dominio il grafico della funzione 3x4xy 2 si trova nel
semipiano delle y negative?
x
y
Soluzioni – ogni risposta corretta riceve 0,5 punti
1) c
2) c
3) d
4) a
5) 7x5
6) 1x3
Simulazione terza prova di Matematica - classe V N
1) Una funzione è una legge, una relazione, o una corrispondenza per la quale ad ogni valore di X
corrisponde un solo valore di Y.
Tra i seguenti grafici solo uno è il grafico di una funzione. Quale?
a) b) c) d)
2) Quale tra quelli proposti è il grafico della funzione: y = x + 2?
x
y
x
y
x
y
x
y
x
y
x
y
x
y
x
y
a) b) c) d)
3) Data una funzione così definita:
y = x2 +2x Che valore ha y per x = 2?
a) = 8 b) = 0 c) = 2 d) = 16
4) Data una funzione così definita:
y = - x2 +2x Che valore ha y per x = 2?
a) = 8 b) = 0 c) = 2 d) = 6
5) Rappresenta graficamente la seguente funzione:
y = 2x -1
6) Rappresenta graficamente la seguente funzione definita per casi:
Per
Per
Griglia di soluzione
1) - c
2) - b
3) - a
4) - b
5)
6)
x
y
-1
1
1
-1 -3
4
1
1
x
y
Terza Prova Selvicoltura
1. IN SILVICOLTURA IL CEDUO COMPOSTO SI REALIZZA QUANDO:
a. Sulla stessa unità di superficie coesistono il ceduo semplice e quello matricinato
b. Sulla stessa unità di superficie coesistono sia la fustaia che il ceduo
c. Non si può realizzare
d. Sulla stesa unità sono presenti le matricine
2. UN BOSCO CEDUO VIENE DETTO SEMPLICE QUANDO IL SOPRASSUOLO E' COSTITUITO SOLO DA:
a. Fusti
b. Nessuna pianta
c. Matricine
d. Polloni
3. NEI BOSCHI PER ACCELERARE IL PROCESSO NATURALE DI CONCORRENZA VENGONO ELIMINATE
DELLE PIANTE MEDIANTE TAGLI CHE VENGONO DETTI:
a. Tagli colturali
b. Tagli successivi
c. Tagli di sgombero
d. Tagli a raso
4. NELLE SPECIE FORESTALI HA NOTEVOLE IMPORTANZA LA DENSITA' DEL SOPRASSUOLO. QUALI
SONO LE SPECIE CAPACI DI SOPPORTARE UNA MAGGIORE DENSITA' FINO AD ETA' AVANZATA?
a. Le specie eliofile
b. Le specie xerofile
c. Le specie alofite
d. Le specie sciafile
5. QUALE FRA I SEGUENTI CARATTERI DISTINTIVI E' TIPICO DEL PINO DOMESTICO?
a. Albero a chioma ombrelliforme
b. Albero a chioma cilindrica
c. Albero a chioma piramidale
d. Albero a palchi
6. IN SILVICOLTURA COSA E' LA STAZIONE?
a. Il luogo, con le sue caratteristiche pedo-climatiche in cui l'albero é radicato
b. Il luogo in cui è passato l’incendio
c. Il luogo, in cui si aspetta il treno
d. Il luogo in cui è presente un albero abbattuto e/o malato
7. Cosa si intende per conversione del bosco?
Con conversione, si definisce il cambiamento della forma di governo. Per passare da ceduo a fustaia
o viceversa, si dovrà tenere conto di considerazioni colturali ma soprattutto economiche. Pag.156
libro “Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale”
8. Elenca e descrivi brevemente le varie modalità di esbosco che conosci:
1. a strascico con verricelli e/o trattrici;
2. per avvallamento manuale sul terreno;
3. per avvallamento in risine: si tratta di una modalità di esbosco utlizzata allestendo secondo la
linea di massima pendenza un condotto o canale (detto linea di avvallamento), entro il quale il
legname viene fatto scivolare verso valle, fino a una strada (o pista) percorribile dai mezzi utilizzati
per il trasporto del legname, o in vicinanza dell’imposto. In genere le canalette sono in polietilene o
in metallo, unite tra loro. I limiti di utilizzo di questo metodo sono costituiti dalla pendenza
del terreno (non inferiore a circa il 20%), dalle dimensioni del legname (in termini di lunghezza e
diametro) e dalla distanza tra il punto di partenza e quello di arrivo. In genere questo sistema viene
utilizzato per la legna da ardere;
4. con trattrici dotate di rimorchio a ruote motrici (trazionato): nel caso in cui la viabilità forestale lo
consenta, possono essere impiegati rimorchi trainati, spesso dotati di cassone ribaltabile, e azionati,
tramite albero cardanico, dalle trattrici. Nei rimorchi viene caricato il legname che può essere
condotto all’imposto o direttamente al centro aziendale;
5. con trattrici dotate di rimorchio equipaggiato con caricatore idraulico: e un sistema utilizzato per
l’esbosco di tronchi lunghi e pesanti e si usa in particolar modo quando l’imposto è lontano dalla
zona di concentramento del legname. È impiegato quando la viabilità forestale permette
la circolazione dei mezzi in condizioni di sicurezza.
6. a soma utilizzando animali: in zone dove vi sono forti pendenze, con inadeguata o carente
viabilità forestale, tale da non permettere l’uso in sicurezza dei mezzi meccanici, il solo modo per
effettuare l’esbosco e l’impiego di animali (quali cavallo o mulo), percorrendo sentieri o mulattiere.
Pag.160- 161 libro “Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale”
Gestione Parchi
Domande a risposta aperta:
1- Su quali direttive europee si basa Rete Natura 2000 e come si chiamano le aree protette che ne
derivano?
Rete Natura 2000 è si basa sulle direttive comunitarie 92/43/CEE (detta anche direttiva “Habitat”) e sulla
direttiva 79/409/CEE (detta anche direttiva “Uccelli”). Le aree protette che ne derivano sono le ZSC (Zone
speciali di conservazione), derivate dalle SIC (Siti di Interesse Comunitario) nell’ambito della direttiva
Habitat, e le ZPS (Zone di Protezione Speciale) nell’ambito della direttiva Uccelli.
2- Nell’ambito di un piano di assestamento, cosa si intende per particella forestale?
Una particella forestale è una porzione continua di terreno, delimitata da confini possibilmente naturali o
ben identificabili (fossi, crinali, strade e sentieri), caratterizzata dalla presenza di un soprassuolo
omogeneo per composizione, forma di governo e trattamento, ed età.
Domande a risposta multipla:
1- L’acronimo SIC significa:
A) Sito internazionale di conservazione
B) Sito importante comune
C) Sito di importanza comunitaria
D) Specie di importanza comunitaria
2- L’allegato I della direttiva “Habitat” include:
A) Le specie animali e vegetali che richiedono misure di conservazione
B) Gli habitat naturali che richiedono misure di conservazione
C) I criteri per individuare le aree da conservare
D) Le specie di uccelli di cui è autorizzata la caccia all’interno della zona protetta
3- La compresa forestale è:
A) Un insieme di particelle (tra loro anche distaccate) che presentano una o più caratteristiche
comuni
B) La forma di governo e composizione specifica del bosco
C) L’insieme delle particelle forestali di una foresta
D) L’insieme delle particelle forestali a funzione produttiva
4- Quale di questi elementi non viene esaminato durante gli studi preliminari dell’elaborazione di un
piano di assestamento?
A) Caratteristiche ecologiche
B) Viabilità
C) Storia della foresta
D) Tipo fisionomico
ALLEGATO 4/B
STORIA
1) Quali furono i princìpi cardine del NAZISMO?
Nelle premesse ideologiche del Partito nazista era centrale il concetto di purezza della razza del popolo
tedesco, il mito dell’arianesimo. L’apice del razzismo nazista fu l’antisemitismo: il nazismo identificò
nell’ebraismo la fonte di tutti i mali; e la difesa della purezza della razza doveva essere esercitata anche
contro gli zingari, i portatori di handicap, gli omosessuali e i malati di mente. Altro obiettivo era quello di
condurre la Germania alla conquista dello “spazio vitale” necessario al suo sviluppo: si trattava, nella
sostanza, di distruggere l’Urss e di asservire la razza slava.
2) Con quali motivazioni si sterminarono gli Ebrei?
Gli Ebrei venivano accusati di tradimento e di ostilità nei confronti della Germania e trasformati nel simbolo
di ogni diversità, da additare alle masse come il nemico da sterminare. L’odio antisemita, alimentato dalla
propaganda che dipingeva l’Ebreo come rappresentante di una razza inferiore, si diffuse tra i tedeschi e e
nel 1935 si giustificò con le leggi di Norimberga.
3) Il fascismo attuò la “battaglia del grano”
a) per aumentare le esportazioni italiane di cereali
b) per aumentare la produzione del grano dopo la crisi del ‘29
c) per ridurre le importazioni e rivalutare la lira rispetto alla sterlina
d) per aumentare le esportazioni e svalutare la sterlina
4) La fascistizzazione dello Stato consisteva
a) nell’obbligo da parte di tutti i cittadini di prendere la tessera del PNF
b) nell’approvazione da parte della censura dei programmi dei vari partiti politici
c) nell’integrazione tra la struttura del partito e le istituzioni dello Stato
d) nella pena di morte inflitta a tutti gli oppositori
5) La Nuova Politica Economica
a) proseguì le rigide misure imposte dal comunismo di guerra
b) attuò in Russia il liberismo economico
c) mise in atto la nazionalizzazione delle imprese
d) ottenne dei risultati positivi
6) Lo stalinismo fu un totalitarismo perché
a) ogni ambito della società venne controllato e pianificato
b) industrializzò l’Unione Sovietica in tempi molto brevi
c) continuò il comunismo di guerra introdotto da Lenin
d) fece uccidere molti oppositori
SIMULAZIONE TERZA PROVA MATERIA: INGLESE
ALUNNO: CLASSE:
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS (max 6 lines)
1. What is vine grafting?
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2. How does a mechanical vine harvester work?
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3. Describe the process of red wine fermentation.
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4. Which steps must be followed to obtain white wine?
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È consentito l’uso del dizionario bilingue
CHIAVE DI CORREZIONE
1. What is vine grafting?
Vine grafting is a technique for changing the variety of grapes without having to replant a new vineyard. It
should be done just before vines begin a new vegetative cycle. One plant is usually selected for its roots,
and this is called the stock. The other plant is selected for its stems, leaves, flowers, or fruits and is called
the scion. This technique involves cutting the top of a grapevine and inserting into the trunk one bud or a
scion of the variety selected for fruit production.
2. How does a mechanical vine harvester work?
A mechanical vine harvester works by beating the vine with rubber sticks to get the vine to drop its fruits
into a conveyor belt that brings the fruit to a holding bin. The benefits of using a machine rather than hand
picking are that harvesting is quick and can be done at night, it is also cleaner and cheaper; but mechanical
harvesters still have difficulties in distinguishing between ripe, healthy grapes and unripe or rotted
bunches.
3. Describe the process of red wine fermentation.
Red wine is obtained by mixing marc and must in fermentation. This is essentially a phase in which sugar is
converted into alcohol. Fermentation takes place at a temperature between 18 and 40 °C. Yeasts convert
sugar into alcohol and then they die. At that point, the juice is separated from the yeast and SO2, sulphur
dioxide, is added. This serves as an antiseptic and antioxidant. Most wines are then filtered to get rid of
residual yeast. The phase of fermentation lasts from six to ten days.
4. Which steps must be followed to obtain white wine?
First of all must and marc cannot be in contact. The first phases are those of removing grape stalks and
grape crushing. Another phase is that of dripping to eliminate marc. After that there is the process of
sedimentation or clearing. During the phase of decantation the wine is poured from a container into
another. Filtering and drawing off then follow, respectively to reduce the excess of tannic acid and other
proteins and to separate wine from sediments. Fermentation takes place between 18 and 22 °C.
TERZA PROVA DI MATEMATICA
Risposta multipla
1) Data la disequazione irrazionale: 0x2 , stabilisci quando è verificata:
a) Rx
b) mai
c) solo per x = 0
d) solo per x < 0
2) Una sola di queste equazioni non rappresenta una funzione: quale?
x
y
-3
3
a) 3y2x4
b) 1yx 2
c) 0y4x2
d) 1xy 2
3) Il grafico della funzione 3xy è:
a) b) c) d)
4) se x2xf e 2x3xg
allora la funzione composta gf è: xgf =
a) x3
b) x38
c) x3
d) x34
x
y
3
3
x
y
x
y
-3
Risposta aperta
5) Determina il dominio della funzione
2x
3
x4x
1y
2
7) Verifica che il limite per x che tende a 2 della funzione 1x3xf sia = 7
Soluzioni
1) c
2) b
3) a
4) a
5) 0x4x2
04xx
dominio della funzione: D = 2x 4x
6) 71x3
6x3 36x3 6x36
33
6x
33
6
32x
32
02x 2x
TERZA PROVA DI MATEMATICA
Quesiti a risposta multipla
1) Indica quale tra i seguenti grafici NON è il grafico di una funzione:
2) Indica quale dei seguenti grafici è il grafico di una funzione crescente:
x
y
a)
x
y
d) x
y
c)
x
y
b)
a) x
y
d)
y
x
c)
y
x
b)
y
x
3) Date le due funzioni:
3xxf e
5xxg
Quanto vale xgf ?
4) Data la funzione x3xy 2
Quanto vale y per x = 5 ?
Quesiti a risposta aperta
5) Rappresenta graficamente la seguente funzione definita per casi:
0xperx
0xperxy
6) Considerato che 222bab2aba
Risolvi il seguente quadrato di binomio:
241
Soluzioni:
1) d
2) a
3) c
4) b
a) 3x b) 8x c) 15x d) 5x
a) 35 b) 40 c) 25 d) 20
5)
7) 1 + 8 + 16 = 25
Terza Prova Selvicoltura
9. PER GOVERNO DI UN BOSCO SI INTENDE IL METODO ADOTTATO PER:
a. La sua propagazione
b. La messa in sicurezza dello stesso
c. La sua semina
d. La sua rigenerazione
10. LA TECNICA ATTRAVERSO LA QUALE UN BOSCO VIENE RINNOVATO E' DETTA:
a. Trattamento
b. Conversione
c. Trasformazione
d. Governo
11. FRA LE SEGUENTI DEFINIZIONI INDICA QUELLA CORRISPONDENTE AL "BOSCO CEDUO
MATRICINATO":
a. Un bosco nel quale si tagliano tutte le piante al momento di fine turno
b. Un bosco nel quale un certo numero di piante destinate a produrre seme non viene abbattuto (matricine)
c. Un bosco nel quale la fustaia è matura
d. Un bosco nel quale vengono abbattute le piante destinate a produrre semi (matricine)
12. QUANDO LA CEDUAZIONE VIENE EFFETTUATA AD ALCUNI CENTIMETRI SOTTO IL SUOLO E LA
CEPPAIA VIENE RICOPERTA DI TERRA IL TRATTAMENTO VIENE CHIAMATO:
a. A capitozza
b. Tramarratura.
c. A sgamollo
d. Raso terra
13. Cosa s’intende per trattamento e turno?
14. Elenca e descrivi le caratteristiche delle principali querce della Sardegna
x
y
SOCIOLOGIA
Domande a risposta aperta:
1 -Cosa si intende per società agricola e società rurale?
Un tempo considerati sinonimi, questi termini hanno ora dei significati differenti. La società agricola è
costituita dagli addetti all’agricoltura, ossia tutti quelli che traggono il loro sostentamento dal lavoro
della terra (coltivazione o allevamento), mentre la società rurale è costituita da coloro che abitano in
campagna, sia che vivano di agricoltura, sia delle attività collaterali.
2 Quali sono gli obbiettivi odierni della PAC?
Per il prossimo periodo, la PAC prevede premi e sgravi agli agricoltori che attuano scelte aziendali a
beneficio dell’ambiente. In particolare si avranno azioni per ridurre l’impatto sul clima, azioni per coloro
che operano in zone svantaggiate, sussidi a giovani agricoltori e a piccoli agricoltori.
Domande a risposta multipla:
3 L’OCSE e l’UE definiscono aree prevalentemente rurali quelle in cui risiede:
E) Più del 50% della popolazione
F) Meno del 50% della popolazione
G) Tra il 15% e il 50% della popolazione
H) Almeno il 70% della popolazione
4 Tutela del paesaggio agrario significa:
E) Impossibilità di effettuare alcun cambiamento
F) Possibilità di eseguire minimi cambiamenti
G) Impossibilità di costruire abitazioni
H) Possibilità di effettuare insediamenti urbani solo se ecologici
5 Quanti paesi aderiscono oggi all’Unione Europea?
E) 11
F) 15
G) 25
H) 28
6 Gli interventi di bonifica territoriale venivano realizzati grazie a:
E) Bacini di raccolta
F) Idrovore
G) Trasferimento delle colture in collina
H) Canali di scolo
ALLEGATO 5/A
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA ( TIPOLOGIA MISTA ) Candidato ________________________________________________
Classe 5 Sez.. N
Prova di Inglese
Tipologia : A n. 4 quesiti a risposta aperta (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,3
Sufficiente 0,5
Buona 0,6
Ottima 0,75 Punteggio totale /3
Prova di Storia
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Prova di Matematica
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Prova di Gestione Parchi
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Punteggio totale /3
Punteggio totale /3
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Punteggio totale /3
Prova di Selvicoltura
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Punteggio totale /3
Punteggio totale della prova /15
La Commissione
Il Presidente
ALLEGATO 5/B
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA ( TIPOLOGIA MISTA ) Candidato ________________________________________________
Classe 5 Sez.. M
Prova di Inglese
Tipologia : A n. 4 quesiti a risposta aperta (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,3
Sufficiente 0,5
Buona 0,6
Ottima 0,75 Punteggio totale /3
Prova di Storia
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Prova di Matematica
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Prova di Sociologia
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Punteggio totale /3
Punteggio totale /3
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Punteggio totale /3
Prova di Selvicoltura
Tipologia : mista n. 2 quesiti a risposta aperta + 4 quesiti a risposta multipla (Max 3 punti)
RISPOSTA APERTA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2
Nulla 0
Molto insufficiente 0,2
Insufficiente 0,4
Sufficiente 0,6
Buona 0,8
Ottima 1
RISPOSTA MULTIPLA
Punteggio Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4
Risposta esatta 0,25
Punteggio totale /3
Punteggio totale della prova /15
La Commissione
Il Presidente
ALLEGATO N.6/a
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELL’ANALISI DEL TESTO
INDICATORI
DESCRITTORI
1
Comprensione
complessiva
Dettagli
ata,
coerente
Abbastan
za
dettagli
ata,
abbastan
za
coerente
Adeguata,
sicura
Accettab
ile
Superfic
iale
Parzia
le,
limita
ta
Alquan
to
limita
ta
Generalm
ente
errata
4
3,50 3 2,50
2 1,50 1 0,50
2
Analisi
testuale
Esaurien
te,
dettagli
ata
Abbastan
za
dettagli
ata
Soddisfa-
cente,
adeguata
Accettab
ile
Superfic
iale
Parzia
le,
generi
ca
Limita
ta
con
errori
Piuttost
o
limitata
, con
errori
5 4
3,50/3 2,50 2 1,50 1 0,50
3
Contestualiz
azione
/
Interpretazi
one
complessiva
/
Approfondime
nti
Esaurien
ti,
document
ati,
con
citazion
i
Abbastan
za
document
ati,
con
riflessi
oni
personal
i
Soddisfa-
centi,
adeguati
Accettab
ili
/
parzialm
ente
document
ati
Superfic
iali
/
scarsame
nte
document
ati
Limita
ti,
generi
ci
Appena
accennati,
generalmente
errati
3 2,75 2,50 2 1,50 1 0,50
4
Esposizione
(correttezza
morfosintatt
ica,
ortografia,
grafia)
/
Espressione
(scelte
lessicali)
Scorrevo
le,
agile,
concisa,
sintetic
a/
Vario,
appropri
ato,
corretto
,
adeguato
Abbastan
za o
generalm
ente
scorrevo
le, ma
un po’
prolissa
, etc./
abbastan
za
vario,
in
genere
appropri
ato
Talvolta poco
curata o poco
scorrevole,
degli errori
e qualche
ripetizione/q
ualche
improprietà
talvolta un
po’ comune
Non
sempre
scorrevo
le,
talvolta
un po’
involuta
/con
delle
impropri
età, un
po’
comune
Poco scorrevole o
corretta, con diversi
errori/
con diverse
improprietà, comune,
ripetitivo
Per lo più
scorretta/
generalmen
te
improprio
3 2,75
2,50/2 1,75/1,
50
1 0,50
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DEL SAGGIO BREVE
INDICATORI DESCRITTORI
1
Rispetto delle
consegne/
pertinenza
dell’argomentazi
one, dello stile
e del registro
linguistico, nel
rispetto delle
convenzioni
testuali
Coerente/pert
inente
Abbastanza,
complessivame
nte coerente
Parzialmente
coerente
Generalmente
incoerente/poco
pertinente
2 1,50
1 0,50
2
Individuazione
della tesi;
attinenza e
coerenza del
titolo con la
tesi e il
contenuto
Titolo
originale/
coerente/tesi
sostenuta
con efficacia
argomentativa
Abbastanza
evidente/evid
ente ma non
adeguatamente
sostenuta
Generica/poco
evidente/
scarsamente
argomentata
Appena accennata Non
espressa
3 2,50/2
1,50 1 0
3
Capacità di
avvalersi:
delle
proprie
conoscenz
e ed
esperienz
e di
studio;
del
materiale
proposto.
Utilizzo corretto,
appropriato, ricco/
conoscenze e
materiale proposto
si integrano in
maniera equilibrata
Utilizzo
abbastanza
corretto/
abbastanza
appropriato/
conoscenze e
materiale
proposto si
integrano in
maniera
abbastanza
corretta
Utilizzo
globalmente
corretto/un po’
superficiale/ut
ilizzo limitato
al materiale
proposto
Utilizzo
superficiale
/limitato,
scarso/non del
tutto
appropriato/orga
nicità e
coordinazione
inadeguate
Utilizzo
scorretto
/
disorgani
cità del
discorso
4 3,50/3
2,50/2 1,50 1
4
Originalità
della
argomentazione
ed elaborazione
personale:
struttura del
discorso/rielabo
razione e /o
citazioni
opportune di
documenti e
fonti
Originale,
efficace,
esauriente e
personale/
ben
strutturato
Ottima
capacità di
giudizio
critico
Abbastanza
personale/
struttura del
discorso
adeguata/qual
che
incertezza
strutturale
Non originale
ma accettabile.
Sufficienti
capacità di
rielaborazione
(rielaborazione
e struttura)
Limitata/
Struttura
incerta,
frammentaria
3 2,50
2/1,50 1
5
Esposizione
(grafia,
ortografia,
punteggiatura,
morfosintassi)
Espressione
(proprietà
lessicale)
Scorrevole,
agile,
concisa,
sintetica/var
io e
appropriato;
corretto e
adeguato
Abbastanza o
generalmente
scorrevole,
ma un po’
prolissa/abba
stanza vario,
in genere
appropriato
Talvolta poco
curata o
scorrevole, con
degli errori e
qualche
ripetizione/qua
lche
improprietà,
talvolta un po’
comune
Non sempre
scorrevole,
talvolta un po’
involuta/con
delle
improprietà, un
po’ comune
Poco
scorrevol
e o
scorretta
, con
diversi
errori/co
n diverse
improprie
tà,
comune,
ripetitiv
o
3 2.75
2,50/2 1,75/1.50 1/0,50
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELL’ARTICOLO DI GIORNALE
INDICATORI DESCRITTORI
1
Congruenza dello
stile e del
registro
linguistico con
la tipologia del
destinatario/att
inenza e
coerenza del
titolo con il
contenuto
Adeguato,
conforme
Complessivamente
adeguati,
conformi
Parzialmente
adeguati,
conformi
Non adeguati,
non conformi
3
2,50/2
1,50/1
0,50
2
Utilizzo dei
documenti e
rielaborazione
dei dati forniti
Corretto e
personale
Complessivamente
corretto e
abbastanza
personale
Non del tutto
corretti,
superficiali,
parziali
Scorretto,
irrilevante
4
3,50/3
2,50/2
1
3
Capacità
comunicativa e
di
attualizzazione
dell’argomento
Efficaci/apprez
zabili
Adeguata Non del tutto
adeguata
Inadeguata
2
1,50
1,25/1
0,50
4
Elaborazione
(struttura e
“taglio” della
trattazione)
Originale
Originale in
qualche parte
Essenziale/accet
tabile
Scontata
3
2,50/2
1,50/1
0,50
5
Esposizione
/
Espressione
Corretta,
curata/efficace
Complessivamente
corretta,
curata/complessiv
amente pertinente
Non sempre
corretta,
curata/delle
ripetizioni e
improprietà
Poco
curata/In
genere
disordinata/s
pesso
inappropriata
3
2,75
2,50/2
1,50/1
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DEL TEMA DI ORDINE GENERALE/STORICO TRIENNIO
INDICATORI
DESCRITTORI
1
Comprension
e
Aderenza
alla
traccia
Coerente
Pertinenti
Approfondi
ti ed
esaurienti
Abbastanza
coerente
Pertinenti,
abbastanza
articolati e
approfonditi
Abbastanza
coerente
Pertinenti
Corrette/adeguat
amente
utilizzate
Non del
tutto
coerente
,
parziale
Un po’
generici
,
superfic
iali
Superficiale
Limitati,
talvolta
errati
Spesso
incoerente
,
inadeguata
/
Molto
limitati/s
pesso
errati
Contenuti
/
Informazion
i
4 3,50
3 2,50/2 1,50 1/0.5
2
Argomentazi
one
(articolazi
one,
coesione,
coerenza)
Logica,
coerente e
supportata
da
documentaz
ione
Logica e
abbastanza
coerente
Adeguatamente
supportata da
documentazion
e
Logica e
abbastanza
coerente
Adeguatamente
strutturata
In
genere
coerente
Struttur
a
incerta
Parzialmen -
te coerente
Collegamento
tra i
paragrafi
piuttosto
incerto
Limitata/m
olto
limitata/
ripetitiva
Struttura
poco
organica
4 3,50
3 2,50 2 1,50/1
3
Rielaborazi
one critica
(approfondi
menti e
spunti di
originalità
)
Personale,
con
citazioni,
proposte
con un
taglio
originale
Ottima
capacità
di
giudizio e
valutazion
e critica
Abbastanza
personale
Abb.
documentata e
sostenuta da
argomentazion
i convincenti
Argomentazioni
corrette, ma
genericamente
documentate/
non propositiva
Non
original
e, ma
accettab
ile
Discorso
un po’
schemati
co
Parzialm
ente
document
ata
Generica/Lim
itata
Argomentazio
ni non
sempre
motivate e
coerenti
Molto
limitata/q
uasi
inesistent
e
4 3,50 3
2,50 2 1,50/1
4
Esposizione
(grafia,
ortografia,
punteggiatura,
morfosintassi)
Espressione
(uso del
lessico)
Scorrevole
, agile,
sintetica,
concisa
Lessico
vario,
appropriat
o
Abbastanza o
generalmente
scorrevole,
ma un po’
prolissa/abba
stanza vario,
in genere
appropriato
Talvolta poco curata o
scorrevole, con degli
errori e qualche
ripetizione
/
qualche improprietà,
talvolta un po’ comune
Non sempre
scorrevole,
talvolta un
po’
involuta/con
delle
improprietà,
un po’
comune
Poco
scorrevole
o
scorretta,
con
diversi
errori/con
diverse
impropriet
à, comune,
ripetitivo
3
2,75
2,50/2
1.75/1.50
1/0.50
119
ALLEGATO 6/B
CRITERIO DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME:
Alunno_________________________ verifica del__________________
GIUDIZIO /10 CONOSCENZE CAPACITA’ COMPETENZE
Negativo 1-3 Nessuna o pochissime
Non è in grado di effettuare alcun tipo di analisi;
non sa operare sintesi coerenti, né organizzare i
dati conoscitivi
Non riesce ad applicare leggi, metodi e
procedimenti; è privo di punti di riferimento,
commette gravi errori nella comunicazione
linguistica
Insufficiente 4
Frammentarie,
superficiali ed
incomplete
Effettua analisi e sintesi solo parziali ed
imprecise, presenta carenze metodologiche, si
esprime con difficoltà
Riesce ad applicare qualche elemento
conoscitivo in compiti semplici, commettendo
gravi errori
Mediocre 5 Quasi sufficienti,
seppur superficiali
Effettua analisi e sintesi, ma non compiute e
approfondite. Se guidato sa giungere a semplici
valutazioni
Commette qualche errore non grave
nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici
Sufficiente 6 Adeguate ma non
approfondite
Sa compiere analisi e sintesi e, se guidato, anche
non generiche. Rielabora con semplicità, espone
con linearità
Applica le conoscenze limitandosi agli aspetti
fondamentali; esegue semplici compiti senza
commettere errori sostanziali
Discreto 7
Complete e
generalmente
approfondite
E’ in grado di ordinare e
selezionare dati. Effettua analisi e sintesi
pertinenti, anche se non compiutamente
articolate.
Sa utilizzare metodi e procedimenti; espone i
contenuti con chiarezza
Buono 8 Ampie, organiche,
appropriate
Usa opportune strategie per condurre analisi e
proporre sintesi; sa interpretare dati e argomenta
in modo corretto
Esegue compiti complessi utilizzando gli
elementi conoscitivi con precisione e sicurezza.
Ottimo / 9-10 Accurate, complete,
approfondite e
Rielabora in modo autonomo e personale;
elabora ipotesi; coglie relazioni; argomenta con
Esegue compiti complessi, applica le
conoscenze e le procedure in nuovi contesti
120
Eccellente arricchite da apporti
personali
rigore logico, un linguaggio fluido e appropriato evidenziando sicure abilità specifiche
ALLEGATO 7
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE PLURIDISCIPLINARE
GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
Negativo
1-3
Nessuna o
pochissime
Non riesce ad applicare
leggi, metodi e
procedimenti; è privo di
punti di riferimento,
commette gravi errori
nella comunicazione
linguistica
Non è in grado di
effettuare alcun
tipo di analisi; non
sa operare sintesi
coerenti, né
organizzare i dati
conoscitivi
Insufficient
e
4
Frammentarie
superficiali ed
incomplete
Riesce ad applicare
qualche elemento
conoscitivo in compiti
semplici, commettendo
gravi errori
Effettua analisi e
sintesi solo
parziali ed
imprecise, presenta
carenze
metodologiche, si
esprime con
difficoltà
Mediocre
5
Quasi
sufficienti,
seppur
superficiali
Commette qualche errore
non grave
nell’esecuzione di
compiti piuttosto
semplici
Effettua analisi e
sintesi, ma non
compiute e
approfondite. Se
guidato sa giungere
a semplici
valutazioni
Applica le conoscenze
limitandosi agli aspetti
fondamentali; esegue
semplici compiti senza
commettere errori
sostanziali
Sa compiere analisi
e sintesi e, se
guidato, anche non
generiche. Rielabora
con semplicità,
espone con linearità
121
Sufficiente
6
Adeguate ma non
approfondite
Discreto
7
Complete e
generalmente
approfondite
Sa utilizzare, metodi e
procedimenti; espone i
contenuti con chiarezza
E’ in grado di
ordinare e
selezionare dati.
Effettua analisi e
sintesi pertinenti,
anche se non
compiutamente
articolate
Buono
8
Ampie,
organiche,
appropriate
Esegue compiti complessi
utilizzando gli elementi
conoscitivi con
precisione e sicurezza.
Usa opportune
strategie per
condurre analisi e
proporre sintesi; sa
interpretare dati e
argomenta in modo
corretto
Ottimo
Eccellente
9-10
Accurate,
complete,
approfondite e
arricchite da
apporti
personali
Esegue compiti
complessi, applica le
conoscenze e le
procedure in nuovi
contesti evidenziando
sicure abilità
specifiche
Rielabora in modo
autonomo e
personale; elabora
ipotesi; coglie
relazioni; argomenta
con rigore logico,
un problema
122