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IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
21920 gennaio 2018
il futuro dell’abitareRobeRto busso e le strategie del gruppo gabetti
sviluppo Residenziale
a MilanoBNP PariBas
PreseNtaHorti
HoMiLezioNe di
Home stagiNgaLLa fieradeL LiviNg
ruBricHe
editoriale
report
qitv
deals
2S
articoLi
diamo risposte alle esigenzedell’abitare
PagiNa 10
sommario
sommario
bNP Paribas torna allo sviluppo con Horti
PagiNa 16
riPeNSare le NorMatiVePer iNCeNtiVare la riPreSa
PagiNa 20
l’Home Staging va in scena a HoMiPagiNa 24
Guglielmo Pellicciolifondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
3S
Gabetti sposa la qualitàdel ratingCasagabetti rappresenta un marchio la cui riconoscibilità nel panorama immobiliare italiano è di vasta accezione. frutto di una presenza storica sul mercato e di una inconfondibile fedeltà al modello di business. da sempre il nome gabetti per gli italiani è sinonimo di casa. ma, se possibile, anche di un valore aggiunto che va oltre il semplice bene immobile e tocca altre sfere come quelle, ad esempio, dell’affidabi- lità, della professionalità, del servizio. certo nel tempo molti altri competitor sono entrati nel mercato e hanno conteso a gabetti questo ruolo. La stessa società ha com-piuto negli anni passati alcune scelte non felici di posizio- namento, finendo per subirne il contraccolpo in termine di immagine e leadership. oggi, dopo alcuni anni di vera e propria sofferenza, la società Gabetti sta ritornando ad e- sprimere tutta la sua potenzialità, guardando non più e non solo all’intermediazione ma soprattutto ai servizi immobi-liari. L’attuale fase di ripresa del mercato porterà il gruppo a posizioni più consone e a esprimere risultati positivi. ci è sembrato giusto dedicare questa copertina alla società immobiliare più longeva sul mercato, in occasione della convention che terrà a Milano alla fine della prossima set-timana (26-27 gennaio). Abbiamo sempre sperato nella riuscita del progetto di salvataggio di gabetti per quanto detto sopra. siamo contenti che le nostre speranze abbia-no trovato in roberto Busso e nella squadra che ha saputo creare intorno a sé i giusti interpreti. ora ci aspettiamo che, dopo questo risultato, gabetti diventi anche il promo-tore d’eccellenza del ratingcasa, lo strumento pensato da il Quotidiano immobiliare per attribuire alla casa un voto alla Qualità. abbiamo bisogno di case belle che siano si-cure e confortevoli. Gabetti è l’artefice ideale per propa-gandare questo messaggio.
editoriaLe
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roma, 50,6 milionieur sPa e icarus sPa hanno sottoscritto il contratto di compravendita dell’Hotel La Lama, struttura alberghiera di 439 stanze con un livello costruttivo “shell and core” adiacente al roma convention center La Nuvola. Le due società hanno reso noto che il documento sarà pienamente efficace ad esito dei lavori di ripristino relativi alla cosiddetta traslazione del rcc La Nuvola e della monetizzazione della quota residua di parcheggi pubblici.
roma, 36 milioniantirion sgr ha perfezionato l’acquisizione dell’ex sede del Popolo della Libertà di via dell’Umiltà 36 a Roma. L’edificio ha una superficie lorda complessiva di oltre 6.500 mq e si sviluppa su sette piani fuori terra, più un piano interrato e sarà oggetto di un importante intervento di riqualificazione che avrà lo scopo di trasformarlo in un lussuoso hotel a 5 stelle, con apertura prevista per la fine del 2019.
italia, 200 milioniil fondo svizzero Partners group ha acquisito un portafoglio composto da sei gallerie commerciali di piccola-media grandezza di proprietà del fondo americano Blackstone, attraverso un veicolo gestito da Kryalos sgr. Le due società hanno firmato un accordo per la cessione degli asset italiani di Carpi (MO), Monselice (PD), Civitavecchia (RM), Roma, Brindisi e Melilli (SR), acquistati dal fondo statunitense tra il 2013 e il 2015.
deaLs 5S
NUOVI CRITERI DI PERFORMANCE PER IL REAL ESTATE
Il valore degli asset come paradigma per una visione strategica della gestioneimmobiliare attraverso il criterio della sicurezza e il controllo della mobilità
GIovedì 15 FeBBRAIo - innovation campus Milano scopri di più
ATTO 1
PERFORMANCEE TRASFORMAzIONE
DEL SETTORE IMMObILIARE
Lorenzo Bellicinicresme ricercHe
spoNsor
ilQI
elisabettaAnsaloni Zivieri
iNgegNeri riuNiti
Paolo BenedettoarcotecNica
(AGIRE - GRUPPO IPI)
Giancarlo CavazzonicavazzoNi associati
Filippo delle PianeaNce
ATTO 2
PERFORMANCE DEgLIIMMObILI: COMPARTI
E CASI PRATICI
André Strajagas studio
Michele SacchettiuNicasa itaLia
Alessandro RoversiscHiNdLer
Nicolò TarantinoPreLios iNtegra
Francesco olivaoLiva costruzioNi
Roberto Zoiaigd siiQ
rePort 7S
Analizziamo il mercato dei negozi nelle vie dello shopping nei centri storici e nei quar- tieri più importanti di Milano e nella Capitale. Nella prima parte del 2017 i prezzi dei locali commerciali in via di passaggio nel capoluogo lombardo hanno segnalato un ribasso del 2,3%, nelle vie non di passaggio dello 0,7%. I canoni di locazione registra-no rispettivamente una contrazione dello 0,1% e un aumento dello 0,2%. Le richieste di acquisto sono in crescita perché, al di là dei grandi investitori presenti sul mercato anche nel periodo della crisi immobiliare, stanno tornando i piccoli risparmiatori che ritengono il negozio un asset su cui puntare. Via Torino è una delle vie dello shopping giovane e della ristorazione veloce. i prezzi medi sono di 12 mila € al mq, i canoni di locazione di 800-1.000 € al mq annuo. Sempre richiesta la zona dei Navigli e della Darsena soprattutto per chi decide di avviare un’attività di ristorazione e di sommini- strazione. I canoni di locazione oscillano intorno a 400-500 € al mq annuo, valori supe- rabili se il negozio si trova in posizioni particolarmente felici per esposizioni ed affacci. I prezzi medi si aggirano intorno a 4.000-6.000 € al mq. Si chiedono tagli da 50-60 mq. altre top location sono corso Vercelli, via Belfiore, via Marghera, piazza De Angeli. a ricercarle sono soprattutto grandi marchi della moda che si insediano quasi sempre dopo aver pagato una key money. i canoni di locazione annua su queste strade vanno da un minimo di 500 € al mq annuo per toccare canoni top di 800-1.000 € al mq annuo. I prezzi di vendita possono arrivare a 18 mila € al mq.
report a Cura diteCNoCaSa
Negozi - CaNoNi di loCazioNe
Il mercato deI negozI a mIlano e romaTorna a crescere la domanda di spazi commerciali
Fonte: : Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
62,7
57,4
50,0
60,0
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100,0
I sem 2008
II sem 2008
I sem 2009
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I sem 2010
II sem 2010
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I sem 2012
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I sem 2015
II sem 2015
I sem 2016
II sem 2016
I sem 2017
In vie di passaggio In vie non di passaggio
Fonte:UfficioStudiGruppoTecnocasa
rePort 8S
canoni e prezzi stabili, invece, per i locali commerciali a Roma. su via Tuscolana, in particolare nel tratto che va da cinecittà a piazza san giovanni in Laterano, i canoni di locazione dei tagli piccoli possono arrivare anche a 400 € al mq annuo mentre i prezzi medi si aggirano intorno a 4.000 € al mq. su via tuscolana cercano anche marchi in franchising e brand nazionali ed internazionali alla ricerca di un’elevata visibilità. in aumento la domanda di acquisto di locali commerciali in zona Marconi da parte di risparmiatori che impiegano cifre comprese tra 70 e 150 mila €. La domanda di locali commerciali si focalizza quasi esclusivamente sull’affitto. Il tratto più richiesto è quello di via Marconi - Lungotevere degli Inventori. Difficilmente si trovano spazi liberi e sono presenti prevalentemente brand nazionali ed internazionali dell’abbigliamento. il tratto più costoso è quello a ridosso di piazza fermi, dove si segnalano canoni di locazione medi di 540 € al mq annuo. Nella zona di roma sud molto ambite le vie di passaggio dei quartieri Gregorio VII, Trastevere e Testaccio. Trastevere in particolare, avendo una forte connotazione tu- ristica, registra una notevole richiesta di locali da destinare alla ristorazione e alla som-ministrazione. Le strade preferite sono viale di trastevere e viale gregorio vii con prez-zi medi di 4.000-5.000 € al mq e canoni di locazione che vanno da 480 a 600 € al mq annuo. ad Ostiense e Garbatella, due zone molto popolari della capitale, c’è una forte conno-tazione di negozi di quartiere e di vicinato (panetterie, ortofrutta, piccolo artigiano ecc.). La domanda si orienta prevalentemente su tagli da 50-70 mq. Fanno eccezione le due vie principali, quali via ostiense e circonvallazione ostiense, molto richieste per avviare attività legate alla ristorazione veloce e somministrazione. i prezzi sono di 4.000 € al mq. ricercati anche i negozi posizionati in vie laterali, dove i canoni scendono a 120 € al mq annuo e i prezzi intorno a 2.000 € al mq.
Negozi - Prezzi
Fonte: : Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
67,0
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I sem 2009
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II sem 2016
I sem 2017
In vie di passaggio In vie non di passaggio
Fonte:UfficioStudiGruppoTecnocasa
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H12015
L'andamento del mercato
nell'anno 2017
YEAR2017
10S
diamo rispostealle esigenzedell’abitareBusso: prosegue il pianodi rafforzamento del Gruppo Gabetti
di Marco Luraschi
diaMo risposte alle esigeNze dell’abitare
11S
il Gruppo Gabetti sarà protagonista nel week end del 26-27 gennaio di un importante evento al MiCO di Mila-no, una due giorni ribattezzata “Home Together, il futuro dell’Abitare” organizzata in collaborazione con WeDo e che vuole essere un momento di integrazione della filiera immobiliare. consulenza, valorizzazione, gestione, riqua-lificazione, intermediazione e mediazione creditizia e as-sicurativa, alla convention parteciperanno tutte le agenzie Immobiliari e gli amministratori di Condominio di Gabetti, Professione Casa e Grimaldi, i dipendenti, i collaboratori e i tecnici di tutte le società del Gruppo, insieme alle azien-de e ai professionisti associati al gruppo WeDo. Oltre ai 2.000 partecipanti, ci saranno 30 aziende partner che proporranno contenuti, prodotti e servizi utili e innovativi. ma la due giorni sarà importante anche come momento di bilancio della fase di ripresa e crescita del gruppo e perché verrà ufficialmente lanciato il RatingCasa de ilQI, di cui il gruppo gabetti è il primo promotore, tanto che l’utilizzo del ratingcasa sarà proposto a tutti gli agenti della rete. Da 3 anni e mezzo alla guida dello storico marchio quota-to in Borsa italiana è Roberto Busso, AD di Gabetti PS e di altre società della galassia gabetti. con la sua energia e motivazione, con un passato da tecnico in società di valu-tazione immobiliare, Busso ha saputo ribaltare il modello di visione del gruppo trasformandolo in una realtà stretta-mente connessa al mercato attuale.
diaMo risposte alle esigeNze dell’abitare
Sul sito hometogether.it è presente
un digital wall dove tutti possono scrivere
le proprie impressioni sul futuro
Vai alla PaGiNa Web
12SdiaMo risposte alle esigeNze dell’abitare
Grande importanza avranno i contenuti formativi,
con 50 tavoli di lavoro, 10 convegni in sale dedicate,
talk show e interviste per oltre 3.000 ore/uomo di
formazione a disposizione dei partecipanti. Non
mancheranno le sessioni di confronto, nei salottini dei
Partner e nelle diverse aree all’interno dei 15.000 mq
dell’evento, oltre a momenti di intrattenimento e svago
nella serata di gala all’interno della bellissima Sala
Gold, con 160 tavoli organizzati per Regioni.
Cos’è l’evento Home Together di Milano e quale signi-ficato ha?dalla prima convention di rimini, con l’attuale manage-ment che mi vede a fianco di Marco Speretta e Fabrizio Prete, abbiamo detto che ne avremmo fatta una ogni tre anni, per poter riflettere su quello che è stato fatto ed è ac-caduto nel frattempo e capire le tendenze in atto. Quindi, dopo 3 anni, in questo appuntamento tracciamo le linee del futuro con le aziende che fanno parte del gruppo e con quelle che ci sono più vicine, come Wedo, con cui abbiamo una partnership strategica importantissima. è una colla-borazione nata dal progetto condominio, su cui abbiamo variato il progetto iniziale dell’amministratore “al centro”, all’attuale amministratore “di spessore”. ogni ammini-stratore gabetti gestisce infatti decine di condomini, con l’obbiettivo di raggiungere un target di 300 amministrato-ri entro il 2019. Gli Amministratori Gabetti hanno il fulcro della gestione ed hanno come interlocutore gli impiantisti della rete di imprese Wedo presenti su tutto il territorio, proprio come noi. un’alleanza operativa stretta da quasi un anno che ha portato i risultati immaginati.
13S
Cosa vuol dire il futuro dell’Abitare?Le previsioni nascono per essere sbagliate. Quindi la con-vention si chiama Il Futuro dell’Abitare perché in questi due giorni proporremo gli scenari futuri, che andranno poi correttamente interpretati. il futuro immobiliare si divide in due categorie, i soggetti che “abitano” ed i soggetti che “fanno l’abitare”, ovvero, i secondi sono quelli che costru-iscono e rispondono alle esigenze di chi utilizza gli spa-zi. il consulente deve dare risposte alle diverse esigenze dell’abitare; non gioca più al centro, oggi è diventato un attaccante. con gli strumenti che abbiamo messo a di-sposizione dei nostri agenti della rete, chi vuol diventare consulente oggi non ha più niente che gli manchi e, chi lo ha fatto, ha triplicato il suo fatturato. Nella due giorni, solo per fare un piccolo esempio, il nostro Ufficio Studi sarà a disposizione dei mediatori con uno spazio riservato avente la mappatura di tutte le aree italiane in termini di numero di compravendite, prezzi, redditi delle popolazioni locali e altro. in seguito gli agenti, con le loro password, potranno avere questi dati disponibili durante l’anno.
diaMo risposte alle esigeNze dell’abitare
“Il 2017 è stato un anno di consolidamento per il
mercato residenziale italiano” commenta Roberto
Busso sul FocusQI YEAR. “Un anno contrassegnato
da tassi di crescita più contenuti rispetto al 2016, che
aveva avuto una variazione positiva a doppia cifra, ma
comunque significativi se guardiamo ai valori assoluti.
Il dato importante da sottolineare è che tutte le macro-
aree stanno mostrando segnali di crescita del numero
di transazioni, sia per i capoluoghi, che per le province”.
14S
Ci sarà anche uno spazio dedicato al RatingCasa de ilQI?uno degli elementi presentati agli agenti immobiliari sarà l’utilizzo del ratingcasa de ilQi come strumento di valu-tazione qualitativa dell’immobile. il ratingcasa verrà uti-lizzato dagli agenti delle reti del gruppo come mezzo di acquisizione dell’incarico di vendita.
Il piano di risanamento del gruppo procede, vi siete or-mai trasformati da franchising a provider globale. Siete tra i pochi a puntare su tutto il territorio italiano, Sud compreso. Il vostro obiettivo è far emergere un mercato potenziale che oggi è disperso in mille rivoli?il piano di risanamento del gruppo procede esattamente come da programma, anzi, ci sono aree su cui siamo in vantaggio. siamo sicuramente un full service provider e si vede da tutte le società del gruppo presenti alla conven-tion. il fatto di puntare sull’intero territorio italiano è più che reale, se consideriamo la conclusione dell’iter di aper-tura delle sedi territoriali che ad oggi sono 9 in totale; ad Aprile apriremo i nuovi uffici di Roma con 170 dipendenti. intercettiamo il mercato corporate perché siamo l’unico service provider presente sull’intero territorio.
diaMo risposte alle esigeNze dell’abitare
Le società del Gruppo Gabetti Property Solutions sono
Abaco, Gabetti Agency, Patrigest, Santandrea, NPL
Re_Solutions, Tree RE, Monety, Gabetti Franchising,
Grimaldi, Professionecasa, Gabetti Condominio,
Grimaldi Condominio, Professionecasa Condominio,
WikiCasa. Il partner dell’evento Home Together è WeDo
con la propria rete di aziende e imprese associate.
Prova subito ratingcasa CliCCa Qui
Gabetti ProPertySolutioNS
SoCietà
15S
Proprio il mercato corporate in Italia cresce, aumenta-no anche le transazioni residenziali ma non si riesce a porre mano al grosso dell’esistente in modo sistemico. Bisogna rivolgersi alla politica o basterebbero soluzioni di mercato?La politica deve attuare le soluzioni che il mercato propo-ne e che già esistono. Per esempio, la detassazione nella permuta esiste nel mercato automobilistico, basterebbe trasferirla sul mercato immobiliare.
Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo bilancio di Gabetti?il rispetto delle previsioni, come al solito.
Un bilancio invece personale di Roberto Busso da quan-do è alla guida del Gruppo?il bilancio è più che positivo, ho imparato una professione nuova in un mercato che non conoscevo nello specifico, quello delle reti di agenzie immobiliari. sono orgoglioso di far parte dell’immobiliare numero uno in italia. tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il team che abbiamo creato, lo staff ed il management con cui lavoriamo.
diaMo risposte alle esigeNze dell’abitare
roberto buSSo
PerSoNa
16SbNp paribas torNa allo sviluppo coN horti
bNP Paribas tornaallo sviluppo con Horti
Il progetto residenziale milanese sarà firmato da De Lucchi
di Cristina Giua
milano, via orti 26, quartiere di Porta romana: un muro color giallo acceso fa da barriera ad una scoperta inaspettata. oltrepassando un piccolo portone ci si tro-va di fronte ad un imponente edificio, con tanto di chiesa sconsacrata all’interno, costruito all’inizio 800. In origine la grande villa era sede di un ospizio gestito dalle suore, finita poi in abbandono negli anni 80 e da allora rimasta inutilizzata. Tutto intorno un vasto parco immerso in un silenzio ovattato e altre piccole costruzioni inserite in un’area che complessivamente misura 14.600 mq. un classico “inter-no milanese”, insomma, che non si immagina e non si esibisce. è qui che BNP Paribas Real Estate ha deciso di partire con un progetto di sviluppo residenziale chiamato Horti (presentato alla stampa nel corso di un evento dedicato che si è svolto in loco nella mattinata del 17 gennaio), che arriva dopo le precedenti espe-rienze fortunate del MIA - La casa italiana in viale Boezio, sempre a Milano e della domus aventino, in piazza albania a roma.
facciamo un passo indietro per inquadrare meglio la vicenda che ha portato a definire Horti: a ottobre 2017 il gruppo francese ha acquistato l’area dall’U-niversità Cattolica del Sacro Cuore, dal 1996 proprie-taria del lotto, pagando un prezzo di circa 24 milioni di euro. spetterà ora alla divisione immobiliare BNP Paribas real estate Property development, guidata dal ceo Michele Latora, realizzare la trasformazione dell’area con un investimento intorno ai 100 milioni di euro per ricavarne circa 80 unità immobiliari. A fir-mare il progetto architettonico di recupero un nome di assoluto prestigio come Michele De Lucchi.L’inizio dei cantieri è stato fissato entro la fine di gen-naio, con la conclusione dei lavori prevista nel 2020.
tre anni di tempo, dunque, durante i quali lo staff re-sidential Investment di BNP Paribas RE, affiancato dall’agent SIGEST, dovrà collocare il nuovo prodotto residenziale sul mercato (la commercializzazione è già partita e dalle prime indiscrezioni dovrebbe trat-tarsi di un’operazione piuttosto rapida: è già stato infatti prenotato il 50% delle unità disponibili, pre-notazioni che naturalmente andranno confermate e trasformate in rogiti). Quanto al listino prezzi, il CEO Michele Latora - in una delle video-interviste rilascia-te dai protagonisti dell’operazione a il Quotidiano im-mobiliare, a margine della presentazione ufficiale del progetto alla stampa e che potete cliccare al termine di questo articolo - ha ricordato che la forchetta di bNP ParibaS re
SoCietà
17SbNp paribas torNa allo sviluppo coN horti
MiCHele latora
PerSoNa
valori a cui saranno venduti gli appartamenti parte dai 6.500 euro al mq per arrivare ai 9.700 euro al mq, in base a tipo e caratteristiche dell’immobile scelto.“Un edificio nascosto nelle maglie della città, quasi una scoperta archeologica”. così l’architetto michele De Lucchi ha definito Horti, di cui curerà, con il suo studio aMDL, la riqualificazione degli esterni. L’inter-vento prevede, in dettaglio: la ristrutturazione della grande villa ottocentesca, esaltando le linee originali in chiave residenziale; il recupero dei due edifici sto-rici laterali (Lavanderia e Casello); la realizzazione di villette urbane indipendenti che richiamano l’archi-tettura milanese, con affaccio su via Orti; un edificio di nuova costruzione sempre a destinazione residen-ziale, con affaccio sul lato opposto, su via Lamarmo-ra. ancora tutta de decidere, invece, quale funzione avrà l’ampio spazio della chiesa sconsacrata all’in-terno della villa, mentre i 10 mila mq di parco circo-stante verranno recuperati, mantenendo l’impianto originale e conservando le piante d’alto fusto, come cedri libanesi e tigli. E se gli esterni saranno firma-ti da De Lucchi, tutti gli interni porteranno la firma dell’architetto Daniele Fiori, managing partner dello studio DFA Partners. L’interior design dei tre edifici (Villa, Orti, Lamarmora) in cui si articola il comples-so – non ha dubbi fiori – coniugherà tutti i comfort contemporanei (a partire dall’efficienza energetica) con l’identità del luogo e del contesto.
aMdl
SoCietà
18SbNp paribas torNa allo sviluppo coN horti
MiCHele de luCCHi
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NEL CENTRO DI MILANO
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MIChELE DE LUCChIAMDL
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19SbNp paribas torNa allo sviluppo coN horti
20S
eliSabettaaNSaloNi ZiVieri
PerSoNa
ripeNsare le NorMative per iNceNtivare la ripresa
Seconda parte dell’articolodove si entra nel meritodei temi proposti
di Elisabetta Ansaloni Zivieri
è necessario abbandonare il concetto dell’immobilia-rista speculatore in quanto, ormai, lo sviluppo trami-te rigenerazione delle città e dei paesi può solo avve-nire a seguito di accurate indagini di mercato sociali, economiche, esigenziali delle comunità interessate, con particolare attenzione alle potenzialità dei sin-goli e delle realtà in cui si inseriscono. Lo sviluppo di tali indagini deve essere eseguito in modo molto ac-curato, da equipe di professionisti specializzati e nel momento in cui si intende procedere. solo dagli esiti di queste indagini potranno derivare efficaci scelte di intervento.
riPeNSare le NorMatiVePer iNCeNtiVarela riPreSa
leGGi la PriMa Parte
iNGeGNeririuNiti
SoCietàLa composizione di tali squadre dovrà essere di-chiarata fin dall’inizio delle ricerche e delle pro-gettazioni e arricchita dalla descrizione delle loro esperienze.Questa metodologia di intervento favorirà anche la formazione di gruppi di lavoro interdisciplinari tanto carenti nel nostro paese che, a causa di questa man-canza, rimane generalmente escluso dalla competi-zione internazionale. altra considerazione da fare riguarda la necessità di procedere con questo metodo anche nei centri me-dio piccoli, infatti il nostro paese conta poche grandi città a fronte di circa ottomila comuni. con questo sistema si potrebbe affrontare in modo meno trau-matico ma più incisivo il problema dell’abusivismo, della mancanza di servizi, delle sinergie tra comuni-tà, ecc..tali programmi saranno quindi sviluppati, per inizia-va privata, secondo comparti scelti e perimetrati stu-diando le specificità e le disponibilità opportunamen-te codificate della comunità ed i relativi legami tra i singoli abitanti ed operatori secondo procedure pre-definite e non si limiteranno alla progettazione, ma ne cureranno anche l’esecuzione fino alla comple-ta realizzazione, continuando con la gestione delle manutenzioni, e dei servizi tecnici, logistici, culturali, di assistenza sociale previsti dal progetto. in questo modo si garantisce al meglio non solo una corretta esecuzione dei programmi, ma anche la necessaria evoluzione degli stessi nel tempo.
“La composizione
delle squadre dovrà
essere dichiarata
fin dall’inizio delle
ricerche e delle
progettazioni e
arricchita dalla
descrizione delle
loro esperienze”
21SripeNsare le NorMative per iNceNtivare la ripresa
La Pubblica Amministrazione (Comune) avrà la fun-zione di facilitatore e garante delle metodiche appli-cate, oltre che di promotore e gestore di eventuali finanziamenti pubblici predisposti ad hoc. Nel caso di finanziamenti pubblici, la scelta dei Programmi da finanziare potrà avvenire attraverso bandi nei quali i gruppi di Lavoro dei comparti interessati potranno indicare le intenzioni e le modalità di intervento che intendono perseguire nel proprio ambito e sulla base dei quali potranno accedere al credito.Questi Programmi di iniziativa privata da parte di promotori economici, una volta predisposti, saranno messi a disposizione delle competenti amministra-zioni Pubbliche, che dovranno controllarne la corretta esecuzione/gestione secondo precisi protocolli. tali Programmi, inseriti di volta in volta nella mappa del territorio comunale, saranno a disposizione di altri operatori che vorranno attivarsi successivamente in altre zone urbane affinché li tengano in debito conto per una impostazione coerente e sinergica delle loro proposte.Le scelte, proprie di ogni programma, dovranno es-sere documentate in modo esaustivo e, data la deli-catezza dei temi affrontati, dovranno fare riferimento a protocolli precisi dichiarati fin dall’inizio degli studi.è consigliabile che all’inizio di questo processo (se si vorrà iniziare) sia predisposta una norma transitoria per un periodo congruo al fine di attivare ed eseguire programmi pilota atti a verificare e definire nel detta-glio i protocolli e le relative norme specifiche; dopo di che sarà opportuno predisporre liste di squadre abi-litate ad eseguire tali Programmi oltre che predispor-re/perfezionare appositi corsi di laurea nelle varie di-scipline necessarie.
“I Programmi di
iniziativa privata da
parte di promotori
economici, una volta
predisposti, saranno
messi a disposizione
delle competenti
Amministrazioni
Pubbliche,
che dovranno
controllarne
la corretta
esecuzione/gestione
secondo precisi
protocolli”
22SripeNsare le NorMative per iNceNtivare la ripresa
In conseguenza di quanto esposto fin qui si dovran-no, in primo luogo, abolire tutte le normative tecni-che attualmente vigenti, che saranno trasferite alle università e da esse trasformate in manuali (ove non esistessero già) e quindi ai tecnici che esse dovranno formare: dovrà, infatti, tornare ai tecnici la responsa-bilità del proprio operare senza necessità di ulterio-ri controlli. I progetti, debitamente firmati/asseve-rati, saranno depositati in apposito ufficio/archivio dei comuni e saranno esaminati e controllati solo in caso di manifeste insufficienze per la valutazione di eventuali danni. successivamente potranno essere riscritte le nuove norme generali, che risulteranno molto semplificate, e che sostituiranno completamente quelle esistenti.ai tecnici delle Pubbliche amministrazioni sarà de-mandato il controllo frequente e puntuale per la cor-retta attuazione dei Programmi in tutte le loro parti e saranno organizzati in squadre composte in modo speculare per competenze rispetto a quelle di pro-gettazione (secondo il principio che chi è meno com-petente non può controllare chi lo è di più.è, infine, consigliabile che rimanga la Commissione per la qualità ed il paesaggio purché composta da personale altamente qualificato i cui pareri possano fare scuola.
23SripeNsare le NorMative per iNceNtivare la ripresa
24Sl’hoMe stagiNg va iN sceNa a hoMi
Dal 26 al 29 gennaio la fiera del Livinginsegna a valorizzare la casadi Marco Luraschi e Patrizio Valota
Nato negli anni ’80 negli Stati Uniti, l’Home Staging sta rapidamente conquistando il mercato delle compravendite immobiliari anche nel nostro paese. sarà questo uno dei temi presentati ad HOMI (FieraMilano, 26-29 gennaio), il salone dedicato al lifestyle che pone al centro la persona, i suoi stili, i suoi spazi. durante l’evento ilQi sarà presente per servizi e interviste ad alcuni protagonisti della manifesta-zione, tra i quali l’Home staging school, che presenterà il nuovo progetto a cui hanno lavorato: il 1° european Home staging summit. un incontro dedicato a questo strumento, con l’obiettivo di aprire un confronto che ampli l’orizzonte allo scenario europeo, mettendo in relazione aziende che operano nel settore e che possa eventualmente essere preludio di nuove collaborazioni.
l’Home Stagingva in scena a HoMi
25Sl’hoMe stagiNg va iN sceNa a hoMi
Per l’occasione, abbiamo intervistato sergio Poma, direttore dell’Home staging school, che ci ha parlato di Homi e delle potenzialità del “mettere in scena la propria casa”.
L’Home Staging è una professione relativamente giovane. Da quanto siete attivi come Home Staging School con i vostri corsi di formazione e quante persone hanno partecipato finora?Ci siamo avvicinati all’Home Staging nel 2009 quan-do in pochissimi sapevano di cosa si trattasse ed ancor meno se ne occupavano. con Home staging infatti si intende, in sintesi, la possibilità di valorizza-re gli spazi immobiliari al fine di favorire il processo di vendita o affitto degli stessi.Due furono i motivi di (irresistibile) attrazione: • la consapevolezza che questa professione faces-
se perno su tecniche di marketing da applicare al contesto real estate, e quindi terreno abituale per la nostra realtà già dal 2000 impegnata nel mondo della comunicazione e del marketing aziendale e di prodotto
• la condizione di crisi del mercato immobiliare in italia che suggeriva, come per ogni situazione di crisi, l’impellente necessità di allargare lo spettro di strumenti di marketing a cui gli operatori vecchi e nuovi del settore potessero attingere.
HOMIè il salone internazionale dedicato al lifestyle che si terrà a FieraMilano.Una manifestazione che pone il focus sulla persona, le sue abitudini, i suoi spazi e stili di vita.
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e visto che l’Home staging era nato alcuni decenni prima in usa, dove sono maestri del marketing, ci siamo detti che in Italia si era aspettato fin troppo ad introdurre questa disciplina.così abbiamo progettato ed avviato un percorso di formazione che permettesse a persone provenienti da diversi percorsi professionali, senza porre barriere all’ingresso, di avvicinarsi a questa tecnica per farne un completamento della propria professione o tra-sformarla in toto nella propria attività principale. da allora non ci siamo più fermati e, accompagnando l’evoluzione dell’Home staging targato italia, abbia-mo formato centinaia di professionisti non smetten-do mai di promuovere la conoscenza sul mercato di questa professione e di guidare l’innovazione in que-sto settore.
HOMI è una manifestazione che sta cercando di ri-tagliarsi uno spazio ben definito. Come si inquadra la vostra presenza in questa fiera di settore? Come sta crescendo e come si sta sviluppando la manife-stazione?HOMI rappresenta l’evoluzione della storica fiera macef, sulla cui tradizione sta costruendo con suc-cesso da alcuni anni un moderno racconto che ruota intorno agli stili di vita, per continuare ad ingaggiare il mondo professionale del retail nazionale e inter-nazionale con le proposte del design e dell’industria italiana del complemento d’arredo e dei mondi che intorno a questo esprimono ogni anno l’eccellenza. Su questo scenario nel 2017, quando abbiamo avvia-to la progettazione del primo Home staging festival
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nazionale, è stato “naturale” per noi immaginare una sinergia con Homi e per Homi raccogliere il nostro stimolo ed ospitarci nell’edizione di settembre. infatti entrambi poniamo attenzione agli spazi e agli stili di vita e la visione dell’Home staging, che trasforma gli spazi abitativi e li racconta ai potenziali acquirenti, può essere trasposta sugli spazi espositivi dei negozi per proporre nuove esperienze di acquisto e vicever-sa da questi prendere oggetti e materiali da utilizzare nei propri allestimenti.
A HOMI ci sarà un momento europeo dedicato all’Homo Staging. In Italia siamo ancora indietro ri-spetto ad alcuni paesi continentali nel settore?dopo il successo del 1° Home staging festival italia-no a settembre, continuiamo ad esplorare il mondo dell’Home staging ed a mettere a confronto gli attori che lo popolano (o che lo dovrebbero popolare). Così abbiamo ideato l’european Home staging forum, primo evento di questo tipo nel vecchio continente, per confrontarci con i colleghi europei, comprendere i diversi livelli di maturità del mercato ed aprire nuove opportunità di business e collaborazione.La giornata, ospitata in Homi sabato 27 gennaio, sarà caratterizzata da due momenti:• al mattino apriremo con un intervento autorevole
sullo stato dell’arte del mercato immobiliare euro-peo seguito da 4/5 interventi di rappresentanti del mondo Home staging provenienti da diversi paesi europei che presenteranno il proprio paese e le pe-culiarità dell’Home staging calato in quella realtà.
• al pomeriggio si parlerà di marketing innovativo con una lezione “ispirazionale” a cui seguirà una verticalizzazione a cura di vincenzo russo (iuLm - Professor of Consumer Behavior and Neuromar-keting e coordinatore del centro di ricerche di
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Neuromarketing) sul neuromarketing e le sue ap-plicazioni in ambito Home staging (nelle case, ma anche negli spazi commerciali e nei punti vendita).
il target del forum sono, in primis, home stager e chi già oggi ruota intorno a questo mondo (architetti, in-terior designer, mobilieri, arredatori, agenti immobi-liari, ecc.), ma anche tutti quelli che ne intuiscono le potenzialità o vogliono meglio capirle.
In quali settori dell’immobiliare è utile e applicabile l’Home Staging? Di solito si pensa che serva esclu-sivamente per vendere prima e meglio un’abitazio-ne, è un errore?L’Home Staging è nato per favorire la vendita o l’affitto di un immobile e nella sua prima fase di “atterraggio” in italia, puntando a questo preciso obiettivo, si sono sviluppate tecniche e metodologie mirate e ritagliate sul nostro mercato. oggi possiamo parlare di matu-rità di questa professione e dell’avvio di una seconda fase caratterizzata dallo sviluppo di specializzazioni sia verticali, come per esempio la fotografia d’interni dedicata all’Home staging, che trasversali, quali l’ap-plicazione dei concetti e delle tecniche che stanno alla base dell’Home staging a settori complementari, quali la microricettività piuttosto che il punto vendita o i mondi espositivi.
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Nel progettare centri commerciali è necessario pre-stare una certa attenzione alle pavimentazioni. in questo panorama esistono soluzioni moderne dall’e-levata qualità estetica, in grado di generare un effetto pietra naturale. In questa nuova puntata di E-Learning per il retail real estate, ciclo di trasmissioni orga-nizzato dal cNcc, alberto sottocornola di granulati zandobbio illustra le caratteristiche de L’altra Pietra, una soluzione di alta qualità per la pavimentazione da esterno con 47 colorazioni differenti.
PAVIMENTAzIONE EFFETTO PIETRA NATURALEPER I CENTRI COMMERCIALICOPERNICO 40
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Pochi altri progetti italiani, completati negli ultimi anni, hanno rappresentato una sfida di successo come quello del quartier-generale del gruppo BNP Paribas – BNL, costruito a roma, nell’area della sta-zione tiburtina. in questa trasmissione Progetti ne parlano giovanni visconti, fund manager BNP Pari-bas real estate, l’architetto alfonso femia, founder dello studio atelier femia, e alessandro faedo, titola-re dell’azienda manifatturiera marmi faedo.
UN hq NEL CUORE DI ROMA-TIbURTINACOPERNICO 40
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