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6° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. CIARI”
- PADOVA - Via Madonna del Rosario, 148 - 35100 PADOVA -
Tel. 049/617932 – fax 049/607023
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
VADEMECUM per gli INSEGNANTI
Anno scolastico 2016/2017
VERSIONE AGGIORNATA A NOVEMBRE 2016
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Sommario PREMESSA 3
Capitolo 1 – Definizione di “BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE” 4
Capitolo 2 – IL NOSTRO PROGETTO 5
Capitolo 3 – RACCOLTA DI INFORMAZIONI SUGLI ALUNNI E SULLA CLASSE 6
Capitolo 4 –SINTESI DEI BISOGNI IDENTIFICATI 32
Capitolo 5 –LE SCELTE EDUCATIVE PER L’INCLUSIONE e LA STESURA DEL PDP (Piano Didattico Personalizzato) 32
Capitolo 6 – VALUTAZIONE E APPROFONDIMENTO SPECIALISTICO 48
Capitolo 7 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO 51
Capitolo 8 – ELENCO DELLE STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE DI RIFERIMENTO 51
PPRREEMMEESSSSAA
La nostra scuola ha acquisito i contributi che provengono dalla ricerca e dalla normativa per mettere a punto un percorso sistematico e condiviso per realizzare l'inclusione,secondo il valore principale del POF “Stare bene a scuola”. Tale percorso mira ad affrontare le difficoltà scolastiche degli alunni e a rispondere alle situazioni di bisogni educativi speciali nell’ambito di una cultura inclusiva. Ciò comporta la necessità di rivedere gli stili di insegnamento e gli approcci didattici tradizionali, in modo da renderli più adatti a rispondere alle diverse esigenze di apprendimento presenti nelle classi del nostro istituto. In questo ambito, un insegnamento efficace risponde ai seguenti principi di inclusione:
1) impostare processi di apprendimento realizzabili; 2) rispondere ai diversi bisogni di apprendimento degli alunni; 3) individuare strategie di intervento efficaci per l’intera classe; 4) superare le potenziali barriere all’apprendimento e alla valutazione (quest’ultima deve tener conto del tipo
e dell’entità delle difficoltà incontrate dagli allievi). Questa impostazione può richiedere agli insegnanti un gran lavoro di revisione delle proprie abitudini didattiche e la disponibilità a cambiare il punto di vista, ponendo la massima attenzione non tanto agli aspetti negativi, quanto alle potenzialità che ogni ragazzo esprime. L’insegnante sarà in grado così di valorizzare le capacità di tutti gli alunni, progettando i percorsi più efficaci e adottando una didattica speciale che utilizzi strumenti e strategie differenti per adattarsi a persone differenti. La forza di questa impostazione metodologica, oltre a superare gli ostacoli di natura cognitiva e psicologica degli alunni con BES, facilitandone l’apprendimento, è determinante per lo sviluppo delle abilità e delle competenze di tutti gli alunni del gruppo classe e favorirà, nel tempo, lo sviluppo di un clima collaborativo e più sereno. I principi dell’inclusione prevedono inoltre che si possano operare delle scelte rispetto alle conoscenze e alle competenze previste dai curricoli, per affrontare le oggettive difficoltà riscontrate e per favorire così il successo scolastico di tutti gli studenti. L’insegnante è chiamato quindi a personalizzare e individualizzare il proprio insegnamento, graduando e diversificando i livelli dell’apprendimento e della prestazione scolastica. La ricerca di un punto di contatto tra le competenze, magari limitate, del singolo alunno e le richieste alla classe è un processo continuo, instancabile e faticoso, ma è la sfida della scuola di oggi. E’ evidente che questa impostazione risulterà tanto più efficace quanto maggiore sarà la condivisione nel team docente e quanto più gli insegnanti saranno disponibili ad una verifica del proprio lavoro non solo individualmente, ma anche con altri docenti e/o soggetti coinvolti. Anche a questo scopo le disposizioni di legge prevedono la stesura e il monitoraggio dei percorsi attraverso un documento fondamentale che si chiama PDP.
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CCaappiittoolloo 11 –– DDeeffiinniizziioonnee ddii ““BBIISSOOGGNNOO EEDDUUCCAATTIIVVOO SSPPEECCIIAALLEE””..
I Bisogni Educativi Speciali riguardano gli alunni che, in una certa fase della loro crescita (nel periodo di vita fino a diciotto anni), accanto ai bisogni educativi normali, e cioè quelli di sviluppo delle competenze, di appartenenza sociale, di identità e autonomia, di valorizzazione e di autostima, di accettazione, hanno anche bisogni speciali, più complessi e difficoltosi, talvolta patologici, generati da condizioni fisiche o da fattori personali o ambientali che creano difficoltà di funzionamento educativo e apprenditivo. In questa concezione di BES è centrale il concetto di funzionamento educativo e apprenditivo, che è il risultato globale delle reciproche influenze, esercitate durante il percorso evolutivo e di crescita, dalle condizioni fisiche (la dotazione biologica, la crescita del corpo), dai contesti in cui lo studente cresce (le relazioni, le esperienze, gli ambienti fisici) e dalle sue caratteristiche personali (l'autostima, l'identità, la motivazione ecc...) (da “I quaderni della Ricerca” n.03 Loescher).
Le disposizioni più importanti del Ministero dell' Istruzione in materia di alunni con BES sono la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l'inclusione scolastica e la Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 che ne riporta le indicazioni operative. Citiamo da quest'ultima: La Direttiva (...) delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di
realizzare appieno il diritto all'apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all'integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all'intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprendente “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perchè appartenenti a culture diverse”. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell'apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003 (...) Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il CdC o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso.
La Direttiva ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche(...) pertanto a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative nei casi sopra richiamati avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative.
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CCaappiittoolloo 22 –– IILL NNOOSSTTRROO PPRROOGGEETTTTOO
Per affiancare e supportare i docenti nella realizzazione di progetti realmente inclusivi e azioni didattiche efficaci, il nostro istituto ha adottato il percorso descritto in questo Vademecum. Tale percorso ha preso avvio alcuni anni fa con una sperimentazione che ha dapprima coinvolto due classi per diffondersi poi a tutte le altre. Prevede sostanzialmente 4 fasi: 1) Raccolta di informazioni sugli alunni e sulla classe (CAPITOLO 3); 2) Sintesi dei bisogni identificati (CAPITOLO 4); 3) Scelte educative e didattiche condivise dal team docente per i singoli alunni e per la classe e stesura del PDP per gli alunni che risultassero con BES (CAPITOLO 5); 4) Verifica e valutazione delle azioni intraprese ed eventuale richiesta di approfondimento specialistico (CAPITOLO 6). L’intervento, quindi, prende l'avvio dalla rilevazione dei bisogni degli alunni, attraverso le informazioni già presenti e le osservazioni sistematiche del team docente/CdC, utilizzando specifiche griglie predisposte, in momenti dell'anno prestabiliti, e conduce all’adozione di idonee strategie educative e didattiche, da attuare con tutta la classe. Per l'alunno che dalle osservazioni risultasse con Bisogni Educativi Speciali, il team docente/CdC provvederà alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato, che raccoglie tutta la documentazione necessaria a svolgere l'adattamento del curricolo standard ai bisogni del singolo. Il percorso si completa attraverso la programmazione di appositi incontri con le famiglie e con gli eventuali specialisti responsabili della diagnosi e/o della riabilitazione del singolo alunno, al fine di condividere le scelte effettuate e documentate dal PDP.
NB: TUTTI GLI ALLEGATI DA COMPILARE NELLE DIVERSE FASI DEL PROGETTO SONO DISPONIBILI (SEPARATAMENTE DAL VADEMECUM) IN FORMATO .doc PER POTERLI MODIFICARE CON I DATI DELLE CLASSI. VERRANNO SPEDITI VIA MAIL A CIASCUN INSEGNANTE E POSSONO ESSERE RICHIESTI ALL’OCCORRENZA IN SEGRETERIA.
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CCaappiittoolloo 33 –– RRAACCCCOOLLTTAA DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII SSUUGGLLII AALLUUNNNNII EE SSUULLLLAA CCLLAASSSSEE
L'identificazione degli alunni con BES nel nostro Istituto viene attuata attraverso quattro diverse modalità di raccolta di informazioni. La prima modalità di raccolta di informazioni corrisponde alla trasmissione da parte del Dirigente al team docente/CdC di tutte le documentazioni specialistiche riguardanti gli alunni. La seconda modalità consiste nella raccolta e nella sintesi delle schede individuali di passaggio fra i vari ordini di scuola (dall'infanzia alla primaria e dalla primaria alla secondaria). Tali schede sono predisposte dagli insegnanti al termine di ogni ciclo scolastico e sono trasmesse ai docenti del ciclo successivo nell'ambito delle attività della Commissione Continuità. La sintesi viene effettuata dal Team docente nella Primaria e dal Coordinatore nella scuola Secondaria, attraverso la compilazione degli Allegati 1P/1Pbis/1Pter (Primaria) e 1S (Secondaria), di seguito riportati.
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SCUOLA PRIMARIA
ALLEGATO 1P – A. S. ......... CLASSE .......... PROSPETTO INFORMAZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
COGNOME NOME DATA NASCITA
SCUOLA INFANZIA
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ALLEGATO 1Pbis – A. S. ......... CLASSE .......... PROSPETTO INFORMAZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
COGNOME DURANTE IL GIOCO ORGANIZZATO DURANTE IL GIOCO LIBERO MODALITA’ DI REAZIONE ALLE FRUSTRAZIONI
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ALLEGATO 1P ter – A. S. ......... CLASSE .......... PROSPETTO INFORMAZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
COGNOME IL CORPO E IL MOVIMENTO SPAZIO, ORDINE, MISURA I DISCORSI E LE PAROLE MESSAGGI, FORME E MEDIA LE COSE, IL TEMPO, LA NATURA
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SCUOLA SECONDARIA
ALLEGATO 1 S – A.S. ………………. CLASSE ………….. - PROSPETTO INFORMAZIONI DOCENTI PRIMARIA
Guida alla compilazione:
VOCI DA UTILIZZARE (mettere nelle caselle i numeri corrispondenti) Socializzazione: 1 (tende a isolarsi), 2 (va d’accordo solo con alcuni), 3 (va d’accordo con tutti), 4 (è disponibile verso gli altri) Rispetto delle regole: 1 NO (non rispetta mai le regole), 2 non sempre, 3 SI Partecipazione: 1 disinteressato, 2 interessato saltuariamente, 3 deve essere sollecitato, 4 interessato, 5 interessato e partecipa Impegno: A scuola (1 saltuario, 2 costante) A casa (1 saltuario, 2 costante) Organizzazione del lavoro: 1 non autonomo, 2 non del tutto autonomo, 3 autonomo Ritmo di apprendimento: 1 molto lento, 2 lento, 3 normale, 4 veloce Reazione all’insuccesso: 1 indifferente, 2 si demoralizza, 3 va incoraggiato, 4 reagisce Nelle colonne seguenti (ITALIANO, MATEMATICA, INGLESE, ANTROPOL.) vanno riportate le votazioni numeriche nelle discipline. Nelle NOTE vanno inserite altre informazioni utili in forma abbreviata (BES, DSA, disabile, straniero da ….. mesi/anni in Italia, con PDP precedente, ecc.)
Cognome Nome Data
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La terza modalità consiste nella somministrazione di prove di ingresso, che per le classi prime della primaria si chiamano Test di Accesso (in questo caso i risultati vengono riportati nell’Allegato 2P).
ALLEGATO 2P – A. S. ......... CLASSE .......... TEST DI ACCESSO: ABILITA’ E POTENZIALITA’
COGNOME NOME
TEST LOGICO LINGUISTICO
TEST LOGICO MATEMATICO
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VOCI DA UTILIZZARE PER LA COMPILAZIONE DELL’ALLEGATO
TEST LOGICO LINGUISTICO SEGNARE PER CIASCUN TEST LA LETTERA CORRISPONDENTE AL LIVELLO CONSEGUITO RICAVATA DAL TABULATO CONSEGNATO DAL SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO
TEST LOGICO MATEMATICO
TEST DI RELAZIONI SPAZIALI
TEST SPAZIALE PERCETTIVO
La quarta modalità di raccolta delle informazioni riguarda l’osservazione sistematica della classe, attraverso
l’utilizzo di griglie specifiche mirate alla rilevazione di eventuali difficoltà cognitive o comportamentali.
COME AVVIENE LA RILEVAZIONE? Nella scuola primaria l’osservazione sistematica su tutta la classe viene attuata all’inizio dell’anno scolastico (mese di ottobre): in questo modo i dati delle osservazioni (restituiti entro il mese di novembre) potranno essere utilizzati, insieme alle altre informazioni, per individuare gli interventi educativi adeguati alla classe stessa e gli alunni con BES. Nel caso di nuovi inserimenti o di alunni che manifestino qualche disagio, il team valuterà l’opportunità di procedere con un’ulteriore osservazione sistematica, per aggiornare le strategie didattiche. Nelle classi prime le osservazioni sistematiche verranno effettuate nel mese di novembre/dicembre e, pertanto, all’inizio dell’anno scolastico, vengono utilizzate solo le informazioni provenienti dalle altre fonti descritte sopra. Per la secondaria: le osservazioni sistematiche su tutta la classe saranno attuate nel mese di ottobre e coinvolgeranno le classi prime e seconde (le classi terze saranno coinvolte solo in presenza di significative modifiche). Nel caso di nuovi inserimenti o di alunni che manifestino qualche disagio, il Consiglio di Classe valuterà l’opportunità di procedere con un’ulteriore osservazione sistematica per individuare eventuali Bisogni Educativi Speciali.
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LE GRIGLIE PER L’OSSERVAZIONE: DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO Per la Scuola Primaria sono previsti i seguenti strumenti diversificati per classe:
tabella per la rilevazione degli aspetti comportamentali, da compilare da parte di tutti i docenti che operano nella classe;
tabella per la rilevazione degli apprendimenti dell’area linguistica (da compilare da parte dei docenti di Italiano e storia);
tabella per la rilevazione degli apprendimenti dell’area logico-matematica (da compilare da parte dei docenti di matematica e geografia). Per la Scuola Secondaria sono previsti i seguenti strumenti:
tabella per la rilevazione degli aspetti comportamentali, da compilare da parte dei docenti di Lettere, Matematica, Inglese, Spagnolo, Sostegno e Strumenti musicali (questi ultimi, laddove presenti), a cui viene aggiunto un docente delle educazioni, in maniera diversa per ciascuna sezione (l’indicazione viene data dal Dirigente Scolastico);
tabella per la rilevazione degli apprendimenti dell’”area linguistica- Italiano”, da compilare da parte dei docenti di Lettere;
tabella per la rilevazione degli apprendimenti dell’”area logico-matematica”, da compilare da parte dei docenti di SMFN;
tabella per la rilevazione degli apprendimenti dell’”area linguistica –L2”, da compilare da parte dei docenti di Inglese e Spagnolo. Sia nella Primaria che nella Secondaria, tali strumenti sono da intendersi dedicati all’osservazione di tutta la classe, compresi quegli alunni che siano già in possesso di diagnosi o relazione di svantaggio. Infatti le osservazioni andranno a rilevare i bisogni educativi e, quindi, concorreranno alla scelta di obiettivi e strategie del team docente per tutta la classe. A tale riguardo si ricorda che gli alunni con bisogni educativi speciali potrebbero essere anche quegli studenti iper-dotati (gifted) che, molto spesso, esprimono difficoltà relazionali all’interno della classe e nei confronti degli adulti di riferimento.
COME UTILIZZARE LE GRIGLIE
Ciascun docente del team compila individualmente le tabelle che gli competono, conducendo l’osservazione, nel corso di 3/4 settimane, su tutti gli alunni della classe, segnando per ciascun alunno con una crocetta le caratteristiche rinvenute tra quelle elencate. In questo modo, per ciascuna classe, si otterrà la compilazione di numerosi allegati. Si consiglia di compilare tali documenti durante le attività didattiche svolte normalmente in classe o specificatamente programmate per l’osservazione. I tempi prestabiliti per la compilazione e la raccolta andranno rispettati con particolare puntualità, per consentire allo specialista la necessaria successiva rielaborazione. Se durante la compilazione l’insegnante ritiene che sia necessario segnalare modifiche ai singoli item, può indicarlo a piè pagina della griglia stessa. Ogni suggerimento proposto verrà considerato per successive modifiche allo strumento stesso. È importante e fondamentale segnalare, per gli alunni stranieri, gli anni di scolarizzazione in Italia. È importante e fondamentale segnalare gli alunni che sono già certificati ai sensi della legge 104 o che hanno una relazione di svantaggio di qualunque tipo (ADHD, DSA, ,…) Tutte le griglie verranno tabulate dal team docente nel caso della primaria e dal coordinatore di classe nel caso della secondaria utilizzando le griglie predisposte e appositamente inviate.
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SCUOLA PRIMARIA: ELENCO DELLE GRIGLIE PREDISPOSTE PER L’OSSERVAZIONE
SCUOLA SECONDARIA: ELENCO DELLE GRIGLIE PREDISPOSTE PER L’OSSERVAZIONE
SIGLA ALLEGATO
OGGETTO DELL’ALLEGATO CLASSE DI APPLICAZIONE
SI FA RIFERIMENTO ALLE INDICAZIONI DEL QUADERNO OPERATIVO DELL’USR PER L’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI BES
CLASSI PRIME
3P TABELLA RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CLASSI SECONDE 4P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA
5P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA
6P TABELLA RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CLASSI TERZE 7P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA
8P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA
9P TABELLA RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CLASSI QUARTE 10P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA
11P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA
12P TABELLA RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CLASSI QUINTE 13P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA
14P TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA
15P TABELLA DI RILEVAZIONE DI ALTRE INFORMAZIONI UTILI RELATIVE ALL’ALUNNO E ALLA SUA FAMIGLIA
TUTTE LE CLASSI
SIGLA ALLEGATO
OGGETTO DELL’ALLEGATO
2S TABELLA RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
3S TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA -ITALIANO-
4S TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA
5S TABELLA RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA –L2-
13
ALLEGATO 3P TABELLA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO CLASSE SECONDA
Classe 2° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
1 M
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2 M
ostr
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Ha s
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quenti m
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*Aggiungere un altro indicatore se ritenuto essenziale all’osservazione
14
ALLEGATO 4P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA CLASSE SECONDA Classe 2° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE LINGUISTICHE (Letto-scrittura) (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
1 N
ella s
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2 N
ella s
critt
ura
auto
nom
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3 N
ella s
critt
ura
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illa
be
4 N
ella s
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nom
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15
ALLEGATO 5P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO MATEMATICA CLASSE SECONDA Classe 2° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE LOGICO-MATEMATICHE (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
1 H
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16
ALLEGATO 6P TABELLA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO CLASSE TERZA
Classe 3° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
1 M
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*Aggiungere un altro indicatore se ritenuto essenziale all’osservazione
17
ALLEGATO 7P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA CLASSE TERZA Classe 3° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE LINGUISTICHE (Letto-scrittura) (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
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18
ALLEGATO 8P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA CLASSE TERZA Classe 3° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE LOGICO-MATEMATICHE (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
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19
ALLEGATO 9P TABELLA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO CLASSE QUARTA
Classe 4° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni 1 M
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*Aggiungere un altro indicatore se ritenuto essenziale all’osservazione
20
ALLEGATO 10P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA CLASSE QUARTA Classe 4° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE LINGUISTICHE (Letto-scrittura) (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
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21
ALLEGATO 11P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA CLASSE QUARTA Classe 4° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
CARATTERISTICHE LOGICO-MATEMATICHE (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome degli alunni
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22
ALLEGATO 12P TABELLA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO CLASSE QUINTA
Classe 5° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
Scala di attribuzione punteggi – il valore viene dato in base alla presenza o al grado di un determinato indicatore
Nome e Cognome degli alunni
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23
Scala di attribuzione punteggi – il valore viene dato in base alla presenza o al grado di un determinato indicatore
Nome e Cognome degli alunni
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Punteggio
1 a volte (raramente)
2 spesso
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4 sempre
24
ALLEGATO 13P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LINGUISTICA CLASSE QUINTA
Classe 5° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
Scala di attribuzione punteggi – il valore viene dato in base alla presenza o al grado di un determinato indicatore
Punteggio
1 a volte (raramente)
2 spesso
3 molto spesso
4 sempre
Area linguistica - italiano
Ascoltare
Parlare Leggere Scrivere
Nome e Cognome degli alunni
1. H
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ALLEGATO 14P TABELLA DI RILEVAZIONE DELL’AREA LOGICO MATEMATICA CLASSE QUINTA
Classe 5° ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
Scala di attribuzione punteggi – il valore viene dato in base alla presenza o al grado di un determinato indicatore
Punteggio
1 a volte (raramente)
2 spesso
3 molto spesso
4 sempre
ABILITA’ DI CALCOLO SOLUZIONE DI PROBLEMI
Nome e Cognome degli
alunni
1. N
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26
ALLEGATO 15P TABELLA DI RILEVAZIONE DI ALTRE INFORMAZIONI UTILI RELATIVE ALL’ALUNNO E ALLA SUA FAMIGLIA (TUTTE LE CLASSI)
Classe ……. SCUOLA PRIMARIA:_______________________________
NB: L’ALLEGATO 12P VA COMPILATO PER OGNI CLASSE DALLA PRIMA ALLA QUINTA
ALTRE INFORMAZIONI UTILI (Spuntare solo le affermazioni che descrivono l’alunno)
Nome e Cognome alunno
1. V
i so
no
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ific
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2. A
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3. C
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All. 2S - RILEVAZIONE STUDENTE BES – CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI – CLASSE ….…. - a.s.............. docente ………………….………………….
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28
All.3S RILEVAZIONE STUDENTE BES – AREA LINGUISTICA – ITALIANO – CLASSE ……… - a.s. …..........docente …………………………
ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE
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29
ALL. 4S – RILEVAZIONE STUDENTE BES – AREA LOGICO MATEMATICA – classe - A.S. docente
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ALL. 5S – RILEVAZIONE STUDENTE BES – AREA LINGUISTICA – L 2 – CLASSE ………… - a.s. ….......... docente ………………………………………….
COMPRENSIONE SCRITTA COMPRENSIONE ORALE PRODUZIONE
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Tempi e azioni relative alla RACCOLTA DI INFORMAZIONI. SCUOLA PRIMARIA
RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI Descrizione attività Responsabile Tempi allegati
Invio di documentazioni specialistiche esistenti (L. 104, L. 170, diagnosi ADHD, relazioni svantaggio...)
Dirigente scolastico Settembre (e in corso d’anno)
Diffusione VADEMECUM con griglie e altri materiali Dirigente Scolastico Entro fine settembre
Raccolta delle informazioni sul percorso scolastico precedente: Classi prime: scheda informativa di passaggio fra ordini di scuola e allegato di sintesi Classi successive: informazioni derivanti dalla documentazione dell'anno precedente Risultati prove di ingresso
Team docente Team docente Team docente
Settembre/inizio ottobre Settembre Settembre/inizio ottobre
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Classi prime: risultati dei Test di Accesso FS e team docente Entro inizio di novembre 2P
Osservazioni sistematiche su tutta la classe attraverso le differenti griglie
Team docente classi 1^;2^,3^; 4^ e 5^
Mese di novembre per le classi 2^, 3^, 4^ e 5^ (3 settimane) Mese di novembre/dicembre per le classi 1^
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Informazioni utili sull’alunno e la sua famiglia Team docente classi 1^;2^,3^; 4^ e 5^
Mese di ottobre 15P
Tabulazione riassuntiva delle griglie Team docente Entro metà dicembre
SCUOLA SECONDARIA
RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI Descrizione attività Responsabile Tempi allegati
Invio di documentazioni specialistiche esistenti (L. 104, L. 170, diagnosi ADHD, relazioni svantaggio...)
Dirigente scolastico
Settembre (e in corso d’anno)
Diffusione del VADEMECUM con griglie e altri materiali Dirigente scolastico
Settembre
Classi prime: scheda informativa di passaggio fra ordini di scuola e allegato di sintesi Classi successive: informazioni derivanti dalla documentazione dell’ anno precedente
Coordinatore Coordinatore
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Risultati prove di ingresso Docenti del CdC Settembre/ottobre
Classi prime: invio delle griglie di osservazione agli insegnanti tramite e-mail
Segreteria Ottobre 2S/3S/4S
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Classi prime: osservazioni sistematiche su tutta la classe attraverso le griglie
Docenti del CdC Nelle ultime tre settimane di ottobre
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Classi prime: tabulazione riassuntiva delle griglie di osservazione Coordinatore di classe
Prima dei CdC di novembre
32
CCaappiittoolloo 44-- SSIINNTTEESSII DDEEII BBIISSOOGGNNII IIDDEENNTTIIFFIICCAATTII
Le griglie vengono tabulate dal team docenti/Coordinatore di classe, e inviate in copia al referente dell’Inclusione. La tabella di sintesi, che evidenzia quali alunni presentano una ricorrenza dei markers abbastanza frequente da richiedere un’attenzione particolare, per la possibile presenza di Bisogni Educativi Speciali, viene presentata al Consiglio di classe di novembre per la secondaria e discusso dal team nella primaria nel mese di dicembre. Attraverso questa sintesi si procede anche ad individuare gli alunni che necessitano di usufruire degli interventi di recupero proposti dall’Istituto. Saranno inoltre rilevati gli alunni che richiedono l’impostazione di una didattica di supporto specifico e si concorderanno l’attivazione delle scelte didattico-educative conseguenti, per l’intera classe e per i singoli alunni.
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Una volta espletate tutte le azioni di raccolta e sistematizzazione delle informazioni sulla classe, il team docente/il Consiglio di Classe deve operare congiuntamente le scelte educative, metodologiche e di contenuti disciplinari che rispondano ai reali bisogni emersi nella classe. L’Istituto ha predisposto degli strumenti che possano aiutare i docenti ad individuare gli obiettivi educativi, quelli didattici e le strategie da adottare per favorire l’inclusione e il percorso formativo dell’intera classe. Si riporta: -la tabella (ALLEGATO 16P/6S) “OBIETTIVI DIDATTICI E STRATEGIE PER L’INCLUSIONE” relativa all’intera classe, che è
riportata anche nel PDP (di cui si parlerà più avanti). Le scelte operate in ordine agli obiettivi educativi verranno inserite nella scuola Primaria nella programmazione educativa della classe/di modulo, nella Scuola Secondaria nel verbale del Consiglio di classe e nel Piano di Lavoro del docente. Periodicamente verranno sottoposte a verifica, per gli eventuali adattamenti.
- le tabelle (ALLEGATI 17P E 7S) “RILEVAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” da compilare per gli alunni
che risultassero con BES in merito alle scelte di personalizzazione/individualizzazione inerenti le discipline.
33
ALLEGATO 16P/6S OBIETTIVI DIDATTICI E STRATEGIE PER L’INCLUSIONE
(TUTTE LE CLASSI)
Classe ……. SCUOLA:_______________________________
NB: per la compilazione digitale, cancellare il testo nelle caselle che non vengono prescelte; per la compilazione in cartaceo, crocettare numeri e corrispettive lettere.
Obiettivi educativi e didattici Strategie
1
SAPER RIEVOCARE LE CONOSCENZE PREGRESSE NEL MOMENTO IN CUI SI AFFRONTA UN NUOVO ARGOMENTO PER CREARE UN BUON CLIMA EMOTIVO.
A
Utilizzare il brain storming all'inizio di ogni attività (alla lavagna, costruendo semplici mappe da arricchire in itinere oppure con l'aiuto dei post-it...) valorizzando ogni contributo e stimolando la partecipazione.
2
SAPER UTILIZZARE IN CLASSE E NELLO STUDIO SCHEMI DI SUPPORTO E STRUMENTI COMPENSATIVI/TESTI SEMPLIFICATI.
A Proporre scalette di sintesi da utilizzare durante i colloqui orali.
B Sostenere i processi di comprensione attraverso schemi grafici e sintesi (proposti dall'insegnante o da un lavoro di gruppo/individuale).
C Invitare regolarmente all'uso degli strumenti compensativi individuati dal Consiglio di Classe sia in classe che a casa.
3
UTILIZZARE STRATEGIE DI ASCOLTO PER MIGLIORARE LE CAPACITÀ DI ATTENZIONE E DI COMPRENSIONE
A Proporre periodicamente esercizi di ascolto.
B Il menu della giornata.
C Suggerire atteggiamenti adatti a sostenere l'ascolto e riproporli periodicamente.
D Durante le osservazioni iniziali degli alunni, valutare il livello di partenza delle capacità di attenzione e ascolto
E Richiedere tempi di attenzione contenuti
F Illustrare l'importanza delle conoscenze teoriche attraverso esempi agganciati alla realtà quotidiana.
G Prestare attenzione alla chiarezza e alla completezza delle consegne leggendole sempre a voce alta e sottolineandone solo le parti significative.
H Proporre regolarmente esercizi di comprensione del testo delle consegne (parafrasi, connettivi logico-temporali, lessico... ).
4
RAGGIUNGERE UNA MIGLIORE PRESTAZIONE AFFRONTANDO CON IMPEGNO E MOTIVAZIONE LE VERIFICHE GRADUATE CON/SENZA GUIDA (per altri suggerimenti vedi strategie per le verifiche).
A Accertarsi che nelle verifiche tutte le consegne siano davvero comprese.
B Spiegare con chiarezza i criteri di valutazione e gli obiettivi della verifica.
C
Valutare tenendo conto degli obiettivi “piccoli” ma condivisi proposti all'alunno e delle abilità su cui si è esercitato.
5
ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO DI FRONTE AI PROPRI IMPEGNI SCOLASTICI
A Operare in positivo il confronto dei risultati ottenuti nel presente e nel passato; mettere in luce i successi, adottare periodicamente strategie di metacognizione.
B Proporre obiettivi personalizzati “piccoli” ma condivisi.
C Cercare le occasioni per un rapporto individualizzato con lo studente, sollecitandolo a proporre ipotesi di miglioramento.
34
D
Dimostrarsi esigenti all'occorrenza affinché tutti gli alunni si impegnino per portare a termine le attività in classe.
E Stimolare gli alunni alla revisione dei loro elaborati e all’autocorrezione Proporre regolarmente attività che stimolino l'attitudine all'autovalutazione (pre-verifica, disegnare la faccina, darsi un voto).
F Spiegare e discutere le valutazioni con i ragazzi anche attraverso la spiegazione dei criteri di valutazione.
G
Prima della prova di verifica (scritta o orale) o dopo la correzione della pre-verifica, sollecitare gli studenti a valutare criticamente il loro impegno personale stimolandoli ad assumere atteggiamenti adeguati per raggiungere il successo scolastico. (es. proporre una scheda di autovalutazione _ NO PER LA PRIMARIA)
6
DARE PRESTAZIONI ADEGUATE NELLE INTERROGAZIONI PROGRAMMATE (PER ALTRI SUGGERIMENTI SI FA RIFERIMENTO ALLA SCHEDA DELLE STRATEGIE PER LE VERIFICHE).
A Evitare la sovrapposizione di compiti o interrogazioni delle varie materie scrivendoli per tempo nel registro di classe (nella primaria, comunicandolo ai colleghi nella programmazione settimanale).
B Ridurre il carico di nozioni da imparare e il numero di esercizi per casa.
C Semplificare i testi di studio.
D Proporre anticipatamente schemi grafici o sintesi relativi all’argomento affrontato, da utilizzare per lo studio e durante le verifiche.
E Utilizzare costantemente la modalità dell'interrogazione programmata, discutendo con lo studente quali contenuti dovrà studiare.
F Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi diversi dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato…) utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni, filmati e riepiloghi a voce
7
MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA PARTECIPAZIONE IN CLASSE PER FAVORIRE UN CLIMA EMOZIONALE POSITIVO
A Alternare diverse modalità di lezione (lezione partecipata, cooperative learning, brain storming, giochi di ruolo, problem solving, lavoro a coppie, lavoro in piccolo gruppo, post-it... ).
B Usare in modo flessibile il tempo di lavoro scolastico (es.: dare del tempo in più agli studenti più lenti, richiedere tempi di attenzione contenuti, concedere una pausa di riposo tra un'attività ed un'altra...)
C Stimolare l'alunno a far meglio rassicurandolo e sostenendolo di fronte ad atteggiamenti di rinuncia.
D
Utilizzare strategie ludiche di apprendimento (attività di drammatizzazione, cooperative learning informale, giochi di ruolo, organizzazione di laboratori che prevedano la possibilità di far emergere le abilità individuali es. giornalino scolastico, lettura animata, cartelloni...)
E Proporre attività di rinforzo delle abilità sociali (cooperative learning, giochi di ruolo, lavori di gruppo, attività mirate al conseguimento di queste abilità ).
F Insegnare le abilità sociali agendo come modello e stimolare il loro utilizzo attraverso giochi di ruolo.
8 MIGLIORARE L’ AUTONOMIA IN CLASSE.
A Il menu della giornata.
B Prestare attenzione e ascolto alla classe: non escludere momenti di discussione rispetto alle problematiche degli studenti sollecitando ipotesi di miglioramento.
C Affidare responsabilità all'interno della classe, possibilmente a rotazione.
35
D
Munire la classe di un orologio grande e leggibile, di calendari, datari e costruire con i ragazzi cartelloni riassuntivi rispetto ad interrogazioni e verifiche programmate.
E Adottare il contratto formativo, da rivedere e ridiscutere periodicamente (comprendendo anche sanzioni in caso di inadempienza) da condividere con tutto il C. di Classe (per la primaria, stabilire regole di classe condivise)
F Mantenere le routine giornaliere (es. menu della giornata, controllo compiti... )
G
Dedicare attenzione alla gestione del diario: assicurare all'interno della lezione il tempo necessario alla scrittura dei compiti, dettarli lentamente o scriverli alla lavagna con chiarezza, far rileggere a turno i compiti o assegnare un tutor (quest’ultimo, non alla primaria). Scambio del diario per un controllo.
H Suggerire strategie adatte per avere sempre con sé tutto il materiale (farsi la cartella alla sera o dopo lo studio pomeridiano guardando sempre il diario... ).
I Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini, indice…)
L Scrivere alla lavagna in stampato maiuscolo
9 MIGLIORARE L'AUTOCONTROLLO E IL COMPORTAMENTO.
A Alternare diverse modalità di lezione (lezione partecipata, cooperative learning, brain storming, giochi di ruolo, lavoro in piccolo gruppo, problem solving, lavoro a coppie, post-it... ).
B Non mostrare svalutazione della persona, ma solo dei comportamenti; tener presente che i rimproveri perdono di efficacia se sono troppo frequenti; usare messaggi in prima persona (“Quando ti comporti così, io...”)
C Riflessione a “quattr'occhi”.
D Spiegare chiaramente i comportamenti adeguati e quelli inadeguati illustrando il comportamento rilevato nelle sue caratteristiche positive e negative nonché le possibili conseguenze.
E Trovare qualcosa in cui l'alunno è bravo e proporre attività che coinvolgano le sue abilità.
F Collocare i ragazzi in difficoltà vicino all'insegnante o in posizione strategica nella classe.
10
DIMINUIRE L'ATTEGGIAMENTO DI EVITAMENTO AL COMPITO.
A Proporre obiettivi personalizzati “piccoli” ma condivisi, suggerendo strategie di miglioramento semplici ma precise.
B Valutare le risposte orali date durante le lezioni.
C Prestare attenzione all'alunno (chiamandolo, avvicinandosi, guardandolo...) prima e durante ogni attività, passando con frequenza fra i banchi.
D Ridurre il carico di nozioni da imparare e il numero di esercizi per casa.
E Diversificare le modalità di presentazione dei contenuti disciplinari, (non solo orali, con lezioni frontali, ma visive, uditive, ecc), intensificando le attività che consentano la partecipazione attiva degli alunni (es.: lavori di gruppo, laboratori)
36
ALLEGATO 7S/17P - RILEVAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Scuola ................................... classe ......................... data .......................
Tipologia alunni BES Programmazione Personalizzata o Individualizzata (VEDI TABELLA)
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Legenda: Certificazione di disabilità = alunno certificato ai sensi della legge 104 Diagnosi DSA = diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento Legge 170 Diagnosi ADHD = diagnosi di disturbo specifico dell'attenzione con o senza iperattività Relazione svantaggio = Si chiamano Relazioni di svantaggio tutte le valutazioni diagnostiche emesse dalle USSL, da Enti convenzionati o enti privati che non rilevano una disabilità rientrante nella legge 104. All’interno della Relazione di svantaggio DEVE essere specificata la patologia (difficoltà specifica di apprendimento; ADHD, Funzionamento cognitivo AI LIMITI DELLA NORMA) o le ragioni di contesto (mancata acculturazione, problemi di bilinguismo) che hanno portato a riconoscere una situazione di svantaggio per l’alunno. Nella Relazione di svantaggio dovrebbero trovarsi anche le indicazioni pedagogiche per l’individualizzazione/facilitazione degli apprendimenti e le terapie di riabilitazione consigliate, nonché la modalità con la quale l’Ente intende rapportarsi con la scuola. Rilevazione Consiglio di Classe/team docenti = la rilevazione è effettuata con l’utilizzo delle griglie di rilevazione del 6IC
ATTENZIONE! LA TERMINOLOGIA È MODIFICATA RISPETTO AGLI ANNI PASSATI, adeguandosi alla terminologia comune presente nel nuovo PDP. Programmazione Personalizzata (P) = in questo caso, si vogliono raggiungere gli obiettivi previsti per la classe, utilizzando varie strategie e strumenti (strumenti dispensativi misure compensative, contenuti ridotti o semplificati, ecc.), in una o più discipline. Programmazione individualizzata (I) = è quella che offre all’alunno la possibilità di condurre percorsi individualizzati di apprendimento, in tutte le discipline (o in una parte stesse), a prescindere quindi dalla programmazione prevista per la classe. N. B. Indicare I per una programmazione Individualizzata, P per una programmazione Personalizzata. Per uno stesso alunno, possono sussistere contemporaneamente programmazioni Individualizzate e Personalizzate.
37
Nella scuola secondaria, compilare l’ALLEGATO 8S che prevede la proposta di inserimento degli alunni in corsi di
recupero diversificati, a seconda delle necessità riscontrate.
ALLEGATO 8S -Scuola Secondaria-
Segnalazione alunni in difficoltà: corsi di recupero
Classe: Scuola:
Riportare il nome dell'allievo in difficoltà in corrispondenza del corso ritenuto più adatto. Nell’eventualità in cui si
voglia segnalare l’alunno per più interventi, occorre indicare l’ordine di priorità degli stessi (con numeri crescenti).
1. Facilitazione linguistica (livello base o secondo livello) Alunni stranieri
2. Recupero delle abilità di base di italiano allievi che hanno difficoltà circoscritte alla disciplina
3. Recupero delle abilità di base di matematica allievi che hanno difficoltà circoscritte alla disciplina
4. Recupero del metodo di studio allievi che hanno difficoltà diffuse in molte discipline
5. Recupero pomeridiano ente esterno Difficoltà letto – scrittura - calcolo
6. Doposcuola presso altri servizi territoriali
Eventuali precisazioni o suggerimenti:
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Tale tabella, una volta compilata, va inserita nel Registro dei verbali del Consiglio di classe: una copia va spedita in Direzione. Contestualmente, o in tempi successivi brevissimi, occorre compilare l’allegato 10 S (sempre da parte dei docenti della Secondaria), con la quale viene segnalata la disponibilità a svolgere attività di recupero/potenziamento, allegato che va spedito in Direzione.
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ALLEGATO 9S -Scuola Secondaria-
- DISPONIBILITA’ dei DOCENTI per CORSI POMERIDIANIDI RECUPERO e/o POTENZIAMENTO Docente: Scuola: . Segnalare la propria disponibilità in corrispondenza dei corsi scelti, specificando il plesso per il quale si è disponibili:
CORSO PRESCELTO PLESSO DI DISPONIBILITA’
Facilitazione linguistica (livello base)
Facilitazione linguistica (secondo livello)
Recupero abilità di base di Italiano
Recupero abilità di base di Matematica
Recupero del Metodo di Studio
Corsi di Potenziamento (specificare)
Altro
Giorni nei quali non si è disponibili Numero dei corsi per i quali si è disponibili Suggerimenti per l’organizzazione degli interventi didattici di recupero
PREDISPOSIZIONE DEL PDP
Lo strumento che ha lo scopo di definire, documentare e monitorare le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli apprendimenti degli alunni con BES si chiama PDP (Piano Didattico Personalizzato). E’ lo strumento in cui si includeranno progettazioni didattico educative fondamentali per il successo formativo degli alunni con BES (anche quelli privi di certificazione diagnostica, ma individuati dal team docente) e per l’individuazione di strategie e strumenti didattici ed educativi che completino e comprendano anche gli strumenti dispensativi e compensativi. In questa fase di progettazione i docenti, nell’ottica inclusiva della valorizzazione delle abilità, devono mirare ad assicurare a tutti gli alunni il raggiungimento di obiettivi calibrati sulle potenzialità di ciascuno, utilizzando metodologie e strategie didattiche significative per tutta la classe. Nel PDP i docenti vengono invitati a scegliere in modo condiviso alcuni obiettivi formativi con le relative strategie per raggiungerli. L’attuazione di queste scelte consentirà di creare un ambiente di apprendimento efficace e più sereno. Garantirà, inoltre, una migliore motivazione e, utilizzando approcci didattici diversificati, offrirà opportunità adeguate ai vari stili di apprendimento, consentendo una migliore gestione della classe. Un altro scopo del PDP è la condivisione del percorso educativo con la famiglia in un’ottica di corresponsabilità con la scuola. In tal senso, è necessario che, laddove siano state rilevate difficoltà negli alunni che motivano la predisposizione del PDP o di interventi differenziati, la famiglia venga tempestivamente informata, in un colloquio dedicato, prima della stesura del PDP o dell’avvio delle attività personalizzate(es.: scelta di contenuti disciplinari semplificati o ridotti, criteri di valutazione diversificati, esoneri dalla lingua straniera, ecc.). Il PDP, compilato collegialmente dal CdC/team docente, è, quindi, un progetto condiviso dall’equipe pedagogica; consente di monitorare il percorso educativo in itinere ed è suscettibile di variazioni, in relazione al raggiungimento degli obiettivi previsti o all’insorgere di cambiamenti del contesto educativo dell’alunno. Le variazioni andranno comunicate alle famiglie, oltre che annotate nel verbale del CdC/Agenda di modulo. Il Piano Didattico, compilato in duplice copia, va presentato e discusso con i genitori dal team della Primaria e, per la Secondaria, dal docente coordinatore affiancato da almeno un altro insegnante. Una volta che la famiglia ha firmato entrambe le copie, le stesse andranno inviate al Dirigente Scolastico per la ratifica. Le azioni di personalizzazione/individualizzazione e le strategie inclusive documentate dal PDP diventeranno operative dopo tale ratifica. Questa procedura va completata entro dicembre di ciascun anno scolastico. Una copia del PDP verrà spedita alla famiglia dalla segreteria e una copia sarà restituita al CdC/team docente per essere conservata nella cartellina appositamente predisposta dalla Segreteria. Qualora i genitori non volessero firmare il documento, i docenti dovranno comunicarlo tempestivamente al Dirigente scolastico. Nel caso di inserimenti in corso d’anno di alunni con Bisogni Educativi Speciali o di necessità accertate dai docenti, la procedura dovrà essere attivata per arrivare in tempi brevi alla stesura del PDP.
39
ANNO SCOLASTICO 2016-17
CTI5 P A
T
A
V
I
N
O
PDP
Piano Didattico Personalizzato
ISTITUZIONE SCOLASTICA
6° Istituto Comprensivo Statale “Bruno Ciari”
Via Madonna del Rosario, 148 – 35129 Padova
Tel. 049/617932 – fax 049/607023
e-mail pdic883002@istruzione.it
40
Premessa alla compilazione Il presente modello include le personalizzazioni necessarie per gli alunni stranieri, cui sono stati riservati, in aggiunta o in sostituzione, alcuni quadri descrittivi delle abilità linguistiche. Pertanto, le aree a sfondo colorato sono da compilarsi solo per alunni madrelingua straniera, mentre le aree bianche vanno bene per tutti gli alunni (stranieri inclusi), così come le scelte didattiche (PDP vero e proprio) che seguono, perché adatte a qualsiasi tipo di bisogno speciale rilevato.
41
PDP Piano Didattico Personalizzato
DATI GENERALI RELATIVI ALL’ALUNNO
Nome e Cognome ……………………………………………………………… Sesso: □ M □ F
Data e Luogo di nascita Nato a …………………………………………………… il ………/………/……
Nazionalità ……………………………………………………………………………………………
Lingua ……………………………………………………………………………………………
Scuola: …………………………………………………………………… □ Primaria □ Secondaria di I □ II □ grado
Classe e sezione …………………..
Insegnanti referenti ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
METTI UNA CROCETTA SULLA TIPOLOGIA DI ALUNNO CON BES
ALUNNO con BES_DSA Diagnosi medico-specialistica
Redatta in data ………………. da……………………………………………………………………..
ALUNNO con BES Relazione sanitaria di svantaggio
Redatta in data ………………. da……………………………………………………………………...
ALUNNO con BES Rilevazione dei docenti
Condotta nel periodo dal……………………… al………………………..
ALUNNO con BES
Svantaggio linguistico in alunno straniero
□ alunno NAI (neo arrivato inserito per la prima volta nell’anno scolastico in
corso o in quello precedente)
□ alunno giunto in Italia nell’ultimo triennio (ha superato la prima
alfabetizzazione ma ancora non ha raggiunto le competenze nella lingua italiana necessarie per affrontare le materie di studio)
□ alunno che pur essendo in Italia da più anni trova ancora difficoltà nella
lingua italiana ed in particolare in quella dello studio
□ alunno con età anagrafica non corrispondente alla classe d’inserimento
Descrizione sintetica della diagnosi e degli eventuali disturbi associati
……………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………....
Interventi pregressi □ SI □ NO effettuati da ………………………………………………………………
periodo e frequenza…………………………………………………..
Percorso di diagnosi da attivare □ SI □ NO
ALTRE INFORMAZIONI
Frequenza scolastica □ regolare □ discontinua □ saltuaria
Scolarizzazione pregressa (es.: frequenza regolare/saltuaria, cambio scuole, bocciature …)
…………………………………………………………………………………………………
Rapporti scuola-famiglia I genitori si presentano agli incontri con gli insegnanti □ SI □ NO
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(per le classi prime la fonte sarà la scheda di passaggio di continuità)
I genitori forniscono il materiale scolastico □ SI □ NO
I genitori accompagnano e riprendono il figlio in orario □ SI □ NO
Altro ………
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI EVIDENZIATE
(dalle rilevazioni del team docente/Consiglio di classe)
FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI BASE
(indicare solo le voci che riguardano l’alunno e cancellare/togliere quelle non necessarie) Elementi desunti dalla diagnosi o
dalla relazione di svantaggio Elementi desunti dall’osservazione in classe e rilevati dalle griglie di osservazione
LETTURA Velocità Correttezza Comprensione
ESPOSIZIONE ORALE/ SCRITTA
Proprietà linguistica
SCRITTURA Grafia Tipologia di errori Produzione
CALCOLO Mentale Per iscritto Problem solving
ATTENZIONE MEMORIA ALTRO Eventuali disturbi nell'area
motorio-prassica:
Bilinguismo o italiano L2:
CARATTERISTICHE Per nulla adeguata
Poco adeguata
Abbastanza adeguata
Adeguata Molto adeguata
Tenuta di lavoro
Velocità di esecuzione del lavoro
Capacità organizzativa
Autonomia nel lavoro scolastico
Relazione con i compagni
Relazione con gli adulti
Motivazione
Collaborazione e partecipazione alle attività proposte
Accettazione e rispetto delle regole
Rispetto degli impegni e delle responsabilità
Consapevolezza delle proprie difficoltà
Consapevolezza dei propri punti di forza
Consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere
43
INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI SELEZIONI O ACCOMODAMENTI DEI CONTENUTI PREVISTI DAI CURRICOLI DELL’ISTITUTO
(NB: indicare le scelte operate, ponendo una crocetta accanto alle relative discipline nella colonna corrispondente. Per maggiore chiarezza il docente può allegare i contenuti individuati per ogni disciplina)
ATTIVITA’ PROGRAMMATE (cancellare le voci che non vengono attivate)
Attività di recupero
Attività di consolidamento e/o di potenziamento
Attività di laboratorio
Attività di classi aperte (per piccoli gruppi)
Attività all’esterno dell’ambiente scolastico
Attività di carattere culturale, formativo, socializzante (es: frequenza di sport)
Altro: (da indicare) …………………………………………..
PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA in questo caso, si vogliono raggiungere gli obiettivi previsti per la classe, utilizzando varie strategie e strumenti (strumenti dispensativi e/o misure compensative, contenuti ridotti o semplificati, ecc.), in una o più discipline.
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA è quella che offre all’alunno la possibilità di condurre percorsi individualizzati di apprendimento, in tutte o alcune discipline, a prescindere quindi dalla programmazione prevista per la classe.
Italiano
Inglese
Seconda lingua
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte e Immagine
Educazione Fisica
44
PDP PER ALUNNI STRANIERI
[Redatto dalla Commissione Intercultura del VII ICS di Padova]
COMPETENZA LINGUISTICA IN ITALIANO L2
Livello [vedi tabella pagina successiva]
A01
A12 A23 B13
Comprensione orale □ □ □ □
Comprensione scritta □ □ □ □
Interazione orale □ □ □ □
Produzione orale □ □ □ □
Produzione scritta □ □ □ □
Le difficoltà rilevate sono dovute a:
□ totale mancanza di conoscenza della disciplina □ scarsa conoscenza della lingua italiana
□ lacune pregresse □ difficoltà nella “lingua dello studio”
□ scarsa scolarizzazione □ altro ……………………………………………………
□ mancanza di conoscenza della lingua italiana …………………………………………………………………
1 Per alunni con nessuna conoscenza della lingua italiana.
2 Secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue.
Ambito disciplinare Abilità
molto limitate Abilità limitate
Abilità
sviluppate
Abilità
molto sviluppate
Logico – matematico □ □ □ □
Artistico-espressivo □ □ □ □
Storico-geografico □ □ □ □
Motorio □ □ □ □
Tecnologico e Scientifico □ □ □ □
Musicale □ □ □ □
45
LIVELLI DEL “QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LA CONOSCENZA DELLE LINGUE” (QCER)
A1
Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per
soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande
su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le
cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente
e chiaramente e sia disposto a collaborare.
A2
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata
rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Riesce a comunicare in attività semplici di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni
semplici su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
B1 È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti
familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte
situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione.
Sa produrre testi semplici e coerenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di
descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e
dare spiegazioni su opinioni e progetti.
B2 È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia
astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di
interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si
sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di
argomenti ed esprimere un’opinione su un argomento si attualità, esponendo i pro e i contro delle
diverse opzioni.
C1 È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare
anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo
per cercare le parole. Usa la lingua in un modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e
professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando
di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.
C2 È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere
informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le
argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e
preciso, e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto
complesse.
46
PDP OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI E STRATEGIE PER L’INCLUSIONE
CONDIVISI DAL TEAM DOCENTE/CONSIGLIO DI CLASSE
NB: per la compilazione digitale, cancellare le voci che non vengono prescelte; per la compilazione in cartaceo, crocettare numeri e corrispettive lettere.
Obiettivi educativi e didattici Strategie
1
SAPER RIEVOCARE LE CONOSCENZE PREGRESSE NEL MOMENTO IN CUI SI AFFRONTA UN NUOVO ARGOMENTO PER CREARE UN BUON CLIMA EMOTIVO.
A
Utilizzare il brain storming all'inizio di ogni attività (alla lavagna, costruendo semplici mappe da arricchire in itinere oppure con l'aiuto dei post-it...) valorizzando ogni contributo e stimolando la partecipazione.
2
SAPER UTILIZZARE IN CLASSE E NELLO STUDIO SCHEMI DI SUPPORTO E STRUMENTI COMPENSATIVI/TESTI SEMPLIFICATI.
A Proporre scalette di sintesi da utilizzare durante i colloqui orali.
B Sostenere i processi di comprensione attraverso schemi grafici e sintesi (proposti dall'insegnante o da un lavoro di gruppo/individuale).
C Invitare regolarmente all'uso degli strumenti compensativi individuati dal Consiglio di Classe sia in classe che a casa.
3
UTILIZZARE STRATEGIE DI ASCOLTO PER MIGLIORARE LE CAPACITÀ DI ATTENZIONE E DI COMPRENSIONE
A Proporre periodicamente esercizi di ascolto.
B Il menu della giornata.
C Suggerire atteggiamenti adatti a sostenere l'ascolto e riproporli periodicamente.
D Durante le osservazioni iniziali degli alunni, valutare il livello di partenza delle capacità di attenzione e ascolto
E Richiedere tempi di attenzione contenuti
F Illustrare l'importanza delle conoscenze teoriche attraverso esempi agganciati alla realtà quotidiana.
G Prestare attenzione alla chiarezza e alla completezza delle consegne leggendole sempre a voce alta e sottolineandone solo le parti significative.
H Proporre regolarmente esercizi di comprensione del testo delle consegne (parafrasi, connettivi logico-temporali, lessico... ).
4
RAGGIUNGERE UNA MIGLIORE PRESTAZIONE AFFRONTANDO CON IMPEGNO E MOTIVAZIONE LE VERIFICHE GRADUATE CON/SENZA GUIDA (per altri suggerimenti vedi strategie per le verifiche).
A Accertarsi che nelle verifiche tutte le consegne siano davvero comprese.
B Spiegare con chiarezza i criteri di valutazione e gli obiettivi della verifica.
C
Valutare tenendo conto degli obiettivi “piccoli” ma condivisi proposti all'alunno e delle abilità su cui si è esercitato.
5
ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO DI FRONTE AI PROPRI IMPEGNI SCOLASTICI
A Operare in positivo il confronto dei risultati ottenuti nel presente e nel passato; mettere in luce i successi, adottare periodicamente strategie di metacognizione.
B Proporre obiettivi personalizzati “piccoli” ma condivisi.
C Cercare le occasioni per un rapporto individualizzato con lo studente, sollecitandolo a proporre ipotesi di miglioramento.
47
D
Dimostrarsi esigenti all'occorrenza affinché tutti gli alunni si impegnino per portare a termine le attività in classe.
E Stimolare gli alunni alla revisione dei loro elaborati e all’autocorrezione Proporre regolarmente attività che stimolino l'attitudine all'autovalutazione (pre-verifica, disegnare la faccina, darsi un voto).
F Spiegare e discutere le valutazioni con i ragazzi anche attraverso la spiegazione dei criteri di valutazione.
G
Prima della prova di verifica (scritta o orale) o dopo la correzione della pre-verifica, sollecitare gli studenti a valutare criticamente il loro impegno personale stimolandoli ad assumere atteggiamenti adeguati per raggiungere il successo scolastico. (es. proporre una scheda di autovalutazione _ NO PER LA PRIMARIA)
6
DARE PRESTAZIONI ADEGUATE NELLE INTERROGAZIONI PROGRAMMATE (PER ALTRI SUGGERIMENTI SI FA RIFERIMENTO ALLA SCHEDA DELLE STRATEGIE PER LE VERIFICHE).
A Evitare la sovrapposizione di compiti o interrogazioni delle varie materie scrivendoli per tempo nel registro di classe (nella primaria, comunicandolo ai colleghi nella programmazione settimanale).
B Ridurre il carico di nozioni da imparare e il numero di esercizi per casa.
C Semplificare i testi di studio.
D Proporre anticipatamente schemi grafici o sintesi relativi all’argomento affrontato, da utilizzare per lo studio e durante le verifiche.
E Utilizzare costantemente la modalità dell'interrogazione programmata, discutendo con lo studente quali contenuti dovrà studiare.
F Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi diversi dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato…) utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni, filmati e riepiloghi a voce
7
MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA PARTECIPAZIONE IN CLASSE PER FAVORIRE UN CLIMA EMOZIONALE POSITIVO
A Alternare diverse modalità di lezione (lezione partecipata, cooperative learning, brain storming, giochi di ruolo, problem solving, lavoro a coppie, lavoro in piccolo gruppo, post-it... ).
B Usare in modo flessibile il tempo di lavoro scolastico (es.: dare del tempo in più agli studenti più lenti, richiedere tempi di attenzione contenuti, concedere una pausa di riposo tra un'attività ed un'altra...)
C Stimolare l'alunno a far meglio rassicurandolo e sostenendolo di fronte ad atteggiamenti di rinuncia.
D
Utilizzare strategie ludiche di apprendimento (attività di drammatizzazione, cooperative learning informale, giochi di ruolo, organizzazione di laboratori che prevedano la possibilità di far emergere le abilità individuali es. giornalino scolastico, lettura animata, cartelloni...)
E Proporre attività di rinforzo delle abilità sociali (cooperative learning, giochi di ruolo, lavori di gruppo, attività mirate al conseguimento di queste abilità ).
F Insegnare le abilità sociali agendo come modello e stimolare il loro utilizzo attraverso giochi di ruolo.
8 MIGLIORARE L’ AUTONOMIA IN CLASSE.
A Il menu della giornata.
B Prestare attenzione e ascolto alla classe: non escludere momenti di discussione rispetto alle problematiche degli studenti sollecitando ipotesi di miglioramento.
C Affidare responsabilità all'interno della classe, possibilmente a rotazione.
48
D
Munire la classe di un orologio grande e leggibile, di calendari, datari e costruire con i ragazzi cartelloni riassuntivi rispetto ad interrogazioni e verifiche programmate.
E Adottare il contratto formativo, da rivedere e ridiscutere periodicamente (comprendendo anche sanzioni in caso di inadempienza) da condividere con tutto il C. di Classe (per la primaria, stabilire regole di classe condivise)
F Mantenere le routine giornaliere (es. menu della giornata, controllo compiti... )
G
Dedicare attenzione alla gestione del diario: assicurare all'interno della lezione il tempo necessario alla scrittura dei compiti, dettarli lentamente o scriverli alla lavagna con chiarezza, far rileggere a turno i compiti o assegnare un tutor (quest’ultimo, non alla primaria). Scambio del diario per un controllo.
H Suggerire strategie adatte per avere sempre con sé tutto il materiale (farsi la cartella alla sera o dopo lo studio pomeridiano guardando sempre il diario... ).
I Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini, indice…)
L Scrivere alla lavagna in stampato maiuscolo
9 MIGLIORARE L'AUTOCONTROLLO E IL COMPORTAMENTO.
A Alternare diverse modalità di lezione (lezione partecipata, cooperative learning, brain storming, giochi di ruolo, lavoro in piccolo gruppo, problem solving, lavoro a coppie, post-it... ).
B Non mostrare svalutazione della persona, ma solo dei comportamenti; tener presente che i rimproveri perdono di efficacia se sono troppo frequenti; usare messaggi in prima persona (“Quando ti comporti così, io...”)
C Riflessione a “quattr'occhi”.
D Spiegare chiaramente i comportamenti adeguati e quelli inadeguati illustrando il comportamento rilevato nelle sue caratteristiche positive e negative nonché le possibili conseguenze.
E Trovare qualcosa in cui l'alunno è bravo e proporre attività che coinvolgano le sue abilità.
F Collocare i ragazzi in difficoltà vicino all'insegnante o in posizione strategica nella classe.
10
DIMINUIRE L'ATTEGGIAMENTO DI EVITAMENTO AL COMPITO.
A Proporre obiettivi personalizzati “piccoli” ma condivisi, suggerendo strategie di miglioramento semplici ma precise.
B Valutare le risposte orali date durante le lezioni.
C Prestare attenzione all'alunno (chiamandolo, avvicinandosi, guardandolo...) prima e durante ogni attività, passando con frequenza fra i banchi.
D Ridurre il carico di nozioni da imparare e il numero di esercizi per casa.
E Diversificare le modalità di presentazione dei contenuti disciplinari, (non solo orali, con lezioni frontali, ma visive, uditive, ecc), intensificando le attività che consentano la partecipazione attiva degli alunni (es.: lavori di gruppo, laboratori)
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MISURE DISPENSATIVE E STRUMENTI COMPENSATIVI
All’alunno con BES è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. L’alunno con BES può usufruire di strumenti compensativi che hanno la funzione di sostituire o facilitare la prestazione richiesta nelle abilità di lettura, scrittura e calcolo, aiutandolo a migliorare la velocità e la correttezza della prestazione.
Indicare quali scelte vengono attuate e per quale disciplina (cancellare le voci non prescelte)
Misure dispensative Discipline coinvolte*
Strumenti compensativi
Discipline coinvolte*
Lettura autonoma o alta voce brani lunghi Tabelle grammaticali
Scrittura veloce sotto dettatura/copia alla lavagna/scrittura autonoma di appunti
Formulari di geometria, misure, tavola pitagorica
Uso del vocabolario cartaceo Schemi o mappe per lo studio o stesura di testi
Studio mnemonico delle tabelline Vocabolario multimediale
Dare più rilevanza al contenuto che alla forma (anche in lingua straniera)
Videoscrittura e correttore ortografico
Riduzione del carico di compiti a casa Sintesi vocale / libri digitali
Riduzione delle nozioni da imparare Software didattici free
Tempi più lunghi per le prove scritte Calcolatrice
Interrogazioni programmate tempi e contenuti
Registratore
Utilizzo contemporaneo quattro caratteri (stampatello e corsivo maiusc./ minusc.)
Testi semplificati
Studio mnemonico di formule/tabelle/definizioni
Copia alla lavagna di testi da studiare
Risoluzione di esercizi matematici particolarmente complessi
*Per le discipline utilizzare le seguenti sigle: IT (Italiano), ST (Storia), GE (Geografia), MAT (Matematica), SC (Scienze), ING (Inglese), SP (Spagnolo), TEC (Tecnologia), MUS (Musica), ART (Arte e immagine), FIS (Educazione fisica), IRC (Religione Cattolica). Qualora la scelta dello strumento sia comune si scriverà: “TUTTE”
50
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE (cancellare le voci non prescelte)
Discipline coinvolte (sigla)
Strategia
VER
IFIC
HE
SCR
ITTE
Usare caratteri grandi e spaziati
Ridurre il numero di esercizi e la quantità di item di ogni esercizio senza modificare gli obiettivi previsti
Impaginare pochi esercizi su ogni facciata separandoli con spazi bianchi
Leggere gli item dei test, le tracce dei temi, i questionari, i testi dei problemi alta voce ed accertarsi che gli alunni li abbiano compresi
Predisporre consegne chiare e inequivocabili
Evitare le domande con doppia negazione
Mirare alla verifica di un unico obiettivo specifico per ogni esercizio
Evitare la sovrapposizione di verifiche o interrogazioni nella stessa giornata
Eseguire come esempio il primo item
Iniziare la verifica con gli esercizi più semplici
Preferire esercizi a risposta multipla o di collegamento
Permettere e incoraggiare l'uso di strumenti compensativi
Suggerire l'uso di fogli bianchi per coprire la parte di verifica su cui non si sta lavorando
Mirare la verifica sui contenuti ridotti che sono stati concordati con l'alunno
Nelle consegne richiamare la regola di cui si richiede l'applicazione
Nelle verifiche di lingua straniera, indicare la consegna anche in lingua italiana
Evidenziare le parole su cui l'alunno deve lavorare
Far precedere la verifica da una esercitazione di pre-verifica, riproponendo la stessa tipologia di esercizi della prova di verifica
Nella correzione, separare l'errore ortografico da quello di contenuto valutandoli in modo differente
Assegnare del tempo aggiuntivo per portare a termine la verifica
Elaborare verifiche graduate partendo da obiettivi minimi
Cambiare o adattare i criteri di valutazione (es. accettare risposte in forma di punti essenziali o schemi...)
Accanto agli errori, evidenziare le parti positive del compito
VER
IFIC
HE
OR
ALI
Programmare le interrogazioni nei tempi e nei contenuti e introdurre verifiche informatizzate
Programmare interrogazioni di gruppo o a coppie, se favoriscono l’alunno
Fornire schemi riassuntivi di supporto all'esposizione orale da utilizzare anche durante l'interrogazione
Partire dal commento di immagini o di altri materiali visivi
Valutare anche le risposte date in momenti diversi da quelli del colloquio di verifica
In caso di insuccesso integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti
Utilizzare il supporto informatico (es.: LIM, altro …….)
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PATTO CON LA FAMIGLIA L’operato dei docenti viene condiviso e coordinato con la famiglia, in un’ottica di corresponsabilità educativa nei confronti dello studente. La famiglia, sottoscrivendo il presente documento, si impegna a:
sostenere la motivazione e l’impegno dello studente nel lavoro scolastico e domestico;
verificare regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati;
verificare che vengano portati a scuola i materiali richiesti;
incoraggiare l’acquisizione di un sempre maggior grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti.
DATA DI COMPILAZIONE ____________________
INSEGNANTI DI CLASSE
GENITORI _____________________________ __________________________________
TECNICO COMPETENTE (se ha partecipato alla stesura del documento) __________________________________
FUNZIONE STRUMENTALE/REFERENTE ALUNNI CON BES _____________________________________ VISTO: IL DIRIGENTE SCOLASTICO
______________________________________
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Dopo aver compilato i PDP, si deve procedere a una sintesi delle “Misure dispensative e degli strumenti compensativi” riferiti a singoli alunni o ad un gruppo di alunni della classe, che va inserita nella cartellina predisposta. Si riporta di seguito la tabella di sintesi (ALLEGATO 18P/10S):
ALLEGATO 18P/10S TABELLA RIASSUNTIVA DELLE MISURE DISPENSATIVE E STRUMENTI COMPENSATIVI DELLA CLASSE
CLASSE_____________ SCUOLA _______________________________A. S. ………
Nomi alunni
Misure dispensative Discipline coinvolte
Nomi alunni
Strumenti compensativi
Discipline coinvolte
Lettura autonoma o alta voce brani lunghi
Tabelle grammaticali
Scrittura veloce sotto dettatura/copia alla lavagna/scrittura autonoma di appunti
Formulari di geometria, misure, tavola pitagorica
Uso del vocabolario cartaceo Schemi o mappe per lo studio o stesura di testi
Studio mnemonico delle tabelline
Vocabolario multimediale
Dare più rilevanza al contenuto che alla forma (anche in lingua straniera)
Videoscrittura e correttore ortografico
Riduzione del carico di compiti a casa
Sintesi vocale / libri digitali
Riduzione delle nozioni da imparare
Software didattici free
Tempi più lunghi per le prove scritte
Calcolatrice
Interrogazioni programmate tempi e contenuti
Registratore
Utilizzo contemporaneo quattro caratteri (stampatello e corsivo maiusc./ minusc.)
Testi semplificati
Studio mnemonico di formule/tabelle/definizioni
Copia alla lavagna di testi da studiare
Risoluzione di esercizi matematici particolarmente complessi
Per la compilazione: inserire nella tabella, in corrispondenza di ogni MISURA DISPENSATIVA O STRUMENTO COMPENSATIVO, i nomi degli alunni per cui vengono applicate e le discipline coinvolte. Per le discipline utilizzare le seguenti sigle: Sigle delle discipline da utilizzare nella colonna “discipline coinvolte”: IT (Italiano), ST (Storia), GE (Geografia),
MAT (Matematica), SC (Scienze), ING (Inglese), SP (Spagnolo), TEC (Tecnologia), MUS (Musica), ART (Arte e
immagine), FIS (Educazione fisica), IRC (Religione Cattolica). Qualora la scelta dello strumento sia comune si
scriverà “TUTTE”
53
CCaappiittoolloo 66 –– VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE EE AAPPPPRROOFFOONNDDIIMMEENNTTOO SSPPEECCIIAALLIISSTTIICCOO
La valutazione dell’alunno con BES considera diversi elementi che vanno oltre la semplice verifica dei livelli di apprendimento conseguiti, valutando la progressione rispetto al punto di partenza, l’impegno dimostrato, la capacità di applicare soluzioni, la modalità di studio e il grado di autonomia nell’utilizzo degli strumenti previsti nel PDP. Tale valutazione deve essere coerente con gli interventi pedagogici e didattici messi in atto e attuata attraverso osservazioni continue, focalizzate sugli obiettivi condivisi dal team docente. In sostanza, anche la valutazione deve essere “personalizzata”, corrispondente cioè agli obiettivi previsti per l’alunno stesso. Per un approfondimento, si rimanda al “VADEMECUM DELLA VALUTAZIONE”, già adottato dall’Istituto da anni e disponibile anche sul sito web. Per questa importante azione, i docenti concordano a livello di team/CdC le MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE inserendole nel PDP di ogni alunno BES. Ogni docente deve, quindi, costantemente tener presente nella propria azione di verifica e valutazione le scelte effettuate collegialmente. La tabella seguente rappresenta la sintesi delle MODALITA’ riferite a singoli alunni o ad un gruppo di alunni della classe (Allegato 19P/11S).. Si fa presente che il nostro Istituto ha predisposto un VADEMECUM PER L’ESAME DI STATO da consultare per gli alunni BES delle classi terze della Secondaria. Note per la compilazione: inserire nella tabella, in corrispondenza di ogni MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE, i nomi degli alunni per cui vengono applicate e le discipline coinvolte. Per le discipline utilizzare le seguenti sigle: Sigle delle discipline da utilizzare nella colonna “discipline coinvolte”: IT (Italiano), ST (Storia), GE (Geografia), MAT (Matematica), SC (Scienze), ING (Inglese), SP (Spagnolo), TEC (Tecnologia), MUS (Musica), ART (Arte e immagine), FIS (Educazione fisica), IRC (Religione Cattolica). Qualora la scelta dello strumento sia comune si scriverà “TUTTE”
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ALLEGATO 19P/11S
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLA CLASSE CLASSE_____________ SCUOLA _______________________________A. S. ………
Nomi alunni Discipline coinv. Strategia
VER
IFIC
HE
SCR
ITTE
Usare caratteri grandi e spaziati
Ridurre il numero di esercizi e la quantità di item di ogni esercizio senza modificare gli obiettivi previsti
Impaginare pochi esercizi su ogni facciata separandoli con spazi bianchi
Leggere gli item dei test, le tracce dei temi, i questionari, i testi dei problemi alta voce ed accertarsi che gli alunni li abbiano compresi
Predisporre consegne chiare e inequivocabili
Mirare alla verifica di un unico obiettivo specifico per ogni esercizio
Evitare la sovrapposizione di verifiche o interrogazioni nella stessa giornata
Eseguire come esempio il primo item
Iniziare la verifica con gli esercizi più semplici
Preferire esercizi a risposta multipla o di collegamento
Permettere e incoraggiare l'uso di strumenti compensativi
Suggerire l'uso di fogli bianchi per coprire la parte di verifica su cui non si sta lavorando
Mirare la verifica sui contenuti ridotti che sono stati concordati con l'alunno
Nelle consegne richiamare la regola di cui si richiede l'applicazione
Evidenziare le parole su cui l'alunno deve lavorare
Far precedere la verifica da una esercitazione di pre-verifica, riproponendo la stessa tipologia di esercizi della prova di verifica
Nella correzione, separare l'errore ortografico da quello di contenuto valutandoli in modo differente
Assegnare del tempo aggiuntivo per portare a termine la verifica
Elaborare verifiche graduate partendo da obiettivi minimi
Cambiare o adattare i criteri di valutazione (es. accettare risposte in forma di punti essenziali o schemi...)
Accanto agli errori, evidenziare le parti positive del compito
VER
IFIC
HE
OR
ALI
Programmare le interrogazioni nei tempi e nei contenuti e introdurre verifiche informatizzate
Fornire schemi riassuntivi di supporto all'esposizione orale da utilizzare anche durante l'interrogazione
Partire dal commento di immagini o di altri materiali visivi
Valutare anche le risposte date in momenti diversi da quelli del colloquio di verifica
In caso di insuccesso integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti
Utilizzare il supporto informatico (es:LIM).
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Segnalazione alunni con particolari difficoltà
Il team docente/CdC che, nel corso delle varie attività di rilevazione effettuate nella classe e descritte più sopra, avesse riscontrato, in uno o più alunni, difficoltà che facessero sospettare la necessità di interventi specialistici, compilerà il seguente allegato, inviandolo successivamente in Direzione (in busta chiusa con dicitura RISERVATA).
ALLEGATO 20 P (SCUOLA PRIMARIA), 12 S (SCUOLA SECONDARIA) al Dirigente Scolastico ai collaboratori del DS Claudia Vitale e Favaron Elisabetta
SEGNALAZIONE ALUNNO IN DIFFICOLTÀ
Si segnala l’alunno sotto indicato per gli approfondimenti di competenza
difficoltà nello svolgimento delle attività scolastiche rispetto a: (indicare con una x)
[ ]AUTONOMIA PERSONALE
[ ]ASPETTI COGNITIVI (CAPACITÀ DI CONCENTRAZIONE, MEMORIA, ATTENZIONE. ABILITÀ DI LINGUAGGIO E DI COMUNICAZIONE, ORALE E
SCRITTA. ABILITÀ DI CALCOLO, DI RAGIONAMENTO LOGICO)
[ ]SOCIALIZZAZIONE E ASPETTI RELAZIONALI (MOTIVAZIONE, INTERESSE RISPETTO ALLE ATTIVITÀ. ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI CON I COETANEI E CON GLI
ADULTI)
[ ]ALTRI ASPETTI SIGNIFICATIVI (SITUAZIONE RISPETTO ALLE ASSENZE SCOLASTICHE, AL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA, DISTURBI E MALESSERI FISICI)
DESCRIZIONE DEL PROBLEMA PRINCIPALE RILEVATO E DEGLI EVENTUALI INTERVENTI ATTUATI
Padova, .
firma docenti
Il collaboratore del Dirigente referente degli alunni BES provvederà ai necessari contatti con i Servizi interessati, informando
periodicamente i docenti degli esiti delle segnalazioni stesse.
Cognome Nome
Luogo di nascita data di nascita
Indirizzo_ tel __
Classe____________________ Scuola Primaria/Secondaria___________________________
Tempo scuola n. _____ore settimanali frequenza scolastica: regolare/non regolare
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CCaappiittoolloo 77 -- NNOORRMMAATTIIVVAA DDII RRIIFFEERRIIMMEENNTTOO
Legge 104 del 1992 Nota del MIUR n.4089 del 15 giugno 2010 con oggetto: Disturbo di deficit di attenzione e iperattività. Legge 8 ottobre 2010 n. 170: Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico. Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 n.5669 e Linee Guida allegate: Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento. Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013: Indicazioni operative alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012.
CCaappiittoolloo 88-- EELLEENNCCOO DDEELLLLEE SSTTRRUUTTTTUURREE PPUUBBBBLLIICCHHEE EE PPRRIIVVAATTEE DDII RRIIFFEERRIIMMEENNTTOO
CENTRI ISTITUZIONALI per DIAGNOSI di DISLESSIA E DISTURBO DELL’ATTENZIONE O PER CONSULENZE
1. UFFICIO SCOLASTICOPROVINCIALE DI PADOVA: “SPORTELLO "DISLESSIA" PER INSEGNANTI E
GENITORI”
II servizio offre:
consulenza educativo-didattica sui disturbi specifici di apprendimento;
eventuale invio per approfondimenti ai servizi sanitari di competenza;
informazioni, materiali, suggerimenti didattici;
indicazioni operative sull'uso degli strumenti compensativi;
indicazioni sull'applicazione delle misure dispensative.
Lo sportello ha sede presso L’Istituto Comprensivo di Loreggia e Villa del Conte è anche sede del Centro
Territoriale Inclusione “Rete Arcobaleno”; l’Istituto svolge la funzione di scuola capofila della rete ed opera in
collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia, Sezione di Padova.
http://icloreggia.it/cti/
2. AZIENDA ULSS 16 Padova
DISTRETTO SANITARIO n. 1 Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Psicologia dell'età evolutiva — Via Roma, 18 -
Noventa Padovana – tel. 049 629272, oppure via Salerno,1 - 35142 Padova tel. 049 8215401
http://www.ulss16.padova.it/
U.O.C. di N.P.I.A. Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza- Complesso Socio
Sanitario dei Colli - Via dei Colli, 4 Padova - tel. 049 8216811/8217690
http://www.ulss16.padova.it/uoanpi/paqine/ambpsicopatoloqia.htm1
3. AZIENDA ULSS 10 “Veneto Orientale”
DISTRETTO SANITARIO n. 1 “Basso Piave” Servizio Età evolutiva, Via Ippolito Nievo, 2 – SAN DONA’ DI PIAVE
Direttore: dr. Dino Maschietto Segreteria: tel. 0421.457760 – Fax 0421.457768e-mail:
npi.sandona@ulss10.veneto.it
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CENTRI PRIVATI CONVENZIONATI e NON CONVENZIONATI
1. CENTRO REGIONALE PER LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO
Via Cave, 15 a Padova - tel/fax 049 8719588
http://www.operaedimar.org/
2. A.D.A.I., Associazione Italiana Disturbi di Attenzione e Iperattività
Sede Legale Via F.lli Cairoli, 24 06125 PERUGIA tel. 075 3722518
e-mail aidai@libero.it www.aidai.org
Centro Regionale Veneto: Referente dott.ssa Cristina Menazza, Via Riviera del Brenta, 65/A 30032 FIESSO
D’ARTICO (VE), tel. 041/5160879
e-mail veneto.aidai@libero.it www.aidai.org
3. LA NOSTRA FAMIGLIA, Centro polivalente di Riabilitazione
Via Carducci, 25 PADOVA - tel. 049 8805288
http://www.lanostrafamiglia.it/25/
4. CENTRO MEDICO DI FONIATRIA “CASA DI CURA TRIESTE”-
Via Bergamo, 10 PADOVA, Tel 049/8715400 http://www.centrofoniatria.it
5. Lab.D.A. Laboratorio per i Disturbi dell'Apprendimento Direttore: prof Cesare Cornoldi Sede di Padova - Galleria G. Berchet, 3 35131 Padova - Tel: 049 8209059 – 328 4366766 http://www.labda-spinoff.it/
6. CENTRO C.R.E.S.C.O. Centro Ricreativo Educativo di Sostegno alle difficoltà scolastiche
Akras | Cooperativa Sociale - Via Prima Strada n° 35 int. - 35129 Padova
Telefono e Fax: 0498962345 - Cellulare: 334.2756777 http://akrascoop.org/
7. CENTRO L.I.R.I.P.A.C. Laboratori Interdipartimentali per la ricerca psicologica applicata e
clinica, Università degli Studi di Padova
via Belzoni, PADOVA- referenti prof. Cornoldi e prof. Tressoldi - tel 049 827846
http://sda.psy.unipd.it/
8. AID. Associazione italiana Dislessia
Rappresentante territoriale: Monica Conte tel. 3494981915 Lunedì dalle ore 14:00 alle 16:00 e Martedì dalle ore
12:00 alle 14:00
http://www.aiditalia.org/
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9. AIRIPA, Associazione Italiana per la Ricerca e l'Intervento nella Psicopatologia
dell'Apprendimento
c/o LabDA Laboratorio per i Disturbi dell’apprendimento - Galleria G. Berchet, 3 - 35131 Padova Tel: 3343346062 Lunedi dalle 15.00 alle 17.00 Mercoledi dalle 8.00 alle 9.00 Fax: 0498209059 E-mail: info@airipa.it http://www.airipa.it/
10. CENTROIKIA, Centro Sperimentale Disturbi dello Sviluppo della Comunicazione e
dell’Apprendimento
Via Sorio, 31 35141 – PADOVA tel. 049/8640392 cell.327 7914684
http://www.centroikia.it/
11. AGOGHE’, Centro di Psicologia, Psicoterapia e Neuropsicologia
Via Monte Lungo, 3 35141 – PADOVA tel.346 6169000
http://www.webrica.it/azienda/agoghe-centro-di-psicologia-psicoterapia-e-neuropsicologia/
12. ARCHIMEDE, Centro Diurno per la diagnosi ed il trattamento dei Deficit di Attenzione-
Iperattività (A.D.H.D) e altri disturbi associati all’età evolutiva
Via Italia Unita, 1 36040 TORRI DI QUARTESOLO (VI) tel. 0444387387
e-mail info@cdarchimede.it www.cdarchimede.it
Referente per Padova, Lauretta Furlan, via Altinate, 87 35121 PADOVA, tel. 049 663964
e-mail info@assp-padova.it www.assp-padova.it
13. SERENAMENTE CENTRO PSICOPEDAGOGICO
Vicolo Ponte Molino 9 35137 PADOVA tel. 049/8751620
e-mail info@centroserenamente.com http://www.centroserenamente.com/
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