Post on 18-Jun-2015
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CAN INTERNATIONAL REGIMES BE EFFECTIVE MEANS TO RESTRAIN CARBON EMISSIONS?
YES
A cura di:
Michele CarrettiStefano Schembri
L’intera questione si riduce a questo: può la mente umana dominare ciò che ha creato?
Paul Valéry
IL PROBLEMA AMBIENTALE: COME NASCE
Negli anni ‘60 nascono i primi dibattiti sugli effetti inquinanti dello sviluppo industriale (Primavera silenziosa, Rachel Carson, 1962)
1972: The Limits to Growth a cura del Club di Roma
1972: Conferenza di Stoccolma, prima conferenza internazionale sui temi ambientali → Dichiarazione di Stoccolma sulle responsabilità umane sull’ambiente; costituzione dell’UNEP (Programma delle NU per l’Ambiente)
IL PROBLEMA AMBIENTALE:COME VIENE AFFRONTATO A LIVELLO INTERNAZIONALE
1983: istituzione della World Commission on Environment and Development presieduta dalla signora Gro H. Brundtland → Rapporto Brundtland sullo «sviluppo sostenibile»
1992: Conferenza ONU di Rio de Janeiro → rilancio dello sviluppo sostenibile
1997: Conferenza mondiale sul clima di Kyoto → Protocollo di Kyoto
PRINCIPALI POLITICHE AMBIENTALI INTERNAZIONALI
Trattato sull’Antartide (1959)
Protocollo di Montreal (1987) K. Annan: «Si tratta probabilmente dell’accordo internazionale che ha avuto più successo»
Convenzione sulla biodiversità (1992)
Convenzione contro la desertificazione (1994)
Protocollo di Kyoto (1997)
PROTOCOLLO DI KYOTO
I Paesi firmatari si impegnano a ridurre le emissioni di gas serra del 5,2 % entro il 2012 rispetto al livello di emissioni del 1990
Il protocollo è entrato in vigore nel 2005 quando, con la firma della Russia è stata raggiunta la soglia del 55% del totale di emissioni mondiali
Attualmente i Paesi che hanno ratificato Kyoto sono ben 184 I paesi in via di sviluppo che hanno aderito al trattato non sono
vincolati a rispettarlo visto che non sono stati responsabili dell’inquinamento provocato precedentemente
Gli USA non hanno aderito, ma alcuni Stati della Federazione hanno attuato autonomamente dei programmi di riduzione delle emissioni
IL PROTOCOLLO DI KYOTO – I MECCANISMI FLESSIBILI
Riducono i costi di attuazione del protocollo per governi e imprese tramite l’acquisizione di crediti di emissione:
Clean Development Mechanism (CDM): realizzazione di progetti in Paesi in via di sviluppo da parte di paesi industrializzati
Joint Implentation: progetti tra paesi industrializzati e spartizione dei crediti
Emission trading: scambio di crediti tra paesi industrializzati
I RISULTATI DEL PROTOCOLLO
Al momento è troppo presto per conoscere la situazione delle emissioni alla (prima) scadenza del protocollo fissata al 31 dicembre 2012
Ma indicazioni rispetto al periodo 1990-2010 danno una riduzione delle emissioni pari al 9% (da 19 miliardi di CO2 a 17,3)
Anche l’Italia ha centrato gli obiettivi di Kyoto, riducendo le emissioni del 7%
A Doha, il protocollo è stato prolungato fino al 2020 mentre già si preparara un nuovo trattato che lo sostituisca (e che coinvolga anche i Paesi in via di sviluppo)
COME IL PROTOCOLLO HA CAMBIATO IL MONDO
Come visto, il protocollo (come molti altri accordi in materia) è risultato efficace per i paesi vincolati nel rispettarlo
Ma le emissioni di gas serra non si sono ridotte a livello globale visto che molti Paesi ad economie in crescita non erano tenute a rispettarlo (Cina e India)
Tuttavia, alcuni Paesi, sulla scia del protocollo hanno adottato strategie autonome per la riduzione delle emissioni (Stati USA, India, Paesi UE)
Serve un nuovo accordo globale per definire nuovi obiettivi da raggiungere che tengano conto delle specificità territoriali
Stefano Schembri
SENSIBILIZZAZIONE DELL’ARGOMENTO
Presidenziali Americane 2012: il cambiamento climatico è uno dei punti su cui dibattono i due candidati, Barack Obama e Mitt Romney
http://www.youtube.com/watch?v=emK5souFQOQ
TRAGEDIA DEI BENI COMUNI
Diversi attori utilizzano una stessa risorsa per interessi privati, nella quale i diritti di proprietà non sono definiti problema del free rider
La risorsa viene sfruttata eccessivamente, causando una situazione diversa dall’ottimo sociale
LE FALLE DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
Cina, India, Brasile e Sud Corea hanno i 4/5 dei pagamenti del CDM
La Cina da sola ne ha la metà
Risultati: i progressi riscontrati in questi paesi sono ambigui
RIDEFINIRE IL PROTOCOLLO DI KYOTO O CAMBIARE STRATEGIA?
Il commercio (CDM), così come altri metodi convenzionali, può funzionare in determinati casi, ma non è una garanzia
La sua efficacia dipende dai diversi incentivi in ogni paese
QUALI STRATEGIE NON HANNO FUNZIONATO? 1972: Conferenza di Stoccolma delle N.U.
Anni 60/70: Stesura di leggi, creazione di istituzioni contro l’inquinamento
Risultati: mere dimostrazioni con scarsi effetti pratici
QUALI STRATEGIE HANNO FUNZIONATO?
Si sono avuti risultati positivi in due casi:
1. India
2. Costa Rica
EX 1: CORTE SUPREMA INDIANA
Industrie inquinanti fuori dal centro di Delhi Gas Naturale Compresso per i veicoli Durata: 20 anni (lunga) Risultati: Aria meno inquinata a Delhi (positivi) Applicabilità: circoscritta al caso indiano per le sue
condizioni istituzionali, e il forte ruolo delle ONG
EX 2: PARCO NAZIONALE DI GUANACASTE (COSTA RICA)
Metodo: collaborazione diretta con le comunità locali (oltre al Governo)
Risultato: trasformazione di potenziali opposizioni in consensi tutela del parco
Applicabilità: anche qui è circoscritta al caso
Daniel Janzen, ecologista
COME ESTENDERE QUESTI RISULTATI POSTIIVI?
Il problema dell’inquinamento è si globale, ma va risolto con un
approccio caso per caso, capendo localmente:
1) gli interessi
2) il modo di condurre gli affari
3) lo sviluppo politico
4) le tradizioni religiose e culturali
5) le istituzioni
Preparando quindi un ‘menù’ di strategie applicabili a seconda del
paese
APPROCCI SUGGERITI: 1
Approccio Pragmatico: osservando cosa potrebbe funzionare da caso a caso
Approccio Pluralistico: intrattenendo diverse prospettive disciplinari e teoriche tenendo in conto una grande quantità di dati
APPROCCI SUGGERITI: 2
Fino ad ora si sono occupati delle politiche climatiche solamente avvocati, economisti, politici e diplomatici.
Risultati: ambigui
Soluzione: coinvolgimento di esperti antropologi, scienziati politici, psicologi sociali
Risultati: profonda conoscenza e comprensione delle culture e tradizioni
PAESI CHIAVE SU CUI FOCALIZZARSI
India Cina Russia Indonesia Brasile Stati Uniti (?)
STRATEGIA DI COINVOLGIMENTO
Sfruttare l’opinione pubblica, tendenzialmente più favorevole a manovre di lungo periodo a favore delle generazioni future
STRUMENTI DA UTILIZZARE
Tasse
Sussidi
Regolamentazione
Informazione
Influenza sociale