I TOTALITARISMI - Scuola ORSOLINE · 2020. 3. 8. · DEFINIZIONE Si dice Totalitarismo un sistema...

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I TOTALITARISMI

DEFINIZIONE

Si dice Totalitarismo un sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera

società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla

repressione poliziesca.

DA DOVE VIENE?

• 1923: G. Amendola (in un ariticolo per la rivista Il Mondo) parla del fascismo come «sistema totalitario» in quanto «promessa del dominio assoluto e dello spadroneggiamento completo e incontrollato nel campo politico e amministrativo»

• 1925: L. Basso usa per la prima volta il sostantivo TOTALITARISMO

• Mussolini stesso adotta questo termine, parlando di «volontà totalitaria» del regime, dandogli però un’accezione POSITIVA.

TOTALISTARISMO vs DITTATURA

Si dice Dittatura ogni regime politico caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere in un solo organo, monocratico o collegiale, che l’esercita

senza alcun controllo. Si tratta del dominio di fatto e incontrastato, di una persona, di un ente, di una

categoria.

A differenza del TOTALITARISMO, la Dittatura non è caratterizzata dalla volontà di raccogliere il

consenso del popolo.

COSA PREVEDE IL TOTALITARISMO:

• Preminenza del partito unico sullo Stato (GOVERNO e PARTITO COINCIDONO)

• Soppressione del pluralismo politico e sociale

• Controllo di tutti gli aspetti della vita sociale

• Idea della «rivoluzione/lotta permanente» contro un «nemico oggettivo» per tenere alta la mobilitazione e il consenso di massa

• Uso delle tecniche di comunicazione come strumenti di propaganda

• Uso sistematico del terrore come strumento di governo

QUALI SONO I TOTALITARISMI PRINCIPALI:

• FASCISMO in Italia (1924-43)

• NAZISMO in Germania (1933-45)

• STALINISMO in U.R.S.S. (1924-53)

IN PARALLELO-CARATTERI COMUNI

• 1) Si instaurano grazie a un clima politico incerto

• 2) Prendono il potere con la violenza

• 3) Esercitano una repressione

• 4) Elemento razzista

• 5) Controllo dell’economia

• 6) La propaganda in tutte le sue forme

1)… IN UN CLIMA POLITICO INCERTO

• ITALIA: dopo la fine della prima guerra mondiale il Paese era in gravi difficoltà che diedero il via a focolai ispirati da ideali socialisti («Biennio rosso»), l’economia era in crisi, mancavano risposte forti da parte dei governi.

• GERMANIA: era indebitata fino al collo ed era molto diffusa la paura di una possibile avanzata di istanze comuniste/socialiste

• U.R.S.S.: dopo secoli di dominio zarista era impossibile trovare una via democratica. L’unica soluzione per eliminare un potere centralizzato e autoritario era sostituirlo con un altro, benché ideologicamente opposto

2)…CON LA VIOLENZA

• ITALIA: già nel durante il «Biennio rosso» la presenza fascista nel Paese è rappresentata dalle Camicie nere. Dopo la Marcia su Roma (1922), Mussolini prende pieni poteri nel ‘24 in seguito a un omicidio politico: IL DELITTO MATTEOTTI.

• GERMANIA: Nel 1933 Hitler viene nominato cancelliere. Per mettere fuori gioco l’opposizione INCENDIA IL REICHSTAG e incolpa socialisti/comunisti.

• U.R.S.S.: la presa del potere tramite violenza risale alle radici Leniniste. Le prime libere elezioni dopo la rivoluzione decretarono la vittoria dei menscevichi. I bolscevichi rivendicarono il potere dando vita a una GUERRA CIVILE

3)… REPRESSIONE

• ITALIA: Già con le leggi fascistissime del ‘25 ogni forma di dissenso viene dichiarata illegale. Seguono processi agli oppositori politici e non solo, condannati a carcere, esilio o confino. Il Minculpop controlla queste forme di dissenso e impone censure su libera stampa e libero pensiero

• GERMANIA: Gli oppositori politici vennero eliminati o incarcerati. Alcuni di loro finirono anche nei Campi di lavoro/sterminio. A livello civile c’era la repressione ad opera della GESTAPO.

• U.R.S.S.: Non solo gli oppositori politici, ma anche i sospetti e la «borghesia» (Kulaki) vengono internati nei Gulag. Controllo generale da parte della CEKA

A ciò si aggiungevano le PURGHE, Cioè periodici interventi di eliminazione della

classe dirigente, che il capo del partito promuoveva per assicurarsi di tenere vicino a sé solo i più fedeli. LA REPRESSIONE ERA QUINDI SIA ESTERNA CHE

INTERNA AL PARTITO

4)… RAZZISMO (NB. SI RIMANDA A TEMI TRATTATI DURANTE LA

LEZIONE A CLASSI UNIFICIATE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA)

• ITALIA: 1938, Leggi razziali antiebraiche

• GERMANIA: 1935, Leggi di Norimberga. 1938, la «Notte dei cristalli»

• U.R.S.S.: Pogrom contro le comunità ebraiche. Diffusione dei falsi Protocolli dei Savi di Sion.

POGROM= sommosse popolari verso

minoranze religiose avvenute nel corso della storia, in particolare le sommosse antisemite.

5)…ECONOMIA

• ITALIA: Durante il Ventennio il sistema economico in Italia è MISTO (statale+privato). In realtà, nel bene e nel male, un ruolo chiave fu quello giocato da enti come IMI e IRI. Inoltre, le misure previdenziali erano strettamente legate al fatto di avere la TESSERA del Partito (non a caso detta tessera del pane).

• GERMANIA: opere pubbliche e tentativi di riassorbimento della disoccupazione.

• U.R.S.S.: è l’emblema della statalizzazione dell’economia. Si pensi all’introduzione dei PIANI QUINQUENNALI (dal 1928) e alla collettivizzazione delle terre, o a esperienze precedenti come Comunismo di guerra, Kolchoz e Sovchoz.

6)… PROPAGANDA

• ITALIA: Veniva fatta tramite mezzi di comunicazione (giornali, EIAR, documentari istituto LUCE) controllati dal Minculpop e gestita tramite l’ASSOCIAZIONSIMO ISTITUZIONALIZZATO (Opera naz. Dopolavoro, Balilla, GUF..)

• GERMANIA: creazione di un MINISTERO DELLA PROPAGANDA, affidato a Joseph GOEBBELS

• U.R.S.S.: Culto della Personalità come figura paterna e protettrice del popolo.

La propaganda aveva la funzione di dare una rappresentazione paternalistica, forte e magnanima del potere. Il capo politico è il SALVATORE E IL

PROTETTORE DEL PAESE/PATRIA E DEL SUO POPOLO. Non a caso Mussolini, Hitler e Stalin adottarono epiteti volti a suggerire questa idea. Vengono infatti

identificati come IL DUCE, IL FÜHRER E PAPà STALIN