Post on 02-Jun-2020
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Progettareper competenze
Didatticalaboratoriale
IC ‘Borgata Paradiso’Collegno , 8 settembre 2016
Valutare per competenzeG. Pozzo
Valutare per competenze
2
1
3
Condividere l’idea di valutazione
Valutare a scuola: dare valore,
cercare ciò che ha valore ottica evolutiva
di potenziamento della persona vs
Sanzionareottica giudicante
con esiti spesso depressivi
Gli scopi della valutazione
Formativa Sommativa
• Raccolta di informazioni su quanto uno studente sa/non sa fare,
• Basata su feedback costruttivo • Ricade su processi
• Informa insegnante e alunno dei punti forti e deboli
• Informa insegnante su efficacia insegnamento
• Correlare informazione raccolta nel processo e
prove finali. • Operare una sintesi
La valutazione comincia con la progettazione
IN12Traguardi
Progettazione per competenze
Scopi e obiettivi diapprendimento
Didattica laboratoriale: situazioni problematiche
compiti complessi
Valutazione formativaValutazione sommativa
Certificazione
Le competenze sono osservabili in compiti complessi, di realtà
Compiti di realtà. Si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica.
(Linee guida CM 3 - 13 febbraio 2015, p. 7)
GPozzo, 2013
Rilevare le competenze
• Le competenze sono complesse e riguardano non solo gli aspetti cognitivi ma anche affettivi, relazionali e meta cognitivi.
• Le competenze non sono misurabili, ma sono osservabili, rilevabili e descrivibili le prestazioni ‘in contesto’.
• I compiti complessi non possono avere un giudizio univoco per cui servono rubriche per osservare i processi e le prestazioni (uso di criteri e indicatori)
L’iceberg
Una pluralità di componenti
Per valutare le competenze è necessario raccogliere elementi informativi su una pluralità di componenti:
• conoscenze e abilità (dimensione cognitiva)
• motivazioni e interesse, percezione di competenza e senso di autoefficacia, (dimensione affettivo -motivazionale)
• consapevolezza del compito e delle strategie da
adottare/adottate (dimensione metacognitiva)
• collaboratività e partecipazione (dimensione relazionale)
GPozzo, 2013
Per ridurre la soggettività insita nella valutazinePluralità di punti di vista
Riflessione metacognitiva
Auto valutazione
Studente
Osservazione Rubrichee feedback valutative
Insegnante Prodotto
GPozzo, 2013
La riflessione metacognitiva
Scheda di feedback per lo studente
Data ............................ Classe ...............
La parte che più mi ha interessato è ........................................Perché .......................................................................................
La parte che non mi è piaciuta è .............................................Perché ......................................................................................
Mi sembra di aver imparato ...................................................
Non ho capito bene / Non so fare bene ..................................
La prossima volta avrei bisogno di ........................................
La riflessione metacognitiva
Gli allievi vengono invitati a scrivere una pagina di diario di bordo sulle attività svolte seguendo la seguente traccia:
Tieni conto dei seguenti punti scrivendo:- come hai lavorato nel gruppo- se hai gradito questa attività e perché- come ti sei sentito durante il lavoro - quale parte ti è piaciuta di più e perché- se hai avuto delle difficoltà e cosa hai fatto per superarle- se hai qualche idea alternativa su quello che avresti potuto fare- se ti piacerebbe lavorare ancora in questo modo e quando- se nel gruppo avete lavorato bene- se hai qualche suggerimento da dare per migliorare le cose; …
GPozzo, 2013
Il magico mondo dei Ciciu
Siamo appena arrivati alla riserva naturale dei Ciciu del Villar. E’ un luogo stupendo, infestato dalla natura che nel sottobosco non smette di apparirci davanti attraverso felci, robinia e cultivar.Abbiamo fatto una prova di orientiring (sic) nel bosco, che sembra un groviglio di sentieri pieni di pietre, ed anche lui infestato, come il sottobosco, da quercie, frassini, che insieme alle betulle coprivano la visuale sui Ciciu, da castagni e da aceri.
GualtieroDati Scuola El. “Casalegno”
Feedback sull’esperienza
è stato utile perché ho imparato ad orientarmi in un ambiente montano.
mi ha fatto capire che le mie difficoltà sono che non riesco a fermarmi quando voglio vincere.
ho dimostrato che sono capace di riuscire ad avere un discreto passo da montanaro.
secondo me questo lavoro presenta i seguenti aspetti positivi: ha fatto divertire senza la continua monotonia dei giardinetti.
se rifacessi questo lavoro, sentendomi più sicuro, prenderei scorciatoie vietate.
Dati scuola el. “Casalegno”
Il problema del maiale
Un maiale intero pesa 100 chili. Si tolgono due prosciutti da sette chili l’uno. La metà di quello che resta non è utilizzabile per mangiare. Dalla parte utile si levano 15 chili di lardo. In tutto restano 5 chili di grasso e tre quarti di carne magra. Nelle salsicce si mette sempre un quarto di grasso e tre quarti di carne magra. Con tutto il grasso che resta e la carne che serve si fanno salsicce. Quanti chili di salsicce si fanno? Quanti chili di carne magra restano?
Dal progetto SeT Pilota ”Capire si può”
La riflessione degli alunni
Era veramente tosto, non era un problema,
ma uno scatolone pieno di problemi.
Io sono partito velocissimo, non mi sono fatto
un piano di azione perché volevo subito lanciarmi.
Ho disegnato un maiale vero, poi mi sono detto
“Adesso che me ne faccio? Come faccio a tagliarlo?
Che mi serve?” Ci ho pensato un po’ su e poi con Cecilia
abbiamo fatto un quadrato di cento quadretti
come i cento chili.
Questo disegno ci ha aiutato ad andare
avanti insieme smontando il disegno a pezzettini. (Marco)
Scuola El. 1^ Circolo di Bra
La riflessione degli alunni
Io al problema del maiale do il colore bianco perché il
bianco è l’insieme di tutti i colori e nel problema ci vedi un
sacco di altri problemi. Poi era superdifficile, ma bello perché
faceva pensare e a me piace pensare per fare cose difficili e
il colore bianco va bene. Nei problemi superdifficili io penso,
penso, cerco nella mia testa e poi clic mi viene l’idea. La
prossima volta che ci dai un problema tipo questo posso
provare a farlo da solo? Penso che ce la farò. (Fabio)
La riflessione degli alunni
Io con Daniele ho avuto difficoltà a lavorare perché è il
mio migliore amico per giocare, ma non è un amico per
lavorare, per cui abbiamo perso tempo e abbiamo finito il
lavoro per ultimi. Abbiamo chiesto tante volte aiuto a
Angela , Marcella e Giulia perché non riuscivamo a
concentrarci. (Richi)
L’autovalutazione: un esempio
Mi auto valuto
**** molto bene *** bene ** con qualche difficoltà * con parecchie difficoltà
**** *** ** *
- conosco quali abitudini fanno bene alla salute
- so fare domande per scoprire le abitudini dei compagni
- so leggere interviste per cogliere comportamenti salutari
- so categorizzare i comportamenti
- so contribuire alla discussione
- so scrivere un vademecum
Devo migliorare …………………………………………………………………………………..
Per migliorare avrei bisogno di ……………………………………………………………………
Autovalutazione del lavoro di gruppoCome ho lavorato? Come abbiamo lavorato?
Scheda individuale
Come ho lavorato nel gruppo?
Sempre Spesso Talvolta Raram
Ho rispettato le modalità
di lavoro che ci siamo dati
Ho contribuito al lavoro del
gruppo
Ho ascoltato quanto
proponevano gli altri
Ho potuto intervenire
quando volevo
Ho chiesto spiegazioni
quando necessario
Ho aiutato chi aveva difficoltà
Scheda per il gruppo
Come abbiamo lavorato nel gruppo?
Sempre Spesso Talvolta Raram
Abbiamo rispettato le modalità
di lavoro che ci siamo dati
Abbiamo contribuito al lavoro
del gruppo
Abbiamo ascoltato quanto
proponevano gli altri
Abbiamo avuto le stesse opportunità
di parlare
Abbiamo chiesto spiegazioni quando
necessario
Abbiamo chiesto aiuto e aiutato
gli altri
Osservazione dei processi per valutare le competenze trasversali
Interesse, impegno, perseveranzaChiede spiegazioniRichiama conoscenze noteSvolge l’attività in modo attento e concentrato Di fronte alle difficoltà non si ferma e cerca soluzioni
*** ** *
Cooperazione, spirito di iniziativaInteragisce e si confronta con i compagniOffre e chiede aiuto Propone idee e soluzioni
Metacognizione e valutazioneRiflette su quanto propone e lo sa motivareRiflette su quanto gli altri propongonoSa riconoscere i propri punti di forza e debolezzaValuta il proprio operato e quello dei compagni su criteri condivisi
AutonomiaComprende quanto richiesto dall’attivitàSi sofferma su quanto proposto e fa un piano d’azioneSa prendere iniziative per migliorare il lavoro
*** Pienamente ** In parte * Non ancora
Scheda osservazione insegnante
Cognome e Nome
Partecipa attivamente a discussione
Gli interventi sono pertinenti
Ascolta gli interventi degli altri
Riprende e rielabora quanto detto dagli altri
Interviene con contributi personali e originali
………
………
GPozzo, 2013
DATA:
Scrivere un racconto
• Esempio scuola primaria
DIMENSIONE CRITERI INDICATORI LIVELLO4 3 2 1
Comunicazionein lingua madre
Produzione scritta
Aderenza al genere testuale
Coerenza
Coesione
Correttezza
Lessico appropriato
Collaboratività Partecipazione Partecipa in modo attivo
Pertinenza Interviene in modo pertinente
Qualità ascolto Ascolta e rielabora gli interventi dei compagni
Rubrica valutativa: Scrivere un racconto
GPozzo, 2013
DIMENSIO
NE
CRITERI DI
VALUTA-
ZIONE
INDICATORI
LIVELLO ESPERTO LIVELLO
MEDIO-ALTO
LIVELLO
MEDIO-BASSO
LIVELLO BASE
Comunicazi
one nella
lingua
madre
Comunicazio
ne nella
lingua
madre:
Espressione
Produzione
scritta
Aderenza al
genere
testuale
Coerenza
Coesione
Correttezza
Lessico
appropriato
Scrive testi di tipo
narrativo
adeguati allo
scopo.
Scrive testi
coerenti, coesi e
corretti.
Sceglie lessico
adeguato a
situazione com.,
all’interlocutore e
al tipo di testo.
Scrive testi
narrativi
coerenti,
corretti e
adeguati alle
richieste.
Scrive testi
corretti ed
essenziali.
Scrive testi
non corretti
né adeguati
allo scopo
comunicativo
L’uso di rubriche valutative Resoconto scritto
Indicatori Livello di padronanza
Pieno Adeguato Parziale
Contenuto
le informazioni sono coerenti con argomento
completezza informazioni
rispetto del genere testuale
Organizzazione
Correttezza morfologica
Correttezza ortografica
Accuratezza lessicale
L’uso di rubriche valutative Resoconto scritto (radar)
GPozzo, 2013
0
1
2
3
4
5contentuto coerenza
contenuto completezza
rispetto del generetestuale
organizzazionecorrettezza morfologica
correttezza ortografica
accuratezza lessicale
Rubrica a RadarVolantino di invito con parte grafica costruito collaborativamente
GPozzo, 2013
0
1
2
3
4
5completezza info
organizzazione
correttezza
grafica
impegno
collaboratività
Rubrica a radar Due registrazioni consecutive
GPozzo, 2013
0
1
2
3
4
completezzainformazioni
organizzazioneinformazioni
correttezza
grafica
impegno
collaboratività
12-nov
15-feb
Rubrica - Problema matematico
GPozzo, 2013
GPozzo, 2013
Rubrica - Problema matematico
COMPLETEZZA & CORRETTEZZA:DUE DIMENSIONI
1. La scelta delle operazioni è motivata;
2. al loro interno vi è la presenza di parole che supportano una struttura matematica,ad esempio: quindi, cioè, perché, se …. allora, circa, di conseguenza, invece, ossia,perché, dunque, infatti …;
3. l’argomentazione stessa avviene “per assurdo”, cioè negando la tesi si giungeconseguentemente ad una negazione dell’ipotesi ( se avessi fatto … avrei ottenuto… , che non è possibile perché …), eventualmente confutando le risposte errate;
4. sono presenti confronti tra valori, quantità … ottenuti mediante:
simboli ( > , < )
mediante una differenza (es. 5 in più),
mediante una forma linguistica (… ce ne sono in piu’, in meno, simile a …);
5. vi è un uso di schematizzazioni, disegni … supportati da commenti che, insieme,esprimano il ragionamento messo in atto.
• Il contesto è ricco di riferimenti. • Non c’è una domanda diretta standard (quante fotocopie deve fare Sergio?)• C’è una situazione problematica (basteranno i fogli a Sergio?)• Si richiede implicitamente un confronto tra 315 (fotocopie totali) e 500 (la risma).
Sì / A Sergio bastano i fogli della risma. Infatti se fai 19+22+20+23+21=105 sono gli alunni della scuola. Ma lui per ognuno di loro deve fare 3 fotocopie e quindi fai 3x105che fa 315 cioè tutte le fotocopie da fare. Ora sai che la risma ti basta perché 500 fogli è maggiore di 315 (basta confrontare 5h>3hperché h=centinaia è la parte più potente).
1. La scelta delle operazioni è motivata.
2. Al loro interno vi è la presenza di paroleche supportano una strutturamatematica.
4. Sono presenti confronti tra valori,quantità…
Nella risma ci sono abbastanza fogli.
Sommando ho visto che in tutto i bambini di quella scuola sono 105. Se ciascuno dovrà ricevere 3 fotocopie Sergio fa 315 copie (105x3). Quindi una risma basta perché 500 è maggiore di 315.
Gli alunni sono pochi e bastano meno di 500 fogli.
Bastano e avanzano 500 fogli! Infatti i bambini sono 105, le fotocopie da fare sono 315 e quindi a Sergio rimangono ancora 185 fogli (500-315).
Deve fare 105 fotocopie
4. Sono presenti confronti tra valori, quantità…
1. La scelta delle operazioni è motivata.
2. Al loro interno vi è la presenza di parole chesupportano una struttura matematica.
correttezza
13/10
Ottobre / novembre
25/10
4/11 20/11
competezza
correttezza
13/10
Ottobre / novembre
25/10
4/11 20/11
competezza
Il continuum:dalla valutazione formativa alla valutazione sommativa
Buona progettazione
Criteri espliciti condivisi con gli alunni
Valutazione basata sugli stessi criteri
Alunni sanno cosa viene valutato
Alunni si costruiscono la lingua per parlare del loro apprendimento
Alunni possono autovalutarsi e valutare i lavori dei compagni
Migliora la comunicazione tra insegnanti
Migliora la comunicazione con i genitori
A chi serve
• Agli insegnanti:
Consente di dotarsi di parametri comuni in base alla quale apprezzare i comportamenti degli studenti su cui stabilire una comunicazione più chiara tra colleghi e con gli stessi studenti e su cui orientare la propria azione educativa – didattica.
• Agli studenti:
Permette di avere chiara la direzione del percorso formativo e di disporre di punti di riferimento precisi su cui orientare le proprie prestazioni, autovalutarle e confrontarle con l’insegnante e gli altri studenti.
• Ai genitori:• Dall’uso della rubrica, i genitori possono conoscere esattamente cosa i
propri figli debbano fare per avere “successo”.
Strategie e azioni insegnante
Esplicitazione obiettivi
Compiti con criteri in base ai quali l’alunno capisce se ha svolto una data attività con successo
Coinvolgimento degli alunni nella scoperta dei criteri
Momenti di riflessione su come si è proceduto nello svolgimento del compito
Possibilità di autovalutazione e di valutazione tra pari
Scopo
dare un senso di orientamento
L’alunno sa cosa deve fare: conoscendo
dov’è il ‘focus del compito può
convogliare meglio le proprie energie
aumentare il senso di orientamento
I criteri correlati con natura compito danno
senso di poter controllare quanto si fa
aumentare il senso di autoefficacia
Entrare nei meccanismi di un compito porta
l’alunno a controllarlo e a poterlo valutare
aumentare la consapevolezza
Stimola una riflessione meta cognitiva sui
processi e sulle difficoltà incontrate
aumentare il senso di responsabilità
Ha un effetto emancipatorio e sviluppa
comportamenti autonomi
GRAZIE!