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III.La matematica
delle civiltà mesopotamiche
La terra fra i due
fiumiLinea di costa nel III millennio
Area di influenza degli Accadiall’epoca di Sargon I (2350 a. C.)
Confini del regno di Hammurabi(1792-1750 a. C.)
Area di influenza delle primecittà stato sumere (IV-III millennio a. C.)
2
Tavola cronologica
L’arte sumericanon ha come fine la ricerca estetica
del bello, ma nasce come
manifestazione dello spirito religioso chepermea ogni
realtà.
StaticitàRipetizione
“Stendardo di Ur” (metà III millennio a.C., BM)mosaico di conchiglie, lapislazzuli e calcare rosso che rappresenta scene di guerra
3
L’elemento architettonico più caratteristico dell’architettura mesopotamica è la Ziggurat, torre a terrazze.
Ziggurat di Ur sulla cui sommità era costruito il tempio dedicato al dio della luna Nanna (L. Woolley)
[1850] [1924]
Torre di BabeleTavoletta (229 a. C) con la pianta e le
misure, Ricostruzione di Wiseman
La Ziggurat di Babilonia, la Torre di Babele, constava di 7 terrazze. Era alta 90 metri e all’ultimo piano c’era la cella del Dio Marduk.
P. Bruegelil Vecchio (1563)
4
Gilgamesh, V re della I dinastia di Uruk“Ercole sumerico”
L’epopea di Gilgamesh affronta i grandi temi dell’umanità:
angoscia davanti alla morte, desiderio dell’immortalità e la
vana ricerca della felicità.
“I giorni dell’uomo sono contati:
qualunque cosa egli faccianon è altro che vento”
Gilgamesh contro il toro celeste(sigillo cilindrico accadico)
Gilgamesh, VIII sec a. C.Parigi, Louvre
circa 300 tavolette di argilla scritte in caratteri cuneiformi risalenti a tre periodi:
3000-2100 a.C.Epoca paleobabilonese 1800-1595 a. C.Epoca Seleucide (304-141 a. C.)
Tavole di moltiplicazione, tavole di inversi, elenchi di misure con passaggi da un’unità di ordine
Tavole di calcolo inferiore a una di ordine superiore e viceversa, tavole di potenze, tavole di radici quadrate,ecc.con o senza soluzione
Tavole di problemi ricette di calcoloniente simbolismonessuna dimostrazione
Fonti per la matematica mesopotamica
5
I contributi decisivi allo studio delle tavolette matematiche risalgono però solo agli anni
1930-1960.Neugebauer, Thureau-Dangin,
Bruins
Lettera di Pietro della Valle (1621), uno dei primi esempi di caratteri cuneiformi pervenuti in Europa.
G.F. GrotefendH.C. Rawlinson
J. Oppert, F. Thureau-Dangin
contribuirono alladecifrazione della
la scrittura cuneiforme (1802-1905)
Roccia di Behistuncon iscrizione trilingue
H.C. Rawlinson
La matematica non è intesa come un’attività speculativa astratta, ma un prodotto sociale generato dai bisogni di una società in continua espansione. Nasce e si sviluppa nei templi come strumento per l’amministrazione della città (costruzione di edifici e canali, computo dei giorni necessari per condurre a termine un lavoro, divisione di eredità, calcolo di interessi, riscossione di imposte, …)
“Ricopiare testi modello costituiva una parte essenziale del programma di studi delle scuole paleobabilonesi (1900-1500 a.C.). Molti testi contenevano elenchi e tabelle ... Eseguendo questi compiti di ricopiatura, lo studente si esercitava nella scrittura cuneiforme e al tempo stesso accumulava una piccola biblioteca personale di tavolette” [Friberg 1984]
♦ la veste concreta dei problemi è dovuta alla funzione didatticadei testi♦ la classificazione dei problemi a seconda del tipo di soluzione è
sintomo di consapevolezza della generalità
Caratteri delle matematiche mesopotamiche
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L’origine dei segni numerici e le “bullae” di argilla con gettoni
Bulla con gettoni, Susa, ca 3300 a.C., Louvre
Bassa Mesopotamia, 3100 a. C.
Le bullae molto probabilmente servivano nelle transazioni commerciali. I gettoni contenuti descrivevano la merce inviata. Rompendo la bulla l’acquirente poteva verificare se la merce corrispondeva. Successivamente si iniziò ad imprimere sulla superficie della bulla i vari gettoni
Passaggio dai gettoni ai simboli numerici
70 montoni
4 mucche
1 10 60 600 3600 36000
Sistema di numerazione sumerico (3000 a. C.)
Esisteva anche il termine šar-gal(= grande šar) per indicare 216000 (603), ma non il simbolo
Sistema di numerazione additivo, sessagesimale misto,basato sull’uso congiunto
della base 60 e 10
uomo
7
Tavoletta sumera del 2850 a. C.In un primo tempo le tavolette erano scritte secondo linee verticali da destra a sinistra
Verso il 2600 a. C. i segni subirono una rotazione di 90° in sensoantiorario e vennero disposti in linee orizzontali da sinistra a destra
15sacchi
di orzo
145sacchi
vari
30s. di gra-no
15volatili
60s. di ?
40s. di ?
15volatili
Firma?
Colonna 1
60+10+10 montoni maschi
Tavoletta sumerica2300 a. C.
60+60+10+ +10+10+10+6 capretti
8
La più antica
divisione,2650 a. C.
1 granaio d’orzo = = 1152000 silà = 32×36000 silà
32×36000 : 7
1 granaiod’orzo
Come ha trovato la soluzione lo scriba?Probabilmente con una serie di divisioni successive con opportune conversioni da un’unità a quella immediatamente inferiore. [Guitel 1963]
7 silà
Ogni uomo riceve
I suoi uomini? 3 silà d’orzo
rimasti
36000 36000
36000 36000
3600 3600 3600
3600 3600
600 600 60
600 600 60
10 10 10 10 10 1
3 110 101
1036 606 6002 6002
60003 36005 360040 360004
7 3600032
restoaparirestoapariresto
aparirestoapariresto
apariresto
××××××××××
×
1 105 602
6004 36005
360004
×××××
La risposta è164571
32×36000 : 7
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Fa la sua comparsa nell’ambiente colto all’inizio del II millennio a.C. come strumento per la matematica e più tardi per l’astronomia
I numeri da 1 a 59 sono scritti in modo additivo con la base ausiliaria 10, per i numeri superiori a 60 è utilizzato il principio
di posizione
Sistema di numerazione sessagesimale posizionale
Manca lo zero sia in posizione mediale che finale
Ci troviamo davanti a due tipi di ambiguità:- una derivante dalla mancanza dello zero- l’altra derivante dalla difficoltà di sapere come devono essere raggruppati i segni
“Lo zero è la cifra più importante. È un colpo di genio fare di un nulla qualcosa attribuendogli un nome e creando un simbolo per esso” [Van der Waerden]
Testo V di Susa
10
50 × 25 = 1250 == 20 × 60+ 50
Tavola di moltiplicazione per 25 (ca 1600 a.C.) [TMS, 35]
Fronte Retro
10 × 25 = 250 == 40 × 60+ 10
Ci sono pervenute numerose tavole di moltiplicazione, di quadrati (n a-rá n), di radici quadrate (n2-e n íb-si8), di radici cubiche (n3-e n ba-si8), di somme di quadrati e di cubi, di an al variare di n, di inversi (igi n gál-bi 1/n), ...
Cilindro A 7897 [MCT, 24-25]tavole di moltiplicazioni “combinate”
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La divisione
L’inverso di ogni numero regolare, cioè contenente cioè solo i fattori 2, 3, 5 ( i fattori primi di 60) è esprimibile con una frazione sessagesimale finita
La divisione viene effettuata moltiplicando il dividendo per l’inverso del divisore.
50;0 615
65
40;0 312
32
1;0 601
×=
×=
10;0 6010
61
20;0 6020
31
30;0 6030
21
=
=
=
Le frazioni sessagesimali sono poste sullo stesso piano degli interi, fatto notevole se si pensa che il sistema di numerazione indiano (che diviene il nostro) concerneva solo l’espressione
degli interi e si passò assai tardi alla nozione di frazioni decimali che cominciarono a diffondersi in Europa solo alla
fine del ‘500 [S. Stevin, De Thiende, 1585]
45,3;0
6045
603
60604360
603
6043
412
604
15
6016160
161
2
→
+=×
×+=
+==
×=
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Gli inversi dei numeri irregolari come 7, 11, 13, … danno luogo a frazioni sessagesimali infinite periodiche
Nella più antica tavola di inversi (1800 a.C. circa) ci sono gli inversi dei numeri da 2 a 60.
2 Igi 30 la metà [di 60] è 303 Igi 20 la terza parte [di 60] è 20
…….59 Igi nu la cinquantanovesima parte [di 60] non c’è
1 Igi 1 la sessantesima parte [di 60] è 1Quando si tratta di calcolare gli inversi di 7, 11, 13, …59 lo scriba scrive che tali numeri non hanno inverso.
In YBC 10529 (Yale) c’è il calcolo approssimato degli inversi di numeri irregolari, per es. 1/59 0;1,1,1 [MCT, 16]
Tabella di inversi di numeri compresi fra 1 e 3[MKT, I, 14-22]
Louvre AO 6456 Igi 3 gál-bi 20
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Approssimazione di , circa 1800 a.C.
Sul lato del quadrato è scritto 30 e sulla diagonale sono segnati i numeri 1; 24, 51, 10 e 42; 25, 35.La diagonale è ottenuta così: 42; 25, 35 = 30 × 1; 24, 51, 10
2
YBC 7289MCT,42-43
42; 25, 35 = 30 × 1; 24, 51, 10
AC = 30
1; 24, 51, 10 = 1, 414213
approssimazione molto buona diA C
B
2×302
302
2
2
Questa tavoletta da sola non dimostra che i Babilonesi conoscessero il “teorema di Pitagora” nella sua generalità, ma esistono altre tavolette in cui questo teorema viene usato in modo palese [p. e. MCT,142]
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Plimpton 322 (1800 a.C., MCT, 38-39)
La tavoletta mostra un elenco ordinato di numeri relativi a 15 terne pitagoriche, cioè terne di numeri interi che soddisfano la relazione
La I colonna della tavoletta presenta i valori corrispondenti al rapporto mentre la II e la III i valori di b e di c, rispettivamente. L’ultima colonna indica invece semplicemente i numeri d’ordine, da 1 a 15, delle terne.
2 2b a
222 cba =+
Le terne sono tutte primitive (con a e b primi fra loro) tranne la 11a e la 15a
222 cba =+
È possibile che i Babilonesi
conoscessero il meccanismo
di formazione della terne pitagoriche :
22
22
2
vuc
vub
uva
+=
−=
=
Euclide, Elementi, X,28.1
Numerid’ordine c ab
vuvu
>interi e
722+652=5184+4225= 9409=972
15
Tavoletta AO 6484 (epoca seleucide)Somma dei quadrati dei naturali
da 1 a 10
Lurje 1948
“Quadrati da 1 volte 1 fino a 10 volte 10: 100Qual è il numero? Tu moltiplicherai 1 per 1/3: 1/3Tu moltiplicherai 10 per 2/3: 20/3. 1/3 + 20/3: 7. Tu moltiplicherai 7 per 55: 385.Il numero è 385”.
∑=
++=
+×⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +
=×⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ ×+×
n
innni
nnn
1
2 )12)(1(61
2)1(
32
31
385553210
311
1
4
3
2
5
1
n =10
1 cubetto unitario4 cubetti unitari9 cubetti unitari16 cubetti unitari25 cubetti unitari
1
4
3
2
5
1n = 5
Assemblando tre di questi solidi ottengo un parallelepipedo di dimensioni 5× (5+1) × 5 più una scala formata da (1+2+3+4+5) cubetti unitari.
n+1n
n
)12(2
)1(
2)1()1(3
++
=
=+
++=
nnn
nnnnnS
La somma dei cubetti unitari del solido a scalini rappresenta la somma dei quadratidei numeri da 1 a 5.
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Il simbolismo algebrico è assente.Le incognite del problema sono espresse con termini tratti dallageometria, ma sono usati in modo del tutto astratto:lunghezza ušlarghezza sagarea a-saVengono affrontate equazioni di 2° grado, particolari equazioni di grado superiore al 2°, particolari sistemi
- metodo del completamento del quadrato- metodo della semisomma e della semidifferenza- uso sistematico di identità notevoli- riduzione di problemi quadratici alla forma
Il calcolo algebrico in Mesopotamia
⎩⎨⎧
=+=
SyxPxy
Identità notevoli usate dai babilonesi e loro visualizzazione geometrica
(a + b)2 = a2+2ab+b2 (a + b)(a - b) = a2 - b2
(a - b)2 = a2-2ab+b2 (a + b)2 - (a - b)2 = 4ab
(a + b)2+ (a - b)2 = 2 (a2+b2) Formidabili calcolatori
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Problema 1, BM 13901
metodo del completamento del quadrato
Traduzione InterpretazioneHo addizionato la superficie eil lato del mio quadrato: 0;45
x2+x = 3/4 (0;45 = 45/60)
Tu porrai 1 l’unità 1 = 60/60Tu dividerai in due l’unità:0;30
1/2 = 30/60
Tu moltiplicherai 0;30 e 0;30: 0;15
(1/2)2 = 1/4
Tu aggiungerai 0;15 a 0;45 3/4 + 1/4 = x2+x + 1/41 è il quadrato di 1 (x+1/2)2 = 3/4 + 1/4 =10;30 che tu hai moltiplicato, losottrai da 10;30 è il lato del quadrato
x = 21
43
21 2
−+⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
= 1/2 (=0;30)
141
43
21
43
22
2
=+=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛++
=+
xx
xx
Si calcolava solo laradice positiva
Problema 9, BM 13901
metodo della semisomma e
semidifferenza
Traduzione InterpretazioneHo sommato la superficie deimiei due quadrati: 21,40, l’unosupera l’altro di 10
x2 + y2 = 1300 (= 21,40) x – y = 10
Tu dividerai in due 21,40, tuscriverai 10,50
(x2 + y2)/2 = 650 (=10,50)
Tu dividerai in due 10 : 5 (x – y )/2= 5Tu moltiplicherai 5 per 5 : 25 ((x – y )/2)2= 25Tu sottrarrai 25 da 10,50:10,25
(x2 + y2)/2 - ((x – y )/2)2 = 625(=10,25)
Questo è il quadrato di 25 25
22
222=⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ −
−+ yxyx
Scriverai 25 due volte Utilizzo due volte (x + y )/2= 25Aggiungerai il 5, che haimoltiplicato, al primo 25: 30, èil primo quadrato
)( 3022
xyxyx==
−+
+
Sottrarrai 5 dal secondo 25: 20è il secondo quadrato )( 20
22yyxyx
==−
−+
2222
222⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −
+⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +
=+ yxyxyx
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Testo IX delle tavolette di Susacambiamento di variabile
Traduzione InterpretazioneIo sommo la superficie, la lunghezza e lalarghezza: fa 1Prendo 3 volte la lunghezza e 4 volte lalarghezza, aggiungo la sua 17a parte allalunghezza: ottengo 0;30
xy + x + y = 1
y + 1/17(3x + 4y) = 0 ;30 (1/2)
Tu: Prendi 0;30 17 volte, tu troverai 8;30. 17y +3x +4y = 0;30 × 17 = 8;30(8+1/2)
A 17 volte la larghezza aggiungi 4 voltela larghezza, tu troverai 21: poni 21 comecoefficiente della larghezza ; 3, il triplodella lunghezza, come coefficiente dellalunghezza: qual è il significato di 8;30?È la somma di 3 volte la lunghezza e di21 volte la larghezza.
(17 +4) y + 3x = 21y + 3x = 8;30
Aggiungi 1 alla lunghezza e 1 allalarghezza e fai la moltiplicazione.
Si introducono le incognite ausiliarieX = x+1Y = y+1
Tu hai aggiunto 1 alla somma dellasuperficie, lunghezza e larghezza, e tutrovi la superficie 2
XY = (x+1)(y+1) =xy + y + x + 1 =1+1
XY= 2
Riduzione a forma normale
Come ho moltiplicato la lunghezza e lalarghezza della superficie 2 e 1;20 lalarghezza … 1 la costante additiva dellalunghezza e 1 quella della larghezza, … lasomma: 2, tu trovi 32;30.
21y+21 +3x+3 = 8 ;30 +2421Y +3X = 32;30
Ecco ciò che stai cercando: 3 volte lalunghezza addizionata a 21 volte lalarghezza, moltiplica 3 volte la lunghezzaper 21 volte la larghezza e moltiplicaancora per 2, la superficie, tu trovi 2,6
Riduzione a forma normale
3X·21Y = 3·21·2 = 2,6 ( = 126)3X + 21Y = 32 ;30
Fraziona in due 32;30 della somma, tutrovi 16;15, fai il quadrato di questa metà,tu trovi 4.24;3.45; sottrai 2;6 da4.24;3.45, tu trovi 2.18;3.45.
Z2 – 32 ;30Z + 2,6 = 0
Z = 1/2·32;30 ± 6,2230;32 2
−⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
La radice quadrata è 11;45. Somma 11;45a 16;15, tu troverai 28.
Z1=16;15 + 11;45 =28=21Y
In secondo luogo sottrai (16;15-11;45); tutroverai 4;30
Z2=16;15 - 11;45 = 4 ;30 =3X
Fai l’inverso del triplo della lunghezza,trovi 20. 20 a 4;30 … Porta 20 a 4;30 eottieni 1;30
3X = 4 ;30(1/3) ·4;30 =1;30 = x+1
1;30 è la lunghezza di 2 volte la superficie... 21 volte la larghezza che dà 28 perprodotto. 1;20 è la larghezza di due voltela superficie.
21Y = 28Y = 1 ;20 = y + 1
Sottrai 1 a 1;30, trovi 0;30. Sottrai dinuovo 1 da 1;20 e ottieni 0;20.
x =1 ;30 – 1 = 0 ;30y = 1 ;20 – 1 = 0 ;20
Calcolale 2 radici
positive
19
Schema riassuntivo dei metodi risolutivi dei problemi di 1° e 2° grado delle tavolette babilonesi
1, AO 8862
III, IX Susa
9, BM 13901
1, BM 13901
Ha un forte carattere algebrico.Fra il 2000 e il 1600 a. C. erano note le regole generali per il calcolo delle aree dei rettangoli, dei triangoli e dei trapezi e i volumi dei solidi più semplici. Per esempio il volume del tronco di piramide era calcolato scorrettamente moltiplicando l’altezza per la metà della somma delle basi.
Per usi pratici usavano un’approssimazione del rapporto circonferenza diametro (π) =3,però nel 1936 sono state riportate alla lucedelle tavolette dove si trova l’approssimazione π = 3;7, 30 = 3, 125
La geometria in Mesopotamia
20
Gli scavi della Missione Italiana di Roma, iniziati nel 1964, hanno portato alla luce i resti della splendida civiltà di Ebla (III millennio a. C.) e una biblioteca di 15000 tavolette (testi di tipo economico
amministrativo, testi storici e giuridici, testi lessicali e grammaticali e letterari, enciclopedie, …)
Pettinato 1979
Il problema delloscriba di Kĭš, Išma-Ia
(2500 a. C.)
La chiave interpretativa sta nel simbolo che letteralmente significa “ grande” [Viola 1981, 278].
Problema dello scriba di KišIšma-Ia
[Friberg, 1986,10]
svoltonon 6360000
360000 36000
3600 600
galgal
galgal
gal
×
21
Presso i Sumeri esisteva il termine šar-gal (= grande šar) per indicare 216000 (603), anche se non esisteva il simbolo. In questo caso gal ha il valore di fattore moltiplicativo, 3600 × 60
Se si interpreta anche qui gal come fattore moltiplicativo × 60, allora il problema dello scriba di Kiš èQual è quel numero che moltiplicato per 60 dà 600, 3600,…?
36000606000606006060601060
×××××
=×====
6360000 360000
36000 3600 600
“Le serie di problemi strettamente connesse e le regole generali che si accompagnano alla soluzione numerica
costituiscono di fatto uno strumento che si avvicina molto a un’operazione puramente algebrica...
Non si devono tuttavia sopravvalutare queste conquiste. Nonostante l’abilità numerica e algebrica e, nonostante
l’interesse astratto, che è così cospicuo in un numero così elevato di esempi, il contenuto della matematica babilonese
resta profondamente elementare”[Neugebauer 1974]
Influenza sulla logistica greca, su Diofantoe sulla matematica araba
22
Bibliografiaessenziale
Boyer C., 1980, Storia della matematica, Mondadori, Milano, Cap. 3.
Giacardi L., 1987, Sistema di numerazione e calcolo algebrico nella “Terra tra i due fiumi”, in AA.VV., L’alba dei numeri, Dedalo, Bari.
Giacardi L., Roero C.S., 1979, La matematica delle civiltà arcaiche. Egitto, Mesopotamia, Grecia,Stampatori, Torino, Cap. 3.
Kline M., 1991, Storia del pensiero matematico, Torino, Einaudi, I, Cap. 1
I testi cuneiformiBRUINS E.M., RUTTEN M., 1961, Mémoires de la Mission Archéologique en Iran,
Tome XXXIV, Textes matbématiques de Suse, Librairie orientaliste PaulGeuthner, Paris.
NEUGEBAUER O., 1973, Mathematische Keilschrift-Texte, I, II, III, Reprint,Springer Verlag, Berlin.
NEUGEBAUER O., SACHS A., 1945, Mathematical Cuneiform Texts, AmericanOriental Society, New Haven.
THUREAU-DANGIN, F., 1938, Textes mathématiques babyloniens, E.J. Brill,Leiden.