Post on 16-Feb-2019
transcript
Bilancio Ambientale del Comune di BolognaConsuntivo
2015
a cura delDipartimento Riqualificazione Urbana
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Coordinamento generaleMarika Milani- Capo Dipartimento Riqualificazione UrbanaRoberto Diolaiti – Direttore Settore Ambiente e Energia
Coordinamento operativo Giovanni Fini –Settore Ambiente e Energia
RedazioneR. Guêze, C. Caranti , S. Zagnoli- Settore Ambiente e Energia
Gruppo di lavoro Comune di BolognaL. Cantagalli, L. Dal Pozzo, D. Di Pietro, C. Giardino, R. Mazzetti, C. Savoia, N. Sovilla, F. Tutino, D. Zappi – Settore Ambiente e Energia
G.M. Cuppini, E. Tassillo – Settore Mobilità Sostenibile
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Indice generaleINTRODUZIONE ........................................................................................................................................... 4TABELLA BILANCIO AMBIENTALE CONSUNTIVO 2015.............................................................................5TREND INDICATORI 2005-2015................................................................................................................... 7TABELLA INDICATORI DI CONTESTO DELLA CITTÀ DI BOLOGNA.........................................................10TABELLA INDICATORI DI CONTESTO DELL'ENTE...................................................................................11AZIONI IMPLEMENTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET 2015 ............................................12RISORSA: QUALITÀ DELL’ARIA................................................................................................................. 12RISORSA: MATERIE PRIME....................................................................................................................... 15RISORSA:CLIMA ACUSTICO...................................................................................................................... 16RISORSA: ACQUA POTABILE.....................................................................................................................16RISORSA: ENERGIA................................................................................................................................... 17RISORSA:VERDE........................................................................................................................................ 17Indicatore: NUOVI ALBERI PIANTATI..........................................................................................................17NUOVE RISORSE AMBIENTALI INTEGRATE NEL BILANCIO ..................................................................18CONSUMO DI SUOLO ............................................................................................................................... 18CAMBIAMENTI CLIMATICI.......................................................................................................................... 19QUALITÀ DELL'ARIA E SALUTE.................................................................................................................20AMIANTO..................................................................................................................................................... 20BONIFICHE DI SITI INQUINATI................................................................................................................... 21Allegato 1 Schede sintetiche degli indicatori..................................................................................................25Allegato 2 La metodologia ecoBUDGET........................................................................................................28
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
INTRODUZIONE
Il Bilancio Ambientale Consuntivo 2015Il documento riassume le principali azioni realizzate nel 2015 in coerenza con quanto previsto nel bilancio ambientale preventivo 2015. L’elenco esaustivo e dettagliato delle azioni è contenuto nei documenti settoriali di riferimento.Di seguito sono elencate le caratteristiche delle tabelle del bilancio ambientale consuntivo.
Tabella Bilancio Ambientale Consuntivo 2015Gli indicatori selezionati sono indicatori di stato, che misurano la situazione di fatto in base a parametri generali ma indicativi. Vengono mantenuti il più possibile stabili negli anni ed hanno un target annuale di riferimento, che consente il monitoraggio dello stato di fatto e di evoluzione negli anni.A partire dal Bilancio Preventivo 2014 si è scelto di riportare in due tabelle separate le risorse ambientali disciplinate dalla normativa nazionale o da pianificazione sovraordinata (TAB.1) da quelle contenute in specifici progetti del Comune, ma non disciplinate a livello normativo (TAB.2), si è pertanto deciso di operare nello stesso modo nella elaborazione del consuntivo 2015.Nel primo caso il raggiungimento dei target rappresenta quindi un obbligo per la comunità bolognese.Il loro numero è limitato ad 6 indicatori: di essi, 4 hanno raggiunto il target stabilito per il 2015 (Concentrazioni di PM10 centralina via San Felice, Consumi idrici, Raccolta differenziata, Monitoraggio acustico aeroportuale), 1 non l'ha raggiunto (Concentrazioni di NO2 centralina via San Felice), ed uno non è disponibile (Perdite di rete).Nel caso delle risorse non normate dalla legge il riferimento (anche per i target) è il programma dimandato.Ne sono stati individuate 3: Produzione energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate, nuovi alberi piantati, legati al progetto di forestazione urbana GAIA, e consumi elettrici nel settore residenziale.
Indicatori di contesto della città di Bologna Gli indicatori selezionati rappresentano alcune delle principali buone pratiche della città per evitare le pressioni sull’ambiente urbano: si valuta il trend sugli ultimi 5 anni ed attualmente è composto da12 indicatori. A conclusione del 2015, gli indicatori con dati disponibili hanno registrato un trend positivo (inteso in linea con gli obiettivi di aumento o diminuzione). L'indicatore relativo al verde pubblico su suolo comunale registra una superficie in diminuzione rispetto all'anno 2014: tale dato non è da leggersi in senso solamente negativo, dato che interessa anche aree che non sono considerate fruibili dalla cittadinanza.
Indicatori di contesto dell'EnteGli indicatori selezionati rappresentano da un lato i consumi specifici dell’ente, dando una visione dell’impatto diretto del suo funzionamento e la risposta a interventi mirati, dall’altro mettono in risalto alcune buone pratiche che riducono l’impatto interno. Considerato il bacino di utenti ristretto, con una ipotesi di risposta veloce il trend è valutato su 3 anni anziché su 5. A partire dal 2009 sono stati introdotti 10 indicatori specifici sull’edificio della sede unica e su progetti avviati di recente, che hanno pertanto creato alcune discontinuità nella creazione della serie storica.
4
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
TABELLA BILANCIO AMBIENTALE CONSUNTIVO 2015Nella tabella sono presentati i diversi indicatori suddivisi nelle risorse a cui fanno riferimento. Nellecolonne vengono riportati:
• Valore bilancio 2014: valore dell’indicatore relativo all’ultimo Bilancio Ambientaleconsuntivo approvato
• Valore bilancio 2015: valore dell’indicatore registrato al 31/12/ 2015• Target bilancio 2015: target definito nel Bilancio Ambientale preventivo 2015• Target mandato 2016: target di medio periodo definito nel 2012 e coincidente con la fine
del mandato politico• Valore di riferimento per la definizione del target annuale: l’indicazione della normativa
o dei documenti di pianificazione sovraordinata utilizzati per la definizione del Targetannuale
TAB.1 Bilancio Ambientale Consuntivo 2015
RISORSE Indicatori ambientaliValori
bilancio 2014
Valori bilancio
2015
Targetbilancio
2015
Target mandato
2016
Valori di riferimentoper la definizione del target
annualeFonte
QUALITÀ
ARIA
Concentrazioni di PM10 centralina via San Felice(µg/m3)
25 29 32 3540
D.Lgs. 155/2010Arpae
Concentrazione NO2 – centralina via San Felice(µg/m3)
54 61 55 5540
D.Lgs. 155/2010Arpae
MATERIE
PRIME
Raccolta differenziata: incidenza sulla produzione totale RSU (%)
41 44,91 43 5065
D.Lgs 152/06HERA
CLIMA
ACUSTICO
Monitoraggio acustico aeroportuale2
[indice LVA3 in dB(A)]62,7 62,2 62,3 62,3
65D.M. 31/10/1997
Aeroporto diBologna
ACQUA
POTABILE
Consumo idrico pro capite(l/ab g)
211 2134 215 220
220 (Piano Tutela delleAcque)
222 (Piano di Conservazionedella Risorsa)
ATERSIR
Perdite di rete265 -- 32 <15
15 (Piano d’Ambito, Conv.con Gestore Servizio Idrico
Integrato)ATERSIR
1Il dato consolidato sarà disponibile nel mese di luglio2 Centralina NMT-6 (centro sportivo Pizzoli)
3LVA Livello di Valutazione del rumore Aeroportuale
4Dato non consolidato
5Per continuità della serie storica si è mantenuto anche il valore della differenza tra acqua immessa e acquaconsumata per usi civili , industriali, agricoli (%), mentre l'obiettivo è sulle perdite reali
5
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
TAB.2 Bilancio Ambientale Consuntivo 2015
RISORSE Indicatori ambientaliValori
bilancio 2014
Valori bilancio
2015
Targetbilancio
2015
Target mandato
2016
Valori di riferimentoper la definizione del target
annualeFonte
ENERGIA
Produzione energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate (Mwh)
di cui rinnovabili in senso stretto
Cogenerazione a gasCogenerazione da rifiuti
234.081
39.738
54.089138.373
269.953
43.059
94.112132.782
269.517 286.934249.078 (2014)
24.637
70.441154.000(PAES)
GSE/Gesto-ri impianti
Gestoriimpianti
FEA
Consumi elettrici nel settore residenziale (usidomestici) (MWh)
467.831 -- 442.300 417,22Patto dei Sindaci
(PAES) ISTAT
VERDE Nuovi alberi piantati (n.) 1.301 1.486 1.400 1.5003000GAIA
(Forestazione urbana)
Comune diBologna
6
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
TREND INDICATORI 2005-2015
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
4245
42
37 3734
37 37
32
25
29
Concentrazione PM10 S. Felice (µg/m3)
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
80
71
64
52 52 52
62
55 54 54
61
Concentrazione NO2 S. Felice (µg/m3)
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
29 31 3234 34 35 35 35
3941
45
Raccolta differenziata (%)
7
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
0
5
10
15
20
25
30
21
2523
25 2527
2827
26 26
Perdite idriche (immessa-fatturata %)
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
60
60,5
61
61,5
62
62,5
63
62,0
61,8
61,4
62,4
61,0
62,3
62,6
62,4
61,2
62,7
62,2
Monitoraggio acustico aeroportuale (LVA dB(A)
8
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
0
50
100
150
200
250
300
256 254 250235 238
229 227 225 219211 213
Consumi idrici (l/ab/g)
9
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
TABELLA INDICATORI DI CONTESTO DELLA CITTÀ DI BOLOGNA
Gli indicatori di contesto della città, rappresentato da un set limitato, servono per fornire un quadro più ampio di ciò che accade in città anche attraverso quegli indicatori che non hanno un target fissato da normativa o da piani sovraordinati. Pertanto vengono individuati solo nel bilancio consuntivo mediante il valore reale che ne definisce un trend negli ultimi 5 anni.
Indicatori di contesto della Città di Bologna
Indicatore ambientaleValore 2011
Valore 2012
Valore 2013
Valore 2014
Valore 2015
Fonte
Consumi complessivi di acqua della città di Bologna
domestico (m3)non domestico (m3)
22.339.0009.423.000
22.125.0009.488.000
21.613.0009.064.000
21.260.0008.452.000
–--
Monitoraggio PM10 centralina via San Felice: giorni di superamento del limite di 50 µg/m3 (n.)
69 73 57 23 38Comune di
Bologna
Estensione teleriscaldamentourbano (residenziale) (ab. eq. serviti)
30.940 31.028 29.976 29.984 --Gestoriimpianti
Estensione teleriscaldamentourbano (terziario) (m3 serviti)
5.398.244 5.471.023 5.375.457 5.453.790Gestoriimpianti
Aree pedonali (m2) 108.587108.587
+19.122 m2
T-DAYS
108.587+19.122 m2
T-DAYS
110.514+22.374 m2
T-DAYS
111.732+20.883 m2
T-DAYS*
Comune diBologna
Numero di passeggeri trasportati con mezzi pubblici urbani (n. pass./anno)
93.006.789 94.604.651 97.792.889 104.455.240 106.800.0006 Comune diBologna
Piste ciclabili (Km)7 132 139 142 153 163,5Comune di
BolognaBike sharing(n. chiavi biciclette)8 3.858 4.382 4.826 5.403 5.653
Comune diBologna
Posti biciclette (n.) 7.404 7.638 7.808 8.324 10.176Comune di
Bologna
Energia termica recuperata dai rifiuti (MWh)
42.100 46.044 51.080 44.961 52.042 FEA
Rumore: numero reclami infrastrutturali (n.)
45 9 16 14 11Comune di
Bologna
Verde pubblico su territorio comunale (m2)
11.527.728 11.484.279 11.207.811 11.349.906 10.026.102Comune di
Bologna
• T-Days 2015: area in diminuzione poiché revocato un tratto di Strada Maggiore.•
6Dato non definitivo7Serie rivista. Si riprende il consuntivo di contabilità analitica presa a riferimento dal Dipartimento Programmazione. 8Serie rivista. A partire dal 2014, con la nuova gestione di TPER, il sistema di conteggio è stato aggiornato considerando anche gli utenti cancellati. La serie storica degli utenti iscritti è stata quindi rivista al ribasso. Per quanto riguarda il 2009 e il 2010, non è stato possibile ricavare il dato derivante dal nuovo sistema di conteggio.
10
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Abitanti della città di Bologna
anno* 2010 2011 2012 2013 2014 2015
abitanti 380.181 382.784 385.329 384.202 386.181 386.663
TABELLA INDICATORI DI CONTESTO DELL'ENTE
Gli indicatori di contesto dell’ente, rappresentato da un set limitato, servono per fornire un quadro della situazione ambientale della struttura comunale.
Indicatori di contesto dell'EnteRisorsa Indicatori ambientali
Valore2012
VALORE 2013VALORE
2014VALORE 2015 Target 2016 Fonte
ACQUA Consumi acqua - contatore generale Piazza Liber Paradisus (m3)
24.397 22.37414.543 (*)
21.56917.166 (*)
17.21213.299 (*)
-- DUC gestione
Consumi complessivi di acquadel Comune di Bologna (m3)
- 950.000 954.615 -- 758.482
ENERGIA
Consumi Energia termica – Piazza Liber Paradisus (kWh)
3.658.851 2.547.4441.632.816(*)
2.019.6001.256.820
(*)
1.843.6131.259.125 (*)
-- DUC gestione
Consumi Energia per raffrescamento - Piazza Liber Paradisus (kWh)
3.772.620 2.095.9001.469.249 (*)
1.795.4001.318.705
(*)
1.810.6801.523.534 (*)
-- DUC gestione
Consumi energia elettrica – Piazza Liber Paradisus (kWh)
3.183.506 2.629.173(**)
2.525.585(**)
2.501.260(**)
-- DUC gestione
Consumi complessivi di energia elettrica del Comune di Bologna (kWh)
26.064.299 25.000.000 24.669.107 24.590.130 23.866.000
MATERIE
PRIME
Acquisto carta (n. risme riciclata, carta ecologica)
26.575 23.655 19.375 19.325 <20.000 Comune diBologna
MOBILITÀ
SOSTENIB
ILE
Parco macchine(n. autovetture)
190 197 170 171 157 Comune diBologna
Veicoli ecologicibenzina/metano, benzina/GPL, ibridi (%)
126 104 117 125 104 Comune diBologna
Utilizzo del mezzo pubblico (%, numero abbonamenti TPER)
572.627
(2.403+224)
652.908
(2.695+213)
693.107
(2.879+228)
743.342
(3.103+239)
+5,00%/anno Comune diBologna
Note:
(*) Nell’anno 2012 sono state apportate modifiche al sistema di termoregolazione che hanno consentitodi poter scorporare dai consumi complessivi di piazza Liber Paradisus i consumi relativi al soloComune di Bologna.
(**) Solo consumi Torri A e B
* I dati si riferiscono alla popolazione iscritta nell'anagrafe comunale; pertanto negli anni censuari e immediatamentesuccessivi essa può non coincidere con quella ricalcolata sulla base delle risultanze del Censimento generale della popolazione.
11
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Numero di dipendenti del Comune di Bologna
anno 2012 2013 2014 2015
dipendenti (det.+indet.) 4.642 4.449 4.500 4.507
Fonte: Comune di Bologna, Area Programmazione Controlli e Statistica
AZIONI IMPLEMENTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET 2015
Vengono elencate brevemente le azioni più significative realizzate nel corso del 2015 per il raggiungimento dei target stabiliti nel Bilancio Ambientale Preventivo 2015.Per un approfondimento sui diversi temi si rimanda ai documenti settoriali specifici.
Le azioni previste nel 2015 per il raggiungimento dei target riguardano quelle macroaree il cuimonitoraggio è fondamentale per definire la qualità ambientale dell’ecosistema, e sulle quali si puòintervenire con azioni per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa nazionale e daiPiani e Programmi approvati dal Comune di Bologna.Di seguito vengono elencate le risorse/tematiche prese in considerazione nel Bilancio AmbientalePreventivo 2015 ed i relativi indicatori.
RISORSA: QUALITÀ DELL’ARIAIndicatori: CONCENTRAZIONE PM10, NO2 – CENTRALINA VIA S. FELICEProsecuzione interventi previsti da attuazione del PGTU approvato nel giugno 2007 e attuazionedegli obiettivi previsti dal piano di pedonalità “Di nuovo in centro”.
Trasporto pubblico locale:- Interventi di riqualificazione stradale delle vie Ugo Bassi, Rizzoli ed Amendola, propedeutici per i successivi cantieri di TPER che porteranno all’entrata in servizio del sistema di trasporto pubblico Crealis;- Installazione di nuovi sistemi di protezione delle corsie preferenziali mediante l’installazione di ulteriori varchi di telecontrollo delle corsie bus (RITA).
Mobilità ciclo-pedonale urbana:- Realizzazione di 10 km di piste ciclabili. Principali realizzazioni nel corso del 2015:• Completamento "Tangenziale delle biciclette" (eccetto tratto fronte Giardini Margherita);• Viale Togliatti (tratto De Pisis - Rot. Romagnoli);• Via Belmeloro - G.C. Croce (connessione ciclabile Porta San Vitale - Zona Universitaria);• Via Zanolini;• Via San Donato (da Hotel Savoia a Rotonda Visconti);• Continuità ciclabile su Via Borghese - Nenni - La Pira;• Accessibilità ciclabile "ITIS Belluzzi".
Pedonalizzazioni, interventi di moderazione del traffico e percorsi sicuri casa-scuola- Progettazione di nuovi varchi di telecontrollo nelle aree pedonali di Piazza Re Enzo;- Proseguimento interventi nei luoghi cerniera del centro storico previsti nel progetto “Di nuovo incentro”;- Progettazione di micro-interventi per la riqualificazione e valorizzazione di aree strategiche delcentro storico tese a tutelare l'utenza pedonale e ciclabile;- Realizzazione di nuove Zone Residenziali e Zone 30 (aree a traffico calmierato). In particolaresono state realizzati i seguenti interventi:
ZONE 30:• Zona Battindarno
12
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
• Zona Turati• Zona Pilastro• Zona Novaro-Pacinotti• Zona Faggiolo
ZONE RESIDENZIALI• Zona Birra• Zona Emilia/Faggiolo• Zona Pesci/Zanichelli/Pettazzoni• Via Pilati• Zona Cicu/Gatti• Zona via Gortani• Zona via Zuccardi Merli• Zona via Mengoni• Zona Molier• Zona Cechov• Zona London
- Progetti di nuovi attraversamenti pedonali semaforizzati (in parte solo pedonali e in parteintersezioni semaforizzate):
S olo pedonali:• Via Murri (angolo via Ghirardacci)• Viale Pertini (altezza via Monterumici)• Via M. Polo (altezza Agenzia delle Entrate)• 8Via Shakespeare (altezza Via Colombarola)• Via Martelli (prossimità plesso Scolastico)• Viale Gagarin (altezza pista ciclabile Navile)• Via Larga (altezza torre Unipol)• Via M.E. Lepido (altezza civico 289)• Longo - Parco Acerbi
Intersezioni semaforizzate• Emilia Levante - Bonafede• Emilia Levante - Savena Antico• Toscana - Via del Pozzo - Campanella• Toscana - Via Angelo Custode (1 nuovo pedonale)• Toscana - Samacchini - Vivaldi• Toscana - Direttissima - Labriola• Via Longo - Via Palestrina
Rinnovo parco veicolare- Azioni per confermare i risultati ottenuti negli ultimi anni: oltre il 17% delle auto circolanti sonoalimentati con carburanti a basso impatto ambientale;- Conferma agevolazioni sosta per veicoli meno inquinanti con possibile revisione contrassegni peraccessi;- Esenzione per i veicoli meno inquinanti dalle limitazioni alla circolazione;- Piano merci: Ridefinizione delle categorie e delle tariffe dei contrassegni operativi sulla base delleclassi ambientali dei veicoli interessati all'accesso alle Zone a Traffico Limitato.
Promozione mobilità con veicoli a trazione elettrica– Proseguimento gestione/distribuzione incentivi all’acquisto di biciclette in attuazione di unprogetto sperimentale volto a riequilibrare il modal split moto/bici. Dall’avvio del progetto è statoincentivato l'acquisto di 2.600 biciclette a pedalata assistita di cui con 280 con rottamazione dimotoveicoli euro 0 ed euro 1;
13
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
– Completamento del progetto sperimentale, con la Regione Emilia-Romagna e l’azienda ENEL,per lo sviluppo della mobilità elettrica a quattro ruote (sono attualmente in essere 20 colonnine diricarica pubblica in 17 postazioni);– Rinnovo parco auto comunale nell'ambito del progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna:Il progetto vede l'inserimento nella propria flotta comunale dei seguenti mezzi:• veicoli elettrici destinati ai settori per svolgere prioritariamente i compiti di controllo dellestrade e dei cantieri: 8 quadricicli pesanti, omologati per il trasporto di almeno autista e passeggero• veicoli elettrici destinati alla polizia municipale: 11 autovetture e 1 quadriciclo leggero fornitigià con allestimento speciale per svolgere la funzione della Polizia Municipale, con priorità diutilizzo all'interno del centro storico;• 3 autocarri, in versione Combi forniti già con allestimento speciale per svolgere la funzionedella Polizia Municipale per l'uso nei quartieri e per l'infortunistica stradale.
Interventi di Mobility Management (MM)Attuazione dei progetti finanziati dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Emilia-Romagna perla mobilità sostenibile: agevolazione del costo dell’abbonamento al trasporto pubblico per glispostamenti casa-lavoro, della mobilità ciclabile per spostamenti casa-lavoro ma anche per quellidi servizio, interventi per il servizio di car sharing, azioni per la realizzazione di percorsi sicuri casa-scuola e “pedibus”, flotte aziendale a basso o nullo impatto ambientale, car pooling aziendale edinteraziendale.Sottoscrizione delle nuove Convenzioni pluriennali "Quadro" , perché le aziende/Enti possanoacquistare abbonamenti agevolati per i propri dipendenti, e "Attuative", per i dipendenti delComune di Bologna, con i gestori del trasporto pubblico locale.
Parcheggi- Attuata la razionalizzazione e contestuale riduzione dei posti auto su strada in Centro Storico aseguito del progetto per la nuova pedonalità "Di nuovo in centro";- Attuata la razionalizzazione degli spazi liberati dall'eliminazione dei contenitori dei rifiuti solidiurbani e ridestinazione di detti spazi a favore della sosta, ponendo particolare attenzione alla sostaciclabile mediante il potenziamento del numero di rastrelliere;- Riattribuzione dei parcheggi "Mondiali" (Giuriolo, Piazza della Pace, via Andrea Costa- Antistadio,via della Barca-Ghisello) e del parcheggio realizzato come opera di urbanizzazione "Riva Calzoni"a seguito di gara bandita da SRM: il primo bando di gara è andato deserto e nel corso del 2015 siè proceduto a pubblicare un nuova bando, con scadenza 28 gennaio 2016.
Sistemi telematici a supporto della mobilitàInstallazione di 3 nuovi varchi di telecontrollo delle corsie bus “RITA” (Mazzini, Mille eIndipendenza) e 5 varchi di telecontrollo degli accessi alla ZTL “SIRIO” [Mascarella, Borgo SanPietro (dir. Centro e dir. periferia), Finelli, Capo di Lucca (dir. Periferia)].
Piano rotatorie- Predisposizione bando di gara per appalto integrato da parte di RFI per la realizzazione dellarotatoria Altura/Bellaria;- Completati lavori di realizzazione della Rotatoria Ferrarese/Aposazza/Gomito;
Interventi legati al Servizio Ferroviario Metropolitano e alla soppressione dei passaggi alivello (P.L.)- Attivazione fermata SFM S. Vitale (linea BO-PO);- Proseguimento attività di progettazione per la soppressione dei P.L. sulla linea BO-PD e per larealizzazione delle relative opere sostitutive con aggiornamenti legati alla Convenzione n.103/2009 per la Soppressione dei Passaggi a Livello e sottoscritta in data 22-12-2014 da RFIS.p.A e Comune di Bologna;
14
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
- Il Progetto Definitivo relativo al Completamento del SFM e alla filoviarizzazione delle lineeportanti del TPL (progetto PIMBO) ha ottenuto nel Luglio 2015 il parere favorevole in linea tecnica -economica da parte del Comitato Tecnico Permanente per la sicurezza dei Sistemi di Trasporto adImpianti fissi del Ministero dei trasporti, subordinato al recepimento delle prescrizioni riportate nellaRelazione Istruttoria dello stesso Comitato. TPER S.p.A., in qualità di soggetto aggiudicatore, hacompletato nel corso del mese di Ottobre 2015 l'invio al Ministero dei Trasporti di tutta ladocumentazione integrativa richiesta, atta ad adempiere alle sopracitate prescrizioni, perconsentire - successivamente - alla nuova Divisione del Ministero dei Trasporti, competente per laredazione dell'istruttoria sul progetto, di presentare al CIPE la relazione al fine dell'emissione delladelibera di approvazione del Progetto Definitivo che svincolerà i finanziamenti pubblici.
Accordo di programma tra Regione, Provincia e Comuni per la qualità dell’aria (accordosottoscritto il 26/07/2012 con validità nel triennio 2012/2015)Limitazioni alla circolazione del traffico privato nel centro abitato nel periodo dal 1 ottobre 2014 al30 marzo 2015 con le seguenti modalità:- dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti (euro 0benzina ed euro 1 e 2 diesel);- dal 1 ottobre al 30 novembre 2014 e dal 7 gennaio al 30 marzo 2015, nelle giornate di giovedì enelle prime domeniche del mese, ulteriore estensione del divieto di circolazione ad altre tipologie diveicoli (possono circolare gli autoveicoli omologati euro 4 e 5);- adozione di misure emergenziali a seguito del superamento dei valori limite giornalieri di PM10per 7 giorni consecutivi;- adozione di ulteriori misure emergenziali a seguito del superamento dei valori limite giornalieri diPM10 da 7 a 14 giorni consecutivi.
Limitazioni alla circolazione del traffico privato nel centro abitatoLa nuova Ordinanza sulla qualità dell'aria del Comune di Bologna, che si adegua al Piano AreaIntegrato Regionale 2020 (PAIR 2020, adottato dalla Giunta Regionale in data 21/07/2014, prog.num. 1180/2014 ed attualmente in fase di salvaguardia) prevede, per il periodo 2015/2020l'adozione di provvedimenti per il raggiungimento degli obblighi derivanti dalla Direttiva comunitaria2008/50/CE. Tale Ordinanza prevede - su tutta l'area del centro abitato di "Bologna" - dal 01/10/2015 fino al31/03/2016 compresi - limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti durante la fasciaoraria che va dalle 8.30 alle 18.30 nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì.L'ordinanza, inoltre, istituisce una deroga alle limitazioni per veicoli appartenenti a persone il cuiISEE sia inferiore alla soglia di 14.000 euro, non possessori di veicoli esclusi dalle limitazioni, nellimite di un veicolo ogni nucleo familiare, e regolarmente immatricolati, assicurati e muniti diautocertificazione. Infine, introduce nuove modalità di adozione delle misure emergenziali in casodi sforamento continuativo per 7 giorni del valore limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di PM10.
RISORSA: MATERIE PRIMEIndicatore: RACCOLTA DIFFERENZIATA Le attività realizzate nel 2015 sono le seguenti:- Completamento degli interventi di rifunzionalizzazione delle isole interrate esistenti nel centrostorico, avvio della raccolta della frazione organica presso i mercati cittadini del centro Storico epotenziamento dei servizi di raccolta delle cassette in legno e plastica da ortofrutta;- Realizzazione del primo e secondo stralcio esecutivo delle mini-isole per la raccolta della frazioneorganica e del vetro interrate nel quadrante del Quartiere San Vitale e Porto ed avvio della raccoltadifferenziata in entrambe le zone;- Avvio di 5 isole interrate rifunzionalizzate nel centro storico;- Approvazione del progetto definito del terzo stralcio delle mini isole quartieri Saragozza e santoStefano ed avvio dei cantieri a partire dalla zona d Saragozza;- Realizzazione nel quartiere Savena del progetto calotte sui cassonetti per la raccolta differenziataper limitare la possibilità di conferire grandi quantitativi di rifiuto nei cassonetti indifferenziati;
15
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
- Realizzazione e premiazione del concorso "frigo a spreco zero";- Realizzazione del progetto di restyling dell'area del riuso Second Life e avvio del percorso disviluppo del centro.
RISORSA:CLIMA ACUSTICOIndicatore: MONITORAGGIO ACUSTICO AEROPORTUALEDal 10 gennaio 2013 sono operative le nuove procedure di salita iniziali per i decolli verso la cittàdi Bologna (decolli pista 12) che dovrebbero consentire una diminuzione del numero di cittadiniesposti al rumore aeroportuale.L’aeroporto di Bologna ha affiancato all’esistente sistema di atterraggio strumentale ILS lato Modena un altro sistema per gli atterraggi lato città, che potrà agevolare l’utilizzo della direttrice da Bologna per gli atterraggi (meno rumorosi dei decolli), aumentando quindi la probabilità di poter utilizzare la direttrice Modena per i decolli.
RISORSA: ACQUA POTABILEIndicatore: CONSUMO IDRICO PROCAPITE Attuazione di interventi di risparmio idricoDall’analisi dei consumi idrici di due parchi urbani dotati di laghetto, Parco Cà Bura eGiardini Margherita, è emerso che la richiesta idrica è molto alta, considerato il fatto cheper il reintegro dei laghetti viene utilizzata acqua potabile.Nel 2015 sono stati conclusi gli interventi strutturali legati ad un diverso approvvigionamento conacque meno pregiate: da falda superficiale mediante pozzo per i Giardini Margherita e da superficie mediante allaccio con acquedotto industriale(CER - Bonifica Renana) per il Parco Cà Bura.Campagna di sensibilizzazione-informazione sul tema del risparmio idricoNell’ambito del progetto europeo BLUEAP sono stati attivati una decina di tavoli dicoinvolgimento di stakeholders sul tema dei cambiamenti climatici e della carenza idricanei diversi settori dell’agricoltura, civile, industria e servizi. Il percorso ha avuto l’obiettivodi portare all’adozione delle linee strategiche condivise per la successiva elaborazione eapprovazione del Piano di adattamento della città.Predisposizione di atti amministrativi e/o regolamentari- Ordinanza sul risparmio idricoAl fine di evitare inutili sprechi, e limitare il pericolo di giungere ad uno stato di emergenzaidrica, anche nell'anno 2015 il Sindaco ha firmato l’ordinanza per un razionale e correttouso dell’acqua invitando la cittadinanza nel periodo dall' 8 luglio 2015 fino al 30 settembre2015 durante la fascia oraria compresa fra le ore 8.00 e le ore 21.00, il divieto di prelievodalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare per l’innaffiamentodi orti, giardini e lavaggio automezzi.- Regolamento Urbanistico EdilizioÉ prevista l’obbligatorietà dell’installazione dei dispositivi di risparmio idrico nelle nuove costruzioni,ristrutturazioni o manutenzione straordinaria con rifacimento degli impianti termoidraulicied idrosanitari in tutti gli edifici.Riutilizzo di acque- Verifica del rispetto dei requisiti inseriti nel nuovo Regolamento Urbanistico Edilizio cheprevede:- l’obbligo di riutilizzo delle acque meteoriche per gli usi abitativi e rurali con area verdepertinenziale superiore ai 100 mq per unità abitativa e per gli usi industriali, artigianali ecommerciali in edifici con superficie coperta superiore ai 3000 mq;- incentivi volumetrici rispetto ai volumi edificabili, per tutti quegli interventi edilizi diretti chepredisponendo l’involucro edilizio con impianti per il riutilizzo delle acque meteoriche e/o ilriutilizzo delle acque grigie, dimostrino il raggiungimento di un consumo domesticomassimo rispettivamente di 130 l/ab/g e di 120 l/ab/g.
16
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Indicatore: PERDITE DI RETE Non sono state specificate azioni da parte della fonte. Si riportano le azioni previste dal Pianod'ambito:- Distrettualizzazione e riduzione della pressione di reteSostituzione dei contatori d'utenza- Ricerca delle perdite fisiche di rete- Manutenzione straordinaria reti.
RISORSA: ENERGIAIndicatore: PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILE E DA COGENERAZIONEEnergie Rinnovabili: migliora la produzione da biomassa ed il recupero energetico sull'impianto dicompressione e distribuzione del gas, mentre solo parzialmente è ripresa la produzione di energiaidroelettrica dall'impianto di mini-idro del Cavaticcio. Rallenta l'incremento della produzione dienergia elettrica da fotovoltaico, dovuto principalmente alla messa in produzione degli impiantifotovoltaici installati nel corso del 2014 e residualmente nel corso dell'anno. Pertanto la produzioneda rinnovabili in senso stretto è superiore a quella del 2014 e poco inferiore a quanto preventivata.Cogenerazione: sono entrati in produzione 3 nuovi impianti (Aeroporto, Ospedale Bellaria eComparto Fiera/Padiglioni) ed il potenziamento dell'impianto della Granarolo. Diversamente daquanto preventivato non sono entrati in produzione due grandi impianti per rallentamenti nei lavori. Per la maggior parte degli impianti esistenti la produzione è stata inferiore a quella preventivata, acausa della minore domanda di energia termica durante l'inverno, a causa dei cambiamentoclimatici in atto. Comunque la produzione è aumentata rispetto all'anno scorso anche se in misurainferiore al preventivato.
Indicatore: CONSUMI ELETTRICI NEL SETTORE RESIDENZIALE (USI DOMESTICI/BASSATENSIONE) Iniziative di promozione e diffusione delle buone pratiche di produzione di risparmioenergetico nell'ambito dell'attuazione PAES.
RISORSA:VERDE
Indicatore: NUOVI ALBERI PIANTATINuovi 185 alberi piantati attraverso il progetto GAIA-Forestazione urbana, prosecuzione delprogetto europeo finanziato dal Fondo LIFE+09 che coinvolge il Comune di Bologna,l’IBIMET CNR- Istituto di Biometeorologia, Impronta Etica, ANCI e Unindustria Bologna.Gli interventi sono stati realizzati nel Quartiere San Donato (Via San Donato, Via Beroaldo, via Ristori, Giardino Alberto Sitta, Giardino Vittime della miniera di Marcinelle, Giardino Parker-Lennon, Giardino Franco Paselli, Giardino Angelo Gandolfi, Giardino Gino Cervi, Aiuole via del Muratore), nel Quartiere Reno (aiuole del comparto Pira Capitini) e nel Quartiere Navile (Giardino Frisi-Sostegnazzo).
17
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
NUOVE RISORSE AMBIENTALI INTEGRATE NEL BILANCIO
In questa sezione, introdotta per la prima volta nel Bilancio Ambientale Preventivo 2014, vengono incluse alcune valutazioni relative a risorse ambientali rilevanti per la città ma per le quali non esiste ancora un sistema di valutazione adeguato all'inserimento nel Bilancio Ambientale.Vi sono infatti temi ambientali presenti in modo intenso nelle politiche che il Comune staintraprendendo e richiamati più volte nelle discussioni che hanno accompagnato l'approvazione delBilancio Ambientale. Alcuni di questi temi sono, per diversi motivi, difficilmente descrivibili in modo univoco con un indicatore che misuri l'efficacia delle azioni in corso e quantifichi i risultati ottenuti.Si è scelto di presentare in questa sezione lo stato dell'arte dando conto delle attività in corso e delle possibili modalità di misura che, per quanto non ancora utilizzabili per il bilancio, forniscono un riscontro oggettivo alle affermazioni fatte.Le risorse prese in esame in questa sezione sono le seguenti:
- Consumo di suolo: percentuale ed estensione di suolo consumato- Cambiamenti climatici: emissioni di CO2
- Qualità dell'aria e salute: Inquinamento atmosferico e salute, Industrie con problemi odorigeni- Amianto: stima delle quantità da bonificare, stima delle bonifiche in corso- Bonifiche siti inquinati
CONSUMO DI SUOLO
Percentuale ed estensione di suolo consumatoIl consumo di suolo deve essere inteso come un fenomeno associato alla perdita di una risorsaambientale fondamentale, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale oseminaturale. Il fenomeno si riferisce, quindi, secondo la definizione data da ISPRA a unincremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative. Il concetto di consumo di suolo deve, quindi, essere definito come una variazione da una coperturanon artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale del suolo (suolo consumato).L’impermeabilizzazione del suolo costituisce la forma più evidente di copertura artificiale. Le altreforme di copertura artificiale del suolo vanno dalla perdita totale della “risorsa suolo” attraversol’asportazione per escavazione (comprese le attività estrattive a cielo aperto), alla perdita parziale,più o meno rimediabile, della funzionalità della risorsa a causa di fenomeni quali la contaminazionee la compattazione dovuti alla presenza di impianti industriali, infrastrutture, manufatti, depositipermanenti di materiale o passaggio di mezzi di trasporto.
Consumo di suolo ISPRA 2015Il quadro conoscitivo sul consumo di suolo nel nostro Paese è disponibile grazie ai dati aggiornati della rete di monitoraggio del consumo di suolo, a cura di ISPRA con la collaborazione delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente delle Regioni e delle Province autonome. Il sistema è stato integrato con l’aggiunta di nuovi punti di monitoraggio di livello comunale e con la rete dell’Inventario Nazionale dell’uso delle terre d’Italia, al fine di migliorare ulteriormente l’accuratezzadelle stime. Inoltre, grazie anche alle nuove immagini aeree disponibili con maggiore risoluzione è stato possibile ridurre gli errori di omissione e di commissione durante il processo di fotointerpretazione.
I risultati ottenuti con i nuovi dati cartografici ISPRA, non sono direttamente confrontabili con le stime campionarie ricavate per i principali comuni italiani grazie a un infittimento dei punti di monitoraggio e approfondimenti specifici riportati nell’ambito del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, a causa delle diverse metodologie impiegate (ISPRA, 2014). I dati ottenuti con la cartografia, come già anticipato, hanno un errore di stima che, in generale, porta a valori piùbassi rispetto al metodo campionario .Va comunque evidenziato che i valori in percentuale della rilevazione, nel caso dei comuni, risultano poco significativi se non confrontati con i valori assoluti della superficie consumata.
18
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Questo perché il rapporto tra area urbana e perimetro amministrativo è soggetto a notevoli variazioni nelle singole realtà locali.A livello provinciale e comunale sono disponibili i dati Copernicus10 e, da quest’anno, la cartografia ad altissima risoluzione realizzata da ISPRA , che assicura la spazializzazione dei dati della rete di monitoraggio del consumo di suolo e la possibilità di avere, per la prima volta in Italia, un quadro completo, accurato e omogeneo, anche a scala locale,sull’intero territorio nazionale.L’elevata risoluzione (5 metri) della cartografia prodotta e resa disponibile da ISPRA1, riferita all’anno 2012, ha permesso di valutare la superficie consumata e la percentuale di consumo di suolo sul territorio di tutti comuni italiani, anche se le analisi, come quelle dei paragrafi seguenti che utilizzano la nuova cartografia, risentono di una parziale sottostima di circa un punto percentuale a scala nazionale, dovuta all’impiego di un metodo cartografico, rispetto alle analisi campionarie utilizzate a livello nazionale e regionale .
Suolo consumato ha
Suolo non consumato ha
Suolo consumato % Suolo non consumato %
Comune di Bologna 3,16 10,92 22,5 77,5
Provincia di Bologna
24,21 344,79 6,6 93,4
Fonte: ISPRA “Consumo di suolo in Italia edizione 2015”(http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/suolo-e-territorio/il-consumo-di-suolo/i-dati-sul-consumo-di-suolo)
CAMBIAMENTI CLIMATICI
Emissioni di CO2
L'indicatore delle emissioni di CO2 è stato aggiornato con il valore stimato con l'inventario delle emissioni del 2013, redatto per il monitoraggio del PAES.
L’Unione Europea sta agendo in più modi nel settore dell’efficienza energetica. L’atto più significativo in tale direzione è l’impegno preso nel 2007 dagli Stati membri nel cosiddetto “Pacchetto Clima-Energia” – conosciuto anche come Pacchetto “20-20-20” - che ha fissato gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 sul fronte del risparmio energetico (+20%), dell’incremento della produzione da fonti energetiche rinnovabili (+20%) e della riduzione dei gas serra (-20%).Il Patto dei Sindaci è uno di questi strumenti: si tratta di un’iniziativa che chiede alle città di affrontare i problemi legati al cambiamento climatico tramite l’attuazione di politiche locali in materia di energia sostenibile.A seguito dell’adesione al Patto dei Sindaci, nel 2008, il Comune di Bologna si è impegnato a realizzare un Inventario delle Emissioni (BEI – Baseline Emission Inventory) e a predisporre un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) che delinei le misure e le politiche da sviluppare per realizzare gli obiettivi europei.Il PAES prevede una serie di azioni in tema di efficienza energetica e riduzione delle emissioni climalteranti, delineate in schede che definiscono modalità di attuazione, costi e risultati, attraversointerventi in 6 macro aree: il settore edilizio, il terziario, la produzione locale di energia, l’industria, la mobilità e le strutture pubbliche.Il monitoraggio delle azioni al 2013 è in corso. È stata anche compiuta una ricognizione relativa alle iniziative prese dal 2012 al 2015 e previste al 2020 dai firmatari del protocollo del PAES.
Attività di educazione ed informazione ambientaleShow-room Energia e Ambiente:- percorsi didattici di tipo interattivo con attività pratiche, simulazioni e uso di exhibit rivolti alle scuole primarie e secondarie di I e II grado; - corsi per scuole superiori su risparmio energetico e fonti rinnovabili;- attività di prima consulenza ai cittadini per interventi di risparmio energetico.
19
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Progetto “La transizione energetica”:- incontri e laboratori in classe su energia, rivolti alle scuole di ogni ordine e grado.
QUALITÀ DELL'ARIA E SALUTE
Inquinamento atmosferico e salute Valutazione Impatto Sanitario 2014 (VIS), stralcio Comune di Bologna Il rapporto, pubblicato annualmente dal 2003, si pone l’obiettivo di descrivere l’impatto chel’inquinamento atmosferico della provincia e del comune di Bologna ha sulla salute, in termini di mortalità, ricoveri e anni di vita persi. L’Azienda USL ha il compito di contribuire alle campagne di comunicazione e informazione sui rischi sanitari da PM10: il rapporto si colloca pertanto tra gli strumenti a disposizione per queste campagne e tra le azioni a supporto dei decisori politici per garantire “la tutela della collettività e dei singoli dai rischi connessi con gli ambienti di vita, anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali” come indicato dai Livelli Essenziali di Assistenza.
Industrie con problemi odorigeni Sul territorio comunale, tra le circa 2.000 aziende classificate come “industrie insalubri” diprima classe, ai sensi del R.D. 1265/1934 (normativa vigente ma ormai superata nei fatti), sono presenti 3 industrie il cui ciclo produttivo ha comportato problemi odorigeni per i residenti:- Valli Zabban (via del Traghetto). Nel 2010 lo stabilimento ha rinnovato il sistema di abbattimento fumi con l’installazione di un post-combustore che ha permesso l’eliminazione quasi totale dei disagi ai residenti; - Coop Costruzioni (via del Traghetto). Lo stabilimento, al momento inattivo, è regolarmente autorizzato e provoca alcuni localizzati disagi durante le lavorazioni notturne (soprattutto estive);- Sitfa (via Brini). Nel 2012 lo stabilimento ha completamente rinnovato il sistema di filtri interni all’azienda, eliminando i fumi che provocavano i frequenti episodi odorigeni lamentati dai cittadini confinanti. A partire dal 2010, a valle delle modifiche di miglioramento tecnologico apportate agli impianti, le segnalazioni da parte dei cittadini risultano nel complesso diminuite.
AMIANTO
A novembre 2014 con la delibera di Giunta 317396/2014 è stato approvato il documento “Progetto di piano comunale di bonifica da amianto”.All'interno del documento sono stati definiti 10 obiettivi e 17 azioni, tra loro interrelate, considerate attuabili per la realizzazione del presente piano.
Gli obiettivi sono qui sintetizzati:• azzerare la presenza di coperture in cemento amianto per il 2028, se in condizioni
manutentive scadenti o pessime;• minimizzare fino ad annullare il potenziale rischio sanitario ed ambientale;• monitorare nel tempo l’entità dell’amianto presente sul territorio;• incentivare la cura del patrimonio immobiliare pubblico e privato;• semplificare le attività di bonifica;• provvedere ad una rapida riduzione dell’esposizione delle fasce deboli (in particolare le
fasce in età giovanile) e di luoghi ampiamente popolati;• affiancare azioni di bonifica al risparmio energetico e alla messa in opera di fonti di energia
rinnovabile;• contribuire alla cultura della tutela e della programmazione;• aumentare il livello di informazione nella popolazione e nei soggetti a vario titolo interessati;
20
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
• verificare le corrette procedure di lavoro nelle attività di manutenzione, controllo, bonifica esmaltimento.
Le azioni relative alle bonifiche sono le seguenti.Azioni principali:A1 incentivazione ad eseguire valutazioni, manutenzioni e bonifica di amianto;A2 valutazione e bonifica delle coperture in aree prossime alle aree scolastiche;A3 valutazione e bonifica delle coperture in aree residenziali;A4 valutazione e bonifica delle coperture in aree industriali;A5 valutazione e bonifica delle coperture in aree agricole / infrastrutturali;A6 aggiornare e affinare il censimento, anche tramite segnalazioni;A7 individuazione delle situazioni di massima criticità;A8 attività di vigilanza;A9 contrasto all’abbandono di rifiuti di amianto;A10 rimozione dell’amianto in proprietà pubbliche comunali;A11 gestione dell’amianto in proprietà pubbliche non comunali;A12 informatizzazione delle procedure di bonifica.
Monitoraggi di alcune situazioni particolari:B1 rimozione dell’amianto e contestuale messa in opera di pannelli fotovoltaici;B2 amianto nelle tubazioni dell’acquedotto.
Percorsi di comunicazione:C1 percorsi di comunicazione partecipata;C2 percorsi di comunicazione sui soggetti meno preparati ad eseguire la bonifica;C3 percorsi informativi con associazioni di categoria.
Nel 2015 è inoltre arrivato a compimento il percorso che ha portato alla redazione del Piano comunale bonifica amianto, che mette a sistema obiettivi e strategie presenti nel “Progetto di piano comunale di bonifica da amianto”.
BONIFICHE DI SITI INQUINATI
Le aree sottoposte a indagini ambientali nell’ambito di procedimenti di bonifica, identificate sul territorio comunale, sono passate da circa 1.123.000 m2 nel 2009 a 1.629.960m2 a fine 2013.Dal 29 aprile 2006 (data di entrata in vigore del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.) ad oggi le competenze amministrative in merito ai procedimenti di bonifica sono delegate dalla Regione alle Province mentre i Comuni restano titolari dei procedimenti di bonifica dei siti contaminati già avviati alla suddetta data, con l'obbligo di concluderli ai sensi del medesimo D.Lgs.
ripartizione competenze nel territorio
53%
47%
Comune diBologna
Provincia diBologna
siti attivati a partire dal 1999 e autorità competente del procedimento
40%
60%
Comune diBologna
Provincia diBologna
21
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Da uno studio dei dati raccolti nel tempo, si rileva che sono in costante aumento le aree sulle quali gli interventi di bonifica attivati si sono conclusi positivamente, come di seguito riassunto nella tabella:
Anno di rilevamento Siti potenzialmente contaminati+ siti con procedimento dibonifica in corso
Siti con procedimento di bonificaconcluso / archiviato
N° Area tot (m2 ) N° Area tot (m2 )
2012 52 1,033,479 (65%del territorio totalecoinvolto)
75 561.346 (35% del territorio totalecoinvolto)
2013 52 676.234 (42% delterritorio totalecoinvolto)
93 950.726 (58% del territorio totalecoinvolto)
Mentre nel 2012 il 57% del totale delle aree la bonifica risultava essere in corso di progettazione o di esecuzione, nel 2013 tale percentuale si è ridotta al 35%, in favore dell'innalzamento del dato corrispondente ai siti già bonificati: 58% (di cui: 9% con procedimento concluso senza obbligo di bonifica, 23% conclusi con autocertificazione ai sensi dell’art.242 c.2 del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii., 9% conclusi positivamente dopo l'Analisi di Rischio ai sensi dell’art.242 c.5 del D.Lgs 152/06 e ss.mm.e ii, 16% gestiti in procedura semplificata ai sensi dell’art.13 del DM 471/99 ed il restante 43% certificati).
I siti potenzialmente contaminati rappresentano rispettivamente l'8% del totale delle aree “notificate” nel 2012 mentre nel 2013 sono diminuite al 5%. L'”analisi di rischio sito specifica” è lo strumento previsto dalla normativa vigente per definire se unsito è contaminato: infatti, a seguito del superamento dei valori di attenzione - CSC (Concentrazioni Soglia di Contaminazione, tabellate nell’All.5 della Parte Quarta del Titolo V del D.Lgs 152/06 e ss.mm.e ii) nelle matrici ambientali afferenti un’area, è necessario applicare tale procedura per calcolare le concentrazioni di contaminante (Concentrazioni Soglia di Rischio – CSR) al di sotto delle quali il rischio per i recettori considerati è accettabile; se le concentrazioni rilevate in sito sono superiori alle CSR si configura l'obbligo di intervento per ridurle ai valori di CSR. Tale strumento permette a molti procedimenti di bonifica di concludersi positivamente senza obbligo di intervento, fermo restando il limite che tali situazioni, in generale e costante aumento, sono direttamente dipendenti dalle condizioni imposte per il sito nella determinazione delle CSR. Ogni variazione relativa della condizione ambientale e gli usi previsti per il sito determina quindi l'obbligo di una nuova verifica di compatibilità della qualità delle matrici.
tipologia di risoluzione dei procedimenti di bonifica conclusi
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
2012 2013
semplif icata
no obbligo
certif icato
autocertif icato
adr positiva
aree del territorio comunale relative ai procedimenti risolti (mq)
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
900000
1000000
2012 mq 2013 mq
semplif icata
no obbligo
certif icato
autocertif icato
adr positiva
22
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Al 2012 la percentuale numerica dei siti di competenza del Comune di Bologna che con il passaggio della procedura di bonifica nel D.lgs.152/06 e s.m. e i. hanno potuto avvalersi di analisi di rischio sito specifica è il 37,7% di quelli per cui la bonifica risulta essere in corso di progettazione o di esecuzione, mentre al 2013 gli stessi salgono al 46,3%: il dato è in costante e significativo aumento nel corso degli anni.Al 2013, i siti nel territorio comunale per quali è stata condotta l'analisi di rischio sito specifica e quindi dove i valori analitici delle matrici ambientali interessate dalla contaminazione dovranno confrontarsi con le CSR, sono il 66% dei siti attivi, che corrisponde ad un 76% delle aree corrispondenti. Di seguito l'infografica di dettaglio:
NUMERO SITI INTERESSATI DA PROCEDIMENTI DI BONIFICA E LORO RELAZIONE CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
interventi correlati allarealizzazione della linea AV diTrenitalia
interventi urbanistici
opere pubbliche: aree darendere fruibili per ilcompletamento del progettoparco Lungoreno
nessuna correlazione con lapianificazione terrritoriale
AREE SITI INTERESSATI DA PROCEDIMENTI DI BONIFICA E LORO RELAZIONE CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
interventi correlati allarealizzazione della linea AV diTrenitalia
interventi urbanistici
opere pubbliche: aree darendere fruibili per ilcompletamento del progettoparco Lungorenonessuna correlazione con lapianificazione terrritoriale
tipologia siti sottoposti a procedimento di bonifica e ripristino ambientale (numero)
aree di ex cava
aree artigianali/industrialiattive/dismesse
aree ferroviarie
altri
impianti privati per ilriscaldamento a gasolio
Punti vendita/depositocarburanti attivi/dismessi
rifiuti suolo/sottosuolo
sversamento accidentale
tipologia siti sottoposti a procedimento di bonifica e ripristino ambientale (mq)
aree di ex cava
aree artigianali/industrialiattive/dismesse
aree ferroviarie
altri
impianti privati per ilriscaldamento a gasolio
Punti vendita/depositocarburanti attivi/dismessi
rifiuti suolo/sottosuolo
sversamentoaccidentale
23
Bilancio Ambientale consuntivo 2015
Descrizione e Motivazione della scelta dell’indicatore DI CONTESTO
Consumi complessivi di acqua della città di Bologna (m3)Misura il volume di consumo di acqua per usi domestici e non domestici (commerciali ed industriali).Il valore è ottenuto dal calcolo complessivo delle utenze a cura del gestore del servizio.
Monitoraggio PM10 centralina via San Felice: giorni di superamento del limite di 50 µg/m3 (n.)Misura il numero di giornate in cui è stato superato il limite di concentrazione dei particolati di diametro inferiore o uguale a 10 µn. Il dato si aggiunge alla media annuale di concentrazione.
Estensione teleriscaldamento urbano (residenziale ab. eq.)Misura gli abitanti equivalenti serviti dalla rete di teleriscaldamento urbano ed è calcolato considerando 1,9 abitanti per alloggio.Il valore deriva dalla realizzazione di progetti programmati nell’ambito degli interventi di riqualificazione ed espansione urbana residenziale soggetti ad accordi fra Comune, Azienda di servizi pubblici locale ed attuatori dei progetti, finalizzati all’estensione del sistema di cogenerazione e teleriscaldamento. Non è inclusa la rete di teleriscaldamento a BTZ di Corticella.I valori relativi agli anni 2007-2010 sono stati ricalcolati: sono state prese in considerazione tutte le reti di teleriscaldamento presenti a Bologna.
Estensione teleriscaldamento urbano (terziario m3)Misura i m3 serviti attraverso la rete di teleriscaldamento urbano alle utenze non residenziali.Il valore deriva dalla realizzazione progetti programmati nell’ambito degli interventi per il terziario di riqualificazione ed espansione urbana, soggetti ad accordi fra Comune, Azienda di servizi pubblici locale edattuatori dei progetti, finalizzati all’estensione del sistema di cogenerazione e teleriscaldamento.
Aree pedonali (m2) Viene utilizzato per “controllare” l’inquinamento prodotto dal traffico stradale, ferroviario o da attività industriali prospicienti aree urbanizzate.
Numero di passeggeri che utilizzano il mezzo pubblico, Piste ciclabili (Km), bike sharing (chiavi distribuite), posti biciclette (n.)Rappresentano le “buone azioni” dell’ente per incentivare una mobilità sostenibile e contrastare le pressioniderivanti dall’eccessivo utilizzo del mezzo privato sulle matrici aria, rumore.
Energia termica recuperata dai rifiuti (MWh)Rappresenta l’energia termica prodotta dal termovalorizzatore del Frullo e recuperata per la produzione di energia elettrica ed il riscaldamento delle aree servite dalla rete di teleriscaldamento.
Rumore: numero reclami infrastrutturali (n°)Numero di esposti da rumore indotto dalle infrastrutture di trasporto: aeroporto, ferrovie, autostrada/tangenziale e altre strade. Misura la percezione dei cittadini relativamente al problema dell'inquinamento acustico indotto dalle infrastrutture di trasporto.
Verde pubblico su territorio comunale (m2)Riguarda le aree dedicate a Ville parchi e giardini (ai sensi dell'art. 136, D. Lgs. 42/2004), le aree a Verde storico (ai sensi dell'art. 10 ,D. Lgs. 42/2004) e le altre tipologie di verde (verde attrezzato, aree di arredo urbano, forestazione urbana, giardini scolastici comunali, orti botanici e urbani, giardini zoologici, cimiteri, aree sportive all'aperto e aree all'aperto a servizio ludico ricreativo, aree boschive e verde incolto) gestite direttamente o indirettamente dal Comune
24
Allegato 1 Schede sintetiche degli indicatori
Risorsa Qualità dell’ariaIndicatore PM10 centralina S. FeliceUnità di misura µg/m3
Descrizionedell’indicatore
Per PM10 si intende la frazione di particelle solide aventi diametro aerodinamico inferiore a10 µg/m3. Maggiore responsabile: traffico veicolare
Modalità di calcolo Il valore è calcolato come valore medio annuo
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati ArpaeNote L’attuale riferimento normativo è il D.Lgs.155/2010.
La centralina collocata in via S. Felice è stata identificata per rappresentare la stazione ditipo traffico nella nuova rete di monitoraggio provinciale
Indicatore NO2 centralina S. FeliceUnità di misura µg/ m3
Descrizionedell’indicatore
ll biossido di azoto è una delle maggiori criticità del territorio bolognese.Maggiore responsabile: traffico veicolare (soprattutto diesel), riscaldamento domestico,processi di combustione in genere
Modalità di calcolo Il valore è calcolato come valore medio annuo
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati ArpaeNote L’attuale riferimento normativo è il D.Lgs.155/2010.
La centralina collocata in via S. Felice è stata identificata per rappresentare la stazione ditipo traffico urbano nella nuova rete di monitoraggio provinciale
Risorsa Materie primeIndicatore Raccolta differenziataUnità di misura %Descrizionedell’indicatore
Frazione dei rifiuti che l’amministrazione riesce ad intercettare attraverso la raccolta differenziata.
Modalità di calcolo Rapporto tra il volume dei rifiuti raccolti in maniera differenziata e il volume totale dei rifiutiprodotti (ad esclusione dello spazzamento delle strade)
Periodicitàdell’aggiornamento
Semestrale
Fonte dei dati Hera
Risorsa Clima acusticoIndicatore Monitoraggio acustico aeroportualeUnità di misura LVA [dB(A)]Descrizionedell’indicatore)
Indice LVA misurato presso la centralina di monitoraggio del rumore aeroportuale NMT-6(Centro Sportivo Pizzoli)
Modalità di calcolo Metodologia stabilita dal DM 31.10.1997Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati Società Aeroporto Bologna (SAB)
Risorsa Acqua potabileIndicatore Indice delle perdite realiUnità di misura %
25
Descrizionedell’indicatore
Le perdite totali sono rappresentate dalla somma delle perdite fisiche ed amministrative.L’indice delle perdite reali si riferisce solo alle perdite fisiche con l’esclusione delle perdite dovute a manutenzione e servizi agli impianti (acque di lavaggio, scarico di serbatoi ecc.) ed il volume perso per disservizi accidentali (scarico da troppo pieno, ecc.)
Modalità di calcolo Volume delle perdite della rete di distribuzione/Volume immesso nel sistema di distribuzione X100Per Volume delle perdite della rete di distribuzione si intende il volume perduto nelladistribuzione ( perdite dai serbatoi, dalle condotte ecc.)Per Volume immesso nel sistema di distribuzione si intende la somma del volume di acqua prelevato dall’ambiente pronto per l’uso + il volume di acqua prodotto dagli impianti di trattamento al netto delle perdite + il volume prelevato da altri sistemi di acquedotto al netto del volume consegnato ad altri acquedotti.
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati ATERSIRIndicatore Consumo idrico pro capiteUnità di misura l/ab g
Descrizionedell’indicatore
Consumo idrico ripartito per abitanti.
Modalità di calcolo I consumi giornalieri considerati sono totali cioè comprensivi degli usi domestici ed extra-domestici relativi alle utenze produttive, del commercio, dei servizi, turistici e agricoli
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati ATERSIR
Risorsa EnergiaIndicatore Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ed assimilateUnità di misura MhWDescrizionedell’indicatore
Quantità di energia prodotta dagli impianti di generazione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili o prodotta per cogenerazione da combustibili fossili o combustibile da rifiuti (recupero di energia termica) o altro recupero di energia. Sono indicati gli impianti soggetti allo schema dei permessi di emissioni (Emission Trading System- EU ETS)
Elenco Impianti:
Fonti Rinnovabili:Impianto idroelettrico CavaticcioOfficina elettrica a Bioliquidi FoyerCogeneratore depuratore IDAR (Biogas da digestione fanghi)
Cogeneratore Turboespansore Frullo (recupero energia da salto di pressione del gas distribuito)
Cogenerazione a Gas:Cogeneratore Sede Hera/Berti Pichat (ETS)Cogeneratore Cogen (ETS)Cogeneratori Consorzio Fossolo Cogeneratore ITIS Aldini ValerianiCogeneratore Fiera (ETS)Cogeneratore Ospedale Rizzoli Cogeneratore Palazzo PepoliCogeneratore Carmen Longo (stima) Cogeneratore GranaroloCogeneratore PEEP Corticella
Cogenerazione da Rifiuti
26
Cogeneratore Inceneritore (CDR) (ETS)
AltriCogeneratore a biocarburante FoyerTurboespansore gas Hera (recupero energetico)
Modalità di calcolo Monitoraggio PAES
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati Proprietari e gestori impianti; GSE
Indicatore Consumi elettrici nel settore residenziale (usi domestici/bassa tensione)Unità di misura MhWDescrizionedell’indicatore
Quantità di energia consumata dagli impianti elettrici (illuminazione, servizi domestici, raffrescamento) nel settore residenziale.
Modalità di calcolo Monitoraggio PAES
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati Proprietari e gestori impianti
Indicatore Alberi piantatiUnità di misura n.
Descrizionedell’indicatore
Numero di alberi piantati con il progetto GAIA-Forestazione urbana
Modalità di calcolo Numero di alberi messi a dimora
Periodicitàdell’aggiornamento
Annuale
Fonte dei dati Comune di Bologna
27
Allegato 2 La metodologia ecoBUDGET
Le fasi del processoLa redazione del Bilancio Ambientale segue la metodologia sviluppata ICLEI ( Local Governments for Sustainability) e definita all’interno del progetto LIFE ecoBUDGET al quale il Comune di Bologna ha partecipato dal 2001 al 2003 in collaborazione con altre città europee.ecoBUDGET è un sistema ciclico formato da 9 passaggi da ripetere ogni anno. I passaggi divisi in tre fasi (preparazione, implementazione, valutazione) seguono le routine di ogni ciclo di gestione.L'intero processo coinvolge in momenti diversi amministratori, rappresentanti dei cittadini e tecnici; ma può contemplare nelle diverse fasi la partecipazione dei diversi stakeholder secondo un processo partecipativo.il Bilancio Ambientale è costituito da due documenti : il Bilancio Ambientale Preventivo e il Bilancio Ambientale Consuntivo
I lavori per la redazione dei documenti sono assicurati dalla presenza di un Gruppo di Lavoro intersettoriale in cui convergono le principali competenze necessarie, interne ed esterne all'Amministrazione Comunale.
Dal 2007 il lavoro di redazione del Bilancio Ambientale è svolto in coerenza con il percorso per la redazione della Rendicontazione Sociale del Comune di Bologna.
Fig.1 Il ciclo di ecoBUDGET
Il Bilancio Ambientale Preventivo Di seguito vengono illustrati i passaggi per la costruzione del Bilancio Ambientale Preventivo come riportato in fig.1.
1-2 Nella fase di preparazione viene selezionano un set di indicatori ambientali che possano descrivere la consistenza delle risorse naturali ed ambientali. La selezione degli indicatori avviene sulla base dell’analisi delle criticità del territorio e delle priorità ambientali individuate dall’amministrazione. Questo set rappresenta la base di riferimento per tutti i passaggi di ecoBUDGET.
28
Gli indicatori nel bilancio preventivo dell’ecoBUDGET vengono scelti con l’obiettivo di essere:chiariscientificamente rilevanticomprensibili anche dai non addetticompleti (includendo tutte le risorse)aggiornabili annualmenteutilizzabili per definire i target comunali.
3 La definizione del bilancio ambientale preventivo avviene attraverso l’individuazione dei target a medio termine sulla base del rispetto della normativa e della pianificazione sovraordinata mentre leazioni individuate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati fanno riferimento ad azioni pianificate, previste in progetti specifici e nell’ambito degli strumenti di pianificazione vigenti e, in modo particolare, dei piani di settore. I target annuali sono ricavati attraverso una proiezione dei risultati delle azioni in corso.
4 Il percorso viene completato con l’approvazione del Bilancio Preventivo a livello politico secondo le seguenti tappe:Presentazione del progetto e del Bilancio Ambientale alla Giunta;Presentazione del Bilancio in Commissione Consiliare;Discussione e approvazione del Bilancio Ambientale da parte del Consiglio Comunale. Attraverso il voto del consiglio comunale, i target ambientali (a breve e al lungo termine) del governo locale, diventando così volontariamente vincolanti per l’amministrazione.
Il Bilancio Ambientale ConsuntivoDi seguito vengono illustrati i passaggi necessari per la costruzione del Bilancio Ambientale Consuntivo.
5-6. Grazie al sistema ciclico dei target annuali l’implementazione delle azioni previste dal bilancio.Viene verificato.
7-9 Nella fase di valutazione viene reso pubblico attraverso il Bilancio Ambientale Consuntivo il raggiungimento dei target attraverso le politiche ambientali definite. Il bilancio esprime anche graficamente il raggiungimento dei target a breve termine (figura del bersaglio) e dell’andamento rispetto ai target a medio termine (figura del pallottoliere).Ogni indicatore è accompagnato da un grafico che ne riporta il trend a partire dall’anno individuato come valore di riferimento.
Nel documento di Bilancio Ambientale Consuntivo vengono inoltre illustrati i valori degli indicatori dicontesto relativi alla città di Bologna e quelli specifici dell’ente.
29