Post on 03-May-2015
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Il case manager e l’organizzazione del reparto
Il parere di un medico
Giuliana Gualandi
La mia esperienza
• Apre nel 2000 un settore “dedicato”all’interno della u.o. di medicina riabilitativa , affianca i PARE che erano nati a gestione infermieristica
• Accoglierà pazienti omogenei• Avrà risorse ridotte• Un piccolo numero di operatori provano
a far parte di questo gruppo
La novità
• Siamo all’interno di una unità operativa di 58 letti con proprie abitudini organizzative
• Abbiamo 27 letti , divisi in 2 settori
• Si introduce la figura dell’infermiere case manager : uno per settore
Come ci modelliamo su questa novità
• Tentiamo la distribuzione dei terapisti in modo che ognuno abbia a che fare con un solo c.m.
• Ci piacerebbe avere il “terapista della stanza”…
• Noi medici siamo in 2 e scegliamo di non dividere le stanze per conoscere tutti i malati ed essere intercambiabili
Non vogliamo essere una riabilitazione di serie B
In tempi stretti ,con pazienti anziani e piuttosto gravi , con risorse ridotte
vogliamo lavorare per il meglio
Trappola da cui si esce insieme
Un lavoro anonimo e irrilevante
di cui non sia possibile misurare
i risultati
P.Lencioni
medico e case manager
medico e case manager
c.m. : un’opportunità per migliorare l’organizzazione
• Infermiere specializzato nella gestione dei “nostri” pazienti
• Miglior interlocutore• Miglior collaboratore• Rimuove gli ostacoli ambientali e
pone il paziente nella migliore condizione per giovarsi delle cure
Il case manager
È la persona di riferimento per tutti i professionisti che ruotano intorno al malato
Lavorare insieme
• La riunione : breve, utile, seria, ma non formale
• Il “giro” del mattino
• La farmacia
• La consulenza per il trasferimento nel nostro reparto
Case manager in reparto