Il consumo: tracce di un percorso multidisciplinare per i LICEI ECONOMICO SOCIALI

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Piste per un percorso multidisciplinare

Il consumo

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Il consumo come tema multidisciplinare

• Si propone qui una breve pista di indagine su alcuni aspetti connessi al tema del “consumo”, al fine di:

o individuare un tema di natura economica;economica;

o leggere le sue articolazioni in rapporto prevalente con le altre scienze umane;

o proporre un esempio di attività multidisciplinare da svolgere nel LES, in particolare nel 5^ anno.

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Il consumo come tema multidisciplinare

Il consumo è studiato:

• dalle scienze umane presenti nel LES (economia, diritto, antropologia, sociologia, psicologia, antropologia, sociologia, psicologia, metodologia della ricerca);

• dalle discipline umanistiche (filosofia, storia).

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Cenni di storia del consumo in Occidente: il mondo antico

Nel mondo antico e per gran parte medievale il consumo eraconsiderato nel contesto di una natura limitata, dalle risorsefinite, dall’ordine stabilito.

Da qui:

• l’ideale di un uso regolato dei beni;

• l’accumulo di denaro (mezzo, mai fine) come contro natura;• l’accumulo di denaro (mezzo, mai fine) come contro natura;

• il ricorso alla ricchezza per il bene della famiglia e della polis,non come interesse esclusivamente privato;

• un’idea di virtù come uso regolato dei beni.

(vedi Aristotele, Etica Nicomachea, Libro IV)

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• Con il formarsi della società mercantilein Italia e nelle più avanzate regionieuropee, fin dal tardo medioevo simodifica l’idea negativa dell’uso deldenaro e in generale della ricchezza.

• Ciò comporta:

Cenni di storia del consumo in Occidente:la società mercantile moderna

• Ciò comporta:

o una legittimazione via via crescentedella ricchezza come valore;

o un uso individuale del denaro e deibeni non più giustificato dalla suadimensione sociale;

o l’uso del tempo, del denaro, deibeni come fattore di ascesa sociale.

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Cenni di storia del consumo in Occidente:la società industriale

• Con l’avvento della societàindustriale e l’affermarsi dellacultura borghese la produzionedi beni diventa fattore decisivodella prosperità di una nazione.

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della prosperità di una nazione.

• Il denaro e il consumo di benidiventano fattore trainantedell’ascesa sociale.

• Si crea un circuito “virtuoso”tra produzione, ricchezza,consumo, prestigio sociale.

• Lo sviluppo planetario del modello industrialepone dei problemi via via crescenti, apparsi findalla pubblicazione de I limiti dello sviluppo,commissionato al MIT dal Club di Roma nel 1972.

• In questa simulazione del processo diproduzione e consumo si predicono leconseguenze della continua crescita della

Cenni di storia del consumo in Occidente:la società post-industriale

conseguenze della continua crescita dellapopolazione sull'ecosistema terrestre e sullastessa sopravvivenza della specie umana.

• Con l'attuale tasso di crescita della popolazione,dell'industrializzazione, dell'inquinamento, dellaproduzione e dello sfruttamento delle risorsenaturali, si andrà incontro a un declinoimprovviso e incontrollato.

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� Nel 1992 è stato pubblicato un primoaggiornamento del Rapporto e nel 2004 unsecondo aggiornamento, dal titolo Limits toGrowth: The 30-Year Update.

� Sposta l'accento dall'esaurimento dellerisorse alla degradazione dell'ambiente,

vi si afferma che la crescita della popolazione

Cenni di storia del consumo in Occidente:la società post-industriale

� vi si afferma che la crescita della popolazionee della produzione industriale comporta sia ilrapido consumo delle risorse, chel'incontrollato inquinamento dell’ecosistema.

� Si riaffaccia così la consapevolezza, cheriprende in altra forma il pensiero antico, chela Terra non è infinita né come serbatoio dirisorse, né come discarica di rifiuti.

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Le teorie economiche del consumo

• Il primo economista a formulare una funzione di consumo fu l'ingleseJohn Maynard Keynes, secondo il quale il reddito di cui dispongono lefamiglie rappresenta la componente principale della spesa per consumi.

• Altri economisti hanno evidenziato come il consumo attuale dipenda,oltre che dal reddito attuale, anche dal reddito futuro, dalle possibilitàdi risparmio, dalla disponibilità di credito e dagli interessi offerti dallebanche.

• Secondo la teoria del ciclo vitale, che è stata formulata principalmente• Secondo la teoria del ciclo vitale, che è stata formulata principalmentedall'economista Franco Modigliani, le scelte di consumo dipendono dalreddito che si percepisce nonché dal rapporto tra gli anni cheprevediamo di vivere e quelli che presumiamo di trascorrere lavorando.

• La teoria del reddito permanente, elaborata dallo statunitense MiltonFriedman, parte dall'ipotesi che non tutto il reddito guadagnatodall'individuo resta fisso nel corso dell'intera vita lavorativa. Esso infattiè soggetto a fluttuazioni continue nel corso del tempo, alcune dellequali si rivelano transitorie mentre altre sono definitive. Il consumo èconsiderato funzione solo del reddito permanente.

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Il consumo come sistema simbolico

• Il consumo, da elemento del sistema economico, diventa semprepiù chiaramente un fattore simbolico.

• Esso si collega all’immaginario e soddisfa desideri legati semprepiù all’identità e sempre meno ai bisogni vitali.

• La nascita e la diffusione della pubblicità accentua questatendenza, portando sempre più alla costruzione dei bisogni e latendenza, portando sempre più alla costruzione dei bisogni e laloro saturazione tramite il consumo.

• La pubblicità, da illustrazione del bene diventa progressivamentecostruzione del mondo vitale che il bene pubblicizzato permettedi abitare.

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• Dalla merce come bene pregevole alla

merce come “atmosfera”.

Psicologia dei consumi

• Sempre più la relazione che i consumatoriinstaurano con le marche dei prodotti è ditipo simbolico. Il consumo di certi prodottidiviene una via privilegiata per esprimerele proprie preferenze, i propri gusti, leproprie possibilità economiche.

• Si costruiscono stili di vita attraverso lascelta di beni che esprimono la nostraidentità.scelta di beni che esprimono la nostraidentità.

• La Psicologia dei Consumi studia i fattori ele dinamiche che spiegano gliatteggiamenti, le opinioni, le scelte e icomportamenti legati al consumo. Mira acomprendere i fenomeni di consumostudiando la percezione, l'apprendimento,la memoria, gli effetti della persuasione, iprocessi identitari nella societàcontemporanea.Pubblicità di un’auto

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Politica e consumo

• Sul piano dell’identità politica emergeuna strisciante trasformazione dacittadino a consumatore. La propostapolitica, non solo in fase elettorale,utilizza le strategie del marketing evende un prodotto più che aggregarevende un prodotto più che aggregarein un progetto politico.

• I margini di azione e la capacità dicritica e controllo da parte dei cittadiniè sempre più simile a quella di unconsumatore rispetto al produttore(minacce di boicottaggio, classaction…).

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Produzione, consumo e deumanizzazione• Alcuni intellettuali, a partire dalla fine degli anni ’60,

espressero una critica serrata alla società dei consumi. Lascuola di Francoforte, e in particolare Herbert Marcuse,con L’uomo ad una dimensione (1964), critica la svoltaconsumistica della società tardo-industriale.

• L’uomo contemporaneo si è ridotto ad una soladimensione, quella del produrre e del consumare, avendoperso il senso di ciò che rende la vita degna di esserevissuta: l’eros, l’immaginazione, la creatività, il sentimento,perso il senso di ciò che rende la vita degna di esserevissuta: l’eros, l’immaginazione, la creatività, il sentimento,l’espressione di sé.

• Analogamente Erich Fromm, nel suo Avere o essere? (1976),mostra che l’uomo si trova a dover scegliere tra i valoridell’avere (possesso, consumo, denaro) e i valoridell’essere (le relazioni interpersonali, l’amore, l’aperturaall’altro).

• In ogni caso consumismo e produttivismo riducono l’uomoalla sola dimensione dell’agire economico, di fattodeumanizzandolo.13

Etica e consumo

• In ambito filosofico, soprattutto dopo la riflessione di HansJonas (Il principio responsabilità, 1979) si affaccia ilproblema ecologico e il nesso con una nuova etica dellaresponsabilità.

• La potenza tecnologica espressa dall’uomocontemporaneo lo ha reso pericoloso per sé, per la naturae per gli equilibri dell’ecosistema, al punto da minacciare lastessa sopravvivenza dell’umanità su questo pianeta.stessa sopravvivenza dell’umanità su questo pianeta.

• Si impone quindi un’etica responsabile verso l’ambiente ele generazioni future, garantendo a chi verrà dopo noialmeno le stesse condizioni di vita e di libertà di cui oggigodiamo.

• Di fronte ai mutamenti climatici, all’esaurimento dellerisorse, alla pericolosità intrinseca di certe produzioni siimpone quindi una revisione degli attuali modelli disviluppo e di consumo.

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Dalla crescita alla decrescita

• Contro il modello di sviluppo basato su produzione econsumo si è sviluppato un complesso di idee che proponemodelli culturali alternativi al consumismo.

• Le proposte dei sostenitori della decrescita si sviluppano:

o a livello micro con la scelta di stili di vita detti disemplicità volontaria;

o a livello macro ristrutturando le attività economiche alfine di ridurre l'impronta ecologica, gli sprechi energetici,fine di ridurre l'impronta ecologica, gli sprechi energetici,l'impatto ambientale, le disuguaglianze sociali.

• I sostenitori della decrescita affermano che la crescitaeconomica - intesa come accrescimento costante delProdotto Interno Lordo (PIL) - non porta a un maggiorbenessere.

• Il miglioramento delle condizioni di vita deve quindi essereottenuto non con l'aumento dei consumo di merci ma conil miglioramento dei rapporti sociali, dei servizi collettivi,della qualità ambientale.

Serge Latouche

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Il consumo digitale

La diffusione di Internet e la digitalizzazione di molti prodotticulturali hanno prodotto una nuova tipologia di consumo, quellodigitale, rivolto a prodotti riproducibili e scambiabili a costiinsignificanti.

Video, musica, libri, software, ecc. possono essere condivisi:

• costruendo un ambito di scambio gratuito peer to peer;• costruendo un ambito di scambio gratuito peer to peer;

• azzerando il costo del bene in fase di acquisto;

• costruendo forme inedite di mercato (ad es. Spotify, noleggioin streaming);

• violando le leggi vigenti sul copyright.

E’ in atto un dibattito su condizioni, potenzialità e legittimità diquesto mercato, quando non è mirante alla frode ma al soloconsumo individuale.

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Un nuovo concetto: i beni comuni

� I "beni comuni" (commons) sono risorse chediversi individui utilizzano per interessi privatie nella quale i diritti di proprietà non sonochiaramente definiti ed assicurati in modo dapreservarli.

� Ne sono un esempio, l’aria, l’acqua, ilpaesaggio, le risorse ittiche, ecc. Tale difficoltàpaesaggio, le risorse ittiche, ecc. Tale difficoltàha portato a coniare il termine “tragedia deibeni comuni” introdotto da Garrett JamesHardin in un suo famoso articolo, The Tragedyof the Commons , pubblicato su “Science” nel1968.

� La società dei consumi sta portando adallargare il concetto di bene comune e adefinirne un utilizzo sostenibile.

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Le parole chiave:

produzione

consumo

domanda-offerta

mercato

teorie del consumo

domanda-offerta

crescita- decrescita

sostenibilità18

Le parole chiave:

Status sociale

Pubblicità

Moda

19

Le parole chiave:

class action

diritti del consumatore

etichette

copyright

beni comuni 20

Le parole chiave:

rito

collasso

cultura materiale

21

Le parole chiave:

persuasione

consenso

simbolo

desiderio22

Le parole chiave:

natura

etica ambientaleetica ambientale

responsabilità

deumanizzazione

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consumo

responsabilità

moda

marketing

mercato etica ambientale

consumo

crescita- decrescita

beni comuni

sostenibilitàpubblicità

copyright

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• Utilizzando le competenze fornite dalla Metodologiadella ricerca, la classe può, oltre alle verifichetradizionali, affrontare un’analisi sul territorio, ecc.

• delle forme di consumo di determinati prodotti persettori di popolazione (bevande alcoliche, tabacco,

Verifiche e attività

settori di popolazione (bevande alcoliche, tabacco,alimenti equo-solidali, ecc.)

• della diffusione di determinati comportamenti (gioco d’azzardo,

• uso di social network, condivisione peer to peer di musica o video, ecc.)

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• Costruire un video, o scrivere unracconto, o stendere un breve saggiosu (ad esempio:)

Verifiche e attività

La merce

se venduta si perde, se venduta si perde,

se usata si consuma;

le idee

se condivise

arricchiscono chi le riceve

senza impoverire chi le dona.

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• Bibliografia

• Aristotele, Etica Nicomachea

• Denaro e Bellezza. I Banchieri, Botticelli e il rogo dellevanità, Giunti Editore 2011

• N. Olivero , V. Russo, Manuale di Psicologia deiConsumi , McGraw-Hill, Milano 2008

• Garrett Hardin, The Tragedy of the Commons , Science,162, pp.1243-1248

• E. Fromm, Avere o essere?, Mondadori, Milano, 1977

Note bibliografiche

• E. Fromm, Avere o essere?, Mondadori, Milano, 1977

• H. Marcuse, L’uomo a una dimensione (1964) Einaudi,Torino 1967

• Diamond, Collasso,

• H. Jonas, Il principio responsabilità. Un'etica per laciviltà tecnologica, (1979), Einaudi, Torino, 1990

• S. Latouche Come si esce dalla società dei consumi.Corsi e percorsi della decrescita, Bollati Boringhieri,Torino, 2011

• M. Pallante, Meglio e meno. Decrescere per progredire,Bruno Mondadori, Milano, 2011

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