Post on 15-Feb-2019
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NUMERO 21 - 2017
Immagine: potevi dire una parola e non l’hai detta. (Schopenhauer a Dio)
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IL CORAGGIO DI PETALO
http://blog.pianetadonna.it/amotuttiglianimali/morta-petalo-la-cagnolina-dato-la-sua-vita-salvare-
due-esseri-innocenti-la-storia-del-suo-coraggio/
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DESERTIFICATE, CEMENTIFICATE , PLASTIFICATE … MOLTIPLICATEVI !
http://www.dailymail.co.uk/news/article-5002084/Oceans-choked-plastic-bottles-bags-rubbish.html
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IO SONO UNA DAMIGELLA E VI DICO QUANDO MORIREMO NOI ARRIVERANNO LORO
Vi chiedete perché? Perché in ventisette anni il 76% degli insetti volanti e sparito.
Annientato. E questo significa per la vostra specie - molto distruttiva -
che vi avviate verso una catastrofe ecologica o se preferite un Armageddon ecologico.
La causa del nostro drammatico declino?
La distruzione di aree selvagge
L’uso micidiale di pesticidi
Il cambiamento climatico
La vostra innata incapacità a rispettare le altre specie viventi.
Alla fine vi siete accorti di quello che state facendo: i vostri scienziati l’hanno evidenziato
Ricordatevelo noi insetti rappresentiamo due terzi di tutta la vita terrestre e se svaniamo, tutto il sistema
vitale collasserà. La nostra biomassa sta declinando ogni anno del 6%.
Voi state massacrando il pianeta e alla fine arriveranno gli amici che vedete sopra
Ma è possibile che arrivino anche prima considerando gli imbecilli cui date il potere e che gestiscono la
potenza nucleare
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IL CANE DI MACRON: ECCO CHE PENSO DELLA “GRANDEUR”!!!
http://www.tgcom24.mediaset.it/2017/video/il-cane-di-macron-e-gli-animali-poco-
presidenziali_3037564.shtml
https://video.repubblica.it/mondo/francia-nemo-imbarazza-il-presidente-il-cane-fa-pipi-durante-una-
riunione-di-macron/287777/288392
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SE ROMPETE SEMPRE CON IL VOSTRO TURISMO IDIOTA ALLE VOLTE NOI PERDIAMO
LA PAZIENZA
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2213450/Man-caught-camera-angry-stag-chases-tree-
London-park.html
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LA POLEMICA SUL “SALVATOR MUNDI” DI LEONARDO
Il Gesù di Leonardo lo stanno vendendo per 72 milioni di sterline. Ma il globo di cristallo sostenuto dalla
mano destra evidenzia un problema. Un globo di cristallo dovrebbe produrre delle distorsioni nella veste
dietro la sfera. Un globo di cristallo è come una lente ingrandisce, inverte, riversa le immagini
Com’ è possibile, si chiedono i critici che un pittore che aveva profonde conoscenze ottiche e dei giochi
della luce abbia potuto ignorare una cosa del genere? E’ un Leonardo o è l’opera di qualcun altro?
Alcuni negano che sia un Leonardo altri rispondono che è un Leonardo e che il pittore voleva far capire che
la sfera è miracolosa quindi non soggetta ai nostri concetti spaziali.
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VITA E MORTE DEL POLLO ITALIANO
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2017/10/24/vita-e-morte-del-pollo-italiano/
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LA STRANA STORIA DEL POLIPO SPIAGGIATO
https://it.newsner.com/animali/famiglia-salva-polpo-spiaggiato-giorno-tornano-un-ricordo-la-vita/
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LA PRIMA DONNA LAUREATA IN MEDICINA SENZA SPERIMENTAZIONE SUGLI
ANIMALI
http://www.eticamente.net/57691/anna-kingsford-la-prima-donna-laureata-in-medicina-senza-
sperimentare-su-animali.html
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IL MASSACRO DEGLI ALBERI DETTATO DALLE MULTINAZIONALI
https://www.theguardian.com/uk-news/2017/sep/28/michael-gove-seeking-way-to-end-bonkers-felling-
of-sheffield-trees
La città di Sheffield, dicono sia la più verde d’Europa ma il comune ha firmato un contratto, un debito PFI
per la costruzione di un’autostrada. Risultato? Vanno tagliati 6000 alberi, tra cui querce Vernon e maestosi
olmi antichi e molto amati dai locali. Il problema e che i grandi alberi secondo la multinazionale e il comune
sollevano la pavimentazione con le loro radici. La gente insorge: non chiedete a noi cosa pensiamo di questo
scempio? La risposta è: questo è un problema troppo grande per una consultazione popolare.
Ma alcuni tecnici affermano: possiamo risolvere il problema delle radici senza tagliare gli alberi
Il comune risponde: soluzioni alternative non sono nel contratto e se lo cancelliamo abbiamo un ritorno
finanziario catastrofico. Il contratto va mantenuto a ogni costo è un debito PFI gestito da una multinazionale.
Sheffield come Istanbul. Ricordate gli alberi tagliati nel parco Gezi dal sultano Erdogan? Bene … le
“corporation” e il potere statale decidono come il sultano e se ne fottono del popolo.
GLI ALBERI CHE SALVANO LE CITTA’
http://www.repubblica.it/ambiente/2017/10/15/news/wwf_urban_nature_ci_vuole_un_albero-
178305168/
http://www.vasonlus.it/?p=53704
ARIDATECE GLI ALBERI !!!!!
http://www.vasroma.it/le-citta-salvate-dagli-alberi/
ANCHE QUELLI TAGLIATI DAI VICHINGHI
http://www.repubblica.it/r2-
fotorep/2017/10/23/news/l_islanda_rivuole_gli_alberi_tagliati_dai_vichinghi-179102778/
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LA CALIFORNIA E I CANI
http://www.lastampa.it/2017/10/17/societa/lazampa/cane-cani/california-nei-negozi-si-venderanno-
solo-gli-animali-dei-rifugi-BUYzqf1PVEUerJB8UwYm9L/pagina.html
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EUGEN DREWERMANN. SULL’IMMORTALITA’ DEGLI ANIMALI
Schopenhauer e il cristianesimo
Al cristianesimo, Schopenhauer rimproverava come pecca principale la scarsa importanza data agli animali;
e, quando io osservai che nel Nuovo Testamento essi vengono, in pratica, quasi ignorati, egli proseguì :
"Anche nell'Antico Testamento essi non hanno miglior fortuna . Vi si dice :"Il giusto ha pietà anche del suo
bestiame". Che pietà! L'uomo deve riconoscere che gli animali sono ,essenzialmente, uguali a lui e deve
trattarli di conseguenza , e non averne pietà, così per amor di Dio. Gli animali non sono assolutamente così
divisi da noi, come abitualmente si pensa ". Quel pastore, per la sua predica contro il maltrattamento degli
animali, voleva servirsi del testo della Genesi 1,28 . "Questo passo è veramente un'infamia! Il Dio degli
ebrei consegna all'uomo gli animali, affinché domini su di loro . Domini! Ogni venditore di cani ha maggior
cura per i suoi animali . Egli non mi vende un cane, senza dire (Schopenhauer imitò benissimo la cosa, con
voce molto commossa e con relativo gesto) : " Ma lo tratti bene!". Il vecchio Dio giudaico non dice nulla di
simile, l'ebreo : l'uomo deve soltanto dominare sugli animali e dar loro un nome, come un professor di zoologia."
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IL CANE NELLA VALIGIA
http://www.lastampa.it/2017/10/14/societa/lazampa/cane-cani/cane-pit-bull-torturato-e-ridotto-in-fin-
di-vita-viene-ritrovato-dalla-polizia-in-una-valigia-abbandonata-
Q853XpbURNKSOEoeQY08GN/pagina.html
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L’ARCA DI JOEL
http://www.repubblica.it/cultura/2017/10/20/news/benvenuti_nell_arca_di_joel_animali_salvi_con15m
ila_foto_-178820822/
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Foto: Dalia. Paolo Rosazza Pela
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COL CAVOLO CHE GLI ALIENI ARRIVERANNO …
http://www.piergiorgioodifreddi.it/altre-pubblicazioni/stampa/2016-2/
In realtà, però, la speranza di trovare altri “uomini” nel cosmo è abbastanza peregrina. Anzitutto, la nostra
storia evolutiva è in larga parte un prodotto del caso, e non c’è motivo di credere che anche altrove si sia
verificata esattamente la stessa sequenza di eventi che ha portato fino a noi: dalla catastrofe dell’ossigeno di
circa due miliardi e mezzo di anni fa, che ha sterminato gli organismi anaerobici e creato l’ambiente
favorevole a quelli aerobici, al meteorite gigante di circa sessanta milioni di anni fa, che ha causato
l’estinzione dei grandi dinosauri e liberato una nicchia favorevole ai piccoli mammiferi. Come scrisse
Stephen Jay Gould nella Vita meravigliosa (1989), non otterremmo lo stesso risultato neppure sulla Terra, se
ripetessimo l’esperimento dell’evoluzione partendo dalle stesse condizioni iniziali, proprio a causa
dell’imprevedibilità e della casualità degli eventi che si sono succeduti.
Per lo stesso motivo, non possiamo aspettarci che anche solo in qualcuna delle innumerevoli simil - Terre
sparse nelle centinaia di miliardi di sistemi solari presenti in ciascuna delle centinaia di miliardi di galassie
dell’universo, si siano sviluppati dei simil - uomini in grado di ricevere o di inviare messaggi radio formulati
in un simil - linguaggio reciprocamente percepibile e comprensibile da noi e da loro. Ma se anche così fosse,
per assurdo, il tempo e lo spazio impedirebbero comunque la comunicazione.
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MA NON ERAVATE CIVILI DA QUELLE DA PARTI???
https://www.google.it/amp/www.lastampa.it/2017/10/18/societa/lazampa/animali/uccidono-a-sassate-
un-cigno-sul-lago-di-garda-denunciati-tre-studenti-danesi-in-gita-
ScMymH46W0hXwuKIQJQZTO/amphtml/pagina.amp.html
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LEFT. CHOP SUEY
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SARDEGNA E QUANDO CAMBI???
http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/10/18/gregge-135-pecore-e-4-cani-sgozzati_2242aec9-c3a5-
4b72-8a26-054eeb06ff34.html
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IL COMUNE CHE AMA I CACCIATORI
http://www.lastampa.it/2017/10/19/societa/lazampa/animali/lav-il-comune-di-milano-censura-
bastasparare-la-campagna-contro-la-caccia-q38ocGGKBk7m8OAen2WbrN/pagina.html
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VENITE POPOLO QUI SI PUO’ SPARARE AGLI ANIMALI !
http://www.lastampa.it/2017/10/20/societa/lazampa/animali/usa-nel-ranch-parcogiochi-si-uccidono-
gli-animali-selvatici-basta-pagare-g4Zxof4LaWl9YU2huLWx2K/pagina.html
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IL CLOWN E’ VERDE
http://www.veganzetta.org/mcvegan-ovvero-il-completamento-di-una-metamorfosi/
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POVERO BAMBI: ANCHE LUI CARNE DA MACELLO
http://m.lavocedimanduria.it/mobile/news/cronaca/612550/carne-da-macello-con-bambi-quattro-
manduriani-nei-guai
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LO SCOIATTOLO NEL CAMPO INCORAGGIATO DALLA FOLLA
https://www.youtube.com/watch?v=DuWf6MTOAz0
http://www.dailymail.co.uk/sport/sportsnews/article-5013857/A-squirrel-refused-leave-pitch-Etihad-
Stadium.html
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LA STRANA STORIA DEL NUOTATORE SEGUITO DA UNO SQUALO CHE SEMBRA
SCORTARLO.
Nuota per quasi otto chilometri con lo squalo che lo segue e cerca di allontanarlo con un fucile scarico.
Ma lo squalo è curioso e non l’attacca e lo scorta a riva.
https://www.theguardian.com/australia-news/2017/oct/23/british-diver-tells-of-swimming-almost-five-
miles-to-escape-shark
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VA BENE …. SUL RISCALDAMENTO GLOBALE VI HO RACCONTATO UNA BALLA!!!
E CE LO DICI ORA DISGRAZIATO!
http://www.independent.co.uk/environment/nigel-lawson-climate-change-sceptics-global-
temperatures-fall-false-claim-warming-gwpf-bbc-radio-4-a7894686.html
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EUGEN DREWERMANN. SULL’IMMORTALITA’ DEGLI ANIMALI
Tutela della natura e moltiplicazione della specie
Oggi viviamo in tempi in cui la serietà di qualsiasi discorso sulla tutela della natura e dell'ambiente va
comprovata alla luce del tema del controllo delle nascite umane. Se vogliamo che anche una minuscola parte
delle specie animali e vegetali oggi ancora numerose, sopratutto nelle foreste tropicali, abbia almeno la
chance di sopravvivere al fianco dell'uomo, la specie umana dovrà smettere per la prima volta nella sua
storia di obbedire incondizionatamente al comandamento ricevuto da Dio in Paradiso : "Siate fecondi e
moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni
essere vivente che striscia sulla terra. (Gn 1,28). Meno esseri umani per rendere possibile la sopravvivenza
di una maggiore varietà di specie animali e vegetali : un programma che per l'antropocentrismo cristiano
suona ancora oggi una pretesa assolutamente intollerabile. Poiché, se solamente la vita umana ha come
attributo l'eternità, se vale questa premessa teologica, non ci saranno mai abbastanza esseri umani, dal
momento che essi soli sono chiamati alla felicità eterna, mentre l'esistenza di piante e animali non vale
letteralmente niente sub specie aeternitatis. Da questo punto di vista, non stupisce affatto che la Chiesa
cattolica reagisca, a ogni accenno all'urgenza di misure di politica demografica liquidandolo cme "eccessivo
pessimismo". Come non stupisce che si soffermi talvolta sulle conseguenze minacciose anche per l'uomo
dell'attuale esplosione demografica, con tassi raddoppiati in meno di 30 anni, ritenendo, -in mala fede, si
direbbe quasi- che il drammatico impoverimento del Terzo Mondo, dovuto al rapido moltiplicarsi del tasso
di natalità, si possa arrestare con appelli moralistici, contro il presunto stile di vita "consumistico","sessista",
e "materialistico" dei paesi occidentali industrializzati. In realtà, nemmeno il fatto che oggi più di 60 milioni
di esseri umani all'anno muoiano di fame, appare alla Chiesa un motivo sufficiente per rivedere la propria
posizione poiché tutti questi uomini potranno condividere in cielo la sorte del povero Lazzaro, sarà pur
sempre meglio per loro essere esistiti che non essere nati affatto. Sulla base di queste premesse è chiaro che
anche un accenno alla misera sorte degli animali non può avere alcun esito.
OGNI ANNO CINQUE MILIONI DI BAMBINI MUOIONO DI FAME
http://www.repubblica.it/solidarieta/cibo-e-
ambiente/2017/10/12/news/save_the_children_sei_milioni_di_bambini_muoiono_prima_di_aver_comp
iuto_i_5_anni_-178037312/
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PAOLO RICCI. L’ASSASSINO CHERUBICO
PERCHÉ GRÜNEWALD?
“Dove eri Gesù mentre ci scannavano nel mattatoio? Mentre ci massacravano nelle savane, mentre ci
torturavano a morte nell'inferno dei loro laboratori?”
Ci ho pensato attentamente, ed ho ristudiato con attenzione i suoi quadri.
Una volta ero andato in pellegrinaggio a Colmar per vedere il famoso altare di Isenheim.
Mi aveva sbalordito la modernità di questo strano pittore, che va considerato come un autentico precursore
dell'espressionismo. Ricordavo le parole di Nolde che lo definì: “il più poderoso di tutti i pittori”. Ho sempre
pensato che lui e El Greco fossero così intensamente moderni da non potere essere accettati dai
contemporanei. Ma perché le Brigate Verdi avevano usato un'immagine di Grünewald?
Ci ho riflettuto a lungo e sono arrivato ad una conclusione: quel Cristo appeso alla croce, quel pezzo di carne
sanguinolenta, che sembra umano, ma che è anche animale e vegetale, quella materia massacrata penzolante
dalla croce è l'Essere stesso. E’ ciò che esiste e che si rivela nella sua autentica essenza. E’ il figlio di Dio:
uomo - animale - albero - pietra sacrificato davanti al glaciale, al siderale Nulla. Il cielo nella pala di
Isenheim appare come puro Nulla, come notte compatta, come abisso disperato, cupo, caliginoso. Lo sfondo
dorato dei mosaici bizantini è divenuto tenebrosa oscurità. L'oro di Dio è divenuto il nero dell'abisso.
Ricorda l'oscillare nel Nulla delle cose nell’”errare” di Severino. E’ l'epifania dell'effimero nella precarietà e
nella finitezza. Il dolore, lo strazio di Giovanni e Maria è l'angoscia cieca.
L'altare risiedeva, una volta, nella prioria di Sant'Antonio, ove venivano portati malati terminali afflitti dal
fuoco di Sant'Antonio, dall'epilessia e dalla sifilide; l’immagine sembrava avesse poteri taumaturgici. Mi
ricordavo di aver letto qualcosa di Testori su Grünewald, che citava l’“Ubi eras” e che mi aveva fortemente
impressionato; ho cercato lungamente tra le mie polverose scartoffie e l'ho trovato. Testori diceva nel suo
linguaggio sontuoso e stravagante: “… qui, Cristo è anche bestia e cane: il suo gemito è anche latrato...” e
ancora: “Il corpo del crocifisso non solo raggiunge, come niente prima e dopo di lui, lo stato di fatalità e di
destino agonico del suo essere, ma congloba e dilata quella necessità a un tipo di sofferenza che supera se
stessa; un tipo che è ciclico non solo nell'ordine della qualità, ma altresì nell'ordine dei tempi e delle
estensioni. Esso riguarda Cristo ma anche la muta, inesplicabile e come strozzata angoscia di ogni tronco
nell'acconsentire al suo crescere dentro il giro degli anni; al suo erigersi e al suo torcersi; al crollare dei suoi
rami e delle sue braccia e, quindi, di tutto il suo corpo roso e smangiato. Ma riguarda con la stessa intensità
il modo di ingigantirsi della propria morte dentro i mattatoi costruiti dall'uomo o pei vasti, liberi spazi della
natura, che è proprio ed esclusivo delle bestie: braccate dal destino, l'urlo anzi il muggito si spegne in loro
come se l'“Ubi eras, Jhesu bone, ubi eras? Quare non affuisti ut sanares vulnera mea?” (che a Colmar si
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trova scritto nel pannello della tentazione) riguardasse non solo i santi che si trovano effigiati nel polittico
ma, ad esempio, i cani, i caprioli, i rettili, i draghi e qualche orrenda specie d'uccello, il cui stridio ribelle e
convulso sembra schiantarsi e gelare nella memoranda morsa dei palmi e delle dita del Crocifisso”.
Testori dice: “Questa materia penzolante nel vuoto della notte è l'incarnazione di tutto ciò che soffre.
Quell'essere appeso al nudo legno è anche cane, capriolo, rettile, drago e qualche orrenda specie d'uccello”.
E ancora: “Il Cristo di Colmar non è più solo un colosso umano; e neppur più soltanto un toro indomabile,
anche se vinto: le piaghe che maculano la sua pelle non sono più cicatrici o ascessi dovuti alle spine o agli
attrezzi della flagellazione e della tortura; esse sono anche, e nello stesso tempo, escrescenze e oscuri morbi
di natura tipicamente vegetale, ferite di tronchi strappati, croste di clorofille malate; così come sono anche
infezioni di tessuti, spurghi e corrosione di sifilidi e di altre malattie legate ai vizi e alle profanazioni
dell'uomo”. Ho amato molto i pittori tedeschi, esimio lettore, e oltre a Grünewald e a Durer ho contemplato
per ore le lontananze azzurrine e brumose di Altdorfer, che sembrano indicare una patria lontana, il Regno
dell'Oltre. Di Mathis Neihart Gothart, chiamato Grünewald si sa ben poco.
Un uomo che aveva intuizioni geniali, sospese nella notte e oscillanti nell'abisso, doveva necessariamente
essere un solitario ferito, un essere interiormente lacerato, occultato, che curava la sua ferita sanguinolenta
nell'ombra. Ed è giusto che il mondo di Lutero e Melantone lo abbia considerato un mediocre e non l'abbia
compreso. Come poteva un’età del genere comprendere il significato profondo del Cristo - tronco
boccheggiante tra le livide statue di sale urlanti di dolore, con le mani contorte, che lo circondano come “se
fossero inabissate nel nulla, come spettri precari, momentaneamente manifesti nella finitezza, nascenti ed
eclissanti nell'infinito abisso?” Quel quadro è intuizione geniale della fragilità, della precarietà dell'Essere.
Osservavo il guerriero che nell'altare di Isenheim, nella Resurrezione, appare come sospeso sull'abisso,
reclinato sul Nulla, mentre un improbabile Cristo - ariano con boccoli d'oro, come un attore di Hollywood -
esplode in un cerchio epifanico. Una luce violenta, momentanea, precaria sullo sfondo del Nulla. Una
scintilla iperuranica nella notte. Ricordo l'impressione che suscitò in me il trasporto della croce a Karlsruhe.
Avevo pensato: quest'uomo detesta l'umanità, la vede nella sua essenza profonda come una malevolenza
scatenata sulla testa sanguinante del Messia, come una perversità che massacra il Figlio dell'Uomo.
L'agnello che sanguina, glorioso nella sua innocenza, poneva una domanda: “Dove eri Gesù mentre ci
scannavano nel mattatoio? Mentre ci massacravano nelle savane, mentre ci torturavano a morte nell'inferno
dei loro laboratori?”
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JEAN BAPTISTE DEL AMO. REGNO ANIMALE
https://www.ibs.it/regno-animale-libro-generic-contributors/e/9788854514829
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Foto: Paolo Rosazza Pela
RELAX
https://www.youtube.com/watch?v=TgYINYif7fg
https://www.youtube.com/watch?v=PjnaciNT-wQ