Post on 29-Sep-2018
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ness point con possibilità di utilizzo
computer e una sala riservata.
“L’inaugurazione del nuovo CDI-
Check costituisce un significativo nuo-
vo servizio nella strategia di rinnova-
mento del CDI, da sempre all’avan-
guardia nell’innovazione tecnologica e
nella prevenzione precoce”, sottolinea
il dr. Maurizio Guizzardi, Direttore
Generale del CDI nella foto insieme
alla dottoressa Diana Bracco, Ammi-
nistratore Delegato CDI. “Gli investi-
menti fatti negli ultimi anni ci hanno
consentito di incrementare il nostro
know-how specialistico e di offrire ai
pazienti un servizio basato su standard
qualitativi e su parametri di efficienza
ad alto livello”.
Il CDI-Check costituisce uno dei fiori
all’occhiello di CDI: sotto la supervi-
sione del Coordinatore medico inter-
nista, il paziente viene seguito passo
dopo passo nel suo iter, volto sempre
alla prevenzione e alla diagnosi preco-
ce. In una sola giornata, a seconda del-
lo stato di salute del paziente, possono
essere prescritti ed eseguiti visite spe-
cialistiche, esami di laboratorio, esami
di imaging tradizionale e specialistici
(Tac, Risonanza Magnetica, medicina
nucleare), esami endoscopici ed eco-
grafici. In particolare, l’attenzione de-
gli specialisti si concentra su alcune
patologie nelle quali una diagnosi
tempestiva risulta di fondamentale im-
portanza. Tra queste: la sindrome me-
tabolica e le patologie cardiovascolari,
neoplastiche polmonari, intestinali,
prostatiche, mammarie e ginecologi-
che. Al termine della giornata i dati
clinici di ogni paziente, racchiusi in
una relazione che comprende il pro-
gramma di monitoraggio delle even-
tuali patologie e degli accertamenti
volti alla prevenzione, vengono archi-
viati in un sistema informatico dedica-
to ed aggiornati ad ogni successivo
contatto, creando quindi una memoria
storica personale del paziente.
Alla serata del 9 maggio è seguita, la
sera successiva, una seconda inaugura-
zione, riservata alle aziende clienti di
CDI Ambiente Sicurezza e Salute.
lla presenza di numero-
si esponenti del mondo
dell’imprenditoria, della stampa e del-
la politica, il 9 maggio scorso è stato
inaugurato il nuovo CDI-Check. L’a-
rea riservata al Check-up personaliz-
zato, ideato e progettato da CDI, che
trovava la sua collocazione al piano
rialzato, è stata ora spostata al primo
piano: 1000 metri quadri, interamen-
te dedicati, che offrono al cliente un
servizio di eccellenza clinica.
L’ampliamento del CDI-Check segue
la ristrutturazione della sede di via
Saint Bon, culminata con l’inaugura-
zione dello scorso anno: oltre all’in-
grandimento degli spazi a disposizio-
ne con studi medici molto più acco-
glienti e arredati con stile secondo gli
ultimi dettami del design, la nuova
area offre una sala ristorante, un busi-
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L A B O R AT O R I O
SVILUPPI SCIENTIFICIDEL PROGETTO REALAB
I nuovi obiettivi: gli inter-
valli di riferimento per
classi di età.4
N U O V I S E R V I Z I
GLI ACUFENI
Un nuovo servizio di oto-
rinolaringoiatria offerto
dal Centro Diagnostico
Italiano.
M E D I C I N A D E I V I A G G I
LA PREVENZIONEPRIMA DI PARTIRE
Per tutta l'estate CDI mette
a disposizione una linea te-
lefonica per contattare il
Medico dei Viaggi.
CON UNA DUPLICE
INAUGURAZIONE
IL 9 E IL 10 MAGGIO,
IL CENTRO DIAGNOSTICO
ITALIANO HA FESTEGGIATO
IL NUOVO CDI-CHECK.
N O V I T À
CDI A CERNUSCOSUL NAVIGLIO
CMC Cernusco Medical
Center e Centro Diagnosti-
co Liberty sono entrati a
far parte del Gruppo CDI.
P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C E N T R O D I A G N O S T I C O I T A L I A N O
I M AG I N G
ANGIOGRAFIACON RM
3Una metodica non invasiva
che produce immagini simili
a quelle ottenibili con l'an-
giografia a sottrazione di
immagini.
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Il nuovoCDI-Check
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LA DOTTORESSA DIANA BRACCO,
AMMINISTRATORE DELEGATO CDI
E IL DR. MAURIZIO GUIZZARDI,
DIRETTORE GENERALE CDI.
resente sul territorio mi-
lanese da oltre 30 anni,
CDI è arrivato anche a Cernusco sul
Naviglio, e precisamente in via Torino
8, dopo aver aperto a Corsico e Rho.
C.M.C. Cernusco Medical Center srl e
Centro Diagnostico Liberty srl, entrati
recentemente a far parte del Gruppo
CDI, si trovano in una zona altamente
strategica anche per chi arriva o è diret-
to verso i comuni limitrofi di Pioltello,
Cassina de’ Pecchi, Bussero, Vimodro-
ne, Vignate, Cologno Monzese e Gor-
gonzola. Il bacino d’utenza, quindi, è
davvero ampio, con possibilità di
espansione verso le prime propaggini
della Brianza come Melzo. Non solo: la
vicinanza alla stazione metropolitana
della Linea 2 rende il centro facilmente
raggiungibile anche dai comuni serviti
dalle metropolitane milanesi, Milano
compresa. Mentre il Liberty è una real-
tà appena avviata, la cui nascita risale
allo scorso settembre, per CMC si trat-
ta di una struttura presente da tempo a
Cernusco, trasferitasi nella sede di via
Torino da pochi mesi, proprio per ra-
gioni di ampliamento. La palazzina che
ospita i due centri si sviluppa su quat-
tro piani: una realtà molto consistente
dove è possibile effettuare non soltanto
P
visite specialistiche. Se CMC nasce in-
fatti principalmente come poliambula-
torio e come centro dove effettuare eco-
grafie e diagnostica cardiologica, Li-
berty si è specializzato esclusivamente
nella radiologia. Ma vediamo nel detta-
glio che cosa offrono i due centri entra-
ti a far parte del gruppo Centro Dia-
gnostico Italiano, la cui direzione sani-
taria è affidata sempre al prof. Andrea
Casasco. La medicina specialistica si ar-
ticola in visite di angiologia e chirurgia
vascolari, cardiologia, gastroenterolo-
gia, dermatologia, endocrinologia, me-
dicina interna, neurologia, oculistica,
ortopedia e traumatologia, ostetricia e
ginecologia, otorinolaringoiatria, psi-
cologia e psicoterapia, senologia, medi-
cina complementare e agopuntura.
2
l’elaborazione e la gestione del proto-
collo sanitario, per accertamenti pre-
ventivi e periodici dei propri dipenden-
ti, ovvero per visite da parte del medico
competente, comprensive di audiome-
trie, spirometrie, esami ematochimici.
I servizi offerti includono quelli che
rappresentano anche per CDI Ambien-
te Sicurezza e Salute un fiore all’oc-
chiello, vale a dire i corsi di formazione
dei lavoratori e di Primo Soccorso, di
assistenza alla sicurezza e antincendio.
Liberty, di contro, concentra la propria
attività sulla radiologia standard, com-
prensiva di radiografia toracica e sche-
letrica, sulla mammografia e sull’orto-
pantografia.
L’altra specializzazione di CMC è la
diagnostica ecografica che si esplica in
angiologia, cardiologia, endocrinolo-
gia, ginecologia e ostetricia, medicina
interna, ortopedia, ostetricia, senolo-
gia e urologia. La diagnostica cardio-
logica, invece, comprende elettrocar-
diogramma, ECG dinamico, test ergo-
metrico, monitoraggio della pressione
arteriosa, ecocardio mono e bidimen-
sionale e ecocardiocolor doppler. Pres-
so CMC è anche possibile effettuare se-
dute di terapia fisica e riabilitativa,
quali elettroterapia, fototerapia, kine-
siterapia, massoterapia, rieducazione,
sonoroterapia, termoterapia, trazioni,
laserterapia. Ultima, ma non certo per
importanza, la medicina del lavoro: le
aziende possono rivolgersi a CMC per
Nuovi CentriNOVITÀ
Il problema chiave nella gestione delpaziente soprappeso od obeso consistenel quantificare il dispendio energeticodurante le normali attività lavorative ela vita di tutti i giorni. Sebbene infattila misurazione del metabolismo basalesia in uso da due decadi (almeno incentri specializzati), tale metodica nonè in grado di quantificare il dispendioenergetico totale durante le varie atti-vità della giornata e, soprattutto, ingiorni diversi della settimana. Infatti,il consumo di calorie durante i cinquegiorni lavorativi è di norma differente
quoziente respiratorio mediante calori-metria indiretta, 2) la misurazione deldispendio energetico giornaliero me-diante armband costituendo in talemodo l’Holter Metabolico/Calorime-trico. A seguito di questa variabilità in-frasettimanale di tali misure è opportu-no cha la rilevazione dell’Holter Meta-bolico/Calorimetrico sia eseguita peralmeno tre giornate consecutive che in-cludano giornate lavorative e giornate
CDI a Cernusco sul Naviglio
A P PA R E C C H I AT U R E I S I N D R O M I M E T A B O L I C H E
del fine settimana. L’armband è in gra-do di rilevare una serie di parametri tracui anche il numero dei passi. Cionono-stante, la misura fondamentale consistenella quantificazione del dispendioenergetico espresso in METS o equiva-lenti metabolici. La semplicità di appli-cazione, la maneggevolezza, la chiarez-za di interpretazione dei dati faranno sìche l’armband diverrà presto un presi-dio fisiologico/diagnostico ad ampiaapplicazione.
Prof. Livio Luzi Direttore Scientifico Centro diRicerca Attività Sportiva per la Salutee il Benessere
CMC CERNUSCO MEDICAL
CENTER E CENTRO
DIAGNOSTICO LIBERTY
SONO ENTRATE A FAR
PARTE DEL GRUPPO CDI.
dal consumo di calorie durante il finesettimana. Tale differenza può ancheessere notevole (arrivando anche al100%) e pertanto inficiare una prescri-zione dietetica somministrata soltantosulla scorta del metabolismo basale. Lamisurazione del metabolismo basale edel quoziente respiratorio sono peral-tro fondamentali in quanto misuranoil primo la VO2 minima (paragonabileal “regime minimo di giri del motore ascoppio”), il secondo la capacità dibruciare i grassi (“l’efficienza del mo-tore”). Pertanto in centri iper-specia-lizzati (come quello presente al CDI) lagestione del paziente soprappeso odobeso deve comprendere: 1) la misura-zione del metabolismo basale e del
L’ Holter Metabolico/Calorimetrico
IMAGINGNuove metodiche
o studio della vascolariz-
zazione con RM ha subi-
to importanti e rapidi cambiamenti ne-
gli ultimi anni grazie alla rapida evolu-
zione tecnico-metodologica, con l’uti-
lizzo di sequenze ultraveloci e bobine
phase-array, nonché grazie soprattutto
all’introduzione nel 1994 di mezzo di
contrasto paramagnetico. Le apparec-
chiature RM ad alto campo magnetico
dotate di gradienti ad elevata perfo-
mance consentono di eseguire l’esame
in un’unica apnea, eliminando gli arte-
fatti da respirazione e consentendo la
visualizzazione selettiva dei vasi arte-
riori o venosi. Tali immagini possono
inoltre essere rielaborate con software
dedicati secondo qualsiasi piano anato-
L mico ottenendo ricostruzioni tridi-
mensionali dei vasi in esame.
Attualmente è possibile lo studio An-
gio-RM dei vasi intracranici, dei vasi
epiaortici e del collo, dei vasi toracici e
addominali come aorta toracica, aorta
addominale, vena cava e dei vasi degli
arti inferiori. Lo stato dell’arte attuale
propone l’Angio-RM come tecnica
preliminare non invasiva per la diagno-
stica vascolare, rinviando l’angiografia
diagnostica tradizionale con cateteri-
smo solo a casi particolari e alle tecni-
che interventistiche. Tradizionalmente
lo studio dei vasi prevedeva, come uni-
ca metodica di imaging, il ricorso al-
l’angio-grafia, metodica invasiva, fon-
te di disagio per il paziente e non scevra
3
da rischi: negli ultimi anni si sono dif-
fuse metodiche alternative caratteriz-
zate dalla minore o dall’assenza di in-
vasività (ecocolor-Doppler, angio-TC,
angio-RM). Così nel caso di sintoma-
tologia che richiami la possibilità di le-
sioni vascolari, si può ricorrere all’An-
gio-RM (o all’Angio-TC) riservando
ai casi dubbi il ricorso successivo al-
l’angiografia. L’angio-RM è una me-
todica in evoluzione: vengono pubbli-
cati di continuo studi che esplorano
varianti delle frequenze base, al fine di
migliorare la risposta diagnostica del-
la metodica. Rispetto all’Angiografia
convenzionale e all’Angio-TC, l’An-
gio-RM possiede il vantaggio di uti-
lizzare un mezzo di contrasto non ne-
frotossico, scarsamente allergenico,
che, inoltre non utilizza radiazioni io-
nizzanti. Rispetto all’Angio-TC,
l’Angio RM prevede algoritmi di ri-
costruzioni di immagini più semplici e
soprattutto veloci dato che nelle im-
magini RM non esistono strutture
con intensità di segnale analoga a
Dr.ssa Francesca Brovelli,Dr. Giampaolo CornalbaUnità di Radiologia CDI
quelle dei vasi, quali strutture ossee e
calcificate che si osservano nelle imma-
gini TC e che spesso complicano le fasi
di Post-Processing. Attualmente l’an-
gio-RM e l’angio-TC (specie con la
TAC multistrato) sono considerate
una valida alternativa all’angiografia
digitale nello studio di tutti i distretti
vascolari (con l’eccezione dell’estrema
periferia), compresi quelli endocrani-
ci: l’angiografia viene sempre più con-
siderata metodica di secondo livello, e
privilegiata nel caso si ipotizzino pro-
cedure interventistiche, che possono
essere svolte nella stessa seduta angio-
grafica, dopo la fase diagnostica.
Angiografia conRisonanzaMagnetica
L’ ANGIOGRAFIA CON RISONANZA MAGNETICA
È UNA METODICA NON INVASIVA CHE PRODUCE
IMMAGINI SIMILI A QUELLE OTTENIBILI CON
L’ ANGIOGRAFIA A SOTTRAZIONE D’IMMAGINI.
La solidarietà sociale è uno dei valoriche da sempre ha contraddistinto ilCentro Diagnostico Italiano. Solida-rietà che varca gli oceani, per aiutare ilMozambico. CDI, infatti, ha sostenutocon una donazione il Fim Cisl for Afri-ca, un progetto realizzato dalla FIMCISL, sindacato dei metalmeccanicidella Cils, da ISCOS, Istituto di Coope-razione Internazionale della Cisl e daCNM, sindacato dei metalmeccanicibrasiliani della CUT a favore del paeseafricano. Il progetto finanzierà e so-sterrà il sindacato metalmeccanico mo-
zambicano SINTIME per realizzareazioni di sensibilizzazione e formazionedi lavoratori e lavoratrici nelle fabbri-che sul contagio del virus HIV. La si-tuazione in Mozambico è infatti dram-matica: 1,4 milioni sono le persone sie-ropositive o affette da AIDS, il 13,2%del totale delle persone adulte tra i 15 ei 49 anni, una percentuale che nelle fab-briche raggiunge il 15%. L’obiettivodel progetto è quindi di prevenire ladiffusione dell’AIDS. Non solo: fonda-mentale risulta affermare il diritto allacura e contrastare la discriminazionedelle persone siero-positive nei luoghi dilavoro e nella società.
CDI for Africa
Due, per il momento, i corsi di Educa-zione Continua in Medicina previsti peril prossimo autunno. Il primo, ancorain fase di definizione, si svolgerà il 18settembre, presso il Circolo della Stam-pa di Milano e avrà come argomentoprincipe il Cyberknife e le sue applica-zioni. All’evento parteciperanno espertiprovenienti da tutto il mondo.
Il secondo corso, invece, in fase di accre-ditamento al ministero, ha come titolo“Progressi diagnostici e terapeuticinelle malattie digestive”, e avrà luogosabato 7 ottobre, nella sede del CDI divia Saint Bon. Il responsabile è il prof.Gabriele Bianchi Porro. L’evento saràincentrato sulle novità diagnostiche en-doscopiche, quali, ad esempio, la vi-deoendoscopia con capsula, e sull’im-portanza della prevenzione delle pato-logie del tratto gastroenterico.
I prossimi corsi ECM organizzati da CDI
E V E N T I I C O R S I E C MS O L I D A R I E T À I C O N T R I B U T I
li acufeni o tinnitus in
latino (e anche in ingle-
se) sono suoni percepiti da un soggetto
ma non presenti nell’ambiente. Una
varietà di patologie generalmente “mi-
nori” dell’orecchio esterno, medio ed
interno è di solito alla base di questo
fastidioso sintomo. Gli acufeni vengo-
no comunemente percepiti come fischi
“sottili”di frequenza acuta (ad es. pen-
tola a pressione), altre volte come ron-
zii e quindi più spostati verso le fre-
quenze gravi (es. la risacca del mare);
in altre occasioni hanno uno suono va-
riabile e diffuso su tutte le frequenze
dell’udibile (es. cinguettio, cicale, gril-
li, cigolio), oppure sono di tipo pul-
sante come il cuore o intermittente co-
me uno scatto meccanico. Si distinguo-
no in oggettivi e soggettivi. I primi,
molto rari, si possono auscultare in vi-
cinanza dell’orecchio del paziente con
un fonendoscopio sotto forma di tic-
chettii o di pulsazioni. Molto più co-
muni sono invece quelli “soggettivi”,
percepiti cioè solamente dal paziente.
Gli acufeni indipendentemente dall’in-
tensità soggettiva possono arrecare
notevoli disturbi alla persona, risul-
tando talora intollerabili. Bersaglian-
do le aree cerebrali, provocando turbe
dell’umore, disturbi del sonno e della
memoria, gli acufeni possono infatti
portare a volte alla totale incapacità di
svolgere le normali azioni della vita
quotidiana.
G
LA DIAGNOSI
Per stilare una diagnosi accurata è ne-
cessario sottoporsi a una visita specia-
listica otorinolaringoiatrica con indi-
rizzo acufenologico. Proprio a causa
della soggettività dell’acufene, è fonda-
mentale la compilazione di un questio-
nario, consegnato al paziente al mo-
mento della visita, che permette di sti-
mare il grado di disagio.
Nel corso della visita lo specialista po-
trà richiedere l’esecuzione di altri alcu-
ni esami standard, quali l’audiometria
e l’impedenzometria, l’acufenometria
e, se necessario, ulteriori esami di ap-
profondimento (potenziali evocati, ri-
sonanza magnetica). Al seguito di tutti
gli accertamenti, viene definito il gra-
do di acufene:
T1 – Lieve: acufene percepito solo in
ambiente silenzioso. Generalmente non
disturba il sonno e le attività diurne.
T2 – Moderato: acufene facilmente
mascherato dai rumori dell’ambiente.
Occasionalmente interferisce con il
sonno.
T3 – Grave: acufene percepito anche in
presenza di rumori di fondo, meno ri-
levante quando si è concentrati, inter-
ferisce con il sonno e con le attività
espletate in condizioni di quiete.
T4 – Catastrofico: acufene percepito
quasi sempre, conduce a disturbi del
sonno e può interferire con le attività
quotidiane.
LA TERAPIA
Una volta stilata la diagnosi, per ri-
4
Domenica 14 maggio, il Centro Dia-gnostico Italiano e il FADE, Fonda-zione Amici dell’Epatologia, hannounito le proprie forze per una giornatadi prevenzione delle malattie epatiche.L’iniziativa, in linea con la mission delCDI, da sempre impegnato nella pre-venzione, diagnosi e terapia, si è svoltapresso il Centro Commerciale “La Sta-zione”di Rho, all’interno della quale èpresente anche una sede del Centro, cheopera anche come punto prelievi. Pertutta la mattina alcuni medici del labo-
ratorio del Centro Diagnostico, co-adiuvati dal FADE, hanno effettuatogratuitamente il test dell’epatite C.Quasi un centinaio le persone che, coinvolte in un discorso di prevenzionedi una malattia di cui sono affetti1.500.000 italiani, si sono sottoposteal test HCV Card: una semplice puntu-ra digitale per un prelievo di pochegocce del sangue. In pochi minuti, imedici hanno potuto comunicare il ri-sultato, a chi si è sottoposto al test,pronti a fornire una prima consulenza
relativa agli approfondimenti clinici daeffettuare e ai comportamenti da tenerein caso di positività. Il FADE ha contribuito alla giornatafornendo materiale informativo sullaprevenzione delle malattie epatiche,nello specifico sulle diverse forme diepatite a cui si può andare incontro.Un’attenzione particolare è stata ovvia-mente rivolta all’Epatite C, prima cau-sa di malattie epatiche croniche nelmondo (3-4%). Chiamata nei decenniprecedenti epatite nonA, nonB, si è re-so disponibile solo nel 1989 un test spe-cifico per valutare la presenza degli an-ticorpi di questo virus nel sangue. Inprecedenza la diagnosi era formulataper esclusione degli altri virus cono-
durre il disagio, il paziente inizia una
riabilitazione personalizzata che inclu-
de la TRT (Tinnitus Retraining The-
rapy). Scopo di quest’ultima è quello
di attenuare la connessione tra il siste-
ma uditivo, il sistema limbico e quello
nervoso autonomo, così da ridurre
l’entità soggettiva dell’acufene perce-
pito. La TRT comporta alcune sedute
di counseling mirato, durante le quali
viene illustrato al paziente il modello
neurofisiologico, nonché la Sound
Therapy.
Cos’è il modello neurofisiologico.
Il modello neurofisiologico degli acu-
feni si basa sul meccanismo di percezio-
ne degli stimoli sonori: prima di rag-
giungere la corteccia cerebrale, qua-
lunque messaggio è captato e valutato
a un livello sub-corticale non cosciente.
Se classificata come sufficientemente
importante, l’informazione raggiunge
il livello corticale, dove avviene la per-
cezione conscia; se essa è ritenuta non
importante, viene rifiutata. Ad esem-
pio, quando parliamo in un ambiente
affollato, focalizziamo l’attenzione so-
lo sul nostro interlocutore, ignorando
il rumore circostante. Il cervello, quin-
di, è capace di scegliere messaggi im-
portanti e tralasciare quelli che non lo
sono; inoltre, le connessioni del siste-
ma uditivo centrale con altri centri
nervosi (sistema limbico, formazione
reticolare) correlano l’udito con lo sta-
to emotivo e l’apprendimento. Qual-
siasi stimolo sonoro, prima di essere in-
OtorinolaringoiatriaNUOVI SERVIZI
viato al cervello assume una carica
emotiva che varia in funzione del no-
stro stato d’animo e del contesto in cui
è percepita; pertanto esistono suoni in
grado di evocare una sensazione grade-
vole e suoni che stimolano ansia. Nel
caso dell’acufene, uno sbilanciamento
dell’attività neurale nel sistema uditi-
vo, frequentemente correlato a un dan-
no dell’orecchio interno, è captato dai
recettori uditivi periferici ed, essendo
un segnale nuovo, è amplificato dai
centri sub-corticali, trasferito alla cor-
teccia uditiva, percepito come «suono-
acufene» e successivamente valutato.
Nella maggior parte dei casi la presen-
za continua dell’acufene determina
un’abitudine di reazione al segnale,
con scarso o assente fastidio. In una
minore percentuale, le convinzioni, ge-
neralmente infondate, riguardo alla
gravità di una lesione che ha generato
l’acufene inducono una sintonizzazio-
ne delle reti neurali a percepire il
segnale-acufene; conseguentemente,
questo aumenta la risposta emotiva av-
versa del sistema limbico (paura, ansia)
e la reazione del sistema nervoso auto-
nomo, aumentando così il fastidio.
La Sound Therapy.
Contemporaneamente alle sedute di
counseling, lo specialista può procede-
re con una stimolazione acustica parti-
colare, facendo arrivare all’orecchio
del paziente suoni esterni positivi.
La terapia del suono può svolgersi at-
traverso l’ascolto di un CD, di una ra-
dio FM desintonizzata a basso volume
durante il riposo notturno, di una
fontana Zen; o, ancora, indossando
una particolare protesi acustica mono
o bilaterale.
Integrazione della riabilitazione con
altri provvedimenti clinici.
Dal momento che gli acufeni non sono
definibili come una specifica malattia,
ma possono costituire un sintomo di
altre patologie ed inotre sono “modu-
lati”da influssi extrauditivi, è possibile
ricorrere a trattamenti specifici, non
necessariamente a carico dell’orecchio.
Se il paziente è affetto da bruxismo
(“digrignamento notturno”dei denti),
si consiglia l’applicazione di un byte
funzionale per ridurre la contrattura
della muscolatura masticatoria.
Se il problema è muscolare, vengono
consigliate sedute di rilassamento mu-
scolare. In casi di ansia reattiva, può
essere prescritta anche una terapia
farmacologia.
Dopo un anno di trattamento riabili-
tativo (la frequenza delle sedute varia a
seconda dei casi ma non è mai superio-
re ad 1 al mese) si registra nel 70-75%
dei pazienti una riduzione del punteg-
gio di disabilità ed un apprezzabile mi-
glioramento della qualità di vita.
Gli acufeni
P R E V E N Z I O N E I S O L I D A R I E T À S O C I A L E
Elena Gavardi in collaborazione con il Prof. Domenico Rosario CudaOtorinolaringoiatra CDI
CDI e Fade insieme per prevenire l’Epatite C
AL CDI UN NUOVO AMBULATORIO
PER TRATTARE GLI ACUFENI.
sciuti. La via principale di contagiodell’epatite C è quella sanguigna o per-cutanea (punture con aghi contamina-ti, con iniezioni, tatuaggi, agopunturaecc.). Assai più rara la trasmissionesessuale o alla nascita da madre porta-trice del virus. L’epatite C si può ma-nifestare sottoforma acuta o cronica.Nel primo caso, che prevede un perio-do di incubazione che va 15 giorni a 4mesi, oltre il 90% dei pazienti affettinon presenta sintomi; solo in una pic-cola percentuale si manifestano ittero(colorazione gialla delle sclere e dellacute), notevole stanchezza, disturbidigestivi, ecc. Nel caso di forma croni-ca, il paziente può non presentare se-gni di malattia (transaminasi costan-
temente normali); oppure, in altri casiil virus può continuare il suo attaccoal fegato con ripetuti o continui epi-sodi di infiammazione che possono ne-gli anni condurre alla cirrosi o al tu-more epatico.
nosciuti o di serpenti, o la cosiddetta
“diarrea del viaggiatore”, che può
complicare sgradevolmente il viaggio.
Prima di partire non si devono peral-
tro trascurare le patologie, più o meno
serie, di cui già siamo affetti in quanto,
frequentemente, al disagio si aggiunge
un’assistenza medica locale inadeguata
e nei casi più gravi il viaggiatore è co-
stretto a fare anticipatamente rientro
in Italia. Senza dimenticare che spesso
una malattia contratta all’estero può
manifestarsi solamente al rientro dal
viaggio, esordendo in maniera subdola
e deviando così la giusta attenzione. Il
check di Medicina dei Viaggi CDI si
pone quindi come obiettivo primario
un servizio personalizzato sul singolo
viaggiatore di informazioni sanitarie
per la prevenzione dei rischi legati al
viaggio, al soggiorno ed al rientro da
un paese estero.
“I giorni di vacanza sono i momenti in
cui siamo più vulnerabili: rilassati sul-
la spiaggia o impegnati in un viaggio
avventuroso, lasciamo andare la ten-
sione e abbassiamo le difese, dimenti-
candoci anche le più elementari norme
sanitarie. Un comportamento irre-
sponsabile significa però aprire le por-
D A Y S U R G E R Y I C H I R U R G I A D E L L E E R N I E
te al rischio di contrarre possibili ma-
lattie o di incappare in indesiderati
mal di pancia, colpi di freddo, colpi di
sole, colpi di calore, allergie, morsi di
medusa o di insetti non ben identifica-
ti”afferma il dr. Claudio Droghetti, re-
sponsabile dell’ambulatorio di Medici-
na dei Viaggi del CDI Centro Diagno-
stico Italiano, uno dei pochissimi cen-
tri privati nel nord Italia autorizzato
dal Dipartimento della Prevenzione
del Ministero della Sanità ad effettuare
la vaccinazione per la Febbre Gialla
(antiamarillica). Il check up di medici-
na dei viaggi si svolge in due fasi: nella
fase precedente la partenza, lo Specia-
lista in Idrobioclimatologia ed esperto
di profilassi e terapia delle patologie
internazionali effettua una visita e un
colloquio, basato sulla raccolta anam-
nestica delle condizioni di salute del
viaggiatore e sui rischi eventuali che il
viaggio può comportare per lui, anche
in relazione al mezzo di trasporto pre-
visto, alla durata dello spostamento,
alle modalità ed ai tempi di soggiorno.
Durante il colloquio vengono fornite
informazioni sulle malattie presenti
nel paese ospite e sul corretto compor-
tamento alimentare da seguire e sulla
CHECK UP
5
Medicina dei viaggi
Da sempre all’avanguardia nella chi-rurgia ambulatoriale in regime di DayHospital, il Centro Diagnostico Italiano ha deciso di affiancare ai con-sueti servizi chirurgici uno espressa-mente dedicato al trattamento dellapatologia erniaria. Grazie infatti al-l’introduzione delle reti protesiche,l’intervento di ernioplastica non è più doloroso e gravato da un lungo perio-do di degenza, ma comporta un discomfort postoperatorio talmentelieve da permettere una immediata
mobilizzazione del paziente. Al CDI ilpaziente è accompagnato nel suo interopercorso, dalla visita specialistica alpost intervento chirurgico. La visitaspecialistica è il momento in cui vieneposta l’indicazione all’intervento inDay Surgery: il chirurgo verifica, oltreallo stato di salute generale, la presenzadei requisiti di assistenza indispensabiliper il post-operatorio e fornisce ampieinformazioni sull’intervento e per af-frontare in modo adeguato il periodopost-operatorio. Sulla base delle indi-
cazioni del chirurgo, la segreteria DaySurgery organizza le indagini pre-ope-ratorie previste e la visita anestesiologi-ca. La mattina del giorno concordatoper l’intervento, se il paziente lo deside-ra, viene prelevato presso il suo domici-lio da un automezzo del CDI che lo ac-compagna al CDI Day Hospital, ove ilpersonale infermieristico lo accoglie, loprepara e lo avvia alla sala operatoria.Al termine dell’intervento il pazienteriposa per alcune ore presso la RecoveryRoom, da cui, dopo gli opportuni con-trolli medici, viene dimesso con unascheda di dimissione contenente tutte leinformazioni ed i consigli comporta-mentali ai quali attenersi nel post-ope-ratorio. Nella scheda sono inoltre indi-
cati la reperibilitàdel chirurgo, dell’a-nestesista e l’appun-tamento per il primocontrollo post-ope-ratorio. Qualora ilpaziente non dispo-nesse di una adegua-ta assistenza domiciliare nelle prime 24ore, e per i pazienti che risiedono a piùdi un'ora di distanza dal Centro, CDIha realizzato una accogliente area didegenza composta da 4 camere ancheper l’accompagnatore, dotate di ognicomfort e di un sistema per la chiamatadel personale sanitario di guardia nelcorso della notte. Il giorno successivo,il paziente, qualora lo desideri, viene
riaccompagnato al proprio domicilioda un automezzo del CDI. Vengonoquindi concordati il giorno e l’orarioin cui un infermiere professionale ese-guirà una visita di controllo con rinno-vo della medicazione al domicilio.
Prof. Federico Callioni Specialista in chirurgia delle ernie
Servizio di chirurgia delle ernie: un nuovo percorso in Day Surgery
corretta prevenzione. La seconda fase
del check up si svolge al rientro dal
viaggio e consiste in un secondo collo-
quio ed una visita completa durante la
quale vengono valutati gli eventuali
comportamenti a rischio assunti du-
rante il viaggio. Durante questo secon-
do incontro verrà effettuato un esame
obiettivo generale e suggeriti eventuali
esami clinici di controllo.
Oltre al check up di Medicina dei Viag-
gi CDI offre per tutta l’estate un servi-
zio di consulenza telefonica, volto ad
aiutare i viaggiatori in difficoltà. Per
due ore al giorno (13.00-14.00 e
19.00-20.00 italiane) lo specialista
potrà essere contattato al numero
02.48317304 da chiunque necessiti in-
formazioni sulla profilassi o di un con-
siglio last minute prima di imbarcarsi.
Elena Gavardi con la consulenza del Dr. Claudio DroghettiResponsabile Ambulatorio Medicina dei Viaggi CDI
L’importanza dellaprevenzione
prima di partire
PER TUTTA L’ESTATE CDI
METTE A DISPOSIZIONE
UNA CONSULENZA TELEFONICA
DEL MEDICO DEI VIAGGI.
ormai assodato che da
una decina d’anni il
trend dei viaggiatori è
totalmente cambiato: chi d’estate viag-
gia per diletto non si concentra più
esclusivamente sul mese di agosto, ma
dilata le proprie vacanze anche a giu-
gno, luglio e settembre. In realtà il tu-
rismo è un fenomeno che coinvolge un
intero anno solare: ci sono le ferie esti-
ve, ma anche quelle invernali che impli-
cano partenze a Natale e nei primi mesi
dell’anno. Poi ci sono i ponti di prima-
vera, i week-end lunghi d’inizio estate:
insomma, si viaggia tutto l’anno, a
qualsiasi età, molti non solo per vacan-
za ma per lavoro. Le mete sono le più
disparate, fino ad arrivare ai viaggi
estremi nelle foreste equatoriali dell’A-
mazzonia o dell’Africa nera, o nelle
terre desolate del deserto dei Gobi e
delle steppe siberiane. Insieme al desi-
derio del viaggio cresce la necessità
della sicurezza: la pianificazione di un
viaggio infatti non implica soltanto
stilare un itinerario geografico dei luo-
ghi da visitare, ma anche documentarsi
sulle patologie endemiche dei paesi, dei
rischi sanitari cui si va incontro per
predisporre una corretta prevenzione.
Malaria, tifo e febbre gialla sono le pa-
tologie che maggiormente spaventano
soprattutto chi si reca nelle zone tropi-
cali, ma anche le punture di insetti sco-
È
sessi, è stato possibile identificare un
modello di regressione per quantili che
ha dimostrato un ottimo fitting con i
dati attraverso una polinomiale di ter-
zo ordine, scelta sulla base di una ispe-
zione visiva della distribuzione dei da-
ti. L’algoritmo in questione è una ver-
sione modificata del fitting algorithm
di Barrodale and Roberts come de-
scritto da Koenker and d’Orey.
I risultati dei modelli sono i seguenti:
Femmine: GOT 95th non-param per-
centile = 30.62315 - 0.56003*età +
0.01760*età2 -0.00014*età3.
Maschi: GOT 95th non-param per-
centile = 14.16359 + 1.90999*età -
0.03223*età2 + 0.00013*età3.
Come è possibile notare le due curve
sono molto diverse nei due sessi: men-
tre nei maschi è ben visibile un pattern
a U rovesciata, nella femmina è presen-
te un pattern più complesso. Questo
pattern è stato recentemente conferma-
to da uno studio di Elinav pubblicato
su una rivista internazionale.
Si è visto quindi che i valori di riferi-
mento di molte variabili appaiono es-
sere più o meno influenzati dall’età,
confermando l’esigenza clinica di in-
tervalli di riferimento specifici per
classi d’età, fattore che sarà considera-
to negli studi futuri.
o scorso mese di feb-
braio il Circolo della
Stampa di Milano ha ospitato il conve-
gno dal titolo “Esami di laboratorio di
uso corrente: quali valori e quali po-
polazioni di riferimento?”. Scopo del-
l’incontro, aperto ai medici e ai biolo-
gi, era quello di focalizzare l’attenzio-
ne sulle problematiche connesse alla
corretta definizione dei valori di riferi-
mento degli esami di laboratorio ri-
spetto alle popolazioni a cui gli stessi si
riferiscono. Il convegno ha preso spun-
to dagli importanti risultati ottenuti
dal “Progetto Realab”, uno studio,
condotto, a partire dal 2000, dal dr.
Enzo Grossi, Direttore Medico Bracco
S.p.A., il dr. Roberto Colombo, Diret-
tore del Laboratorio CDI, il prof. Car-
lo Franzini, già ordinario di Biochimi-
ca Clinica all’Università Statale di Mi-
lano e dal dr. Silvio Cavuto, statistico
consulente Istituto dei Tumori di Mila-
no e pubblicato su Clinical Chemistry.
Acronimo delle parole REAL e LABO-
RATORY, Realab significa Laborato-
rio del Reale e riguarda la definizione
degli intervalli di riferimento degli
esami di laboratorio nella popolazione
reale relativa al CDI: un’analisi con-
dotta su 15 milioni di dati appartenen-
ti a circa 200.000 soggetti di tutte le
età, raccolti nell’arco di tre anni. Fino
L a qualche anno fa infatti la base teorica
su cui poggiava l’interpretazione del
dato di laboratorio era costituita dalla
convinzione dell’esistenza di “valori
normali”. Si riteneva, cioé, che i para-
metri biologici dovessero essere valuta-
ti facendo riferimento alla determina-
zione degli stessi in soggetti “sani”.
Tuttavia l’accezione di soggetto “sano”
e, di conseguenza, gli intervalli di rife-
rimento, erano stabiliti, nella maggio-
ranza dei casi, dai fornitori dei kits che
basavano le loro valutazioni su cam-
pioni di ampiezza limitata, apparte-
nenti a gruppi che non rispecchiavano
la reale tipologia di individui che si ri-
volgeva a quel determinato laborato-
rio per sottoporsi a degli esami: nella
maggioranza dei casi si trattava infatti
di studenti di medicina, dipendenti
ospedalieri, donatori di sangue o vo-
lontari. Partendo da questa situazione
si è quindi dato il via al progetto REA-
LAB, che riconsidera gli intervalli di
riferimento di determinati esami di la-
boratorio tra i più eseguiti in assoluto
quali ad esempio il colesterolo, i trigli-
ceridi, il TSH e il PSA. Per poter ri-
uscire nel progetto, è stato ideato un si-
stema matematico originale, basato su
un particolare algoritmo in grado di
definire per ognuno degli esami di la-
boratorio principali se un determinato
valore potesse essere considerato “nor-
male”. Questo sistema, associato ad al-
tri criteri epidemiologici, ha permesso
di identificare una popolazione di rife-
rimento di individui definibili come
“non malati”e da questa popolazione
si sono quindi ricavati i famosi inter-
valli di riferimento. Al convegno, han-
no partecipato in qualità di relatori,
oltre agli artefici del progetto, anche
personaggi illustri della medicina ita-
liana: il punto di vista dell’IFCC e del
clinico specialista sono stati illustrati
rispettivamente dal prof. Ceriotti,
Professore di Biochimica clinica e Bio-
logia Molecolare Clinica presso il cor-
so di laurea in Biotecnologie Mediche e
Farmaceutiche dell’Università Vita-
Salute San Raffaele, e dal prof. Podda,
Direttore del Dipartimento di Medici-
na dell’Azienda
Ospedaliera San
Paolo, mentre il
prof. Gion, Diret-
tore del Laborato-
rio Analisi del Pre-
sidio Ospedaliero
di Venezia, ha par-
lato di markers on-
cologici. Glicemia
e diabete sono stati
gli argomenti prin-
cipali del prof. Lu-
zi, Direttore del
programma di Nu-
trizione-Metaboli-
smo dell’Istituto
Scientifico San
Raffaele. A chiusura dell’evento l’in-
tervento del prof. Santini, responsabile
della sezione “Centro obesità”afferente
all’Unità Operativa Endocrinologia I
dell’Azienda Ospedaliera-Universita-
ria Pisana, che ha trattato il TSH e
ipotiroidismo.
Prossimo obiettivo del Progetto Rea-
lab è quello di ridefinire gli intervalli
di riferimento anche in base alle fasce
d’età degli individui; un lavoro ambi-
zioso, attualmente in fase di studio, di
cui sono state date, in sede di Conve-
gno, le prime anticipazioni. Utilizzan-
do il data base relativo alla popolazio-
ne definita non malata del progetto
REALAB è infatti stato possibile defi-
nire con precisione gli intervalli di rife-
rimento per fasce di età. Questa defini-
zione rappresenta un traguardo ambi-
zioso e una nuova frontiera per l’utiliz-
zo più personalizzato delle informazio-
ni provenienti dai dati di laboratorio.
La descrizione metodologica e tecnica
dei risultati sarà oggetto di una prossi-
ma pubblicazione scientifica in ambito
internazionale. A titolo esemplificativo
vengono riportate le relazioni tra i 95°
percentile non parametrici e l’età rela-
tive alla GOT. La popolazione di riferi-
mento è rappresentata da 19.601 fem-
mine e 24.945 maschi, di età compresa
tra i 5 e gli 85 anni riconosciuti come
“sani” dall’algoritmo REALAB. At-
tuando un’ analisi separata per i due
6
StudiLABORATORIO
Dr. Enzo GrossiDirettore Ricerca e Sviluppo CDI
Sviluppi scientifici delprogetto REALAB
I NUOVI OBIETTIVI DEL PROGETTO REALAB:
GLI INTERVALLI DI RIFERIMENTO SPECIFICI
PER CLASSI D’ETÀ.
e specialista in Medicina del Lavoro,
basandosi sui risultati dell’indagine,
in forma anonima e collettiva, redige,
in forma chiara e sintetica, la relazio-
ne conclusiva. Per una migliore frui-
zione, il documento finale si struttura
in quattro differenti parti: descrizione
e lettura dei fattori psico-sociali che
caratterizzano la situazione di lavoro
oggetto dell’indagine; valutazione del
livello di stress occupazionale dell’uni-
tà organizzativa (valutazione del ri-
schio organizzativo) o dell’intera im-
presa; proposte e indicazioni di pre-
venzione primaria per migliorare, ove
possibile, l’efficacia dell’impresa e il
benessere dei dipendenti; proposte e
indicazioni di prevenzione secondaria
e sanitaria nei casi, eventualmente ri-
scontrati, di alterata interazione so-
ciale nell’ambiente di lavoro.
strutturato tra il medico competente
dell’azienda e il singolo dipendente o
attraverso riunioni con un ristretto
numero di lavoratori. Viene impiegato
in ogni caso un modulo per la rileva-
zione dello stress percepito a livello in-
dividuale. Dopo aver acquisito le in-
formazioni lavorative richieste, il me-
dico competente, lo stesso già presente
in Azienda e quindi a conoscenza delle
realtà, correla il livello di gradimento
dell’attività lavorativa con i sintomi
riferiti e con i dati già archiviati nella
scheda sanitaria. I dati acquisiti ven-
gono poi classificati, sottoposti a trat-
tamento e riportati su una apposita
griglia interpretativa che consente al-
lo Psicologo del lavoro e delle Orga-
nizzazioni la lettura e l’interpretazio-
ne del benessere a livello organizzativo
nella popolazione lavorativa oggetto
dell’indagine. Il coordinatore del pro-
getto, esperto in ergonomia cognitiva
sociale quali possono essere il “burn
out”, il “mobbing”, il disagio psichi-
co, le molestie sessuali, l’alcoolismo e
le tossico-dipendenze. Per identificare
la presenza di eventuali situazioni di
disagio e progettare di conseguenza
iniziative di prevenzione sia a livello
organizzativo, sia a livello individua-
le, risulta fondamentale che la Dire-
zione Aziendale sia a conoscenza del
livello di “stress occupazionale”, la cui
valutazione risulta spesso necessaria
per un miglioramento dell’efficacia
dell’Impresa (empowerment organiz-
zativo), e per garantire un più elevato
benessere lavorativo dei collaboratori,
ad oggi uno dei principali fattori di
successo delle strutture organizzate.
COME SI SVOLGE L’INDAGINE
SOCIO-SANITARIA.
L’indagine socio-sanitaria si sviluppa
attraverso un colloquio clinico semi-
all’esigenza di offrire ai
dipendenti delle aziende
una migliore atmosfera lavorativa, è
nata “La percezione del benessere
nelle organizzazioni”, un’indagine
socio-sanitaria finalizzata alla rileva-
zione dello “stress occupazionale” sul-
l’intera popolazione lavorativa o su
parti di essa, proposta alle aziende da
CDI-Ambiente Sicurezza e Salute at-
traverso il Servizio di Medicina del
Lavoro. Gli obiettivi dell’indagine,
che vede il dottor Quintino Bardoscia
coordinatore dell’iniziativa rivolta so-
prattutto all’area Personale/Risorse
Umane, sono molteplici: si parte in-
fatti da una visione generale per arri-
vare a valutare il singolo caso. Il pri-
mo passo è quello di rilevare i livelli di
“stress occupazionale” in ogni specifi-
ca area funzionale e organizzativa del-
l’impresa. Si prosegue esaminando la
cosiddetta “ofelimità lavorativa”, ov-
vero la percezione del benessere lavo-
rativo nell’ambito della propria man-
sione e della specifica area funzionale e
organizzativa. Si valutano quindi la
“compliance organizzativa”, conside-
rando il livello di congruenza organiz-
zativa tra compiti lavorativi assegnati
dall’impresa e i compiti svolti dai la-
voratori, e l’“Autoefficacia percepita”
da parte dei lavoratori, intesa come la
convinzione della propria capacità di
organizzare ed eseguire le sequenze di
azioni necessarie per il raggiungimen-
to di determinati obiettivi o per il
conseguimento di particolari risultati.
Quindi si esamina l’esistenza, spesso
trascurata se non addirittura scono-
sciuta, di casi di alterata interazione
D
7
CDI Centro Diagnostico ItalianoS.p.A., partner del RaggruppamentoTemporaneo di Impresa guidato dallasocietà Sintesi S.p.A., si è aggiudicatoil lotto inerente le regioni Lombardia,Piemonte e Valle d’Aosta nel bando diconcorso per servizi di sicurezza sul la-voro emanato dalla Consip. A seguito di questa aggiudicazione
tutte le Pubbliche Amministrazioni,centrali, periferiche e locali residentinell’area indicata possono sottoscrive-re contratti con CDI senza effettuaregare di alcuna natura.
Prosegue l’attività di formazione delpersonale delle Aziende clienti di CDIAmbiente, Sicurezza e Salute srl, gra-zie al successo di partecipanti e all’in-teresse mostrato dalle aziende che ap-prezzano l’impostazione e la professio-nalità dei corsi. Il primo corso del se-condo quadrimestre è stato quello perRappresentante dei Lavoratori, conprogramma concordato con gli organiparitetici. A fine maggio è stato ripe-tuto il corso Gestione delle Emergenze(4 ore) che si avvale della collaborazio-
ne del personale specializzato con pro-va pratica finale di spegnimento bra-ciere. Il corso di Primo SoccorsoAziendale, in programma a giugno edella durata di 12 ore (8+4), avrà co-me valore aggiunto l’assistenza deisoccorritori del 118. L’attività forma-tiva di CDI Ambiente, Sicurezza e Sa-lute srl non si rivolge però solo alleaziende, ma anche ai medici interni allastruttura: in occasione dell’entrata invigore del Decreto Legislativo del 19agosto 2005 n. 187, attuazione della
direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioniminime di sicurezza e di salute relativeall’esposizione dei lavoratori ai rischiderivanti da vibrazioni meccaniche, so-no stati effettuati corsi specifici di ag-giornamento dei medici competenti.
CDI Ambiente Sicurezza e Salute srlMEDICINADEL LAVORO
CDI si aggiudica il bando di concorso per servizi di sicurezza sul lavoro nell’area Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta
“NOI DEL CDI” È IL NUOVO
MOTTO DI CDI-AMBIENTE
SICUREZZA E SALUTE
CHE COINVOLGE TUTTO
IL PERSONALE MEDICO,
COMMERCIALE E DI SEGRETERIA,
UNITO NELL’OFFRIRE
UN SERVIZIO SEMPRE PIÙ
ADEGUATO AL CLIENTE.
S I C U R E Z Z A S U L L A V O R O I C O N C O R S I
occupazionaleAddio stress
A T T I V I T À D I F O R M A Z I O N E I C O R S I
I corsi di CDI Ambiente, Sicurezza e Salute srl
Visite ed Esami Specialistici
Analisi Cliniche di Laboratorio
Diagnostica per immagini (TAC multistrato, MOC, Ecotomografia, Risonanza magnetica)
Medicina Preventiva e CDI-Check (check-up personalizzato)
Chirurgia Ambulatoriale
Diagnostica Domiciliare
Ambulatori Multidisciplinari
Odontoiatria
Medicina del Lavoro
PET, Medicina Nucleare
Radiochirurgia Cyberknife™
Sede CentraleMilano, Via Saint Bon 20 - Tel. 02.48317.1
Altre SediMilano, Largo Cairoli 2 - Tel. 02.48317.1
Milano, Viale Monza 270 - Tel. 02.2551925
Milano, Viale Abruzzi 14 - Tel. 02.29527357
Milano, Via P. Rossi 24 - Tel. 02.66227255
Milano, Via Teuliè 2 - Tel. 02.58317301
Milano, C.so Italia 8 - Tel. 02.72021675
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Centro prenotazioni: 199.11.77.44 - 02.48317.444 199.11.77.55 - 02.48317.555 (con il SSN) Costo delle telefonate per i numeri 199: Fascia di punta €cent/min. 11,88 (Lun.-Ven. 8.00/18.30 - Sab. 8.00/13.00). Fascia ridotta €cent/min. 4,65 (Lun.-Ven. 18.30/8.00 - Sab. 13.00/8.00 Festivi tutto il giorno)
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GIUGNO 2006
Direttore Responsabile Maurizio Guizzardi
Comitato di redazioneDaniela Carriero, Andrea Casasco,Roberto Colombo, Elena Gavardi, Enzo Grossi, Sergio Papa, Bruno Restelli.
Hanno collaborato inoltreFrancesca Brovelli, Federico Callioni, Roberto Colombo, Gian Paolo Cornalba,Domenico Rosario Cuda, Claudio Droghetti, Pietro Freschi, Enzo Grossi, Maurizio Guizzardi,Livio Luzi, Bruno Restelli.
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StampaMultigraf srl, Gorla Minore (VA)
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Tredici centri avanzati per la diagnosi, la cura e la prevenzione.
Il CDI al servizio della salute.
Milano, Via delle Primule 6 - Tel. 02.4221134
Milano, Via Ripamonti 190/D - Tel. 02.57401225
Milano, C.so XXII Marzo 57 - Tel. 02.70001664
Rho (MI), Via Magenta 41 - Tel. 02.93182396
Corsico (MI), Via Vigevanese 4 - Tel. 02.4406148
Cernusco S/N (MI), Via Torino 8 - Tel. 02.48317.1