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transcript
il marefonte di vita e opportunità di economia
fabrizio serena
Livorno 22 gennaio 2016UNITED NATIONS EDUCATIONAL SCIENTIFIC AND CULTURAL ORGANIZATION
Club UNESCO Livorno
CRESCITA BLU
L’EUROPA PER SUPERARE LA CRISI ECONOMICA E LE CRITICITA’ AMBIENTALI
__________________________
creazione di nuovi posti di lavoro attraverso l’incentivazione della ricerca e l’innovazione
tecnologica che individua cinque
principali valori chiave per garantire lavoro e
una crescita sostenibile:
1)Energia blu2)Acquacoltura3)Turismo marittimo costiero e di crociera
4)Risorse minerarie marine
5)Biotecnologia blu
CRESCITA BLU
5 elementi comuniper un'economia blu di successo
Regioni della MSFD
Le acque marine soggette alla sovranitàdegli Stati membri dell’UE includono:
•Mar Mediterraneo•Mar Nero •Mar Baltico•Oceano Atlantico NW•Azzorre•Madera•Isole Canarie
CRESCITA BLU
5,5 milioni di posti di lavoro
500 bilioni/anno di valore
CRESCITA BLU
Europa - un continente con una forte dipendenza dal maresottoposto a grandi pressioni
•mari europei - 11 220 000 km2
• 23 su 28 Statimembri dell'UE sono collegati al mare.• circa il 41% della popolazione (206 milioni) vive in regioni costiere dell'UE.
l'UE ei suoi Stati membri hanno compiuto un passo importantenella politica di salvaguardia dei mari formulando la MSFD
verso un buono stato ecologico
le politiche comunitarie favoriscono gli sforzi dei Paesi membri per consentire il successo dell’economia blu
attraverso specifiche misure:
See Blue Growth Study, ECORYS, 201210
COM(2003) 7179
COM(2008) 534.8
COM(2011) 8607
COM(2011) 8706
European Maritime Transport Space Directive 2014/89/EU5
Marine Strategy Framework Directive 2008/56/EC4
COM(2010) 584 final.3
European Marine Observation and Data Network Impact Assessment, 8.9.2010, SEC(2010) 998.
2
COM(2012) 473 final1
CRESCITA BLU
--------- CONVENZIONI: OSPAR, HELCOM, BARCELLONA, ecc. ---------
azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino
gli Stati membri devono adottare misure concrete per conseguire e/o mantenere un buono stato ecologico dell’ambiente marino
GES – Good Environmental Status
Marine Strategy Framework Directive
(2008/56/CE)
Il buono stato ecologico èdeterminato in base aiDescrittori Qualitativi.
fondamentale per raggiungere l’obiettivo è
l’adozione di unapproccio ecosistemico
MSFD - 2008/56/CE
f. serena
1) La biodiversità: habitat, specie (fisio-geografia e clima)
2) Le specie non indigene
3) I popolazioni ittici: sfruttamento sostenibile degli stocks
4) Tutti gli elementi della rete trofica marina
5) L’eutrofizzazione: perdita di biodiversità, degrado
dell’ecosistema
6) Integrità del fondo marino, e degli ecosistemi bentonici
7) Condizioni idrografiche
8) Le concentrazioni dei contaminanti
9) I contaminanti presenti negli organismi eduli della pesca
10)Le proprietà e le quantità di rifiuti marini
11)Fonti energetiche, comprese quelle sonore sottomarine
Allegato I - Descrittori Qualitativi
Approccio Ecosistemico
Convenzione sulla
Diversità Biologica
Produttività Biodiversità
Uso sostenibile
12
P r i n c i p i
Convention
on
Biological Diversity
1992
Ecosystem Approach
CBD
Art. 8 - tre principali elementi di valutazione della MSFD
Analisi delle caratteristichefisico-chimiche,
biologiche
Analisi delle pressioni e degli impatti
principali
Analisi degli aspetti socio-economici
European CommissionJoint Research Centre
Inst itute for Environment and Sustainability
ciclo gestionale
centralitcentralitàà del mare del mare come fattore di come fattore di
sviluppo e di crescitasviluppo e di crescita
1
le specificitle specificitààecologiche e culturali ecologiche e culturali del Mediterraneo, del Mediterraneo,
sono tali da rendere sono tali da rendere necessarie politiche necessarie politiche unitarie a livello di unitarie a livello di
bacino bacino
2
CARTA DI LIVORNO
http://www.sintai.sinanet.apat.it/msfd/
sottoregioni della MSFD
1)Mediterraneo Occidentale2) Ionio3) Adriatico
1
2 3
11Descrittori Qualitativi
2015Programmi
diMonitoraggio
2016Programmi
diMisure
GES2020
Stadi del processo della MSFD
2008 20202010 2012 2014 2015 20162004
Definiz ione e valutazione
iniziale del GES, target e indicatori
Valutazioni iniziali
Definizione dei programmi di monitoraggio,
sperimentazione
Definizione dei Piani di
Misura
Raggiungimento del GESFormulazio
ne della Direttiva
2008/56/CE
D.Lgs190/2010
Attuazione della
Direttiva
Implementazione dei Piani di Misura
Stadi del processo della MSFD
2008 20202010 2012 2014 2015 20162004
Definiz ione e valutazione
iniziale del GES, target e indicatori
Definiz ione e valutazione
iniziale del GES, target e indicatori
Valutazioni iniziali
Valutazioni iniziali
Definizione dei programmi di monitoraggio,
sperimentazione
Definizione dei programmi di monitoraggio,
sperimentazione
Definizione dei Piani di
Misura
Definizione dei Piani di
Misura
Raggiungimento del GES
Raggiungimento del GESFormulazio
ne della Direttiva
2008/56/CE
Formulazione della Direttiva
2008/56/CE
D.Lgs190/2010
Attuazione della
Direttiva
D.Lgs190/2010
Attuazione della
Direttiva
Implementazione dei Piani di Misura
Implementazione dei Piani di Misura
Noi siamoQUI
RT
MSFD 2008/56/CEAllegato I
piattaforme
Sottoregione med occ
RIFIUTI antropici sul fondo marino
GENERAL FISHERIES COMMISSION FOR THE
MEDITERRANEAN
Geographical Sub Areas
GSA 9
Data Collect ion FrameworkMEDI Trawl Surveys 1985-2013
Circa 7000 repliche
area di indaginerisultati
73%
57%
27% 24% 23% 21%
7% 5% 5% 4% 4% 3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%pl
astic
shop
pers
glas
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rags
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r
debr
is
frequency of main anthropical waste typologies
Frequenza delle principali tipologie di rifiuti antropici nelle acque toscane
Quagliodromo
Collelungo
Donoratico
Vecchiano
Versilia
RIFIUTI antropici sugli arenili
Tipologie di rifiuti spiaggiatiMarina di Alberese
53%
7%7%
27%
3% 3%
Plastica Gomma Tessuti Legno Metallo Vetro
Transetti di campionamento
Retino manta
RIFIUTI antropici nella colonna d’acqua (microplastiche)
DETRITUS
SEA BIRDS
PHYTOPLANKTON
INVERTEBRATESFILTER FEEDERS
EPIPELAGICFISH
ODONTOCETIPINNIPEDS
TOPPREDATORS
MESOPELAGICFISH
CRUSTACEANS
DogfishRays
SEA BIRDS
DETRITIVOROUS
NECTONICFISH
MYSTICETIWhales
MARINETURTLES
SEAWEEDS
CHONDRICHTHYANFILTER FEEDERS
CEPHALOPODS
BENTICFISH
ZOOPLANKTON
le microplastichesi distribuiscono nella colonna d’acqua. al
pari del plancton sono ingerite dagli
animali planctofagi. si inseriscono cosi
nella rete alimentare
Rete troficamarina
E Q B C a t e g o r i a e c o lo g ic a D is tu rb o0 .7 6 -1 h ig h A s s e n te
0 .6 1 -0 . 7 5 g o o d P ic c o lo0 .4 1 -0 . 6 0 m o d e r a te M o d e ra t o0 .2 1 -0 ,4 p o o r A lto
0 -0 . 2 0 b a d Se v e r o
Strumenti campionatori
DISTRIBUZIONE ED ESTENSIONE DEGLI HABITAT BENTONICICoralligeno di parete
esca
DISTRIBUZIONE ED ESTENSIONE DEGLI HABITAT BENTONICICoralligeno di parete
15 foto a dx15 foto a sin
Sito di studio
DISTRIBUZIONE ED ESTENSIONE DEGLI HABITAT BENTONICICoralligeno di piattaforma Motonave Poseidon
per indagine
Strumenti di indagine
ROV
MB
BennaSSS
Cartografia: Calafuria
profilo 1
f.ser
ena
Calignaia
Calafuria
Grotta del Boccale
Cartografia: Secche della Meloria - La Ciabatta
SUD
NORD
ISPRA
1975MonitoraggioRisorseEx L. 41/82
L.R.07/05
L.R.66/09
1996MonitoraggioAmbientale
L.979/82
D.Legs. 152/06
DM56/10
2004MonitoraggioBiodiversitàMarinaL.R.30/2015
Marine Strategy Framework Directive2008/56/CE
dati aggregati:
•sedimenti•indice TRIX •raccolta dati (MiPAAF, UE)
14 bacini idrografici
D. Lgs 152/06
Monitoraggio ambientale
Trend della biodiversitàplanctonica dell’area costiera toscana
Monitoraggio Ambientale
2,0
2,2
2,4
2,6
2,8
3,0
3,2
3,4
3,6
3,8
4,0
200
22
00
320
04
20
05
200
62
00
7
H di Shannon
sta
zio
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AT
01
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FM
05s
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LF
Phitoplancton Zooplancton
ISPRA
1975MonitoraggioRisorseEx L. 41/82
L.R.07/05
L.R.66/09
1996MonitoraggioAmbientale
L.979/82
D.Legs. 152/06
DM56/10
2004MonitoraggioBiodiversitàMarinaL.R.30/2015
Marine Strategy Framework Directive2008/56/CE
European Union
Data Collection Framework
North-Est Atlanticand
Mediterranean
NEA
MED
Monitoraggiorisorse
Programma UE(Data Collection Framework)
1994-2015
~ 20.000 siti
Programma nazionale
1978-2005
ProgrammaRaccolta Dati
(Data Collection Framework)
UEMiPAAF
1985-2015
Monitoraggio Risorse
Trend della biodiversitàdel mare toscano relativa alla fauna ittica
ISPRA
1975MonitoraggioRisorseEx L. 41/82
L.R.07/05
L.R.66/09
1996MonitoraggioAmbientale
L.979/82
D.Legs. 152/06
DM56/10
2004MonitoraggioBiodiversitàMarinaL.R.30/2015
Marine Strategy Framework Directive2008/56/CE
for a living planet
Piano d’Azione Regionale per la Biodiversità in Toscana
PRAA2007-2010
Obiettivo della Regione Toscana è conservare efficacemente la biodiversità terrestre e marina
attraverso la definizione delle specie e degli habitat a rischio
Monitoraggio Biodiversità marina
1° FaseIndividuazione di target relativi a
specie e habitatmarini
2°°°° FASEApprofondimento di analisi sui target marini e prime riflessioni
sulle cause di minaccia
3°°°° FASEDefinizione di obiettivi e azioniper la conservazione della
Biodiversità
Monitoraggio Biodiversità marina
f. sere
na
f. sere
na
f. sere
na
for a living planet
MonitoraggioBiodiversità marina
2004
BIOMARTBIOMART
L.R.30/2015Norme per la conservazione e
la valorizzazione del patrimonio naturalistico ambientale regionale
MiATTM
logo of tishreen univ.jpg
ISPRA
http://sira.arpat.toscana.it/medlem/
ARPAT
FRIS
SMS
DFMR
number of reported individuals
1
11
11
2222
2
33
44
56
68
8
88
17
19
2328
44
125136140
224
281525
682736
0,1 1 10 100 1000
Mobula mobularCetorhinus maximus
Prionace glaucaCarcharodon carcharias
Hexanchus griseusIsurus oxyrinchusGymnura altavelaAlopias vulpinus
Galeorhinus galeusCarcharhinus plumbeus
Lamna nasusAlopias superciliosus
Sphyrna zygaenaCarcharhinus obscurus
Heptranchias perloOdontaspis ferox
Himantura uarnakSquatina oculata
Carcharhinus brachyurusTaeniura grabata
Squatina squatinaCarcharhinus altimus
Pteromylaeus bovinusCarcharhinus falciformis
Sphyrna tudesGaleocerdo cuvieri
Hexanchus nakamuraiRhizoprionodon acutus
Rhinobatos halaviCarcharhinus limbatus
Rostroraja albaSquatina aculeata
Sphyrna mokarranIsurus paucus
2250 records
3058 individui
march 2014
number of reported individuals
1
11
11
2222
2
33
44
56
68
8
88
17
19
2328
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125136140
224
281525
682736
0,1 1 10 100 1000
Mobula mobularCetorhinus maximus
Prionace glaucaCarcharodon carcharias
Hexanchus griseusIsurus oxyrinchusGymnura altavelaAlopias vulpinus
Galeorhinus galeusCarcharhinus plumbeus
Lamna nasusAlopias superciliosus
Sphyrna zygaenaCarcharhinus obscurus
Heptranchias perloOdontaspis ferox
Himantura uarnakSquatina oculata
Carcharhinus brachyurusTaeniura grabata
Squatina squatinaCarcharhinus altimus
Pteromylaeus bovinusCarcharhinus falciformis
Sphyrna tudesGaleocerdo cuvieri
Hexanchus nakamuraiRhizoprionodon acutus
Rhinobatos halaviCarcharhinus limbatus
Rostroraja albaSquatina aculeata
Sphyrna mokarranIsurus paucus
2250 records
3058 individui
march 2014
Gymnura altavela4%
Alopias vulpinus4%
Isurus oxyrinchus5%
Carcharodon carcharias
9%
Hexanchus griseus7%
Other specie7%
Prionace glauca17%
Cetorhinus maximus
22%
Mobula mobular25%
M obula mobular (Bonnaterre, 1788)
IlSantuario Pelagos
istituito nel 1991circa
87.500 km2
Monitoraggio Biodiversità marina
RETE OPERATIVA CETACEI e TARTARUGHE MARINE
LINEE GUIDA MINISTERIALI N.89/2013
SEGNALAZIONI
CCPP
Compila scheda ALL.1
Detiene RegistroIstruz. MATTMISPRA
PROTEZIONE
CIVILE
ARPATASLIZSLTCFSUNISI
OPERATORESCIENTIFICO(Opera su carcasse senza autorizzazionein deroga)
SINDACO perSMALTIMENTI:
-INCENERIMENTO-IN MARE (SOLO SEAUTORIZZA ASL)-MUSEO
CENTRO DI RECUPEROCRAS LOCALECESFA TOSCANA
BREVE<15 GGCENTRO 1°SOCCORSO
Esemplare Vivo OPERATORE SCIENTIFICO(Opera solo con Autorizzazione in Deroga DPR 357/97)
INVIO DATI MATTM
OTBREGIONETOSCANA
Esemplare Morto
Liberazione in mare
RIABILITAZIONE
LUNGA> 15 GGCENTRO TERAPIA E RIABILITAZIONE
La rete toscana
REGIONETOSCANA
ARPAT
Università di Siena
Università di Padova
IZS Toscana-Lazio di Pisa
Elba
Orbetello
Livorno
Viareggio
Cecina
Centro WWF Massa Carrara
AcquarioComunale di
Livorno
AcquarioComunale di
Grosseto
Centro TARTANET Talamone
Acquario M2Marina di Campo
ARPAT
ZooprofilatticoToscana-Lazio
di Pisa
Piombino
Univ.Siena
IBEM
Univ.Pisa
Autorizzazione in deroga
F.SerenaF.Serena
Attività di recuperocetacei
San Rossore2011
f. serena
Viareggio2012
Attività di recuperocetacei rari
Zifio
Cogia
Grampo
Il cogia di Owen (Kogia sima) è una delle tre specie di odontoceti della famiglia Physeteridae. È difficile avvistarlo in mare. Le nostre conoscenze provengono dallo studio dei soli individui spiaggiati.
f. serena
0
0,5
1
1,5
2
2,5
33,5
4
4,5
5
nu
mer
o d
i in
div
idu
i
gennaio
feb br
aiom
arzo
april
emag
giogi
u gnolu gl
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osto
sette
mbr e
ottobre
nove
mbr e
dicem
bre
Elba
Livorno
Viare ggio
Follon ica
Ce cina
42%
5%
16%
5%
32%
Stenella Tursiope Capodoglio Gobicefalo IndeterminatoAltri
La tartaruga liuto (Dermochelyscoriacea) è la più grande tra le tartarughe marine. È l'unica specie della famiglia Dermochelyidae. Vive nei mari caldi e temperati. Non nidifica in Italia. In Mediterraneo èrara
Attività di recuperotartarughe
Liuto
Comune
Verde
26%
51%
21%
2%
avvistamento recupero in mare spiaggiamento cattura
0
2
4
6
8
10
12
14
Numero di individui
genn
aio
febb
rai o
mar
zo
aprile
mag
gio
giug
no
lugl
io
agos
tose
ttem
bre
otto
bre
nove
mbr
edi
cem
bre
Orbetello
Livorno
Viareggio
Follonica
Cecina
Chelonia mydas
caretta
Quelle vive, dopo le cure e un periodo di osservazione,
vengono sempre rilasciate previa
marcatura
Attività di rilasciotartarughe
f. serena
f. serena
Attività di rilascioTartarughe
Fondamentale è il supporto della Guardia Costiera
Grosseto
Corsica
15/10
11/10
23/1026/10
14-28/11
3-13/11
Ultimo fix 8/12
Tartaruga Go Go LuceCCL 38 cm
Durata del tracking 59 giorniLunghezza rotta:1504 kmVelocità media 1.3 km/h
Grosseto
Corsica
15/10
11/10
23/1026/10
14-28/11
3-13/11
Ultimo fix 8/12
Tartaruga Go Go LuceCCL 38 cm
Durata del tracking 59 giorniLunghezza rotta:1504 kmVelocità media 1.3 km/h
GoGoLuce
ANALISI DI LABORATORIO
Istituto Zooprofilattico di Pisa: necroscopia
Università di Siena:contaminanti e microplastiche
ARPAT:contenuto stomacale, stima dell’età
…analisi della dieta
Otolitidei pesci
Becchidei molluschicefalopodi
Crostacei
f. serena
Il quarto DQ della MSFD, la rete trofica è in grado di spiegare le criticità che condizionano l’ecosistema
MSFD 2008/56/CE4° DQ: tutti gli elementi della rete trofica marina
Rapporto annuale dell’attività dell’OTB
Anno 2015
f. serena
grazie per l’attenzione