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Il mercato internazionale Il mercato internazionale dei vini e le produzioni dei vini e le produzioni italianeitalianeLo scenario attuale e le future Lo scenario attuale e le future prospettiveprospettive
Corso Marketing VitivinicoloCorso Marketing VitivinicoloLezione n. ro 0Lezione n. ro 0
Lo scenario mondiale
Lo scenario mondiale
Africa4,9%Oceania
2,4%
Resto Europa13,5%
UE - 2545,6%
Asia21,5%
America12,0%
Fonte: O.I.V.
La produzione del vino nel mondoSuperfici (ha) 2004
Lo scenario mondiale
Europa; 210.135; 70%
Asia; 13.760; 5%
America; 48.897; 16%Africa; 11.105; 4%Oceania; 15.003; 5%
La produzione del vino nel mondoMigliaia di ettolitri (2004)
Fonte: O.I.V.
Lo scenario mondiale
1991-1995
1996-2000
2001-2004
258.000
260.000
262.000
264.000
266.000
268.000
270.000
272.000
274.000
La produzione del vino nel mondoMigliaia di ettolitri (evoluzione 1991-
2004)
Fonte: O.I.V.
Lo scenario mondiale
Asia; 16.604; 7%
Resto d'Europa; 34.347; 14%
UE-15; 126.949; 54%
America; 47.440; 20%
Africa; 7.116; 3%Oceania; 5.111; 2%
Consumo del vino nel mondo
Fonte: O.I.V. (2004)
Lo scenario mondiale
33,9
4,3
12,9
37,3
11,8
12,0
42,2
17,7
16,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
1994 2000 2004
Altro
Nuovi produttori
Produttori tradizionali
Volume esportazioni mondiali
Fonte: FAOSTAT (2004)(milioni di ettolitri)
66%
8%
25%
61%
19%
20%
55%
23%
22%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
1994 2000 2004
Altro
Nuovi produttori
Produttori tradizionali
Volume esportazioni mondiali
Lo scenario mondiale
Fonte FAOSTAT (2004)
• Aumenta la produzione totale• Aumenta la produzione dei nuovi competitors•Aumentano le esportazioni
%
Lo scenario mondiale
Germania; 592; 3%
Francia; 6.920; 35%
Spagna; 1.836; 9%
Altri paesi; 2.520; 13%Australia; 2.002; 10%Sud Africa; 533; 3%
Italia; 3.550; 18%
Stati Uniti; 745; 4%
Argentina; 221; 1%Cile; 835; 4%
Fonte: FAOSTAT (2004)
Principali paesi esportatori Valoriin milioni di US $
Principali paesi esportatori volumi
ton
Lo scenario mondiale
Stati Uniti; 3.874; 5%Sud Africa; 2.613; 3%
Cile; 4.682; 6%Altri paesi; 14.080; 18%
Australia; 6.461; 8%
Italia; 14.359; 19%
Germania; 2.713; 4%
Spagna; 13.522; 18%
Francia; 14.350; 19%
Fonte: FAOSTAT (2004)
Grado di propensione all’export
Lo scenario mondiale
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
Francia Italia Spagna Australia Argentina Cile Stati Uniti Sud Africa
Lo scenario nazionale
La struttura produttiva nazionale
Lo scenario nazionale
ha a vite N. Aziende ha a vite N. Aziende ha a vite N. AziendePer vini DOC-DOCG 209.794 105.019 190.852 92.590 233.522 108.711Per altri vini 853.536 1.512.454 671.535 1.089.352 442.057 694.894
Totale 675.580 770.206
1982 1990 2000
La struttura produttiva nazionale
Lo scenario nazionale
Superfici Aziende Sup. media meno di 0,20 28.297 285.023 0,10 0,20-0,30 25.618 110.136 0,23 0,30-0,50 44.252 115.562 0,38 0,50-1 77.242 107.916 0,72 1-2 106.188 74.350 1,43 2-3 70.838 29.205 2,43 3-5 88.588 24.347 3,64 5-10 97.447 16.067 6,07 10 ed oltre 137.109 7.600 18,04
675.580 770.206 0,88
La struttura produttiva nazionale
Lo scenario nazionale
34 DOCG - 313 DOC - 118 IGT - 84 strade del vino
33,1%
19,5%
2,3%
13,8%
2,5%
6,0%
1,5%
3,5% 3,3%
5,7%
0,9%
14,3%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
Materie primeagricole
Derivati dei cereali Ortaggi trasformati Frutta trasformata Altre bevande Vino
Import
Export
Fonte: INEA (2004)
Volume import –export agroalimentare italiano
Lo scenario nazionale
Posizione del vino nell’import –export agroalimentare italiano: il caso vino rosso VQPRD
Lo scenario nazionale
Vini rossi e rosati VQPRD 987,7 5,0% 6,3%Conserve di pomodoro 864,9 4,4% -7,2%Pasta alimentare (non all'uovo) 860,6 4,4% 1,9%Olio d'oliva vergine ed extrav. 655,1 3,3% 12,9%Biscotteria e pasticceria 620,1 3,2% 63,4%Totale primi 5 prodotti 3.988,4 20,3% 8,8%Totale esportazioni 19.681,4 100,0% 3,9%
2004 meuro
% sul tot 2004
Var.% 2004/03
Primi 5 prodotti di esportazione
Fonte: INEA (2004)
Quantità import –export vino italiano
Lo scenario nazionale
1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
0
500000
1000000
1500000
2000000
2500000
Importazioni
Esportazioni
Fonte: INEA (2004)
Lo scenario nazionale
1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
0
500000
1000000
1500000
2000000
2500000
3000000
3500000
Importazioni
Esportazioni
Import –export vino italianoValori correnti (x1.000 €)
Fonte: INEA (2004)
Import –export vino italianoValori correnti €/ton
Lo scenario nazionale
1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
Esportazioni
Importazioni
Fonte: INEA (2004)
Lo scenario nazionale
Vini aromatizzati6%Altri vini (liquorosi)
1%
Vini rossi e rosati VQPRD33%
Vini bianchi VQPRD12%
Vini frizzanti6%
Spumanti7%
Champagne1%
Vini bianchi non VQPRD17%
Vini rossi e rosati non VQPRD
17%
Export vino italiano 2004Per categorie di prodotto % valore
3.008,6 milioni di €
Fonte: INEA (2004)
Lo scenario nazionale
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
USA Germania Regno Unito Svizzera Altri
Export vino italiano 2004Principali destinazioni dell’export
Fonte: INEA (2004)
€ x
1.00
0
Lo scenario nazionale
Altri vini (liquorosi)2% Vini aromatizzati
1%
Champagne50%
Spumanti3%Vini frizzanti
1%
Vini bianchi VQPRD5%
Vini bianchi non VQPRD13%
Vini rossi e rosati VQPRD7%
Vini rossi e rosati non VQPRD
18%
Import vino italiano 2004Per categorie di prodotto % valore
249,5 milioni di €
Fonte: INEA (2004)
Import vino italiano 2004Principali paesi di provenienza dell’import
Lo scenario nazionale
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
Francia Spagna Portogallo Germania Altri
€ x
1.00
0
Fonte: INEA (2004)
Le sfide future
Adattarsi alle diverse aspettative del consumatore
Le sfide
• Minori consumi, maggiore qualità
• Consumi e salute alimentare
• L’approccio culturale nel consumo dei vini
Difendere il sistema porduttivo locale dalle sfide della globalizzazione
Le sfide
La sfida della globalizzazione:• Aumentano le produzioni mondiali (soprattutto per ingresso di
nuovi competitors)• Produttori tradizionali e nuovi competitors hanno necessità
di incrementare le esportazioni
La differente struttura produttiva:
Produttori tradizionali: piccole imprese, alto livello di differenziazione sia in termini geografici, sia di segmenti qualitativi
Nuovi competitors: grandi imprese, minore differenziazione, maggiore presenza nei segmenti qualitativi popular e premium
Le differenti strategie
Le sfide
Nuovi competitors: Valorizzazione delle produzioni prevalentemente con strategie di branding, fidelizzando il consumatore al nome del produttore.
Strategia ideale per vini basic, popular and premium venduti a livello di grande distribuzione o in mercati “giovani”
Produttori tradizionali: La strategia ideale è il frutto della combinazione tra tradizione e innovazione, implementando il know how locale con le aspettative del mercato internazionale Strategia ideale per segmenti di qualità superiore
I segmenti di qualità
Le sfide
€
Cantina consumatore
Str
ate
gie
Leadership di prodotto
Leadership di prezzo
< 3
<1.
1
Basic
>15
0
>30 Icon Sassicaia
75.1
- 1
50
15-3
0 Ultrapremium
II
Brunello di MontalcinoSolaiaRosso superiore Ornellaia
15.1
-
75
3.35
-15 Ultra
premiumI
Barolo Chianti classicoAmarone di ValpolicellaSagrantino di Montefalco
7.1
- 1
4
2.25
-3.3
5
SuperPremium
Barbera del MonferratoChianti RufinaRosso di MontalcinoNobile di Montepulciano
5 .1
- 7
1.65
-2.2
5
PremiumMorellino di ScansanoNero d’AvolaPinot neroCirò superiore
3.1
- 5
1.1-
1.65 Popular
premium
LambruscoMerlotAglianicoRosso Toscano
Le differenti strategie
Le sfide
- Mantenere elevata la qualità (di prodotto e di processo)
- Curare il posizionamento competitivo a partire dai costi di produzione
- Conquistare i gusti internazionali senza perdere la propria identità locale
- Capacità di penetrare nella moderna distribuzione
- Inventare nuove forme di consumo (wine bar, enoturismo, ecc.)
- Customer satisfation e customer education
Le differenti strategie
Le sfide
Distribuzione
Prodotto Prezzo
Comunicazione
Produttori italiani: la sfida principale
sapere “vendere bene” oltre che avere la capacità di “produrre bene”