Il progetto, sviluppato in collaborazione tra una Scuola Media “Severi - IV Novembre”, IIS...

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Il progetto, sviluppato in collaborazione tra una Scuola Media “Severi - IV Novembre” , IIS “Piero Della Francesca” ed ISIS “Margaritone” di Arezzo , ha voluto realizzare, in una logica di integrazione e continuità tra percorsi di studio, un itinerario didattico di rafforzamento delle competenze linguistiche disciplinari per alunni stranieri che frequentano il terzo anno della scuola media di primo grado ed il biennio della secondaria.

Il progetto ha avuto come obiettivo principale la promozione del successo scolastico e l’innalzamento del livello formativo degli alunni stranieri che, pur avendo acquisito un sufficiente livello di alfabetizzazione in italiano L2, hanno presentato tuttavia difficoltà nell’uso della nuova lingua per studiare e per seguire gli apprendimenti comuni.

Il progetto ha previsto, una serie di attività didattiche pomeridiane che coinvolgono alunni stranieri ed italiofoni per lo sviluppo delle competenze linguistiche in L2, lessico specifico e metalinguaggi, strutture e sintassi, necessarie nello studio delle diverse aree disciplinari (umanistica, scientifica, tecnica) comprese nei curricoli

Esso ha inoltre coinvolto alunni italiani e stranieri, famiglie, docenti e personale ATA e si è avvalso della collaborazione di enti territoriali ed altre

organizzazioni esterne (per supporto di tipo logistico e documentazione didattica).

1. Alunni stranieri provengono da circa 20 diversi paesi, prevalentemente

extraeuropei,

2. Appartenenza a diversi ceppi linguistici

3. Difficoltà nell’apprendimento in lingua italiana e nello studio delle discipline.

4. Ostacoli dovuti al diverso piano di studi seguito prima del trasferimento in scuole

italiane.

5. Studenti che si trovano inoltre in ritardo di uno o più anni rispetto nel percorso

scolastico sia per motivi legati agli spostamenti dal paese d’origine, sia a causa di

ripetenze avvenute nella scuola italiana dovute alle difficoltà linguistiche.

6. Inserimenti tardivi ad anno scolastico avviato e comportano per la scuola un

impegno organizzativo di non facile gestione.

7. Difficoltà nella relazione con le famiglie, le quali hanno spesso le stesse

problematiche di comunicazione in italiano dei figli, oltre ad una scarsa

conoscenza della struttura e dei meccanismi di funzionamento della scuola

italiana.

8. Difficoltà linguistiche messe in evidenza anche dai risultati scolastici che risultano

sotto la media rispetto agli studenti italiani.

1. I tre istituti hanno offerto ogni anno percorsi di

accoglienza

2. corsi per l’apprendimento dell’italiano L2 a diversi

livelli,

3. attività di tutoring

4. attività di sportello pomeridiano mirate al superamento

di difficoltà nell’apprendimento in italiano delle

discipline curricolari.

Numero di alunni stranieri negli istituti coinvolti.

I tre istituti scolastici coinvolti nel progetto sono frequentati da un

numero rilevante di alunni stranieri, in percentuale, rispetto alla

popolazione scolastica complessiva, pari all’11% in due degli

istituti partners e al 21% nella scuola capofila.

I dati degli ultimi anni dimostrano una marcata tendenza alla crescita

di questi valori. In particolare nella scuola superiore, dove si

registra una forte concentrazione nelle classi dei primi tre anni.

1. Realizzare azioni positive per la valorizzazione della multiculturalità;

2. Promuovere le pari opportunità in ambito scolastico per le/gli studenti

stranieri;

3. Garantire le condizioni per il raggiungimento del successo scolastico

4. Favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione,

5. Creare una rete di soggetti ( docenti, alunni, famiglie, territorio) che riesca

attivamente a collaborare in un processo continuo di confronto, scambio,

cambiamento reciproco.

1. Sperimentare forme di ingresso dell’educazione e della didattica interculturale nei

curricoli scolastici, utilizzandone i caratteri di interdisciplinarità e trasversalità, sia

attraverso corsi di formazione per il personale della scuola sia attraverso l’adozione di

metodi che coinvolgano gli stessi studenti (co-operative learning, peer education).

2. Promuovere negli alunni stranieri le abilità comunicative interpersonali di base.

3. Sviluppare negli alunni stranieri capacità comunicative in italiano. Sviluppare linguaggi

specifici, per l’utilizzo dell’italiano come lingua veicolare per l’acquisizione delle

conoscenze disciplinari.

4. Formare il personale della scuola creando competenze specifiche nel campo della

didattica interculturale.

5. Garantire l’accessibilità ai contenuti del curricolo, attraverso la semplificazione dei

testi e dei messaggi e la facilitazione degli apprendimenti.

6. Formare alunni tutor italiani che possano, attraverso le tecniche di peer education e

co-operative learning, favorire il processo di integrazione linguistica degli alunni

stranieri.

7. favorire l'applicazione di problem solving e transfert.

8. Migliorare l’organizzazione dell’attività di ricerca e di documentazione didattica.

Gli Istituti coinvolti hanno realizzato un progetto di ricerca-azione

relativo all’italiano L2 per lo studio, che si prefigge di far acquisire

capacità necessarie all’apprendimento, alla crescita culturale

oltre che alla comunicazione quotidiana.

1. Sono stati individuati tre NUCLEI TEMATICI:

Umanistico ( Italiano, storia, geografia, storia dell’arte)

Scientifico (scienze naturali, fisica, matematica)

Tecnico ( riferito a discipline specifiche di indirizzo in relazione alla

tipologia di ciascuna scuola).

2. Ogni nucleo tematico è stato sviluppato in un corso di 12 ore da svolgersi in laboratori

pomeridiani ai quali partecipano gruppi di 12 alunni (stranieri ed italiani).

3. Ogni istituto partner ha individuato, su segnalazione dei coordinatori delle classi,

sentito il C.d.C., 20 alunni non italofoni che necessitano di un sostegno nello studio in

L2, oltre a 20 alunni italiani, destinati ad attività di tutoring.

4. 32 alunni per Istituto (20 non italofoni e 12 Tutor) per un tot di 96 unità, divisi in 8

gruppi misti che hanno lavorato a classi aperte fra le rispettive scuole.

5. Ciascun gruppo ha sviluppato ogni nucleo tematico ( Umanistico, Scientifico,Tecnico)

Nuclei tematici Numero gruppi

Ore per modulo

TOT. ORE DI DOCENZA

Umanistico 8 12 96

Scientifico 8 12 96

Tecnico 8 12 96

TOTALE 24 36 288

Numero gruppi

Alunni stranieri

per gruppo

Alunni tutor per gruppo

TOTALE ALUNNI

8 6 6 96

Gli insegnanti coordinatori di classe, sentito il C.d.C., segnaleranno al docente referente di progetto gli alunni non italofoni che, sulla base dei test di ingresso e di altre griglie di osservazione, necessitano di specifico sostegno in L2 per lo studio.

L’individuazione degli alunni tutor ha tenuto conto della formazione pregressa delle eccellenze scolastiche, della disponibilità all’accoglienza e della capacità di interagire con i compagni. I C.d.C ne terranno conto in sede di valutazione anche per il riconoscimento del credito scolastico.

Le attività laboratoriali sono state condotte

da docenti interni degli istituti partners,

individuati in base alle competenze ed ai

titoli posseduti nell’ambito della didattica

interculturale.

1. Coordinamento di Progetto ( i Dirigenti Scolastici delle tre scuole) Supervisione attività di progetto, di monitoraggio e di valutazione finale

2. Coordinamento di Istituto (1 docente per ciascun Istituto) Progettazione, coordinamento delle attività di progetto all’interno del proprio istituto.

3. Gruppo di lavoro Interscolastico (1 docente per ciascun Istituto) Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività comuni.

4. 2 docenti per ciascun ambito disciplinare individuato (Umanistico, Scientifico, Tecnico)

5. Attività di docenza nei laboratori pomeridiani. Avranno il compito di determinare negli allievi non italofoni e tutor condizioni socio-affettive favorevoli che inducano nei ragazzi atteggiamenti positivi verso i loro compiti di apprendimento e promuovano in loro il senso di responsabilità, il coinvolgimento attivo, l'autonomia, la fiducia.

6. Hanno avuto competenze di educazione interculturale e facilitazione linguistica

Laboratorio linguistico.Laboratorio multimediale.

1. Testi di facilitazione linguistica di L1 ed L22. Testi semplificati. Poiché è strumento fondamentale che

facilita la comprensione del contenuto disciplinare, permette all’alunno di iniziare l’apprendimento del lessico specifico e può essere utilizzato in modo sufficientemente autonomo dall’alunno, per applicare e apprendere strategie di lettura e di studio.

3. Infine, è uno strumento “ponte”, per permettere all’alunno di avvicinarsi poi al testo di classe e viene quindi utilizzato per un periodo limitato di tempo.

1. Moduli di conoscenza ed integrazione tra i componenti dei gruppi, realizzati attraverso simulate, giochi di ruolo, espressione del sé, azioni di facilitazione alla relazione con gli altri, per favorire la creazione di un clima sereno e sostenibile.

2. "Peer education": promuove l’"educazione tra pari", valorizzando il gruppo come strumento di crescita e di cambiamento, sviluppando competenze cognitive e relazionali.

3. "Cooperative learning": si presta a gestire diversamente la didattica in qualunque materia curriculare, migliora l’apprendimento sviluppando l’interazione.

4. Attività laboratoriali. Semplificazione dei testi. Individuazione parole chiave.

5. Uso di altri canali comunicativi.6. Modalità interattive, circle time7. Uso dei laboratori multimediali. Per un maggiore

coinvolgimento degli alunni e il loro auto- apprendimento sarà utilizzato il computer con il quale si potranno potenziare le abilità di base sia dell’ascolto, sia del parlato che della scrittura.

1. Analisi delle abilità cognitive, comunicative e di studio richieste dalle materie curricolari.

2. Ricognizione sulle difficoltà per gli alunni stranieri3. La lingua che si usa a scuola nei libri di testo, nel parlato

dell’insegnante, nell’interazione scolastica.4. Consapevolezza linguistica e microlinguistica dell’insegnante,

strategie di semplificazione/guida alla comprensione: opportunità e modalità

5. Livelli di facilitazione: accesso al contenuto, alla lingua- apprendimento cooperativo (co-operative learning)

Il gruppo di lavoro Interscolastico gestisce le attività di verifica del progetto, sia durante il suo svolgimento che

in fase finale.

1. Sono oggetto della verifica:2. L’organizzazione delle attività3. I tempi e gli orari programmati.4. La rispondenza ai bisogni dei soggetti coinvolti.5. L’adeguatezza dello sviluppo dell’idea progettuale. 6. La ricaduta su tutti gli alunni (italiani e stranieri).

La verifica è stata svolta con elaborazione di schede, analisi dei dati e riflessioni per l’intervento successivo, colloqui con i ragazzi e le loro famiglie.

Il gruppo di lavoro Interscolastico si è riunito periodicamente per azioni di monitoraggio e verifica, ipotizzando le azioni di feed-back e gli eventuali aggiustamenti ove è stato necessario.

METODO DI STUDIOTESTOMAPPA

Esempi mappe concettualiEsempi mappe concettuali

oFISICAFISICAoSCIENZESCIENZEoMATEMATICAMATEMATICA

1. I.S.I.S. “Margaritone”- Prof. Delle Rose M.Giuseppina2. IST.D’ARTE “Piero della Francesca”- Prof.Tagliaferri Luciano3. IST.COMPRENSIVO “F.Severi”- Prof.Giannini

1. Fratini Silvia2. Boldrini Paola3. Poggi Roberta4. Cecconi Gianni5. Battista GianPaolo

1. Meazzini Daria2. Ciofini Alessandra3. Pucci G.Luca4. Chiasserini Nicoletta5. Facchinelli Enrica6. Cicchitelli Sonia7. Mariucci Caterina

1. Batini Elisabetta2. Matteini Sara3. Garavelli M.Luisa4. Brunetta Valentini5. Gori6. Rosi