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IL RISCHIO BIOLOGICO

DOCUMENTAZIONE TECNICO/LEGISLATIVAEdizione a cura dei Medici Competenti dell’AO di Pavia

RISCHIO BIOLOGICO

Per rischio biologico si intende la probabilità didanno derivante da esposizione ad un agentebiologico, che venuto a contatto con l’uomo,possa penetrare nell’organismo, riprodursi eprovocare la malattia.

Agente biologico : qualsiasi microrganismo, anchese geneticamente modificato, coltura cellulare oendoparassita umano che potrebbe provocareinfezioni, allergie od intossicazioni.

Classificazione degli agenti biologici :

Gruppo 1:poche probabilità di causare patologie insoggetti umani (commensali presenti in modoubiquitario, di norma non patogeni).

Gruppo 2 :rischio per i lavoratori;poche probabilità di propagarsi in comunità;esistono efficaci misure profilattiche oterapeutiche: vaccinazioni, immunoglobuline,antibiotici (es. clostridio del tetano, salmonelle non tifoidea, virusdella mononucleosi, del morbillo, dell’influenza, parassiti e funghi comecandida e criptococco).

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Gruppo 3 :possono causare malattie gravi nell’uomo, seriopericolo per i lavoratori;sono disponibili efficaci misure profilattiche oterapeutiche (es. bacillo dell’antrace, brucella, micobatteridella tubercolosi, virus HIV, HBV, HCV, prioni tipo BSE, pochiparassiti come Echinococco, Plasmodium falciparum, Taeniasolium e funghi come Coccidioides o Histoplasma).

Gruppo 4 :possono produrre gravi malattie nell’uomo;elevato rischio di propagazione nelle comunità;non sono disponibili efficaci misure profilatticheo terapeutiche (gli appartenenti a questo gruppo sono tuttivirus es. Lassa, Ebola, Marburgo, della febbre emorragicadel Congo).

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EBOLA e Marburg• Malattia emorragica - sintomi

influenzali con febbre>38.5 (virus ad RNA)

• Contagio in fase sintomatica• Contagio per contatto diretto con

mucose e liquidi biologici contaminati• liquido seminale contagioso per 6/7

settimane

PROTEZIONE

• occhiali/guanti/facciale filtrante FFP3• 1 metro di distanza• isolamento del paziente per 21 giorni• candeggina 1%

Guanti monouso chirurgici e da esame

• Marchio CE come DPI di III categoria ai sensi del D.Lgs. 475 del 04.12.1992 con riferimento alla norma tecnica EN 374 inerente la protezione contro microrganismi di classe 3

• taglie adeguate e numero sufficiente• Testati come impermeabili a bacteriofago

ΦΦΦΦX174

§ La congiuntiva è suscettibile all’ingresso dimicrorganismi; le mani contaminate rappresentano ilveicolo più frequente di introduzione di infezioniattraverso la congiuntiva.

§ Gli occhiali protettivi devono essere indossatitutte le volte che si è a contatto ravvicinato con uncaso di Ebola/SARS/TBC

§ Questi DPI devono essere indossatiassolutamente quando si eseguono manovreassistenziali in grado di generare aerosol o diffusioneo schizzi di liquidi corporei;

Protezione degli occhi

Sequenza raccomandata di rimozione dei DPI:

1. rimozione dei guanti arrotolandoli dal polso, senzatoccare la cute

2. rimozione del camice facendo attenzione a piegarlocon all’interno la parte esterna contaminata,smaltimento in un cestino con coperchio

3. lavaggio delle mani4. rimozione degli occhiali protettivi o della visiera;5. rimozione della maschera/respiratore facendo

attenzione a toccare solo le stringhe e non lasuperficie contaminata, smaltimento in un cestinocon coperchio

6. lavaggio delle mani

Pericoli per la gravidanza• Cytomegalo-virus (CMV), Virus dell’epatite

B (HBV), Human-immunodeficiency-virus(HIV); Parvovirus umano B19; virus dellaRosolia, Varicella-zoster virus e Famigliadegli Herpes virus:

• Basso peso alla nascita, difetti congeniti,ritardi e disordini dello sviluppo, carcinomiinfantili (HIV), aborti spontanei.

• Profilassi e igiene ospedaliera (lavaggiomani)

Prevenzione punture

• DISPOSITIVI DI SICUREZZA COME AGHI REINCAPPUCCIABILI E VACUTAINER

• IN OGNI CASO NON REINCAPPUCCIARE• UTILIZZO DI AGOBOX (DPC)• ELIMINARE UNDER REPORTING (30/40 %)• FORMAZIONE• IMMUNOPROFILASSI• USO DI GUANTI (DPI)

IMMUNOPROFILASSIVaccinazione alla nascita 3°

MESE5° 11° 12° 15° 3°

ANNO5-6

difterite-tetano-pertosse

DTP DTP DTP DTP DT

Antipolio IPV IPV IPV IPV

Antiepatite B HB(1) HB HB HB HB (2)

morbillo-parotite-rosolia

MPR MPR

Haemophilus influenzae b Hib Hib Hib

11-12 14-15

VARICELLA

pcv pcv

Men c Men c

pcv

Men c

Note al calendario vaccinale• nota 1) Nei nati da madri positive per HBsAg, da

somministrare entro 12-24 ore, conimmunoglobuline specifiche antiepatite B; secondadose a distanza di 4 settimane dalla prima, terzadose dopo il compimento della ottava settimana equarta dose in un periodo compreso tral'undicesimo ed il dodicesimo mese di vita.

• nota 2) Ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 165,per gli adolescenti non precedentemente vaccinati.

• In rosso le novità del futuro calendario vaccinale obbligatorio.

PROCEDURA AZIENDALE PER RISCHIO BIOLOGICO

• INFORTUNIO A RISCHIO BIOLOGICO• ACCESSO IMMEDIATO AL PRONTO SOCCORSO

MUNITO DELLA SCHEDA “Segnalazione interna d’infortunio sul lavoro ” FIRMATA DAL RESPONSABILE DEL SERVIZIO (IN SUA ASSENZA DAL MEDICO DI TURNO O DI GUARDIA) E DAL DIPENDENTE.

• IL PS INFORMA LA DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO CHE INVIA LA DOCUMENTAZIONE ALL’UFFICIO PERSONALE DELLA ASL

MONITORAGGIOPOSTESPOSIZIONE

• PROTOCOLLO OPERATIVO PER SCREENING SIEROLOGICO A SEGUITO DI INFORTUNIO A RISCHIO BIOLOGICO

• (PER SOSPETTO CONTATTO CON PAZIENTI HBV-HCV-HIV POSITIVI O SOSPETTI TALI)

• 1) prelievo al TEMPO ZERO sulla fonte e sul dipendente (a cura del medico del PS):

• HbsAg - HBsAb - HBcAb - Anti-HCV - HIV Ag/Ab - AST - ALT - anti lue•• 2) prelievo a 3 settimane:• PER RICERCA HBV, HCV E HIV in biologia molecolare (solo se fonte positiva)

• 3) prelievo a 6 SETTIMANE: • HbsAg – HbsAb - HBcAb - Anti-HCV - HIV Ag/Ab - AST - ALT (in tutti i

casi) - anti lue

• 4) prelievo A SEI MESI :• HbsAg - HBsAb - HBcAb - Anti-HCV - HIV Ag/Ab - AST - ALT (in tutti i

casi) - anti lue

PROFILASSI POSTESPOSIZIONE

• TRASSMISSIONE PARENTERALE:• L’elevata prevalenza di infezione virali

cronicizzate nella popolazione mondiale ci impone di preoccuparci soprattutto delle seguenti infezioni:

• Si stimano circa 360.000.000 infezioni croniche da HBV, 170.000.000 da HCV, 40.000.000 da HIV.

• E’ nota la possibilità di infezione per via ematica di malaria e sifilide, da Tripanosoma cruzi, Babesia, Rickettsia e West Nile virus oltre al dubbio sui prioni.

PPE HIV• HIV:• ZIDOVUDINA 200 mg TRE VOLTE AL GIORNO• LAMIVUDINA 150 mg DUE VOLTE AL GIONO• INDINAVIR 800 mg TRE VOLTE AL GIORNO (O NEFILNAVIR 750 mg

TRE VOLTE AL GIORNO)• LA PROFILASSI VA CONTINUATA PER 4 SETTIMANE, SE TOLLERATA.• LA PROFILASSI NON È RACCOMANDATA NEI SEGUENTI CASI:• - CONTAMINAZIONE DI CUTE INTEGRA• - CONTAMINAZIONE CON URINE, VOMITO, SALIVA E FECI• - OLTRE LE 72 ORE DAL CONTAGIO (OTTIMALE ENTRO LE PRIME 4

ORE E NON OLTRE LE 24 ORE)

• il seguente protocollo è indicato a scopo tecnico, ma per disposizione della Direzione Sanitaria d'Azienda i dipendenti sospetti di contagio devono essere inviati per un counselling presso la Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia dove sarà assunta la decisione se trattarli o meno.

PROFILASSI POSTESPOSIZIONE

• Profilassi post-esposizione occupazionale ad HBV:

• IMMUNOGLOBULINE ENTRO 24 ORE DALL’EVENTO + CICLO VACCINALE COMPLETO NEL NON VACCINATO (inoculando le tre dosi ai mesi 0,1,2 )

• IMMUNOGLOBULINE E DOSE BOOSTER DI VACCINO NEL VACCINATO NON RESPONDER

• VACCINO DOSE BOOSTER SE VACCINATO CON TITOLO INFERIORE A 10 mUI/ml

• NULLA SE TITOLO ANTICORPALE PROTETTIVO

• Profilassi post-esposizione occupazionale ad HBV e HCV

• Nella terapia delle epatiti croniche B e C gli interferoni rappresentano la base comune della terapia

• in alternativa antivirali: lamivudina e adefovir per l' epatite B, associati alla ribavirina per l'epatite C.

LEGIONELLA Pneumophila• IL BACILLO RISULTA

SENSIBILE AI MACROLIDI AD ALTE DOSI IN ABBINAMENTO CON CIPROFLOXACINA E RIFAMPICINA.

• IMPORTANTISSIMA LA NOTIZIA ALLA DIREZIONE SANITARIA D’AZIENDA PER L’ATTIVAZIONE DEI MONITORAGGI E DELLE MISURE IGIENICHE SUI LUOGHI, SUGLI IMPIANTI E SULLE PERSONE.

• L’azienda ha disposto dei sistemi di abbattimento alla fonte della carica batterica nelle acque bianche

LEGIONELLOSI• per inalazione ed aspirazione di gocciole di saliva o

micronuclei solidi contaminati e incubazione di 10-20 gg• Gravità crescente fino al coma per insufficienza

respiratoria acuta ed al decesso.• In stadio avanzato febbre alta, tosse secca e poi

produttiva, insufficienza respiratoria, dolore toracico,vomito, diarrea e dolori addominali.

• più sensibili all’infezione sono gli anziani, i fumatori, idiabetici e coloro che sono sottoposti a terapieimmunosoppressive o che soffrono di BPCO.

• come “febbre di Pontiac” è sindrome simil-influenzaleche colpisce ca il 90 % dei contatti (legionellosi ca 5%dei contatti), si tratta di una sorta di reazione allergica

PROFILASSI POSTESPOSIZIONE - TBC

• LA CLINICA SUBDOLA, QUASI MAI DI COMPETENZA DEL PS.

• IL BACILLO RISULTA SENSIBILE A FARMACI SPECIFICI CHE DEVONO ESSERE VALUTATI DALLO SPECIALISTA, IL TEMPO PER INIZIARE LA TERAPIA NON È’ CRITICO.

• IMPORTANTISSIMA LA NOTIZIA ALLA DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO E PER CONOSCENZA ALLA DIREZIONE SANITARIA D’AZIENDA ED AL MEDICO COMPETENTE PER L’ATTIVAZIONE DELLE MISURE IGIENICHE DEL CASO.

• SI STIMA CHE CIRCA 1/3 DELL’UMANITA’ SIA INFETTATO

TBC• IL BACILLO RISULTA SENSIBILE A farmaci

specifici che devono essere valutati dallospecialista. il tempo per iniziare la terapia non ècritico.

• è NECESSARIO INFORMARE LA DIREZIONEMEDICA DI PRESIDIO DELLA DIAGNOSI EDELL’AVVENUTO CONTATTO, PERL’ATTIVAZIONE delle misure igienico sanitariedel caso sui luoghi e sulle persone interessate.

TBC• LA VACCINAZIONE CON BCG (BACILLO DI

CALMETTE E GUERIN) E’ INDICATA AI SENSIDEL DPR 465 DEL 2001, MA SI DEVEUTILIZZARE COMUNQUE IN CASI ESTREMI,NELL’IMPOSSIBILITA’ DI UTILIZZARE ALTRIMEZZI DI CONTENIMENTO.

• LO SCREENING CON INTRADERMOREAZIONEDI MANTOUX E’ UTILE NEI SOGGETTICUTINEGATIVI E NEI SOGGETTI POSITIVICON INFILTRATO INFERIORE AI 10 MM DIDIAMETRO

TBC• - OGNI 12 MESI:• U.O. DI MALATTIE INFETTIVE, ANATOMIA

PATOLOGICA, SERVIZI NECROFORICI,PNEUMOLOGIA, MICROBIOLOGIA,FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA, CHIRURGIATORACICA.

• - OGNI 24 MESI:• MEDICINA, PS, RADIOLOGIA, RIANIMAZIONE.• - OGNI 3 ANNI:• ALTRI REPARTI.•

TBC• Indicazioni operative per l’eventuale ricovero di

soggetti sospetti TBC• - L’IMPIANTO DI ventilazione dei locali di ricovero

deve essere autonomo e deve garantire i ricambi d’aria(CON FILTRI ASSOLUTI) previsti dai requisiti diaccreditamento ed inoltre i locali devono essere apressione negativa e preceduti da una zona filtro.

• - e’ necessario disporre di lampade a raggi U.V. adazione germicida (λ = 253.7 Nanometri) efficaci per ladistruzione e per l'inattivazione dei microrganismidepositati su superfici (fornendo almeno 40 mW/cm2).

TBC• GLI OPERATORI DEVONO INDOSSARE

FACCIALE FILTRANTE FFP3 CON VALVOLA(MENTRE AL PAZIENTE DEVE ESSERE FATTOINDOSSARE UN FACCIALE FILTRANTE FFP2SENZA VALVOLA per contatti prolungati inassenza di altre misure di prevenzione)

• GLI OPERATORI DEVONO INDOSSAREOCCHIALI E GUANTI PER IL RISCHIOBIOLOGICO E LAVARSI BENE LE MANIANCHE DOPO AVER SFILATO I GUANTI,SECONDO LE NORME DI CORRETTAOPERATIVITA’.

TBC• GLI OPERATORI CHE ASSISTANO PAZIENTI

PROBABILI O CASI CERTI DI TBC DEVONOINDOSSARE INOLTRE CUFFIE, CAMICI ESOVRASCARPE IN TNT MONOUSO.

• - I CASI SOSPETTI DI TBC VANNONOTIFICATI SECONDO LE PROCEDUREINDICATE NEL DM 15/12/90 PER LA CLASSE I EPER OGNI CASO SOSPETTO DEVE ESSERESVOLTA UN’INDAGINE AD OPERA DELLA ASLPER L’INDIVIDUAZIONE DEI CONTATTI ARISCHIO.

SANIFICAZIONEformaldeide acquosa al 37% nebulizzata a caldo

Ha scarso potere di penetrazione. È necessarioaerare gli ambienti prima dell'uso. Agisce anche sumaterassi, cuscini, coperte. Irritante sulla cute esulle vie aeree e cancerogeno

ossido di etilene presenta grandi svantaggi: infiammabilità, azione irritante sulla cute e sulle vie aeree, cancerogeno

raggi U.V. ad azione germicida (λλλλ= 253.7 nm)

efficaci per la distruzione e per l' inattivazione dei microrganismi depositati su superfici, minor efficacia con umidità relativa > 60-70%. Miglior funzionamento in assenza di flussi aerei a temperatura ambiente. L'energia consigliata è di almeno 40 µW/cm2.

azione combinata di filtrazione dell'aria e raggi U.V.

L’aria ambiente viene aspirata e convogliata in condotti ove è sottoposta all'azione di raggi UV, quindi filtrata.

TBC• IL MEDICO CHE FACCIA DIAGNOSI DI TBC,

OLTRE ALLA DENUNCIA OBBLIGATORIA ALLE AUTORITÀ SANITARIE, INVIA SEGNALAZIONE AL MEDICO COMPETENTE INDICANTE DATA DELLA DIAGNOSI E PERSONALE INTERESSATO DA PRESUNTO CONTAGIO.

• IL MEDICO COMPETENTE ATTIVA LE NECESSARIE PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SUL PERSONALE ESPOSTO O PRESUNTO ESPOSTO.

PROFILASSI POSTESPOSIZIONE

• A SEGUITO DI SEGNALAZIONE CERTA DI MALATTIA TRAMITE IL RESPONSABILE DI UO SI ATTIVANO LE SEGUENTI PROFILASSI:

• MENINGITE MENINGOCOCCICA:• 600 mg RIFAMPICINA DUE VOLTE AL GIORNO PER 2

GIORNI PER OS OPPURE• 250 mg CEFTRIAXONE IN DOSE SINGOLA IM OPPURE• 500 mg CIPROFLOXACINA IN DOSE SINGOLA PER OS

• MENINGITE DA HAEMOPHILUS:• - 20 mg/Kg/DIE FINO A 600 mg DI RIFAMPICINA PER OS

PER 4 GIORNI

Esantemi• MORBILLO (INFEZIONE MOLTO PERICOLOSA PER IL PRODOTTO DEL

CONCEPIMENTO):• 2 DOSI IPODERMICHE AD UN MESE DI DISTANZA, INDICATO PER

TUTTI GLI OPERATORI DELLE PEDIATRIE E PER TUTTO IL PERSONALESENZA UNA STORIA DOCUMENTABILE DI MALATTIA.

•• VARICELLA (INFEZIONE MOLTO PERICOLOSA PER IL PRODOTTO

DEL CONCEPIMENTO):• 2 DOSI IPODERMICHE AD UN MESE DI DISTANZA, INDICATO PER

TUTTI GLI OPERATORI DELLE PEDIATRIE E PER TUTTO IL PERSONALESENZA UNA STORIA DOCUMENTABILE DI MALATTIA.

•• Rosolia (INFEZIONE MOLTO PERICOLOSA PER IL PRODOTTO DEL

CONCEPIMENTO):• 1 dose sottocute, INDICATO PER TUTTI GLI OPERATORI DELLE

PEDIATRIE E PER TUTTO IL PERSONALE SENZA UNA STORIADOCUMENTABILE DI MALATTIA.

ALTRE• TETANO:• 1 RICHIAMO DOPO 10 ANNI DALLA FINE

DELL’ULTIMO CICLO BASE DOCUMENTABILE,PER LE CATEGORIE A RISCHIO (obbligatoria peraddetti alla manutenzione e gestione dei rifiuti).

•• influenza (consigliata):• 1 dose intramuscolare annuale per il personale

ospedaliero.

SARS : quadri clinici, diagnosi e terapia della

malattiaIl nuovo coronavirus

RNA

CONTAGIOSITA’

Esposizione febbre, mialgia, tosse non produttivatosse, cefalea dispnea

Periodo di Prodromi Fase conclamataincubazione

2-10 gg 1 -2 ggGuarigione

90%ARDS 10%

nessuna bassa molto alta

QUADRO CLINICO DI UN PAZIENTE CON SARS

l’elaborazione dei dati clinici rilevati nei pazienti SARS ha dimostrato

• Range età : 25-70 anni , persone precedentemente sane

• Incubazione : 2 - 10 gg• Esordio : rinite , febbre > 38°C, cefalea,

malessere, mialgie • Dopo 3-7 gg : tosse non produttiva, dispnea ,

ipossiemia• 10 - 20 % : intubazione e ventilazione

dei casi meccanica• EXITUS : 14-15 %, molto variabile per

età

Elaborazione dei dati clinici rilevati nei pazienti SARS ( % ) Hong Kong Canada

• Febbre : 100 100• Tosse non produttiva : 71 100• Dispnea : 85 80• Malessere : 70 85 • Diarrea : 20 50• Dolore toracico : 35 30• Cefalea : 56 30• Faringite : 23 30• Mialgie : 61 20• Vomito : 20 20

SARS in età pediatrica

• Al di sotto dei 10 anni la SARS si manifesta con una forma moderata, clinicamente meno aggressiva

• Le alterazioni radiologiche sono modeste

• Clinicamente: tosse e secrezione nasale• Al di sopra dei 10 anni la SARS presenta

manifestazioni identiche all’adulto

• La mortalità nei bambini è bassa

34

36

38

40

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Replicazione RispostaDistruzionevirale iperimmunepolmonare

Giorni dopo l’esordio di malattia

SARS : patologia trifasica

TERAPIARibavirina

• Non attiva in vitro su SARS – Cov

• Picchi di replicazione in vivo dopo 14 gg. di trattamento (efficacia in vivo dubbia)

• In Canada effetti tossici nel 49% dei pazienti

Steroidi• Non si può escludere l’ipotesi che possa aumentare

la replicazione virale

SCELTA DEI DPI PER PROTEZIONE RESPIRATORIA

• MARCATURA CE EN 149:2001

• FFP1 � 78-80 % filtrazione• FFP2 � 92-95 % filtrazione• FFP3 � 98-99 % filtrazione

• Respiratori ad aria filtrata a pressione positiva intermittente �100 % filtrazione.

SCELTA DEI DPI

• Coloro che eseguonoprocedure a rischio digenerare aerosoldevono utilizzaremaschere di efficienzafiltrante MASSIMO:FFP3

Filtrante respiratorio FFP2

FFP2

Per i pazienti

FACCIALE FILTRANTE CON VALVOLA

FFP3

Per gli operatori

PAPRs (Powered air-purifying respirator)=

RESPIRATORE A FILTRO HEPA 100%

Guanti monouso chirurgici e da esame

• Marchio CE come DPI di III categoria ai sensi del D.Lgs. 475 del 04.12.1992 con riferimento alla norma tecnica EN 374 inerente la protezione contro microrganismi di classe 3

• taglie adeguate e numero sufficiente• Testati come impermeabili a bacteriofago

ΦΦΦΦX174

§ La congiuntiva è suscettibile all’ingresso dimicrorganismi; le mani contaminate rappresentano ilveicolo più frequente di introduzione di infezioniattraverso la congiuntiva.

§ Gli occhiali protettivi devono essere indossatitutte le volte che si è a contatto ravvicinato con uncaso di SARS/TBC

§ Questi DPI devono essere indossatiassolutamente quando si eseguono manovreassistenziali in grado di generare aerosol o diffusioneo schizzi di liquidi corporei;

Protezione degli occhi

Sequenza raccomandata di rimozione dei DPI:

1. rimozione dei guanti arrotolandoli dal polso, senzatoccare la cute

2. rimozione del camice facendo attenzione a piegarlocon all’interno la parte esterna contaminata,smaltimento in un cestino con coperchio

3. lavaggio delle mani4. rimozione degli occhiali protettivi o della visiera;5. rimozione della maschera/respiratore facendo

attenzione a toccare solo le stringhe e non lasuperficie contaminata, smaltimento in un cestinocon coperchio

6. lavaggio delle mani

Conclusioni• Nel possibile contatto con sospetti casi di

SARS/TBC devono essere utilizzati i DPI utili a prevenire la malattia

• Maschere FFP2 per il sospetto positivo

• Guanti, occhiali e camice e maschere FFP3 CON VALVOLA per protezione degli operatori

TBC• Indicazioni operative per l’eventuale ricovero di

soggetti sospetti TBC• - L’IMPIANTO DI ventilazione dei locali di ricovero

deve essere autonomo e deve garantire i ricambi d’aria(CON FILTRI ASSOLUTI) previsti dai requisiti diaccreditamento ed inoltre i locali devono essere apressione negativa e preceduti da una zona filtro.

• - e’ necessario disporre di lampade a raggi U.V. adazione germicida (λ = 253.7 Nanometri) efficaci per ladistruzione e per l'inattivazione dei microrganismidepositati su superfici (fornendo almeno 40 mW/cm2).

TBC• GLI OPERATORI DEVONO INDOSSARE

FACCIALE FILTRANTE FFP3 CON VALVOLA(MENTRE AL PAZIENTE DEVE ESSERE FATTOINDOSSARE UN FACCIALE FILTRANTE FFP2SENZA VALVOLA per contatti prolungati inassenza di altre misure di prevenzione)

• GLI OPERATORI DEVONO INDOSSAREOCCHIALI E GUANTI PER IL RISCHIOBIOLOGICO E LAVARSI BENE LE MANIANCHE DOPO AVER SFILATO I GUANTI,SECONDO LE NORME DI CORRETTAOPERATIVITA’.

TBC• GLI OPERATORI CHE ASSISTANO PAZIENTI

PROBABILI O CASI CERTI DI TBC DEVONOINDOSSARE INOLTRE CUFFIE, CAMICI ESOVRASCARPE IN TNT MONOUSO.

• - I CASI SOSPETTI DI TBC VANNONOTIFICATI SECONDO LE PROCEDUREINDICATE NEL DM 15/12/90 PER LA CLASSE I EPER OGNI CASO SOSPETTO DEVE ESSERESVOLTA UN’INDAGINE AD OPERA DELLA ASLPER L’INDIVIDUAZIONE DEI CONTATTI ARISCHIO.

SANIFICAZIONE

L’aria ambiente viene aspirata e convogliata in condotti ove è sottoposta all'azione di raggi UV, quindi filtrata.

azione combinata di filtrazione dell'aria e raggi U.V.

efficaci per la distruzione e per l' inattivazione dei microrganismi depositati su superfici, minor efficacia con umidità relativa > 60-70%. Miglior funzionamento in assenza di flussi aerei a temperatura ambiente. L'energia consigliata è di almeno 40 µW/cm2.

raggi U.V. ad azione germicida (λλλλ= 253.7 nm)

presenta grandi svantaggi: infiammabilità, azione irritante sulla cute e sulle vie aeree, cancerogeno

ossido di etilene

Ha scarso potere di penetrazione. È necessarioaerare gli ambienti prima dell'uso. Agisce anche sumaterassi, cuscini, coperte. Irritante sulla cute esulle vie aeree e cancerogeno

formaldeide acquosa al 37% nebulizzata a caldo

TBC• IL MEDICO CHE FACCIA DIAGNOSI DI TBC,

OLTRE ALLA DENUNCIA OBBLIGATORIA ALLE AUTORITÀ SANITARIE, INVIA SEGNALAZIONE AL MEDICO COMPETENTE INDICANTE DATA DELLA DIAGNOSI E PERSONALE INTERESSATO DA PRESUNTO CONTAGIO.

• IL MEDICO COMPETENTE ATTIVA LE NECESSARIE PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SUL PERSONALE ESPOSTO O PRESUNTO ESPOSTO.

PARASSITI• in caso di infestazione da pulci, PER MONITORARE la pOSSIBILE trasmissione di

malattie infettive è necessario un monitoraggio EMATOCHIMICO SUGLI ESPOSTIsecondo il seguente schema:

• - IL MONITORAGGIO DEVE DARE INDICAZIONI PER UN EVENTUALE INIZIODELLA TERAPIA ANTIBIOTICA CON TETRACICLINE CHE, PER LA LOROTOSSICITÀ, NON È OPPORTUNO INIZIARE A PRIORI.

• Possono essere vettore di rickettsie, borrelie e yersinie

• Le pulci in assenza del animale vettore (cane, gatto o topo) muoionospontaneamente e sono facilmente eliminabili con i trattamenti di disinfestazione

PARASSITI• in caso di infestazione da pulci, PER MONITORARE la pOSSIBILE trasmissione di

malattie infettive è necessario un monitoraggio EMATOCHIMICO SUGLI ESPOSTIsecondo il seguente schema:

� •••• prelievo al TEMPO ZERO sul dipendente:• emocromo con formula, VES, AST, ALT, Proteina C reattiva, Alfa 1 Glico

proteina Acida, immunoglobuline totali, Weil-Felix, anticorpi anti BORRELIAbURGDOFERI.

� •••• prelievo A DUE SETTIMANE:• emocromo con formula, VES, AST, ALT, Proteina C reattiva, Alfa 1 Glico

proteina Acida, immunoglobuline totali, Weil-Felix.� •••• prelievo a OTTO SETTIMANE:• emocromo con formula, VES, AST, ALT, Proteina C reattiva, Alfa 1 Glico

proteina Acida, immunoglobuline totali, Weil-Felix, anticorpi anti BORRELIAbURGDOFERI.

• - IL MONITORAGGIO DEVE DARE INDICAZIONI PER UN EVENTUALE INIZIODELLA TERAPIA ANTIBIOTICA CON TETRACICLINE CHE, PER LA LOROTOSSICITÀ, NON È OPPORTUNO INIZIARE A PRIORI.

PARASSITI- IN CASO DI infestazioni da acari della scabbia o diFTIRIASI (PEDICULOSI DEL CAPO, DEL PUBE,DELL’INGUINE), IL RESPONSABILE DELL’U.O. IN CUI E’STATA DENUNCIATA LA PRESENZA DELL’EPISODIO LOSEGNALA ALLA DIREZIONE SANITARIA DI PRESIDIO (EPER CONOSCENZA ALLA DIREZIONE SANITARIAD’AZIENDA) ED AL MEDICO COMPETENTE E PREDISPONE LEMISURE IGIENICHE E LA RICHIESTA DEI FARMACI E DEGLIINSETTICIDI PER IL TRATTAMENTO (SOLUZIONIACQUOSE DI MALATHION E/O PERMETRINA).- in caso di infestazione da zecche, PER MONITORARE laPOSSIBILE trasmissione di malattie infettive è necessariosegnalare l’infestazione PRONTAMENTE alla direzione sanitariadi presidio (e per conoscenza alla direzione sanitaria d’azienda)ed al medico competente, quindi è necessario iniziare ilmonitoraggio EMATOCHIMICO SUGLI ESPOSTI

CARATTERISTICHE GENERALI

� Simmetria bilaterale

� Suddivisione del corpo in: capo , torace , addome

� Presenza di un esoscheletro cuticolare (chitina)

� Presenza di appendici articolate

� Sessi separati (uova ���� ninfe ���� insetto adulto)

� Muta (cambiamento parziale) o metamorfosi (cambiamento

drastico di morfologia)

Alcuni ARACHNIDA d’interesse medico

Sarcoptes scabieiagente della scabbia

Ordine Acarida(acari)

Ixodes spp.(zecche)

Ciclo biologico di Ixodes ricinusZECCA

Prima e dopo il pasto di sangue

SarcoptesSarcoptesSarcoptesSarcoptes scabiei hominisscabiei hominisscabiei hominisscabiei hominisAcaro di forma ovalare, senza occhi né trachee, con zampe robuste e corte, munite di ventose e setole. Apparato boccale atto a scavare e a secernere sostanze citolitiche. Sessi distinti.

Dimensioni:

Maschio ���� 0,25 mmFemmina ���� 0,40 mm

Ciclo biologico di Sarcoptes scabiei

� La femmina dopol’accoppiamento scava dellepiccole gallerie (cunicoli) entrole quali depone le uova.� Dalle uova nascono larveesapodi che si portano sullasuperficie cutanea eattraverso 3 mute sitrasformano in ninfe.� Da queste si sviluppano gli acari adulti� Dopo l’accoppiamento il maschio muore mentre le femmine perpetuano il ciclo biologico infestando lo stesso soggetto o altro ospite. �Anche le ninfe possono contagiare altri individui.

Sarcoptes scabiei

Uova di Sarcoptes scabiei

Epidemiologia

La scabbia è cosmopolita.La persistenza della malattia è legata a scadenti condizioni igienico-sanitarie, soprattutto a livello di collettività (scuole, ospizi, carceri,comunità).

CONTAGIOGrande importanza rivestono il contagio sessuale (MTS) e la promiscuità.Può essere: - Diretto

- Mediato da lenzuola e indumenti DPI/mani- precauzioni standard + contatto

INCUBAZIONE: varia da 10 a 20 giorni

ELEMENTI CONTAGIANTI ⇒⇒⇒⇒ Femmine, larve e le ninfeNotifica obbligatoria direttamente dal medico UO a Med Prev/DS.

⇒⇒⇒⇒ LESIONI CUNICOLARI (sottili gallerie scavate al di sottodello strato corneo)⇒⇒⇒⇒ LESIONI DA GRATTAMENTO associate

Patologia

Localizzazioni dei cunicoli

PatologiaNegli imunodepressi la scabbia assume il quadro della “scabbia norvegese”.

Lesioni squamo-crostose, psoriasiformi,

ricchissime di acari. Il contagio è alto

SINTOMO dominante: ⇒⇒⇒⇒ PRURITO, con accentuazione

notturna che compare 2-3 settimane dopo l’infestazi one.

Il prurito della scabbia è dato da:

• Azione scavante dell’acaro

• Reazioni immunologiche allergiche ad antigeni del Sarcoptes

Lesioni e esame istologico

Diagnosi di laboratorioScopo: accertare la presenza dell’acaro o delle sue uova, larve o escrementi.

I cunicoli possono essere evidenziati pennellando una goccia d’inchiostro diluito con acqua (per capillarità il colorante penetra nelle gallerie rendendole più visibili).

Osservazione microscopica del materiale da scraping cutaneo (diafanizzazione con soluzione di potassa caustica al 40%).

La ricerca è necessaria per evitare trattamenti inutili a rischio di fenomeni irritativi che aggravano il prurito e il quadro clinico

Terapia• Camera singola o coorting per almeno 24 ore dopo trattamento•Effettuare un bagno caldo (gli acari annegano) • Spazzolare le lesioni per facilitare l’apertura dei cunicoli• Spennellare le sostanze acaricide su tutta la superficie cutanea.• Polisolfuro di potassio• Dibutil Carboetilene (PAF sol cutanea 50%, Fl 5 g)• Benzoato di benzile al 10-25%• Permetrina (piretrina di sintesi) al 5% (Scabianil crema)Trattare per 2-3 sere (lasciare per 8-14 ore) e ripetere dopo 7 giorniInvermectina (Stromectol) 200 mcg/kg po da ripetere dopo 14 gg

La terapia è sempre efficace ma sono frequenti le ricorrenze poiché qualche acaro può sfuggire ai farmaci.

È indispensabile curare contemporaneamente il pazie nte e i conviventi

INSECTA

Gli insetti sono caratterizzati dalla netta distinz ione strutturale in capo , torace , addome .

Insetti di interesse medico

Alcuni provocano direttamente la patologia:

�Pediculus (pidocchio) e Phthirus (piattola) ���� pediculosi

Altri sono vettori di altri agenti:

�Anopheles spp. ( Plasmodium) ���� malaria

�Phlebotomus spp. ( Leishmania) ���� leishmaniosi

�Glossina spp ( Trypanosoma) ���� tripanosomiasi2

Ciclo biologico del Pediculus capitis

Dalle uova (o lendini), adese ad un capello, esce una ninfa ch e, attraverso 2 mute , diventa insetto adulto

Pediculus capitis

Phthirus pubis

Lendini di P. capitis

Terapia• Shampoo a secco per 10 minuti da ripetere nella

settimana

Permetrina all’ 1% lozione o crema (efficacia 78%) LoxazolMalatione 0,5-1% PriodermMilice schiuma spray a base di piretrine naturali e butossido di pepironil

• Invermectina (Stromectol) 200-400 mcg/kg po da ripetere dopo 7-10 gg

È indispensabile curare contemporaneamente il pazie nte e i conviventi

Ciclo biologico di Plasmodium falciparum

Vettore: zanzara Anopheles

Ciclo biologico di Leishmania spp

• La leishmaniosi è presente in forma endemica

• Ha una distribuzione territoriale lungo le coste e qualche

focolaio interno

cane Rattus rattus

Animali serbatoio

Vettori: Phebotomus spp.

Leishmaniosi umana• si presenta o in forma cutanea o in forma viscerale

• di entrambe è responsabile L. infantum.

Leishmaniosi in Italia