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IL RUOLO DEL MMG NEL FAVORIRE CORRETTI STILI DI VITA
Walter Marrocco
CONVEGNO MEDICO UNISALUTE Influenza degli stili di vita sulle malattie croniche non trasmissibili
Bologna, 13 ottobre 2013
E. Fumagalli e F. Fratini
stile di vita,
stress, alimentazione,
situazione economica
e sociale,
stato psicologico,
relazionale e spirituale
contribuiscono alla condizioni di salute in termini sia preventivi che di risposta alle terapie
principali Malattie Croniche Non Trasmissibili legate a cattiva alimentazione e a scorretti stili di vita
• Malattie cardiovascolari e ischemiche
• Obesità
• Disturbi del Comportamento Alimentare
• Diabete
• Tumori
• Osteoporosi
• Cirrosi ed altre patologie legate all’abuso di alcool
• Gozzo
• Anemie nutrizionali (ferro, folati vit. B12)
• Carie dentale
• Ipercolesterolemia familiare
FATTORI SOCIOECONOMICI,
CULTURALI, POLITICI E AMBIENTALI
Globalizzazione
Urbanizzazione
Invecchiamento della popolazione
FATTORI DI RISCHIO COMUNI MODIFICABILI
Alimentazione scorretta
Mancanza di attività fisica
Consumo di tabacco
FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI
Età
Ereditarietà
FATTORI DI RISCHIO INTERMEDI
Ipertensione
Glicemia elevata
Anomalie lipidiche del sangue
Sovrappeso e obesità
PRINCIPALI MALATTIE CRONICHE
Cardiopatie
Ictus
Tumori
Disturbi respiratori cronici
Diabete
Cause delle malattie croniche
Fonte: OMS
Corretti Stili di Vita
per una Prevenzione
1 aria
2 aria
3 aria
PAZIENTE REALE = PAZIENTE COMPLESSO NON somma delle singole malattie
ma
compresenza di più malattie una entità nuova e autonoma
con nuove “logiche” e “leggi”
effetto - domino
le patologie delle quali è portatore co-evolvono, influenzandosi l’una con l’altra, anche in seguito all’intervento terapeutico, secondo
traiettorie variabili e spesso imprevedibili
NON gestione delle singole malattie
NON somma di:
• più consulenze
• più diagnosi
• più prestazioni professionali
• più linee guida
• più prescrizioni terapeutiche
ma
presa in carico come “caso unico”
Ipotizziamo una Paziente di 78 anni affetta da:
4. Osteoporosi Grave 5. BPCO Stadio 2 (Moderato)
1. Ipertensione Arteriosa 2. Diabete Mellito Tipo 2 3. OsteoArtrosi
La Sig.ra Savina
È raro avere un Paziente così?
12 Farmaci in 21 somministrazioni giornaliere
4 attenzioni giornaliere nell’assumere i farmaci
5 consigli dietetici da considerare ai 3 pasti
5 diverse modalità di svolgere l’attività fisica
8 compiti per il Paziente
10 compiti per il Medico
7 interazioni fra farmaci da considerare
7 interazioni dei farmaci con altre patologie presenti
9 interazioni con il cibo da considerare
2 incompatibilità di dieta da considerare
3 incompatibilità di attività fisica da considerare
NON BASTA SAPERE LE COSE…
QUINDI PER SAVINA ABBIAMO PRESCRITTO:
INTERAZIONI E REAZIONI AVVERSE
Interazioni alimenti-farmaci
L’uso contemporaneo di farmaci ed alimenti può dar luogo ad interazioni tra nutrienti e farmaci
Il risultato complessivo:
1. l’aumento degli effetti
2. la diminuzione degli effetti
3. la comparsa di un nuovo effetto
Alterazioni gustative
Morbidità e politerapia in pazienti ricoverati possono contribuire al declino relativo all'età
nella funzione gustativa
Toffanello ED , Clin Interv Aging. 2013;8:167-74.
PNLG 13
Prevenzione da incidente domestico negli anziani (modificata)
- DIURETICI
FARMACI E RISCHIO CADUTE
NON ADERENZA ALLA TERAPIA
OMS: la non aderenza alla terapia farmacologica, alla dieta, agli stili di vita da parte dei pazienti e in particolare modo da quelli affetti da terapie croniche è da considerarsi problema di Salute mondiale
• Nella maggior parte delle malattie croniche l’adesione dei pazienti ai regimi terapeutici è alquanto scarsa.
• Solo il 50% dei pazienti rimane aderente alle terapie nel corso del tempo
Malattie croniche
• Visite più brevi dedicate prevalentemente • diagnosi
• gestione della malattia
• accelerare la guarigione
Malattie acute
• Visite più lunghe
• Maggior parte del tempo dedicata agli aspetti educazionali (counseling dietetico,
promozione della salute, attività fisica), alla ricerca della compliance, alla negoziazione
DIVERSITA’ APPROCCIO
Popolazione
Medicina “on demand” Medicina Attiva
Medicina del Singolo Medicina di
Medicina di Attesa Medicina di Iniziativa
MALATTIE ACUTE MALATTIE CRONICHE
NECESSITA’ DI AFFIANCARE
STILI DI VITA ed evoluzione della specie
sono tra i principali fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili , che rappresentano attualmente il maggiore carico sanitario per la nostra popolazione (WHO, 2005), con significativi costi diretti e indiretti sia a livello sociale che individuale
Abitudini alimentari scorrette e sedentarietà
Corretto stile di vita
• Bilanciamento tra calorie indotte e spesa energetica
• Adeguato apporto di verdure e frutta fresche
• Attività fisica regolare di intensità moderata
• Cessazione dell’abitudine tabagica
• Assunzione di alcool <25 g/die ♀, <40 g/die ♂
• Assunzione di caffeina <300 mg/die
• Regolarità del sonno
• Gestione dello stress
Scuola Nazionale di Medicina degli Stili di Vita
• Sito www.fimmg.org/alimentazione
• Educazionali
• Diete per patologia
• Collaborazione degli Istituti alberghieri
• Progetto “Counselling”
• Progetto “SAFE”
• Documento di Consenso su: “quale stile di vita nelle polipatologie croniche”
Per adottare e mantenere uno stile di vita sano ed attivo, ridurre il peso in eccesso e prevenire le malattie croniche associate ad una alimentazione non salutare ed alla sedentarietà,
non sono sufficienti né la conoscenza delle regole della corretta alimentazione né le semplici prescrizioni di diete o programmi di attività fisica regolare
Counseling per la promozione di stili di vita salutari
Le azioni promosse devono andare al di là della semplice informazione/educazione/promozione:
le abitudini di vita devono essere scelte consapevolmente (empowerment)
pertanto occorre motivare le persone sia nella scelta iniziale al cambiamento e sia nelle fasi successive di mantenimento
“Le persone si lasciano convincere più facilmente dalle ragioni che esse stesse hanno scoperto piuttosto che da quelle
scaturite dalla mente degli altri” Blaise Pascal
Counseling per la promozione di stili di vita salutari
Progetto S.A.F.E.
S
A
F
E
Stile di vita
Alimentazione
Farmaco
Esercizio fisico
step per trattare la condizione di soprappeso e l’obesità
nel Setting della MG
• Misurare altezza e peso per stima dell’IMC
(Indice Massa Corporea)
• Misurare la circonferenza della vita
• Evidenziare eventuali alterazioni croniche
delle condizioni di salute associate
• Valutare se il paziente debba perdere peso
• Valutare se il paziente è pronto e motivato a
perdere peso
Soggetti con controindicazione alla perdita di peso
Depressione maggiore
Bulimia nervosa
Disturbo da alimentazione incontrollata
Abuso di alcool o stupefacenti
Scompenso cardiaco
Neoplasie
Patologie gravi che una restrizione calorica potrebbe esacerbare
Gravidanza e allattamento
Terapia dietetica
Gli obiettivi:
• educare il paziente motivato a ridurre il peso
almeno del 5-10% e a mantenere il peso raggiunto
• ridurre i fattori di rischio e le eventuali comorbilità
• ridurre le disabilità correlate all'obesità
(quando presenti)
Terapia dietetica
SEDENTARIETA’, ATTIVITA’ FISICA E SPORT NELLA POPOLAZIONE ITALIANA
• Praticano sport in modo continuativo 20.1 %
• Praticano sport in modo saltuario 10.1 %
• Praticano attività fisica saltuariamente 28.4 %
• Non praticano attività fisica 41.0 %
• Non rispondono 0.4 %
Il movimento in Italia
Fonte ISTAT 2006
Diminuzione dell’attività
fisica
Diminuzione della capacità
fisica
Aumento del deterioramento
fisico
Accelerazione dell’invecchiamento
Diminuzione delle motivazioni
MORBILITÀ
CA
PAC
ITÀ
FU
NZI
ON
ALE
COMORBILITA’ ED ATTIVITA’ FISICA
Attività motoria
Anamnesi dell’attività motoria
• Livello di attività fisica • Attività motoria strutturata • Tipo di attività • Intensità dell’attività • Tempo giornaliero • Frequenza settimanale
Attività motoria
Livello di attività fisica
Sedentario nessuna attività motoria e/o < 5.000 passi/die
Poco attivo lavoro seduto senza possibilità di movimento,
con poca/nessuna attività motoria pesante
e/o tra 5.000 e 7.499 passi/die
Attivo lavoro in piedi o seduto con necessità di
movimento, ridotta attività motoria pesante
e/o tra 7.500 e 9.999 passi/die
Molto attivo lavoro pesante, molta attività motoria
d’intensità elevata e >10.000 passi/die
Attività motoria
gli obiettivi
• Motivazione del paziente a svolgere attività
motoria quotidiana
• Consumo di 300 kcal/die tramite attività motoria
strutturata
Pratica dell’attività motoria per 150-250 minuti
distribuiti su 3 giorni a settimana con incrementi
successivi
10.000 passi al giorno
Center for Disease Control and Prevention - Atlanta, USA
Le modifiche e/o il perseguimento
degli Stili di Vita
dovrebbero realizzarsi in tutti i pazienti,
compresi quelli che richiedono
un trattamento farmacologico
Lavorare, mangiare, bere, dormire, amare:
tutto deve essere misurato
Ippocrate
Stili di Vita
Scuola Nazionale di Medicina degli Stili di Vita - www.fimmg.org/alimentazione
Un patto per la salute per una sana alimentazione e sani stili di vita