Il Ruolo delle Agenzie e l’attività aria terni... · 2012-12-17 · 4 1 3 1 2 6 1 1 2 . Umbria ....

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Il Ruolo delle Agenzie e l’attività

svolta in Umbria

Olga Moretti

Unità Operativa Laboratorio Multisito

La rete europea European Aeroallergen Network (EAN) fondata nel 1976

Fine degli anni ‘80 creata la prima banca dati dei pollini aerodispersi

Tutti i paesi europei forniscono dati all’EAN

Comprende ~ 700 stazioni di monitoraggio (350 - 400 stazioni attive). EAN collabora con European Aerobiology Society (EAS) per la promozione della gestione qualità attraverso l’applicazione di criteri minimi per nuove stazioni di monitoraggio e test di intercalibrazioni /controlli di qualità (inter/intra network)

RETI DI MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO Situazione a livello europeo

Patrocinato da European Aerobiology Society (EAS)

Prossimo Simposio a LIONE nel 2016

Situazione a livello europeo

Temi trattati a Cracovia

Ruolo delle Agenzie

Monitoraggio in continuo dei pollini

Istituzione di un sito di tutte le ARPA:www.POLLnet.it

Pubblicazione settimanale dati

Divulgazione e comunicazione dati

Elaborazione modelli previsionali per stimare la concentrazione atmosferica degli allergeni pollinici

Garantire la qualità dei dati applicando test di intercalibrazioni/controlli di qualità (inter/intra-network)

La rete POLLnet

La rete di monitoraggio aerobiologico istituzionale del Sistema delle Agenzie Ambientali, fa parte del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet) ed è finalizzata:

in campo ambientale: ad integrare il monitoraggio della qualità dell'aria, alla stima della biodiversità di specie vegetali, alla rilevazione di fenomeni legati ai cambiamenti climatici

in campo sanitario: a produrre informazioni di estrema utilità nella diagnostica, nella clinica, nella terapia, nella ricerca e nella prevenzione di patologie allergiche respiratorie

Rete nazionale delle Agenzie

Ambientali – POLLnet - attiva dal 2010

15 Regioni

56 stazioni

3

4

9

11 4

4

4 1 3

1

2

6

1

1

2

Umbria

10.000 contatti sul sito nel 2012

Calendari pollinici

Perugia Terni

Città di Castello

STESURA DELLE LINEE GUIDA

Gruppi di Lavoro

Città di Castello

Perugia

Terni

RETE REGIONALE UMBRIA

3 stazioni

Catturatore pollinico

Diretta TV su : RAI3 “Buongiorno Regione“del venerdì ore 7.30

Pubblicato su:

www.arpa.umbria.it

DIVULGAZIONE – INFORMAZIONE PER LA PREVENZIONE SANITARIA

IN UMBRIA

6.000 contatti sulla pagina bollettino pollini con un picco di 1100 nel mese di marzo

Brochure

illustrativa su

pollini e allergie

Distribuito a: FARMACIE OSPEDALI MEDICI

PEDIATRI

Poster

Casi di studio (2010-2012)

Sono stati prelevati campioni di pollini di Pinus sp e Cedrus sp da forofiti presenti in alcune zone sensibili della città di Terni scelte in base ai modelli previsionali e ai dati sulle emissioni di inquinanti elaborate da Arpa Umbria:

Loc. Maratta: zona ad alta densità industriale, presenza di tre inceneritori, alto traffico autoveicolare. (Zona massima ricaduta)

Polo siderurgico TK-AST ormai inglobato nel tessuto cittadino. (Zona a massima ricaduta)

Loc. La Romita: zona in prossimità del polo siderurgico ternano i cui abitanti denunciano spesso problemi odorigeni e presenza di polveri. (Zona a massima ricaduta)

Pineta Centurini: zona della città adiacente al polo siderurgico ed in cui è alta l’intensità del traffico veicolare. (Zona a massima ricaduta)

Cesi : borgo alle pendici del monte Eolo, in aperta campagna, zona a minima ricaduta degli inquinanti.

Val Serra: zona prospicente al polo siderurgico e limitrofa a raccordo E45. (Zona a media ricaduta)

Cimitelle (Stroncone) zona montana di controllo, con attività antropica bassissima, lontana da importanti ed evidenti fonti d’inquinamento.

Progetto vitalità e germinabilità dei pollini- Maratta bassa e TK -AST

Aree di studio

Polo siderurgico TK-AST

Cimitelle

Loc.Maratta Termovalorizzatori

Cesi

La Romita

Val Serra

Pollini come bioindicatori

Effetto degli inquinanti sui pollini

• E’ dimostrata la correlazione tra vitalità pollinica e concentrazioni di NO, NO2, CO ed SO2.

• Gli inquinanti possono influenzare la capacità del polline di completare gli eventi di post pollinazione e di compiere la fecondazione, perciò la vitalità del polline può essere un buon indicatore delle condizioni ambientali.

• L’inquinamento atmosferico può determinare in alcuni tipi di polline riduzione della germinabilità , minore sviluppo del tubetto pollinico, anomalie morfologiche, aumento delle proprietà allergeniche.

Effetto degli inquinanti su:

fertilità

vitalità pollinica

Risultati 2011

TTC Test 2011

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Cimitelle La

Romita

Centurini Maratta Cesi Valserra

Vit

alità

% Vitali %

Non vitali %

Lunghezza tubetto pollinico (μm) 2011

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

120,00

Cim

itelle

La Rom

ita

Centu

rini

Mar

atta

Cesi

Val

serra

Lu

ng

hezza t

ub

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o p

oll

inic

o(μ

m)

Controllo

Massima ricaduta

Minima ricaduta

Vitalità pollinica Germinabilità pollinica

% Germinabiltà

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

Cim

itelle

La R

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Mar

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Ge

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à (

%)

Germinati %

Non Germinati %

Possibili sviluppi

• Implementare la rete di monitoraggio aggiungendo

almeno una stazione

• Migliorare la comunicazione, su televideo, giornali

ecc.

• Ampliare il bollettino settimanale alle spore

fungine utili in agricoltura.

• Dare supporto alle amministrazioni nella scelta del

verde pubblico.

Modelli personalizzati:

il Diario del paziente allergico

Consultabile al sito: https://www.pollendiary.com/Phd

Si tratta di un web service gratuito per persone che soffrono di allergia ai pollini. L’utente può inserire i propri sintomi e confrontarli con i livelli di concentrazione pollinica estratti dalla banca dati europea. Questo servizio è stato sviluppato principalmente per studiare e capire meglio i “valori limite” e, attualmente, è disponibile in 9 lingue (paesi).

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Dai calendari pollinici ai Modelli previsionali

Dal Simposio di Cracovia emerge che esistono diversi

modelli previsionali

1. basati sull’osservazione: possono variare nella loro

complessità da semplici calendari pollinici a metodi più

complessi con formule matematiche (basati spesso sull’ analisi

della regressione), sono in genere limitati all’area/alla stazione

dove sono stati sviluppati; questa limitazione può essere

superata con i cosiddetti

2. modelli basati sull’origine, includono dati di emissione

(mappe vegetazionali) e modelli di trasporto atmosferico. Questi

modelli sono limitati da fattori come la qualità dei dati immessi e

incertezze numeriche, ma aiutano per spiegare situazioni e

processi complessi.