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iridologica classica

Il sistema cardio-circolatorio

Dr Giuseppe Tagliente Statte-Taranto

Cell 330331304 / 3287791833 taglientegiuseppe@hotmail.com

www.taglientegiuseppe.it

SISTEMA CARDIO CIRCOLATORIO

1. Le funzioni del sangue 2. I componenti del sangue 3. L’emostasi 4. I gruppi sanguigni 5. La struttura e l’organizzazione del

cuore

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6. Il flusso ematico nel cuore 7. Il battito cardiaco 8. Il ciclo cardiaco 9. I fattori che influenzano la frequenza

cardiaca 10.La struttura e la funzione dei vasi

sanguigni

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11.Il flusso ematico nei vasi sanguigni 12.Vie di distribuzione del sangue

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Il sangue è un tessuto connettivo fluido che svolge tre funzioni 1.trasporto: di ossigeno dai polmoni a tutto l’organismo e di diossido di carbonio dalle cellule ai polmoni; 2.regolazione: del pH dei fluidi corporei e della temperatura corporea; 3.protezione: in caso di ferita, si coagula.

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Il sangue è un tessuto connettivo fluido che consiste di

• plasma (fluido); • elementi figurati: i globuli bianchi, i globuli rossi

e le piastrine. La percentuale di volume sanguigno complessivo

occupato dai globuli rossi è definito ematocrito.

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Il plasma sanguigno è costituito da acqua, proteine e soluti non proteici. Le proteine più abbondanti (54%) sono le albumine che aiutano a mantenere una corretta pressione osmotica del sangue. Le globuline (38%) comprendono •anticorpi detti anche γ gloguline, o immunoglobuline: con funzioni di difesa; •α globuline e β globuline: funzioni di trasporto.

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L’ emopoiesi è il processo mediante il quale si sviluppano gli elementi figurati del sangue.

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I globuli rossi (RBC) o eritrociti contengono emoglobina, una proteina trasportatrice di ossigeno. Hanno la forma di dischi biconcavi, sono privi di nucleo e di altri organuli, non si possono riprodurre. La formazione dei soli eritrociti è chiamata eritropoiesi: una cellula precursore dei globuli rossi espelle il proprio nucleo e si differenzia in reticolocita.

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La velocità di formazione dei globuli rossi dal midollo osseo rosso è uguale alla velocità di distruzione da parte dei macrofagi.

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Lo stimolo principale per l’innesco dell’eritropoiesi è l’ipossia, cioè la diminuita capacità del sangue di trasportare ossigeno. L’ipossia stimola il rilascio di eritropoietina (EPO) un ormone prodotto dal rene.

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I globuli bianchi (WBC) o leucociti sono nucleati e non contengono emoglobina. Vengono classificati come granulari o non granulari a seconda della presenza/assenza di granuli citoplasmatici. I leucociti granulari sono neutrofili, eosinofili e basofili. I leucociti non granulari comprendono linfociti e monociti.

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I neutrofili rispondono per primi all’invasione batterica con la fagocitosi e rilasciando enzimi. I monociti migrano verso i tessuti infetti e si trasformano in macrofagi. Gli eosinofili combattono l’infiammazione, fagocitano i complessi antigene-anticorpo e sono efficaci contro alcuni parassiti. I basofili intensificano la risposta immunitaria.

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I linfociti B, T, e le cellule natural killer sono i principali combattenti che intervengono nella risposta immunitaria. I globuli bianchi e tutte le cellule provviste di nucleo esprimono proteine, chiamate il complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), sulla membrana cellulare.

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In condizioni normali i globuli bianchi sono da 5000 a 10000 μL. La leucocitosi è un aumento del numero di globuli bianchi in risposta a invasioni microbiche, un’attività fisica estrema o un’anestesia ed è sintomo di una infiammazione o di un’infezione. I globuli bianchi si sviluppano nel midollo osseo rosso.

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Dalle cellule staminali pluripotenti si differenziano delle celllule capaci di produrre piastrine. Alcune staminali mieloidi si differenziano in cellule chiamate megacarioblasti, che a loro volta si differenziano in megacariociti, enormi cellule che si scindono in 2000-3000 frammenti nel midollo osseo. Ciascun frammento è una piastrina.

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L’emostasi è una sequenza di reazioni che blocca un sanguinamento, impedendo la perdita di sangue attraverso la parete danneggiata di un vaso. Consta di tre fasi 1.lo spasmo vascolare; 2.la formazione di un tappo piastrinico; 3.l’agglutinazione del sangue.

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Quando un vaso sanguigno viene danneggiato, la muscolatura liscia delle pareti si contrae nello spasmo vascolare. Le piastrine si accumulano sul sito danneggiato e rilasciano sostanze che promuovono la vasocostrizione. A contatto con la porzione danneggiata di un vaso sanguigno, le piastrine aderiscono alle pareti, liberano fosfolipidi e aderiscono le une alle altre formando una massa chiamata tappo piastrinico.

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Finché rimane all’interno dei vasi, il sangue è in forma fluida mentre fuori dall’organismo si addensa in una sorta di gel detto coagulo consistente. Consiste in una rete di fibre proteiche insolubili, costituite da fibrina, in cui gli elementi figurati restano impigliati.

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Il processo di formazione del coagulo è detto coagulazione o agglutinazione ed è un processo a cascata in cui varie sostanze chimiche, i cosiddetti fattori della coagulazione, si attivano a vicenda.

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La coagulazione avviene in tre stadi: 1.al termine della cascata coagulatoria si attiva la sintesi della protrombina; 2.la protrombinasi converte la protrombina nell’enzima trombina; 3.la trombina converte il fibrinogeno solubile in fibrina insolubile, che forma i filamenti del coagulo.

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I GRUPPI SANGUIGNI La superficie del globulo rosso contiene un corredo di oltre un centinaio di antigeni, chiamati agglutinogeni. Sulla base dell’assenza/presenza dei vari antigeni il sangue è classificabile in diversi gruppi, nel cui ambito si possono riconoscere due o più differenti tipi. I due principali gruppi sanguigni sono: •AB0; •Rh.

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Il gruppo sanguigno AB0 è basato su due antigeni chiamati A e B.

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Il plasma di solito contiene anche anticorpi o agglutinine che reagiscono con gli antigeni A e B. I soggetti i cui globuli rossi presentano l’antigene Rh sono indicati come Rh+ (Rh positivi) e se ne sono sprovvisti come Rh- (Rh negativi).

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IL CUORE Il cuore ha il compito di pompare sangue che circola in tutto il corpo e, passando per i polmoni, si carica di ossigeno e rilascia diossido di carbonio. Il cuore è situato tra i polmoni, con circa i due terzi della sua massa a sinistra della linea mediana.

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Il cuore è avvolto da una membrana protettiva detta pericardio, distinta in •pericardio fibroso: di tessuto connettivo che previene e impedisce l’iperestensione del cuore; •pericardio sieroso, più sottile e delicato, costituito da due membrane, entro le quali scorre il liquido pericardico.

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La parete del cuore è costituita da tre strati •epicardio: strato sottile e trasparente, costituito da mesotelio e tessuto connettivale; •miocardio: consiste di tessuto muscolare cardiaco ed è il più spesso: le fibre muscolari cardiache sono involontarie, striate, ramificate e organizzate in fibre intrecciate; •endocardio: sottile strato di endotelio che tappezza l’interno del miocardio.

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Il cuore contiene quattro cavità •atri: due superiori; •ventricoli: due inferiori. I due atri sono separati dal setto interatriale così come il setto interventricolare separa il ventricolo destro dal sinistro.

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Le vene sono i vasi sanguigni che riportano il sangue al cuore. Le arterie sono i vasi sanguigni che portano il sangue lontano dal cuore.

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Ogni cavità cardiaca è dotata di una valvola, costituita da un denso tessuto connettivo, per impedire il reflusso del sangue nella direzione sbagliata. Le valvole atrioventricolari (AV) si trovano fra atri e ventricoli e sono •tricuspide: fra atrio e ventricolo destro; •bicuspide (o mitrale): fra atrio e ventricolo sinistro.

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Le valvole semilunari impediscono il reflusso di sangue dalle arterie al cuore e sono la valvola polmonare e la valvola aortica.

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Il sangue scorre attraverso il cuore dalle aree a pressione maggiore a quelle a pressione minore con conseguente apertura delle valvole e contrazione delle camere successive.

Le arterie coronarie destra e sinistra distribuiscono sangue al cuore; le vene coronarie drenano il sangue dal cuore al seno coronario.

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L’1% delle fibre muscolari cardiache sono in grado di generare potenziali di azione secondo uno schema ritmico svolgendo due importanti funzioni: 1. agiscono da pacemaker regolando il ritmo del cuore; 2. formano il sistema di conduzione cioè la via seguita dai potenziali di azione che attraversano il muscolo cardiaco. In tal modo le cavità cardiache sono stimolate a contrarsi in maniera coordinata.

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1. L’eccitazione inizia nel nodo senoatriale (SA) nella parete dell’atrio destro;

2. il potenziale di azione si trasmette attraverso le fibre muscolari atriali fino al nodo atrioventricolare (AV);

3. dal nodo AV il potenziale di azione passa nel fascio atrioventricolare (AV).

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4. si trasmette alle branche destra e sinistra del fascio che corrono verso l’apice del cuore;

5. le fibre del Purkinje conducono il potenziale di azione prima all’apice e poi al resto del miocardio ventricolare.

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Ogni ciclo cardiaco comprende tutti gli eventi associati al battito cardiaco e dura circa 0,8 secondi. Il termine sistole si riferisce alla fase di contrazione. Il termine diastole alla fase di rilasciamento.

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Il ciclo cardiaco si divide in tre fasi -fase di rilasciamento; -sistole atriale (contrazione); -sistole ventricolare (contrazione).

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Il volume di sangue emesso ogni minuto dal ventricolo sinistro nell’aorta è definito gittata cardiaca. La gittata cardiaca è determinata da •gittata sistolica: sangue emesso dal ventricolo sinistro durante ogni battito; •frequenza cardiaca: numero di battiti al minuto.

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Il ritmo cardiaco normalmente è di 70-80 battiti al minuto. I tessuti richiedono l’afflusso di volumi di sangue differenziati secondo le diverse condizioni. I fattori più importanti nella regolazione della frequenza cardiaca sono il sistema nervoso autonomo e gli ormoni adrenalina e noradrenalina, rilasciati dalle ghiandole surrenali.

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La regolazione del cuore da parte del sistema nervoso ha luogo nel centro cardiovascolare (CV), situato nel midollo allungato. Da esso partono i neuroni simpatici che raggiungono il cuore attraverso i nervi cardiaci acceleratori, come anche i neuroni parasimpatici che raggiungono il cuore attraverso i nervi vaghi.

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Alcune sostanze chimiche circolanti influenzano sia la fisiologia del muscolo cardiaco sia il ritmo di contrazione. 1.Ormoni: adrenalina e noradrenalina aumentano la frequenza cardiaca e la forza delle contrazioni; 2.Ioni: diminuiscono la frequenza cardiaca e la forza della contrazione.

Sistole atriale Sistole ventricolare

Depolarizzazione atriale

Depolarizzazione ventricolare

Ripolarizzazione ventricolare

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I vasi sanguigni formano un sistema chiuso di tubi che allontanano il sangue dal cuore (le arterie), lo trasportano ai tessuti (arteriole, capillari) e quindi lo riportano al cuore (venule e vene).

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Le arterie trasportano il sangue lontano dal cuore e si dividono in arterie ancora più piccole, dette arteriole. Le arteriole all’interno di un tessuto si ramificano in vasi microscopici chiamati capillari. Gruppi di capillari in un tessuto si riuniscono a formare piccole vene che prendono il nome di venule. Queste poi confluiscono a formare vasi sempre più grandi dette vene.

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Le pareti delle arterie presentano tre strati di tessuto che circondano una cavità, il lume, in cui scorre il sangue. Lo strato più interno è costituito da endotelio, da una membrana basale, da una lamina elastica.

SISTEMA CARDIO CIRCOLATORIO

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I capillari sono vasi microscopici che connettono le arteriole alle venule. Consistono di uno strato di endotelio circondato da una membrana basale.

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La lentezza del flusso ematico nei capillari è utile perché consente lo scambio di sostanze attraverso le loro pareti. Le arteriole regolano il flusso sanguigno nei capillari dove nutrienti, gas e sostanze di rifiuto sono scambiati tra il sangue e il fluido interstiziale. L’acqua e i soluti fluiscono fuori dal capillare sanguigno nel fluido interstiziale circostante, effettuando la filtrazione. Se l’acqua e i soluti migrano dal fluido interstiziale al capillare si dice riassorbimento.

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La contrazione dei ventricoli produce la pressione sanguigna, cioè la pressione esercitata dal sangue sulle pareti del vaso. La pressione arteriosa diminuisce progressivamente quando il sangue passa dalle arterie sistemiche ai capillari e torna all’atrio destro; il calo massimo della pressione si registra nelle arteriole.

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La resistenza vascolare è la resistenza che incontra il flusso sanguigno lungo le pareti dei vasi. Essa dipende da 1.ampiezza del lume; 2.viscosità del sangue; 3.lunghezza complessiva del vaso sanguigno.

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Il centro cardiovascolare (CV) è la principale regione del sistema nervoso

deputata alla regolazione della frequenza cardiaca, della forza delle contrazioni, della vasodilatazione o vasocostrizione

dei vasi sanguigni.

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Il riflesso dei barocettori consente una regolazione rapida della pressione sanguigna. I chemiocettori sono situati nei due glomi carotidei nelle arterie carotidi comuni e nel glomo aortico nell’arco aortico.

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Diversi ormoni partecipano alla regolazione della pressione e del flusso sanguigno. 1.il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAA); 2.adrenalina e noradrenalina; 3.ormone antidiuretico (ADH); 4.peptide antidiuretico atriale (ANP).

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I vasi sanguigni sono organizzati a formare vie di distribuzione che trasportano il sangue a tutto l’organismo. Le vie principali sono •il circolo sistemico; •il circolo polmonare; •il sistema portale epatico.

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Possiamo paragonare il sistema cardiocircolatorio ad un impianto idraulico chiuso e continuo in cui una pompa (il cuore) imprime all’acqua (il sangue) la forza necessaria per circolare nei tubi (i vasi sanguigni).

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Trasporto verso i tessuti del corpo di tutte le sostanze necessarie alla vita delle cellule e al funzionamento degli organi, come: Ossigeno, Nutrienti, Ormoni, enzimi ecc Rimozione dai tessuti di tutti i prodotti di scarto del metabolismo cellulare, come: anidride carbonica, cataboliti, ecc. e il loro trasporto verso gli organi deputati alla eliminazione. Termoregolazione. Protezione:

―Emostasi. Riguarda la capacità delle piastrine di creare dei coaguli impedendo le emorragie. ―Difesa immunitaria: Riguarda la capacità dei globuli bianchi e degli anticorpi di aggredire ed eliminare organismi o sostanze estranee.

Omeostasi. Riguarda il mantenimento e il ripristino dell’equilibrio dell’ambiente interno del corpo

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―La grande circolazione o circolazione sistemica convoglia il sangue verso tutti i tessuti corporei per ossigenarli nutrirli, difenderli, raccogliere le scorie ecc. che vengono riportate verso il cuore; ha origine nella metà sinistra del cuore, tramite l’arteria aorta, si dirama in tutto il corpo e ritorna alla metà destra del cuore tramite le vene cave.

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la piccola circolazione o circolazione polmonare convoglia il sangue verso gli alveoli polmonari, dove sarà ossigenato e depurato dall’anidride carbonica; ha origine nella metà destra del cuore, tramite l’arteria polmonare, e ritorna alla metà sinistra, tramite la vena polmonare.

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Le vene che raccolgono il sangue refluo dal tubo digerente (nella sua porzione sottodiaframmatica), dalla milza dalla cistifellea, e dal pancreas, confluiscono in un tronco venoso comune, la vena porta, che penetra nell'ilo del fegato e attraversa quest'ultimo, prima di versare nella vena cava inferiore tramite le vene epatiche. La vena porta ha il compito quindi di convogliare al fegato il sangue proveniente dalla digestione intestinale e dalla milza, costituendo un sistema detto appunto sistema della vena porta o sistema portale, collegato al circolo sistemico attraverso diverse vie anastomotiche.

SISTEMA CARDIO CIRCOLATORIO

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I segni cardiaci sono sempre attaccati al collaretto e sono di solito piccoli e lacunari Tra le 2.30 e le 3.30 tra le 8.30 e le 10.30 nell’iride sx troviamo la circolazione arteriosa e nella dx la venosa. Un grosso esperto di queste patologie è il Dr M. Dailakis medico iridologo greco con la passione per la cardiologia per cui vi presentero’ iridi con diagnosi cardiologica confermata

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iride sx femm.21 anni soffio al cuore segno a volte isolato ore 3 che si può riscontrare anche a ore 9

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iride sx maschio 59 anni collaretto ispessito rotto con difetto di sostanza ore 3 ed associazione di più segni

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Iride sx femmina 40 a

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le lacune attaccate al collaretto indicano ralentamento del metabolismo con insufficienza latente Schiarimento del collaretto spasmi coronarici Anelli di contrazione interrotti sofferenza spasmi Punti neri ore 3 sx infarto Triangolo nero base collaretto apice zona cuore anche questo è un segno di sofferenza vascolare cardiaca In tutte le malattie cardiache è bene esaminare le aree polmoni rene fegato ghiandole intestino che possono avere una correlazione

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iride sx femm 72 a. stenosi mitralica introflessione del collaretto ore 3

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IRIDE SX MASCHIO 39 a. Diagnosi di tachiaritmia tipo wolf-parkinson-white con precoce attivazione dei ventricoli da parte di uno stimolo sinusale tramite vie anatomiche diverse dalle normali. Piccola lacuna ovoidale attaccata al collaretto ore 3

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IRIDE SX MASCHIO 61 a. diagnosi di blocco atrioventricolare (ritardi o arresti della conduzione completi o parziali fra atri e ventricoli. Ispessimento e introflessione del collaretto ore 9

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IRIDE SX FEMMINA 36 a diagnosi di endocardite reumatica (infezioni febbrili da streptococco emolitico con reazione flogistica del cuore delle articolazioni ed in generale) piccole lacune ore 3 sx difetti di sostanza attaccate al collaretto

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IRIDE SX FEMMINA 46 a diagnosi di scompenso cardiaco (incapacità del cuore di mantenere a riposo o sotto sforzo una portata adeguata) Difetti di sostanza e piccole lacune attaccate al collaretto ore 3 sx e ore 9 a dx

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IRIDE SX MASCHIO 48 a diagnosi di difetto del setto interventricolare (soffio olosistolico per comunicazione tra i due ventricoli) difetto di sostanza con discromia ore 3 attaccata al collaretto

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La parola d’ordine è che i segni devono essere attaccati al collaretto e spesso è il collaretto stesso che si modifica si introflette, si sdoppia o scompare alle ore 3 o alle ore 9. controllate sempre l’area polmonare che è attaccata e interagente col cuore

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In fase cronica i segni sono scuri In fase acuta piccoli fiocchi bianchi o radiali chiari sempre connessi al collaretto Piccoli punti neri vicino al collaretto sono una insufficienza valvolare o stenosi Il triangolo nero o una lacuna aperta zona cuore devono far pensare all’infarto Radiali bianchi, anelli tetanici che si interrompono in zona cuore sono quei pazienti col cuore in gola che dicono gli si ferma il cuore o che sentono il cuore battere quando dormono

SOFFIO AL CUORE iride sinistra femmina 21 anni

ANGINA PECTORIS iride sinistra maschio 59 anni

INFARTO MIOCARDICO iride sinistra maschio 58 anni

TACHICARDIA SINUSALE iride sinistra maschio 47 anni

BRADICARDIA SINUSALE iride sinistra maschio 45 anni

SCOMPENSO CARDIACO iride sinistra femmina 56 anni