IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ OGGI… DALL’ OTTICA DEL ... · DALL’ OTTICA DEL TOUCHPOINTS...

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IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ OGGI…

DALL’ OTTICA DEL TOUCHPOINTS

Dir. S.C. Pediatria e Neonatologia, Osp. S.M. Annunziata, Bagno a Ripoli (FI)

Centro Brazelton di Firenze e Touchpoint Site di Roma

dott. Gherardo Rapisardi

T.Berry Brazelton. Learning to Listen. A Life Caring for Children, 2013

“Cominciai a pensare che il mio lavoro consisteva

nell’imparare ad apprezzare i genitori. Quando

cambiai il mio atteggiamento e iniziai a fidarmi

di loro, loro cominciarono ad avere più fiducia in

se stessi.”

dott. G. Rapisardi

“Quando rafforziamo le famiglie in ultima analisi

rafforziamo la comunità. Il nostro obiettivo è che i

genitori siano ovunque affiancati da operatori capaci

di dare loro sostegno, sviluppino fiducia nelle proprie

capacità genitoriali e che formino dei legami di

attaccamento forti e resilienti con i propri bambini”

© 2013 Brazelton Touchpoints Center

Tutto lo sviluppo precoce - cognitivo,

motorio, del linguaggio e della

comunicazione – e la crescita avvengono

all’interno dello sviluppo sociale ed

emotivo del bambino e del sistema delle

relazioni accudenti il bambino

National Scientific Council on the Developing Child Working Paper # 1, 2004

(www.developingchild.harvard.edu)

The Neurobehavioral and Social-Emotional Development of Infants and Young Children

Dr. E. Tronick, 2007

Magicalhour short

Tre fonti di energia per lo

sviluppo del SNC

Sistema di

feedback

esterno Sistema di

feedback

interno

dott. G. Rapisardi

esperienza del bambino

SENSIBILITA’ GENITORIALE

Consapevolezza della capacità del bambino di comunicare i

propri bisogni

- capacità di cogliere i segnali del bambino ( chiari e prevedibili)

- interpretazione accurata dei segnali (influenza di esperienze

passate)

Responsività Genitoriale

- utile risposta tempestiva ed appropriata

SENSIBILITA’ MATERNA, MORFOLOGIA CEREBRALE E CONNETIVITA’

• Una maggiore sensibilità

materna si associa ad un minor

volume bilaterale

dell’ippocampo e ad una

maggiore connettività tra

ippocampo e aree cerebrali che

modulano la regolazione

emotiva ed il funzionamento

socio emotivo

• Hp: ariazioni della care materna influenzano la connettività di vie

neuroanatomiche importanti per lo sviluppo cognitivo ed emotivo

GENITORIALITA’ E STRUTTURA CEREBRALE DEL BAMBINO

Minor sensibilità materna

associata con minor

volume della sostenza

grigia sottocorticale

Quando un bambino forma una immagine di sé come persona

compresa e valorizzata ed una immagine delle persone importanti

per lui come persone che rinforzano positivamente le sue

esperienze, sono responsive e prevedibili, svilupperà nel tempo:

un maggior senso di sicurezza interna

strategie più efficaci per ottenere aiuto quando ne ha bisogno

visione più ottimistica delle relazioni sociali

più alto livello di autostima e di confidenza in sé

SVILUPPO ATTACCAMENTO

Queste qualità caratterizzano i bambini che sviluppano un

attaccamento di tipo sicuro

”APPROCCIO BRAZELTON ”

Uso del linguaggio del comportamento del bambino come

mezzo per entrare in relazione con i genitori

OBIETTIVI

sostegno dei genitori e promozione delle loro competenze

(autostima, sicurezza e coerenza)

promozione della salute psicomotoria del bambino

prevenendo possibili disturbi relazionali

Dr T. Berry Brazelton

Pediatra e Psichiatra Infantile - Boston, U.S.A.

• Valutazione comportamentale neonatale (NBAS, NBO)

• I Touchpoints

Che cosa sono i Touchpoints?

I “Touchpoints” sono dei periodi

prevedibili di regressione e

disorganizzazione che precedono

dei salti in avanti nello

sviluppo del bambino

STATO DI

SVILUPPO E

FUNZIONALE

ETÀMESI

regolare

a salti

Caratteristiche dello Sviluppo

La disorganizzazione in un Sistema può disorganizzarne altri

Motorio

Linguaggio

Cognitivo

Emotivo

STATO DI

SVILUPPO E

FUNZIONALE

ETÀ

La disorganizzazione fisiologica è

regolata dal sistema bambino-famiglia

Camminare

GENITORE

BAMBINO

Umore

Sonno

Interazione

STATO DI

SVILUPPO E

FUNZIONALE

ETÀ

Le regressioni nel comportamento

del bambino causanodisorganizzazione nei genitori

I Touchpoints sono spesso accompagnati da frustrazione e dubbi da parte dei genitori.

Questi periodi di disorganizzazione possono mettere in crisi le relazioni familiari, ma

possono anche costituire una opportunità per gli operatori per entrare in contatto e

collaborare con i genitori.

La disorganizzazione non è un

errore…

La disorganizzazione è

la sorgente del cambiamento

TO

UC

HPO

IN

TS

Il bambino ideale - GravidanzaIl bambino reale - NeonatoIl calo di energia - 3

settimaneIl bambino gratificante - 6-8

settimaneGuardare all’esterno - 4 mesiTitarsi su di notte - 7 mesiIndicare - 9 mesiIl camminatore - 12 mesiL’arrampicatore - 15 mesiRibelle per un motivo - 18

mesiArriva il “No!” - 2 anni“Perchè?” - 3 anniConta ciò che faccio - 4 anniConta chi sono - 5 anniL’ingresso nel mondo reale – 6

anni

Ogni bambino con il suo

Cos’è l’approccio Touchpoints?

Una modalità di assistenza alla famiglia basata su:

• comprensione dello sviluppo

• sostegno alle relazioni

Processo relazionale

Prospettiva del

bambino

e dei genitori

Aspetti evolutivi:

regressioni e discontinuità

Alleanza con i genitori

Partnership

Cambio di prospettiva

SVILUPPO

PSICOMOTORIO

Guida anticipatoria

Presupposti

e Principi

APPROCCIO

TOUCHPOINTS

Reflective Practice

Approccio Touchpoints

Obiettivi

1) Migliorare le conoscenze e competenze sullo

sviluppo infantile precoce e la guida anticipatoria

2) Migliorare il benessere nei genitori e altri caregivers

che lavorano con operatori formati nei Touchpoints

3) Aumentare l’empowerment dei genitori

4) Migliorare lo sviluppo del bambino

Strumenti Touchpoints

• Presupposti sui genitori e sugli operatori

• Principi Guida

Presupposti sui Genitori

• Il genitore è l’esperto del proprio bambino

• Tutti i genitori hanno punti di forza

• Tutti i genitori vogliono far il meglio per il loro

bambino

• Tutti i genitori hanno delle criticità da condividere

nelle diverse fasi dello sviluppo

• Tutti i genitori hanno sentimenti ambivalenti

• La genitorialità è un processo che si costruisce per

prove ed errori

Presupposti sui Genitori

• Il genitore è l’esperto del proprio bambino

• Tutti i genitori hanno punti di forza

• Tutti i genitori vogliono far il meglio per il loro

bambino

• Tutti i genitori hanno delle criticità da condividere

nelle diverse fasi dello sviluppo

• Tutti i genitori hanno sentimenti ambivalenti

• La genitorialità è un processo che si costruisce per

prove ed errori

Presupposti sugli Operatori

• Ogni operatore è l’esperto nel contesto del proprio

ambito di lavoro

• Gli operatori desiderano essere competenti

• Gli operatori hanno bisogno di supporto e rispetto

come quello che chiediamo loro di offrire ai genitori

• Gli operatori hanno bisogno di riflettere sul

contribu-to che apportano nell’interazione con i

genitori

APPROCCIO TOUCHPOINTS

PRESUPPOSTI

OGNI BAMBINO DESIDERA

soddisfare i propri bisogni (ad es. dormire quando ha sonno)

fare come vede fare dai “grandi” (adulti / fratelli maggiori)

fare del proprio meglio e cercare di farcela da solo ( aumento

dell’orgoglio ed autostima)

fare in modo che gli altri siano contenti di lui

dott. Rapisardi 2016

Collaborare con i genitori per creare una comprensione comune del

bambino per aiutare il bambino a sviluppare fiducia in sé, regolare

il proprio comportamento e le proprie emozioni

Principi

1) Valorizza e comprendi la relazione tra te e il genitore

2) Utilizza il comportamento del bambino come tuo linguaggio

3) Riconosci ciò che apporti all’interazione

4) Sii disposto a discutere di argomenti che vanno oltre il tuo

ruolo tradizionale

5) Cerca le opportunità per sostenere le competenze genitoriali

6) Focalizzati sulla relazione genitore bambino

7) Valorizza la passione ovunque tu la trovi

8) Considera la disorganizzazione e la vulnerabilità come

opportunità

Principi

1) Valorizza e comprendi la relazione tra te e il genitore

2) Utilizza il comportamento del bambino come tuo linguaggio

3) Riconosci ciò che apporti all’interazione

4) Sii disposto a discutere di argomenti che vanno oltre il tuo ruolo

tradizionale

5) Cerca le opportunità per sostenere le competenze genitoriali

6) Focalizzati sulla relazione genitore bambino

7) Valorizza la passione ovunque tu la trovi

8) Considera la disorganizzazione e la vulnerabilità come

opportunità

CAMBIO DI PROSPETTIVA

DA:

• Modello basato sul deficit

• Sviluppo lineare

• Prescrittivo

• Coinvolgimento oggettivo

• Confini professionali rigidi

A:

• Modello positivo, basato

sulla normalità

• Sviluppo

multidimensionale

• Collaborativo

• Coinvolgimento empatico

• Confini professionali

flessibili

EVIDENZE SCIENTIFICHE

National Registry of Evidence-based Programs and Practices

(NREPP)

Intervento promettente

Operatori

• Migliori conoscenze e competenze sullo sviluppo socio-emotivo e sulle relazioni

con i genitori, mantenute a distanza di 5 anni

• Miglioramento della capacità di promuovere l’apprendimento o il sostegno di

strategie per orientare i bambini

• Ridotta possibilità di lasciare il progetto Educare

Genitori

• Riduzione dello stress

• Migliori conoscenze sullo sviluppo infantile

• Minori preoccupazioni per i comportamenti difficili del loro bambino

• Relazioni più forti con gli operatori

• Sentimento di maggiore ‘empowerment’ proporzionale al numero di operatori

formato nei TPS con cui avevano interazioni

NEONATALE

Il bambino reale

Prova ed errore

(processo graduale)

Alimentazione

Linguaggio del

comportamento del

neonato

Gioco (relazioni

piacevoli al di là

dell’accudimento)

Racconto della nascita

(ascolto attivo)

Valutazione

comportamentale

neonatale (NBAS,

NBO)

Valutare il sostegno

per i gg (disponibilità

– tipo – riconoscere il

proprio ruolo)

Rinforzare l’autostima

nei genitori

Stato di salute del

neonato

Emozioni dei

genitori (spesso

opposte e confuse)

Il bambino reale

(caratteristiche

individuali)

Attaccamento

Guida anticipatoriaAspetti principaliOpportunità nella

pratica

dott. G. Rapisardi

4 mesi

Guardare il mondo esterno

Alimentazione

(maggiore distraibilità)

Sonno (possibili

maggiori richiami

notturni)

Gioco (favorirne

l’aumento di interesse)

Differenziazione

dell’estraneo (iniziale)

Interazioni (anche tra genitori)

Pianto (interpretazione dei genitori)

Sincronia

Interesse per il mondo

esterno (eccitazione / delusione dei genitori)

Routines di accudimento

(possibili disturbi)

Attaccamento (forti

legami emotivi)

Interesse per il mondo

esterno

Modalità di

accudimento (routines

più stabili e

prevedibili)

Richieste del bambino

(aumento)

Coinvolgimento del

padre (maggiore)

Guida anticipatoriaAspetti principaliOpportunità nella

pratica

dott. G. Rapisardi

4 mesi

Guardare il mondo esterno

Alimentazione

(maggiore

distraibilità)

Sonno (possibili

maggiori richiami

notturni)

Gioco (favorirne

l’aumento di interesse)

Differenziazione

dell’estraneo (iniziale)

Interazioni (anche tra genitori)

Pianto (interpretazione dei genitori)

Sincronia

Interesse per il mondo

esterno (eccitazione / delusione dei genitori)

Routines di

accudimento (possibili disturbi)

Attaccamento (forti

legami emotivi)

Interesse per il mondo

esterno

Modalità di

accudimento (routines

più stabili e

prevedibili)

Richieste del bambino

(aumento)

Coinvolgimento del

padre (maggiore)

Guida anticipatoriaAspetti principaliOpportunità nella

pratica

dott. G. Rapisardi

4 mesi

“Maria aveva cominciato a dormire 4-5 ore di

seguito la notte da più di un mese, ha compiuto da

poco 4 mesi e ha cominciato a risvegliarsi ogni 2

ore… forse il mio latte non basta più”

Maggiore interesse per il mondo circostante – maggiori capacità

visive, motorie e relazionali

Difficoltà nell’alimentazione e nel sonno

Quasi sempre interpretato come carenza di latte e

necessità di integrazione

Necessità di reinterpretare il comportamento

Eventuali suggerimenti:

- alimentazione: in un luogo tranquillo, senza distrazioni

- sonno: aiutarlo ad addormentarsi nella stessa

situazione in cui si sveglierà

Guida anticipatoria: sempre maggiori capacità per partecipare

attivamente e sentire che ciò che accade dipende anche dalle

sue azionidott. G. Rapisardi

4 mesi

sottovalutata da chi esercita un intervento solo

‘prescrittivo’ unidirezionale (insegnamento, dare consigli,

informazioni)

atteggiamento di partnership, alla pari, che rispetta i ruoli

maggiori probabilità di ottenere:

- condivisione di importanti informazioni mediche

necessarie per il trattamento

- espressione di preoccupazioni o dubbi sul

trattamento (prevenzione di non compliance)

- cambiamenti comportamentali positivi

dott. G. Rapisardi

APPROCCIO TOUCHPOINTS

Relazione terapeutica nella guida anticipatoria

I genitori hanno molti motivi per non condividere

informazioni anche rilevanti:

- sentimenti spesso fragili, protetti per difesa, specie se un

bmbino non cresce o è in fase regressiva

- le pratiche di allevamento di un genitore sono spesso

inconsce o non esaminate consapevolmente

- il punto di vista sulla genitorialità è profondamente

personale, fortemente radicato e dipende dalla propria

infanzia e dall’esperienza

dott. G. Rapisardi

APPROCCIO TOUCHPOINTS

Relazione terapeutica nella guida anticipatoria

Riconoscere l’impegno e la passione del genitore e condividere con lui

le osservazioni sul comportamento del bambino, facilita:

- la raccolta di una storia accurata

- la disponibilità dei genitori verso una guida anticipatoria

- la preparazione del genitore a pensare ai propri

comportamenti e ad un possibile cambiamento

- la riduzione dell’isolamento e del senso di colpa del

genitore

Un ambiente non giudicante e di fiducia incoraggia a parlare delle

difficoltà nel comportamento del bambino

dott. G. Rapisardi

APPROCCIO TOUCHPOINTS

Relazione terapeutica nella guida anticipatoria

Possiamo sprecare il nostro tempo a dare consigli ad orecchie ‘sorde’ oppure

possiamo preparare i genitori a portare le nostre parole ai loro cuori

Possiamo ignorare la vulnerabilità e la disponibilità al nostro aiuto di un

genitore durante i TPs oppure possiamo dare una guida anticipatoria nei

momenti in cui essi più sono pronti ad ascoltarci

Possiamo intimidire dei genitori con il nostro ruolo di ‘esperti’ invece di

accogliere e valorizzare il loro

Possiamo dire ai genitori cosa noi pensiamo oppure possiamo invitarli ad

esprimere le loro interpretazioni sul comportamento del bambino

dott. G. Rapisardi

APPROCCIO TOUCHPOINTS

Sparrow J, Brazelton, TB. A Developmental Approach to the Prevention of Common Behavioral Problems. In: McInerny

TK, Adam HM, Campbell D, Kamat DK, Kelleher KJ, eds. Pediatric Primary Care 5thEd. Elk Grove Village,IL:

American Academy of Pediatrics, 2006.

Possiamo descrivere quei comportamenti del bambino che sappiamo essere

così importanti per i genitori per mostrare piuttosto che dire loro che

anche noi siamo impegnati nel promuovere la salute del loro bambino

Possiamo costruire intenzionalmente delle relazioni con i genitori che loro

possano portare fuori dai confini dei nostri ambulatori e utilizzare in

momenti di dubbio o solitudine

Possiamo focalizzare il nostro intervento sui loro fallimenti e sui deficit

del bambino oppure possiamo aiutarli a vedere le loro capacità e quelle

del bambino attraverso i nostri occhi

dott. G. Rapisardi

APPROCCIO TOUCHPOINTS

Sparrow J, Brazelton, TB. A Developmental Approach to the Prevention of Common Behavioral Problems.

In: McInerny TK, Adam HM, Campbell D, Kamat DK, Kelleher KJ, eds. Pediatric Primary Care 5thEd.

Elk Grove Village,IL: American Academy of Pediatrics, 2006.