Post on 24-Feb-2019
transcript
Impatto del decomissioning
e della demolizione selettiva
sulla qualità dei rifiuti da C&D
Alessandra Bònoli
DICAM, UNIBO
DICAM
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA, AMBIENTALE E DEI MATERIALI
Scuola di Ingegneria e Architettura
Alma Mater Studiorum
Università degli Studi di Bologna
I rifiuti da C&D rappresentano in Europa il
10-30% dei rifiuti conferiti in discarica e
derivano dalle seguenti attività:
scavo e demolizione: 40-50%;
ampliamento e rinnovo di edifici
esistenti: 30-50%;
costruzione di nuovi edifici: 20-30%
Si può effettuare un’ulteriore
suddivisione della produzione europea di
questi rifiuti, a seconda del settore delle
costruzioni da cui provengono:
33% non residenziale;
25% riabilitazione e manutenzione;
24% edilizia abitativa;
18% ingegneria civile.
Per quanto riguarda l’Italia in base al
tipo di attività edilizia:
53% microdemolizoni residenziali;
39% microdemolizioni non residenziali;
8% demolizione di interi edificiEuropean Construction Industry federation
• Le materie prime seconde (MPS) che derivano dal trattamento di
rifiuti omogenei hanno una qualità superiore rispetto a quelle
che provengono da mix eterogenei.
• Il valore economico del materiale riciclato aumenta con la
qualità del prodotto
• La definizione economica di un intervento volto al riutilizzo o
riciclo di un materiale o componente si basa sulle seguenti stime:
costi delle differenti demolizioni possibili;
costi di trasporto del materiale di risulta;
costi di conferimento in discarica o in impianti di trattamento;
costi di trattamento del materiale
ricavi ottenibili tramite il riutilizzo o il riciclo del materiale
calcestruzzo
calcestruzzo
Materiale misto
Il decommissioning
“smantellamento o disattivazione”: un processo
formale per rimuovere qualcosa dallo stato attivo.
Le principali attività svolte durante il
decommissioning riguardano il mantenimento in
sicurezza delle strutture, l’allontanamento dei rifiuti,
lo smantellamento e la decontaminazione degli
impianti o degli edifici e si conclude quando il sito
viene rilasciato “green field”.
Ridurre il consumo di materie prime : meno materiali impiegati e meno rifiuti in fase di costruzione
Ridurre la produzione di rifiuti in fase di demolizione
ridurre al minimo il rischio inquinamento da rifiuti
riuso di componenti
Riciclo dei CDW
Minimizzare il quantitativo di rifiuti da smaltire in discarica
Fasi
de
l d
eco
mm
issi
on
ing
Il primo passo per un piano di smantellamento dovrà essere un indagine dell'edificio mirato a identificare e quantificare i componenti allo scopo di avere un supporto alle decisioni circa le procedure di smontaggio.
Basandosi sulla documentazione in possesso sull'edificio è necessario:
raccogliere e analizzare dati sulla composizione
ricavare un'indicazione sulle sostanze che potrebbero influenzare la qualità dei materiali presenti,
redigere una lista di materiali, vero e proprio inventario che contenga dettagli sui componenti presenti e sui materiali
determinare la compatibilità ambientale dei vari componenti.
Tecniche di demolizione in situazioni non emergenziali
Nel settore edilizio, il recupero della massima quantità e con la migliore qualità
possibile di rifiuti dipende dall’adozione di prassi di demolizione di tipo
selettivo, che consentano la separazione dei materiali di risulta in frazioni
omogenee, al fine di favorirne la valorizzazione in termini di recupero e di
ridurre le quantità da smaltire in discarica.
L’efficacia della demolizione selettiva aumenta quando le attività di
disassemblaggio vengono opportunamente programmate per modalità di
esecuzione e sequenza.
Per tale ragione la demolizione deve essere supportata da un’attenta
progettazione, capace di organizzare le molteplici fasi di lavoro attraverso
precise indicazioni sulle tecnologie, sulla sequenza e sulle modalità del
disassemblaggio.
La pianificazione dei lavori costituisce una tappa
particolarmente importante per:
● misurare la durata e i costi dei lavori di demolizione
● creare delle condizioni di lavoro soddisfacenti
● assicurare la sicurezza del personale sul cantiere
● aumentare la quantità e migliorare la qualità dei
materiali destinati a una valorizzazione.
approccio integrato
Per garantire un ottimo trattamento dei rifiuti da demolizione e per
l’interdipendenze tra smontaggio sul sito e processo di valorizzazione è
necessaria una strategia integrata.
Applicando tecniche idonee l'edificio viene smontato in parti e componenti.
La decisione sull’attuare o no determinate attività è influenzata dalla comparazione dei costi delle diverse tecniche.
L'obbiettivo del piano di valorizzazione è di definire tecniche di riciclaggio ottime per trasformare gli elementi costruttivi in materiali riusabili o riciclabili.
informazioni qualitative e quantitative sui materiali presenti consentono di poter definire le tecniche da scegliere e di conseguenza i costi associati.
Tipologia costruttiva
Lista dei materiali
Tecniche di decostruzione
Costi e relazioni di priorità
Diagramma delle precedenze
Smontaggio
- La demolizione selettiva soggetti
coinvolti e loro compiti COMMITTENTE - Individua gli obiettivi della demolizione
- Incarica un progettista
- Nomina un Direttore dei lavori
- Nomina un Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione
PROGETTISTA E DIRETTORE DEI
LAVORI
- Redige il progetto di demolizione e le corrispondenti voci di capitolato d’appalto:
- tecnologie, durata, tempi e costi della demolizione
- corretta rimozione e smaltimento, dei materiali e componenti pericolosi eventualmente presenti
nell’edifi cio
- frazioni omogenee ottenibili e le modalità di riciclo
- elenco dei componenti riusabili e modalità di valorizzazione
- elenco rifi uti riciclabili
- elenco rifi uti destinati allo smaltimento
- modalità di deposito dei rifi uti prodotti e dei materiali e componenti riutilizzabili.
- Verifica l’esecuzione della demolizione con le modalità e le procedure prescritte da parte degli
esecutori
IMPRESA ESECUTRICE - Dichiara la propria disponibilità di attrezzature e maestranze
- Concorda con il progettista e con il coordinatore della Sicurezza le modalità di esecuzione
dell’intervento di demolizione, la durata, le attrezzature e le maestranze necessarie
- Predispone le condizioni idonee all’esecuzione delle lavorazioni prescritte (organizzazione del
cantiere, aree di stoccaggio, attrezzature, selezione e incarichi ai trasportatori e ai recuperatori),
- Informa ed istruisce gli addetti sulla separazione delle frazioni omogenee individuate
- Esegue la demolizione secondo quanto concordato con il progettista (progetto) ed il coordinatore
della sicurezza (POS)
- Esegue la demolizione
- Provvede al deposito dei rifi uti prodotti e dei materiali e componenti riutilizzabili.
Provvede al conferimento delle frazioni separate ai recuperi e agli smaltimenti prescritti.
demolizione
1) VALUTAZIONE PRELIMINARE
come si procede
2) RIMOZIONE E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI
3) SMONTAGGIO DEI COMPONENTI RIUSABILI
5) DEMOLIZIONE DELLA STRUTTURA
4) DEMOLIZIONE SELETTIVA DEI MATERIALI RICICLABILI
LA DEMOLIZIONE SELETTIVA / DECOSTRUZIONE
17
CComponenti riusabili
Residui riciclabili
Rifiuti indifferenziati
Demolizione selettiva
VALUTAZIONE PRELIMINARE
RIMOZIONE E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI
SMONTAGGIO DEI COMPONENTI RIUSABILI
DEMOLIZIONE DELLA STRUTTURA
DEMOLIZIONE SELETTIVA DEI
MATERIALI RICICLABILI
demolizione selettiva
Obiettivi:
ottenimento di frazioni monomateriali adatte al trattamento in appositi impianti di riciclaggio che consentano la valorizzazione degli scarti come materie prime secondarie.
Aumentare concretamente il livello di riciclabilità degli scarti generati sul cantiere di demolizione qualunque sia la configurazione di partenza dell'edificio
Massimizzare la qualità del materiale ottenibile dal riciclaggio.
Procedura di demolizione:
definizione dei contenuti del progetto di demolizione
- dimensioni e caratteristiche strutturali o legate alla tipologia costruttiva
dell’edificio da demolire che ne possano influenzare la demolizione o che
richiedano l’applicazione di tecniche particolari;
- ubicazione dell’opera da demolire : vincoli sul territorio e presenza di impianti
di trattamento/riciclaggio con relative indicazioni su distanze/percorsi e
modalità di conferimento;
- individuazione della presenza di materiali pericolosi da sottoporre a
trattamenti speciali e indicazione sulle cautele e le modalità di trattamento
- individuazione delle tecniche di demolizione e/o smontaggio dei principali
elementi tecnici dell’edificio e delle tipologie di frazioni omogenee o rifiuti da
esse derivanti;
- elenco delle tipologie dei materiali da selezionare e delle destinazioni a cui
vanno avviati, suddivise in classi relative a componenti riusabili, materiali
riciclabili e frazione residua da avviare allo smaltimento;
- modalità di deposito in cantiere delle diverse classi di materiali residui rifiuti e
dei materiali e dei componenti riutilizzabili.
tecnologie
Le tecnologie a supporto della demolizione selettiva oltre a garantire la possibilità di ottenere frazioni omomateriale presentano in prevalenza le seguenti caratteristiche di impiego:
� assenza di percussioni� assenza di vibrazioni dannose� assenza di polvere� rumorosità contenuta� limitato affaticamento dell’operatore� precisione e rapidità� meno invasive e più rispettose dell‘ambiente.
Le tecniche di demolizione selettiva possono contribuire a prevenire la commistione dei materiali intervenendo già in fase di demolizione
demolizioni effettuate dopo un sisma
1. condizioni di sicurezza:
gli edifici danneggiati dal sisma e per i quali si ritiene necessario intervenire con
demolizioni, sono, in genere in precarie condizioni statiche e, spesso, a rischio di
crollo;
l’esecuzione degli interventi di demolizioni può essere fatta in periodi
immediatamente successivi all’evento sismico e, pertanto, in situazioni
caratterizzate da “sciame sismico” che, ovviamente, può comportare ulteriori
pericoli di crolli inattesi
2. tempi stretti per le fasi di progettazione, pianificazione ed esecuzione degli
interventi:
necessità di intervenire in tempi stretti al fine di procedere rapidamente alle
successive fasi di ricostruzione;
necessità di eliminare prima possibile situazioni di pericolo incombente connesse
con la presenza di edifici pericolanti
demolizioni effettuate dopo un sisma
3. portata degli interventi da prevedere e relative ricadute
economiche ed ambientali.
Tale situazione può essere connessa:
alla necessità di intervenire su vasta scala pianificando centinaia di
interventi da effettuarsi in tempi brevi, in territori ben definiti e,
spesso, in zone ad alta densità abitativa;
alla necessità di gestire, in tempi brevi, enormi quantitativi di
materiali costituiti dalle macerie prodotte dalle demolizioni stesse;
alla necessità di monitorare gli interventi effettivamente realizzati
anche per definire eventuali rimborsi
la necessità di avere procedure di autorizzazione delle demolizioni,
ma che non ritardino l’esecuzione dei lavori stessi;
la necessità di avere procedure di gestione del cantiere di
demolizioni che siano chiare e condivise;
la necessità di considerare tra le attività prodromiche all’attivazione
del cantiere, una fase di valutazione delle caratteristiche delle
macerie che saranno prodotte:
1. eventuale presenza di materiali pericolosi;
2. presenza di mobili e suppellettili che non è stato possibile
rimuovere;
3. principali caratteristiche delle macerie che saranno prodotte e/o
alla possibile destinazione delle stesse (impianti di trattamento
semplificati o impianti di trattamento specializzati)
la messa a punto di best-practices
Appare utile definire con maggiore precisione tutti i passaggi delle
procedure autorizzative che dovranno essere diverse per:
demolizioni da effettuarsi in maniera urgente per il pericolo imminente
di crolli o per l’immediata ripresa di attività produttive;
demolizioni da effettuarsi in una seconda fase (meno legata a situazioni
di incolumità dei cittadini o dei lavoratori);
demolizioni da effettuarsi in presenza di amianto e/o di altre sostanze
pericolose.
In merito alle procedure di autorizzazione alle demolizione utilizzate in
Emilia, sulla base dei dati acquisiti, queste appaiono efficaci in quanto
hanno portato in tempi brevi alla chiusura della prima fase
(demolizione di edifici pericolanti).
la messa a punto di best-practices
Alessandra BònoliDICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali
alessandra.bonoli@unibo.it
www.dicam.unibo.it