IN CARNE E OSSA

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“Leggere le pagine dei racconti di Koren Shadmi è una delle migliori esperienze che ti possano capitare. Difficile trovare giovani autori così sicuri nel disegnare e disporre nella pagina inquadrature tra loro affiatate come in una perfetta composizione. Colpiscono la sicurezza della messa in pagina e l’armoniosa successione degli eventi. Ma anche il modo di raffigurare le persone, solo apparentemente realistico.” dalla prefazione di Michele Ginevra

transcript

IN CARNE E OSSAKOREN SHADMI

associazione culturale

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IN CARNE E OSSAKoren Shadmi

Prefazione

Michele Ginevra

Traduzione

Stefano Visinoni

Lettering e adattamento

Alessio D’Uva

Supervisione

Lorenzo Corti

Intervista

Nicola Peruzzi

“In carne e ossa” edizione italiana è copyright © 2008 Associazione Culturale DOUbLe SHOtCopyright © 2010 - Koren Shadmi

I ristampaFinito di stampare nel marzo 2010 presso GENESI GRUPPO EDITORIALE SRL - Città di Castello (PG)

Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta o trasmessa (se non a scopo di recensione)in qualsiasi forma o mezzo senza il preventivo consenso scritto da parte dell’editore

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ANTOINETTE E TUTTI GLI ALTRI

Mi sembra non ci siano dubbi.I punti di forza di Koren Shadmi sono evidenti e sono praticamente tutti quelli che un autore di fumetti può mostrare di avere. Innanzitutto il disegno. Poi la composizione delle tavole. Quindi l’originalità delle storie. Infine le soluzioni grafico-metaforiche e testuali che caratte-rizzano questa brillante raccolta (e più in generale la sua intera produzione).

Non conosco attraverso quali percorsi l’autore sia arrivato a questi livelli. Forse si potrebbe partire dai riferimenti culturali ricchi, antichi e sincretici che un autore israeliano moderno non può che possedere.E mi riferisco volutamente ad Israele come stato meticcio, luogo di incontro di mille e mil-le storie, razze e culture, piuttosto che alla più caratterizzante e impegnativa dimensione dell’ebraismo, che pure conta. Infatti, chi vive in Israele, prima ancora che ebreo, è cittadino di uno degli stati più compositi che esistano al mondo.Premesso che ritengo sbagliato l’aver fondato uno stato nuovo, in contrapposizione evi-dente con le culture precedentemente radicate negli stessi luoghi, senza quindi puntare su percorsi di pace, privilegiando piuttosto quelli di belligeranza (con la piena e totale corre-sponsabilità di tutti gli stati limitrofi, per cui ancora oggi regna la violenza più assoluta), deve essere accettato come dato di fatto che Israele esiste.La nascita del nuovo stato ha comportato l’arrivo di nuclei famigliari, singoli individui, intere comunità da tantissimi paesi stranieri. Israele è così diventato qualcosa di simile, seppure più in piccolo, agli Stati Uniti quando ancora erano in fase di formazione. Solo che l’estensione dei luoghi è decisamente più limitata.Ma la varietà delle origini non è meno ampia.Si è quindi formata una nuova società la cui ricchezza principale è costruita proprio dall’in-contro di storie, talenti, visioni, culture d’origine europea, slava, orientale. Senza contare che comunque, continuano a vivere nelle stesse zone anche comunità arabe e cristiane, talvolta anche perfettamente integrate.Insomma, intendo dire che gli ebrei che sono confluiti nel nuovo stato si sono portati dietro anche tradizioni, culture, arti e letterature dei paesi d’origine. E oltre a questo, ovviamente, c’è l’intreccio, l’ibridazione con la cultura contemporanea occidentale, digitale e globale.

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Non mi stupisco, quindi, che da ormai diversi anni si presentino con successo sul palcoscenico internazionale autori israeliani assai originali e difficilmente classificabili.

Tra questi c’è Koren Shadmi, il cui sguardo sul mondo esprime una riflessione sulla vita che parte da molto lontano e rappresenta senza dubbio una forma di letteratura grafica mo-derna e brillante.Leggere le pagine dei suoi racconti è una delle migliori esperienze che ti possano capitare. Difficile trovare giovani autori così sicuri nel disegnare e disporre nella pagina inquadrature tra loro affiatate come in una perfetta composizione. Colpiscono la sicurezza della messa in pagina e l’armoniosa successione degli eventi. Ma anche il modo di raffigurare le persone, solo apparentemente realistico. Non mi riferisco solo al costante utilizzo di elementi simbolici (personaggi senza volto, con un apparecchio fotografico al posto della testa o la ragazza luminosa), ma anche alle posture e ai movimenti dei corpi, immortalati nelle loro proble-matiche esistenze.

L’opera di Koren Shadmi possiede quindi anche una valenza artistica, intesa come ricerca estetica. Questi racconti sono innanzitutto belli da leggere e da vedere. Poi ognuno di essi offre spunti vari e assortiti su temi come l’amore, declinato nelle su varie manifestazioni e l’incomunicabilità. C’è poi un evidente ribaltamento di ruoli: spesso il sesso debole e proble-matico è quello maschile. Il sesso forte, invece, è quello femminile, che si mostra disincantato e deciso nelle scelte e nelle azioni.

Insomma, le bizzarre, inquietanti e interessanti storie di Antoinette e tutti gli altri sono un caleidoscopio di situazioni emotive, un’antologia di biografie problematiche, un saggio di come si può fare fumetto moderno, finalmente a disposizione anche dei lettori italiani.

Michele Ginevra

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IN CARNE E OSSAKoren Shadmi

associazione culturale

Associazione CulturaleDOUbLe SHOtVia Macia, 21

59015 - Carmignano (PO)www.doubleshot.itinfo@doubleshot.it

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IL PRATO FELICE

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Il tempoè così bello

quaggiù!Non voglio andar-

mene più!

Ma guardate un po’ chi è che arriva! Il mio ca-gnone amicone Skeeter,

evviva!bau!

oh, skeeter,che farei senzate? La nostra

amicizia è la piùvera che c’è!

Il tuo caldo abbracciopeloso è una gioia per me! Voglio restare per sempre

con te!

eeeestop!

grazie atutti, per oggiabbiamo finito.

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ma l’hai vistabene shelly? ragazzi, non si può certo dire che sem-

bri unabambina...

e questo è niente. pensa che lavoro in quest’altro pro-

gramma per bambinidi channel 5...

una delle ballerinedel programma è stata

licenziata perché a un certo punto non entrava più nel

body.

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ehi,dico a

te! aspetta!

ciao, mi chiamoangela. tu seiduane, vero?

lavoro nellostudio accanto

al tuo. sono la truc-catrice di

“the high life”.

lo sai, mi piace davvero tanto quello che fate

per i bambini. adoro quel programma!

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starai pensando di sicuro che sono una scema, ma “il prato felice” è davvero uno dei miei programmi preferiti di sempre.

questo è il miobiglietto da visita.

chiamami, se per casoti va di prendere un

caffè insieme.

sto propriodietro l’angolo. sulpacific boulevard.

sperodi sentirtipresto!

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oooh, skeeter.ma guardati! con quella boccaspalancata...

...sei contento? hai visto cosa ti ho

portato?

bau!

piano, amico mio, man-gia con calma...

un cagnolino devemangiare la sua pappina per

diventare grande! bau!

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mmmmm...questo frullato mi fa impazzire!

lo sai? ioe te non siamo poi tanto

diversi...

lottiamo entrambi per sopravvivere, come topiniallo sbando in questa città crudele. alla finefiniamo per trovare un lavoro qualsiasi, che ci

permette di restare in disparte. ma continuiamo acoltivare la speranza che un giorno qualcuno

venga a salvarci da questo infernale anonimato.

chissà se primao poi succederà...

quel frullato eradavvero buonissimo. sicuro di non

volerlo assaggiare?

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faccio davvero uno sforzo terribile per riuscire tutti i giorni ad andareal lavoro. truccare le star...

...non è facile.ultimamente, poi,sono sempre più

irrequieta.

ho già ventinove anni e sentodavvero il bisogno di una svolta.

di avere almeno quei fottutiquindici minuti di celebrità, tanto per

cominciare. non mi sembradi chiedere tanto.

tu nonparli molto,

eh?

ma va bene così. anzi, mipiace, davvero. sei una persona che

sa ascoltare.

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ciao, c 6? la miacoinquilina va via xil we. t va d venire acena da me sabato?

ho solo 1 piccolarikiesta da farti.voglio ke porticon te 1 cosa...

18 19

era tutto buonissimo! non mi avevi detto

che sapevi cucinare!

immagino che gli attoridebbano avere degli hobby nella vita,

altrimenti impazzirebberoquando si trovano senza lavoro,

o sbaglio?

hai degli occhi davvero belli,sai? non devi tenerli sempre nascosti

dietro agli occhiali...mmm...

ehi, cosa ne dicidi prepararti? ti aspetto

in camera mia.

20 21

ci sei? io sonopronta... fammi vedere come

ti sta...

vieniqui da me, bam-

binone!