ISFOL – Chiara Carlucci 10 marzo 2009 Seminario Refernet

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ISFOL – Chiara Carlucci 10 marzo 2009 Seminario Refernet. Non è un dizionario raccolta delle parole di una determinata lingua disposta secondo un certo criterio e accompagnata generalmente dalla definizione del significato delle parole stesse ( LUI, vol. VI ). Non è un glossario - PowerPoint PPT Presentation

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ISFOL – Chiara Carlucci 10 marzo 2009Seminario Refernet

• Non è un dizionario– raccolta delle parole di una determinata

lingua disposta secondo un certo criterio e accompagnata generalmente dalla definizione del significato delle parole stesse (LUI, vol. VI).

• Non è un glossario– raccolta di vocaboli registrati in genere in

ordine alfabetico e seguiti dalla dichiarazione del significato o da altre osservazion (LUI, vol. IX).

• Non è un lessico– vocabolario che registra alfabeticamente

le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione […] si usa preferibilmente per indicare vocabolari di lingue antiche (LUI, vol. XII).

• Non è un vocabolario– libro che raccoglie in ordine alfabetico

definizioni ed esempi dei vocaboli di una lingua o traduce le parole di una lingua nelle corrispondenti di un’altra (LUI, vol. XXIV).

• Non è un soggettario

– elenco alfabetico dei termini e dei relativi richiami e rinvii proposti come intestazione standard di soggetto ritenuti concettualmente e linguisticamente più idonei a esprimere il contenuto di un documento.

• Il thesaurus è un thesaurus– vocabolario controllato e dinamico di

termini correlati semanticamente da usarsi come strumento per il controllo terminologico all’interno di un dominio specifico della conoscenza in fase di traduzione dal linguaggio naturale in linguaggio sistematico (Unesco, 1976)

Il thesaurus è "un vocabolario di un linguaggio di indicizzazione

controllato in maniera formalizzata in modo che le relazioni a priori tra i

concetti sono rese esplicite" (ISO 2788-1986)

In un linguaggio controllato ogni termine deve avere un rapporto biunivoco con

il concetto che rappresenta, è necessario operare il controllo degli

omografi e dei polisemi, cioè di quei termini rappresentati dallo stesso

segno grafico o che possono avere più di un significato, attraverso la tecnica

della disambiguazione

Il criterio usato per la scelta del singolare o plurale di un termine è il principio della numerabilità. Tale principio prevede l’uso del plurale

per i termini numerabili che rispondono alla domanda “quanti?” e l’uso del singolare per i termini non

numerabili che rispondono alla domanda “quanto?”

Per la scelta dei termini semplici o composti sono state seguite le indicazioni fornite dalla norma ISO 2788. Tale scelta

deriva dalla presenza nel linguaggio naturale di termini composti per esprimere

concetti complessi e dalla necessità di decidere se tali termini devono essere

ammessi nel vocabolario, oppure devono essere rappresentati dalla combinazione di

termini singoli indipendenti.

• Le note definitorie vengono usate per quei termini di ambito tecnico e settoriale così specifico da rendere necessario una

definizione del loro significato

• Le note d’ambito sono usate per indicare con quale significato il termine è stato inserito nel vocabolario o per fornire

indicazioni sull’uso del termine

- relazioni semantiche definite a priori- rapporti di significato espliciti tra i

concetti mediante l’indicazione di legami formalizzati tra i termini corrispondenti

- struttura classificatoria - recupero dell’informazione- implementazione coerente della

terminologia

Ognuna di queste relazioni è considerata reciproca: il thesaurus crea

automaticamente le relazioni reciproche tra i termini, costituendo una rete che

permette di visualizzare per ogni termine l’insieme di tutti i termini collegati, di

navigare tra questi e, infine, di accedere al vocabolario da un termine non preferito a uno preferito. Tali relazioni sono indicate

convenzionalmente da un sistema di simboli.

Modello simbolico a tre relazioni

– Sinonimica (o di equivalenza)– Gerarchica – Associativa

La relazione di equivalenza si ha quando due o più termini hanno lo stesso

significato; i termini equivalenti formano il gruppo di equivalenza all’interno del quale solo un termine è quello preferito, mentre

tutti gli altri sono termini non preferiti. Questa relazione è reciproca e viene

espressa convenzionalmente con USE, che rimanda dal termine non preferito a quello

preferito e UF che indica i termini non preferiti.

Modello simbolico a tre relazioni

– Sinonimica (o di equivalenza)– Gerarchica – Associativa

Le relazioni gerarchiche individuano le classi in

base a criteri classificatori formando una

struttura in cui due termini sono legati

reciprocamente secondo un rapporto di

inclusione, che va dal termine più generale (BT)

che rappresenta una classe o un insieme, al

termine più specifico (NT) che rappresenta una

parte o un membro di quella classe.

• Relazione di genereStabilisce una relazione tra un genere e le sue specie (“tutti e alcuni”)

• Relazione parte-tuttoStabilisce la relazione tra un intero e le sue parti ed è ammessa solo in quattro casi: il corpo umano, le località geografiche, le discipline e le strutture sociali gerarchiche.

Modello simbolico a tre relazioni

– Sinonimica (o di equivalenza)– Gerarchica – Associativa

La relazione associativa (RT) lega termini che appartengono a

categorie diverse. Sinora considerata residuale rispetto alle prime due grazie alla dimensione

web riceve nuovo impulso

I principi di classificazione si dividono in :

– Gerarchici (ad albero)

– Multidimensionali (a faccette)

Nei sistemi gerarchici ogni elemento è inserito

all’interno di un’unica categoria. Gli elementi hanno

una collocazione corretta e univoca in uno schema

ampio e gerarchicamente profondo, che può essere

reso attraverso un percorso “padre” - “figlio”

In un sistema di classificazione

multidimensionale ai singoli elementi viene

associata una serie di caratteristiche che lo

identificano da vari punti di vista. Attraverso

la selezione di alcune caratteristiche

all’utente viene restituito l’elemento o il

gruppo di elementi (classe) ricercato.

La logica multidimensionale delle faccette è molto più familiare di quanto

non si pensi, ha per esempio trovato larga diffusione soprattutto nei siti di e-

commerce perché ideale nella trattazione del prodotto mediante più punti di vista o esigenze. Per esempio in Yoox dove il prodotto appartiene a

diverse categorie contemporaneamente.

abito corto grigio dello stilista XYZ, taglia M. In base a queste caratteristiche il prodotto si troverà nell’insieme “abiti femminili”, sottoinsieme “primavera-estate”. Farà contemporaneamente parte dell’insieme “vestiti corti” e di quello “abiti grigi dello stilista XYZ”. Infine tornerà in uno degli insiemi che raggruppa i prodotti per fasce di prezzo, nella categoria “Ultimi arrivi” e così via. Lo stesso prodotto è presente in più pagine, in base a caratteristiche che rappresentano ciascuna una “faccetta” di quel capo d’abbigliamento, pur senza essere stato moltiplicato tante volte quante può comparire

I thesauri sono strumenti operativi utilizzati per reperire documenti in base al loro contenuto semantico

→ I thesauri devono essere proposti agli utenti per identificare il loro

bisogni informativi

I thesauri offrono un riferimento concettuale per comprendere la

realtà attraverso presentazioni grafiche che

ne salvaguardino la specificità

dal cartaceo all’elettronico → livello repertoriale

ricerca in sistemi di informazioni strutturate → OPAC

ricerca in sistemi di informazioni

non strutturate → web

ricerca in sistemi di informazioni

non strutturate → web

• Indicizzazione nel web

– Bibliotecario “dall’alto”– Autore “dal centro”– Lettore “dal basso”

•Adattamento al contesto digitale per dimostrare

la loro versatilità

•Apertura all’interoperabilità perché il contesto

informatico non è solo un ambiente operativo ma un

criterio organizzativo

•Integrazione con gli altri strumenti del recupero

dell’informazione

•Ottimizzazione economica

•Information retrieval in ambito web

e

- Metodo induttivo

- Modello classificatorio del Cedefop

Basic VET vocabulary

Training, Education, Learning, Information and comunication

Work and labour environment

Labour, enterprise, occupations

Socioeconomic environment

Economic activities

Economy

Administration

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