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ISTITUTO COMPRENSIVO “BURRI” TRESTINA
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
2016/2019
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
AA.SS. 2016/2017
Istituto Comprensivo “Alberto Burri” Trestina
Piano triennale dell’offerta formativa …………………………………….
p. 4
Organizzazione generale dell’Istituto .…………………………………….
• Premessa
• Il contesto territoriale
• I plessi
• Contatti
• Ufficio relazioni con il pubblico:orari di apertura
• Dove siamo
• Il sito web e il canale You Tube
• Scuole, strutture e spazi
• Orari di funzionamento plessi
p. 7
La progettazione organizzativa e Governance di Istituto ………..
• Organigramma
• Risorse umane: funzionigramma
• Organi collegiali
• La Carta dei servizi
• Il Regolamento di Istituto
• Il contratto formativo: il Patto educativo di corresponsabilità e l’Organo di garanzia
• Rapporti scuola/famiglia
p. 15
La progettazione educativa ……………………………………………………
• La Mission: Le radici e le ali • Finalità
• Obiettivi formativi
• Obiettivi di apprendimento
• Profilo dello studente
• Competenze chiave di cittadinanza
p. 26
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La progettazione curricolare ed extracurricolare ……………………
• La scuola dell’infanzia
• La scuola primaria
• La scuola secondaria di 1° grado
• Attività extracurricolari opzionali
• Progetti di Istituto
• Piano Nazionale Scuola Digitale
• Piano triennale per l’inclusione
• Continuità
• Orientamento
• Reti di scuole
• Riconoscimenti
p. 35
Valutazione e Autovalutazione ……………………………………………….
• La valutazione
• Criteri generali
• La valutazione disciplinare e del comportamento
• Prove Invalsi
• Autovalutazione di Istituto
• Il Rapporto di autovalutazione (R.A.V.) e il Piano di miglioramento
p. 87
Il personale della scuola ……………………………………………………………
• Fabbisogno organico posti comuni e di sostegno
• Fabbisogno organico di potenziamento
• Fabbisogno organico personale amministrativo, tecnico e ausiliario (A.T.A.)
p. 105
Infrastrutture e Materiali ………………………………………………………….
p. 110
Formazione ……………………………………………………………………………..
• La formazione del personale docente
• La formazione del personale A.T.A.
p. 111
Attività extrascolastiche ………………………………………………………….
p. 113
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La Legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’offerta
formativa che ha una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di
ciascun anno scolastico. L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti novellato dal comma 14 della
legge succitata che ne ha cambiato anche le modalità di elaborazione, affidando un ruolo
preminente al dirigente scolastico, chiamato nella nuova previsione normativa, a definire al
collegio dei docenti, gli indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di
amministrazione. L’intera progettazione del piano è quindi consegnata nelle mani del collegio, al
contrario la sua approvazione avviene in seno al consiglio di istituto.
Il presente Piano Triennale costituisce la carta di presentazione della scuola, il suo documento di
Identità. Indica il programma che la scuola intende realizzare attraverso:
∗∗∗∗ La progettazione educativa che esplicita le finalità e gli obiettivi formativi dell’Istituto,
partendo dall’analisi del contesto socio/culturale in cui la scuola è inserita;
∗∗∗∗ La progettazione organizzativa che esplicita come la scuola si organizza in relazione a spazi,
tempi, strutture, uso del personale, risorse interne ed esterne;
∗∗∗∗ La progettazione curricolare che esplicita obiettivi, percorsi, metodologie, criteri di verifica
e valutazione in relazione ai tre ordini di scuola;
∗∗∗∗ La progettazione extracurricolare che esplicita i Progetti e i percorsi trasversali che la
scuola propone come ampliamento dell’offerta formativa.
∗∗∗∗ La Valutazione e l’Autovalutazione che esplicitano i criteri, le modalità e i tempi della
valutazione disciplinare e del comportamento; inoltre indicano le linee generali del
Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto (RAV) che evidenzia le criticità emerse, gli
obiettivi di miglioramento e i processi che s’intende attivare per la realizzazione del Piano
triennale di miglioramento
∗∗∗∗ La pianificazione del fabbisogno di personale scolastico andando a definire organico dei
posti comuni e di sostegno, l’organico di potenziamento, l’organico del personale
amministrativo, tecnico e ATA necessari per la gestione funzionale ed integrata del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa delineato
∗∗∗∗ La Formazione che indica le azioni e i percorsi che si intende realizzare per implementare
professionalità e l’aggiornamento del personale scolastico
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
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Tutto ciò ha lo scopo di rendere la scuola e il suo progetto educativo sempre più aderente ed
integrato alla realtà socio-culturale contemporanea e a quella del territorio in cui la scuola è
inserita, partendo dalla rilevazione dei bisogni formativi degli alunni.
Il POF triennale comporta un’assunzione di responsabilità verso alunni e famiglie da parte della
scuola e di tutte le sue componenti, responsabilità che implica la capacità di compiere le scelte
che caratterizzino il nostro Istituto sulla base di ciò che vogliamo la scuola rappresenti per gli
studenti, in primo luogo, e per la comunità del territorio in cui andiamo ad operare.
In base alle linee di indirizzo emanate dal dirigente scolastico, il piano triennale dell’offerta
formativa si prefigge le seguenti finalità:
∗ UNITARIETA’
Il progetto di scuola da realizzare si basa, come esplicitato nella Carta dei Servizi della scuola, su
alcuni princìpi fondamentali quali l’uguaglianza, l’imparzialità, l’accoglienza e l’integrazione, il
diritto di scelta, la partecipazione, l’efficienza e la trasparenza, la libertà di insegnamento.
Partendo da questi princìpi, il POF triennale configura un modello di scuola unitario
nell’ispirazione pedagogica, nella scelta curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e
valutazione concorrenti al raggiungimento della “mission” di Istituto.
∗ ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI
In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici, con gli elementi di
miglioramento individuati nel RAV, nonché in base agli obiettivi formativi prioritari indicati dalla
legge 107 del 2015, art. 1, co. 7, il POF triennale prevede l’attuazione delle seguenti azioni:
• Confermare il P.A.I. già presente nel Pof 2015-2016 e consolidare i progetti relativi agli alunni
con BES (percorsi di insegnamento di Italiano L2, ippoterapia, laboratori manipolativo-
creativi);
• Nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, adottare nella didattica quotidiana
modalità di lavoro inclusive (cooperative learning, metodo analogico-intuitivo, problem
solving, educazione peer to peer) in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione
didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono
riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in
lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni
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trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale,
competenze sociali e civiche);
• Implementare attività in orario extrascolastico volte alla valorizzazione delle eccellenze ed al
potenziamento (certificazioni linguistiche, laboratori musicali e teatrali, corsi di latino, ecc.);
• Garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici, con un progetto pluriennale di
continuità e di orientamento;
• Progettare un progetto di istituto triennale che possa articolarsi in percorsi diversi in base ai 3
ordini di scuola con l’attivazione di laboratori artistico-creativi e di unità di competenza;
• Proseguire con i percorsi rivolte all’acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza
civile e di contrasto al bullismo per sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla legalità,
alla sostenibilità ambientale e alle sane abitudini alimentari, anche implementando, sin dalla
scuola dell’infanzia, incontri di formazione con esperti esterni riguardo a tali tematiche, in
particolare alla promozione della conoscenza delle tecniche di primo soccorso;
• Proseguire nei progetti relativi al potenziamento della musica a partire dalla scuola
dell’infanzia;
• Consolidare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola attraverso la collaborazione
con il Comitato Genitori e la progettazione di percorsi di formazione dedicati (incontri serali,
cineforum, ecc.);
• Il consolidamento di attività di dopo-scuola e di centri ricreativi, anche gestiti da cooperative
ed associazioni territoriali, che diano la possibilità, agli alunni, di rimanere a scuola anche
dopo l’orario di uscita;
• Realizzazione di progetti e collaborazioni volti a sviluppare una dimensione nazionale ed
internazionale attraverso il consolidamento degli scambi/gemellaggi linguistici e culturali e la
collaborazione con enti territoriali volti alla formazione in ambito europeo.
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Organizzazione generale dell’Istituto
Premessa
L’Istituto “Alberto Burri” è nato nel settembre del 2000 dalla fusione tra la scuola
media “Gregorio da Tiferno” e alcuni plessi di scuola elementare e dell’infanzia fino ad
allora parte del 1° Circolo Didattico di Città di Castello. Si chiama “Istituto Comprensivo”
perché comprende tre gradi scolastici: la scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria, la scuola
Secondaria di 1° grado.
Dall’anno scolastico 2004/05 l’Istituto è stato ufficialmente intitolato ad Alberto
Burri, prestigioso artista nato a Città di Castello (1915- 1995) che, con la sua produzione
artistica, ha lasciato un segno indelebile nella pittura italiana, europea ed internazionale.
Burri esprime un forte legame con le tradizioni locali (gli essiccatoi del tabacco, l’uso
di materiali poveri e tipici del luogo, i cretti…), che assume per la scuola un profondo
significato in quanto consente di collegare la contemporaneità e l’universalità del
linguaggio artistico alla riscoperta delle radici culturali, storiche e sociali del territorio in cui
la scuola interagisce, promuovendo percorsi di riscoperta della memoria collettiva in un
contesto di interazione con l’esperienza quotidiana di bambini e ragazzi di ogni età.
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Il contesto territoriale
Il contesto ambientale di Trestina (zona sud di Città di Castello), in cui è inserito l’Istituto
Comprensivo “Burri”, risulta abbastanza composito.
È caratterizzato da un territorio vario che si snoda tra la vallata del Tevere, la collina e l’alta
collina.
Trestina, favorita dalla sua posizione centrale, è collegata ai centri maggiori da una buona
rete stradale e ferroviaria e da un efficiente servizio di autolinee.
Al contrario, le piccole frazioni e soprattutto gli insediamenti sparsi nell’alta collina,
usufruiscono di pochi collegamenti, pertanto vivono una realtà di maggiore isolamento fisico e di
minori opportunità socio/culturali. Bisogna però dire che nelle piccole frazioni di San Leo Bastia,
Morra, Badia Petroia sono presenti le Pro-loco che operano attivamente per rispondere ai bisogni
della popolazione e valorizzare le caratteristiche e le risorse del territorio, dando vita a momenti di
aggregazione e manifestazioni di risonanza nell’intera Altavalle del Tevere.
Anche nella frazione di Trestina è presente la Pro-loco con un programma diversificato di
attività ed iniziative; inoltre varie associazioni e cooperative operano sul piano sociale e culturale.
Molte sono le società sportive che offrono la possibilità di intraprendere varie discipline: il calcio, il
basket, la pallavolo, la danza, la ginnastica artistica. Attualmente, oltre allo stadio comunale, è
stato costruito anche il Palazzetto dello sport che accoglie molte gare e manifestazioni sportive.
Il territorio conta complessivamente oltre 5000 abitanti, di cui circa la metà residenti nella
frazione principale.
La percentuale di residenti stranieri è piuttosto variabile, si è modificata nel tempo con il
cambiamento dell’ economia del territorio che ha modificato anche la richiesta di manodopera.
Alcuni anni fa, quando era ancora fiorente la coltivazione del tabacco e la presenza di piccole
industrie, si stabilivano in queste zone molti stranieri, prevalentemente provenienti dal nord
Africa. Attualmente, con la crisi delle aziende e del tabacco, la provenienza degli stranieri è andata
modificandosi: molti sono quelli provenienti dai paesi dell’Est Europa, giunti qui per ricongiungersi
ai familiari occupati prevalentemente nell’assistenza domiciliare agli anziani o in piccole aziende
agricole.
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I plessi
L’Istituto Comprensivo “Burri” è costituito da 6 plessi:
1. Scuola dell’infanzia e primaria
S. Leo Bastia
Indirizzo: Via della Libertà – Fraz. S. Leo Bastia
Tel.: 075/8504519
Fax: 075/8504519
E-mail: pgic825007@istruzione.it
Posta certificata: pgic825007@pec.istruzione.it
Codice meccanografico scuola infanzia: PGAA825047
Codice meccanografico scuola primaria: PGEE82503B
2. Scuola dell’infanzia Badia Petroia
Indirizzo: Loc. Badia Petroia – Fraz. Badia Petroia
Tel.: 075/8574365
Fax: 075/8574365
E-mail: pgic825007@istruzione.it
Posta certificata: pgic825007@pec.istruzione.it
Codice meccanografico: PGAA825014
3. Scuola primaria Badia Petroia
Indirizzo: Via Sant’Egidio, 1 – Fraz. Badia Petroia
Tel.: 075/8574438
Fax: 075/8574438
E-mail: pgic825007@istruzione.it
Posta certificata: pgic825007@pec.istruzione.it
Codice meccanografico: PGEE82502A
4. Scuola primaria Morra
Indirizzo: Via San Crescentino, 1 – Fraz. Morra
Tel.: 075/8574162
Fax: 075/8574162
E-mail: pgic825007@istruzione.it
Posta certificata: pgic825007@pec.istruzione.it
Codice meccanografico: PGEE82504C
5. Scuola primaria Trestina
Indirizzo: Via Lambruschini 7/A – Fraz. Trestina
Tel.: 075/8540944
Fax: 075/8540944
E-mail: pgic825007@istruzione.it
Posta certificata: pgic825007@pec.istruzione.it
Codice meccanografico: PGEE825019
6. Scuola secondaria di I grado
“Gregorio da Tiferno” Trestina
Indirizzo: Via Lambruschini 7/A – Fraz. Trestina
Tel.: 075/854169
Fax: 075/854222
E-mail: pgic825007@istruzione.it
Posta certificata: pgic825007@pec.istruzione.it
Codice meccanografico: PGMM825018
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Contatti
La sede centrale dell’istituto si trova presso la scuola secondaria di I grado. In questo plesso vi
sono gli UFFICI DI SEGRETERIA, l’UFFICIO DEL D.S.G.A. (Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi) e l’UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Nome e Cognome Dott.ssa Chiara Grassi
Indirizzo Via Lambruschini 7/A, Trestina,
Città di Castello (PG)
Telefono 075-854169
Fax 075-854222
E-mail pgic825007@istruzione.it
P.E.C. pgic825007@pec.istruzione.it
D.S.G.A.
Nome e Cognome Sig.ra Giovannini Luisella
Indirizzo Via Lambruschini 7/A, Trestina,
Città di Castello (PG)
Telefono 075-854169
Fax 075-854222
E-mail pgic825007@istruzione.it
P.E.C. pgic825007@pec.istruzione.it
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Nome e Cognome Sig.ra Belardinelli Patrizia
Sig.ra Calderini Maria Pia
Sig.ra Valentini Paola
Indirizzo Via Lambruschini 7/A, Trestina,
Città di Castello (PG)
Telefono 075-854169
Fax 075-854222
E-mail pgic825007@istruzione.it
P.E.C. pgic825007@pec.istruzione.it
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Ufficio Relazioni con il Pubblico: orari di apertura
Dove siamo
L'ufficio di segreteria (via Lambruschini 7/A)
è aperto al pubblico:
Dal Lunedì al Sabato dalle ore 7,45 alle ore 9.00
dalle ore 12,00 alle ore 13,30.
Il martedì e il giovedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00
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Il sito web e il canale You Tube
L’istituto ha il seguente indirizzo web: www.comprensivoburri.gov.it.
Dalla Home Page l’utente può accedere alle varie sezioni.
• In alto, vi sono 3 sezioni: AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013;
E-REGISTRO da cui si può accedere a Breedscuola, il registro elettronico adottato
dall’Istituto; PUBBLICITA’ LEGALE, l’albo online dell’istituzione scolastica ai sensi della
Legge n. 69 del 2009.
• Nella parte centrale sono presenti le NEWS che riportano le ultime novità, gli eventi e le
manifestazioni, le notizie più importanti della vita scolastica.
• Nella parte laterale sinistra ci sono le sezioni che presentano a livello organizzativo e
didattico la scuola (CHI SIAMO, UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO, SCUOLE, OFFERTA
FORMATIVA, PROGETTI, INVALSI, DOCENTI-ATA, GENITORI, ALUNNI).
• Nella parte destra sono presenti contenuti che riguardano la gestione della sicurezza, le
relazioni sindacali e i regolamenti dell’Istituto (REGOLAMENTI DI ISTITUTO, PATTO
EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, CARTA DEI SERVIZI, ALBO SINDACALE, SICUREZZA,
PRIVACY, ELENCO SITI TEMATICI, VALUTAZIONE DI ISTITUTO).
La comunicazione web della scuola è accessibile a chiunque, comprese le persone con disabilità, le
persone di recente immigrazione, le persone che ancora oggi si trovano straniere nei confronti
della società dell'informazione e della digitalizzazione. E' per questo che il sito web della scuola
accoglie le istanze di trasparenza, di chiarezza e di accessibilità proprie della comunicazione
istituzionale, ma, insieme, dà senso di appartenenza a chi quotidianamente la frequenta,
valorizzando le sue prerogative di servizio educativo e didattico e adattando le indicazioni
normative alla propria realtà e al proprio ruolo di agenzia formativa pubblica.
Inoltre la scuola ha aperto un canale YOU TUBE dove i docenti caricano i video che ritengono più
opportuni sia a fini didattici che di documentazione.
Tutti gli stakeholders della scuola, in questo modo, hanno la possibilità di visionare i progetti e i
momenti più significativi delle attività dell’Istituto.
Per accedere al canale si deve collegare a questo link:
https://www.youtube.com/channel/UC894d5QGqo26lsCYs2uXwJg oppure attraverso You Tube,
cercando “Istituto Comprensivo Burri”.
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Scuole, strutture e spazi
Scuola Strutture e spazi
Scuola Secondaria 1° grado
11 aule tutte dotate di Lim 1 laboratorio informatico e 1 aula multimediale Aula di musica, aula di scienze, aula di artistica Aula per le attività di sostegno Palestra e spazio esterno per attività sportive Biblioteca scolastica “Il sognalibro” Biblioteca docenti DEFIBRILLATORE donato dalla Croce Rossa Italiana
Scuola Primaria di Trestina 10 aule di cui 3 dotate di Lim Sala polivalente dotata di Lim Mensa Cortile
Scuola Primaria di Badia Petroia
Primo piano 3 aule, di cui una dotata di Lim 1 aula per biblioteca e computer 1 aula adibita a palestra Atrio Piano terra Sala mensa e attività laboratoriali Cortile
Scuola Primaria di Morra Primo piano 1 aula adibita a mensa 1 aula adibita a palestra 1 aula con 1 Lim 1 aula biblioteca Atrio Secondo piano 2 aule Piazzale
Scuola primaria e dell’infanzia di San Leo
Bastia
3 aule per scuola primaria di cui 1 con Lim 2 aule per scuola infanzia di cui 1 con Lim 1 aula per la biblioteca 1 laboratorio artistico 1 aula informatica Mensa Palestra Cortile
Scuola dell’infanzia di Badia Petroia
1 sala multifunzionale con Lim 1 spazio mensa 1 aula grande 2 vani multifunzionali Cortile
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Orari di funzionamento dei plessi
Scuola secondario 1° grado Trestina
Sezioni Tempo scuola Organizzazione Orario
A/B/C/D 30 ore settimanali Curricolare antimeridiana su sei giorni (da lunedì a sabato)
8.05 – 13.05
Scuola Primaria di Trestina
Orario di funzionamento
Sezione A Sezione B
Da lunedì a venerdì
8.10 – 12.40 orario antimeridiano 8.10 – 16.10 orario previsto per i rientri
8.10 – 16.10 orario tempo pieno (40 ore)
1° A Rientra lunedì e mercoledì 1° B Da lunedì a venerdì
8.10 – 16.10 2° A Rientra lunedì e mercoledì 2° B
3° A Rientra martedì e giovedì 3° B
4° A Rientra martedì e giovedì 4° B
5° A Rientra mercoledì e venerdì 5° B
Scuola dell’Infanzia di Badia Petroia Scuola primaria di Badia Petroia
Orario di funzionamento Orario di funzionamento
2 sezioni Classi 1°, 2°, 3° (alunni di Badia e Morra)
Da lunedì a venerdì Da lunedì a venerdì
8.00 – 18.00 (ore 17.00, servizio scuolabus)
8.10 – 12.40 lunedì, mercoledì, venerdì 8.10 – 16.10 martedì, giovedì
Scuola Primaria di Morra
Orario di funzionamento
Classi 4°, 5° (alunni di Badia e Morra)
Da lunedì a venerdì
8.10 – 12.40 lunedì, mercoledì, venerdì 8.10 – 16.10 martedì, giovedì
Plesso di San Leo Bastia
Orario di funzionamento
Scuola dell’infanzia 1 sezione
Scuola primaria 2 pluriclassi
Da lunedì a venerdì Da lunedì a venerdì
8.30 – 16.00 8.30 – 16.00 da lunedì a giovedì 8.30 – 12.30 venerdì
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La Progettazione Organizzativa e Governance di Istituto
Organigramma d’istituto
AREA DIDATTICA E
FORMATIVA
DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO
DI ISTITUTO GIUNTA
ESECUTIVA
STAFF DI DIREZIONE
FUNZIONI STRUMENTALI
COORDINATORI DI
PLESSO
COLLABORATORI
COLLEGIO DEI DOCENTI
REFERENTI DI
PROGETTO
GLI
CONSIGLI DI CLASSE,
DI INTERCLASSE
DI INTERSEZIONE
DSGA DIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI E AMMINISTRATIVI
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
RSU RAPPRESENTANZE
SINDACALI UNITARIE
RSPP PREPOSTI
RLS ADDETTI ANTINCENDIO
E PRIMO SOCCORSO
AREA
ORGANIZZATIVA ED
AMMINISTRATIVA
SICUREZZA
DOCENTI TUTOR
RESPONSABILI DI
LABORATORIO
GLH OPERATIVO
NUCLEO DI
VALUTAZIONE
COMITATO DI
VALUTAZIONE
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Risorse umane: funzionigramma
RUOLO FUNZIONI
DIRIGENTE SCOLASTICO
• Assicura la gestione unitaria dell’Istituzione e ne ha la legale rappresentanza
• E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio
• Nel rispetto delle competenze degli Organi collegiali scolastici, ha compiti di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane
• E’ titolare delle relazioni sindacali
• Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse del territorio
• E’ garante della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e del diritto all’apprendimento da parte degli alunni
STAFF DI DIREZIONE
• Ha funzioni di coordinamento relativi a tutti gli aspetti dell’attività dell’Istituto
• Predispone le strategie opportune e i materiali necessari a supporto delle attività degli organi collegiali, dei gruppi di lavoro, dei singoli docenti
COLLABORATORI DS
• Collaborano con il DS nella gestione dell’organizzazione scolastica
• Collaborano con il DS per la pianificazione delle attività collegiali • Coordinano le attività di programmazione, verifica e valutazione • Coordinano i rapporti scuola-famiglia • Coordinano le attività didattiche legate a progetti di Istituto • Coordinano percorsi e progetti in rete o collaborazione con Enti
ed Istituzioni del territorio • Coordinano le iniziative e le attività legate alle iscrizioni • Partecipano agli incontri di staff
FUNZIONI STRUMENTALI
• Coordina le prove Invalsi
• È referente per il registro elettronico
• Provvede all’inserimento dati a sistema
• Gestisce il sito Web della scuola
• Fornisce supporto tecnico per l’informatica nella didattica
• Partecipa agli incontri dello Staff
AREA 1
AREA TECNOLOGIE E INNOVAZIONE
DIDATTICA
AREA 2
AREA CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
• Programma e coordina di percorsi in continuità verticale tra la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado
• Promuove il raccordo tra ordini di scuola per l’attuazione dei curricoli verticali
• Programma incontri di continuità e orientamento tra docenti dell’Istituto e con docenti di altre scuole
• Programma e coordina di percorsi di orientamento per i tre ordini di scuola
• Partecipa agli incontri dello Staff
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AREA 3
AREA DELL’INCLUSIONE
• Coordina la revisione del Piano triennale per l’inclusione • Coordina la progettazione di percorsi individualizzati per alunni con BES • Individua criteri per la valutazione di alunni con BES • Promuove percorsi per l’integrazione nel contesto delle classi • Individua metodologie e strumenti didattici • Progetta e promuove percorsi interculturali
• Organizza e coordina l’accoglienza e laboratori di alfabetizzazione per alunni con cittadinanza non italiana
• Partecipa alle riunioni dello Staff
AREA 4
AREA VALUTAZIONE ED
AUTOVALUTAZIONE
• Coordina le attività dei dipartimenti disciplinari per la stesura delle griglie di valutazione delle competenze trasversali
• Procede all’analisi e alla diffusione dei risultati delle Prove Invalsi • Predispone questionari di autovalutazione • Coordina le attività legate al R.A.V. • Individua punti di criticità e strategie di miglioramento • Partecipa alle riunioni dello Staff
AREA 5
AREA RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA
• Procede all’analisi del contesto educativo e Individua i bisogni educativi • Programma incontri di formazione/informazione per le famiglie • Coordina i rapporti tra Scuola e Comitato Genitori
• Partecipa alle riunioni dello Staff
AREA 6
AREA DOCUMENTAZIONE
• Raccoglie i lavori prodotti relativi ai Progetti d’Istituto • Realizza la documentazione dei percorsi e dei progetti realizzati • Si occupa della divulgazione delle documentazioni realizzate all’interno
dell’Istituto, nel sito Web, tramite giornali e TV locali • Collabora e coordina iniziative e manifestazioni promosse da associazioni
del territorio/esterne
• Partecipa alle riunioni dello Staff
COORDINATORI DI PLESSO
SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA
• Funge da referente principale nei contatti con la Segreteria e la Dirigenza • Ritira quotidianamente la posta e le comunicazioni in segreteria • Cura l’affissione all’albo delle circolari, delle delibere, ecc. • Presiede, su delega del Dirigente Scolastico, il consiglio di
Intersezione/interclasse e ne conserva il registro dei verbali inviandone copia al Dirigente
• Vigila sul regolare funzionamento del plesso, rileva i bisogni e riferisce tempestivamente al Dirigente;
• E’ consegnatario dei beni inventariati custoditi nel plesso e coordina idonei comportamenti per la tutela degli stessi
• Segnala alla Dirigenza eventuali inadempienze del personale docente e ATA
• In base agli orari dei docenti del plesso, redige un “Piano sostituzioni” in base alle compresenze per ovviare alle improvvise assenze dei colleghi
• Redige le comunicazioni da inviare a tutte le famiglie degli alunni del plesso (comunicazione consiglio di intersezione/interclasse, chiusura anticipata scuola, rapporti scuola/famiglia e ogni altra comunicazione che coinvolga tutto il plesso)
• Coordina, a livello di plesso, le attività di programmazione e la gestione dei fondi assegnati in base ai vari finanziamenti
• Coordina la richiesta acquisti di materiale didattico • Coordina, a livello di plesso, le attività didattiche di progetto, curando i
rapporti con eventuali collaborazioni esterne • Coordina la programmazione di uscite, visite e viaggi di istruzione • Alla fine dell’a.s., comunica al DSGA l’elenco delle manutenzioni da
effettuare durante l’estate • Partecipa agli incontri di staff
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COORDINATORE ORGANIZZATIVO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
• Coordina la sostituzione dei colleghi assenti • Coordina la suddivisione degli alunni nelle classi in caso di mancanza di
docente che sostituisce • Partecipa agli incontri di Staff
COORDINATORE DIDATTICO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
• Funge da referente principale nei contatti con la Segreteria e la Dirigenza
• Ritira quotidianamente la posta e le comunicazioni in segreteria • Cura l’affissione all’albo delle circolari, delle delibere, ecc. • Cura la raccolta delle circolari e delle comunicazioni verificando le
firme di presa visione da parte dei colleghi • Vigila sul regolare funzionamento del plesso, rileva i bisogni e riferisce
tempestivamente al Dirigente; • È consegnatario dei beni inventariati custoditi nel plesso e coordina
idonei comportamenti per la tutela degli stessi • Segnala alla Dirigenza eventuali inadempienze del personale docente e
ATA • Redige le comunicazioni da inviare a tutte le famiglie degli alunni del
plesso (chiusura anticipata scuola, rapporti scuola/famiglia e ogni altra comunicazione che coinvolga tutto il plesso)
• Coordina, a livello di plesso, le attività di programmazione e la gestione dei fondi assegnati in base ai vari finanziamenti
• Coordina le richieste acquisti materiale didattico • Coordina, a livello di plesso, le attività didattiche di progetto, curando i
rapporti con eventuali collaborazioni esterne • Prende visione delle varie proposte pervenute relative a concorsi,
iniziative, convegni corsi e ne cura la diffusione nella SS di I grado • Coordina gli incontri dei coordinatori di classe • Raccoglie e distribuisce il materiale necessario per gli esami di Stato • Coordina la programmazione di uscite, visite e viaggi di istruzione • Alla fine dell’a.s., comunica al DSGA l’elenco delle manutenzioni da
effettuare durante l’estate • Partecipa agli incontri di Staff
COORDINATORI DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
• Funge da referente principale nei contatti con Segreteria e Dirigenza • Coordina la redazione del PDP degli alunni con BES • Raccoglie le proposte dei docenti di classe, comprese quelle per
acquisto strumenti e sussidi didattici • Funge da raccordo delle risultanze delle riunioni e cura la stesura dei
documenti del Consiglio di Classe • Raccoglie i dati per l’esame dei nuovi libri di testo da sottoporre al
Collegio Docenti e controlla il non superamento del tetto massimo consentito
• Promuove incontri tra docenti e famiglie, se necessari ed opportuni • Tiene sotto controllo l’andamento generale della classe segnalando le
assenze, i ritardi ingiustificati degli alunni e proponendo al Dirigente Scolastico l’adozione di provvedimenti volti ad eliminare comportamenti non conformi al Regolamento d’Istituto
• Individua gli studenti che necessitano di attività di recupero/potenziamento
• Compila i verbali dei Consigli di Classe • Cura l’individuazione da parte del Consiglio di Classe degli itinerari
compatibili con il percorso didattico, dei docenti accompagnatori e della scelta del periodo di effettuazione di uscite, visite e viaggi di istruzione
• Presiede le assemblee con i genitori (settembre e fine ottobre) • Presiede , su delega del Dirigente Scolastico, il Consiglio di Classe • Coordina le operazioni di scrutinio
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RESPONSABILI DI LABORATORIO
• Sovrintende alla gestione e all’uso del laboratorio a livello di plesso, nel rispetto delle norme previste nel Regolamento d’Istituto, in ciò coadiuvato da tutti i docenti che ne fanno uso
• Organizza il sistema di utilizzo del laboratorio da parte dei docenti e degli alunni
• Verifica periodicamente lo stato di conservazione dei materiali e segnala tempestivamente all’Ufficio di segreteria eventuali danni
• Avanza proposte al Collegio dei Docenti relativamente alle possibili azioni di miglioramento dell’uso del laboratorio
• Avanza proposte al DS relativamente all’opportunità di programmare acquisti che integrino il patrimonio strumentale e di sussidi dell’Istituto
• Al termine dell'anno scolastico comunica, con apposita relazione, le manutenzioni necessarie per rendere ottimale l'utilizzo del laboratorio per il successivo anno scolastico
GLI
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
• Rileva i Bes presenti nella scuola
• Raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra
scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione
• Focus/confronto sui casi, consulenza, supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi
• Rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola
• Raccoglie e coordina le proposte dal GLH Operativo sulla base delle
effettive esigenze; ai sensi dell’art. 1 c.605 lettera b della legge 296/
2006, tradotte in definizione del PEI come stabilito dall’art. 10 comma
5 della legge 30 luglio 2010 n. 122
• Elabora un piano triennale per l’inclusione riferito a tutti gli alunni con
BES
GLH OPERATIVO
• Collabora fattivamente con il Consiglio di Classe per mettere a punto
strumenti validi di osservazione (schede-test-prove oggettive), adatti
alla situazione concreta
• Collabora con il Collegio dei docenti mettendo a disposizione la propria
competenza/risorsa professionale allo scopo di individuare le più
adatte strategie metodologico-didattiche finalizzate all’integrazione
• Coordina eventuali acquisti, funzionali alla realizzazione degli interventi
programmati nel PEI/PDP
• Raccorda la scuola con il territorio, rivolgendo attenzione alla
collaborazione e alla mediazione con gli EE. LL., le ASL e, in particolare,
con le unità multidisciplinari previste dal D.P.R. 24/02/1994;
• Controlla e aggiorna sistematicamente le certificazioni DSA/H
NUCLEO DI VALUTAZIONE • Piano triennale di miglioramento (R.A.V.): verifica raggiungimento
priorità e traguardi
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D.S.G.A.
Direttore dei servizi Generali e
Amministrativi
• Cura la parte amministrativa e coordina il servizio del personale ATA • Provvede alla esecuzione delle delibere degli organi collegiali • Elabora progetti per la funzionalità dei servizi amministrativi • Cura l'attività istruttoria relativa alla stipulazione di accordi, contratti e
convenzioni con enti e soggetti esterni
PERSONALE A.T.A.
Assistenti Amministrativi
Collaboratori Scolastici
Assistenti Amministrativi:
• Svolgono funzioni particolari in determinati settori loro assegnati o di vicario del DSGA
Collaboratori Scolastici
• Svolgono funzioni determinate nell'ambito della divisione dei carichi di lavoro stabiliti dal DSGA secondo il piano di lavoro proposto dal DSGA ed approvato dal DS. Alcuni di essi svolgono funzioni particolari in determinati settori loro assegnati dal DSGA, approvati dal DS previa trattativa sindacale
• Per le attività riservate a tutto il personale ATA si rimanda al Piano delle Attività esposto all’albo e reperibile sul sito web dell’Istituto nella sezione “Docenti-Ata”
R.S.U.
Rappresentanze Sindacali Unitarie
Le R.S.U., sono un organismo sindacale, rappresentativo di tutte le
professioni, all'interno di ogni scuola
Sono lo strumento per esercitare pienamente i diritti sindacali in ogni
scuola, fino alla contrattazione su importanti aspetti dell'organizzazione
del lavoro del personale docente ed A.T.A.
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Organi collegiali
CONSIGLIO D’ISTITUTO E’ composto da 8 rappresentanti dei genitori 8 docenti 2 rappresentanti del personale non docente (A.T.A.) dal Dirigente Scolastico E’ presieduto da un genitore Ha durata triennale
• Elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofinanziamento
• Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento
• Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno
• Approva le modifiche al programma annuale
• Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e sottoposto dal D.S. all'esame del Collegio dei revisori dei conti
• Stabilisce l'entità del fondo per le minute spese
• Ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D.S. entro 30 giorni
• Delibera sulle attività negoziali
• Determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti del D.S.
• Ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola (POF)
• Adotta il regolamento d'istituto
• Detta i criteri generali per la programmazione educativa
• Detta i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione
• Esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto e sull'espletamento dei servizi amministrativi
• Esercita funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento
• Esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici
• Delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, le iniziative dirette alla educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze
• Delibera sulla riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore estranee alla didattica
• Delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie, su proposta del Collegio dei Docenti
GIUNTA ESECUTIVA E’ composta: dal DS dal DSGA, da un docente da un ATA da 2 genitori Ha durata triennale
• Predispone la relazione al Programma annuale
• Propone il Programma Annuale all'approvazione
del Consiglio d'Istituto
• Propone le modifiche al Programma annuale
all'approvazione del Consiglio d'Istituto
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COLLEGIO DEI DOCENTI E’ composto dal Dirigente Scolastico da tutti i docenti in servizio nell’Istituto
• Approva gli aspetti didattici degli accordi con reti di scuole • Elabora il Piano dell’offerta formativa • Redige il piano annuale delle attività di aggiornamento e
formazione • Suddivide l’anno scolastico ai fini della valutazione degli
alunni • Adotta i libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse,
di classe e la scelta dei sussidi didattici • Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione
didattica • Identifica e attribuisce le funzioni strumentali al P.O.F. • Delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle
disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento
• Formula proposte e pareri sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni
• Elegge nel suo seno i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto
COMITATO DI VALUTAZIONE E’ composto da 7 membri dal Dirigente Scolastico da 3 docenti 2 genitori 1 membro esterno nominato dall’USR E’ triennale
• Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di
formazione e di prova per il personale docente (in questo caso è integrato dal docente tutor)
• Riabilita il personale docente a cui è stata irrogata una sanzione disciplinare su loro richiesta
• Valuta il servizio dei docenti su richiesta degli interessati
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE (Scuola dell’Infanzia)
E’ composto dal Dirigente Scolastico da tutti i docenti del plesso da un genitore per ogni sezione E’ un organo collegiale annuale
• Elabora il piano delle attività della sezione • Verifica e valuta periodicamente il percorso degli alunni • Discute l’andamento generale delle attività e degli alunni
della sezione • Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine
all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione
CONSIGLIO DI INTERCLASSE
(Scuola Primaria) E’ composto dal Dirigente Scolastico da tutti i docenti del plesso da un genitore per ogni classe E’ un organo collegiale annuale
• Elabora il piano delle attività delle classi • Verifica e valuta periodicamente il percorso degli alunni • Discute l’andamento generale delle attività e degli alunni • Procede all’adozione dei libri di testo • Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione
educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione
CONSIGLIO DI CLASSE (Scuola Secondaria di I Grado)
E’ composto dal Dirigente Scolastico da tutti i docenti della classe da 4 genitori per ogni classe E’ un organo collegiale annuale
• Elabora il piano delle attività delle classi • Verifica e valuta periodicamente il percorso degli alunni • Discute l’andamento generale delle attività e degli alunni • Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione
educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione
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La carta dei servizi
La Carta dei Servizi della Scuola è stata introdotta nel nostro ordinamento con il Decreto del Presidente del Consiglio 7 Giugno 1995, quale strumento per documentare la qualità del servizio erogato da ciascuna Amministrazione a garanzia dei cittadini, in linea con il processo avviato con la legge 241/90, che ha conferito rilevanza giuridica alle regole di trasparenza, pubblicità, partecipazione, efficienza ed efficacia.
Essa rappresenta un documento di indirizzo, che favorisce la conoscenza di questa istituzione scolastica e delle regole che la governano favorendo, in tal modo, una chiara comunicazione interna ed esterna.
La Carta dei Servizi si rivolge:
• Ai genitori: per favorire la conoscenza delle modalità di accesso ai servizi offerti dalla scuola;
• Agli studenti: per far conoscere l'organizzazione interna della scuola; • Ai docenti e al personale amministrativo e ausiliario: per supportarne l'esercizio delle loro
funzioni; • Agli Enti locali ed alle associazioni territoriali: per una più completa progettazione sul
territorio.
Il Regolamento d’Istituto
La scuola è un’istituzione autonoma all’interno della quale operano, con ruoli e funzioni differenti, soggetti che sono titolari di diritti e di doveri ben precisi. Proprio l’autonomia richiede la definizione delle forme interne in cui essa si realizza. Il Regolamento di Istituto rappresenta, pertanto, quell’insieme di norme vincolanti di comportamento che un Istituto si dà per poter svolgere nel modo migliore i compiti educativi e formativi ai quali è preposto. Il Regolamento è approvato dal Consiglio d’Istituto su proposta della Giunta Esecutiva e contiene tutte le disposizioni organizzative in merito a:
• Il funzionamento degli organi Collegiali • la vigilanza sugli alunni • i rapporti tra docenti, alunni, famiglie, personale della scuola • il funzionamento delle strutture, delle attrezzature e degli spazi • le regole della deontologia professionale dei docenti e del personale ATA • lo svolgimento di tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche
La Carta dei servizi e il Regolamento d’Istituto sono consultabili nel sito della scuola www.comprensivoburri.gov.it
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Il contratto formativo:
il Patto educativo di corresponsabilità e l’Organo di garanzia
Il Contratto formativo costituisce la dichiarazione esplicita, condivisa e partecipata dell’operato
della scuola e ne assicura una maggiore chiarezza e trasparenza.
Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo, ma coinvolge l’intero Consiglio di
intersezione, di interclasse o di classe, gli Organi Collegiali dell’Istituto, i genitori, gli Enti esterni
preposti ed interessati al servizio scolastico.
Sulla base del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza agli obiettivi formativi
definiti ai diversi livelli istituzionali:
Il docente deve: L’allievo deve: Il genitore deve:
- esprimere la propria offerta formativa
- motivare il proprio intervento didattico
- esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione
- conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo
- conoscere il percorso per raggiungerli
- conoscere le fasi del suo curricolo
- conoscere l’offerta formativa
- esprimere pareri e proposte - collaborare nelle attività
Il Patto Educativo di Corresponsabilità definisce un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno si impegna a rispettare per migliorare gli interventi di tipo educativo e l’organizzazione della scuola. In particolare ciò che ci si ripropone è:
∗∗∗∗ promuovere una comune e coerente azione educativa
∗∗∗∗ creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi di socializzazione e di apprendimento
∗∗∗∗ far crescere rapporti di rispetto, fiducia, collaborazione e di partecipazione tra i diversi soggetti coinvolti
∗∗∗∗ favorire il senso di responsabilità e l’impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna componente della comunità scolastica
Ai sensi del D.P.R. 235/2007, è richiesta, ai genitori degli alunni di scuola secondaria di primo grado, la sottoscrizione di tale documento per favorire la condivisione del progetto educativo della scuola. Partendo, dunque, dal principio per cui la scuola è una comunità all’interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza l’Istituto si dota dell’Organo di Garanzia, ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia. E’ composto dal Dirigente Scolastico, da un docente di scuola secondaria di primo grado e da due genitori. E’ un organo triennale che decide in merito ai reclami proposti contro le sanzioni disciplinari irrogate agli alunni.
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Rapporti scuola/famiglia
Il nostro Istituto si propone, in quanto servizio pubblico alla persona, di sollecitare e
considerare le opinioni e le proposte dell’utenza. La cura dell’informazione e
l’ascolto delle famiglie sono i presupposti della collaborazione tra scuola e famiglia.
Tale rapporto si concretizza secondo varie modalità:
∗∗∗∗ Avvisi e comunicazioni della Dirigenza per informare le famiglie sulle iniziative,
gli avvenimenti e le decisioni principali che riguardano la vita scolastica
dell’istituto e dei singoli plessi.
∗∗∗∗ Colloqui e assemblee per informazioni con cadenza bimestrale per informare
sul rendimento degli alunni sia singolarmente (colloqui) sia a livello di classe
(assemblee)
∗∗∗∗ Assemblea di inizio anno scolastico per presentazione della programmazione
delle attività curricolari, laboratoriali e di progetto
∗∗∗∗ Consegna delle schede di valutazione quadrimestrale e del pagellino
bimestrale per gli alunni della scuola secondaria di 1° grado
∗∗∗∗ Colloqui delle famiglie con uno o più docenti di classe nel corso dell’intero
a.s., su richiesta dei genitori o dei docenti stessi, per situazioni particolari o
esigenze individuali
∗∗∗∗ Organizzazione di giornate “Scuola aperta” in vista delle iscrizioni, per le
famiglie degli alunni delle classi prime dei tre ordini di scuola e per
l’orientamento per le famiglie e i ragazzi delle classi terze della scuola
secondaria di 1° grado
∗∗∗∗ Incontri di informazione e formazione per le famiglie su tematiche riguardanti
la scuola e il percorso formativo di bambini e ragazzi
∗∗∗∗ Partecipazione delle famiglie ad eventi e manifestazioni organizzate dalla
scuola
∗∗∗∗ Presenza del Comitato genitori “Futura…mente” che propone, organizza e
collabora con l’Istituto in particolari attività
∗∗∗∗ Partecipazione dei genitori eletti negli Organi Collegiali come previsto dalla
legge
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La progettazione educativa
La mission: Le radici e le ali
La politica della nostra scuola è basata sull’apertura al territorio e al partenariato in
un rapporto di sussidiarietà e di collaborazione fra i responsabili dell’educazione,
dell’istruzione e della formazione. Lo scopo è quello di creare un sistema formativo
integrato con specifiche finalità educative per dare risposte non solo alle esigenze
individuali degli alunni, ma anche alla necessità e alle attese del territorio.
Tale interazione presuppone la visione di una scuola come istituzione “al servizio”,
che ascolta e filtra le istanze del mondo giovanile; in secondo luogo, il territorio come
luogo di soddisfazione di bisogni che giovani e famiglie sempre più frequentemente
manifestano. L’integrazione tra i diversi sistemi costituisce, pertanto, una delle priorità
della nostra scuola che si propone la creazione di un sistema delle alleanze educative
sempre più ravvicinate ed efficaci.
Considerare le radici
è partire dall’attaccamento,
riconoscere la propria identità
e riconoscersi in un contesto di vita impegnata
a valorizzarsi e valorizzare
per vedere vicino pensando lontano
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Le ali ci fanno spiccare il volo verso “l’altro”, verso orizzonti allargati che permettono
il confronto e l’arricchimento nell’odierna società globalizzata che lancia una nuova sfida
all’educazione.
L’Istituto è attento alla dimensione europea dell’educazione e della formazione per
implementare e creare una cittadinanza attiva e consapevole che si basi sui valori
dell’inclusione e sulla pro socialità.
Di qui l’esigenza di un approccio transdisciplinare che stimola l’avvicinamento e
l’apertura alla complessità, che incoraggia i giovani, a volte disorientati dalla mancanza di
riferimenti certi, dal vivere in una società post tradizionale e globalizzata. Le discipline
considerate come punti di vista diversi sulla realtà, diventano integrabili e coordinabili in
modo flessibile proprio per favorire una comprensione critica della complessità sociale.
La scuola si propone di diventare un vero e proprio laboratorio di ricerca e di
sperimentazione delle diversità, dove poter sviluppare attraverso la concreta pratica la
cultura del confronto , del dialogo, tra le mille differenze che arricchiscono la vita del
nostro Istituto. La scuola, quindi, come crocevia di scambi diventa il luogo più idoneo per
insegnare la democrazia praticandola. Dobbiamo educarci ed educare all'interculturalità,
anche in senso cognitivo, in quanto essa è movimento di reciprocità, e dunque
superamento del processo unidirezionale di trasmissione del sapere.
Le ali del pensiero sono tensioni ed attenzioni
che vanno allenate e coltivate.
Spiccare il volo serve a conoscere meglio se stessi
ed attraversare i confini della conoscenza,
per alimentare la creatività e vivere consapevolmente
come cittadini attivi,
in una dimensione europea.
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Le parole chiave della nostra offerta formativa
P.rogettare esperienze culturali e di vita in
un contesto di relazioni e di reti per creare una
scuola “di tutti e di ciascuno”, in cui i reali bisogni
formativi possano emergere ed essere ascoltati
per una progettazione calibrata e “su misura” .
O.rientare tutti a prendersi cura di sé e
degli altri, disegnare possibilità rivolte a tutti e a
ciascuno di trovare una via personale per scegliere
e tracciare la propria strada.
F.ormare solide basi per scoprire il senso
dell’autonomia, per sostenere ed incentivare la
ricerca delle connessioni, per costruire forme
interiori culturali ed etiche.
BISOGNI
INCLUSIONE
PERSONALIZZAZIONE
INTEGRAZIONE
ACCOGLIENZA
PARTECIPAZIONE
COMUNITA’ EDUCANTE
CONTINUITA’
PROSOCIALITA’
CITTADINANZA ATTIVA
COMPETENZE
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Finalità ∗∗∗∗ Garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di qualità
∗∗∗∗ Promuovere la crescita di ciascun alunno nel rispetto della propria identità e delle proprie
esigenze formative
∗∗∗∗ Creare un contesto educativo motivante e partecipato in cui ciascun alunno sappia riconoscersi
come protagonista del proprio percorso formativo
∗∗∗∗ Promuovere l’integrazione dei saperi per sviluppare negli alunni abilità e competenze
trasversali che consentano di interagire con la realtà dinamica e poliedrica della società di oggi
∗∗∗∗ Aver cura ed attenzione per la sfera affettivo/relazionale degli alunni che interagisce e
determina l’aspetto cognitivo e l’apprendimento
∗∗∗∗ Interagire con le famiglie per condividere scelte e responsabilità in uno scambio comunicativo
leale e trasparente
∗∗∗∗ Promuovere l’agio ed il benessere a scuola per combattere fenomeni di disagio e dispersione
scolastica
∗∗∗∗ Promuovere la continuità formativa e didattica, all’interno dell’Istituto e con le altre istituzioni
scolastiche del territorio
∗∗∗∗ Interagire con il territorio e con le agenzie educative in esso presenti per creare una comunità
educante che sappia condividere finalità ed obiettivi
Dai bisogni … • Bisogno di consolidare la propria identità e la propria autonomia
• Bisogno di sentirsi accettati e valorizzati come individui nella propria unicità ed unitarietà
• Bisogno di acquisire competenze ed abilità nei diversi modi di interpretare la realtà per
maturare sicurezza, consapevolezza e autonomia
• Bisogno di promuovere e stabilire incontri significativi con gli altri, con l’ambiente , con la
cultura per acquisire il senso di appartenenza ad una comunità e di cittadinanza
... alle scelte La scuola predispone percorsi educativi, formativi e didattici in grado di:
• Favorire lo sviluppo della personalità in tutte le direzioni: affettive, relazionali, creative, etiche,
sociali, intellettuali
• Promuovere l’acquisizione di una piena autonomia
• Sviluppare la consapevolezza della propria identità che renda lo studente capace di prendere
iniziative per la propria crescita e il proprio sviluppo
• Promuovere l’integrazione dei saperi al fine di far acquisire competenze trasversali che rendano
l’alunno capace di interagire e operare in contesti diversi
• Aiutare l’alunno ad inserirsi nella società in modo partecipe e consapevole dei ruoli e delle
regole al fine di promuovere comportamenti responsabili e di rispetto verso gli altri, l’ambiente
e la natura
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• Promuovere capacità prosociali che consentano all’alunno di integrare ed integrarsi in contesti
relazionali diversificati superando pregiudizi e forme di esclusione
• Promuovere percorsi educativi e formativi per far acquisire il senso di appartenenza e
cittadinanza in riferimento alla realtà locale, nazionale, europea e del mondo
L’istituto comprensivo, che riunisce scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1° grado, crea le
condizioni per un percorso unitario di base che prende in carico i bambini dall’età dei tre anni e li
guida fino al termine del primo ciclo dell’istruzione in un’ottica di continuità verticale sia nella
condivisione degli obiettivi formativi che nella progettazione didattica.
La continuità pertanto è il cardine dell’istituto comprensivo, dove ciascun ordine di scuola opera in
un contesto condiviso e concorre unitariamente al raggiungimento delle competenze riferite alle
discipline e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve dimostrare di possedere al
termine del primo ciclo d’istruzione.
Obiettivi formativi Sulla base delle finalità e delle scelte educative generali che la scuola si pone, l’Istituto, dopo
un’attenta analisi del proprio contesto scolastico, evidenziato nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV), ha individuato alcune priorità sulle quali intende intervenire in un’ottica di miglioramento
dell’offerta formativa, pertanto si pone i seguenti obiettivi:
• Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano e
alla lingua inglese per favorire competenze espressive e comunicative in grado di rendere i
ragazzi integrati e partecipi in contesti diversificati sempre più ampi e complessi
• Potenziare le competenze matematiche e logiche per diffondere una maggiore cultura
scientifica negli studenti e aiutarli a comprendere che tali linguaggi sono strumenti per la
lettura e l’analisi della realtà, andando a potenziare il pensiero critico, la logica, le capacità di
analisi e sintesi
• Potenziare la conoscenza dell’arte, della musica, del cinema e di altre espressioni artistiche per
sostenere e sviluppare l’uso integrato dei diversi linguaggi e favorire forme di espressione
personali, originali in processo creativo che libera dagli stereotipi e consente libertà di pensiero
e di azione
• Sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza di sé e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, del patrimonio artistico e culturale per formare cittadini
consapevoli del bene comune al quale concorrono con atteggiamenti e comportamenti
adeguati
• Sviluppare le conoscenze digitali degli studenti con particolare riguardo all’uso critico dei social
network e dei media, per un utilizzo di questi canali di comunicazione sicuro e consapevole, al
fine di evitare rischi e condizionamenti negativi
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• Valorizzare percorsi formativi individualizzati in grado di sostenere, orientare e potenziare
abilità e competenze dei singoli studenti, attraverso attività mirate al recupero e al
consolidamento, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze e del merito
• Implementare metodologie e strategie didattiche in grado di rendere l’ambiente di
apprendimento più autentico e significativo e di favorire la motivazione, la partecipazione, la
cooperazione
• Valorizzare il ruolo di comunità educante che la scuola deve ricoprire, aprendosi al territorio ed
interagendo con le altre agenzie educative in una condivisione di valori per concorrere insieme
alla formazione dei ragazzi attraverso un percorso di continuità e piena collaborazione
Obiettivi di apprendimento
SCUOLA DELL’INFANZIA
• Conoscere se stessi e rafforzare la propria identità, la stima di sé e la fiducia nelle proprie
capacità
• Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo; usare il corpo per conoscere,
comunicare, esprimersi e relazionarsi
• Saper ascoltare, comprendere messaggi: utilizzare la lingua come strumento di comunicazione
e come strumento di pensiero
• Vivere e sperimentare forme diverse di espressione e comunicazione anche in contesto di
gioco libero e guidato
• Iniziare a dare significato e ordine alle conoscenze acquisite: esplorare, osservare, mettere in
relazione, confrontare, ragionare, riflettere, raccontare, rappresentare, progettare, discutere
su esperienze reali e fantastiche
• Interagire in maniera positiva e costruttiva con adulti e coetanei
• Comprendere la necessità di rispettare le regole e le norme sociali fondamentali per una
convivenza democratica
• Assumere atteggiamenti di rispetto cura e apprezzamento nei confronti dell’ambiente
• Collaborare e cooperare perseguendo un obbiettivo comune
• Affrontare serenamente le divergenze evitando che sfocino in conflittualità
SCUOLA PRIMARIA
• Acquisire consapevolezza della propria identità, costruendo un’immagine positiva di sé stessi
• Relazionarsi con gli altri positivamente, assumendo gradualmente atteggiamenti cooperativi e
solidali
• Riconoscere l’importanza delle regole e saper interiorizzare e far propri atteggiamenti di
rispetto e consapevolezza
• Acquisire competenze linguistiche sempre più articolate ed appropriate sia nelle lingua parlata
che in quella scritta
• Acquisire padronanza di vocaboli e di strutture della lingua inglese per interagire in semplici
contesti e scambi comunicativi
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• Conoscere il linguaggio dell’arte, della musica e del corpo per accrescere le proprie
competenze espressive
• Acquisire competenze logico/matematiche, sviluppare capacità di interpretare e risolvere
situazioni problematiche, sperimentare e ricercare soluzioni diverse, intraprendendo anche
strade nuove e personali
• Superare gradualmente le conoscenze e le pratiche implicite, gli automatismi, avviandosi
verso la consapevolezza e l’intenzionalità
• Imparare ad assumere le responsabilità e a rispettare gli impegni
• Acquisire competenze digitali per utilizzare autonomamente tecnologie e produrre semplici
prodotti multimediali
• Conoscere le principali regole e norme in relazione a sicurezza, benessere, legalità
• Acquisire sensibilità e rispetto per l’ambiente interiorizzando comportamenti di tutela e
rispetto
• Conoscere il proprio territorio apprezzandone il patrimonio artistico e ambientale
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
• Acquisire consapevolezza della propria identità e delle proprie esigenze formative
• Essere protagonista del proprio percorso formativo
• Acquisire padronanza nell’uso della lingua italiana per leggere e comprendere anche testi più
articolati e complessi, per esprimere riflessioni e idee personali, per comunicare in contesti
diversi adottando codici e registri adeguati
• Utilizzare la lingua inglese in scambi comunicativi con persone di diversa nazionalità
• Acquisire competenze matematico/scientifiche per analizzare ed interpretare dati, fatti e
fenomeni della realtà, per affrontare situazioni problematiche ricercando e verificando le
possibili soluzioni
• Acquisire competenze digitali che consentano un uso adeguato e consapevole delle tecnologie
da utilizzare per scambi comunicativi e per ricercare e selezionare informazioni, sapendo
verificarne l’attendibilità
• Sviluppare abilità e competenze trasversali che sappiano integrare i saperi e affrontare
situazioni e contesti nuovi e diversificati
• Prendersi cura del proprio benessere attraverso comportamenti ed abitudini corretti e
consapevoli che sappiano far fronte e combattere fenomeni di disagio e dispersione
scolastica.
• Acquisire capacità prosociali che consentano di integrarsi con gli altri superando pregiudizi e
forma di esclusione
• Acquisire la padronanza dei mezzi espressivi e comunicativi per interagire in contesti
diversificati sapendo affermare opinioni personali e al tempo stesso confrontarsi con i punti
di vista degli altri in uno scambio costruttivo aperto al dialogo ed al rispetto
• Saper riflettere in modo personale e critico su tematiche quali legalità, democrazia, giustizia,
sviluppo sostenibile, riconoscendo l’importanza di assumere comportamenti responsabili e
corretti per crescere in un’ottica di cittadinanza, tutela, rispetto, solidarietà, cooperazione.
33
Profilo dello studente L’istituto comprensivo, che riunisce scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1° grado,
crea le condizioni per un percorso unitario di base che prende in carico i bambini dall’età
dei tre anni e li guida fino al termine del primo ciclo dell’istruzione in un’ottica di continuità
verticale sia nella condivisione degli obiettivi formativi che nella progettazione didattica.
Il profilo che segue indica le competenze riferite alle discipline e al pieno esercizio della
cittadinanza che un ragazzo deve dimostrare di possedere al termine del primo ciclo
d’istruzione, delineando l’obiettivo generale che l’Istituto si pone.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche dell’età, esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, in un ottica di dialogo e rispetto reciproco. Orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune,. Si impegna per portare a termine il lavoro iniziato da solo o insieme agli altri. Dimostra padronanza della lingua italiana tale da consentirgli la comprensione di testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di individuare strategie diversificate nelle questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo esprimendo curiosità e capacità di ricerca; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, dimostrandosi capace di distinguere quelle attendibili da quelle che necessitano di essere controllate e verificate, per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze di base ed è allo stesso tempo capace di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Comprende il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile; partecipa alla vita sociale della comunità che frequenta con responsabilità, collaborazione, solidarietà. Dimostra originalità e spirito d’iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e sa chiedere aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disponibile a misurarsi con le novità e gli imprevisti, superando paure e pregiudizi.
(Da “Indicazioni Nazionali per il curricolo” 2012)
34
Competenze chiave di cittadinanza
Progettare
Imparare ad
imparare
Comunicare
Collaborare
e partecipare
Risolvere
problemi
Agire in
modo
autonomo e
responsabile
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
Individuare
collegamenti
e relazioni
35
La Scuola dell’Infanzia
Il Contesto educativo
La scuola costituisce un luogo nel quale, si cerca di rispondere in modo appropriato ai bisogni del
bambino.
BISOGNO DI RISPETTO: rispetto significa riconoscere nel bambino sentimenti come la tristezza, la
gelosia, la rabbia, la paura. Significa non banalizzare o svuotare di significato la comunicazione del
bambino.
BISOGNO DI SICUREZZA: per promuovere lo sviluppo di una immagine positiva di sé e per una
adeguata identificazione con figure significative familiari e scolastiche.
BISOGNO DI SVILUPPARE LA PROPRIA ORIGINALITA’: per valorizzare le potenzialità e i talenti
propri di ogni bambino contro effetti di conformismo e di ricettività passiva.
BISOGNO DI COERENZA DELLA PROPOSTA EDUCATIVA: per avere punti di riferimento reperibili
sia nell’ambiente fisico che nelle persone.
BISOGNO DI GIOCO E DI DIVERTIMENTO: il gioco come forma privilegiata di apprendimento e di
relazioni.
BISOGNO DI AUTONOMIA: attraverso l’autonomia il bambino costruisce la sua identità. Nella
scuola tutto è predisposto affinché possa “fare da solo” per raggiungere l’autonomia fisica e
psicologica.
BISOGNO DI SOCIALIZZAZIONE: si favoriscono i rapporti con i pari attraverso momenti organizzati
di interazione con i compagni della stessa età e di età diverse per promuovere l’apprendimento e
la capacità di condivisione empatica tra i bambini.
BISOGNO DI FARE E SCOPRIRE: toccare, sentire, gustare, strappare, schiacciare …, è la molla per
conoscere il mondo.
BISOGNO DI MOVIMENTO: il bambino necessita di muovere il suo corpo nell’ambiente al fine di
permettere uno sviluppo tonico-muscolare armonico.
BISOGNO DI RASSICURAZIONE AFFETTIVA: attraverso il contenimento affettivo, il bambino può
sviluppare la sua identità e manifestare comportamenti di sicurezza e di non aggressività.
BISOGNO DI RILASSAMENTO: a fronte di continue sollecitazioni, necessitano al bambino uno o più
momenti, durante la giornata scolastica, di rilassamento per permettere una riorganizzazione ed
una elaborazione cognitiva delle informazioni raccolte.
La progettazione curricolare ed extracurricolare
36
L’apprendimento
L’apprendimento avviene attraverso:
∗ l’esperienza,
∗ l’esplorazione,
∗ i rapporti tra bambini, con la natura, gli oggetti,
∗ l’arte, il territorio e le sue tradizioni,
∗ la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze
∗ le attività ludiche
L’ambiente di apprendimento
L’ambiente di apprendimento è organizzato dalle insegnanti in modo che ogni bambino si senta
riconosciuto, sostenuto e valorizzato:
� LO SPAZIO ACCOGLIENTE ( espressione della pedagogia e delle scelte educative)
� IL TEMPO DISTESO ( nel quale in tutta tranquillità il bambino possa giocare, ascoltare,
osservare, capire, esplorare, dialogare )
� LA DOCUMENTAZIONE ( come processo che produce tracce, memoria e riflessione )
� LO STILE EDUCATIVO ( fondato sull’ascolto, sull’osservazione, sulla progettualità)
� LA PARTECIPAZIONE (che permette di stabilire, sviluppare, incoraggiare il dialogo)
Metodologia e didattica
Approccio globale
Attenzione agli spunti dei bambini
Pedagogia attiva
Attività laboratoriali
Gioco
Esperienze dirette
Procedimento per tentativi ed errori
SPAZI TEMPI
Le funzioni dello spazio-scuola :
• Comunicare - rappresentare l’immagine stessa
della scuola e il clima che in essa si respira
• Informare - mettere a disposizione delle
famiglie le informazioni e le notizie significative
sulla vita della scuola
• Stimolare - favorire la possibilità e la libertà di
esplorazione diretta, di gioco e di attività
didattica in genere
Organizzazione dei tempi scuola:
• Tempi per l’accoglienza e per le attività
quotidiane per favorire l’inserimento, la
conquista dell’autonomia personale e sociale
• Alternanza di attività impegnative con
momenti di gioco, di svago e di relax
• Ampia gamma di proposte e di esperienze
per consentire al bambino di sperimentarsi
nei diversi ambiti di apprendimento
37
Il Curricolo
Percorsi e Progetti
• Progetto Acquasplash
Attività presso la piscina comunale di Città di Castello.
Giocare con l’acqua significa muoversi in un ambiente diverso da quello abituale, superare paure
ed acquisire sicurezza e fiducia in se stessi.
• Lingua inglese
Progetto realizzato da un insegnante specialista di lingua inglese di scuola primaria.
Attività ludiche e manipolative, drammatizzazioni e giochi di mimo per l’apprendimento
dell’inglese.
• “Il filo d’Arianna: continuità e curricolo verticale”
Nel Plesso di San Leo Bastia, dopo gli ottimi risultati ottenuti nella fase di sperimentazione
realizzata negli anni ( 2012/2015) precedenti, il Progetto “Il filo d’Arianna: continuità e curricolo
verticale” è diventato parte integrante dell’organizzazione didattica. Questo coinvolge gli alunni
della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria in attività integrate e cogestite, a carattere
laboratoriale (artistico/espressivo e scientifico/ambientale.
Attività laboratoriali
Realizzazione di percorsi legati ai Progetti
d’Istituto:
Leggermente
Letture animate, drammatizzazioni,
invenzione di storie, costruzione di libri
Attività espressive e manipolative, lettura di
opere d’arte, visita a mostre e musei
Educazione Ambientale
Uscite nel territorio, visite a centri di
educazione ambientale della regione,
esperimenti, ricerca-azione,indagini sul
campo
A scuola di salute
Percorsi di educazione alla salute, laboratori
di ed. alimentare, incontri con esperti,
campagne di informazione e sensibilizzazione
I plessi di scuola dell’Infanzia
e il tempo scuola
Plesso di Badia Petroia
50 ore - dalle ore 8.00 alle ore 18.00
Plesso di San Leo Bastia
37.30 ore - dalle ore 8.30 alle ore 16.00
I CAMPI DI ESPERIENZA
• Il sé e l’altro
• Il corpo e il movimento
• Immagini, suoni, colori
• I discorsi e le parole
• La conoscenza del mondo
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Rapporti scuola/famiglia
• Nel mese di settembre si tiene l’assemblea dei genitori per presentare la programmazione
annuale delle classi evidenziando i percorsi, le attività e aspetti organizzativi.
• Ogni bimestre vengono realizzati assemblee con le famiglie per informazioni
sull’andamento dei percorsi intrapresi dai singoli alunni o dal gruppo.
• Nel corso dell’a.s. si tengono due colloqui individuali con le famiglie (gennaio e giugno).
39
La Scuola Primaria
Il Contesto educativo
La scuola primaria, che insieme alla scuola secondaria di 1° grado, costituisce il
primo ciclo di istruzione, ricopre un arco di tempo fondamentale per
l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni nel quale si pongono le basi e
si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad
apprendere a scuola e nella vita.
Pertanto la scuola predispone un contesto educativo, in cui interagiscono persone e
relazioni, spazi e strumenti, metodologie e didattica, che mira a:
∗ Valorizzare l’esperienza del bambino, apprezzando il patrimonio conoscitivo,
valoriale e comportamentale ereditato
∗ Promuovere la consapevolezza della propria identità
∗ Sviluppare al meglio le potenzialità e le inclinazioni di ciascuno
∗ Considerare la corporeità come valore e come espressione della persona,
avvalorandone tutte le dimensioni: razionale, affettiva, sociale, emotiva …
∗ Promuovere percorsi in cui ogni bambino sia protagonista delle proprie
conquiste e del proprio apprendimento
∗ Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza scolastica, coinvolgendo
le famiglie per condividere i valori in essa contenuti
∗ Accompagnare i bambini dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle
categorie formali, presenti nelle discipline di studio e negli ordinamenti del
sapere
∗ Favorire l’integrazione e l’inclusione come risorsa educativa e didattica per
tutti
∗ Favorire percorsi che siano in grado di far sperimentare ai bambini
l’importanza dell’impegno personale e della solidarietà sociale, per la
realizzazione di obiettivi comuni
40
L’apprendimento L’apprendimento avviene attraverso:
∗ l’esplorazione e la sperimentazione sul campo
∗ il contatto diretto con la natura
∗ la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni
∗ la cooperazione tra bambini
∗ la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze
∗ la comunicazione e lo scambio reciproco
∗ l’attività laboratoriale
∗ la solidarietà e l’aiuto reciproco
L’ambiente di apprendimento L’ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni bambino si senta riconosciuto,
sostenuto e valorizzato: � LO SPAZIO ACCOGLIENTE E FLESSIBILE (che comunichi agio e benessere e che faciliti
approcci operativi alla conoscenza diversificati) � IL TEMPO DISTESO (nel quale ogni bambino possa trovare il “suo passo” per capire,
osservare e apprendere) � LA DOCUMENTAZIONE (come processo che produce tracce, memoria e riflessione) � LO STILE EDUCATIVO (fondato sull’ascolto, sulla comprensione, sull’osservazione, sulla
progettualità) � LA PARTECIPAZIONE (che promuove l’incontro, il confronto e il rispetto reciproco)
Metodologia e didattica
Esperienze dirette sul campo
Valorizzazione delle esperienze
Riflessione e rielaborazione delle esperienze
Attività individuali e lavori di gruppo
Cooperative learning
Attività laboratoriali
Attività artistico/espressive e teatrali
Attività di ed.ambientale
Percorsi individuali e personalizzati
Attività di recupero e potenziamento
SPAZI TEMPI
• l’aula → intesa come spazio flessibile che si
struttura e si trasforma in base alle esigenze e alle
attività
• atrio e/o aula multimediale → ampio spazio per le
attività di gruppo e laboratoriali, per assemblee,
attività artistico/ espressive e di drammatizzazione
• il giardino → per il gioco e il tempo libero, per la
didattica all’aperto
• la palestra → per l’attività motoria e i giochi
• biblioteca → per il prestito dei libri, per momenti
di lettura individuale, per letture ad alta voce
• l’aula informatica → per attività di studio e ricerca
Organizzazione dei tempi scuola:
• Tempi per l’accoglienza all’inizio della giornata
per preparare i materiali, per programmare e
condividere le attività che si andranno a svolgere
• Alternanza di lezioni frontali e attività individuali,
con lavori a coppie, piccoli gruppi e attività
laboratoriali
• 20 minuti per la ricreazione a metà mattina
• 30 minuti di tempo libero e gioco dopo la mensa
41
I plessi di scuola Primaria e il tempo scuola
Curricolo di Base
Religione 2 ore
Inglese 1 ora in prima
2 ore in seconda
3 ore in terza, quarta,
quinta
Italiano 6 ore
Arte e Immagine 1 ora
Musica 1 ora
Educazione Fisica 1 ora
Matematica 5 ore
Scienze 2 ore
Tecnologia 1 ora
Storia 2 ore
Geografia 2 ore
Scuola Primaria di Trestina
40 ore su 5 giorni - Tempo pieno
30 ore su 5 giorni con due rientri pomeridiani
Scuola Primaria di Badia Petroia e Morra
30 ore su 5 giorni con 2 rientri pomeridiani
Scuola Primaria di San Leo Bastia
34 ore su 5 giorni con 4 rientri pomeridiani
� muove verso l’INTEGRAZIONE dei saperi
� promuove l’INTERAZIONE
nell’apprendimento
� privilegia l’ESPERIENZA come approccio
cognitivo
� potenzia i LINGUAGGI verbali e non
verbali
� recupera l’OPERATIVITA’ in un
coinvolgimento pieno della persona, per
lo sviluppo del pensiero logico/creativo
Il curricolo
42
PROGETTI SCUOLE PRIMARIE
TITOLO PROGETTO DESTINATARI AZIONI
Il filo d’Arianna:
continuità e curricolo
verticale
Tutti gli alunni della
scuola Primaria di
S. Leo Bastia
Progetto di continuità con la scuola dell’infanzia di
San Leo Bastia. I bambini della scuola primaria
usufruiscono di un tempo scuola potenziato (34 ore
settimanale, anziché 30).
I 4 pomeriggi che restano a scuola vengono attivati
vari laboratori ed attività cogestite dai docenti della
scuola dell’infanzia e della scuola primaria che
prevedono:
• attività peer to peer;
• potenziamento lingua inglese a cura di un
docente interno;
• potenziamento dell’attività musicale a cura di un
esperto esterno;
• laboratori artistico-manipolativi
I Laboratori
Realizzazione di percorsi legati ai Progetti d’Istituto:
Leggermente
Letture animate, drammatizzazioni, attività in Biblioteca, invenzione di
storie, costruzione di libri
Attività espressive e manipolative, lettura di opere d’arte, visita a mostre e
musei
Percorsi di ed. musicale con esperti
Educazione Ambientale
Uscite nel territorio, visite a centri di educazione ambientale della regione,
esperimenti, ricerca-azione, indagini sul campo
A scuola di salute
Percorsi di educazione alla salute, laboratori di ed. alimentare, incontri con
esperti, indagini conoscitive, campagne di informazione e sensibilizzazione
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Progetto Alzheimer
Tutti gli alunni della
scuola Primaria di
Trestina
Progetto di collaborazione con il Centro Diurno
Alzheimer di Trestina.
Tutte le classi della scuola primaria, durante l’anno
scolastico, realizzano attività e laboratori con gli
ospiti del Centro, realizzando un vero e proprio
“gemellaggio”.
Gli incontri avvengono sia a scuola che presso il
Centro e vengono svolti soprattutto in occasione dei
momenti più significativi dell’anno (Natale, Pasqua,
autunno, primavera, ecc).
Il progetto nasce dall’esigenza di far vivere ai
bambini esperienze significative basate sulla
relazione e la conoscenza della diversità che, in
questo caso, è rappresentata dalla persona anziana e
malata.
Il mio tempo in
movimento
Tutti gli alunni delle
classi seconde,
terze, quarte e
quinte della scuola
Primaria di Trestina
Progetto di collaborazione con la società sportiva
Free Time Volley di Trestina.
Un esperto esterno svolge attività di avviamento alla
pratica sportiva della pallavolo durante l’ora
settimanale di ed. fisica da ottobre a novembre.
Il progetto che ha come obiettivo prioritario quello
di far conoscere le regole di un gioco di squadra e di
potenziare l’attività fisica settimanale.
Miglioriamo lo stile di
vita dei bambini
umbri
Tutti gli alunni delle
classi prime delle
scuole primarie
dell’Istituto
Progetto realizzato in collaborazione con il CONI
Regionale e l’USR Umbria. Le classi interessate
svolgono 2 ore settimanali di attività motoria con un
esperto esterno laureato in scienze motorie
selezionato dal CONI per un totale di 80 ore annue.
Vengono realizzati anche 4 incontri all’anno con gli
insegnanti e i genitori per parlare di sana
alimentazione e sano rapporto con il cibo. Obiettivo
prioritario del progetto è quello di migliorare lo stile
di vita dei bambini e quello dei loro genitori.
44
Sport di classe
Tutte le classi della
scuola primaria di
Trestina
Il progetto nazionale “Sport di classe” prevede
l’assegnazione, alla scuola aderente, di un
insegnante Tutor Sportivo Scolastico ed è promosso
dal MIUR, dal CONI e dal CIP.
L’obiettivo è la valorizzazione dell’educazione fisica e
sportiva nella scuola primaria per le sue valenze
trasversali e per la promozione di stili di vita corretti
e salutari.
Il docente Tutor Sportivo Scolastico svolge le
seguenti azioni:
• collabora alla progettazione delle attività di
Educazione Fisica delle classi
• affianca l’insegnante di classe durante le lezioni
proponendo adeguate attività motorie e
sportive
• partecipa all’individuazione di strategie per la
partecipazione attiva degli alunni con BES
• favorisce la collaborazione con gli Organismi
Sportivi del territorio e la partecipazione a gare e
giochi realizzati in ambito provinciale e regionale
• supporta attraverso informazioni e formazione il
percorso valoriale del progetto.
Prevenzione dei
Disturbi Specifici di
Apprendimento
Tutti gli alunni delle
classi prime e
seconde delle
scuole primarie
dell’Istituto
Il Progetto nasce dall’esigenza di attivare un’attenta
osservazione e valutazione delle difficoltà
nell’apprendimento per predisporre un intervento
adeguato a sostenere gli alunni nel loro percorso
scolastico ed il proprio successo formativo.
Il progetto si articola nelle seguenti fasi:
• incontri di formazione per i docenti delle classi
prime attraverso docenti interni che hanno, a loro
volta, svolto un percorso di formazione con il
Centro F.A.R.E. di Perugia;
• somministrazione di screening agli alunni delle
classi prime per l’individuazione di bambini con
difficoltà di apprendimento;
• somministrazione di screening per i bambini delle
classi seconde che avevano evidenziato difficoltà
nel precedente a.s. correzione delle prove ed
individuazione degli alunni in difficoltà.
45
Una scuola per tutti
Tutti gli alunni della
scuola Primaria di
Trestina
Il Progetto ha come obiettivo prioritario l’inclusione
e l’integrazione degli alunni che presentano maggiori
difficoltà nel percorso scolastico e si articola in due
azioni:
1-percorsi personalizzati realizzati in compresenza
dai docenti delle classi per attività di supporto,
recupero e consolidamento
2-laboratori extracurricolari e curricolari di prima
alfabetizzazione di lingua italiana per alunni stranieri
neo/arrivati, realizzati da vari soggetti (mediatrice
culturale, docenti interni)
CLIL
Tutti gli alunni delle
classi terze, quarte
e quinte della
scuola Primaria di
Trestina
Il Progetto CLIL (Content Language Integrating
Learning) consiste nell’insegnamento di una o più
discipline non linguistiche in lingua inglese.
Le classi interessate svolgono un’ora settimanale,
durante l’intero anno scolastico, di Clil nelle seguenti
discipline: storia, geografia, scienze con un docente
specializzato.
Gli obiettivi prioritari del progetto sono i seguenti:
• Migliorare la competenza nella seconda lingua
comunitaria attraverso lo studio di contenuti
disciplinari;
• Creare occasioni di uso "reale" della seconda
lingua comunitaria;
• Educare a un approccio multiculturale e
multidisciplinare al sapere;
Stimolare maggiore consapevolezza dei contenuti
disciplinari attraverso l'apprendimento in lingua
inglese.
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Matematica
Mente
Tutti gli alunni della
scuola Primaria di
Trestina
Il Progetto mira a potenziare le abilità logico-
matematiche degli studenti e si articola in 2 azioni:
1-Attività di recupero di matematica sia curricolari
che extracurricolari;
2-Laboratori di potenziamento extracurricolari per la
preparazione alle prove nazionali Invalsi di
Matematica e per la partecipazione ai Giochi
d’Autunno organizzati in collaborazione con
l’Università Bocconi di Milano.
Rapporti scuola/famiglia
• La comunicazione con le famiglie deve essere chiara e coerente, che espliciti i traguardi
raggiunti, ma non tralasci di evidenziare le difficoltà o i punti di debolezza realmente
evidenziati
• All’inizio dell’anno scolastico si tiene l’assemblea dei genitori degli alunni delle classi prime
per illustrare gli aspetti organizzativi e didattici della scuola
• Nel mese di ottobre si tiene l’assemblea dei genitori per presentare la programmazione
annuale di tutte le classi evidenziando i percorsi, le attività laboratoriali e di progetto che si
intendono realizzare
• Ogni bimestre vengono realizzati i colloqui individuali o assemblee con le famiglie per
informazioni sull’andamento dei percorsi intrapresi dai singoli alunni o dalla classe
• La valutazione è effettuata al termine di ogni quadrimestre e comunicata alla famiglia con
la scheda di valutazione
47
La Scuola Secondaria di 1°grado
Il contesto educativo
Nella scuola Secondaria di 1° grado, in continuità con il percorso intrapreso nella
scuola primaria, prosegue il processo di crescita e maturazione del ragazzo in un
contesto educativo che sappia valorizzare le esperienze pregresse e sappia
stimolare apprendimenti significativi che si traducano in abilità e competenze
trasversali.
Il percorso formativo deve mirare a formare giovani adulti capaci di affrontare le
scelte e le sfide che la vita ci pone in un mondo, quello di oggi, da un lato sempre più
grande ma assai più vicino, grazie agli infiniti progressi della tecnologia, dall’altro
sempre più complesso e multiforme tanto che diventa sempre più difficile sapersi
ritrovare e orientare.
Pertanto è necessario che i ragazzi maturino autoconsapevolezza ed
autodertimanazione, che sappiano esprimersi e comunicare con lealtà e sicurezza,
che crescano con valori quali l’onestà e la solidarietà, per diventare cittadini
responsabili e consapevoli, capaci di affrontare il mondo con coraggio e volontà,
capaci di cambiarlo con passione e speranza.
In questa ottica la Scuola Secondaria propone percorsi ed attività nei quali ogni
alunno possa:
∗ assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento
∗ possa sviluppare al meglio le proprie capacità, risorse e inclinazioni
∗ riscoprire la curiosità di apprendere e conoscere
∗ riconoscere e intervenire nelle difficoltà
∗ comprendere e saper scegliere
∗ aprirsi al dialogo e allo scambio con gli altri
∗ affermare la propria dignità e rispettare quella altrui
∗ superare paure e pregiudizi
∗ costruire il proprio progetto di vita
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L’apprendimento L’apprendimento avviene attraverso:
∗ la valorizzazione delle discipline intese come punti di vista sul mondo e come strumenti di conoscenza della realtà
∗ la connessione e l’integrazione delle discipline in un dialogo e scambio interattivo capace di promuovere competenze
∗ la ricerca-azione in cui ogni alunno è autore e costruttore del proprio apprendimento
∗ la problematizzazione come un approccio alle realtà e alle situazine più articolate e complesse
∗ lo scambio comunicativo con coetanei ed adulti
L’ambiente di apprendimento L’ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni ragazzo si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato:
� LO SPAZIO ACCOGLIENTE E FLESSIBILE (che comunichi agio e benessere e che faciliti approcci operativi alla conoscenza diversificati)
� IL TEMPO DISTESO (nel quale ogni ragazzo possa trovare il “suo passo” per capire, osservare e apprendere)
� LA DOCUMENTAZIONE (come processo che produce tracce, memoria e riflessione)
� LO STILE EDUCATIVO (fondato sull’ascolto, sulla comprensione, sull’osservazione, sulla progettualità)
� LA PARTECIPAZIONE (che promuove l’incontro, il confronto e il rispetto reciproco)
Metodologia e didattica
Lezioni frontali e attività individuali
Attività di coppia e lavori di gruppo
Cooperative learning
Problem solving
Esperienze sul campo
Riflessione e valorizzazione delle esperienze
Scambi interculturali e gemellaggi
Attività laboratoriali
Attività artistico/espressive e teatrali
Attività di ed.ambientale
Percorsi individuali e personalizzati
Attività di recupero e potenziamento
SPAZI TEMPI
• l’aula → intesa come spazio flessibile che si
struttura e si trasforma in base alle esigenze
• la palestra → per l’educazione fisica e lo sport
• la biblioteca → per il prestito dei libri, per momenti
di lettura individuale, per letture ad alta voce
• l’aula informatica → per attività di studio e ricerca
• l’aula di arte → per attività artistico/espressive
l’aula di musica →per l’ascolto, il canto e l’uso gli
strumenti musicali
• l’aula multimediale → per proiezioni, assemblee e
incontri con esperti
Organizzazione dei tempi scuola:
• scansione del tempo scuola in unità di 60 minuti
• 10 minuti per la ricreazione a metà mattina
In orario pomeridiano
• corsi di recupero disciplinare per gli alunni che ne evidenziano necessità
• laboratori extracurricolari facoltativi di musica e teatro nel pomeriggio
• corso di latino
• corsi di preparazione per le certificazioni Ket e
Dele
49
Il tempo scuola
Curricolo di base
Discipline Classe
Prima
Classe
Seconda
Classe
Terza
Religione 1 1 1
2° Lingua
(FRANCESE/SPAGNOLO) 2 2 2
Inglese 3 3 3
Italiano 6 6 6
Arte e Immagine 2 2 2
Musica 2 2 2
Ed. Fisica 2 2 2
Matematica 4 4 4
Scienze 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Storia 2 2 2
Geografia 2 2 2
30 ore settimanali su 6 giorni
dalle ore 8.05 alle ore 13.05
� muove verso l’INTEGRAZIONE dei saperi
� promuove l’INTERAZIONE nell’apprendimento
� privilegia l’ESPERIENZA come approccio cognitivo
� potenzia i LINGUAGGI verbali e non verbali
� recupera l’OPERATIVITA’ in un coinvolgimento
pieno della persona, per lo sviluppo del pensiero
logico/creativo
Il Curricolo
50
I progetti
Realizzazione di percorsi legati ai Progetti
d’Istituto:
Leggermente
Letture animate, attività in Biblioteca,
laboratori espressivo-teatrali, artistici, musicali
Educazione Ambientale
Uscite nel territorio, visite a centri di
educazione ambientale della regione,
esperimenti, indagini sul campo
A scuola di salute
Percorsi di educazione alla salute, incontri con
esperti, indagini conoscitive, campagne di
informazione e sensibilizzazione
Attivamente Europa
Percorsi di ed. alla cittadinanza attiva
Comunicazioni scuola-famiglia
· Ricevimenti mensili in orario antimeridiano.
· Colloqui e consegna del documento di valutazione bimestrale
(pagellino) nei mesi di dicembre ed aprile.
· Consegna del documento di valutazione quadrimestrale
(febbraio, giugno).
· Convocazione straordinaria delle famiglie ogni qualvolta il
singolo docente e/o il Consiglio di Classe lo ritenga opportuno.
Altre attività e percorsi
Collaborazione con la rete Europe
Direct
Percorsi di ed. alla sicurezza e di
educazione stradale
Giochi sportivi studenteschi e
avviamento alla pallavolo con un
esperto esterno
Attività di orientamento per le classi
terze con uscite e visite a scuole
superiori e aziende del territorio
Calendario
Ogni anno, ciascuna classe della
scuola secondaria declinerà secondo
sfumature, interpretazioni e visioni
differenti, un tema scelto
annualmente, dando vita ad una
pagina del calendario relativa ad un
mese, curandone i contenuti e la
forma grafica.
51
Attività extracurricolari opzionali • Matematicamente
Partecipazione ai Giochi d’autunno a livello nazionale in collaborazione con l’Università Bocconi e
al progetto ministeriale Olimpiadi di Problem solving, per incentivare le abilità e le competenze nel
campo matematico degli alunni che hanno evidenziato particolari capacità e confermato risultati
più che buoni a livello disciplinare. Per gli alunni che parteciperanno sono previste attività di
esercitazione e allenamento in vista delle gare in orario extracurricolare pomeridiano.
• Certificazioni linguistiche Ket e Dele
Corsi di preparazione per le certificazioni Ket (lingua inglese) e Dele (lingua spagnola) in orario
pomeridiano extracurricolare per tutti gli alunni che ne fanno richiesta.
Tali certificazioni attestano il livello di competenze linguistiche raggiunte e sono riconosciute e
spendibili sia nel proseguimento degli studi sia nel campo lavorativo.
La conoscenza delle lingue straniere, in primo luogo dell’inglese, è una competenza essenziale per
affrontare la realtà odierna e per essere in grado di comunicare ed interagire in contesti sempre
più ampi ed internazionali.
• Laboratori teatrali e musicali
I laboratori teatrale e musicali sono opzionali ed extracurricolari in orario pomeridiano per un
totale di 30 ore, con i docenti Zappalorto e Banconi che hanno competenze specifiche e
un’esperienza ormai più che consolidata in questi settori. È un percorso che, attraverso il
linguaggio del corpo, della voce, della musica, del teatro, mira non solo all’acquisizione di
competenze linguistiche espressive, ma anche alla scoperta di sé, delle proprie potenzialità, in un
processo di crescita e maturazione personale che si arricchisce e si contamina nell’incontro e nel
lavoro con gli altri. Punto finale del percorso è la realizzazione di uno spettacolo teatrale e
musicale che è la sintesi del lavoro svolto e frutto dell’impegno speso nel corso delle attività.
• Corso di latino
Il corso di latino viene attivato per alunni delle classi seconde e terze in orario pomeridiano
extracurricolare. La conoscenza di questa lingua aiuta e prepara gli studenti che sono intenzionati
a proseguire negli studi con indirizzo liceale. Ma lo studio del latino è anche un arricchimento
culturale che consente di approfondire la conoscenza della lingua italiana, che da esso deriva, e di
una grande cultura che ha illuminato il periodo in cui è nata e che è alla base di quella odierna,
permeata ancora oggi da influenze e contaminazioni di quel mondo in tutti i campi.
• Attività di recupero disciplinare
Durante l’a.s. la scuola attiva corsi di recupero di italiano e matematica e inglese in orario
extracurricolare pomeridiano. Si rivolgono agli alunni che hanno evidenziato lacune e difficoltà in
tale ambiti, al fine di sostenerli in modo più personalizzato e mirato nell’affrontare e superare
incertezze e difficoltà e consolidare le competenze di base necessarie per proseguire il percorso
scolastico.
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Progetti di Progetti di Progetti di Progetti di IstitutoIstitutoIstitutoIstituto
Il concetto di tempo è un’idea che si presta a molteplici interpretazioni e da millenni affascina
filosofi, scienziati, matematici, scrittori e poeti che ne danno interpretazioni e definizioni
differenti.
Del resto anche ciascuno di noi ha la sua definizione, anzi molteplici definizioni a secondo dei
contesti e delle situazioni in cui vive quotidianamente.
Già parlare di nascita, vita, morte significa misurare l’arco della nostra esperienza sulla terra. E fin
dall’antichità l’uomo si è adoperato a trovare strategie e strumenti per misurarlo. E questo tempo
ce lo raffiguriamo in una linea che ha un inizio ed una fine.
La natura con i suoi cicli, invece, ci parla di un tempo che ritorna, in un moto circolare che sempre
ricomincia.
C’è il tempo infinitesimale scandito da attimi così veloci che facciamo fatica a misurare, ma che
hanno un loro peso, basti pensare ad una gara di corsa dei 100 metri dove i secondi fanno la
differenza, quella che ti porta sul podio del vincitore. Ma facciamo altrettanta fatica ad
immaginare un tempo tanto lungo quanto un anno luce, misura con la quale definiamo le
immense distanze nello spazio tra i corpi celesti.
E che dire della percezione che ciascuno di noi ha del tempo, che non sempre corrisponde alla
reale misurazione, per cui ci troviamo a vivere ore che ci passano in un minuto, minuti che ci
sembrano ore. E questo succede perché il tempo che noi viviamo si intride del nostro sentire, del
nostro mondo di percezioni, sensazioni ed emozioni.
C’è il tempo passato, il presente, il futuro, distinzione non unicamente grammaticale, ma che
esprime un tempo fatto di memoria, esperienza, sogno, desiderio.
E se è vero che il tempo passa, non lo fa in maniera asettica, invisibile, intangibile, ma il suo
passare o per meglio dire trascorrere, provoca cambiamenti nella natura, nelle cose, negli esseri
viventi ed è quelle trasformazioni che l’uomo studia per ricostruire la sua storia, la storia del suo
territorio, la storia della terra.
Le regole del TempoLe regole del TempoLe regole del TempoLe regole del Tempo
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E se è vero che l’uomo nulla può fare per fermare il tempo che scorre, è altrettanto vero che nel
tempo in cui lui cresce, la natura cambia, un territorio si trasforma, l’uomo esprime bisogni e
necessità differenti e nelle risposte e negli adattamenti produce trasformazioni, evoluzioni
nell’ambiente in cui vive, negli stili di vita e così nascono le ere, le epoche, le tradizioni e le
modernità.
L’idea del tempo nelle sue differenti definizioni, interpretazioni attraversa la vita di ciascuno di noi
ogni giorno: quando parliamo del tempo che non ci basta, quando corriamo veloci e diciamo che
non abbiamo tempo, quando annoiati diciamo che il tempo sembra non passare mai, quando
ripensiamo ai bei tempi andati, quando diciamo a chi è impaziente che ogni cosa si fa a suo tempo
e potremmo continuare all’infinito.
Proprio per questa idea del tempo così multiforme, trasversale, poliedrica, complessa, personale
ma al tempo stesso collettiva, reale ed oggettiva, ma al tempo stesso emotiva ed affettiva , che
pensiamo possa essere il tema generale di un Progetto d’Istituto perché apre molti scenari, indica
molteplici percorsi disciplinari, interdisciplinari che si intrecciano in uno sfondo che è fatto di
vissuto, esperienza, memoria, incontro, comunicazione, scambio, progettazione, ideazione,
creatività, sogno e fantasia.
Finalità
Stimolare capacità di analisi, riflessione critica attraverso molteplici occasioni didattiche e
formative per comprendere l’insieme di regole che determinano e regolano i vari contesti di vita,
dalla natura all’ambiente, dalla casa alla scuola, dalla piccola comunità del proprio paese alla
grande comunità che abita la Terra e interiorizzare quei valori che determinano positivamente la
qualità della vita propria e degli altri.
Obiettivi formativi
• Valorizzare la crescita personale attraverso l’acquisizione di una crescente autonomia, fiducia
in sé e nelle proprie capacità
• Acquisire atteggiamenti di apertura verso gli altri che vanno dall’ascolto alla comprensione,
dall’ accoglienza all’inclusione, dalla collaborazione alla cooperazione
• Acquisire la capacità di comunicare attraverso l’uso della madrelingua, sempre più ampio e
articolato, della lingua inglese, di altri codici espressivi non verbali, quali l’immagine, la musica,
il corpo ed il movimento
• Acquisire competenze digitali tali da consentire l’uso di strumenti multimediali a fini didattici,
ma anche in grado di offrire conoscenze e competenze per usufruire in modo sicuro e critico
della rete
• Acquisire la capacità di osservare, analizzare e problematizzare la realtà che ci circonda per
raggiungere gradualmente la competenza di risolvere problemi utilizzando conoscenze ed
abilità acquisite in modo costruttivo e ragionato
• Riflettere in modo critico, esprimere idee personali, comprendere diversi punti di vista per
individuare e comprendere quel sistema di regole che governano il vivere insieme a partire da
piccoli contesti quotidiani fino ai grandi scenari nazionali, internazionali e mondiale.
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Dal tema centrale ai percorsi specifici
I plessi scolastici individuano, in fase di programmazione, i percorsi che maggiormente rispondono
alle esigenze formative e didattiche e sulla base delle peculiarità e degli interessi che
contraddistinguono ciascuna scuola e/o gruppo classe.
LE REGOLE DEL TEMPO
IL TEMPO E LA NATURA
I cicli e ritmi della natura,
biodiversità e tutela,
stagionalità e territorialità dei
prodotti
Area ascientifico/ambientale
IL TEMPO PASSA ED IL TERRITORIO
CAMBIA
(cambiamenti e bisogni,tradizione e
modernità, antichi mestieri e nuove
professioni) Area antropologica
È TEMPO DI CRESCERE
(salute, benessere, identità,
autostima, autonomia )
Area scientifica e Area
affettiva
IL TEMPO PER STARE
INSIEME
(convivenza e regole)
Area socio/relazionale
LA COMUNICAZIONE NEL TEMPO
(da carta e penna all’era digitale e alla
comunicazione virtuale)
Area linguistica e Area tecnologica
È TEMPO DI REGOLE
(legalità, sicurezza,
giustizia, libertà)
Area Cittadinanza e
Costituzione
IL TEMPO NELL’ARTE E NELLA
MUSICA
( arte classica e contemporanea,
dalla musica classica al rap)
Area dei linguaggi
IL TEMPO DELLA LETTURA
(letture ad alta voce, letture
animate, il tempo del narrazione)
Area linguistica espressiva
LA MISURA DEL TEMPO
( la linea del tempo, misurare il tempo,
tempo reale e soggettivo, lentezza e
velocità)
Area matematica e area antropologica
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TITOLO DESTINATARI AUTORE/I
LEGGERMENTE/BURRI È tempo di … leggere
Il tempo nell’arte e nella musica
Tutti gli alunni dell’Istituto comprensivo
Istituto A. Burri
Collaborazioni:
Associazioni culturali del territorio ed esperti esterni
Referente: Leandri Giuliana
Il tema del Progetto d’Istituto “Le regole del tempo” si presta a molteplici interpretazioni dando vita a
percorsi diversificati.
Parlando di Leggermente, la prima cosa che viene spontanea pensare è … “È tempo di … leggere”!
Per ribadire l’importanza di dedicare del tempo a questa attività.
Per ricordare che un libro è un viaggio che ci porta chissà dove, verso la realtà, verso mondi lontani o
fantastici.
Un libro è anche un viaggio che ci porta dritti dentro noi stessi, alla scoperta delle nostre emozioni, del
nostro sentire e percepire.
E parlando di storie, ogni narrazione ha il suo tempo, quello lineare dall’inizio alla fine, quello che va avanti
e poi ritorna a guardarsi indietro (il flashback), quello a ritroso dalla fine, piano piano a risalire verso
l’origine della storia.
Leggermente è anche un progetto rivolto all’arte e alla musica.
E allora parliamo del tempo dell’arte e della musica, in un viaggio che ci porta a scoprire le trasformazioni
e le evoluzioni che queste due arti hanno fatto attraversando la storia dell’uomo dalla nascita fino ad oggi,
a conoscere aspetti culturali e sociali nostri e di altre culture.
Il tempo, inteso come battito, ritmo, melodia è dentro la musica, ne è l’elemento costitutivo.
Il tempo nell’arte è l’attesa dell’ispirazione, dell’idea che nasce; è il susseguirsi di una pennellata dopo
l’altra; è la pazienza del dettaglio, è l’attimo di un guizzo creativo; è il colore e i colori che si incontrano; è
la luce e l’ombra; è il momento che mette fine all’opera e la restituisce allo sguardo altrui.
Di tutto questo e molto altro potremo parlare, dando vita a percorsi creativi e originali, con la finalità di
stupire e incantare i nostri bambini e i nostri ragazzi, per portarli a riscoprire talenti e capacità, molto
spesso inascoltati e nascosti dentro di loro
Finalità
Promuovere abilità e competenze
espressive e comunicative
trasversali
Promuovere percorsi che mirino
al superamento degli stereotipi e
facciano emergere la creatività e
l’originalità
Promuovere l’affermazione delle
identità personali in un contesto
di accoglienza, integrazione e
intercultura
Azioni
La Biblioteca Scolastica
Prestito libri e presentazione recensione libri
Laboratori teatrale e musicale opzionali - a cura dei docenti
Zappalorto e Banconi per alunni SS1° da febbraio a maggio
Percorsi artistici per la Scuola Secondaria 1° grado
- Realizzazione del calendario
- laboratorio di ceramica
Progetto Musica@scuola - Interventi di esperti di musica nelle classi
di scuola primaria e nelle sezioni della scuola dell’Infanzia.
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Conoscere ed apprezzare il
patrimonio artistico del territorio
per aprirsi alla conoscenza delle
bellezze dell’Italia e di altri Paesi
Percorsi espressivi, artistici e musicali per tutte le classi della Scuola
Primaria e dell’Infanzia
Percorso continuità orizzontale Artisticamente Amici - laboratori
artistico/espressivi e musicali per alcune classi della scuola primaria di
Trestina, BadiaPetroia/Morra e San Leo Bastia
Percorsi continuità verticale - Un Prof. alla scuola Primaria: percorsi musicali e artistici per
continuità verticale con professori della scuola secondaria
- Un giorno alla scuola Primaria: letture animate in continuità tra scuola primaria di Trestina e scuole dell’infanzia di Cornetto, Parrocchiale, Badia Petroia
- Laboratori artistico/manipolativi per le scuole dell’infanzia e le classi prime della scuola primaria per i plessi di Badia Petroia e San Leo Bastia
Collaborazioni esterne
- Percorsi laboratoriali artistici ed espressivi in collaborazione con Associazioni culturali del territorio (Medem, Artea, Il fondino; Politheater)
Iniziative presenti nel territorio “Giornate di lettura” promossa dai Ministeri dell’Istruzione e dei Beni culturali - letture espressive ad alta voce nei plessi delle scuole primarie e dell’infanzia a cura di Associazioni culturali del territorio
Organizzazione di una lettura animata a cura di alcune classi della scuola primaria di Trestina per ospiti centro diurno Alzheimer di Trestina
Adesione di singole classi e/o plessi a percorsi finalizzati alla scoperta dell’arte del territorio a cura delle Cooperative e dei Musei
Concorso Gabriotti per classi quinte scuole primarie
Rassegna teatrale a maggio per le scuole infanzia, primaria, SS1°
Festa del libro, dell’arte, della musica (maggio)
Mostra-mercato del libro per ragazzi
Spettacoli teatrali e saggi musicali dei plessi
Performance musicali e artistiche realizzate dagli alunni dell’Istituto e
da Associazioni culturali
Mostre dei lavori e dei prodotti realizzati dalle classi dell’Istituto
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TITOLO
DESTINATARI AUTORE/I
PROGETTO CONTINUITÀ
“Sulla buona strada”
È tempo di crescere
Alunni delle classi ponte:
ultimo anno scuola infanzia
classi prime scuola primaria
classi quinte scuola primaria
classi prime scuola second. 1° grado
Istituto A. Burri
Collaborazioni:
DD I Circolo Città di Castello
DD II Circolo Umbertide
Referente: Muffi Francesca
Finalità
Garantire la continuità del
processo educativo tra i tre
ordini di scuola
Promuovere lo sviluppo e la
consapevolezza dell’identità
personale
Promuovere lo scambio,
l’accoglienza, l’integrazione
Promuovere l’integrazione dei
saperi e delle conoscenze per
mirare a competenze
trasversali di cittadinanza
Azioni
Continuità Scuola Infanzia e Primaria
- Percorsi in continuità scuola Infanzia e classe prima Badia Petroia e
San Leo Bastia legati a tematiche relative ai progetti di plesso
- “Una giornata alla scuola primaria” continuità Scuola primaria
Trestina con Scuole Infanzia di Cornetto, Calzolaro, Badia Petroia e
parrocchiale Trestina
- Incontri tra docenti infanzia e primaria per programmare iniziative,
tempi e contenuti condivisi
Continuità Scuola Primaria e scuola Secondaria 1° grado
- Un Prof. alla scuola primaria: Interventi di professori della scuola
secondaria nelle classi quinte dei vari plessi per attività legate a
contenuti disciplinari
- “Incursioni: una giornata alla scuola secondaria” inserimento a piccoli
gruppi di alunni delle classi quinte nelle classi prime SS1° per assistere
alle lezioni di una giornata (Scuola primaria Trestina, Morra, San Leo
Bastia, Promano, Verna, San Secondo)
Percorso Continuità Orizzontale tra plessi di Scuola Primaria
- Percorso artistico/musicale “Artisticamente Amici per alcune classi
delle scuole primarie di Trestina, Badia Petroia/Morra e San Leo
Bastia
Continuità docenti
- Progettazione di prove intermedie e finali condivise
- Incontri per passaggio di informazioni tra docenti dei tre ordini
- Predisposizione di modelli e di griglie per la raccolta di
informazioni
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TITOLO
DESTINATARI AUTORE/I
PROGETTO ORIENTAMENTO
“Una rotta per il futuro!”
Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, Primaria, Secondaria 1° grado
Istituto A. Burri
Collaborazioni: Referenti orientamento e dirigenti scolastici scuole secondarie di II grado Europe Direct
Referente: Rossi Elda
Finalità Scuola Infanzia
Promuovere la fiducia nelle proprie capacità
Promuovere l’autonomia
Sviluppare la capacità di comprendere e dare significato alle proprie esperienze
Scuola primaria
Promuovere la conoscenza di sé valorizzando le proprie capacità e potenzialità
Sviluppare l’identità personale superando stereotipi e omologazioni
Sviluppare la capacità di interagire con gli altri
Promuovere la conoscenza e l’interazione critica con la realtà circostante
Scuola Secondaria
Scoprire la centralità della persona ed acquisire una maggiore consapevolezza di sé, dei propri interessi e attitudini
Promuovere la capacità di compiere scelte responsabili e consapevoli
Promuovere la capacità di “pensare” e “progettare” il proprio futuro
Promuovere la conoscenza del mondo del lavoro, delle professioni e delle varie attività presenti nel contesto socio/economico attuale
Azioni
Scuola dell’Infanzia - Percorsi a carattere psicomotorio
- Percorsi legati alla sfera affettivo/relazionale
- Esperienze dirette sul campo per esplorazioni e sperimentazioni
- Laboratori Linguistici/espressivi e artistico/manipolativi
Scuola Primaria
- Percorsi sulle emozioni
- Percorsi di ed. alla salute
- Percorsi di ed. alla prosocialità
- Attività di Cooperative learning
- Drammatizzazioni e giochi di ruolo
- Attività di sperimentazione e ricerca-azione
- Laboratori linguistico/espressivi e artistico/manipolativi
- Percorsi a carattere antropologico per la conoscenza e la ricostruzione
della storia personale, della famiglia, del paese
- Indagini su mestieri e professioni legate al territorio
Scuola secondaria 1° grado
- Percorsi di ed. alla salute/agio/benessere
- Percorsi di ed. alla prosocialità
- Attività di cooperative learning
- Esercizi e test per la conoscenza di sé
- Ricerche indagini sul mondo del lavoro
- Incontro di Open Day “Presentazione Scuole Superiori di Città di
Castello e di Umbertide”
- Uscite presso le aziende del Territorio e del capoluogo umbro - Percorso Eurientando - Incontro con gli esperti della rete “Europe
Direct” di Casalina di Deruta
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TITOLO DESTINATARI AUTORE/I
AMBIENTE E SALUTE Scuola@Ambiente
Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo
Istituto A. Burri
Collaborazioni:
Prof. Rufini Medicina Sport
Croce Bianca Tifernate
Amref
Humana people Italia
Dott.ssa Alice Iacomelli - igienista dentale
Legambiente
Associazione sportiva Volley Trestina
Referente: Marcelli M. Pia
Finalità
Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in modo interdipendente
Acquisire la capacità di pensare per relazioni
Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come valore e una risorsa da proteggere
Diventare consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente, ma anche sul futuro ed assumere comportamenti coerenti, sperimentando strategie per un vivere sostenibile
Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità, lo spirito di iniziativa, la collaborazione, la solidarietà
Azioni
- Progetti di gemellaggio tra scuole italiane e scuole di altri Paesi in
collaborazione con Unicef, Amref, Humana people legati a
tematiche quali ed. alla salute e ambientale, ed. alla solidarietà
- Laboratori di Ed. Ambientale in collaborazione con Legambiente,
WWF, centri di ed. ambientale
- “A scuola di salute” incontri di formazione per alunni, docenti,
genitori a cura della Asl e di varie associazioni di volontariato (Croce
Bianca, Croce Rossa)
- “L’importanza della salute” incontri per gli alunni delle scuole
dell’Infanzia e della scuola primaria con dottori, igienisti del
territorio, per tematiche legati alla salute e al benessere
- Percorsi sull’alimentazione e la prevenzione dei disturbi alimentari
per le classi della scuola secondaria di 1° grado
- Progetto CONI “Cento classi – Lotta al Doping” Classi terze SS1°
- Progetto Regionale “Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri”
classi della scuola primaria in collaborazione con USR Umbria, CONI,
Università, Azienda USL
- “Il mio tempo in … movimento” percorsi di Ed. Fisica e di avviamento
alle pratiche sportive per la scuola primaria in collaborazione con
Associazioni Sportive del territorio
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TITOLO DESTINATARI AUTORE/I
PERSON@LMENTE Inclusione degli alunni
con BES
Alunni BES presenti nell’Istituto Alunni Stranieri
Istituto A. Burri Collaborazioni: Centro Infanzia Servizi Sociali G&L Ranch Cooperativa La Rondine
Referente: Lucaccioni Sabrina
Finalità
Favorire l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con BES
Sviluppare le potenzialità nascoste di ciascun alunno tramite la comunicazione e la collaborazione con i pari
Accrescere l’autostima e la consapevolezza di sé attraverso il “fare”
Acquisire un comportamento sempre più autonomo e attivo
Azioni - Percorsi personalizzati per gli alunni in difficoltà
- Allestimento e gestione della “Pesca di Natale”.
- Laboratori di manualità oggetti di recupero.
- Laboratorio di ceramica "CERAMICARTE" per la creazione di oggetti da vendere durante la bancarella di Pasqua
- Laboratorio del "Tempo di scuola"
- Attività Ludico Equestre presso la struttura G&L Ranch di Città di Castello.
- Partecipazione alle Gare di Atletica
- Attività didattiche e/o pratiche insieme al gruppo-classe e non, per una valida inclusione nel contesto delle classi
TITOLO DESTINATARI AUTORE/I
PERSON@LMENTE Accoglienza e
Alfabetizzazione Alunni Stranieri
Alunni stranieri Scuola dell’Infanzia, Scuola PrimariaScuola Secondaria 1° grado
Istituto “A. Burri” Collaborazioni: Servizi Sociali Centro Infanzia Rete territoriale Cosmopolis
Referente: Severini Rosella
Finalità
Promuovere interventi ed attività che favoriscano l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri
Favorire il successo formativo di tutti gli alunni e di ciascuno, eliminando o riducendo le cause del disagio
Favorire l’accoglienza e la socializzazione degli alunni stranieri
Azioni - Individuazione degli alunni stranieri presenti nell’Istituto e delle
esigenze relative alle varie situazioni
- Coordinamento delle attività per l’inclusione
- Laboratori linguistici di prima alfabetizzazione a cura di docenti interni
- Interventi con mediatori culturali sia per corsi di alfabetizzazione, sia per
- Attività di sostegno e tutoraggio per alunni stranieri
- Collaborazione con Rete Cosmopolis
- Aggiornamento del protocollo di Accoglienza
- Rendicontazione degli interventi (Ex art. 9)
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TITOLO
DESTINATARI AUTORE/I
Scuola Sicura
“Sicurezza a scuola”
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria Scuola Secondaria 1° grado
Istituto “A. Burri” Collaborazioni: Polizia municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, Protezione Civilie , Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Cittadinanza Attiva, Scuola guida Trestina Unicef/Miur
Referenti: Palazzeschi Paolo Marcelli Maria Pia
Finalità Mettere gli alunni in grado di difendersi dai rischi controllando la propria emotività, rafforzando la fiducia in se stessi
Sviluppare il senso civico, acquisendo la cultura della sicurezza con nozioni di tipo informativo, preventivo e operativo
Far conoscere la storia di organizzazioni solidaristiche e istituzioni pubbliche
Promuovere conoscenze e abilità che aiutino l’alunno a diventare un cittadino consapevole
Azioni Controlli ed Adempimenti L. 81/08 nei plessi � Aggiornamento Albo Sicurezza e registri, segnalazioni Comune;
sopralluoghi, assistenza prove evacuazione, coordinamento con la RSPP esterno
PERCORSI EDUCAZIONE STRADALE � Interventi di ed. stradale per scuola primaria e scuola infanzia in
collaborazione con Polizia Municipale
� Percorsi di ed. stradale per le classi della SS 1° tenuti da scuole guida del territorio
SICUREZZA IN CASA, SCUOLA E FUORI � Visita al Centro Operativo della Protezione Civile di C. di Castello in
collaborazione con Croce Rossa – per alcune classi seconde SS1°
� Incontri con il Corpo Forestale dello Stato per classi di Scuola Primaria
� Incontro sui comportamenti da tenere in caso di emergenze causate da incendi – con dimostrazioni operative – a cura dei Vigili del Fuoco
� Programma nazionale IMPARARE SICURI – XIII GIORNATA NAZIONALE SICIREZZA NELLE SCUOLE (20/21 novembre)
PERCORSI LEGALITÀ � Visita alla Caserma dei Carabinieri di Trestina – classi terze e quarte
scuola primaria di Trestina
� Incontro con quinte Primaria Trestina sui pericoli della rete tenuto dal prof. Palazzeschi
� Visita alla Caserma dei Carabinieri di Città di Castello – classi prime SS1°
� Visita Commissariato della Polizia di Stato di Città di Castello – classi seconde
� Incontro sul tema delle dipendenze classi seconde sec. 1° grado
� Incontro con la Polizia postale sul tema dei crimini informatici classi terze SS1
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TITOLO
DESTINATARI AUTORE/I
PROGETTO DIMENSIONE EUROPEA
“Attiva…me nte Europa”
Scuola secondaria di primo grado
Alunni classi terze A-B-C-D
Alunni classi quinte scuola
primaria
Istituto “A. Burri” Collaborazioni: Europe Direct di Casalina di
Deruta
British Academy
Istituto Cervantes Formatori ungheresi Fruzsina e
Karoly Szabo
Referente : Carnevali Tamara
Finalità
Promuovere l’apprendimento
permanente e la mobilità
Migliorare la qualità e l’efficacia
dell’istruzione attraverso il
rafforzamento delle competenze
linguistiche
Promuovere la cittadinanza
attiva
Incoraggiare la creatività e
l’innovazione anche attraverso
l’uso di competenze trasversali
Azioni
Il progetto promuove una serie di Percorsi e attività mirati a
consolidare la dimensione europea dell’Istituto:
• Certificazioni linguistiche KET e DELE per classi terze SS1°
• Percorso Eurientando incontri di formazione “Studio e lavoro
nella Comunità Europea” per classi terze SS1° in collaborazione
con Rete Europe Direct
• “Spring Day” con gli alunni delle classi quinte scuola primaria in
collaborazione con Europe Direct di Casalina
• Assistentato linguistico
• Progetto Erasmus+ (ex Comenius) per nuove mobilità
transnazionali
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TITOLO
DESTINATARI AUTORE/I
PROGETTO GENITORI
Genitori degli alunni della
scuola dell’Infanzia, Primaria,
Secondaria di 1°
Istituto “A. Burri” Collaborazioni: Psicologhi/ psicoterapeuti
Comitato Genitori
“Futura…mente”
Referente : Provincia Annalisa
Finalità
Rafforzare le competenze dei
singoli genitori, affinché siano in
grado di riconoscere il proprio
ruolo e utilizzare le proprie
risorse
Rendere le famiglie capaci di
gestire autonomamente i
problemi e di ottenere una
migliore “qualità della vita” per
tutti i suoi membri
Stimolare la capacità di mettersi
in gioco nello scambio reciproco,
condividendo esperienze e
costruendo un luogo privilegiato
di comunicazione tra adulti
Sostenere le competenze
educative e relazionali nei
confronti dei figli
Azioni
Prima Fase
Rilevazione dei bisogni tramite questionari
Ricerca di esperti e collaborazioni
Incontri di preparazione con gli esperti
Rapporti con Comitato Genitori
Seconda Fase
− Preparazione di locandine ed opuscoli informativi e distribuzione nei
plessi e negli spazi pubblici
− Divulgazione iniziativa su giornali locali,nei magazine on-line, su
social-network
− Incontri formativi con esperti legati alla ed. all’affettività, alla
genitorialità
− Questionario di gradimento per i genitori
− Incontri e collaborazione con Comitato Genitori
− Documentazione del percorso realizzato
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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE: le nostre azioni
La Legge 107/2015 (art. 1, commi 56-62) ha avviato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) al fine di
sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno
strumento didattico di costruzione delle competenze.
Il PNSD persegue i seguenti obiettivi:
a) realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi
di innovazione delle istituzioni scolastiche;
c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni
scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Miur;
d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento,
l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;
e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli
assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;
f) potenziamento delle infrastrutture di rete;
g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di
una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la
produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti
scolastici.
L’Istituto “Burri” ha individuato la figura dell’ANIMATORE DIGITALE, un docente che, insieme al dirigente
scolastico, ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Le nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione aiutano a creare una didattica innovativa, motivante e
coinvolgente e un modello organizzativo più efficiente per ottenere un rapporto con gli stakeholders più
trasparente e partecipato.
La nostra scuola intende sviluppare la progettualità digitale in 3 settori:
1. FORMAZIONE INTERNA
• FORMAZIONE TIC DOCENTI LIVELLO BASE E AVANZATO
L'innovazione digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe,
per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e
realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Per rendere concreto e fruibile questo processo
di innovazione è necessario promuovere la formazione dei docenti affinché abbiano, in primo luogo essi
stessi, la padronanza delle tecnologie e gli strumenti per integrare l’innovazione digitale con la didattica
curricolare e disciplinare.
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Pertanto l’Istituto organizza il corso di formazione “La didattica con le TIC” articolato su due livelli:
livello base: per fornire una prima alfabetizzazione sull’uso delle nuove tecnologie;
livello avanzato: per promuovere competenze di progettazione di materiali e strumenti didattici da
utilizzare con gli studenti.
Il corso sarà realizzato da formatori esperti ed organizzato dall’I.C. “De Filis” di Terni, polo formativo
regionale per le tecnologie.
• FORMAZIONE DSGA E ASSISTENTI AMMINISTRATIVI In conformità con quanto previsto dal D. Lgs. 82/2005 e dal DPCM del 13 novembre 2014 che prevedono
un processo di digitalizzazione e dematerializzazione per tutte le Amministrazioni pubbliche, il nostro
Istituto, da gennaio 2016, utilizza la Segreteria Digitale.
Questo innovativo software gestionale consente di migliorare i servizi, garantire una maggiore trasparenza
dell’azione amministrativa e contenere i costi di gestione attraverso gli strumenti disciplinati dal Codice
dell’Amministrazione Digitale e dalla normativa collegata (firma elettronica, protocollo informatico, PEC,
archiviazione e conservazione sostitutiva), nel pieno rispetto delle disposizioni normative, garantendo agili
cruscotti di gestione del lavoro al Dirigente Scolastico, al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, ai
dipendenti coinvolti, ciascuno con diversi privilegi di accesso e operatività.
Per ottemperare al meglio questo importante passaggio gestionale, il dirigente scolastico, il D.S.G.A. e tutto
il personale tecnico e amministrativo svolgeranno un percorso di formazione promosso dalla ditta presso la
quale è stato acquistato il software.
2. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Il PNSD prevede che la comunità scolastica si apra al territorio e che, in primo luogo, gli studenti siano attori
partecipi di questo processo innovativo attraverso workshop ed altre attività che possano coinvolgere
anche la cittadinanza locale.
• In questa ottica l’Istituto aderisce al progetto Ministeriale “NONNI SU INTERNET” che utilizza la
metodologia dell’apprendimento intergenerazionale: ad insegnare agli anziani sono gli studenti delle
scuole, coordinati da un insegnante. Ciascun studente, nella funzione di tutor, potrà affiancare un
anziano non informatizzato, per istruirlo sulle nozioni di base del computer: da accendere e spegnere il
pc a Word, Internet, comunicare con e-mail, i social network… Inoltre, “passando dall’altra parte della
cattedra” lo studente avrà l’occasione di sperimentare il ruolo dell’insegnante, con tutte le sfide che
esso rappresenta.
Dove si svolge il corso: nell’ aula informatica dell’Istituto si tiene il corso di formazione con lezioni
settimanali e una durata di circa 30 ore.
Chi è coinvolto: gli anziani, gli studenti delle classi terze della SS1°, un docente.
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I partecipanti sono gli over 60 del territorio; i tutor sono gli studenti delle terze della scuola secondaria
selezionati e coordinati da un docente che li supporta e li affianca nella preparazione e nello
svolgimento delle lezioni.
Il materiale didattico
La Fondazione Digitale, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, ha realizzato un Kit
formativo composto da quattro manuali con le istruzione per l’uso facile, accessibile e consapevole della
tecnologia:
� Linee guida per i nonni
� Linee guida per docenti
� Linee guida per tutor
� Guida pratica all’uso del PC
3. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Il mondo della scuola avvicinandosi all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione deve
anche aprirsi ad una nuova visione della didattica nella classe: non più la classe che va in laboratorio di
informatica, ma il laboratorio informatico che entra in classe, dove tecnologie ed innovazioni digitali si
integrano nella didattica curricolare.
È necessario pertanto promuovere soluzioni metodologiche e tecnologiche da diffondere all’interno della
scuola; muovendosi in tale direzione l’Istituto ha individuato due azioni da mettere in atto:
A. BYOD (Bring Your Own Device) ovvero “Porta a scuola il tuo dispositivo”- Sperimentazione in una
classe seconda per uno o due giorni a settimana
Consentire ai ragazzi di portare in classe il proprio tablet, smartphone, notebook,… apre le porte a una
maggiore alfabetizzazione informatica, in quanto permette a tutti gli alunni di accedere al web, dando
loro la possibilità di usufruire e condividere ulteriori materiali didattici, nuovi strumenti di formazione.
Gli alunni usando un loro dispositivo, sono ancora più protagonisti del proprio processo educativo;
possono loro stessi fornire nuovi spunti di utilizzo all’insegnante, andando ad incentivare
l’apprendimento indipendente, la motivazione e un uso più ragionato e consapevole della tecnologia e
dell’informazione.
I docenti diventano tutor, facilitatori di costruzione delle conoscenze.
La classe diventa un ambiente sociale in grado di connettere intelligenze multiple, presenti nella classe,
che operando in sinergia, diventano intelligenza collettiva.
Le attività che il Byod consente di realizzare sono molteplici, sta di fatto che la lezione curricolare
diventa uno scambio comunicativo e interattivo dal quale nessuno è escluso.
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• Interagire con la lezione dell’insegnante
• ricercare e condividere informazioni sulla rete
• mettere in rete i propri lavori
• prendere appunti e costruire mappe
• accedere direttamente ai materiali preparati dal docente
• costruire documentazioni dei percorsi realizzati
• eseguire compiti, test, quiz, assegnati dal docente e procedere alla correzione in tempo reale
• eseguire registrazioni e video per rielaborare contenuti e tematiche affrontate.
Le attività possono essere individuali, a coppie, a piccoli gruppi, a classe intera.
La metodologia che si intende adottare punta ad offrire ai ragazzi la possibilità di sperimentare
molteplici situazioni di apprendimento, di valorizzare le esperienze di ciascuno realizzate nei modi e nei
tempi a loro più congeniali.
Pertanto verranno proposte situazioni diversificate:
• Cooperative learning → la cooperazione favorisce l’apprendimento; ogni ragazzo assume un ruolo
e contribuisce al raggiungimento di un obiettivo comune;
• Focus group → dialoghi e discussioni, per stimolare la competenza di argomentare, scambiare
opinioni, confrontare punti di vista diversi;
• Problem solving → metodologia didattica di analisi per individuare, pianificare ed attuare la
soluzione di un problema;
• Debriefing → riflessione collettiva al termine di un’esperienza che promuove processi meta
cognitivi;
B. Progetto Ministeriale “Programma il Futuro: dal coding al pensiero computazionale” – per le classi
quarte e quinte della scuola primaria e le classi prime della scuola secondaria di I grado
Il Ministero in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) ha
promosso questo progetto con l’obiettivo di fornire una serie di strumenti semplici, divertenti e
facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’Informatica.
Perché sperimentare il Coding nella scuola
• È indispensabile una comprensione dei concetti di base dell’informatica affinché ogni studente
sia culturalmente preparato ad affrontare qualsiasi lavoro da grande vorrà fare;
• Il lato scientifico-culturale dell’informatica, chiamato pensiero computazionale, aiuta a
sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo efficiente e creativo, a
padroneggiare la complessità;
• Tutte le discipline, non solo l’informatica, richiedono abilità analitiche, pertanto lo studio
dell’informatica fornisce, in tal senso, un’eccellente preparazione.
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Gli Strumenti a disposizione delle scuole
Il Miur ha elaborato in collaborazione con il CINI una serie di lezioni interattive e non, che ogni scuola
può utilizzare compatibilmente con le proprie esigenze e la propria organizzazione.
Gli strumenti a disposizione sono di elevata qualità didattica e scientifica, sono stati progettati e
realizzati in modo da renderli utilizzabili in classe in modo facile, divertente e accessibile a tutti.
L’Ora del Codice
L’ora del codice è la modalità base di avviamento al pensiero computazionale e consiste nello
svolgimento di un’ora di attività settimanale.
I percorsi
Sono disponibili due tipi di percorsi:
���� percorso base di avviamento al pensiero computazionale
���� percorso avanzato con approfondimenti di alcune tematiche
Entrambi i percorsi sono articolati in lezioni che presentano esercizi progressivi.
• Lezioni tradizionali per la presentazione dei principi di base, che non richiedono l’uso del computer;
• Lezioni tecnologiche, fruibili tramite web, che affrontano le varie tematiche in modo ludico e
divertente e che non richiedono abilità tecniche particolari, ma solo la capacità di navigare su
Internet
C. Una LIM in ogni classe
La LIM (lavagna interattiva Multimediale) svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica , è uno
strumento “a misura di scuola” che consente di integrare le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline.
• La LIM è un supporto alla lezione dell’insegnate che influisce positivamente sull’attenzione, la
motivazione degli studenti
• L’aspetto interattivo permette il coinvolgimento diretto degli alunni rendendoli partecipi alla
lezione, non più solo ascoltatori, e protagonisti nella costruzione del loro sapere
• Consente di sfruttare il linguaggio visivo ed interattivo, più vicino a quello dei bambini e dei
ragazzi di oggi, abituati già fin da piccoli all’uso di strumenti tecnologici
• Ridisegna l’aula come spazio di apprendimento partecipato e condiviso
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Piano triennale per l’inclusione
PREMESSA L'integrazione degli alunni nel contesto scolastico è uno dei compiti fondamentali della scuola
affinché gli stessi si sentano accolti, riconosciuti, valorizzati nelle e per le proprie diversità.
Pertanto è importante personalizzare i percorsi per ogni alunno affinché ciascuno possa
camminare con il suo passo e percorrere la sua strada per costruire il proprio futuro nel rispetto
delle proprie potenzialità, attitudini, inclinazioni.
La personalizzazione dei percorsi formativi e didattici delinea la strategia inclusiva dell’Istituto per
realizzare appieno il diritto all’apprendimento, mettendo in atto azioni di orientamento, strategie
di prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, interventi di sostegno e recupero e
attività per la valorizzazione delle eccellenze.
Particolare riguardo, in termini di personalizzazione, spetta agli alunni con Bisogni Educativi
Speciali come evidenziato dalla direttiva del 27 dicembre 2012 e dalla Circolare Ministeriale
n°8/2013, in base alla quale ogni Consiglio di classe/interclasse rileva, all’inizio dell’a.s., gli alunni
con Bes, al fine di redigere Piani Didattici Personalizzati.
CHI SONO I BES? L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta speciale di attenzione
per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o
disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché di recente immigrazione. Nel variegato panorama delle nostre scuole la
complessità delle classi diviene sempre più evidente.
Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata
come area dei Bisogni Educativi Speciali. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della
disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico,
linguistico, culturale.
Per garantire l’inclusione degli alunni che evidenziano Bisogni Educativi Speciali è necessario una
sinergia di interventi mirati che vedano coinvolti e strettamente correlati tre soggetti fondamentali
che concorrono al processo formativo e didattico:
I DOCENTI che devono attivarsi per:
- acquisire specifiche conoscenze attraverso una formazione mirata capace di promuovere e
sostenere la ricerca di metodologie e strategie adeguate
- garantire percorsi significativi e mirati per coloro che si trovano in situazione di disabilità,
svantaggio e disagio
- facilitare l’integrazione e l’inclusione degli alunni sopra citati e sostenere gli stessi nella fase
di adattamento al nuovo ambiente
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- svolgere attività e costruire percorsi finalizzati ad un positivo processo di crescita e
inserimento nel contesto scolastico
LA FAMIGLIA che deve essere coinvolta per costruire insieme un percorso formativo unitario e
coeso in cui i due soggetti, scuola e famiglia, nella consapevolezza e nel rispetto del proprio ruolo,
condividano obiettivi, scelte e metodologie educative
IL GRUPPO-CLASSE che deve condividere esperienze comuni per accrescere la capacità di
riconoscere e rispettare le diversità, valorizzando l’unicità di ciascun individuo e promuovendo
valori quali il rispetto, la solidarietà, la cooperazione.
PROGETTO PERSONALMENTE Il Progetto d’Istituto Personalmente, parte integrante del POF, si occupa dell’accoglienza e dell’
integrazione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali ed è coordinato da due Funzioni
Strumentali
FINALITÀ
• Garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di qualità
• Promuovere la crescita di ciascun alunno nel rispetto della propria identità e delle proprie
esigenze formative
• Favorire l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con BES
OBIETTIVI FORMATIVI
∗ Creare un contesto educativo motivante e partecipato in cui ciascun alunno sappia riconoscersi
come protagonista del proprio percorso formativo
∗ Sviluppare le potenzialità nascoste di ciascun alunno tramite la comunicazione e la
collaborazione con i pari
∗ Promuovere l’autostima e la consapevolezza di sé attraverso il “fare”
∗ promuovere un comportamento sempre più autonomo e attivo
∗ Promuovere interventi ed attività che favoriscano l’inserimento e l’integrazione degli alunni con
Bisogni Educativi Speciali
∗ Favorire il successo formativo di tutti gli alunni e di ciascuno, eliminando o riducendo le cause
del disagio
AZIONI
L’Istituto pertanto, sulla base della normativa e delle indicazioni ministeriali, mette in atto una
serie di azioni e processi diversificati ed integrati, avvalendosi della collaborazione di Enti e
associazioni del territorio predisposti al suddetto caso, finalizzati all’Inclusione, che vengono
definiti e pianificati attraverso la progettazione del piano annuale per l’Inclusione
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ALUNNI CON DISABILITÀ
Gli alunni con disabilità sono tutti gli alunni debitamente certificati dalle ASL territoriali con deficit
pscicomotori, della vista, dell’udito, in base alla Legge n.104 del 1992. Per questi casi è prevista la
presenza di un insegnate di sostegno.
COSA FA LA NOSTRA SCUOLA
L’istituto Comprensivo “A. Burri” di Trestina assicura agli alunni con disabilità l’attuazione delle
norme in materia, in collaborazione con le competenze dei servizi specialistici territoriali.
•••• Costituzione del GLH (Gruppo Lavoro Handicap) OPERATIVO, formato da tutti docenti di
sostegno, che si incontra 2 volte l’anno e svolge le seguenti funzioni:
� provvede al continuo aggiornamento e adeguamento della documentazione
� verifica il regolare svolgimento delle attività d’inclusione e dei percorsi progettati
� collabora con i Servizi Sociali per superare eventuali problemi riguardanti gli alunni e le loro
famiglie
•••• Costituzione del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), costituito dal Dirigente Scolastico, dal
neuropsichiatra e dallo psicologo del Centro Infanzia di Città di Castello, da due rappresentanti
dei Servizi Sociali dei Comuni di Città di Castello e Umbertide, da un insegnante di sostegno, da
un docente per ogni ordine di scuola (Infanzia, primaria e secondaria di 1°). Tale gruppo si
riunisce e 2 volte all’anno (novembre e maggio ) e svolge le seguenti funzioni:
� rilevazione dei BES presenti nella scuola
� raccolta e documentazione degli interventi diattico-educativi posti in essere anche in funzione di
azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche
dell’Amministrazione
� focus/confronto sui casi, consulenza, supporto ai colleghi sulle strategie/metodologiedi gestione
delle classi
� rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’inclusività della scuola
� raccolta e coordinamento delle proposte formulate dal GLH Operativo sulla base delle effettive
esigenze; ai sensi dell’art. 1 c.605 lettera b della legge 296/2006, tradotte in definizione del PEI
come stabilito dall’art. 10 comma 5 della legge 30 luglio 2010 n. 122
� elaborazione di una proposta di Piano triennale per l’inclusione riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno)
•••• Analisi delle singole situazioni e rilevazione dei bisogni specifici
•••• Predisposizione annuale del Piano Educativo Individualizzato(PEI) da parte degli operatori della
ASL, dei docenti della classe e della famiglia
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•••• Stesura della Diagnosi Funzionale ad ogni passaggio di ordine di ordine di scuola da parte
dell’unità multidisciplinare della ASL
•••• Predisposizione del Profilo Dinamico Funzionale da parte dell’unità multidisciplinare della Asl,,
dei docenti, della famiglia. Esso viene redatto all’inizio del primo anno del primo anno di
frequenza ed è sottoposta a verifiche e aggiornamenti periodici,solitamente ad ogni passaggio
di ordine
•••• Progettazione di percorsi personalizzati
•••• Incontri con Centro Infanzia e Servizi per coordinare gli interventi e verificare la situazione dei
singoli casi (almeno 2 volte l’anno)
•••• Programmazione di attività di gruppo per l’inserimento e l’inclusione degli alunni con disabiltà
nel contesto della classe
•••• Attivazione di laboratori manipolativi e di ceramica
•••• Attivazione di corsi di ippoterapia
•••• Partecipazione ai Giochi Sportivi Distrettuali
RISORSE PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI
Docenti di classe e docenti di sostegno
Funzione Strumentale assegnata all’Area Inclusione
S.I.E.E. (Servizio Infanzia Età Evolutiva)Centro Infanzia di Città di Castello ASL n°1 Città di Castello
Servizi Sociali dei Comuni di Città di Castello e Umbertide
Cooperativa La Rondine
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (D.S.A.) I disturbi specifici di apprendimento denominati “DSA” si manifestano in presenza di capacità
cognitive adeguate, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività
quotidiane.
RICHIAMI NORMATIVI: Legge170/2010, D.M. 5669/2011
DEFINIZIONI E ASPETTI GENERALI: Interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento
scolastico come la lettura, la scrittura e il calcolo:
a-DISLESSIA: disturbo specifico di lettura che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a
leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, nella correttezza e nella rapidità di
lettura;
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b-DISGRAFIA: disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà di realizzazione grafica;
c-DISORTOGRAFIA: disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi
linguistici di transcodifica;
d-DISCALCULIA: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo
e nell’elaborazione dei numeri.
MANIFESTAZIONI E RISPOSTE EMOTIVO-COMPORTAMENTALI: I disturbi sopra citati possono
essere presenti in varia misura ed intensità e sono causa di carenze in impegno, concentrazione,
tempi d’attenzione e tempi di lavoro.
DATI EPIDEMIOLOGICI E CLINICO-DIDATTICI: I disturbi specifici di apprendimento si manifestano
in presenza di capacità cognitive adeguate e quindi non rappresentano un patologia, ma possono
costituire una limitazione importante per alcune attività quotidiane.
COSA FA LA NOSTRA SCUOLA
• Ricognizione degli alunni con DSA presenti nell’Istituto e rilevazione dei bisogni formativi
• Monitoraggio nelle classi prime dei percorsi di apprendimento della letto-scrittura
• Somministrazione di screening nelle classi prime e seconde della scuola primaria per
l’individuazione precoce dei bambini che presentano difficoltà (febbraio e maggio)
• Comunicazione informativa alle famiglie
• Attivazione di interventi tempestivi per il recupero e il consolidamento delle abilità di letto
scrittura
• Elaborazione del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato): come indicato dalle “LINEE GUIDA”
allegate al DM 5669/2011: un documento che contiene i dati anagrafici dell’alunno, la tipologia
di disturbo, attività didattiche individualizzate e personalizzate programmate, strumenti
compensativi e misure dispensative utilizzati, forme di verifica e valutazione personalizzate
• Attivazione di percorsi individualizzati
• Incontri con Centro Infanzia per coordinare gli interventi e verificare la situazione dei singoli
casi (almeno 1 volta all’anno)
• Contatti e Collaborazione con Centro Infanzia (S.I.E.E.) e Centro Fare di Perugia
RISORSE
Docenti di classe
Funzione Strumentale dell’Area Inclusione
S.I.E.E. (Servizio Infanzia Età Evolutiva)Centro Infanzia di Città di Castello
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ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI
È bene precisare che altre tipologie di disturbi, oltre ai DSA esplicitati nella legge 170/2010, hanno
diritto ad usufruire della stessa cura e attenzione e della predisposizione di Piani Didattici
Personalizzati. Si tratta di disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio, nelle aree
non verbali, disturbi dell’attenzione e dell’iperattività (A.D.H.D), disturbi evolutivi e altri disturbi
debitamente certificati.
ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
La presenza nella scuola di alunni con cittadinanza non italiana dà un valore aggiunto alla stessa, ci
permette di vedere, sentire, parlare in "altri" modi, di arricchirci dando e ricevendo allo stesso
tempo. Pertanto, il nostro Istituto intende promuovere interventi che favoriscano l'inserimento e
l'integrazione degli alunni stranieri garantendone il successo formativo.
COSA FA LA NOSTRA SCUOLA
• Accoglienza delle famiglie e degli alunni al momento dell'iscrizione e dell'inserimento nella
classe con la presentazione di un Pof ridotto e tradotto in varie lingue (arabo, cinese, rumeno,
inglese, francese, spagnolo)
• Individuazione degli alunni stranieri presenti e delle esigenze relative alle varie situazioni
• Somministrazione di prove e test per valutare la conoscenza della lingua Italiana
• Coordinamento delle attività per l’inclusione
• Laboratori linguistici di prima alfabetizzazione lingua italiana
• Pianificazione di percorsi individualizzati
• Costruzione di percorsi disciplinari personalizzati
• Attività di sostegno e tutoraggio disciplinari per alunni stranieri
• Collaborazione con Rete Cosmopolis
• Aggiornamento del protocollo di Accoglienza
• Percorsi interculturali per favorire lo scambio tra culture diverse
RISORSE
Docenti di classe
Mediatore culturale
Servizi Sociali di Città di castello
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Rete Cosmopolis (Comune di Città di Castello e istituzioni scolastiche alto-tiberine))
I laboratori di alfabetizzazione linguistica sono realizzati da docenti interni (con il finanziamento
ministeriale per progetto ex art.9 CCNL ) e dalla mediatrice culturale (messa a disposizione dalla
Rete Territoriale "Cosmopolis"
MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE PER ALUNNI CON BES
PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ
La Valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività
svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ed è espressa con voto in decimi.
La Legge 104 del 5/2/1992 indica che “Nella valutazione degli alunni con handicap è indicato, sulla
base del Piano Educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri
didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale
dei contenuti programmatici di alcune discipline”
Nel caso di alunni disabili la cui programmazione educativo/didattica sia completamente
differenziata rispetto alle discipline del curricolo standard, è necessario rifarsi alle aree indicate nel
Profilo Dinamico Funzionale, indicando per ciascuna di esse le fasi significative di miglioramento.
In tal caso il Documento di Valutazione riporterà le aree e non le singole discipline.
Per il conseguimento del Diploma al termine del 1°Ciclo d’Istruzione dovranno essere soddisfatte
le seguenti tre condizioni:
a) nel PEI dell’alunno devono essere previste tutte le discipline, anche se in maniera ridotta e
adattata (art. 16, comma 1, Legge 104/92)
b) la valutazione deve evidenziare che vi siano stati progressi rispetto agli apprendimenti
iniziali (art. 16, comma 2, Legge 104/92)
c) l’alunno deve realizzare gli obiettivi previsti dal suo PEI (art. 11 dell’Ordinanza Ministeriale
n. 90/2001)122/2009). Tale attestato è titolo per l’iscrizione e la frequenza delle classi
successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi da valere anche per percorsi
integrati
Al verificarsi di queste condizioni, anche se il suo percorso didattico si attua a livello
elementare, l’alunno ha diritto a conseguire il diploma.
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Se anche una di queste tre condizioni non viene rispettata, l’alunno ha diritto solo al rilascio di
un attestato di credito formativo (art.9, comma 4, DPR
PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CERTIFICATI
Vengono utilizzati, come previsto dalla vigente normativa, strumenti compensativi e/o dispensativi
al fine di facilitare il percorso di apprendimento. Le misure sopra devono essere sottoposte
periodicamente a monitoraggio per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
Allo stesso modo, anche le prove di verifica degli apprendimenti per gli alunni con DSA terranno
conto delle scelte metodologiche e didattiche operate dal Consiglio di classe.
La valutazione avviene pertanto in base al percorso svolto dall’alunno in riferimento agli obiettivi e
alle modalità di verifica e valutazione indicati nel suo Piano Didattico Personalizzato .
PER GLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
È fondamentale privilegiare una valutazione che consideri e misuri i progressi formativi tenendo
conto della situazione di partenza, della motivazione, dell'impegno e, soprattutto, delle
potenzialità di apprendimento dimostrate.
I docenti delle discipline si avvarranno di prove di verifica appositamente predisposte, che
contribuiranno a fornire elementi utili alla valutazione, che sarà specchio della personalizzazione
del percorso.
Per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinari è indispensabile tener conto delle conoscenze e
competenze raggiunte in base alla personalizzazione dei percorsi, relativamente ai contenuti
essenziali disciplinari previsti per la classe.
Attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica, possono usufruire
del’ingresso posticipato o dell’uscita anticipata, svolgere attività di studio individuale o attività
didattiche, grazie ad un insegnante nominato per questo tipo di insegnamento o attraverso il
personale interno disponibile.
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Istruzione Domiciliare Nel nostro Istituto può essere attivato, in qualsiasi momento dell’anno scolastico, il servizio di
istruzione domiciliare.
Il diritto all’istruzione è un diritto pieno ed esigibile, costituzionalmente sancito, per coloro che
sono temporaneamente impediti a frequentare la scuola per motivi di natura sanitaria (dietro
presentazione di certificato medico che attesti una assenza sopra ai 30 giorni).
Il principio orientativo è che il bambino/adolescente debba tornare al più presto nel suo contesto
di vita quotidiano ed integrare la sua esperienza di malattia nel suo percorso evolutivo.
L’istruzione domiciliare viene generalmente impartita dai docenti della scuola di provenienza,
attraverso prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.
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Continuità
Il passaggio da un ordine di scuola all’altro costituisce per i bambini ed i ragazzi un
momento delicato per le implicazioni sia sul piano cognitivo, che sul piano
psicologico, affettivo, sociale, relazionale. Lasciare un contesto scolastico familiare
per inserirsi in un nuovo ambiente, interrompere rapporti significativi con compagni
ed insegnanti, modificare le proprie abitudini, affrontare nuovi sistemi relazionali,
incontrare nuove regole organizzative e nuove responsabilità creano tutta una serie
di aspettative, ansie e talvolta timori che devono essere affrontati e gestiti con
equilibrio e serenità.
Per accompagnarli in questa delicata fase di cambiamento è indispensabile prima di
tutto garantire la continuità del processo formativo come condizione necessaria per
assicurare il positivo conseguimento dei traguardi previsti dall’istruzione
obbligatoria. In questa ottica è importante attribuire a tale passaggio la rilevanza
pedagogica che lo sottende, collocando ciascun alunno all’interno di un percorso
personalizzato che sia in grado di rispettare le potenzialità di ciascuno e di
recuperare la precedente esperienza scolastica senza azzerare le competenze
acquisite, ma, al contrario, rafforzandole ed arricchendole.
Pertanto la progettazione del curricolo verticale supera di fatto il concetto di
continuità, intesa come passaggio d’informazioni, e si pone sul piano operativo
come strumento formidabile per un progetto formativo che si evolve in relazione al
progressivo sviluppo della personalità del bambino/a e si realizza collegialmente,
con il contributo di tutti i soggetti coinvolti.
Nell’Istituto Comprensivo, che comprende tre ordini di scuola, infanzia/
primaria/secondaria di 1° grado, la continuità è uno degli elementi centrali della
programmazione educativo/didattica e si realizza attraverso:
∗ programmazione di curricoli disciplinari verticali
∗ condivisione di criteri di verifica e valutazione
∗ Incontri tra docenti per scambio di informazioni sugli alunni che passano da
un ordine all’altro di scuola, all’inizio dell’a.s. ed in itinere e per stabilire prove
d’ingresso
∗ Percorsi in continuità tra gli alunni delle classi ponte
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Percorso scuola infanzia/primaria
Le classi prime della scuola primaria e l’ultimo anno della scuola dell’infanzia
realizzano percorsi laboratoriali in continuità, legati ai Progetti di plesso e d’Istituto,
a carattere linguistico/espressivo e scientifico/ambientale.
La scuola primaria di Morra/Badia Petroia realizza percorsi in continuità con la
scuola dell’infanzia di Badia Petroia progettando insieme le attività e realizzando
incontri laboratoriali tra i bambini dei due ordini di scuola.
Il plesso di San Leo Bastia che ospita nella stessa sede la scuola dell’infanzia e la
scuola primaria, realizza ormai da qualche anno il Progetto “Il Filo di Arianna” che fa
della continuità il punto centrale; infatti si realizza la gestione integrata di gruppi di
alunni dei due ordini di scuola per attività laboratoriali a carattere espressivo,
scientifico/ambientale, musicale, di lingua inglese.
I bambini piccoli nel rapporto con i più grandi hanno la possibilità di maturare una
maggiore autonomia personale ed operativa in contesti didattici nuovi e stimolanti
anche dal punto di vista dell’apprendimento. I grandi, in questa azione di tutoraggio
con i bambini dell’infanzia, sperimentano l’importanza dell’aiuto reciproco, del
prendersi cura, del saper aspettare, andando a potenziare il senso di responsabilità,
la capacità relazionale e comunicativa.
La Scuola Primaria di Trestina accoglie nella classe prima alunni che vengono da
diverse scuole dell’Infanzia: scuola parrocchiale di Trestina, scuola infanzia Cornetto,
e in alcuni casi anche scuole al di fuori dei confini comunali, vedi scuola dell’Infanzia
di Calzolaro. Pertanto la scuola primaria di Trestina promuove incontri con i docenti
delle diverse scuole dell’Infanzia per l’individuazione di percorsi su tematiche
condivise ed ospita poi in una o due giornate gli alunni delle scuole dell’infanzia
realizzando letture animate e attività laboratoriali.
Percorso primaria /secondaria di 1° grado
Per la scuola secondaria di 1° grado e la scuola primaria di Trestina i percorsi in
continuità tra gli alunni dei due ordini di scuola sono legati ai Progetti d’Istituto
(Leggermente, Ambientiamoci, Attivamente Europa, Scuola Sicura…) e si realizzano
con:
- attività laboratoriali tra le classi ponte
- attività di tutoraggio dei ragazzi della scuola secondaria per gli alunni della
primaria
80
- scambi di docenti con lezioni disciplinari (che vengono realizzati anche per le
scuole primarie dei plessi limitrofi)
Per gli alunni che provengono dai plessi limitrofi dell’Istituto la scuola secondaria di
1° grado promuove una o più giornate di visita della scuola con attività laboratoriali
programmate e concordate precedentemente tra i docenti dei due ordini di scuola.
81
Orientamento Orientare significa mettere l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e
di far fronte alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice obiettivo di contribuire al
progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona.
L’orientamento quindi è quell'attività di sostegno allo studente per affrontare un
processo decisionale per giungere ad assumere una determinata scelta.
La persona deve essere considerata come il soggetto principale del suo sviluppo, la
presa di decisione deve maturare all’interno di un progetto personale, quindi
l’orientamento va visto come auto-orientamento. E’ necessario considerare
l’individuo nella sua globalità, quindi nelle sue diverse dimensioni psicologiche: gli
aspetti cognitivi, quelli affettivo-emotivi e quelli sociali.
Pertanto orientare non significa solo trovare la risposta giusta per chi non sa cosa
fare, ma mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e
potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più il soggetto
acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di auto
orientarsi. L’orientamento, inteso come percorso di crescita personale, deve essere
trasversale a tutti gli ordini di scuola, in quanto già a partire dalla scuola dell’infanzia
e dalla scuola primaria si lavora in termini di consapevolezza di sé in rapporto anche
agli altri e all’ambiente.
Nella scuola Secondaria di 1° grado l’orientamento, per gli alunni delle classi
seconde e terze, si concretizza in un percorso formativo inter/multidisciplinare così
strutturato:
Finalità
Favorire la crescita globale dell’alunno per essere in grado di compiere scelte
responsabili e consapevoli
Obiettivi formativi
∗ Acquisire consapevolezza del proprio stile di lavoro
∗ Acquisire la capacità di autovalutazione personale, individuando le criticità e i punti di forza, in merito alle competenze, agli interessi, alle attitudini, alle aspirazioni e ai valori personali
∗ Rinforzare l’autostima e il controllo emotivo nelle situazioni di difficoltà e/o di imprevisto
∗ Prendere coscienza dei propri atteggiamenti nei confronti delle novità e dei cambiamenti
∗ Mettere in atto strategie di analisi e di riflessione critica per una scelta consapevole
82
ATTIVITÀ E FASI DEL PERCORSO
Prima fase - Classe seconda
- Questionari finalizzati ad esaminare il proprio metodo di lavoro e di studio
personale
- Attività di gruppo per la rielaborazione dei dati raccolti al fine di sintetizzare
punti di forza e punti di debolezza e individuare proposte migliorative
- Simulazione di situazioni della quotidianità su cui far lavorare gli alunni per
individuare possibili strategie di comportamento e riflettere su vantaggi e
svantaggi delle diverse tipologie di risposte
- Test e attività laboratoriali per la rilevazione delle attitudini ed degli interessi
specifici per ogni disciplina
- Produzione di elaborati personali di autovalutazione
- Ricerche ed indagini sui vari settori lavorativi, sulle nuove attività, sulle
innovazioni tecnologico-scientifiche e sulle energie alternative
- Interventi di esperti
- Uscite sul territorio
Seconda fase- Classi terze
- Incontri con esperti esterni e docenti dell’Istituto per presentare alcune attività
imprenditoriali presenti nel territorio
- Uscite didattiche presso le aziende locali
- Incontri con esperti di vari settori e attività lavorative
- Incontri con i docenti delle Scuole Superiori: Giornata: “Scuolaperta”
- Presentazione delle Scuole Superiori locali e provinciali del territorio
83
Reti di scuole
Che cos’è una “rete”? E’ la capacità di creare relazioni. La rete, infatti, è una
struttura non gerarchica di elementi interconnessi tra di loro, in cui l’informazione
circola facilmente e con grande velocità. Più scuole possono dunque stipulare un
accordo tra di loro secondo un modello privo di una struttura gerarchica
predeterminata ed orientato a sviluppare un’azione specifica che esplicita la
quantità e la qualità dei contributi che si intendono attivare, in un tempo
predeterminato, secondo modalità concordate dalle parti, per conseguire finalità
circoscritte e ben definite.
L’apertura all’esterno e le possibilità di confronto aiutano le istituzioni scolastiche a
superare gli atteggiamenti di autoreferenzialità e pongono le premesse per la
gestione di un sistema coerente ed organico di autoanalisi di Istituto che aiuta a
risolvere i problemi e ad individuare i punti critici di funzionamento della scuola. Le
reti offre la possibilità di creare nuove strutture di servizio e di gestione delle risorse,
di promuovere modalità efficaci per la circolazione di idee e di progetti, di attivare
ricerche in campo didattico valorizzando le discipline di studio, incoraggiare processi
di socializzazione e di diffusione delle esperienze.
Finalità delle reti:
• Sviluppo dell’innovazione, sperimentazione e ricerca didattica ed educativa e
qualificazione del personale mediante l’aggiornamento e la formazione in
servizio;
• Arricchimento delle risorse e delle competenze professionali, anche mediante
la progettazione congiunta e la socializzazione delle attività comprese nel
progetto di sperimentazione;
• Promozione delle attività congiunte di approfondimento e ricerca nell’ambito
della sperimentazione
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“RETE EUROPEA ALTOTEVERE”
La rete è costituita dalle scuole dell’Altavalle del Tevere ed ha funzione di sostegno e
coordinamento per l’ accesso a progetti e azioni dell’UE, al fine di attivare
partenariati e/o mobilità sia per gli alunni che per i docenti delle scuole coinvolte.
RETE “UMBRIA: PROSOCIALITÀ IN RETE”
La rete coinvolge 12 scuole e il Centro Studi Villa Montesca per lo sviluppo di
percorsi di educazione pro sociale.
RETE “COSMOPOLIS”
Il progetto di rete, condiviso da tutte le scuole del territorio dell’Altavalle del Tevere,
mira a promuovere i valori della fratellanza universale, all’integrazione degli alunni
non italiani e dei loro genitori attraverso l’attivazione di un servizio di mediazione
culturale e l’organizzazione di eventi “inclusivi”.
“COMUNITA’ EDUCANTE ALTOTEVERE”
Il nostro Istituto aderisce al protocollo che coinvolge tutti i soggetti che hanno un
ruolo educativo formale, non formale ed informale del territorio, quali ad esempio
le altre Istituzioni scolastiche, le Forze dell’Ordine, alcune organizzazioni religiose ed
associazioni culturali e sportive. Il protocollo ha la finalità di creare un sistema di
relazioni educative stabili tra la scuola e tutti gli altri contesti che sono riferimenti
educativi per i bambini e gli adolescenti. Questo sistema di relazioni è basato sulla
pro socialità educativa come stile di vita e di comportamento. Il sistema di relazioni
educative creato dal protocollo è identificato come “Comunità educante”.
85
RICONOSCIMENTI ALLA SCUOLA
Sede di tirocinio per TFA Il Tirocinio formativo attivo (TFA) è un corso di preparazione
all’insegnamento di durata annuale, istituito dalle università, che
attribuisce all’esito di un esame finale, il titolo di abilitazione
all’insegnamento in una delle classi di concorso previste dal DM 39/98.
Dall’a.s. 2015-2016, l’Istituto “Burri” è stato accreditato dall’USR Umbria
come sede per poter permettere agli studenti del
Tirocinio Formativo Attivo dell’Università degli Studi di Perugia, Dipartimento Scienze della formazione, di
svolgere le 150 ore di tirocinio sotto la guida di un docente tutor dell’Istituto e di attuare il proprio progetto
formativo e di orientamento.
Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi
Dall’a.s. 2013-2014, la nostra scuola è stata riconosciuta
“Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi”, grazie ad un
progetto che vede la collaborazione tra l’UNICEF Italia e il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
(Miur). Il Programma si pone l’obiettivo di costruire insieme
– adulti, bambini, ragazzi – una scuola che accolga le
differenze, favorisca la partecipazione attiva dei bambini e
dei ragazzi e prenda in considerazione le loro opinioni. Il
Programma si propone di dare piena attuazione ai
principi
E ai diritti contenuti nella Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza,
prendendo in considerazione molteplici ambiti di intervento, quali la qualità delle relazioni, la
partecipazione attiva degli alunni, il ripensamento dei tempi e degli spazi scolastici. Ciò a
dimostrazione dell’attenzione dell’Istituto ai bisogni degli studenti ed alla necessità di inclusione e
di valorizzazione che ognuno di loro possiede.
86
Sede accreditata Cambridge
Dall’a.s. 2015-2016 l’Istituto “Burri” è stato riconosciuto
ufficialmente dalla Cambridge English Language
Assessment “Exam Preparation Centre” per lo
svolgimento dell’esame finale Cambridge English:
Key, noto anche come Key English Test (KET), una certificazione di livello base che dimostra l'abilità di usare
l'inglese per comunicare in situazioni semplici, mostrando i progressi fatti nelle prime fasi di apprendimento
della lingua. Il nostro Istituto, da anni, prepara i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di I grado a
questa importante certificazione attraverso un corso opzionale extracurricolare tenuto da docenti interni.
87
La valutazione «La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni
da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle
condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento
continuo» (Indicazioni Nazionali per il curricolo, 2012).
Gli insegnanti effettuano tre tipi di valutazione:
• diagnostica (all’inizio dell’anno scolastico o all’inizio di un nuovo percorso)
• formativa (“in itinere”, cioè durante l’anno)
• finale (schede di valutazione)
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione
docente, nella forma sia individuale che collegiale. Ha per oggetto il processo di
apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli
alunni, che hanno diritto ad una valutazione trasparente, tempestiva e tesa allo
sviluppo dei processi di autovalutazione. Dallo scorso anno scolastico è possibile
consultare la pagella on line, attraverso il Registro Elettronico.
MODALITÀ E STRUMENTI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE
Scuola dell’Infanzia La verifica si attua attraverso i seguenti strumenti:
- griglia di osservazione individuale iniziale; - griglie di verifica sul raggiungimento delle competenze, abilità e conoscenze
quadrimestrali; - schede valutative che, sulla base degli obiettivi prefissati, segnalano le
competenze raggiunte alla fine del primo e del secondo anno; - valutazione sommativa per i bambini dell’ultimo anno esplicitata nel
documento di passaggio Scuola Infanzia-Scuola Primaria.
Scuola Primaria e Secondaria Di I Grado
La valutazione si pratica
• in ingresso, come analisi della situazione di partenza;
• in itinere, come valutazione formativa, volta allo sviluppo di atteggiamenti metacognitivi;
• in uscita, come valutazione e certificazione delle competenze conseguite
Valutazione e autovalutazione
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In relazione alla valutazione delle competenze o dei traguardi per il raggiungimento
delle competenze, la stessa viene effettuata alla fine dell’anno scolastico da tutto il
team docente, considerando non solo l’aspetto cognitivo, ma anche quello
metacognitivo e quello affettivo - relazionale.
Per la valutazione quadrimestrale sono necessarie almeno tre prove scritte e una
orale (per le discipline : italiano, matematica e lingua inglese) e almeno due
interrogazioni orali per tutte le altre discipline.
La verifica effettuata all’inizio dell’anno scolastico con prove d’ingresso per stabilire
il livello di partenza non viene considerata ai fini della valutazione quadrimestrale.
1. Prove scritte
∗ quesiti aperti/ chiusi
∗ vero/falso
∗ scelta multipla
∗ completamento
∗ produzione testi/elaborati
2. Prove orali
∗ interrogazione
∗ intervento
∗ dialogo
∗ discussione
∗ ascolto
3. Esercitazioni pratiche
4. Prove grafiche e pittoriche
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Criteri generali
SCUOLA DELL’INFANZIA
• La valutazione si riferisce ai traguardi per lo sviluppo di competenze che, per
questa fascia di età, sono intese in modo globale ed unitario
• Ogni bambino viene valutato in base al consolidamento della propria identità, allo sviluppo della sua autonomia, all’acquisizione di competenze e alle prime esperienze di cittadinanza.
• Vengono individuati criteri e descrittori per livelli di abilità e competenze raggiunti nei vari compi di esperienza.
• Incontri con le famiglie: gennaio e giugno colloqui individuali.
SCUOLA PRIMARIA
• Valutazione disciplinare espressa in decimi, con voti numerici, da 5 a 10
• Valutazione attività opzionali e laboratori, valutazione comportamento e valutazione religione/attività alternativa espressa con giudizio sintetico (non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo)
• La scheda di valutazione contiene anche un giudizio analitico riferito al
percorso generale intrapreso dall’alunno in relazione all’apprendimento,
all’autonomia, alla partecipazione, alle collaborazione con gli altri
• Al termine del ciclo di scuola primaria viene consegnato il documento di Certificazione delle Competenze che si riferisce alle competenze chiave di cittadinanza e ai traguardi delle competenze disciplinari raggiunte
• Scansione quadrimestrale dell’anno scolastico
• Incontri con le famiglie:
- Assemblee di classe (ottobre)
- Colloqui individuali (novembre ed aprile)
- Consegna documento di valutazione intermedia e finale (febbraio,
giugno).
90
.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
• Valutazione disciplinare e del comportamento espressa in decimi, con voti numerici, da 4 a 10
• Valutazione religione/attività alternativa espressa con giudizio sintetico (non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo)
• Al termine della scuola sec. di I grado viene consegnato il documento di Certificazione delle Competenze che si riferisce alle competenze chiave di cittadinanza e ai traguardi delle competenze disciplinari raggiunte
• Scansione quadrimestrale dell’anno scolastico
• Incontri con le famiglie:
- Assemblee di classe (ottobre)
- Ricevimenti mensili in orario antimeridiano
- Colloqui individuali due volte all’anno (dicembre, aprile) in cui viene
consegnato il documento di valutazione bimestrale (pagellino)
- Consegna documento di valutazione quadrimestrale (febbraio, giugno)
CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA: Premesso che si concepisce la non ammissione:
• come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
• come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in riferimento alla classe di futura accoglienza;
• come evento da considerare privilegiatamene (senza limitare l’autonoma valutazione dei docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi particolarmente elevati ed esigenti di definiti prerequisiti, mancando i quali potrebbe risultare compromesso il successivo processo (dalla seconda alla terza classe primaria e dalla quinta primaria alla prima classe della secondaria primo grado);
• come evento da evitare, comunque, al termine della classe prima primaria;
• quando siano stati adottati, comunque, documentati interventi di recupero e di sostegno che non si siano rilevati produttivi.
Il Collegio considera casi di eccezionale gravità quelli in cui si registrino contemporaneamente le seguenti condizioni: 1. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (lettoscrittura,
calcolo, logica matematica);
2. mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di documentati stimoli individualizzati; 3. gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di documentati stimoli individualizzati,
relativamente agli indicatori del comportamento che attengono alla partecipazione, alla responsabilità e all’impegno;
L’ipotesi della non ammissione sarà formulata dal Consiglio di interclasse entro il 30 aprile per
consentire la dovuta preventiva condivisione con la famiglia
91
- Convocazione straordinaria delle famiglie ogni qualvolta il singolo docente
e/o il Consiglio di Classe lo ritenga opportuno.
CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA: Non saranno ammessi gli alunni che presenteranno le seguenti situazioni:
- grave insufficienza nelle discipline: italiano, matematica,lingua straniera;
- quattro o più insufficienze, più o meno gravi, in tutte le discipline;
Nella consapevolezza che la valutazione non è solo sommativa, ma soprattutto formativa e che ogni singolo
contesto ha le sue peculiarità, concorrono all’ammissione la situazione personale dell’alunno, il percorso e i
processi attivati.
CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA CON DEBITO
Gli alunni ammessi alla classe successiva che non abbiano ottenuto la sufficienza in due materie, dovranno
recuperare i debiti entro i mesi di settembre/ottobre dell’a.s. successivo, previa verifica orale e/o scritta
nelle materie in cui l’alunno risulta carente. Se tale recupero non verrà riconosciuto sarà cura della scuola
informare le famiglie per iscritto.
Il/I debito/i verrà/verranno comunicato/i alla famiglia attraverso un documento al momento della consegna
della scheda di valutazione finale.
CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO AL TERMINE DEL I CICLO D’ISTRUZIONE
La normativa prevede la formulazione del Giudizio d’Idoneità, espresso in decimi che farà media con le
prove ed il colloquio previsti dall’Esame di Stato.
Tale giudizio non deve corrispondere di fatto solo alla media dei voti relativi alle varie discipline, bensì deve
tener conto anche del percorso scolastico relativo ai tre anni di scuola.
VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO-DEROGHE AL LIMITE DI ASSENZE
Secondo la normativa vigente le assenze non devono superare il 25% delle ore previste dal curricolo
annuale, lasciando al Collegio la possibilità di stabilire delle deroghe. Pertanto nei casi di assenza superiori
al 25% per motivi di malattia o personali, si decide di derogare e procedere a considerare valido l’a. s. se
l’alunno dimostrerà di ben reinserirsi nelle attività scolastiche, di aver comunque raggiunto le competenze
essenziali fissate e di aver effettuato un numero di prove di verifiche tali da consentire la valutazione.
Il Collegio dei Docenti conferisce, pertanto, a ciascun Consiglio di Classe la facoltà di valutare, in base alle
specifiche situazioni, una deroga al limite di assenze previsto.
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La valutazione disciplinare e del comportamento
Il Curricolo Verticale e le griglie di valutazione
Per garantire continuità al percorso scolastico e omogeneità e trasparenza nella valutazione, il
Collegio dei Docenti ha lavorato per la realizzazione di un Curricolo Verticale e delle griglie di
valutazione.
Il Curricolo Verticale, sulla base dei traguardi di competenza attesi definiti dalle Indicazioni
Nazionali del 2012, declina per ogni classe e per ogni disciplina gli obiettivi d’apprendimento, le
conoscenze e le abilità, a partire dalla scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria
di 1° grado.
Il Curricolo Verticale, redatto dall’Istituto e deliberato dal Collegio dei Docenti il 18/11/2014, è
parte integrante del PTOF (Allegato n°1) ed è visionabile nel sito della Scuola (www.comprensivo
burri.gov.it) nella sezione Offerta Formativa.
Le griglie di valutazione, sulla base e delle abilità e delle conoscenze definite dal curricolo,
esplicitano attraverso descrittori il valore del voto, mettendo in luce i risultati raggiunti dall’alunno
ed evidenziando anche eventuali lacune e difficoltà.
Sono state realizzate griglie per la valutazione disciplinare in riferimento a tutti gli assi curricolari e
a tutte le classi per la scuola primaria e secondaria, a tutti i campi di esperienza e ai tre anni per la
scuola dell’infanzia.
La realizzazione delle griglie consente di uniformare l’atto della valutazione tra i docenti
attraverso la definizione di criteri comuni e lo rende visibile e comprensibile anche agli stessi
alunni e alle famiglie.
Le griglie di valutazione sono anch’esse parte integrante del PTOF (Allegato n° 2) e consultabili nel
sito della scuola nella sezione Offerta Formativa.
La valutazione del comportamento
I docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado hanno individuato e
concordato criteri per la valutazione del comportamento sulla base dei seguenti indicatori:
• rispetto delle regole
• relazione con gli altri
• partecipazione alla vita scolastica
• responsabilità scolastica
• frequenza (solo per la scuola secondaria di I grado)
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA
INDICATORI: Rispetto delle regole, Relazione con gli altri, Partecipazione alla vita scolastica,
Responsabilità scolastica
DESCRITTORI GIUDIZIO SINTETICO
• Pieno rispetto delle regole della scuola
• Relazioni corrette, rispettose e collaborative in ogni contesto
• Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola
• Piena consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno
Ottimo
• Rispetto delle regole della scuola
• Relazioni corrette, rispettose e collaborative
• Interesse e partecipazione attiva alle lezioni ed alle attività della scuola
• Consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno
Distinto
• Parziale rispetto delle regole della scuola
• Relazioni non sempre corrette con i compagni, gli insegnanti e/o con le altre figure operanti nella scuola
• Sufficiente attenzione e partecipazione alle lezioni ed alle attività della scuola
• Impegno non sempre costante ed una non sempre precisa consapevolezza del proprio dovere scolastico
Buono
• Saltuario rispetto delle regole della scuola
• Relazioni scorrette e irrispettose nei confronti dei compagni, degli insegnanti e/o delle altre figure operanti nella scuola
• Scarsa partecipazione e disturbo ricorrente alle lezioni ed alle attività scolastiche
• Inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno
• Di tali comportamenti è stata informata la famiglia
Sufficiente
• Non rispetto delle regole della scuola
• Relazioni scorrette e non costruttive che manifestano grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e/o delle altre figure operanti nella scuola
• Partecipazione scarsa
• Assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere
• Di tali comportamenti è stata informata la famiglia
• Presenza di note disciplinari
Non sufficiente
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA
INDICATORI: Rispetto delle regole, Relazione con gli altri, Partecipazione alla vita scolastica,
Responsabilità scolastica, Frequenza
DESCRITTORI VOTO
• Pieno rispetto delle norme che regolano la vita dell’Istituto
• Pieno rispetto degli altri e piena consapevolezza dei valori della convivenza civile
• Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola
• Puntuale e serio adempimento dei doveri scolastici
• Frequenza assidua, rari ritardi e/o uscite anticipate
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• Osservazione non sempre regolare delle norme disciplinari dell’Istituto
• Equilibrio nei rapporti interpersonali e consapevolezza dei valori della convivenza civile
• Interesse e partecipazione attiva alle lezioni ed alle attività della scuola
• Costante adempimento dei doveri scolastici
• Assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate
9
• Episodi non gravi e limitati di mancato rispetto del Regolamento di Istituto
• Rapporti collaborativi con gli altri e buona consapevolezza dei valori della convivenza civile
• Buona attenzione e partecipazione alle lezioni ed alle attività della scuola
• Adempimento dei doveri scolastici non sempre costante
• Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate
8
• Alcuni episodi di mancato rispetto del Regolamento scolastico
• Rapporti interpersonali non sempre corretti e sufficiente consapevolezza dei valori della convivenza civile
• Partecipazione discontinua alle lezioni ed alle attività della scuola e/o saltuario disturbo allo svolgimento dell’attività scolastica
• Saltuario adempimento dei doveri scolastici
• Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate
7
• Episodi di mancato rispetto del Regolamento scolastico, anche soggette alle relative sanzioni disciplinari
• Rapporti problematici con gli altri e parziale consapevolezza dei valori della convivenza civile
• Scarsa partecipazione e disturbo ricorrente alle lezioni ed alle attività scolastiche
• Frequente inadempimento dei doveri scolastici
• Frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate
6
• Mancato rispetto del Regolamento scolastico, con gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari
• Ricorrente comportamento scorretto nel rapporto con gli insegnanti, compagni e personale della scuola e mancata consapevolezza dei valori della convivenza civile
• Completo disinteresse e continuo disturbo alle lezioni e alle attività scolastiche
• Mancato adempimento dei doveri scolastici
• Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate
5
95
MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE PER ALUNNI CON BES
I criteri e le modalità di verifica e valutazione per gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali son inserite e descritte nel Piano Annuale per l’Inclusività.
Prove Invalsi
Nell’esame di Stato per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado è prevista, oltre alle prove scritte di italiano, matematica, inglese, seconda lingua comunitaria, anche una prova a carattere nazionale INVALSI con valutazione che concorre al voto finale di esame
Le classi II^ e V^ della scuola primaria sono sottoposte, durante il mese di maggio,
alle prove nazionali INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema
educativo di istruzione e di formazione). I docenti provvedono alla somministrazione
e alla correzione delle prove.
Le Prove Invalsi sono rilevazioni nazionali sulle conoscenze e abilità degli studenti al
fine di:
• Promuovere un generale e diffuso miglioramento della qualità degli apprendimenti del nostro Paese;
• Individuare elementi di criticità in relazione ai quali realizzare piani di miglioramento dell’efficacia dell’azione educativa e aspetti di qualità da mantenere e rafforzare;
• Apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto socio-economico-culturale, al fine di promuovere i processi di autovalutazione d’Istituto.
Autovalutazione di Istituto
L’autovalutazione, oggi, «ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera
organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per sviluppare
l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da
valutazioni esterne» (Indicazioni Nazionali per il curricolo, 2012).
Il nostro Istituto ritiene indispensabile sottoporre il proprio operato a verifica
costante al fine di riorientare e migliorare la qualità dell’offerta formativa e, quindi,
96
permettere a tutti gli alunni di raggiungere il successo formativo nell’ottica della
piena realizzazione della persona.
In questo senso, la scuola utilizza vari strumenti:
• Nel mese di aprile vengono consegnati questionari di gradimento su alcuni aspetti fondamentali della vita scolastica e del funzionamento dell’Istituto a tutti i suoi attori: famiglie, docenti, personale ATA e alunni. Attraverso la lettura dei risultati, per la scuola è possibile orientare la propria azione, migliorare il proprio funzionamento e la qualità del lavoro che svolge. Attraverso la tabulazione e l’interpretazione dei questionari somministrati la scuola riflette sulle strategie da mettere in atto per superare le criticità e, allo stesso tempo, per potenziare i punti di forza emersi.
• La scuola effettua un’attenta analisi sui risultati degli apprendimenti relativi
alle singole classi sottoposte alle prove INVALSI che permette ai docenti di
ripensare la propria azione didattica innescando una riflessione collegiale sulle
strategie, sui contenuti e sulle metodologie da utilizzare con gli studenti.
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Il Rapporto di autovalutazione (RAV) e il Piano di miglioramento
Con il D.P.R. 80 del 2013 la scuola, come tutte le altre amministrazioni pubbliche, è chiamata a
redigere un Rapporto di Autovalutazione (RAV) al fine di garantire e promuovere la qualità dei
propri servizi e di conseguenza adottare strumenti, modelli e strategie che la orientano al continuo
miglioramento.
Il RAV consiste in una mappatura della scuola sulla base di dati a sistema relativi principalmente a
tre macroaree: contesti e risorse, esiti (risultati prove invalsi, risultati scolastici, risultati a distanza)
e processi.
Dalla lettura attenta ed integrata dei dati, la scuola in un processo di autovalutazione mette a
fuoco punti di forza e criticità, sulla base dei quali individua le priorità rispetto alle quali redige un
Piano di miglioramento triennale.
Il Piano di miglioramento definisce gli obiettivi che la scuola intende perseguire, le azioni e i
processi da mettere in atto per intervenire nelle aree individuate come criticità.
∗∗∗∗∗ Anche l’Istituto Comprensivo Burri ha redatto il proprio Rapporto di Autovalutazione dal quale
sono emerse le priorità su cui intervenire:
1 Migliorare i risultati delle prove Invalsi
2 Valutazione chiara e condivisa delle competenze trasversali
La scelta delle due priorità sopra indicate è stata dettata dalla convinzione che la scuola abbia il
dovere di assicurare il successo formativo di tutti gli studenti, pertanto è necessario lavorare per
migliorare le competenze dei ragazzi, attraverso percorsi mirati e metodologie in grado di attivare
motivazione, interesse e situazioni di apprendimento autentico.
Inoltre, come indicato dalle competenze chiave di cittadinanza del 2006, dalle Indicazioni Nazionali
del 2012, dalla sperimentazione di un nuovo modello di certificazione delle competenze
(circ.3/2015), la scuola deve mettere in atto azioni finalizzate all’acquisizione di competenze
trasversali che mettano i ragazzi nella condizione di affrontare ed interagire positivamente in
contesti sempre più ampi e complessi, dove lo scambio e la comunicazione acquisiscono una
connotazione interculturale ed internazionale.
PIANO DI MIGLIORAMENTO In base alle priorità evidenziate, è stato redatto il Piano di Miglioramento che pone i seguenti
obiettivi:
• Assicurare il successo formativo dei propri studenti attraverso la scelta di strategie
metodologiche e didattiche che possano concorrere ad accrescere le competenze ed
implementando la formazione e la collaborazione tra docenti
• Intraprendere nuove azioni di progettazione e di valutazione per l’acquisizione delle
competenze trasversali
98
Sono state poi individuate le azioni e i processi da mettere in atto per perseguire gli obiettivi fissati
che si indirizzano principalmente in tre direzioni per concorrere al raggiungimento delle priorità
segnalate:
1 Implementazione della formazione dei docenti
2 Implementazione di momenti collegiali per l’analisi, la riflessione, la progettazione e la
valutazione sia disciplinare che trasversale, anche alla luce delle competenze acquisite a
seguito della formazione
3 Formazione dei docenti sulle Tic ed implementazione delle tecnologie didattiche nei plessi
dell’istituto per migliorare gli ambienti di apprendimento
Pertanto in tale ottica di miglioramento l’Istituto ha definito le aree di processo e le relative azioni
d’intervento:
Obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo Obiettivi di processo
È connesso alle priorità
…
1 2
Migliorare i
risultati delle
prove Invalsi
Valutazione
chiara e
condivisa delle
competenze
trasversali
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1 Comparazione dei risultati Invalsi delle classi con gli esiti complessivi delle prove
2 Incontri per dipartimenti disciplinari per la costruzione di rubriche di valutazione sulle competenze trasversali
3 Progettazione di prove di verifica comuni su compiti di realtà per la valutazione di competenze disciplinari e trasversali
Ambiente di
apprendimento
4 Implementazione delle tecnologie nella didattica per favorire e supportare l’acquisizione di competenze disciplinari e trasversali
5 Implementazione di metodologie didattiche che favoriscono situazioni di apprendimento autentico: cooperative learning, metodo analogico, problem solving, educazione peer to peer
Continuità e
Orientamento
6 Incontri in continuità verticale (scuola primaria e scuola secondaria 1°) per progettare prove condivise per le competenze in uscita ed in entrata
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
7 Assegnazione, nella scuola primaria, degli assi dei linguaggi e matematico/scientifico a distinti docenti per potenziare le specificità dei diversi linguaggi
99
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
8 Percorsi di formazione riguardo a : - Costruzione di rubriche di valutazione
- Formazione specifica sulla didattica della matematica
9 Potenziare la formazione e l’auto-formazione degli insegnanti con le TIC
10 Realizzare un’analisi dei punti di forza e di criticità rispetto agli 8 processi dei Quadri di riferimento e ai 4 macro processi
Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, il nucleo di valutazione ha
compiuto una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo è stato attribuito un valore di fattibilità
ed uno di impatto, determinando una scala di rilevanza.
La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni
messe in atto al fine di perseguire l’obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le
azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
Si sono considerati i punteggi da 1 a 5 come segue:
1 = nullo
2 = poco
3 = abbastanza
4 = molto
5 = del tutto
Obiettivi di processo Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto
valore che identifica
la rilevanza
dell’intervento
1 Comparazione dei risultati Invalsi delle classi con gli esiti
complessivi delle prove 5 3 15
2 Incontri per dipartimenti disciplinari per la costruzione
di rubriche di valutazione sulle competenze trasversali 5 5 25
3
Progettazione di prove di verifica comuni su compiti di
realtà per la valutazione di competenze disciplinari e
trasversali
5 5 25
4 Implementazione delle tecnologie nella didattica per
favorire e supportare l’acquisizione di competenze
disciplinari e trasversali
3 5 15
100
5
Implementazione di metodologie didattiche che
favoriscono situazioni di apprendimento autentico:
cooperative learning, metodo analogico, problem
solving, educazione peer to peer
4 5 20
6 Incontri in continuità verticale (scuola primaria e scuola
secondaria 1°) per progettare prove condivise per le
competenze in uscita ed in entrata
5 3 15
7 Assegnazione, nella scuola primaria, degli assi del
linguaggi e matematico/scientifico a distinti docenti per
potenziare le specificità dei diversi linguaggi
5 4 20
8
Percorsi di formazione riguardo a :
Costruzione di rubriche di valutazione
Formazione specifica sulla didattica della matematica
3 5 15
9 Potenziare la formazione e l’auto-formazione degli
insegnanti con le TIC 3 5 15
10 Realizzare un’analisi dei punti di forza e di criticità
rispetto agli 8 processi dei Quadri di riferimento e ai 4
macro processi
5 3 15
Cronoprogramma
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
CRONOPROGRAMMA
a.s.
2015-2016
a.s.
2016-2017
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1 Comparazione dei risultati delle proprie classi
con gli esiti complessivi delle prove
Ottobre-Novembre
2015
Ottobre-Novembre
2016
2 Incontri per dipartimenti disciplinari per la
costruzione di rubriche di valutazione sulle
competenze trasversali
Ottobre 2015
Aprile 2016
Ottobre 2016
Aprile 2017
3 Progettazione di prove di verifica comuni su
compiti di realtà per la valutazione di
competenze trasversali e disciplinari
Tutto l’anno
(progetti di plesso
primaria e infanzia)
Gennaio e Maggio
(scuola secondaria
Tutto l’anno
(progetti di plesso
primaria e infanzia)
Gennaio e Maggio
(scuola secondaria)
Ambiente di
apprendimento
4 Percorsi disciplinari attraverso il cooperative
learning, il metodo analogico-intuitivo, il
problem solving e l’educazione peer to peer
Tutto l’anno
Tutto l’anno
5 Implementazione tecnologie didattiche per
l’acquisizione delle competenze disciplinari e
trasversali
Tutto l’anno
Tutto l’anno
101
Continuità e
orientamento
6 Incontri in continuità verticale per progettare
prove condivise per le competenze in uscita e
in entrata
Maggio 2016
Maggio 2017
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
7 Assegnazione (sc. primaria) degli assi dei
linguaggi e matematico-scientifico a distinti
docenti per potenziare le specificità dei
diversi linguaggi
Settembre 2015
Settembre 2016
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
8 Percorsi di formazione riguardo a:
a) Costruzione di rubriche di valutazione
b) Formazione specifica sulla didattica della
matematica e delle scienze
a) Settembre 2015
b) Settembre 2015,
Ottobre 2015,
Marzo 2016
a) Settembre 2016
b) Ottobre
Dicembre 2016
9 Potenziare la formazione e l’auto-formazione
degli insegnanti con le TIC Febbraio/marzo
2016
Settembre/ottobre
2016
10 Realizzare un’analisi dei punti di forza e di
debolezza rispetto agli 8 processi dei quadri
di riferimento e ai 4 macroprocessi
Marzo 2016
Marzo 2017
Rendicontazione
sociale
La rendicontazione sarà effettuata attraverso:
- Gli Organi Collegiali: Consiglio d’Istituto; consigli di classe ed interclasse
- Assemblee con genitori e personale scolastico
- Incontri pubblici con Enti locali, Associazioni e altre agenzie educative del territorio
- Pubblicazione dei risultati sul sito dell’Istituto
Giugno 2017
Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivi di processo Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1
Comparazione dei risultati Invalsi
delle classi con gli esiti
complessivi delle prove
Individuazione delle
criticità e dei punti di
forza rilevati nelle prove
Lettura dei dati da
parte dei docenti
interessati
Documentazione
(relazione) del lavoro di
analisi e studio
Consigli di classe e
interclasse
2
Incontri per dipartimenti
disciplinari per la costruzione di
rubriche di valutazione sulle
competenze trasversali
Maggiore condivisione
nella compilazione della
Certificazione delle
competenze (C.M.n°
3/2015)
Utilizzo delle
rubriche
Progettazione
curricolare e
trasversale delle classi
3
Progettazione di prove di verifica
comuni su compiti di realtà per la
valutazione di competenze
disciplinari e trasversali
Maggiore uniformità e
condivisione nella prassi
valutativa
Realizzazione
prove di verifica
comuni
Andamento delle prove
di verifica
quadrimestrali
102
4
Implementazione delle tecnologie
nella didattica per favorire e
supportare l’acquisizione di
competenze disciplinari e
trasversali
Miglioramento dei
risultati Invalsi e dei
livelli di apprendimento
disciplinari e trasversali
Esiti delle prove
Invalsi
Valutazioni
quadrimestrali
Comparazione dei
risultati
5
Implementazione di metodologie
didattiche che favoriscono
situazioni di apprendimento
autentico: cooperative learning,
metodo analogico, problem
solving, educazione peer to peer
Miglioramento dei
risultati invalsi e dei
livelli di apprendimento
disciplinari e trasversali
Esiti delle prove
Invalsi
Valutazioni
quadrimestrali
Comparazione dei
risultati
6
Incontri in continuità verticale
(scuola primaria e scuola
secondaria 1°) per progettare
prove condivise per le
competenze in uscita ed in
entrata
Maggiore uniformità e
condivisione nella prassi
valutativa
Realizzazione
prove di verifica
comuni
Andamento delle prove
di verifica
quadrimestrali
Comparazione delle
prove in entrata e in
uscita
7
Assegnazione, nella scuola
primaria, degli assi del linguaggi e
matematico/scientifico a distinti
docenti per potenziare le
specificità dei diversi linguaggi
Implementazione delle
competenze specifiche
dei docenti relative a
ciascuno dei 3 Assi
Decreto di
assegnazione dei
docenti ai plessi e
alle classi
Progettazione
disciplinare dei 3 assi
(Linguaggi –
Storico/geografico –
Matematico/scientifico)
8
Percorsi di formazione riguardo a :
- Costruzione di rubriche di valutazione
- Formazione specifica sulla didattica della matematica
Implementazione
competenze specifiche
dei docenti relativi alla
valutazione e alla
metodologie innovative
Percentuale
docenti
partecipanti
Questionario di
gradimento
9
Potenziare la formazione e l’auto-
formazione degli insegnanti con le
TIC
Implementazione
competenze digitali nei
docenti
Uso delle Tic nella
didattica
Progettazione e
documentazione dei
percorsi
10
Realizzare un’analisi dei punti di
forza e di criticità rispetto agli 8
processi dei Quadri di riferimento
e ai 4 macro processi
Miglioramento degli
esiti delle prove
Progettazione
curricolare
Comparazione degli
esiti
Per l’attuazione e la realizzazione del piano di miglioramento è necessario individuare le risorse
umane interne che la scuola ha a disposizione per raggiungere gli obiettivi di processo, quelle
esterne necessarie ad attivare i processi in modo efficace ed individuare quali sono le fonti
finanziarie da cui la scuola intende attingere per coprire le spese previste
103
Impegno di risorse umane e finanziarie
Obiettivi di processo Docenti Formatori Ore presunte Costo
previsto
Fonte
finanziaria
1 Comparazione dei risultati Invalsi delle classi con gli esiti complessivi delle prove
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
4 ore annuali
per consiglio di
classe e
interclasse
2 Incontri per dipartimenti disciplinari per la costruzione di rubriche di valutazione sulle competenze trasversali
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
8 ore annuali
3 Progettazione di prove di verifica comuni su compiti di realtà per la valutazione di competenze disciplinari e trasversali
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
4 ore annuali
4 Implementazione delle tecnologie nella didattica per favorire e supportare l’acquisizione di competenze disciplinari e trasversali
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
Ore
progettazione e
curricolari (dato variabile per
singolo docente)
5 Implementazione di metodologie didattiche che favoriscono situazioni di apprendimento autentico: cooperative learning, metodo analogico, problem solving, educazione peer to peer
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
Ore
progettazione e
curricolari (dato variabile per
singolo docente
6 Incontri in continuità verticale (scuola primaria e scuola secondaria 1°) per progettare prove condivise per le competenze in uscita ed in entrata
Docenti
classi quinte
primaria e
SS1° di lettere,
matematica,
inglese
2 ore annuali
7 Assegnazione, nella scuola primaria, degli assi del linguaggi e matematico/scientifico a distinti docenti per potenziare le specificità dei diversi linguaggi
Scuola
primaria
8 Percorsi di formazione riguardo a : - Costruzione di rubriche di valutazione
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
1 6 ore annuali 1000€ Stato
- Formazione specifica sulla didattica della matematica
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
2
15 ore annuali 2500€ Stato
9 Potenziare la formazione e l’auto-formazione degli insegnanti con le TIC
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
2 40 ore
10 Realizzare un’analisi dei punti di forza e di criticità rispetto agli 8 processi dei Quadri di riferimento e ai 4 macro processi
Tutti i docenti
primaria e
secondaria 1°
Funzioni
strumentali
4 ore annuali
104
Il piano di miglioramento prevede la realizzazione dei processi e delle azioni individuati in un arco
di tre anni, al termine di questo periodo dovranno essere verificati e valutati gli interventi messi in
atto. L’organo interno addetto a svolgere tale compito è il Nucleo di valutazione che monitora
l’andamento in itinere e procede alla verifica finale del raggiungimento delle priorità e dei
traguardi evidenziati dal R.A.V.
L’Istituto provvederà poi ad una verifica intermedia ed a una rendicontazione sociale delle azioni e
dei risultati del piano di miglioramento per garantirne la trasparenza e la condivisione con i
docenti e tutto il personale scolastico, con le famiglie, con gli enti locali e con il territorio dove
opera.
Processi di condivisione e di diffusione del Piano di Miglioramento
Il piano di miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle
azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione,
coordinamento e valutazione, sarà però necessario programmare le modalità con cui tutta
l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. È auspicabile anche che il processo,
così attivato, incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne
Destinatari Strumenti Modalità Tempi
Docenti Collegio Relazione Giugno 2016 /2017
Docenti e genitori
Consigli di classe Relazione Maggio 2016/2017
Consiglio di Interclasse Relazione Maggio 2016/2017
Consiglio di istituto Relazione Giugno 2016/2017
Personale ATA Consiglio di Istituto Relazione Giugno 2016/2017
Stakholders Sito Web Rendicontazione sociale Giugno 2017
Enti locali/ Associazioni
Agenzie educative
Assemblea Rendicontazione sociale Giugno 2017
Composizione del Nucleo di Valutazione
Cognome e nome Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Ruolo nel team di
miglioramento
Grassi Chiara Dirigente scolastico Responsabile del Piano
Leandri Giuliana Insegnante - Collaboratore DS Referente Azioni
Miglioramento
Zangarelli Teresa Insegnante - Collaboratore DS Coordinatore del piano
Domenichini M. Luisa Insegnante - Funzione
Strumentale
Responsabile Monitoraggio
105
Personale della scuola
Sulla base degli obiettivi formativi prioritari che l’Istituto si pone, dell’organizzazione didattica,
della pianificazione curricolare ed extracurricolare, si individua in ordine di priorità, l’organico di
potenziamento funzionale al raggiungimento dei traguardi evidenziati nel RAV e alle azioni da
mettere in atto, individuate nel Piano di miglioramento triennale dell’Offerta formativa:
1) ORGANICO POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO
Scuola dell’Infanzia
Plessi N° sezioni Tempo scuola N° docenti
Scuola dell’infanzia
Badia Petroia
2 sezioni 50 ore settimanali 4
Scuola dell’Infanzia
San Leo Bastia
1 sezione 37.30 settimanali 2
Totale docenti 6
Scuola Primaria: organizzazione del tempo scuola
Plessi N° classi Tempo scuola Totale ore N° docenti
Scuola primaria
Trestina
5 classi 40 ore Tempo pieno 200 ore 10 docenti
5 classi 30 ore Tempo prolungato
(2 rientri pomeridiani)
150 ore 6 docenti + 18 ore
Scuola primaria
Badia Petroia
1 classe
2
pluriclassi
30 ore Tempo prolungato
(2 rientri pomeridiani)
90 ore 4 docenti + 2 ore
Scuola primaria
Morra
2
pluriclassi
30 ore Tempo prolungato
(2 rientri pomeridiani)
60 ore 2 docenti + 16 ore
Scuola primaria
San Leo Bastia
2
pluriclassi
30 ore Tempo prolungato
(2 rientri pomeridiani)
60 ore 2 docenti + 16 ore
560 ore 25 docenti + 10 ore
Richiesta posti comuni n° 26
• Il plesso di Trestina è il più grande e numeroso dell’Istituto (oscilla ogni anno tra i 170/180
alunni), pertanto è funzionale all’organizzazione dell’attività didattica poter garantire
alcune ore di compresenza finalizzate alle attività laboratoriali sia disciplinari
(organizzazione gruppi di livello) che trasversali legati al progetto di plesso a carattere
artistico/espressivo.
• I tre plessi limitrofi (Badia, Morra, San Leo Bastia) contano un numero di alunni più ristretto
che ha dato origine a pluriclassi, pertanto se le ore residue (2/16/16) fossero portate a 1
106
unità, da gestire anche con scavalchi tra le varie sedi, consentirebbero di operare per
alcune ore lo sdoppiamento delle pluriclassi per realizzare percorsi disciplinari più mirati
per livello e quindi garantire a tutti gli alunni pari opportunità didattico/educative
• Inoltre nel plesso di San Leo Bastia è in atto ormai da tre anni il progetto “Il filo di Arianna”
che vede in alcuni momenti della settimana la realizzazione di gruppi coogestiti di alunni
della scuola primaria e dell’infanzia (ubicati nello stesso edificio) per attività laboratoriali a
carattere espressivo, artistico, scientifico, finalizzati alla continuità educativa e didattica.
Un implemento di ore docenti garantisce una maggiore organizzazione e gestione delle
attività sopra indicate.
Scuola Secondaria 1° Grado
Discipline N°
classi
N° ore sett.
per classe
Monte ore
settimanale
N° cattedre N° ore residue **Con aumento
di una classe
Lettere
Italiano/storia/geografia
11 10 110 6 2 + 10 → 12 ore
residue
Matematica/scienze 11 6 66 3 12 + 6 → 18 ore
Arte e Immagine 11 2 22 1 4 + 2 → 6 ore
Ed. fisica 11 2 22 1 4 + 2 → 6 ore
Musica 11 2 22 1 4 + 2 → 6 ore
Tecnologia 11 2 22 1 4 + 2 → 6 ore
Inglese 11 3 33 1 15 +3 → 18 ore
Francese 3 2 6 6
Spagnolo 8 2 16 16 +2 → 18 ore
Religione 11 1 11 11 +1 → 12 ore
**Nel corrente a.s. 2015/2016 sono presenti 11 classi (4 prime, 4 seconde, 3 terze) ma a partire
dall’anno scolastico 2017/2018 potrebbe verificarsi la possibilità di ritornare alle 12 classi con
l’uscita di 3 classi terze e la formazione di 4 classi prime; pertanto andrebbero ad aumentare il n°
di ore residue.
Posti sostegno
Per il prossimo a.s. si prevede la presenza di 4 alunni H alla scuola primaria e 4 alunni H alla scuola
secondaria di 1° grado, ma potrebbero verificarsi nuovi inserimenti nelle classi prime di entrambi
gli ordini di scuola, dati che potremo definire nell’organico di diritto dopo il termine delle iscrizioni.
Si intende però sottolineare la presenza di 2 casi particolarmente gravi e difficili (1H alla primaria e
1h alla secondaria) , per i quali si richiede il rapporto alunni docente 1/1.
Si richiede inoltre ½ posto di sostegno per la Scuola dell’Infanzia.
NB: La richiesta di posti di inglese per la scuola primaria, di posti comuni e di sostegno è condizionata alle
situazioni che possono verificarsi in base al numero di classi autorizzate, al numero degli alunni con
disabilità, al trasferimento dei docenti.
107
2) ORGANICO DI POTENZIAMENTO ATTIVITÀ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
• Organico per potenziamento attività di recupero e alfabetizzazione per alunni BES n° 2 unità
docenti alla scuola primaria
Nelle classi di scuola primaria dell’Istituto, con particolare riferimento al plesso di Trestina, si
registra la presenza di un consistente numero di alunni con BES, pertanto si richiedono 2 unità
docenti per la realizzazione di interventi individualizzati come previsto dal Piano Triennale per
l’Inclusione e per l’attivazione di laboratori di alfabetizzazione di lingua Italiana per gli alunni
stranieri neo/arrivati (frequenti arrivi anche in corso d’anno), in continuità con la SS1 ° e in
collaborazione con gli enti locali e le reti scolastiche, per integrare ed ottimizzare risorse e
percorsi disponibili nel territorio.
• Un docente di matematica/scienze (CLASSE DI CONCORSO A059)
Una delle priorità del RAV è quella di implementare le competenze e le abilità curricolari, in
particolar modo dell’asse matematico, al fine anche di migliorare i risultati delle prove invalsi.
Pertanto un docente di matematica garantirebbe la possibilità di:
- attivare corsi di recupero per gli alunni in difficoltà in questo campo sia per la scuola
primaria che secondaria di I grado
- realizzare laboratori di potenziamento specifici per la preparazione alle prove Nazionale
Invalsi
- realizzare attività di potenziamento per gli alunni più abili finalizzati alla partecipazione dei
Giochi d’autunno e alle Olimpiadi di Problem solving sia per la scuola primaria che per la
secondaria di I grado.
• Un docente di Lingua inglese (CLASSE DI CONCORSO A345)
L’Istituto realizza il Progetto English for you che comprende sia l’insegnamento della lingua
inglese alla scuola dell’Infanzia che la preparazione di alunni della scuola secondaria di1°
grado alla certificazione Ket. Pertanto un docente di inglese sarebbe funzionale a:
- realizzare laboratori di lingua inglese per livelli finalizzati al recupero e al potenziamento
alla scuola secondaria di 1° grado
- realizzare esperienze di CLIL nelle classi terze, quarte e quinte di scuola primaria
- preparare in orario extrascolastico gli alunni che intendono prendere la certificazione Ket,
andando a promuovere e sostenere positivamente le eccellenze.
• Un docente di Scuola Primaria ed un docente di Scuola Secondaria (CLASSE DI CONCORSO
A043) per le sostituzioni dei colleghi assenti. Tale richiesta viene avanzata sulla base dello
storico delle assenze dell’ultimo biennio e permette di garantire continuità ai percorsi degli
altri docenti del potenziamento
(come sopra elencato), evitando continue e ripetute interruzioni che andrebbero a verificarsi
nel corso dell’anno, se questi ultimi dovessero provvedere alle supplenze brevi.
108
3) ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO (A.T.A.)
• Collaboratori scolastici Prospetto generale dei plessi scolastici dell’Istituto e dei collaboratori scolastici assegnati per l’a.s.
2014-2015:
Plessi Grado Spazi e servizi Rientri Unità
Totali
Mansioni
Parziali
L. 104
Badia Petroia Primaria 10 + refettorio +
palestra
2 1
2
4 6
Badia Petroia Infanzia Salone multifunzione
+ 2 aule + mensa
5
San Leo Bastia Infanzia e
Primaria
12 + refettorio
palestra
5
Morra Primaria 7 + refettorio 2
Trestina Primaria 24 + refettorio + aula
polivalente
5
Trestina Sec. 1° grado 24 + serv. + palestra
Richiesta collaboratori scolastici A fronte del numero totale di alunni iscritti, che si aggira attorno ai 550, l’attuale organico dei collaboratori scolastici risulta davvero insufficiente a garantire il regolare servizio scolastico.
Considerato inoltre che il comma 332 dell’art.1 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge di
Stabilità 2015) hanno stabilito che dal 1 settembre 2015 non si potranno conferire supplenze ai
collaboratori scolastici nei primi sette giorni di assenza, tale assegnazione rende di fatto
estremamente complessa la distribuzione delle unità ai plessi, vista la presenza di collaboratori
scolastici a mansioni parziali e di quelli che fruiscono della legge 104/92.
Inoltre, le caratteristiche dell’Istituto, dislocato in 6 plessi distanti tra di loro fino ad un massimo di
oltre 20 Km. rendono estremamente problematica la gestione del personale sia per assicurare i
servizi essenziali (pulizia delle aule, dei servizi igienici, degli spazi mensa e l’organizzazione logistica
di tutte quelle attività che comportano in tutti i plessi lo spostamento di materiali ingombranti,
banchi sedie, suppellettili varie, attività di laboratorio, supporto alle attività di progetto, riunioni
degli OO.CC., assemblee) sia per l’esercizio della vigilanza sui minori.
L’organizzazione scolastica dell’Istituto inoltre prevede un’articolazione oraria varia che va da un
minimo di 29 ad un massimo di 50 ore settimanali:
- N. 5 classi a tempo pieno alla scuola primaria;
- N. 2 plessi di cui 1 con 2 sezioni fino a 50 ore sett.li, alla scuola dell’Infanzia.
Da considerare inoltre l’aggravio di lavoro a seguito della frequenza di alunni con disabilità (di cui
alcuni gravi) che richiedono attenzione e supporto continui.
Per questo, durante l’a.s. 2015-2016 sono state utilizzate n. 2 unità di personale L.S.U. al fine di garantire la
sorveglianza e soprattutto la pulizia dei locali scolastici.
109
Per quanto sopra esposto si richiede di considerare la possibilità di incrementare nella dotazione organica
aa.ss. 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018, l’assegnazione di ulteriori unità (almeno 2) di collaboratore
scolastico in modo da garantire un servizio essenziale ma efficace.
• Personale amministrativo In base alle tabelle ministeriali per la consistenza organica del personale A.T.A., l’istituto “Burri”
consta di n. 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.) e di n 3 unità di assistenti
amministrativi.
L’articolazione dei servizi amministrativi e generali che di seguito si propone, è stata predisposta
prendendo in considerazione le funzioni istituzionali che caratterizzano il nostro istituto e le
specifiche esigenze prospettate nel piano dell’offerta formativa.
SERVIZI COMPITI
Gestione contabile e
finanziaria – attività
negoziale
Retribuzione personale supplente,
Stipula contratti con enti pubblici, aziende e soggetti privati
ed esperti esterni, liquidazione compensi ad esperti esterni, liquidazione e
versamenti contributi e ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali,
redazione e inoltro F24EP.
Adempimenti fiscali e previdenziali (770,Irap, e-mens, DMA), anagrafe
delle prestazioni.
Richiesta CIG, DURC e adempimenti AVCP;
Tenuta schede finanziarie dei singoli progetti del POF, tenuta libri contabili
obbligatori: partitari entrate e spese e giornale di cassa, registro del c/c
postale e dei contratti spesa.
Documentazione giustificativa di bilancio.
Elaborazione Programma Annuale, Conto Consuntivo, mandati di
pagamento e reversali di incasso, monitoraggi e rilevazioni oneri al
Ministero.
Gestione alunni
Iscrizioni, trasferimento alunni, esami, rilascio pagelle, attestazioni e
certificati degli alunni, diplomi, esoneri, contributi facoltativi alunni,
infortuni alunni, assenze, tenuta fascicoli, viaggi, ecc.
Amministrazione
del personale
Stipula contratti assunzione, assunzioni in servizio, periodo di prova,
documenti di rito, certificati di servizio, autorizzazione esercizio libera
professione, decreti di congedo e aspettativa, inquadramenti economici
contrattuali e riconoscimenti dei servizi in carriere, procedimenti
pensionistici, tenuta dei fascicoli ecc.
Archivio e
protocollo
Tenuta del registro protocollo e archiviazione ecc.
Gestione del
magazzino
Tenuta degli inventari, discarico, passaggio di consegne, redazione
preventivi e acquisizione offerte, emissione buoni d’ordine, tenuta dei
registri di magazzino, contabilità di magazzino
110
Richiesta assistenti amministrativi
Vista la necessità di garantire il regolare svolgimento, il sostegno alla didattica ed ai progetti, l’assolvimento
dei compiti istituzionali, ivi comprese le relazioni con il pubblico, si richiede di considerare la possibilità di
incrementare nella dotazione organica aa.ss. 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018, l’assegnazione di 1
ulteriore unità di assistente amministrativo in modo da garantire un servizio efficiente.
Si ricorda, infatti, che l’istituto, essendo comprensivo, deve affrontare la complessità gestionale di 3 ordini
di scuola e che, sebbene il numero totale di alunni risulti essere esiguo rispetto ad altre realtà scolastiche,
le nuove norme gestionali ed amministrativo-contabili (ad es. la fatturazione elettronica, la trasparenza, la
segreteria digitale) impongono la necessità di lavorare ad un ritmo incalzante a causa dell’ingente apparato
burocratico.
Inoltre, il fatto che la già citata Legge di Stabilità (n. 190/2014) neghi la possibilità di sostituire gli assistenti
amministrativi, aumenta il rischio di far gravare il carico di lavoro sulle esigue unità rimanenti in servizio, ad
ognuna delle quali è stata affidata un’area di gestione.
Infrastrutture e materiali
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi prioritari esplicitati nella legge 107 e per perseguire
le priorità espresse del Rapporto di autovalutazione dell’Istituto, si manifestano i seguenti bisogni:
a) Manutenzione delle Lim presenti nelle 6 sedi ……………………………………………………………....€ 5.000
b) Attivazione del laboratorio scientifico del plesso di scuola secondaria di I grado € 2.000
c) Acquisto e installazione di N°11 LIM (n. 7 primaria Trestina, n. 2 primaria Badia, n. 1 primaria
Morra, n. 1 primaria S. Leo) ……………………........................................................................ € 17.000
d) Potenziamento delle biblioteche didattiche dei 6 plessi; costo previsto…………………………€ 3.000
e) Software e hardware segreteria digitale (acquisto e canoni annuali) …………………………...€ 6.000
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Formazione
L’Istituto programma un piano relativo alla formazione del personale docente sulla base delle
esigenze rilevate e delle priorità evidenziate, al fine di garantire un continuo miglioramento
dell’offerta formativa sul piano educativo e didattico, con particolare attenzione all’introduzione di
metodologie e strategie che consentano di potenziare ed innovare l’ambiente di apprendimento.
Inoltre è prevista anche la formazione del personale ATA in base alle esigenze organizzative della
scuola per promuovere funzionalità, sicurezza, trasparenza.
La formazione del personale docente
In conformità con l’art. 1 comma 12 della legge 107/2015, tenuto conto delle priorità e dei
processi declinati nel RAV di Istituto, il piano di formazione triennale 2016/2019 prevede i seguenti
percorsi:
• Formazione sulla Didattica per competenze, con particolare attenzione alle modalità di verifica e valutazione delle competenze trasversali non cognitive;
• Corsi di formazione sulla Didattica disciplinare, in particolar modo della matematica, per fornire aggiornamenti su nuove metodologie e promuoverne la sperimentazione e l’utilizzo nelle classi ;
• Formazione ed autoformazione sulla Didattica con le TIC per promuovere competenze specifiche nei docenti e conseguentemente implementare percorsi che vadano ad accrescere le competenze digitali e multimediali degli studenti;
• Ai sensi del D. Lgs. 81/2008, corsi di formazione, informazione e aggiornamento in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro
• Incontri di autoaggiornamento per la Documentazione dei percorsi realizzati durante ogni anno scolastico, per la diffusione e lo scambio di buone pratiche.
• Corso di formazione “Philosofy for children” per un primo approccio a questo progetto
educativo, fondato da Lipman, che ha l’obiettivo di fornire un arricchimento culturale e
soprattutto di migliorare le abilità della comprensione e dell’analisi, della soluzione dei
problemi. Modello metodologico di riferimento è la “comunità di ricerca”, attraverso un
confronto dialogico e l’articolazione di procedure euristico-riflessive . Gli Enti abilitati a fare
la formazione sono il CRIF di Roma con altre agenzie affiliate che possono rilasciare i titoli
riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.
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La formazione del personale A.T.A.
Per quanto riguarda la formazione del personale A.T.A. le attività di formazione dovranno andare
a:
• La digitalizzazione dei flussi documentali (D.S.G.A. e A.A.)
• Corsi di aggiornamento (almeno uno all’anno) sugli aspetti gestionali e amministrativi della
scuola (D.S.G.A. e A.A.)
• Ai sensi del D. Lgs. 81/2008, corsi di formazione, informazione e aggiornamento in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro
La formazione degli studenti
Ai sensi dell’art. 1 comma 10 della legge 107/2015, per gli studenti delle classi terze della scuola
secondaria di I grado, ogni anno l’Istituto organizzerà:
• Un corso di formazione, in orario curricolare, per promuovere la conoscenza delle tecniche
di primo soccorso.
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Attività extrascolastiche
Una delle finalità educative della scuola è quella di integrarsi ed interagire nel e con il territorio e
con tutte le agenzie, associazioni ed enti che in esso operano, per creare una comunità educante
che si prenda cura dei propri bambini e dei propri ragazzi, visti come cittadini a tutti gli effetti, i cui
diritti e bisogni vanno ascoltati con l’intento comune di dare risposte concrete ed efficaci.
In tale ottica l’Istituto oltre a programmare le attività educative e formative dell’anno scolastico, si
pone l’obiettivo di fornire opportunità educative anche nei periodi di sospensione delle lezioni,
tenendo conto naturalmente delle proprie risorse umane e finanziarie.
Pertanto mette a disposizione i locali della scuola per attività ricreative, culturali che rispondono
ad esigenze concrete dei ragazzi e della cittadinanza.
� SCUOLA DI MUSICA
Già da diversi anni i locali della scuola, sia secondaria che primaria, sono a disposizione di
scuole di musica per lezioni individuali e private, nei pomeriggi al termine delle lezioni.
� ATTIVITÀ SPORTIVE
Il Comune mette a disposizione delle Società Sportive la palestra della scuola secondaria di 1°
grado per allenamenti di gruppi di bambini e ragazzi, in orario antimeridiano dopo il termine
delle lezioni. Questa vicinanza fisica ha dato origine a collaborazioni con la scuola, attraverso la
realizzazione di attività di avviamento allo sport con le classi della scuola primaria, grazie
all’intervento e la disponibilità gratuita di esperti delle sopracitate Società Sportive.
� DOPOSCUOLA E CENTRO RICREATIVO
A partire dall’anno scolastico 2014/2015 è stata messa a disposizione un’aula della scuola
secondaria di Trestina per attività di “aiuto-compiti” per i ragazzi, organizzata dalla Cooperativa
La Rondine.
Dall’ a.s. 2015/2016, con una convenzione tra la Cooperativa ei Servizi Sociali del Comune, tutte
le attività del centro ricreativo “Il Marameo” si sono trasferite presso la scuola secondaria di 1°
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grado. Viene offerto un servizio di sostegno allo studio e ai compiti, seguito da attività ricreative
e sociali con orario dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Ospitare nella scuola il centro ricreativo consente di attivare contaminazioni a livello educativo
e didattico, inoltre offre la possibilità di scambi di informazioni su quei ragazzi e bambini che
evidenziano maggiori necessità di supporto, finalizzati a concordare strategie comuni più coese
e mirate.
∗∗∗∗∗
A partire dall’anno 2016 l’Istituto intende realizzare le seguenti attività nel periodo estivo, al
termine delle lezioni scolastiche, con particolare riferimento al mese di luglio, in collaborazione
con Associazioni e Cooperative del territorio:
� CENTRO ESTIVO SAN LEO BASTIA
Presso la scuola primaria e dell’infanzia di San Leo Bastia sarà organizzato il centro estivo con
attività ludico/ricreative e attività di lingua inglese e compiti delle vacanze, organizzato dalla
Pro-loco e gestito da operatori volontari del paese, in orario antimeridiano.
� LABORATORIO RECUPERO E POTENZIAMENTO TRESTINA
Presso la scuola primaria di Trestina sarà organizzato un laboratorio di recupero e
potenziamento per alunni che necessitano di approfondire e consolidare abilità e conoscenze
disciplinari, con particolare riferimento ad alunni stranieri per alfabetizzazione lingua italiana.
Le attività saranno organizzate da docenti della scuola che avranno dato disponibilità
volontaria.
� CAMPUS LINGUA INGLESE TRESTINA
Laboratorio intensivo di lingua inglese, con durata quindicinale, per alunni della scuola primaria e
secondaria di 1° grado, diversificati per livelli, presso la scuola primaria di Trestina, organizzato e gestito
dall’English Camp Company con esperti madrelingua, al fine di promuovere la conoscenza dell’inglese
attraverso esperienze ludico/ricreative e la comunicazione orale in lingua in una full immersion efficace
e propositiva.