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ISTITUTO COMPRENSIVO CHIOGGIA 3
scuola dell’Infanzia— scuola Primaria scuola Secondaria di 1° grado
UNA SCUOLA DI QUALITA’ NEL TUO AMBIENTE
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016-2019
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SALUTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Con il fascicolo del Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/19 desidero innanzitutto
rivolgere un cordiale saluto a tutte le famiglie degli alunni dell’ Istituto Comprensivo Chioggia 3,
nonché a tutte le Realtà con le quali l’Istituto si relaziona.
Il PTOF rappresenta un momento fondamentale nella vita di ogni scuola, in quanto ne definisce
l’identità curriculare ed organizzativa. Esso costituisce un vero e proprio “atto di indirizzo” che
impegna tutte le componenti scolastiche nei confronti degli “utenti” del servizio educativo e della
più ampia comunità sociale. La L. 107 del 13 luglio 2015 ha portato un profondo rinnovamento
agli obiettivi formativi che investono di un nuovo assetto la scuola italiana.
In qualità di Dirigente Scolastico della scuola dell’infanzia, della primaria e secondaria di I grado,
assumendone la realtà e la situazione, con spirito di responsabilità, attento all’evoluzione
ambientale e normativa, mi accingo a perseguire determinati obiettivi didattici e organizzativi
nell’interesse degli alunni, lavorando in sintonia con personale docente e amministrativo
collaborativo e preparato. L’impegno è forte, ma altrettanto forti sono l’interesse e le aspettative
che le famiglie nutrono nei confronti della scuola; altrettanto forti sono le motivazioni che ci
spingono a dare il meglio di noi stessi, secondo le proprie attitudini e capacità, nella distinzione dei
ruoli e delle funzioni, perché tutte le scuole del nostro Istituto Comprensivo devono essere luoghi
di formazione e di crescita, di promozione culturale, civile ed etica.
Grande e consolidato è il patrimonio di esperienze didattico-educative che hanno contrassegnato il
cammino delle nostre scuole e che hanno condotto a risultati soddisfacenti di istruzione e forma-
zione. Da questo punto possiamo trarre energie che ci sostengano nell’affrontare le inevitabili
difficoltà che incontreremo.
Sono convinta che la scuola deve migliorare per se stessa, qualunque sia il quadro economico e
geopolitico in cui è costretta a vivere, e questo può accadere solo in forza della qualità delle perso-
ne che vi operano, giacché sono le persone che fanno la differenza e che sono già di per sé agenti
di cambiamento.
Il nostro Istituto si contraddistingue per l’offerta di un servizio attento e rispondente ai bisogni del
territorio. Ha infatti guadagnato credito e affidabilità perché le famiglie hanno apprezzato la
solidità dei valori, su cui la nostra scuola ha ancorato la propria vita. E’ una scuola dotata,
motivata, aperta, con un obiettivo ben definito: quello di curare un’educazione e una formazione
all’altezza dei tempi, che pur non sono facili, accompagnando i bambini e i pre-adolescenti ”alla
maturazione globale fino alle soglie dell’adolescenza” come riportano le Indicazioni Nazionali.
Ricordo come la scuola rappresenti una grande opportunità per la crescita dei nostri figli, per
imparare cose nuove, per intuire quanto ricca di stimoli possa essere la vita, per capire i valori che
davvero contano e per riconoscere nelle altre persone un tesoro di cui anche noi siamo
responsabili.
La nostra scuola, con la sua offerta formativa, suggerisce un progetto di vita che getta le basi per
affrontare in modo positivo le esperienze successive di istruzione e formazione ed in particolare
di vivere con responsabilità l’inserimento nella vita familiare, nella realtà sociale e civile.
Non verrà sicuramente trascurato da chiunque lavori in codesta Istituzione Scolastica, di persegui-
re l’obiettivo principe di rendere la scuola un ambiente sereno per tutti i bambini e i ragazzi, un
ambiente che offra una reale opportunità di crescita intellettuale e morale.
Un cordialissimo saluto
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Sandra Zennaro
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PREMESSA
La Legge 107\2015 art.1 comma14 nel modificare l’art.3 del DPR n.275 definisce il Piano triennale
dell'offerta formativa- PTOF come: “ il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche il quale esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.” Il piano e'
coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale
dell'offerta formativa.” Dall’anno scolastico in corso, tutte le istituzioni scolastiche sono invitate a stendere
un piano, una progettazione dell’offerta formativa, da sviluppare nell’arco di un triennio. Tale Piano
rappresenta lo spazio che ogni istituto si deve creare per affrontare azioni di ricerca e di sviluppo didattico-
educativo calati nel contesto di riferimento, predisponendo interventi di miglioramento. L’anno in corso
costituisce un anno di transizione. Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è affiancato e integrato
dal RAV (Rapporto di Autovalutazione) e dal Piano di Miglioramento. Tali documenti determinano un
cambiamento sostanziale nella Scuola dell’Autonomia e, attraverso un’azione di progettazione complessa,
accompagnano gli Istituti nella definizione di percorsi di miglioramento e nell’organizzazione di progetti da
avviare all’interno dei singoli Istituti. La Scuola Italiana si affaccia ai nuovi scenari all’insegna
dell’innovazione e del miglioramento. L’Innovazione ha insita in sé la creatività, uno stile di pensiero che,
basandosi sulla realtà, trova nuovi utilizzi, nuovi strumenti, nuove tecniche di impiego. L’innovazione deve
accompagnarsi a iniziative di miglioramento, nelle quali cercare di migliorare ciò che si fa già, pur
facendolo già bene. La Scuola, come s’intuisce, assume una valenza trasformazionale, mette in atto una
leadership trasformazionale, attuando un processo che trasforma in maniera incisiva le persone; utilizzando
la valutazione come strumento di rilevazione dei bisogni. La Scuola deve interpretare anche una leadership
democratica indispensabile per il coinvolgimento di tutti gli attori, per la condivisione e per il
raggiungimento di valori di efficacia.
Il Piano dell’Offerta Formativa, essendo l’espressione dell’identità educativa di ogni istituto è redatto dal
Collegio dei Docenti per una migliore e maggiore produttività del servizio scolastico e per una definizione
coordinata, unitaria e coerente degli interventi educativi, ma, per la promozione delle finalità e per una
gestione democratica e condivisa, si conta sulla collaborazione e sul coinvolgimento delle famiglie, di enti
e associazioni presenti sul territorio e sulle offerte educative provenienti da agenzie esterne, purché
firmatarie di protocolli d’intesa o di convenzioni con la Direzione Scolastica Regionale, con l’ U.S.T. di
Venezia o con il nostro Istituto scolastico autonomo. Il PTOF è, quindi, un patto educativo che viene
stabilito tra l’Istituto e il Territorio. La nostra Offerta mira a creare una ‘Scuola aperta a tutti’, cioè una
scuola che, forte del valore di “glocalizzazione”, riesca e fondere le specificità del territorio a quelle che
sono le caratteristiche del processo di globalizzazione. Le Nuove Tecnologie e le Nuove Conoscenze
contribuiscono enormemente a creare un gap tra coloro che possono accedervi e coloro che sono meno
fortunati. L’IC Chioggia 3, attraverso la propria azione con gli alunni e le famiglie, mira a offrire occasioni
formative per cui si giunga a un’uguaglianza di opportunità di successo valorizzando le diverse peculiarità
e i diversi talenti. La formazione con i genitori incentra l’attenzione sui soggetti coinvolti, facilitando
azioni d’interdipendenza positiva, di valorizzazione delle problematiche comuni e delle soluzioni
condivise. Partendo da una visione complessa e non lineare della società, e quindi anche dell’educazione, il
nostro istituto cerca di sopperire alla parcellizzazione dei saperi, imposta dalle discipline, predisponendo un
curricolo basato sulle competenze, adottando una valutazione in contesto, autentica e condivisa, attenta al
valore oggettivo, soggettivo e intersoggettivo del processo educativo.
Il destinatario privilegiato del PTOF è l’alunno, il cittadino di domani, considerato come persona
appartenente a una comunità che apprende, qual è la comunità scolastica con tutti i suoi attori. Il macro
gruppo dell’istituto si pone come un grande gruppo in progress, che si costruisce dalle interazioni tra
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soggetti . La governance scolastica dell’IC Chioggia 3 è di tipo democratico, si segue un approccio socio-
costruttivista e si perseguono obiettivi utili e idonei al miglioramento sociale.
I principi che lo caratterizzano sono:
formazione\autoformazione
inclusione\personalizzazione\pari opportunità
ambienti d’apprendimento
continuità\accoglienza
dialogo\ascolto\open-mindness
contestualizzazione
corresponsabilità
critica\problem solving\co-costruzione.
CONTESTO AMBIENTALE
Buona parte del nostro Istituto opera nel cuore di Borgo San Giovanni, all’interno della cosiddetta
cittadella scolastica, ed è composto da: scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado.
Si tratta di un quartiere che si è sviluppato negli anni ’70, ospita famiglie di diversa estrazione sociale
impiegate in differenti attività lavorative. Nel corso degli anni si è verificato un ricambio generazionale che
ha apportato nuova linfa alle nostre scuole.
Inoltre il trovarsi all’interno della cittadella scolastica risulta pratico alle famiglie provenienti anche da altri
quartieri della città, per la comodità di poter accompagnare figli di età diverse nei vari ordini di scuola qui
dislocati. Oltre a questo fatto di ordine pratico, la scelta dell’IC Chioggia 3 è dovuta alla rispondenza tra il
Piano dell’Offerta Formativa e le richieste del contesto territoriale d’appartenenza.
Fanno parte dell’Istituto Comprensivo anche i plessi di Valli di Chioggia: scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di 1° grado.
La frazione si caratterizza urbanisticamente sia come centro rurale che come centro residenziale in forte
espansione edilizia, che richiama famiglie dal centro storico di Chioggia. Dal punto di vista economico e
lavorativo, l’attività agricola viene svolta dalla fascia più anziana d’età, mentre le giovani generazioni sono
impiegate prevalentemente in attività artigianali o edilizie, attualmente settori che risentono della crisi
economica. Le relazioni sociali si sono sempre intessute attorno alla parrocchia, ma in questi anni anche la
nuova palestra è diventata una grande opportunità per attività sportive e di aggregazione.
Frequentano l’I.C. Chioggia 3 anche ragazzi provenienti dalle frazioni di Ca’ Bianca, Ca’ Pasqua, Ca’ Li-
no, Santa Margherita e Conche, zone agricole che negli ultimi anni hanno visto l’insediarsi di molte
famiglie trasferitesi dal centro storico, ma che mantengono uno stretto rapporto con esso sia per motivi di
lavoro che relazionali.
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FINALITA’ EDUCATIVE DELL’ISTITUTO
Il sistema scolastico italiano assume, come orizzonte di riferimento verso cui tendere, il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 Dicembre 2006).
“La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso
proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad
apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la
rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli
strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei
quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012).
Una delle finalità principali dell’IC Chioggia 3 è quella di favorire e facilitare l’apprendimento, inteso
nel senso di accrescimento di un processo grazie al quale un individuo assimila informazioni, idee e valori
e quindi acquisisce conoscenze, per sviluppare abilità e competenze. Apprendere è un’azione che comporta
sforzo e fatica, richiede una buona motivazione, nonché la partecipazione attiva del soggetto. Le attività
di apprendimento perciò devono mirare allo sviluppo di competenze che coinvolgano tutte le dimensioni
della persona: il sapere, il saper fare, il saper essere, il voler fare, il poter fare, l’essere messo in condizione
di fare e il saper stare insieme con gli altri. Si cercherà di operare in modo che gli alunni imparino a
utilizzare tutte le risorse a loro disposizione, nel presente e nel futuro, guidandoli nella comprensione e
nella critica dei messaggi provenienti dalla scuola, dai media e dalla società. Per raggiungere al meglio tale
finalità si ritiene fondamentale partire da azioni di formazione, ma soprattutto, di autoformazione dei
docenti che devono rispondere al meglio alle richieste degli alunni e del territorio. Docenti formati sono in
grado di supportare i processi d’apprendimento dell’età evolutiva facendo del proprio ‘viaggio’
professionale un percorso di apprendimento permanente (Lifelong Learning).
L’Istituto Comprensivo Chioggia 3 si propone di porre particolare attenzione ai percorsi di apprendimento
così da perseguire le seguenti finalità:
creare le basi per imparare ad imparare e per sviluppare abilità organizzativo-decisionali;
creare comunità d’apprendimento e professionali attraverso azioni di formazione e autoformazione;
creare ambienti d’apprendimento;
sviluppare competenze tecnologiche e informatiche (l’IC è centro Certipass di EIPASS1)
sviluppare competenze di cittadinanza attiva;
sviluppare competenze comunicativo-espressive;
sviluppare competenze logico-scientifiche.
sviluppare la conoscenza del sé nelle dimensioni cognitiva, emotivo-affettiva, socio-relazionale, auto-
regolativa, etica e critica;
acquisire abilità di lettura (codifica e decodifica), comprensione, rielaborazione e produzione di
“esperienze” della vita quotidiana;
promuovere il senso del rispetto del Sé e dell’Altro, privilegiando il rapporto dialogico;
1 CERTIPASS è l’Ente erogatore dei programmi internazionali di certificazione delle competenze digitali EIPASS.
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sviluppare competenze nel porre e risolvere situazioni problematiche (problem solving) per gestire
il cambiamento.
Tali finalità sono indirizzate alla costruzione di un itinerario educativo/formativo che, nel rispetto e nella
valorizzazione delle diversità, permetta a ogni singolo alunno il raggiungimento del successo formativo
attraverso compiti significativi; il successo formativo costituisce la mission di questo I.C. insieme allo
sviluppo completo, armonico e migliorativo della persona.
Per perseguire la mission che si è posto, l’IC Chioggia 3 ha intravisto nella comunicazione la chiave di
lettura e lo spazio da presidiare. Per rispondere a una società sottoposta a una tempesta d’informazioni, a un
surplus di notizie, mai come ora è stato necessario soffermarsi sul tema della comunicazione. All’interno del
curricolo in verticale, predisposto a inizio anno scolastico, si è analizzato questo” termine ombrello” in
molte delle sue sfaccettature: linguistica, delle educazioni, logico-matematica e digitale. Sviluppare abilità e
competenze in ambito comunicativo permette di fronteggiare l’information overload a cui si è sottoposti
quotidianamente. La risposta a tali esigenze la si trova in:
Information Literacy: capacità di ricercare, valutare, organizzare e classificare le informazioni,
Media Literacy: capacità di analisi, di scrittura e di lettura dei media,
Competenza digitale: abilità di codifica, decodifica, rielaborazione e critica dei media e delle Nuove
Tecnologie.
La realizzazione di un curricolo in verticale è garanzia di continuità sia in orizzontale sia in verticale, esso
aiuta a uscire dalla parcellizzazione del sapere, condizione che spesso le logiche disciplinari impongono, per
entrare in una terra comune data dall’interdisciplinarietà, dalle metodologie e dalle competenze chiave.
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COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI DEL
4 SETTEMBRE 2012
Completato il primo ciclo d’istruzione, lo studente è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con
responsabilità, le situazioni di vita tipiche della sua età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità
in tutte le sue dimensioni:
ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e rispetto reciproco.
interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
si impegna a portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme agli altri.
Al termine della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°grado, vengono fissati i traguardi per lo
sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza e alle discipline.
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze e per la
loro certificazione (CM 10\2015). L’Istituto ha aderito dall’a.s. 2014\’15 alla sperimentazione del
modello di certificazione di competenze per le classi 5 ^ Primarie e 3^ Secondarie di 1grado.
Nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006 ( 2006/962/CE )
si definiscono le otto competenze-chiave:
comunicazione nella madrelingua
comunicazione nelle lingue straniere
competenza matematica, in campo scientifico e tecnologico
competenza digitale
imparare a imparare
competenze sociali e civiche
senso di iniziative e imprenditorialità
consapevolezza ed espressione culturale
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METODOLOGIE DI RIFERIMENTO
Nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, vengono individuate alcune impostazioni
metodologiche, quali:
valorizzazione delle esperienze e delle conoscenze degli alunni,
metodologie inclusive e di personalizzazione,
problem solving,
apprendimento cooperativo,
metodologie metacognitive (promuovere la consapevolezza delle proprie
strategie apprenditive),
metodologie laboratoriali,
peer to peer,
brainstrotming,
learning in doing,
compiti significativi.
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VALUTAZIONE
La valutazione è finalizzata alla formazione integrale della persona. Il Collegio dei Docenti ha stabilito,
sia per la scuola Primaria sia per la Secondaria di 1°grado, la scadenza quadrimestrale della valutazione, la
quale dovrà scaturire dalla conoscenza della situazione complessiva dell’alunno e dai risultati delle verifiche,
sistematicamente comunicati alle famiglie tramite il libretto scolastico e il colloquio individuale.
La valutazione è un processo utile a rilevare ciò che un alunno sa e ciò che sa fare con ciò che sa. In tale
processo che assume un valore formativo l’alunno è soggetto protagonista. Si predisporranno prove comuni
per rilevare i progressi degli alunni e il valore aggiunto dato dalla scuola. Le prove interne, insieme alle
prove esterne INVALSI, saranno costruite per individuare lo sviluppo di competenze e saranno
accompagnate da osservazione diretta e da questionari, focus group e altre azioni d’indagine per verificare e
valutare l’impatto dell’IC sulle famiglie e sul territorio.
Si valuteranno i seguenti ambiti:
progressi nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza;
partecipazione alle attività (di tutti gli attori) ;
metodo di lavoro;
impegno;
rendimento scolastico;
pensiero critico;
problem solving;
rapporti con i compagni e con gli insegnanti;
impatto sul territorio;
rispondenza dell’offerta formativa.
Anche per la scuola dell’Infanzia l’attività di valutazione risponde a una funzione di carattere puramente
formativa, orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità dei bambini.
Apprendimenti e competenze vengono verificati attraverso l’osservazione diretta, utilizzando strumenti quali
la documentazione didattica prodotta dagli alunni e la realizzazione di videoregistrazioni e foto, oltre a prove
strutturate.
Lo spirito che promuove l’azione di valutazione parte dalla funzione di processo sociale che mette in
relazione soggetti, per questo motivo la relazione che si instaura tra le parti coinvolte non è univoca bensì
reticolare: docente-docente, docente-alunno, alunno-alunno, scuola-famiglia, famiglia-territorio, territorio
locale-territorio nazionale.
L’IC Chioggia 3 dà grande importanza alla valutazione interna ed esterna in una condizione sia diacronica che
sincronica, in una funzione di accountability (rendicontazione sociale) data sia dai dati INVALSI, sia dalla
stesura\pubblicazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione) sia dai Piani di Miglioramento. La valutazione
è una fase fondamentale in un processo di sviluppo fondato su metodologie scientifiche attente alla persona, è
un momento di autoriflessione sul pregresso, sul processo e sugli obiettivi, svolge funzione di
orientamento operando sui Learning Outcomes (aspettative della scuola che riceve riguardo agli obiettivi
d’uscita della scuola che precede) .
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DIDATTICA INCLUSIVA: I DSA- BES
Il corpo docente del nostro Istituto crede fortemente che il compito primario di ogni scuola debba essere il
successo formativo di tutti gli studenti, pertanto vengono dedicate ampie risorse al supporto anche degli
alunni DSA - BES.
Che cosa sono i DSA
I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) sono definiti dall’Istituto Superiore di Sanità come disturbi,
causati da alterazioni neurobiologiche, che coinvolgono uno specifico dominio di abilità: la lettura, in termini
di velocità e correttezza per la dislessìa; la scrittura, in termini di competenza ortografica per la disortografia;
la scrittura, in termini grafici e di abilità grafo-motoria per la disgrafia; le abilità di comprendere e operare
con i numeri per la discalculìa. Se le prestazioni deficitarie riguardano più aree, si parla di DSA misto.
Rimane invariato il funzionamento intellettivo generale: questi disturbi interessano solamente le competenze
strumentali degli apprendimenti scolastici, non il processo conoscitivo in sé.
Risorse attivate nella nostra scuola
Sensibilizzazione generale. Riguarda la “cultura” dell’ inclusione che interessa tutte le componenti
scolastiche: DS, docenti e non docenti, studenti e famiglie.
Formazione e aggiornamento del personale, attraverso corsi di aggiornamento, master, corsi di
perfezionamento, pubblicazioni, convegni.
Flessibilità didattica, in accordo con la nota del MIUR n. 2805 del 11/12/2015, mediante l’adozione di
strategie che favoriscano una personalizzazione e una individualizzazione dell’apprendimento, quali:
didattica fondata sull’apprendimento cooperativo
didattica laboratoriale
didattica metacognitiva, che guida gli alunni a una maggiore consapevolezza del proprio modo di
operare nell’attività di studio, dei propri punti di forza e di debolezza, e all’applicazione di
metodologie di studio adatte alla proprie caratteristiche.
Modalità peer to peer
Problem solving
Modalità di lavoro su classi aperte e gruppi di livello.
Progetti di supporto per alunni con DSA e difficoltà scolastiche. Sono stati attivati progetti di supporto
didattico per alunni con DSA o altre difficoltà scolastiche; sono presenti un referente DSA per la scuola
primaria e tre referenti DSA nella Scuola Secondaria di primo grado rispettivamente per le classi prime, per le
classi seconde e terze.
Che cosa sono i BES
Il concetto di B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali) è riferito a particolari bisogni educativi di tutti gli alunni
che, per varie cause, presentano situazioni di difficoltà in ambito scolastico tali da richiedere un intervento
individualizzato. I normali bisogni educativi, quali, ad esempio l’acquisizione di conoscenze, abilità,
competenze, sono detti speciali se il loro raggiungimento risulta problematico per lo studente, in termini di
apprendimento, per le più diverse motivazioni, indipendentemente da una eventuale causa organica o
psicofisica.
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La direttiva del 27 dicembre 2012 include tra i BES le seguenti categorie:
1. Le disabilità, regolate dalle Legge104/92
2. I DSA, quali dislessìa, disgrafìa, disortografìa, discalculìa, regolati dalla Legge 170/2010
3. Altri disturbi evolutivi specifici,quali il deficit del linguaggio verbale, il deficit della coordinazione
motoria, il disturbo non verbale, l’ADHD, il Funzionamento Intellettivo Limite
4. I disturbi dell’età evolutiva (disturbi d’ansia, dell’umore, del comportamento)
5. Le situazioni di svantaggio socio-culturale, linguistico, economico, familiare, affettivo, psicologico
Normativa di riferimento
Legge n.170, 8 ottobre 2010 – Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico
Decreto Ministeriale 12 Luglio 2011, n. 5669
Linee Guida per il Diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di
apprendimento allegate al Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011
Circolare n. 108, 27 dicembre 2012 – Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica
C.M. n. 8, 6 marzo 2013 – Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
Indicazioni operative
È da ricordare che una buona didattica per gli alunni con DSA-BES è una buona didattica per tutti, perché
anche questi studenti presentano le stesse esigenze di motivazione e partecipazione, di personalizzazione e/o
individualizzazione, che sono proprie di ogni ragazzo, quali che siano le caratteristiche del proprio processo di
apprendimento.
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PROGETTI STRUTTURALI
L’IC Chioggia 3 ha individuato all’interno del curricolo in verticale, in fase di elaborazione del RAV e del
Piano di Miglioramento alcune linee utili a svolgere azioni di progettazione mirata al conseguimento delle
finalità e della mission poste. Da quest’anno scolastico l’IC è entrato a far parte della Rete Dialogues2, tale
percorso è inserito in un progetto europeo, Face To Faith, che punta al dialogo e alle varie forme di
scrittura come strumento per comunicare culture, pensieri, relazioni, percezione del proprio sé e dell’altro.
Altro progetto strutturale è la certificazione EIPASS, l’IC è centro Certipass, per questo verranno
privilegiati tutti quei percorsi rivolti alla formazione informatica certificabile e certificata utile per il primo
ciclo d’istruzione.
Legato a quest’ambito troviamo l’area riservata al Coding, tale ‘ambiente’ aggiunge all’informatica il valore
di programmazione di eventi e di informazioni utili a progettare programmi e sequenze di essi.
A supporto e ad attribuzione di valore aggiunto troviamo i progetti che sviluppano la competenza digitale e
la competenza di cittadinanza. Tali ambiti costruiscono e abitano le aree interdisciplinari, metodologiche,
sociali, formative e di coesione del percorso di formazione intrapreso dall’IC.
Altri ambiti di progettazione strutturale sono vissuti da progetti nell’area espressiva quali: teatro, musica,
arti figurative e motorie.
I progetti strutturali proposti sono corrispondenti allo sfondo integratore della comunicazione e sono
legati a richieste fatte in ambiente europeo e nazionale di partecipazione a domande di contributi e alla
partecipazione a progetti riguardanti l’implementazione di strutture tecnologiche e di valutazione. Allo stato
attuale, proprio grazie alla competenza sviluppata attraverso azioni di formazione\autoformazione, sono
stati assegnati i seguenti progetti: PON Infrastrutture e Reti3, Valutazione e selezione per finanziamento
Progetti previsti dal DM 435 (Sistema Nazionale di Valutazione)4.
L’azione di progettazione è ritenuta fase fondamentale per un’azione strategica, efficace, efficiente, fattibile,
valutabile, quantificabile e realizzabile dell’intervento educativo-formativo. La progettazione è un processo
caratterizzante della scuola dell’Autonomia e impone alla comunità professionale una visione d’insieme e
azioni nel breve, nel medio e nel lungo termine. Costituisce un evento scientifico composto da fasi
condivise, monitorabili e identificative di ogni istituto. La progettualità costituisce il connubio tra i livelli di
prestazione stabiliti a livello nazionale uniti a risorse e vincoli imposti dal contesto locale. La progettazione
non rappresenta un fatto episodico ma è fondamento di una cultura del saper progettare, un lavoro
d’architettura educativo\formativa che agisce sull’individuo e sui cittadini del futuro.
Altro progetto strutturale caratterizzante riguarda l’inclusione, l’I. C. Chioggia 3 si propone una
progettualità finalizzata allo sviluppo di competenze, oltre che cognitive, anche emotive e relazionali, quelle
competenze vitali, indispensabili per un miglior adattamento alle variegate situazioni che si incontrano
quotidianamente e per il raggiungimento del benessere psicofisico che l’Organizzazione della Sanità (OMS)
definisce life-skills. Si sviluppano laboratori finalizzati all’inclusione, alla riduzione della dispersione
scolastica, al controllo degli stati emotivi e dei comportamenti a rischio. Per un’azione più efficace vengono
attivate collaborazioni con le realtà del territorio che operano in questo settore, quali la ULSS 14 di
Chioggia e il privato sociale.
L’I.C. Chioggia 3 partecipa al progetto di ricerca-azione Il diario della salute, attività e materiali rivolti a
2 https://retedialogues.it/ 3 http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/avvisi2015 4 http://www.istruzioneveneto.it/wpusr/wp-content/uploads/2015/12/DRVE-15482-01122015-DD-937.pdf
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ragazzi tra 12 e 13 anni, a genitori e insegnanti. Si tratta di un percorso didattico per riflettere su
atteggiamenti e comportamenti che possono compromettere il benessere e lo stato di salute dei ragazzi.
In accordo con il RAV, l’inclusione e il supporto agli alunni con DSA e/o BES viene realizzato mediante
l’attivazione di progetti strutturali mirati. E’ fondamentale l’individuazione precoce delle situazioni a
rischio, fin dal primo periodo di scuola all’inizio della prima media, nonché il monitoraggio dei casi già
noti, sulla base dei risultati dei test d’ingresso e delle prime verifiche. Il supporto degli alunni con DSA si
realizza innanzitutto nel lavoro in classe mediante strategie didattiche flessibili, a cui si affianca un Progetto
di potenziamento delle abilità di studio, strutturato in almeno dieci incontri pomeridiani tra insegnanti e
studenti. Il percorso di intervento è condotto da docenti che hanno seguito una formazione specifica sulla
didattica per i DSA (master di I livello), viene condotto in piccolo gruppo e a classi aperte. Gli alunni
vengono guidati ad una maggiore consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, ad acquisire
strategie di studio e a selezionare quelle adeguate alle loro caratteristiche personali e quelle più adatte a
compensare le loro problematiche. I ragazzi vengono anche supportati nell’organizzazione del lavoro e nello
studio assistito. Un questionario di autovalutazione sul proprio metodo di studio, somministrato prima e
dopo intervento, serve a evidenziare l’efficacia dell’azione.
Progetto triennale animatore digitale
Premessa
Il 27 ottobre 2015, con decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, prot. n.851, è stato adottato il PNSD,
ovvero il Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
I riferimenti normativi sono i seguenti:
legge 13 luglio 2015, n. 107: ha previsto l’adozione del Piano
nazionale per la scuola digitale al fine di introdurre, nel mondo della
scuola, azioni e strategie dirette a favorire l’uso delle tecnologie
nella didattica e a potenziare le competenze dei docenti e degli
studenti nel campo del digitale;
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435: ha stanziato risorse per
l’organizzazione, a livello capillare su tutto il territorio nazionale, di percorsi di formazione diretti concretamente a
favorire un pieno sviluppo del processo di digitalizzazione delle scuole attraverso l’animatore digitale, un docente
individuato sulla base della normativa vigente nell’ambito di ciascuna istituzione scolastica.
L’art. 31 di suddetto DM indica in maniera dettagliata le azioni che lo Stato ha intenzione di intraprendere per preparare
le varie istituzioni e il personale in servizio a rispondere a una società rivolta al digitale. All’interno di ogni Istituzione
si ha la possibilità di individuare la figura di un animatore digitale che avrà il compito di costruire un piano pluriennale
proprio allo scopo di “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate
all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola
digitale”5.
5 http://www.istruzione.it/allegati/2015/prot17791_15.pdf
14
Il profilo dell’animatore digitale è ben definito nell’azione 28 del PNSD, in tale azione si dichiara che l’animatore, il
DS e il DSGA rappresenteranno una sinergia di forze utili alla diffusione dell’innovazione a scuola.
I temi dell’innovazione verteranno su tre ambiti:
FORMAZIONE INTERNA: fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, sia
organizzando laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un formatore), sia animando e
coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività formative, come ad esempio quelle
organizzate attraverso gli snodi formativi;
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,
anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura
digitale condivisa;
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili
da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola
si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure6.
AMBITO
FORMAZIONE INTERNA
Prima annualità
Interventi Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il collegio dei
docenti,
coordinamento di iniziative di formazione base per l’uso di software utili alla
didattica,
coordinamento di iniziative di formazione rivolte agli alunni sull’alfabetizzazione
digitale (EIPASS junior),
coordinamento di iniziative di formazione base per l’uso della LIM
formazione base, per i docenti, sulle metodologie e sull’uso di ambienti per la
didattica digitale,
coordinamento di azioni rivolte al coinvolgimento del maggior numero di docenti
all’utilizzo delle Nuove Tecnologie come modalità di comunicazione,
coordinamento ad azioni di scrittura digitale da svolgere tra Reti di scuole,
coordinamento di azioni di ricerca-azione sul valore della valutazione tra Reti di
scuole,
partecipazione alla realizzazione di progetti utili alle richieste di fondi strutturali
europei e non.
Seconda annualità
Formazione più specifica sulle metodologie e sull’uso di ambienti per la didattica
digitale,
coordinamento di iniziative di formazione rivolte agli alunni sull’alfabetizzazione
digitale (EIPASS junior),
formazione per gli alunni e le famiglie sulla cittadinanza digitale,
diffusione di didattica cooperativa e collaborativa,
elaborazione, monitoraggio e valutazione di dati risultati da questionari,
partecipazione alla realizzazione di progetti utili alle richieste di fondi strutturali
6 Piano Nazionale Scuola Digitale PNSD
15
europei e non.
Terza annualità
Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità,
realizzazione di programmi formativo sul digitale a favore di alunni, docenti,
famiglie e comunità,
coordinamento di iniziative di formazione rivolte agli alunni sull’alfabetizzazione
digitale (EIPASS junior),
uso dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di questionari) e
rendicontazione sociale (monitoraggio),
partecipazione alla realizzazione di progetti utili alle richieste di fondi strutturali
europei e non.
AMBITO
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Prima annualità
Interventi Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale
implementazione,
selezione e presentazione di Siti dedicati all’utilizzo di App, software e Cloud per la
didattica,
presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti
Media education,
coordinamento di iniziative digitali per l’inclusione,
costruire curricolo in verticale per le competenze digitali, nell principio della
trasversalità e dell’interdisciplinarietà.
Seconda annualità
Cittadinanza digitale,
costruzione di curricola digitali,
sviluppo del pensiero computazionale,
introduzione al coding.
Terza annualità
Aggiornamento del curricolo di tecnologia,
fare coding attraverso software dedicati (Scratch),
educare al saper fare, alla creatività e alla manualità,
risorse educative aperte (OER) e a costruzioni di artefatti digitali.
AMBITO
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Prima annualità
Interventi Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici,
Coinvolgimento dei docenti e degli alunni nell’innovazione.
Seconda annualità
Realizzazione di iniziative di sviluppo degli ambienti d’apprendimento,
Collaborazione diretta con le figure strumentali che si occupano del sito e delle
Nuove Tecnologie.
Terza annualità
Nuove modalità di educazione ai media, con i media e attraverso i media,
Collaborazione diretta con le figure strumentali che si occupano del sito e delle
Nuove Tecnologie.
16
Flessibilità didattica e organizzativa
La costruzione di un curricolo in verticale basato sulla comunicazione ha permesso ai diversi ordini di scuola
che compongono l’IC Chioggia 3 di elaborare alcune riflessioni pedagogiche, didattiche, metodologiche e
organizzative comuni. La progettazione di un itinerario educativo, dalla scuola dell’infanzia fino alla
secondaria di I grado, ha posto le condizioni per la creazione di ambienti d’interazione e di condivisione,
efficaci a operare scelte condivise in assoluta autonomia. I principi fondanti sono l’apertura a dialoghi
interdisciplinari e la continuità effettiva.
L’orario curricolare per la scuola secondaria di I grado, dall’anno scolastico 2016\2017, offre alle famiglie la
possibilità di poter usufruire di un orario distribuito in cinque giorni settimanali, anziché in sei, con entrata
alle ore 8.00 e uscita alle ore 14.00.
L’offerta formativa, che si svolge in orario extracurricolare, prevede proposte che spaziano da:
potenziamento della lingua inglese, già dalla scuola primaria,
alfabetizzazione delle competenze informatiche con la possibilità di certificazione EIPASS,
recupero degli ambiti logico-matematici, problem solving e linguistici
potenziamento degli ambiti logico-matematici, problem solving e linguistici.
Utilizzando l’organico potenziato, si intende avviare percorsi utili all’orientamento già dalla scuola primaria a
partire dal prossimo anno scolastico.
L’IC Chioggia 3 nel POF e nel RAV, e successivamente nel PTOF e nel Piano di Miglioramento, ha definito come
propria mission il raggiungimento del successo formativo, attraverso la valorizzazione delle diversità degli alunni,
operando e valutando per competenze. Nell’a.s 2015\16 si è definito insieme, tra tutti gli ordini di scuola presenti, il
curricolo in verticale, tale documento trova il proprio ‘sfondo integratore’ nella comunicazione e nello sviluppo della
competenza digitale, attraverso una progettazione trasversale e interdisciplinare. Questo contesto educativo, che si
adopera all’apertura e al mettersi in gioco, rende possibile un’apertura e un dialogo tra ordini, tra plessi, tra docenti, tra
persone che appartengono alla comunità scolastica e all’ambiente in cui si trova l’istituto.
Piano triennale di formazione docenti
1^ annualità 1. Autoformazione
a) Costruzione curricolo un verticale
b) Programmazione per competenze
c) TIC – Comunicazione
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2. Formazione: Inclusione
2^ annualità 1. Autoformazione
a) Programmazione per competenze
b) Metodologie
c) TIC – Comunicazione
d) Formazione con i genitori
2. Formazione: Verifica e valutazione
3^ annualità 1. Autoformazione
a) Programmazione per competenze
b) Verifica e valutazione
c) Portfolio e orientamento
d) Formazione con i genitori
e) TIC – Comunicazione
Processi - Pratiche gestionali e organizzative
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
La scuola ha definito la propria mission e le priorità, la loro condivisione nella comunità scolastica e con le
famiglie e il territorio è un aspetto di qualità e di significatività comunicativa, oltre che sostanziale, sul quale
l’IC Chioggia 3 sta lavorando attraverso progetti ministeriali quali Valutazione e selezione per finanziamento
Progetti previsti dal DM 435 (SNV). Il controllo e il monitoraggio delle azioni avranno modo di essere
strutturati in modo organico e sistematico. Le risorse economiche e materiali sono convogliate nel
perseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto in linea con la mission dell’IC e afferenti ai progetti
strutturali. La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico
e professionale degli studenti.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
L’IC Chioggia 3 promuove iniziative di formazione\autoformazione per i docenti. Le proposte partono dai
bisogni formativi dei docenti, tenendo presenti indagini svolte per rilevare i nuovi bisogni e progettare attività
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formative maggiormente rispondenti alle esigenze. A inizio a. s. 2015\2016 si sono svolti incontri di
autoformazione che hanno permesso la costruzione del curricolo in verticale e lo sviluppo di un lessico
comune. Prossimamente e in futuro si svolgeranno altri incontri con relatori interni ed esterni riguardo
l’inclusione, la valutazione, le metodologie, gli ambienti d’apprendimento e altri ambiti che il collegio
reputerà utile approfondire e condividere. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti,
quali: Commissione curricolo in verticale e format didattico-formativi, Commissione PTOF e
Autovalutazione d’Istituto, Commissione Inclusione, Commissione Innovazione (L 107\2015 e
contestualizzazione). Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, ma soprattutto sono
presenti momenti di condivisione. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è utile alla creazione
della Comunità Professionale. La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali,
valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso
percorsi di recupero e potenziamento.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
L'IC è aperto a collaborazioni con enti esterni, università, associazioni che possono essere utili a migliorare
l'offerta formativa e che possono servire a operare significativamente sul micro e macro contesto. Tali azioni
e collaborazioni necessitano di avere maggior divulgazione. L'istituto impiega iniziative e risorse umane per
cercare di coinvolgere i genitori nella vita scolastica riscuotendo risultati positivi in ambiti relativi alle
comunicazioni sui singoli alunni o sulla classe e riguardanti la vita e le problematiche della scuola. L’IC offre
un ambiente di apprendimento innovativo, ha cura degli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del
lavoro d'aula.
Individuazione di priorità e traguardi
Esiti degli studenti Descrizione delle priorità Descrizione dei traguardi
Risultati scolastici
Potenziamento del successo
formativo per tutti gli alunni (con
priorità in ambito linguistico-
inglese, scientifico-matematico,
digitale).
Offerta di maggiori possibilità
didattico-metodologiche per gli alunni
con difficoltà d'apprendimento.
Incremento delle occasioni di
formazione e autoformazione dei
docenti
Potenziamento d’incontri di
formazione\autoformazione dei
docenti interni (curricolo in verticale,
criteri di valutazione condivisi,
metodologie inclusive)
Competenze chiave e di
cittadinanza
Capacità di osservare le regole e i
patti sociali condivisi.
Attribuizione dei voti di condotta
seguendo criteri condivisi
Decremento del numero di sanzioni
disciplinari comminate dai consigli di
classe
Capacità di contribuire
proficuamente alla vita della
comunità
Numero di alunni e di gruppi classe
coinvolti in azioni di cooperative
learning e in azioni di peer education
19
La condivisone di regole è alla base di qualsiasi forma di convivenza sociale. Le esperienze di apprendimento
cooperativo e di peer education hanno dato risultati positivi, quindi si ritiene utile estenderle sia in ambito
didattico che in ambito formativo dei docenti.
Obiettivi di processo
Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Definire format comuni per la progettazione, le UdA,
le rubriche valutative
Creazione di prove di verifica comuni iniziali,
intermedie e finali. Tali prove saranno formulate per
competenze.
Ambiente di apprendimento
Strategie cooperativistiche trasversali a tutte le
discipline miranti sviluppo di competenze sociali,
linguistiche, autoregolative e comportamentali
Inclusione e differenziazione
Percorsi individualizzati e personalizzati condivisi e
costruiti collegialmente per garantire il successo
formativo di tutti gli alunni.
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Creazione di commissioni per curricolo in verticale e
strumenti di progettazione, verifica e valutazione
comuni per tutto l'IC
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Intraprendere azioni di formazione e di
autoformazione riguardanti le competenze e il
successo formativo.
20
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI scuola Primaria e Secondaria di 1° grado
Voto Livello Competenze Conoscenze Capacità/ Abilità Atteggiamento
10 OTTIMO Obiettivi
completamente
raggiunti
Affronta autonomamente anche
compiti complessi, applicando
le conoscenze in modo corretto
Complete e
approfondite
Comunica in modo efficace
e articolato
Partecipazione:
costruttiva
Collega le conoscenze in
ambiti pluridisciplinari;
analizza in modo critico
Impegno:
responsabile
Cerca soluzioni adeguate per
situazioni nuove
Metodo:
autonomo e
organizzato
9
DISTINTO Obiettivi
pienamente raggiunti
Affronta in modo soddisfacente
anche compiti complessi,
applicando le conoscenze in
modo corretto
Complete
Comunica in modo chiaro e
appropriato;
Analizza in modo corretto e
compie alcuni collegamenti
arrivando a rielaborare in
modo abbastanza autonomo
Partecipazione:
attiva
Impegno:
assiduo
Metodo:
efficace
8
BUONO Obiettivi
raggiunti in modo
soddisfacente
Affronta compiti più complessi
applicando le conoscenze con
alcune incertezze, ma sa
impostare strategie risolutive in
situazioni note
Conosce
gli elementi
fondamentali
Comunica in modo corretto;
Le abilità si presentano
sicure e il loro utilizzo
piuttosto automatico;
Coglie gli aspetti
fondamentali nei vari
collegamenti
interdisciplinari
Partecipazione:
recettiva
Impegno:
assiduo
Metodo:
abbastanza
organizzato
7
PIU’ CHE
SUFFICIENTE Obiettivi
sostanzialmente
raggiunti
Affronta compiti più complessi
con incertezza, ma esegue
correttamente compiti semplici
Conosce gli
elementi essenziali
Comunica in modo adeguato
anche se semplice;
Non ha piena autonomia ma
è un diligente e affidabile
esecutore;
Coglie gli aspetti
fondamentali, ma incontra
difficoltà nei collegamenti
interdisciplinari
Partecipazione:
recettiva
Impegno:
regolare
Metodo:
abbastanza
organizza-to
6 SUFFICIENTE Obiettivi minimi
raggiunti
Applica le
conoscenze
minime, senza gravi errori, ma
talvolta con
imprecisioni
Complessivamente
accettabili con qualche
la-cuna
Comunica in modo semplice
ma accettabile;
Coglie gli aspetti
fondamentali, ma incontra
notevoli difficoltà nei
collegamenti
interdisciplinari
Partecipazione:
non sempre
regolare
Impegno:
soddisfacente
Metodo:
non sempre
organizzato
5 NON
SUFFICIENTE
Obiettivi minimi non
ancora raggiunti
Anche se guidato non sempre
riesce ad applicare le
conoscenze
minime
Incerte,
incomplete
Comunica in modo non
sempre coerente e
corretto;
Coglie con difficoltà i nessi
logici e quindi fatica ad
analizzare temi, questioni e
problemi
Partecipazione:
dispersiva
Impegno:
discontinuo
Metodo:
poco
organizzato
4
*Solo
S.
Sec.
1°
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE Obiettivi minimi
non raggiunti
Anche se guidato non riesce ad
applicare le conoscenze
minime.
Commette gravi errori anche
nell’eseguire
semplici esercizi
Frammentarie e molto
lacunose
Comunica in modo stentato
e improprio;
Ha difficoltà a cogliere i
concetti e le relazioni
essenziali che legano tra loro
i fatti anche più elementari
Partecipazione:
superficiale e
frammentaria
Impegno:
scarso
Metodo:
disorganizzato
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OSSERVAZIONI SISTEMATICHE SUL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Scuola dell’Infanzia AUTONOMIA PERSONALE
è autonomo
è talvolta bisognoso di guida
è quasi sempre bisognoso di guida
AUTONOMIA DI LAVORO
prende iniziative in modo autonomo e organizzato
non sempre sa organizzarsi per eseguire un lavoro e terminalo
va sollecitato per portare a termine un'attività
ATTENZIONE
segue con attenzione continua i tempi previsti
presenta attenzione continua per i tempi previsti
spesso non presenta attenzione per i tempi previsti
PARTECIPAZIONE
partecipa attivamente con interventi pertinenti
interviene solo se sollecitato
non interviene oppure interviene in modo non pertinente
IMPEGNO
svolge le attività in modo continuo
talvolta va sollecitato per portare a termine il compito assegnato
quasi sempre va sollecitato per portare a termine il compito assegnato
COMPORTAMENTO SOCIALE
riconosce e rispetta le regole della vita sociale
di solito riconosce e rispetta le regole della vita sociale
di solito riconosce e rispetta le regole della vita sociale, ma non le rispetta
spesso non riconosce e non rispetta le regole della vita sociale
COMPORTAMENTO RELAZIONALE
collabora spontaneamente con adulti e compagni
collabora con i compagni che predilige
spesso non collabora con gli altri
COMPRENSIONE
comprende ciò che gli viene chiesto, esposto, raccontato
non sempre comprende ciò che gli viene chiesto, esposto, raccontato
Spesso non comprende ciò che gli viene chiesto, esposto, raccontato
MEMORIZZAZIONE
memorizza con facilità / memorizza con qualche difficoltà / memorizza con difficoltà
ESPRESSIONE
si esprime con proprietà, chiarezza e sicurezza
si esprime in modo semplice ma chiaro
si esprime con difficoltà
USO DI STRUMENTI E MATERIALI
usa correttamente strumenti e materiali
usa correttamente solo alcuni strumenti e materiali
deve essere guidato nell'uso di strumenti e materiali
COORDINAZIONE GENERALE
sa controllare il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche
22
non sempre controlla il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche
spesso non sa controllare il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche
CRITERI GENERALI PER L’ESPRESSIONE DEL VOTO RELATIVO
AL COMPORTAMENTO
L’Istituto Comprensivo applica le recenti disposizioni ministeriali sulla valutazione del comportamento
degli alunni, degli apprendimenti, sulla certificazione delle competenze e adotta la votazione in decimi, in
base al L. 169 del 30/10/2008. Tale decreto stabilisce che siano ammessi alla classe successiva o all’esame
di Stato, a conclusione del ciclo, gli studenti che abbiano ottenuto una votazione non inferiore a sei decimi
in ciascuna disciplina o gruppi di discipline.
L’insufficienza nella valutazione del comportamento determina la non ammissione alla classe successiva o
all’esame conclusivo del ciclo.
Nel corso di un apposito incontro viene consegnato alle famiglie degli alunni di classe terza della Scuola
Secondaria di 1° grado il giudizio orientativo, formulato in forma scritta dal Consiglio di classe.
Nella valutazione del comportamento, tenendo conto che l’impegno viene considerato anche nelle singole
discipline, si adottano come indicatori:
l’autocontrollo e il senso di responsabilità che si manifestano nel rispetto delle persone, degli ambien-
ti, delle strutture e delle regole;
nella disponibilità a prestare attenzione per tempi adeguati all’età, ad ascoltare, ad accettare la critica
in modo costruttivo;
nella capacità di istaurare relazioni positive di collaborazione con coetanei ed adulti.
TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
COMPORTAMENTO VOTO
Rispetto costante e pieno di tutti i punti sopra elencati, tanto da diventare modello positivo per i
compagni. 10
Rispetto di tutti i punti e assunzione di un ruolo attivo, propositivo e adeguato dentro la classe. 9
Rispetto sostanziale dei punti precedenti e comportamento abbastanza corretto anche se talora
vivace e/o passivo. 8
Rispetto lacunoso dei punti considerati in premessa, tanto da essere in corso, talvolta, in
sanzioni disciplinari quali note e comunicazioni alla famiglia. L’alunno manifesta un com-
portamento spesso turbolento e maleducato, indisciplinato e insofferente ai richiami.
7
Frequente mancato rispetto di tutti i punti, tanto da essere stato oggetto di ripetute e gravi
sanzioni disciplinari quali la sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni. 6
Casi molto gravi di comportamento scorretto, presi in considerazione dal D.M. 5 del
16/01/2009, art. 4 e dalla C.M. 10 del 23/01/2009- 5
23
ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
COMMISSIONI
Per l’a.s. 2015-2016 il Collegio dei Docenti ha nominato le commissioni e referenti che si occupano della
programmazione e del coordinamento di alcune attività.
COMMISSIONE PER IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF), PIANI DI
MIGLIORAMENTO E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La commissione si occupa della stesura del PTOF, dei Piani di Miglioramento e del coordinamento dei
progetti di ampliamento dell’offerta formativa. La commissione, composta da rappresentanti dei docenti
appartenenti a tutti e tre gli ordini di scuola, svolge il ruolo importante di diffusione di riflessioni nate
all’interno e opera come gruppo idoneo a riferire le esigenze, i dubbi e le proposte dei colleghi, delle famiglie
e degli alunni. In tale sede si discutono anche le azioni di formazione e di autoformazione da svolgere nel
triennio. Si preparano, inoltre, le azioni e le modalità di monitoraggio e di valutazione dell’azione formativa
proposta dall’istituto.
COMMISSIONE PER IL CURRICOLO IN VERTICALE
E PER LA COSTRUZIONE DI FORMAT COMUNI
Aiuta il collegio a costruire un curricolo in verticale e un format delle programmazioni comune e condiviso
tra gli ordini di scuola e le varie discipline. È importante per la costruzione di un percorso educativo-
formativo basato sulle competenze.
COMMISSIONE CONTINUITÀ’
Accompagna il passaggio degli alunni tra i vari ordini di scuola, predisponendo strumenti utili a definire
risorse e difficoltà degli alunni stessi, per favorire un passaggio sereno e interventi consoni e tempestivi.
La condivisione di informazioni e di azioni didattico-laboratoriali tra un ordine e l’altro è preziosa anche
per la formazione di classi equilibrate.
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 Organizzazione e gestione del sito web:
AREA 2 Supporto al lavoro dei docenti e all’ utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica
(informatica, LIM), immagine e comunicazione.
AREA 3 Interventi e servizi per studenti, alunni diversamente abili, progettazione e ricerca
AREA 4 RAV, autovalutazione di Istituto, PTOF
24
SICUREZZA
Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione è il Dirigente Scolastico coadiuvato dall’Ing. Sandro
Signoretto, cui è stato assegnato l’incarico dell’aggiornamento e della stesura del Documento della
Sicurezza e della redazione del piano di emergenza ed evacuazione nei plessi scolastici. All’Ing. S.
Signoretto è stato rinnovato l’incarico di Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione secondo i
compiti previsti dalla Leg.81 del 2008. Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è la docente
Boscolo Marchi Monica che ha avuta la prevista formazione.
Vengono attuati interventi di informazione - formazione sulla Sicurezza a scuola; tali interventi sono rivolti
a tutto il personale della scuola e tenuti da professionisti esperti, esterni alla scuola. È in pratica la
continuazione degli interventi formativi messi in atto gli anni scorsi, con la partecipazione del personale
docente e ATA a Corsi per Addetti primo soccorso e antincendio.
Per gli alunni si prevede l’acquisizione di adeguati comportamenti in situazioni di rischio, soprattutto
incendio e terremoti con simulazioni che favoriranno la consapevolezza che, se si rispettano alcune
semplici regole, si può ridurre il danno a beneficio di tutti.
25
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SEDE DELL’ ISTITUTO
Presidenza e Segreteria
Via A. Moro, 1097
e-mail: veic85000r@istruzione.it
041/400096
fax 041/5500650
Codice scuola VEIC85000R Codice
fiscale 91020300272 Distretto scolastico
n° 56
e-mail Dirigente Scolastico
dirigente@chioggia3.it
www.chioggia3.it