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ISTITUTO COMPRENSIVO
PRAIA A MARE CORSO DI FORMAZIONE
GRAFOLOGICA
A CURA DELLA PROF.SSA MICHELINA MACERI
1° INCONTRO:
•LA GRAFOLOGIA SCOLASTICA E L’APPROCCIO
INTERDISCIPLINARE.
•LA SIMBOLOGIA DEL CAMPO GRAFICO.
• LO SPAZIO E IL SUO UTILIZZO : DALLO SCARABOCCHIO ALLA
SCRITTURA
BREVE STORIA DELLA GRAFOLOGIA
•Tra i Romani Svetonio, nelle “Vite dei Cesari”,si sofferma sulla scrittura
di Augusto per descriverne alcune particolarità.
•Nel 1622 Camillo Baldi, docente dell’Università di Bologna,pubblica il
testo “Trattato come da una lettera missiva si conoscono la natura e la
qualità della scrivente”.
•Nella 2° metà del 1700 , per la prima volta, viene fatto uno studio
sistematico sulla scrittura con il teologo svizzero Lavater.
• In seguito il belga Hocquart contribuisce a dare alla grafologia un certo
rigore scientifico
•Nel 1830 nasce in Francia una Società Grafologica con una vera e propria
scuola e l’abate Michon fa della grafologia “una scienza ragionata”.
•In Germania L.Klages (1872-1956) con le sue ricerche dà
un’impostazione caratterologica alla grafologia.
• In Svizzera Max Pulver (1889-1952) studia il simbolismo grafico,
attualmente riconosciuto ed utilizzato da tutte le scuole di
grafologia.
• In Italia dopo Baldi, il Lombroso, Oscar del Torre e Siverio
Ottolenghi si occupano soprattutto di grafologia applicata alle
perizie grafiche.
• Di seguito Girolamo Moretti (1879 – 1963) con il “Trattato di
grafologia” ha posto le basi alla grafologia Italiana
caratterizzandola con la quantificazione in gradi dei vari segni e
studiandone le innumerevoli combinazioni.
I SETTORI DELLA GRAFOLOGIA
LA GRAFOLOGIA PROFESSIONALE O
DELL’ORIENTAMENTO
LA GRAFOLOGIA GIUDIZIARIA
LA GRAFOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA O
SCOLASTICA
PERCHE’ LA GRAFOLOGIA?
•La grafologia , attraverso l’esame del tracciato, consente di conoscere la dinamica
interiore di chi scrive;
•Max Pulver(1889-1952), insigne studioso della disciplina , soleva ripetere: “L’uomo ,
scrivendo, disegna se stesso”;
•G.Moretti (1879-1963), padre della grafologia italiana,così la definisce: “Scienza
sperimentale che dal solo gesto grafico di uno scritto umano rivela le tendenze
sortite da natura”;
•V. Mastronardi (vivente), accreditato studioso di grafologia forense, afferma “….la
mano scrivente è paragonabile al braccio di un sismografo che registra i movimenti
tellurici del singolo psichismo individuale”.
LA GRAFOLOGIA SCOLASTICA: STRUMENTO SILENZIOSO
L’esame del grafismo permette di effettuare
indagini sul bambino fin dagli inizi dell’attività
grafica
Il grafologo ha la possibilità di approfondire la
conoscenza della personalità senza la presenza del
bambino
Il grafologo può compiere indagini retroattive
sulla personalità e sul suo sviluppo
L’esame del grafismo, ripetuto più volte, permette di
seguire lo sviluppo del bambino ed il suo livello di
maturazione
La grafologia permette di eseguire facilmente un dèpistage
di gruppo
La grafologia permette di studiare, con metodi statistici e
con un alto numero di soggetti, le tappe dell’evoluzione
psicologica del bambino ed offrire quindi un contributo
notevole alla psicologia dell’età evolutiva.
LA GRAFOLOGIA SCOLASTICA E IL SUO RAPPORTO CON LE ALTRE DISCIPLINE
LA GRAFOLOGIA HA NESSI INSCINDIBILI CON :
La neurofisiologia
La psicologia
La psicoanalisi
La pedagogia
La sociologia
La medicina
Il rapporto non è unilaterale in quanto essa ha
bisogno dell’apporto di queste discipline ma a
sua volta può offrire un contributo non
indifferente al progresso degli studi, alla
conoscenza dei soggetti in età evolutiva.
LA SIMBOLOGIA DEL CAMPO GRAFICO
ALTO Giorno, luce, bene, spirito
Intellettualità, immaginazione, fantasia
Modo estetico e religioso, sentimento
SINISTRA sè io tu DESTRA Principio, passato, madre, origine fine, avvenire, padre, termine,
Introversione, interiorità, conservazione, estroversione, socialità, iniziativa
Regressione, narcisismo, repressione, conquista, aggressività, attività, progressione
egoismo
BASSO
notte, buio, terra, male, nutrizione
sessualità, interessi economici
GLI ELEMENTI SIMBOLICI
•Il foglio bianco è inconsciamente percepito da chi scrive come l’ambiente in cui ci si muove, in cui si manifestano e si esternano le tendenze della vita interiore;
•Il movimento sul foglio è il comportamento nella realtà;
•La direzione del movimento simboleggia l’andare verso gli altri, il procedere verso la vita e il futuro;
•Il gesto grafico non solo utilizza lo spazio ma lo crea anche e , creandolo, dà origine al tempo: l’inizio , la fine , l’andamento di una lettera e di una parola sono anche l’inizio , la fine e l’andamento di un’azione , di un rapporto , di un ragionamento.
GLI ELEMENTI SIMBOLICI
• La linea di base rappresenta la concretezza dei rapporti con la realtà , il suolo su cui si
cammina e si opera;
• Quando ci muoviamo siamo attratti da quattro forze fondamentali o vettori : sinisra , destra
, alto , basso;
• Rispondiamo in modo diverso e personale alle sollecitazioni simboliche;
• Attiviamo inconsciamente la ricchezza dei rapporti dell ’io , la spontaneità o la
preoccupazione , l’ansia o l’immediatezza;
• La neurofisiologia del gesto grafico conferma e rafforza il simbolismo grafico in quanto tutti
i movimenti centripeti , regressivi , conservativi ,egocentrici(rispondenti al vettore di sinistra)
sono realizzati dai muscoli pronatori (che chiudono la mano verso sinistra) nei tragitti di
adduzione e della flessione o tensione .
• Viceversa i movimenti di abduzione e di estensione , frutto della prevalente azione dei
muscoli supinatori producono movimenti centrifughi , progressivi , allocentrici , effusivi.
L’UTILIZZO DELLO SPAZIO NEL DISEGNO DELLA CASA
• LA CASA POSTA A DESTRA
Indica un bisogno del bambino di crescere in fretta e di esplorare il mondo;
• LA CASA POSTA A SINISTRA
Mette in luce il bisogno di essere ancorato alle sicurezze che la casa, intesa come nucleo familiare, sa dare.
•LA CASA POSTA IN ALTO
Indica un bambino pieno di fantasie, un bambino
sognatore,
• LA CASA POSTA IN BASSO
Indica la paura che il bambino ha di fare il salto verso
le esperienze nuove. Verso i tre anni ciò può essere
legato al timore del distacco materno che fa scattare
un meccanismo di regressione.
L’UTILIZZO DELLA SPAZIO NEL
DISEGNO DELL’ALBERO
• L’ALBERO POSTO IN ALTO
Manifesta una natura fantasiosa, idealista, sognatrice.
•L’ALBERO POSTO IN MEZZO AL FOGLIO
Denota il bisogno del bambino di sentirsi ancora al centro dell’attenzione
•L’ALBERO POSTO IN BASSO CON TANTO
SPAZIO SOPRA
È frequente nei bambini piccoli. Negli adolescenti può esprimere
insicurezza nell’affrontare la vita fuori dal contesto familiare
•L’ALBERO CHE OCCUPA TUTTO LO SPAZIO DEL
FOGLIO
È frequente nel bambino estroverso che esplora senza paura
l’ambiente circostante e traduce l’assenza di inibizione,
entusiasmo, generosità fino al limite dell’invadenza
L’ALLINEAMENTO SUL RIGO
• MANTIENE IL RIGO:segno sostanziale della volontà, fermezza;
• ASCENDENTE:entusiasmo,presunzione, eccessiva sicurezza;
• DISCENDENTE:tendenza a cedere ,debolezza,stanchezza , depressione;
• OSCILLANTE:instabilità, variabilità;
• SCATTANTE: segno sostanziale della volontà e dell’intelletto,impetuosità,nervosismo,scatti repentini ,natura passionale;
• PIANTATA SUL RIGO:serietà,irremovibilità.
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CORSO DI
FORMAZIONE
GRAFOLOGICA
2° INCONTRO:
•LA SIMBOLOGIA DEL COLORE E IL DISEGNO SPONTANEO.
•L’IMMAGINE DI SE’ NEL DISEGNO INFANTILE.
• LA PERCEZIONE DI SE’ E LA SCRITTURA.
L’IMPORTANZA DEL COLORE
• Il colore è un mezzo educativo di notevole importanza.
Saper interpretare il colore ci consente di scoprire:
a) alcune potenzialità;
b) le attitudini innate;
c) la struttura psicofisica del bambino;
d) molti aspetti del suo mondo emotivo,affettivo e relazionale.
L’UTILITA’ DEL COLORE
• Il colore è un mezzo terapeutico per il bambino poichè attiva l’immaginazione e influisce sulla mente e, in modo positivo, anche sull’umore.
• Colorare serve anche per distendersi e quindi per attivare un processo di benessere.
• L.Da Vinci: “Il nostro potere di meditazione può aumentare di dieci volte se ci soffermiamo a visualizzare il colore appropriato”(Precursore della cromoterapia?)
IL LINGUAGGIO DEL COLORE
• “Il simbolismo cromatico ha basi così profonde ed universali che lo si ritrova , tranne poche varianti, identico in tutti i luoghi del mondo e in tutte le epoche”(Renè Hugghe).
• Il bambino , in qualsiasi fase, si esprime non solo con il tracciato ma anche con il colore.
• Con l’uso del colore il bambino esprime quel mondo sotterraneo fatto di emozioni che non riesce ad esprimere con le parole.
• Nell’esaminare il colore bisogna tener presente l’età del soggetto perché esiste un parallelismo tra enfasi del colore ed emotività.
L’USO DEL COLORE • Tra i 3 e i 6 anni i bambini hanno un forte interesse
per i colori e, in prevalenza, l’uso è impulsivo;
• In seguito cresce l’interesse per la forma e diminuisce quello per il colore;
• Più il bambino è piccolo e più sono forti le tonalità;
• Con l’aumentare dell’età subentrano le sfumature e i toni sono meno accesi;
• Nella scuola materna i bambini in genere scelgono colori intensi e caldi.
L’USO DEL COLORE • I bambini che scelgono colori freddi sono
molto controllati, a volte molto critici o hanno problemi emotivi ;
• L’assenza di colore può rilevare un vuoto affettivo, talvolta tendenza antisociale;
• I soggetti ben adattati usano almeno 5 colori diversi,gli introversi solo uno o due.
• Anna Oliverio Ferraris consiglia di non forzare i bambini prima dei dieci-dodici anni ad una scelta realistica del colore essendo implicati fattori emotivi profondi ;
• Colori caldi esprimono eccitazione , serenità , attività ,voglia di vivere,impulsività;(aperti, ben adattati)
• Colori freddi esprimono passività, calma , inerzia , tristezza , malinconia(chiusi , indipendenti).
SCRITTURA E DISEGNO
• SONO DUE LINGUAGGI DIVERSI CHE VANNO INTEGRATI
• LA SCRITTURA E’ IN RAPPORTO SIA CON LO SVILUPPO DELL’EMISFERO SX (LINGUAGGIO) CHE CON QUELLO DELL’EMISFERO DX(RAPPRESENTAZIONE SPAZIALE)
• IL DISEGNO E’ IN RAPPORTO SOPRATTUTTO CON L’EMISFERO DESTRO(CONOSCENZA CORPOREA, USO DELLO SPAZIO)
IL CALIBRO
• E’ in relazione con il sentimento dell’io
• Indica la misura con cui lo scrivente si pone nei confronti della realtà che lo circonda
• traduce il rapporto che inconsciamente viene stabilito tra il sentimento di sé e la realtà
CALIBRO
• CALIBRO GRANDE (VITALITA’, ESUBERANZA,ESTROVERSIONE , SICUREZZA DISE’, SPIRITO DI INIZIATIVA)
• CALIBRO MEDIO (EQUILIBRIO , MODERAZIONE,SENSO DELLA MISURA E DELLA REALTA’, ADATTAMENTO)
• CALIBRO PICCOLO (CONCENTRAZIONE, OSSERVAZIONE,ATTENZIONE , PRECISIONE SENZA PEDANTERIA)
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CORSO DI
FORMAZIONE
GRAFOLOGICA
3° INCONTRO:
•LA DISGRAFIA E LA DISLESSIA.
•LA DISGRAFIA SENZA LA DISLESSIA.
• IL CONTRIBUTO GRAFOLOGICO
LA DISGRAFIA
• J.DE AJURIAGUERRA :
• “UN RAGAZZO PUO’ ESSERE DEFINITO DISGRAFICO SE LA SUA SCRITTURA PRESENTA ANOMALIE CHE NON DERIVANO DA DEFICIT NEUROLOGICO O INTELLETTIVO”.
• ….Si tratta di ragazzi normalmente intelligenti che presentano una scrittura illeggibile o troppo lenta la quale causa ritardi nell’apprendimento e altre difficoltà nella scolarizzazione.
• JACQUELINE PEUGEOUT :
• “La disgrafia è un’anomalia del movimento corsivo, della conduzione del tratto ,che si traduce particolarmente in difficoltà di coordinamento , in irregolarità di spaziatura tra lettere e tra parole , in malformazioni e discordanze di ogni sorta , spesso unita ad una qualità difettosa del tratto”
• OSCAR VENTURINI :
• “La disgrafia è indubbiamente un sintomo particolare di un disturbo molto più generale. La formazione della scrittura impegna infatti processi neuromuscolari , immaginativi , visivi , linguistici e, pertanto , qualsiasi disturbo in uno di questi fattori può riflettersi in anomalie dei segni grafici”
QUANDO EMERGE INEQUIVOCABILMENTE?
QUANDO NEL BAMBINO INIZIA IL PROCESSO DI
PERSONALIZZAZIONE DELLA SCRITTURA
(INDICATIVAMENTE E,SOLO GENERALMENTE)
VERSO LA FINE DEL 2°ANNO DELLA PRIMARIA
QUALI LE MANIFESTAZIONI?
• LE DIMENSIONI DELLE LETTERE NON SONO RISPETTATE
• LA FORMA RISULTA IRREGOLARE
• I LEGAMI FRA LETTERE RISULTANO SCORRETTI
• L’IMPOSTAZIONE E’ INVERTITA
• IL GESTO E’ SCARSAMENTE FLUIDO(SPESSO LA MANO SCORRE CON FATICA SUL PIANO DI SCRITTURA PER UNA ERRATA IMPUGNATURA DELLA PENNA)
• RISULTA RIDOTTA LA CAPACITA’ DI UTILIZZARE LO SPAZIO A DISPOSIZIONE
• NON SEGUE LA LINEA DI SCRITTURA
• INCONTRA DIFFICOLTA’ NELLA PRODUZIONE AUTONOMA DI FIGURE GEOMETRICHE
• ANCHE IL LIVELLO DI SVILUPPO DEL DISEGNO E’ SPESSO INADEGUATO ALL’ETA’
QUALI GLI EFFETTI?
IL DISTURBO GRAFOMOTORIO , CAUSATO DALLA INCAPACITA’
DI RIPRODURRE CORRETTAMENTE SEGNI ALFABETICI E
NUMERICI, INCIDE NEGATIVAMENTE SULL’AUTOSTIMA DEL
RAGAZZO CHE AVVERTE LA SUA “MENOMAZIONE”
LA DISGRAFIA MOTRICE
COLPISCE SOLO LA FORMA DELLA SCRITTURA IN:
• DIMENSIONI DELLE LETTERE
• COLLEGAMENTI MALDESTRI
• DISOMOGENEITA’DELLE TRE LARGHEZZE(largo di lettera, largo tra lettere, largo tra parole)
• IRREGOLARITA’ DEL RITMO E DELLA FLUIDITA’
• DISOMOGENEITA’ DI INCLINAZIONE
• DIREZIONE DEI GIRI INADEGUATA
• VARIAZIONI TONICO –POSTURALI
• PRESSIONE IRREGOLARE
LA DISGRAFIA DISLESSICA
COLPISCE IL SIGNIFICATO DELLE LETTERE E ALTERA IL GRAFISMO NEI SEGUENTI ASPETTI:
• ELIMINAZIONE DI LETTERE O GRUPPI DI LETTERE O PAROLE
• AGGIUNTA DI LETTERE O GRUPPI DI LETTERE
• ALTERAZIONE DELL’ORDINE
• IMPRECISIONE DI LETTERE CON SIMILE ORIENTAMENTO SIMMETRICO
• INNOVAZIONE E CREAZIONE DI PAROLE
• CONFUSIONE DI LETTERE CON SUONO SIMILARE
• LEGAMENTI IN SEDI ANOMALE E SEPARAZIONI ANOMALE
QUALI LE CAUSE?(BARTULI E SALINIERI)
• CARENZA PERCETTIVA
• MANCATA O SCARSA ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE
• INSUFFICIENTE CONOSCENZA DELLO SCHEMA CORPOREO
• DIFFICOLTA’ DELLA COORDINAZIONE CORPOREA
• LATERALITA’ NON BEN DEFINITA O CONTRARIATA
• RITARDO NELL’APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO
• DISTURBO DEL LINGUAGGIO
• ALTRE CAUSE NEUROLOGICHE
QUALE CONTRIBUTO OFFRE LA GRAFOLOGIA?
• PERMETTE DI INDIVIDUARE IL TERRENO SU CUI SI E’ INSTAURATA LA DISGRAFIA
• INDIVIDUA LE CARATTERISTICHE DELLA PERSONALITA’ DEL RAGAZZO
• INDIVIDUA ,NEL RAPPORTO TRA ETA’ GRAFOMOTORIA ED ETA’ DEL SOGGETTO , QUALI “ANOMALIE CORREGGERE”
• OFFRE CONSULENZA PER INTRAPRENDERE PERCORSI DI RIEDUCAZIONE DELLA SCRITTURA
COSA PUO’ FARE LA SCUOLA?
• PRATELLI : fin dalla scuola materna è possibile individuare situazioni problematiche che si evidenziano in attività grafica scarsamente strutturata, difficoltà ad utilizzare lo spazio, uso di limitati schemi di riferimento con conseguenti produzioni stereotipate
• J.H.DI LEO: • “I bambini che rischiano di essere affetti da dislessia possono
essere riconosciuti prima che iniziano la scuola elementare.
Il bambino che a 4 o 5 anni mostra difficoltà nel riconoscere e riprodurre forme geometriche elementari e i cui disegni della figura umana sono ben al di sotto dei parametri , rivela il bisogno di un addestramento nella percezione , nella costituzione dell’immagine del corpo , nei rapporti spaziali .La difficoltà nell’orientamento destra-sinistra e l’incapacità di stabilire la dominanza laterale sono segni associati alla dslessia , ma non ne sono la causa.
I rimedi non dovrebbero essere procrastinati fino a che le difficoltà e le frustrazioni minacciano la stima di sé e indeboliscono la motivazione”
• 1) RICONOSCERE L’IMPORTANZA STRATEGICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA NELLA IMPOSTAZIONE PROPEDEUTICA AL GESTO GRAFICO
• 2)PREDISPORRE PERCORSI MIRATI ALL’ACQUISIZIONE DI PRESA E POSTURA CORRETTA A 5 ANNI
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CORSO DI
FORMAZIONE
GRAFOLOGICA
4° INCONTRO
I TESTI PROIETTIVI GRAFICI DELL’ETA’ EVOLUTIVA E LE RICHIESTE DI AIUTO
COSA SONO I TEST PROIETTIVI GRAFICI?
SONO STRUMENTI DIAGNOSTICI CHE
CONSENTONO DI INDIVIDUARE
I PROBLEMI EMOTIVI DEI RAGAZZI
• SPESSO LE PROBLEMATICHE EMOTIVE DANNO LUOGO AD ESITI NEGATIVI SUL PIANO:
1. COMPORTAMENTALE;
2. INTELLETTIVO;
3. RELAZIONALE;
4. DEL RENDIMENTO SCOLASTICO
I PRINCIPALI AUTORI
• D.RAPAPORT(ungherese n.1911)Si trasferì negli USA ,Capo del Dipartimento di Psicologia clinica
• L. CORMAN (1901-1995), medico e psichiatra francese
• K.KOOCK(SVIZZERO1937),esploratore della psiche
• URSULA AVE’ LALLEMANT(1913-2004), psicologa e grafologa di fama internazionale
I PIU’ IMPORTANTI TEST PROIETTIVI GRAFICI
• IL TEST DELLO SCARABOCCHIO
• IL TEST DELLA CASA
• IL TEST DELLA PERSONA UMANA
• IL TEST DELL’ALBERO
• IL TEST DELLA FAMIGLIA
• IL TEST DEL BIMBO SOTTO LA PIOGGIA
IL TEST DELLA CASA
IL SIGNIFICATO PSICOLOGICO DELLA CASA
• LA CASA E’ UN LUOGO PSICOLOGICAMENTE IMPREGNATO DI SENTIMENTI
CHE RICORDANO , ALLA LONTANA, QUELLI DELLA VITA PRENATALE.
• ESSA RAPPRESENTA UN CONTENITORE , UN LUOGO CHE RADICA IL BAMBINO IN UNA REALTA’ SICURA DI RIFERIMENTO .
• ANCORA PRIMA DI ESSERE RAPPRESENTATA LA CASA E’ PENSATA DAI BAMBINI CHE NELLA PROPRIA MENTE STRUTTURANO UN CLICHE’CHE CORRISPONDE AL MODO DI PERCEPIRLA A LIVELLO INCONSCIO
• LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI ESSA E’ LA TRASFORMAZIONE DEL PENSIERO EMOZIONALE DEL BAMBINO IN REALTA’ VISIBILE .
DA COME IL BAMBINO DISEGNA LA CASA POSSIAMO TRARRE ELEMENTI PER COMPRENDERE:
• IL SUO MODO DI VIVERE
• L’INTERAZIONE CON I PROPRI FAMILIARI
• COME EGLI SI PREPARA AD ENTRARE IN RAPPORTO CON IL MONDO
• COME VEDE SE STESSO
LA SOMMINISTRAZIONE
• METTERE A DISPOSIZIONE DEL BAMBINO
• UNA MATITA
• UNA GOMMA
• I COLORI
• ALCUNI FOGLI DI CARTA NON RIGATI
• CONSEGNA : “DISEGNA UNA CASA , COME PIACE A TE. POI, SE VUOI , LA PUOI COLORARE”.
ANALISI DEI DATI
ANALISI DEI PARTICOLARI FORMALI
• COLLOCAZIONE SPAZIALE
• DIMENSIONE
• FORMA
• TRATTO GRAFICO
• COLORE
ANALISI DEI PARTICOLARI SOSTANZIALI
• PORTE
• FINESTRE
• TETTO
• COMIGNOLO
• BALCONE
• ALTRI PARTICOLARI
LA CASA ANTROPOMORFICA :(bimba di 4 anni e 7 mesi), “occhi-finestra” e “bocca-porta”, chiusa a chiavistello. ??? Rapporto iperprotettivo, presenze ansiose che impediscono il contatto con l’esterno .Emozionalmente non estraneo , utilizza l’immaginazione
CASA SQUADRATA :(12 ANNI M.) ??? La rigidità , le angolosità rimandano a modelli inflessibili e intransigenti che ostacolano la sua libertà di esprimere pensieri e desideri
LA PORTA CHIUSA : (8 ANNI M ) Il contatto con l’esterno è prudente , timido. Indicativa è la presenza della maniglia o del chiavistello.
ASSENZA DI PORTE : (7 ANNI F.) ??? Presenza di una situazione conflittuale che lo fa sentire prigioniero
COMIGNOLO FUMANTE : All’interno della casa c’è un fuoco, un fuoco acceso , premessa di calore e armonia
COMIGNOLO SENZA FUMO :(10 ANNI f.) ??? COMUNICAZIONE DIFFICILE O SPENTA .Solitudine o carenza di un rapporto affettivo gratificante nonostante le potenzialità .Ricerca esterna di amicizie
COMIGNOLO IN CONTESTO ANSIOSO : (11 anni m) Nella casa c’è un calore , il fumo è abbondante e lo stato emotivo è di ansia per le eccessive pretese del mondo adulto
CASE CON FINESTRE APERTE (11 ANNI F.) La finestra aperta simboleggia l’apertura , la curiosità e la vivacità intellettiva nei confronti dell’ambiente esterno.Ampia è la visuale.Si prepara ad affrontare l’esterno senza timori
FINESTRE CHIUSE (10 ANNI .M)Bisogno di ripararsi da invadenza e da occhi indiscreti. Chiusura e cautela nelle relazioni.Sono a rischio la fiducia in se stesso e la sicurezza.
CASE CON FINESTRE ASSENTI :(6ANNI…) Il bimbo vive una sensazione di prigionia psicologica in quanto non gli è concesso di vedere e di affrontare la realtà.
LE FINESTRE SBARRATE :(7 ANNI f) Chiusura e difficoltà ad uscire , casa –rifugio ? Casa che comprime?
CASA CON balcone lungo : (7 anni + F) Simile ad una palizzata , difende il proprio Io da ingerenze esterne=paura , insicurezza, timidezza, bisogno di mettersi al riparo
IL TEST DELLA FAMIGLIA
• L. Corman
Il test della famiglia è la proiezione del mondo interiore del bambino , delle sue attrazioni e dei suoi rifiuti,dei suoi desideri e dei suoi timori
CONSEGNA
• DISEGNA UNA FAMIGLIA
• DOMANDE:
• Chi è il personaggio più simpatico?
• Chi è il meno simpatico?
• Chi è il più felice?
• Chi è il meno felice?
• Chi ti piacerebbe essere(?)
ELEMENTI DI ANALISI
• LINEE AMPIE(estroversione,espansione vitale)
• LINEE CORTE (tratti spezzati, tendenza a ripiegamento su se stessi)
• TRATTO FORTE (pulsioni forti , audacia , aggressività)
• TRATTO DEBOLE (dolcezza , timidezza,debolezza)
IL PERSONAGGIO VALORIZZATO
(Quello con cui il bambino ha rapporti particolarmente significativi,che ritiene più importante , che ammira o teme di più)
• E’ QUELLO DISEGNATO PER PRIMA
• PIU’ GRANDE DEGLI ALTRI
• CON MAGGIORE CURA
• CON ABBONDANZA DI PARTICOLARI
IL PERSONAGGIO SVALORIZZATO
(Quello verso cui il bambino nutre ostilità o indifferenza)
• E’ QUELLO DISEGNATO PER ULTIMO
• E’ QUELLO DISEGNATO PIU’ PICCOLO
• E’ QUELLO IN DISPARTE
• E’ QUELLO SENZA INDICAZIONE
• E’ QUELLO DISEGNATO IN MODO POCO CURATO
PERSONAGGI MANCANTI
• SVALORIZZAZIONE ESTREMA
• NEGAZIONE E GELOSIA
• RAPPORTI DIFFICILI E/O CONFLITTUALI
• AUTOSVALUTAZIONE
PERSONAGGI AGGIUNTI
PERSONAGGIO O ANIMALE AGGIUNTO ESPRIME NEL BAMBINO IL DESIDERIO , LA PROIEZIONE
VERSO L’ELEMENTO AGGIUNTO
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FORMAZIONE
GRAFOLOGICA
5° INCONTRO
I TESTI PROIETIVI GRAFICI DELL’ETA’ EVOLUTIVA E LE RICHIESTE DI AIUTO
IL TEST DELLA FIGURA UMANA
• NEL DISEGNARE LA FIGURA UMANA IL BAMBINO RAPPRESENTA INCONSCIAMENTE SE STESSO E QUINDI LA PERCEZIONE DEL PROPRIO SCHEMA CORPOREO E DEI DESIDERI CHE L’ACCOMPAGNANO
• CI CONSENTE DI AVERE UN’IDEA ABBASTANZA CORRETTA DELLA CRESCITA PSICOFISICA E DEL LIVELLO DI EVOLUZIONE GRAFICA.
• LA CONSEGNA
• LE FIGURE STILIZZATE O FUMETTISTICHE(NON VALIDO)
LA PROPORZIONE ( testa grande =forte bisogno di scambio, sia
in senso nutritivo che comunicativo , in casi estremi esibizionismo)
LA PROPORZIONE ( testa piccola è indicativa di esperienze non positive relative alla prima nutrizione , o anche scarso appetito))
LA PROPORZIONE (collo lungo= esprime la necessità di esplorare, di rendersi conto di persona ma anche la tendenza nel bambino a staccarsi con facilità dalla realtà ))
LA PROPORZIONE (braccia lunghe= esprime la necessità di incontrare ,di comunicare , di abbracciare. In contesti negativi può indicare aggressività))
LA PROPORZIONE (braccia corte= esprime la paura di incontrare l’altro ,insicurezza , timidezza: necessità di incoraggiamento e rassicurazione)
LA PROPORZIONE (mani grandi= bisogno di scambi intensi e frequenti: accarezzare , toccare , ma anche picchiare)
LA PROPORZIONE (occhi grandi= simbolicamente la finestra dell’anima , voglia di dominare le cose, curiosità nei confronti dei sentimenti di chi gli sta intorno)
IL GESTO (la pressione debole=sensibilità,coglie le sollecitazioni, bassa capacità di reggere la frustrazioni)
IL GESTO (la pressione forte = grinta , entusiasmo , determinazione, sicurezza, ma anche impulsività )
IL TEST DELL’ALBERO
• E’ IL SIMBOLO DEL SE’ E NE RIVELA L’ESSENZA
• RIVELA GLI ASPETTI PIU’ AUTENTICI, MA NASCOSTI DELLA PERSONALITA’
• ELEMENTI FONDAMENTALI:RADICI , TRONCO , CHIOMA
TEST DELL’ALBERO : FORMA (ELEGANZA , DESIDERIO DI USCIRE DALL’ANONIMATO , VOLONTA’ DI NON FARSI DOMINARE )
TEST DELL’ALBERO : I FRUTTI (RICCHEZZA DI SENTIMENTI , VOGLIA DI DONARE ,VOGLIA DI ESSERE, SE CON FRUTTI STACCATI INDICA
MALINCONIA, SCARSA FIDUCIA)
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GRAFOLOGICA
6° INCONTRO
MATURAZIONE AFFETTIVA E DINAMICA INTELLETTIVA ATTRAVERSO LA SCRITTURA
INDIVIDUAZIONE DEL DISAGIO NELLA FASE DI MATURAZIONE GRAFICA
AFFETTIVITA’ E INTELLIGENZA ATTRAVERSO LA SCRITTURA
• LA NOSTRA VITA PSICHICA E’ FATTA DI PROCESSI AFFETTIVI E PROCESSI INTELLETTIVI IN STRETTA INFLUENZABILITA’ E RISONANZA TRA LORO.
• LA GRAFOLOGIA CONFERMA CHE DAL TIPO DI MATURAZIONE AFFETTIVA DIPENDONO ANCHE LE QUALITA’ INTELLETTIVE CHE IL SOGGETTO RIESCE A DIFFERENZIARE NELLE VARIE TAPPE EVOLUTIVE.
• L’AFFETIVITA’ EVOLUTA NEL CONTRASTO (intelligenza reattiva ,permalosa, pronta a difendere l’io, alquanto incapace di contattare serenamente gli altri)
• AFFETTIVITA’ EVOLUTASI NELLA FIDUCIA E COMPRENSIONE (intelligenza carica di valori partecipativi,in
quanto le istanze affettive non sono mosse da sensazioni di attrito verso gli altri)
• AFFETTIVITA’ EVOLUTASI NELLA FIDUCIA E COMPRENSIONE (intelligenza carica di valori partecipativi,in
quanto le istanze affettive non sono mosse da sensazioni di attrito verso gli altri)
• AFFETTIVITA’ EVOLUTASI NELLA RISERVA E NON FIDUCIA (intelligenza Caratterizzata da cautela,riserva , difesa
aprioristica del proprio io )
• AFFETTIVITA’ EVOLUTASI NELLA
FUNZIONE AFFETTIVA E INTELLETTIVA IN CHIAVE GRAFOLOGICA
• LA FUNZIONE INTELLETTIVA SI SVILUPPA PIU’ TARDI DI QUELLA AFFETTIVA
• LA FUNZIONE AFFETTIVA RAPPRESENTA IL MODO DI SENTIRE LE STIMOLAZIONI PROVENIENTI DALL’AMBIENTE
• LA FUNZIONE INTELLETTIVA DIVENTA IL MODO DI VALUTARE LE ISTANZE CHE DERIVANO DAL SENTIMENTO NEL RAPPORTO CON LA REALTA’
• LA GRAFOLOGIA CI CONSENTE DI ANALIZZARNE LA DINAMICA
FUNZIONE DI APPRENDIMENTO CONDIZIONATA (stretto di lettera:ostacola il processo affettivo nel suo procedere verso
l’oggettualità del momento)
FUNZIONE DI APPRENDIMENTO CONDIZIONATA (stretto tra lettera: tirchieria del sentimento che limita l’espansione e l’atteggiamento
partecipativo )
FUNZIONE DI APPRENDIMENTO CONDIZIONATA (lettere addossate: improvvisa apprensione suscitata da idee nuove che finiscono per far
paura)
FUNZIONE ASSOCIATIVA CONDIZIONATA ( uguale , pedante: sentimento raffreddato da schematismi,associazione delle idee con
schemi e rigidità )
FUNZIONE MEMORIA CONDIZIONATA ( disordinata , confusa: sentimento arruffato e confuso che porta disorganizzazione nella
manifestazione degli interessi)
FUNZIONE MEMORIA CONDIZIONATA ( sciatta , discendente: sentimento svagato che tende a sottrarsi alla realtà e ad avvilirsi)
FUNZIONE DI GIUDIZIO CONDIZIONATA ( parallela: unilateralità del sentimento di fronte alle stimolazioni)
FUNZIONE DI GIUDIZIO CONDIZIONATA (profusa , dilatata: faciloneria del sentimento che per eccessiva profusione partecipativa diventa
facilone, dispersivo )
I SEGNALI DEL DISAGIO NELLA GRAFIA
• 1) ATTRAVERSO LO SPAZIO (DISGREGAZIONE,IPERSTRUTTURAZIONE,CONFUSIONE )
• 2) ATTRAVERSO LA FORMA (COLLEGAMENTI A MEANDRO, FINALE BLOCCATO O ,TRATTO COPRENTE O RIPASSATO , RITOCCHI)
• 3) ATTRAVERSO IL MOVIMENTO (RESTRINGIMENTO DEL MOVIMENTO-STRETTEZZA , RILASCIAMENTO DEL MOVIMENTO, IRRIGIDIMENTO DEL MOVIMENTO, IPERCINESIA)
• 4) ATTRAVERSO IL TRATTO (MANCANZA DI ELASTICITA’ DEL TRATTO , TRATTO PASTOSO E SPORCO,TRATTO FRAMMENTATO E TRATTO SPEZZATO)
• La simbologia dei colori (riportata nelle slide dal n°36 al n°46) e alcune immagini sono state tratte dal testo “COLORI”di Evi Crotti e Alberto Magni,ed.Red, Milano 2004.
Bibliografia consigliata per eventuali approfondimenti:
Pacifico Cristofanelli :“Dalla scrittura alla personalità”ed.Calderini;
Silvio Lena: “Grafologia dell’età evolutiva e della consulenza scolastica”ed.Istituto Grafologico G.Moretti;
E.Crotti e A.Magni:”Non sono scarabocchi” ed.O.Mondadori;
E.Crotti e A.Magni: “I simboli nei disegni dei bambini”ed.Red,Milano;
E.Crotti e A.Magni: “Bambini e paure”ed.Red , Milano;
Ursula Ave’- Lallemant:”Test dell’albero”ed.Pioda , Roma;
A.Vigliotti : “Grafologia pediatrica”ed.Sulla rotta del sole, Giordano,Mesagne.
MI PIACE CONSIDERARE QUESTO LAVORO
COME UNA PICCOLA TESSERA DI UN
GRANDE MOSAICO IL CUI DISEGNO
CORRISPONDA ALL’UOMO CHE RISCOPRE
SE STESSO E INCONTRA L’ALTRO.