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Istituto degli Innocenti Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza
CRESCERE AL NIDO TRA DIRITTI E OPPORTUNITA’
Firenze Venerdì 30 e sabato 31 Ottobre 2009
SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA Comune di Sesto Fiorentino
GENITORIALITA’ ED EDUCAZIONE FAMILIARE
• Nido-famiglia: un tempo comune per pensare il bambino• Nidi in ascolto• Nonni in scena
Federico Zandomeneghi - Place d'Anvers - 1880 (Galleria Ricci Oddi, Piacenza)
Quando si diventa genitori, accade un fatto strano e malaugurato. Si comincia ad assumere un ruolo, a recitare una parte, dimenticando di essere una persona.
…. Senza paura di esagerare, questa trasformazione è densa di complicazioni, perché spesso fa dimenticare ai genitori di essere ancora persone con i propri comprensibili difetti, con i propri limiti, persone autentiche dotate di sentimenti reali.
Thomas Gordon (Genitori efficaci – Ed. La Meridiana – 1994)
I Servizi per la Prima Infanzia sono solo per i bambini?
L’ingresso del proprio bambino/a nel Servizio educativo coinvolge tutta la famiglia che ha la possibilità di vivere un’esperienza allargata, condivisa e partecipata.
Madri e padri diventano protagonisti dell’evento educativo al nido.
Essere genitori al nido significa arricchirsi di una dimensione sociale: permette a molte famiglie di uscire dall’isolamento che spesso la vita con bambini piccoli comporta, condizionata da ritmi diversi da quelli adulti.
Essere genitori al nido offre la possibilità di aprirsi allo scambio e all’incontro con altre famiglie che vivono gli stessi problemi e le stesse emozioni.
Il Nido offre ai genitori la possibilità diuno scambio e di un confronto con altrefamiglie.
Le professionalità educative presenti nelservizio supportano l’impegno richiesto ai genitori con un ascolto attento e coninterventi di sostegno.
Incontrarsi al nido rappresenta un’opportunità
per condividere, fra persone con provenienzaed esperienze diverse, uno spazio educativopensato per i bambini senza dimenticarsi deigrandi.
Offrire ai genitori :
l’occasione di farsi conoscere, conoscersi, conoscere altri genitori, raccontarsi, confrontarsi, mettersi in gioco e in discussione in una dimensione non giudicante ma riflessiva e costruttiva
Educare alla genitorialità: le finalità
l’opportunità di cercare in sé risorse, competenze, valori, potenzialità per saper assolvere il compito di educare i propri figli
la possibilità di sentirsi meno soli nel loro ruolo
un tempo da passare con il proprio figlio, un tempo per parlare del proprio figlio con altri genitori
Educare alla genitorialità: le azioni educative
Gli educatori propongono ai genitori occasioni d’incontro per favorire il sistema delle relazioni:
l’interazioni, lo scambio, l’ascolto, la condivisione, la riflessione, per ricercare il significato complesso
della relazione genitoriale.
Le azioni educative agiscono sulle diverse dimensioni della personalità del genitore: sul piano emotivo, sul
piano cognitivo
Crescere i bambini, oggi come ieri, non riguarda solo i genitori: non si può infatti trascurare il contributo dato dai nonni in termini di cura, di beni emotivi e culturali.
Essere nonno e nonna oggi: un impegno di equilibrio, consapevolezza, difficoltà e comprensione.
Essere nonni non è una” passeggiata”: richiede tempo ed energie fisiche e mentali.
Le difficoltà di questo ruolo sono principalmente due:
• essere in grado di equilibrare l’impegno per i nipoti con i propri Impegni personali, che è importante mantenere;
• calibrare il proprio apporto educativo, perché i nonni non sono sostituti dei genitori, ma si affiancano ad essi per comprendere e condividere la vita dei piccoli che crescono.
La consapevolezza che la presenza di “nonni in famiglia”
è un “valore aggiunto” alla crescita dei bambini, ha
spinto gli educatori del Centro dei Bambini e dei
Genitori insieme “Con te da 0 a 3” a porsi in “ascolto” di
queste figure e a ricercare uno strumento-modo per
accogliere le loro considerazioni e metterli “sulla scena “
di un’esperienza in qualità di attori protagonisti.
Nidi in Ascolto
a curadegli Educatori dei Servizi comunali per la Prima Infanzia
Anno Educativo 2008/2009
Il progetto Nidi in Ascolto è iniziato nell’anno educativo2005/2006
al Nido Alice e si è successivamente diffuso negli altri Servizi comunali per la prima infanzia.
LA FINALITA’
Offrire ai genitori una risposta concreta alle diverse richieste di conferma esterna a dubbi, incertezze, perplessità riguardo
la relazione genitoriale e al bisogno di trovare un giusto equilibrio nel rapporto con il/la figlio/a.
PENSARE LA MODALITA’
La socializzazione dei problemi da parte dei protagonisti dell’esperienza genitoriale è la risposta più efficace ai bisogni
collettivi e individuali dei genitori
Solo una riflessione condivisa e partecipata può produrre una crescita effettiva in chi la opera
DALL’IDEA ALLA PRATICA
Individuazione e proposta di attività che offrono ai genitori diverse opportunità:
A) I laboratori di attività sensoriali
- Momenti orientati a favorire la nascita e l’accrescersi di relazioni fra genitori e a promuovere la conoscenza e lo scambio di opinioni.- L’ambito nel quale l’adulto, può riavvicinarsi alle modalità percettive dell’età infantile e risvegliare il ricordo del proprio “sentire” di bambino/a.- Un modo concreto per consentire al genitore di sperimentare le attività proposte dagli Educatori a suo/a figlio/a.
B) L’ incontro a tema
E’ uno spazio collettivo di ascolto e di confronto che risponde a diverse esigenze
- Accogliere e sentirsi accolti- Esprimersi e sentirsi ascoltati- Operare una riflessione comune su bisogni individuali- Colmare il senso di solitudine spesso avvertito dai genitori- Trovare risposte comuni e definire atteggiamenti educativi condivisibili.
I TEMPI
Nell’anno educativo 2008/2009 il progetto “ Nidi in Ascolto” è stato realizzato fra gennaio e maggio. La proposta di otto laboratori e quattro incontri a tema ha coinvolto i Nidi Alice, Marini, Pentolino Magico, Querceto, Rodari e il C.G.E. pomeridiano “La Coccinella”
L’impegno per i genitori partecipanti alle attività di laboratorio è stato di quattro ore. Il tempo riservato ad ogni incontro a tema è stato di tre ore.Entrambe le esperienze sono state realizzate il sabato mattina.
LE FASI DELLA REALIZZAZIONE
La preparazione- Riunione con i genitori per presentare il progetto- Preparazione di un pieghevole per riassumere contenuti e date- Riunione degli educatori partecipanti con i coordinatori del progetto per definire l’organizzazione fino nei dettagli
La realizzazione- 4 ore per laboratorio - 3 ore per incontro a tema
La verifica- Riunione di riflessione fra gli educatori ed i coordinatori sugli aspetti critici dopo la fase della realizzazione - Raccolta dei questionari ed elaborazione dati- La conferenza a fine anno con la condivisione dei risultati
I DOCUMENTI … per i Genitori - pieghevole - articoli di riviste specializzate sugli argomenti da affrontare - bibliografia selezionata in base alle tematiche indicate dai genitori - prestito di libri
LA DOCUMENTAZIONE- Video- Foto- Questionari per la verifica- Conferenza di fine anno
IL RUOLO DELL’EDUCATORE
Definito chiaramente in fase di progettazione è successivamente condiviso con gli educatori nel momento della formazione, in fase di preparazione e di verifica.
Nel laboratorio l’educatore:- Osserva la relazione fra genitori- Svolge un compito precedentemente concordato: accoglienza genitori, soddisfazione richieste di materiale o altro, documentazione- Si astiene dall’assumere atteggiamenti che possano disturbare, orientare o inibire il dialogo fra i genitori- Agevola la conoscenza, lo scambio di opinioni e l’opportunità di sviluppare relazioni fra i genitori
IL RUOLO DELL’EDUCATORE
Nell’incontro a tema l’educatore fa uso di due diverse modalità d’intervento
di tipo Indiretto
- Ricorre ad un espediente per agevolare l’inizio della discussione
Questo “artificio” deve essere pensato, selezionato (es. brani da leggere) o concepito con cura per
essere coerente al contenuto che si vuole condividere ed idoneo a creare l’atmosfera adatta
ad agevolare l’inizio dell’incontro.
di tipo Diretto
- Ascolto attento- Interviene solo quando è indispensabile- Evita di fare riferimento all’esperienza personale o educativa- L’educatore che ha il compito di coordinare, al termine dell’incontro, compie la sintesi di quanto emerso:
sottolinea criticità, aspetti condivisi, diversità, soluzioni individua i punti non esplorati o sottovalutati offre ulteriori spunti di riflessione individuale
Aspetti centrali del progettostrettamente connessi
L’accoglienza dei genitori
La cura dell’ambiente
- Attendere insieme ai genitori l’arrivo di tutti i partecipanti- Condurli a vedere i laboratori- Introdurli alle attività che andranno a fare- Spiegare che non ci sono aspettative rispetto al prodotto - Invitarli ad avvicinarsi ai materiali per esplorarli con tutti e cinque i sensi- Incoraggiare chi è inizialmente titubante- Favorire l’inserimento dei ritardatari in una delle attività - Allestire un piccolo buffet per una breve pausa
L’ACCOGLIENZA DEI GENITORI
Si fa accoglienza anche attraverso la cura di ambienti e materiali: trovare un ambiente ben organizzato e molto curato
è piacevole e induce in chi arriva la sensazione di sentirsi a proprio agio, atteso e coccolato
Nei laboratori:- Privilegiare zone luminose, ampie, pratiche da liberare - Circoscriverle in “angoli”- Selezionare attentamente materiali e strumenti dando la preferenza a quelli naturali- Garantire la più ampia varietà facendo attenzione ad assortire oltre a materiali e strumenti didattici solitamente disponibili anche una grande varietà di quelli alimentari, di recupero ed oggetti di uso quotidiano- Attenzione e cura nella scelta dei contenitori in cui collocare materiali e strumenti, alla loro disposizione nello spazio in relazione alla tipologia, all’uso, ma anche ad adeguati abbinamenti cromatici, ecc.
LA CURA DELL’AMBIENTE Porre attenzione particolare alla scelta e alla presentazione di
ambienti, materiali e strumenti.
Nell’incontro a tema:
- Privilegiare ambienti circoscritti (es: racchiusi da tende) per favorire la sensazione di intimità e mettere a proprio agio il genitore- Caratterizzare l’ambiente in relazione al contenuto dell’incontro- Dedicare particolare cura alla scelta dell’espediente e alla sua presentazione
LA CURA DELL’AMBIENTE
E ADESSO … I DATI
Anno educativo 2007/2008 Anno educativo 2008/2009
L’unità di riferimento è la sezione
IN QUALI PROPORZIONI I NIDI HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO?
5 sez. su 16
Anno educativo 2007/2008 Anno educativo 2008/2009
LE ADESIONI DEGLI EDUCATORI
18 educ. su 53
Nell’anno educativo 2008/2009 hanno partecipato al progetto complessivamente 175 genitori
LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
Di questi: 127 distribuiti in 8 laboratori 48 in quattro incontri a tema
I GENITORI NEI LABORATORI
I GENITORI NEGLI INCONTRI A TEMA
Percorso sensorialePittura con yogurt e colori alimentariTravasi con zuccheroPreparazione di zuccheriniRiproduzione di un’immagineRealizzazione di una lampada artigianaleGiochi con colla farina acqua e lanaSaponi e sali da bagnoL’album dei ricordiPittura e travasi con panna cacao e biscottiCarta acqua colla … e fantasiaCollageModelliamo il Das
ATTIVITA’ PROPOSTE IN OTTO LABORATORI
I si e i no: crescere tra regole e capricci
Il ruolo del padre nell’educazione dei figli
Il sonno
GLI ARGOMENTI DEI QUATTRO INCONTRI A TEMA
RISULTATI QUESTONARI LABORATORI
RISULTATI QUESTIONARI LABORATORI
ESPRIMERSI RISPETTO A: SI NO
SENTIRSI PARTE DI UN GRUPPO 73% 27%
RISPONDENZA DEL LABORATORIO ALLE ASPETTATIVE
94% 6%
SORPRESA 68,5% 31,5%
LA COMPRENSIONE DELLE SCOPERTE SENSORIALI DEL FIGLIO
91,4% 8,6%
I MAGGIORI ELEMENTI DI SORPRESA:
RISULTATI QUESTIONARI INCONTRI A TEMA
RISULTATI QUESTIONARI INCONTRI A TEMA
COME I GENITORI SI SONO SENTITI NEL GRUPPO
QUALI GLI ELEMENTI DI SORPRESA
a cura di Amneris Fanti, Antonella Amerini,Maria Iaccino, Giuliana Stoppioni
Educatrici del Centro Con Te da Zero a Tre
Anno Educativo 2008/2009
Premessa al progetto
In base alla nostra esperienza maturata nel servizio comunale “Con te da zero a tre”, abbiamo acquisito la consapevolezza che la presenza dei “nonni in famiglia” è un “valore aggiunto” alla crescita dei bambini.
Questa consapevolezza ci ha spinto a porci in “ascolto” di queste figure e a ricercare uno strumento-modo per accogliere le loro considerazioni e metterli “sulla scena” di un’esperienza in qualità di attori protagonisti.
La progettazione di questo strumento-modo ci ha sollecitato nella ricerca di dati analisi e letteratura sulla figura dei nonni che qualificassero la nostra motivazione educativa al progetto e gli obiettivi che volevamo raggiungere..
Il Centro “Con te da Zero a Tre” accoglie mediamente nel corso di ogni anno educativo circa 600 famiglie con bambini in età 0 - 3 anni, che frequentano più o meno assiduamente. Nell’anno educativo 2007/08 i bambini che lo hanno frequentato con i loro accompagnatori sono stati 552. Nelle tabelle sottostanti si riportano i dati relativi alle presenze dei frequentanti.
Insieme a questi dati numerici che sono indubbiamente esplicativi della presenza “massiccia” dei nonni al Centro, è necessario riportare alcune delle frasi più o meno utilizzate dai nonni sulla spinta emotiva che scaturisce dal loro ruolo educativo a fianco di nipoti, figli/e e generi/nuore.
19231739
21291908
25902442
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008
Presenze dei Nonni al Centro - Dal 2002 al 2008
• “Se non venivo al Centro non sapevo come fare a tenerlo buono”. (nipote)
• “Da quando c’è questa bambina mi sento più giovane … mi è tornata la voglia di vivere!” (nipote)
• “Tengo il bambino tutto il giorno e quando la sera vengono a prenderlo si fermano anche a cena!” (figli, generi, nuore)
• “Mio figlio mi ha dato carta bianca nell’educazione del bambino”. (figli, generi, nuore)
• “Io devo sempre render conto di quello che faccio con la bambina”. (figli, generi, nuore)
Emozioni, sentimenti, questi, gridati a volte a gran voce, vengono fuoricon tanta irruenza, altre volte escono sommessi, altre ancora sipercepiscono anche se inespressi; spesso raccontano anche difelicità, gioia, appagamento, gratificazione. Sentimenti ed emozioni da“Mettere in scena” per ascoltarli, conoscerli e trasformarli in azionipositive che siano espressione di una ricerca di modi per stare beneinsieme: in famiglia, al Centro … e nella comunità.
Sentimenti ed emozioni che da contenuti si trasformano in obiettivi del Progetto “Nonni in scena”.
• Aiutare i nonni a sentirsi importanti nella crescita dei nipoti
• Aiutare i nonni a conoscere i bisogni dei bambini• Aiutare i nonni a individuare le necessità relative alla loro
funzione e alla loro persona• Contribuire a sviluppare il dialogo tra generazioni• Contribuire alla “manutenzione” di rapporti intra-
familiari.
Gli obiettivi del Progetto
Metodologia utilizzata per il raggiungimento degli obiettivi:
Attività individuale - Costruzione di un album fotografico: Io da piccolo, la mia coppia, i figli, i nipoti: quanto tempo è passato, mi riconosco? Attività di gruppo in sede plenaria - Il gioco della ragnatela: I nonni si raccontano.Attività individuale - Somministrazione di un questionario all’inizio e alla fine del Progetto su: I bisogni dei bambiniI bisogni del nonno/aI bisogni della persona Attività di gruppo in sede plenaria - Incontro/confronto fra nonni e genitori e facilitatore: Se io parlo … tu mi ascolti?
Contenuti, attività e metodologia didattica
Diventare “Nonni” è una tappa della vita. Questo nuovo ruolo che siamo invitati a svolgere provoca in ognuno di noi gioia … ansia … responsabilità … appagamento, timore … e, a volte, anche un po’ di stanchezza.
Accoglienza al Centro “Con te da zero a tre” come primo momento
per entrare “in relazione”
Essere nonni è una nuova identità della persona che ha bisogno di essere “riconosciuta ed ascoltata”.
Caratterizzazione dei partecipanti
La Cura nella presentazione dei materiali per il Laboratorio
I Nonni “costruiscono” un album per le foto … io da piccolo, la mia coppia, i figli, i nipoti …
“Arriva un momento nell’età adulta in cui si avverte il desiderio di raccontare la propria storia di vita. Per fare un po’ d’ordine dentro di sé e capire il presente, per ritrovare emozioni perdute e sapere come siamo diventati, chi dobbiamo ringraziare o dimenticare”.
(D. Demetrio – Raccontarsi)
“Ognuno la sua storia”… i Nonni si raccontano“Ognuno la sua storia”… i Nonni si raccontano
La “Scatola dei Bisogni”La “Scatola dei Bisogni”
Primo incontro Terzo incontro
Secondo Lei i Bambini hanno Bisogno di:% su 10 campioni
esam.% su 8 campioni
esam.
Amore 100% 100%
Protezione 100% 100%
Autonomia e iniziativa 80% 75%
Socialità 90% 75%
Amicizia 90% 100%
Gioco 90% 100%
Coerenza 80% 75%
Regole 100% 100%
Sentirsi compreso e ascoltato 90% 100%
Primo incontro
Terzo incontro Primo incontro Terzo incontro
Secondo Lei i Nonni hanno Bisogno di: si no si no
% su 10 campioni esam.
% su 8 campioni esam.
Fiducia 100% 0% 100% 0% 100% 100%
Gratificazione 86% 14% 100% 0% 70% 63%
Rispetto 100% 0% 100% 0% 90% 100%
Riconoscimento 71% 29% 100% 0% 70% 75%
Appagamento 100% 0% 100% 0% 40% 63%
Considerazione 100% 0% 100% 0% 60% 75%
Sostegno 100% 0% 100% 0% 60% 63%
Accoglimento 100% 0% 100% 0% 50% 75%
Condivisione 100% 0% 100% 0% 70% 88%
Primo incontro
Terzo incontro Primo incontro Terzo incontro
Secondo Lei, tutte le Persone hanno Bisogno di: si no si no
% su 10 campioni
esam.
% su 8 campioni
esam.
Tempi di cura personale 100% 0%100% 0% 100% 100%
Ascolto 100% 0%100% 0% 100% 100%
Interessi 100% 0%100% 0% 90% 88%
Privacy 83% 17%100% 0% 60% 75%
Socialità 100% 0%100% 0% 100% 88%
Amicizia 100% 0%100% 0% 90% 100%
Gioco e svago 100% 0%100% 0% 60% 88%
Accudimento 100% 0%100% 0% 60% 50%
Riconoscimento 83% 17%100% 0% 60% 88%
Riposo 100% 0%100% 0% 90% 100%
Nonni e genitori insieme:unire le forze e cooperare per il bene del bambino che è il “vero fulcro”
della loro relazione.
Elaborazione dei dati del Questionario sulla
Valutazione Finale dell’Esperienza somministrato ai Nonni
28 Aprile 2009
Valutazione Globale La bilancia del gradimento
Valutazione Finale Gli incontri sono stati:
La partecipazione al progetto è stata motivata da:
Ha risposto a:
curiosità 12,5 % 12,5 %
per trovare uno “spazio personale” 12,5 % 12,5 %
per arricchimento personale 62,5 % 62,5 %per confrontarsi con persone che vivono la sua stessa esperienza 62,5 % 62,5 %per approfondire le conoscenze in campo educativo 62,5 % 62,5 %
migliorare il rapporto con il bambino/a 12,5 % 12,5 %
Riflessione 100 %
Interesse 100 %
Relax 37,5 %
Soddisfazione 62,5 %
Ansia 25 %
Socializzazione/ Collaborazione 62,5 %
Noia 0 %
Stanchezza 0 %
Imbarazzo 0 %
Costrizione 0 %
Gratificazione 62,5 %
Impegno 25 %
Conoscenza 75 %
Gli incontri di Nonni in Scena le hanno suscitato:
L’Atmosfera nel gruppo è stata: 0 1 2 3 4 5 Media
Rilassante 5 5
Confusionaria 4 0
Accogliente 1 7 4,87
(Altro) Educativa 1 5
Gratificante 1 5
Lei come si è sentita/o nel gruppo: 0 1 2 3 4 5 Media
Accolto/a 8 5
Emarginato/a 4 0
Collaborativo/a 1 1 1 3 4
Annoiato/a 4 0
(Altro) Considerata 1 5
Apprezzata 1 5
Senza memoria la vita non è vita. La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, persino il nostro agire.
Oliver Sacks
Senza memoria la vita non è vita. La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, persino il nostro agire.
Oliver Sacks