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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“F. DE SARLO” L A G O N E G R O
P.O.F.
Piano dell’Offerta Formativa
ANNO SCOLASTICO 2000/2001 e seguenti
(aggiornato nell’anno scolastico 2005/2006)
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INTRODUZIONE
Il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “F. De Sarlo” di Lagonegro e Latronico, per l’anno scolastico 2000/2001e seguenti, proposto dalle varie componenti della scuola ed approvato dal Collegio dei Docenti, si inquadra nel contesto del D.P.R. 275 dell’8.3.1999 (Regolamento dell’Autonomia Scolastica). Esso costituisce un atto pubblico, pertanto, verrà consegnato agli alunni e ai genitori all’atto dell’iscrizione e mira a: - rafforzare l’identità di questa scuola; - affermare al suo interno un’etica della responsabilità; - sviluppare competenze di progettualità in rapporto al contesto storico-ambientale. L’Istituto nei suoi tratti distintivi sarà impegnato sui seguenti fronti innovativi: 1) AREA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E COGNITIVA: - dare maggiore spazio alla cooperazione didattica, cognitiva e socio affettiva degli alunni. 2) AREA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE: - modularità mono - pluridisciplinare - percorsi formativi per obiettivi e competenze - compensazioni tra discipline 3) AREA DELLA FLESSIBILITA’: - gruppi classe e classi aperte, utilizzazione del 15%, riduzione unità di insegnamento, diversa
articolazione dell’anno scolastico, gestione curricolo “locale”. 4) AREA DELL’AUMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: - discipline opzionali, facoltative ed aggiuntive. Agli inizi di ogni anno scolastico i docenti della Commissione P.O.F. procederanno alla programmazione annuale nei diversi aspetti d’innovazione sopra descritti. Il lavoro della Commissione P.O.F. sarà accompagnato da attività di ricerca nei gruppi disciplinari, nei dipartimenti d’indirizzo e dalle scelte di programmazione educativo-didattica con aspetti progettuali connessi al fine di procedere in modo organico e con unitarietà d’intenti e di condizione tra tutte le componenti dell’Istituto: alunni, genitori, docenti, non docenti e Dirigente Scolastico. L’obiettivo finale che, da sempre, si persegue in quest’Istituto è di contribuire alla riforma della Scuola e dell’insegnamento ma anche e soprattutto quello di riformare il “pensiero” per permettere alle nuove generazioni di vivere in modo consapevole e da veri protagonisti nella società del terzo millennio. L’Istituto è sede del tirocinio, per la specializzazione post-laurea, a seguito di convenzione con l’Università di Basilicata, Salerno e Napoli, e per gli studenti universitari frequentanti i corsi di Scienze dell’Educazione.
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LETTURA DEL TERRITORIO
ASPETTI SOCIALI GENERALI
- La comunità sociale entro la quale la scuola sviluppa la sua azione vive con evidente disagio la mancanza di lavoro e l’assenza di sbocchi futuri.
- I giovani sono turbati dalla mancanza di prospettive, dalla assenza di spazi di ricerca e di confronto, non solo sul piano del dibattito ma sul piano delle analisi delle situazioni, della progettazione di possibili iniziative, della loro realizzazione e della loro valutazione per poter formulare proposte che li veda protagonisti. Appaiono spesso rassegnati, soli e manifestano la propria indignazione disinteressandosi delle vicende politico-istituzionali.
- Compresenza, in situazione di accentuato dinamismo, di episodi di crescita in contesti di arretratezza e viceversa, e ciò avendo riguardo alle risorse umane, alla realtà scolastica e quella extrascolastica.
- Tendenziale scomparsa di valori e norme comuni a tutto il sistema con l’accentuarsi della sua complessità.
- Insufficiente consapevolezza dell’importanza della tutela dell’ambiente naturale per una migliore qualità della vita ed uno sviluppo sostenibile.
LA SCUOLA E LA SOCIETA’
Questo Istituto nel corso degli ultimi anni si è sempre di più configurato come centro di sviluppo sociale e culturale del territorio e, con attenta sensibilità, si è data un’impostazione aperta alle forze esterne e finalizzata allo sviluppo armonico e alla formazione integrale della personalità umana. - La popolazione scolastica è caratterizzata in alta percentuale dal pendolarismo. Le principali
zone di provenienza degli studenti sono: la Valle del Noce, la Valle del Mercure, la Valle del Sinni, la Comunità del Pollino, la Val d’Agri, l’alta provincia di Cosenza, l’area sud della provincia di Salerno.
- Non soddisfacente è la comunicazione fra i vari segmenti formativi (scuola elementare, scuola media, scuola superiore e Università);
- L’ambiente di provenienza dei ragazzi si presenta eterogeneo sia sul piano socio-economico che culturale e non mancano i casi in cui le famiglie non sono in condizioni di offrire stimoli formativi adeguati;
- Diffusa delega da parte delle famiglie.
RISORSE DEL TERRITORIO - Un patrimonio naturale considerevole: Parco del Pollino, Parco della Val d’agri-Lagonegrese,
Maratea. - Risorse minerarie. - Musei. - Teatro. - Cinema. - Itinerario archeologico (Valle del Noce-Valle del Mercure-Maratea). - Tribunale. - Enti Locali (Comuni, Comunità montane). - Uffici della Regione Basilicata. - Ispettorato Distrettuale delle Foreste.
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- Le Terme di Latronico. - Impianti sportivi (sciistici, di atletica, campi di calcio, palazzetto dello sport, piscina, campi da
tennis) - Banche. - Alberghi, ristoranti, strutture agrituristiche. - Ospedali Riuniti. - Associazioni culturali, ricreative e per il volontariato.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI
DEGLI EDIFICI
ISTITUTO MAGISTRALE “F.DE SARLO” L’edificio che ospita l’Istituto è sito in Via S.Antuono. E’ stato di recente interessato, da lavori di ristrutturazione e adeguamento statico che hanno reso la struttura idonea. L’attività scolastica e amministrativa si svolge su tre livelli (piano terra/piano rialzato, primo piano, secondo piano). Al piano terra sono sistemati la biblioteca, il laboratorio scientifico e la palestra. Al piano rialzato sono allocati gli uffici amministrativi, la stanza del Dirigente Scolastico, la stanza del Vicario, la segreteria, la sala dei professori, l’aula multimediale, la sala computer, magazzini ed archivi. Al primo e secondo piano sono collocate le aule. Vi sono 13 classi divise tra le 6 classi del Liceo Linguistico, le 6 del Liceo Pedagogico e 1 del Liceo delle Scienze Sociali. Al primo piano si trova l’aula magna, l’aula di musica e l’aula di disegno. Ogni piano è dotato di servizi igienici. In tutte le aule, ad eccezione delle aule che ospitano le prime classi, ci sono i computer e l’Istituto è stato cablato. E’ sede del Direttore dei Sevizi Generali e Amministrativi e del Dirigente Scolastico.
LICEO SCIENTIFICO “G. DE LORENZO”
L’edificio che ospita il Liceo Scientifico di Lagonegro è sito, dal gennaio 2002, in Via Napoli a seguito dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento statico che hanno interessato lo stabile di Piazza della Repubblica. L’Istituto è stato cablato, è dotato di un’aula multimediale e dei laboratori scientifici necessari. Le classi sono 16 divise in quattro corsi.
LICEO SCIENTIFICO LATRONICO L’edificio che ospita il Liceo Scientifico di Latronico è sito in Via Vittorio Emanuele ed è condiviso con la Scuola Media Statale. L’attività si svolge su due livelli: piano terra e secondo piano. Al piano terra si trovano: la classi IV, il laboratorio teatrale, il II laboratorio di informatica, l’aula per la visione delle videocassette e i servizi igienici; al secondo piano si trovano le classi I, II, III, e V, i locali di segreteria, la presidenza, la sala dei professori, l’aula multimediale, l’atrio/biblioteca ed i servizi igienici.
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OFFERTA FORMATIVA
- LICEO SCIENTIFICO - LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO - LICEO LINGUISTICO - LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI (TRIENNIO)
LICEO SCIENTIFICO
CORSO A : Doppia lingua – P.N.I. di Matematica e Fisica CORSO B: P.N.I. di Matematica e Fisica CORSO C: P.N.I. di Matematica E Fisica
SEDE DI LAGONEGRO CORSO D : Doppia lingua – P.N.I. di Matematica e Fisica
SEDE DI LATRONICO P.N.I. di Matematica e Fisica
TITOLI CONSEGUIBILI: Licenza Liceale Scientifica PROFILO DELL’INDIRIZZO: Preparazione agli studi universitari, con specificità afferenti sia alle discipline scientifiche sia a quelle umanistiche nonché possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. ISCRIZIONE A CORSI UNIVERSITARI : TUTTI
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DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI: - DISCIPINE OBBLIGATORIE: Lingue e lettere italiane, Lingue e lettere latine, Lingua e
Letteratura straniera (Francese e/o Inglese), Disegno e Storia dell’arte, Storia, Matematica ed Informatica, Fisica, Scienze Naturali, Chimica e Geografia, Filosofia, Geografia, Educazione Fisica.
- DISCIPLINE FACOLTATIVE: Religione.
LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
TITOLO CONSEGUIBILE : Maturità Magistrale ad indirizzo socio-psico-pedagogico
PROFILO DELL’INDIRIZZO: Le ragioni dell’indirizzo socio-psico-pedagogico sono configurabili sia nell’offerta di basi culturali per la prosecuzione in studi universitari specifici sia nell’orientamento verso attività rivolte al “sociale”, con predominanti valenze culturali ed educative e con riferimento ad aspetti relazionali e di comunicazione. La sua caratterizzazione, nella previsione della polivalenza degli sbocchi, è data da una sostenuta cultura generale integrata da dimensioni specifiche, particolarmente garantite dalla presenza di discipline appartenenti all’area delle scienze umane e all’area delle scienze sociali.
ISCRIZIONE A CORSI UNIVERSITARI: TUTTI
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI: - DISCIPLINE OBBLIGATORIE: Educazione Fisica, Italiano, Lingua straniera (Francese o
Inglese), Latino, Arte e/o Musica, Storia dell’Arte o Musica, Storia, Filosofia, Diritto ed Economia, Diritto e Legislazione Sociale, Psicologia, Pedagogia, Sociologia, Elementi di Psicologia, Sociologia e Statistica, Geografia, Matematica ed Informatica, Scienze della Terra, Biologia, Chimica, Fisica, Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogico.
- DISCIPINE FACOLTATIVE: Religione.
LICEO LINGUISTICO
TITOLO CONSEGUIBILE: Licenza Liceale Linguistica
PROFILO DELL’INDIRIZZO: Il Liceo Linguistico, anche in risposta ad esigenze proprie della realtà sociale, trae la sua peculiarità dallo studio di tre lingue straniere e dalla metodologia che ne caratterizza l’insegnamento, all’interno di una dimensione formativa allargata, assicurata, per tutto il triennio, dal contributo delle varie componenti: linguistico-letterario-artistica, storico-filosofica, matematico-scientifico e dal supporto efficace e funzionale degli assistenti di lingua.
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ISCRIZIONE A CORSI UNIVERSITARI: TUTTI
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI: - DISCIPLINE OBBLIGATORIE: Educazione Fisica, Italiano, Lingua straniera 1 (Francese o
Inglese), Lingua Straniera 2 (Inglese o Francese), Lingua Straniera 3 (Tedesco), Latino, Arte e/o Musica, Storia dell’Arte, Storia, Filosofia, Diritto ed Economia, Geografia, Matematica ed Informatica, Scienze della Terra, Biologia, Chimica, Fisica.
- DISCIPINE FACOLTATIVE: Religione.
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
TITOLO CONSEGUITO: Maturità Magistrale ad indirizzo di Scienze Sociali
PROFILO DELL’INDIRIZZO: Preparazione alla gestione dei complessi sistemi del settore dei servizi sociali con particolare attenzione a quelli della assistenza alla persona ed a quelli afferenti al volontariato ed al non profit.
ISCRIZIONE A CORSI UNIVERSITARI: Il curricolo del Liceo delle Scienze Sociali è particolarmente congruente con la frequenza dei corsi di laurea che aprono all’insegnamento nella scuola materna, elementare, media e secondaria di II grado e dei corsi di diploma di laurea che preparano all’esercizio di professioni sociali, dal sociologo allo psicologo, dall’educatore scolastico all’assistente sociale, dall’esperto in “formazione dei formatori”, al giudice minorile, dal giornalista all’esperto di comunicazioni di massa. Accanto al percorso universitario, il Liceo Sociale fornisce una preparazione generale che consente la frequenza di corsi post-secondari di durata variabile sia della formazione professionale regionale di 2° livello sia della formazione professionale attivata dallo Stato in collaborazione con le Regioni ed il mondo del lavoro: corsi che preparano all’esercizio come quella di bibliotecario, allestitore musicale, tecnico dell’animazione, accompagnatore di persona con handicap, educatore di base presso convitti, collegi, carceri, comunità-famiglia, educatori di asili nido, addetto alle pubbliche relazioni, ecc.
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI: - DISCIPLINE OBBLIGATORIE: Educazione Fisica, Italiano, Lingua straniera 1 (Francese o
Inglese), Lingua Straniera 2 (Inglese o Francese), Arte e/o Musica, Storia dell’Arte, Storia, Filosofia, Diritto ed Economia, Geografia, Matematica, Scienze della Terra, Linguaggi non verbali e multimediali, Scienze sociali, Scienze sperimentali, Linguaggi non verbali, progettazione e produzione di materiali.
- DISCIPINE FACOLTATIVE: Religione. SI SEGNALA CHE QUESTO SPECIFICO CORSO SPERIMENTA L’AUTONOMIA DI CUI AL D.P.R. 275/99 SIN DALL’ANNO SCOLASTICO 1998/’99.
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MODELLO ORGANIZZATIVO
TIPOLOGIE INDIVIDUATE
FORME DI DEMOCRAZIA INDIRETTA FORME DI DEMOCRAZIA DIRETTA (deleghe) (assemblee docenti – studenti – genitori) Per quanto riguarda le forme di democrazia indiretta opereranno gruppi di riferimento: - Preside - Docenti destinatari delle funzioni obiettivo - Giunta esecutiva - Comitato studentesco - Comitato genitori Per quanto riguarda le forme di democrazia diretta si individuano i seguenti momenti: - Assemblea dei docenti - Assemblea dei genitori - Assemblea degli studenti - Assemblea con operatori esterni - Assemblea genitori, studenti, docenti
ORGANIZZAZIONE TEMPI-ORARIO Tempi antimeridiani ORARIO LUNGO Tempi pomeridiani Tempi antimeridiani per attività curricolari (con scansione secondo normative ministeriali delle singole discipline) o secondo la riorganizzazione dei curricoli prevista dal Regolamento ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n°275 dell’8.3.1999. Tempi pomeridiani per attività integrative e/o opzionali selezionate e approvate dal Collegio dei Docenti, dai genitori e dagli studenti nel piano per l’ampliamento dell’offerta formativa.
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COMPOSIZIONE CLASSI
ALUNNI FREQUENTANTI SINGOLE CLASSI O SPERIMENTAZIONI DI CLASSI APERTE
CRITERI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI
COMPETENZE PROFESSIONALITA’
COORDINAMENTO DELLE COMPETENZE
DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI E COORDINATORI DI CLASSE FF.OO. E RESP.LI DI INDIRIZZI COORDINATORI DELLE DISCIPLINE
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
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ORGANIZZAZIONE INTERNA Anno Scolastico 2005/2006
STAFF DELLA DIRIGENZA
SPRECHINO Michele
E’ sostituito dal prof. BOTTICELLA nei giorni in cui è assente
CARLOMAGNO Maria Carmela
E’ sostituita dal prof. PIZZOLANTE nei giorni in cui è assente
MARTINESE Rosa
(DGSA)
CONTE Maria Rosaria
E’ sostituita dalla prof.ssa MARSICO nei giorni in cui è assente
STRUTTURA DI COORDINAMENTO GENERALE
- D.S. - COLLABORATORI D.S. - D.S.G.A. - COORDINATORE GRUPPO P.O.F. - FUNZIONI STRUMENTALI - COORDINATORI DI CORSO - COORDINATORI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI - COORDINATORI GRUPPI DI PROGETTO
COORDINATORI GRUPPI DISCIPLINARI
MAGISTRALE LIC. SC. LAGONEGRO- LATRONICO
Italiano, Storia e Geog. Labanca Michelina Italiano e Latino Cancellara Vincenzo
Italiano e Latino Sabella Filomena Lingue Straniere Verbena Filomena
Lingue Straniere Ponzi Fortunata Filosofia e Storia Liguori Vincenzo
Filosofia e Storia Consoli Carmen Dis. e St. dell’arte Carpentieri Rosa
Filos. e Pedagogia Lombardi Cecilia Matematica e Fisica Carlomagno Vito
Matematica e Fisica Papaleo Maria Ter. Scienze Ferrari Giuseppe
Scienze Fornino Gaetano Educazione Fisica Sprechino Michele
Educazione Fisica D’Ambrosio Filom.
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COMMISSIONE PROGETTAZIONE GENERALE
COMPITI:
Discute, prepara e approfondisce le tematiche sulle quali dovrà deliberare il Collegio dei Docenti
CONSOLI CARMEN
CARLOMAGNO MARIA CARMELA
ZENOBI FRANCESCA
DE RITA GERARDINA
MELCHIONDA GERARDO – segretario
CONTE MARIA ROSARIA
SABELLA FILOMENA
VERBENA FILOMENA
ORENGA PAOLA DI TOMASO ANTONELLA
CARLOMAGNO VITO
VITA LEONARDO
BRIGANTE BIAGIO (GENITORE)
ALLORO PASQUALINA (GENITORE)
GUIDA NICOLA (STUDENTESSA)
DE LUCIA ARIANO (STUDENTESSA)
MARTINESE ROSA (D.S.G.A.)
DE FRANCO BIAGIO (ATA)
N.B. Faranno parte della Commissione i docenti con incarico di Funzione Strumentale eletti nel corrente a.s.
IL GRUPPO DI STUDIO P.O.F., CON LE FUNZIONI STRUMENTALI, LAVORERA’ PER SOTTOGRUPPI CHE APPROFONDIRANNO I SEGUENTI TEMI:
- PIANO FORMATIVO DOCENTI - PIANO FORMATIVO PERSONALE ATA - MONITORAGGIO E MATERIE SULLE QUALI DOVRA’ DELIBERARE IL COLLEGIO
PLENARIO
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COORDINATORI DI CLASSE
MAGISTRALE LICEO LAGONEGRO
LICEO LATRONICO
MELCHIONDA 1ª A INFANTINO 1ª A CARPENTIERI 1ª A
VITA 1ª D SCALDAFERRI 1ª B VIOLA 1ª B
LABANCA 2ª A CALVANESE 1ª C GIOIA 2ª A
FORNINO 3ª B MANDARINO 2ª A MARSALA 3ª A
BELARDI 2ª D BONELLI 2ª B CONTE 4ª A
AVERSA 3ª A MAURIELLO 2ª C OROFINO 4ª B
PONZI 3ª D VERBENA 3ª A ZENOBI 5ª A
SABELLA 4ª A MILIONE 3ª B
ROTONDARO 4ª C CANCELLARA 3ª C
CARLOMAGNO M.C. 4ª D LIMONGI 4ª A
CONSOLI 5ª A LUCCHESE 4ª B
AVERSA 5ª C LIGUORI 4ª C
DE RITA 5ª D CARLOMAGNO 5ª A
MAFFIA 5ª E FILIZZOLA 5ª B
AVOLIO 5ª C
SEMERARO 1ª D
COORDINATORI DI CORSO
MAGISTRALE LIC. LAGONEGRO LIC. LATRONICO
SABELLA Filomena A VERBENA Filomena A - D CONTE Maria R. A - B
DE RITA Geradina D-E LUCCHESE Serafina B
CALVANESE Silvana C
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DOCENTI CON INCARICHI PARTICOLARI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
ISTITUTO
MAGISTRALE
LICEO
LAGONEGRO
LICEO
LATRONICO
MELCHIONDA Gerardo
FERRARI Giuseppe
PERRETTI
RESPONSABILI LEGGE ANTIFUMO
ISTITUTO
MAGISTRALE
LICEO
LAGONEGRO
LICEO
LATRONICO
ZACCARA Antonio
BELARDI Agnese
FERRARI Giuseppe
SANTOCHIRICO Giuseppe
RESPONSABILE SICUREZZA I.S.I.S.
DELEGATO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Gerardo MELCHIONDA
ISTITUTO
MAGISTRALE
LICEO
LAGONEGRO
LICEO
LATRONICO
MELCHIONDA Gerardo
SPRECHINO
Michele
MARSICO
Maddalena
ORGANO DI GARANZIA
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ALUNNI Docenti: MELCHIONDA Gerardo FERRARI Giuseppe
Genitori: SCALA Vito BRIGANTE Biagio
Studenti: N. 2 studenti/studentesse
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RESPONSABILI DEI LABORATORI
LICEO SCIENTIFICO LAGONEGRO MULTIMEDIALE: prof.ssa BONELLI FISICA: prof. MAURIELLO CHIMICA: prof. G. FERRARI PALESTRA: prof. BOTTICELLA LICEO SCIENTIFICO LATRONICO MULTIMEDIALE: prof.ssa MARSALA FISICA: prof.ssa MARSICO BIBLIOTECA: prof.ssa ZENOBI PALESTRA: prof.ssa BISCIONE MAGISTRALE SCIENTIFICI: prof. FORNINO MULTIMEDIALE: prof. PIZZOLANTE PALESTRA: prof.ssa D’AMBROSIO
REFERENTE GRUPPO H Prof.ssa Paola ORENGA
GRUPPO H DI ISTITUTO - Prof.ssa Orenga - Prof.ssa Lauciello - Prof.ssa Consoli - Prof.ssa Scaldaferri - N. 2 studenti rispettive classi
COORDINATORI DI INDIRIZZO E DI AREA Indirizzo LINGUISTICO Indirizzo PEDAGOGICO Indirizzo SCIENTIFICO
Coordinatori: Coordinatori: Coordinatori: Indirizzo De Rita Indirizzo Sabella Indirizzo Limongi Area Umanistica
Belardi Area Umanistica, Sc. Ped., Soc.
Lombardi Area Umanistica
Cancellara
Area Scientifica
Pizzolante Area Scientifica
Fornino Area Scientifica
Carlomagno
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COMITATO DI VALUTAZIONE
Prof.ssa CONSOLI Prof. MAGNANIMO Prof. MELCHIONDA Prof.ssa DE RITA Prof.ssa D’AMBROSIO (Supp.) Prof.ssa SABELLA (Supp.)
COMITATO ACQUISTI AREA UMANISTICA Prof.ssa CANCELLARA Prof.ssa ROTONDARO Prof.ssa VIOLA
AREA SCIENTIFICA Prof. FERRARI G. Prof. PIZZOLANTE Prof.ssa MARSICO
RESPONSABILI ORARIO LEZIONI Prof. FERRARI G. (Scientifico Lagonegro) Prof. MELCHIONDA (Magistrale) Prof.ssa MARSALA (Scientifico Latronico)
RESPONSABILE COMENIUS Prof.ssa VERBENA
RESPONSABILE PATENTINO ISIS Prof. PERRETTI Antonio
RESPONSABILE TRINITY Prof.ssa DE RITA Gerardina ��
RESPONSABILE DELF Prof.ssa PONZI Fortunata
RESPONSABILE EDUCAZIONE ALL’EUROPA E CITTADINANZA EUROPEA
Prof. CARLOMAGNO Vito
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FINALITA’ E OBIETTIVI GENERALI
Finalità: “FORMARE PERSONALITA’ AUTONOME CAPACI DI PROPORSI CONSAPEVOLMENTE E RESPONSABILMENTE DI FRONTE ALLA COMPLESSITA’ DEL REALE E DI ACQUISIRE CRITICAMENTE INFORMAZIONI E METODOLOGIE CHE CONSENTANO LORO SIA DI PROSEGUIRE POSITIVAMENTE GLI STUDI UNIVERSITARI SIA DI INSERIRSI NEL MONDO DEL LAVORO”
Obiettivi generali: 1) acquisire gli epistemi propri delle discipline studiate; 2) comprendere, analizzare e rielaborare i contenuti; 3) potenziare le capacità logico-intuitivo-operative, usando linguaggi specifici in modo
corretto; 4) usare e formulare giudizi critici; 5) sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; 6) educare alla condivisione e al rispetto delle regole.
OBIETTIVI TRASVERSALI
I Consigli di Classe sceglieranno gli obiettivi trasversali inserendoli nelle Programmazioni di Classe: A) COMPORTAMENTALI Disponibilità verso le attività scolastiche • Atteggiamento responsabile nei confronti della propria formazione: regolarità della frequenza,
ottemperanza agli impegni di lavoro, rispetto delle regole. • Partecipazione attiva al lavoro scolastico, con l’apporto di interventi personali volti al
raggiungimento degli obiettivi prefissati. • Impegno e continuità nell’esecuzione dei compiti. • Acquisizione di un metodo personale di studio • Individuazione di strategie e modalità di lavoro facilitanti i processi di apprendimento
(mnemotecniche, appunti, mappe concettuali ). • Organizzazione autonoma e sistematica del lavoro, sia a scuola che a casa • Risposta positiva alle sollecitazioni ricevute e progressione degli apprendimenti.
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Interazione • Capacità di interagire correttamente con gli altri, nel rispetto delle regole condivise. • Sviluppo della capacità di ascolto e rispetto delle opinioni altrui. • Disponibilità al dialogo. • Capacità di cooperare e lavorare in gruppo. • Accettazione della propria diversità e di quella degli altri. • Disponibilità a rivedere i propri atteggiamenti e le proprie opinioni nel confronto con gli altri.
Valorizzazione d’identità personale • Acquisizione di una graduale conoscenza della propria identità personale: caratteristiche di
personalità, interessi, motivazioni, capacità, vocazioni, aspettative, etc. • Acquisizione di capacità di autovalutazione. • Sviluppo di capacità decisionali e di scelta. • Soddisfazione dei propri interessi attraverso la ricerca di stimoli e opportunità di crescita in
ambito scolastico ed extrascolastico (materiali, informazioni, attività scolastiche pomeridiane, seminari, conferenze, esperienze formative).
B) COGNITIVI Conoscenze • Acquisizione degli epistemi propri delle discipline studiate. • Conoscenza dei linguaggi specifici. • Conoscenza dei linguaggi multimediali. • Conoscenza delle attività formative proposte, a livello di classe e di Istituto. • Conoscenza dei regolamenti scolastici per una più attiva partecipazione alla vita della scuola,
nella piena consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri. • Conoscenza del territorio, nei suoi aspetti ambientali, culturali, antropologici e socio-economici. Competenze • Saper organizzare le conoscenze acquisite in quadri unitari. • Saper effettuare collegamenti e confronti in prospettiva disciplinare. • Saper effettuare collegamenti e confronti in prospettiva pluri/interdisciplinare. • Servirsi delle conoscenze acquisite in differenti contesti d’uso. • Saper applicare regole e principi. • Saper stabilire relazioni logiche e di causalità tra eventi. • Saper trasferire i concetti e le competenze apprese in concrete esperienze formative: stage,
tirocini, ecc. • Saper riconoscere, analizzare ed elaborare diversi tipi di testo. • Saper operare una sintesi. • Sapersi esprimere correttamente in forma orale e scritta. • Sviluppare competenze comunicative. • Saper relazionare su lavori individuali e di gruppo.
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• Saper presentare dati mediante l’uso di grafici e tabelle. • Saper ricercare informazioni consultando libri di testo e altre fonti, presso la biblioteca d’istituto. • Saper consultare adeguatamente dizionari e glossari. • Saper utilizzare strumenti e sussidi multimediali. • Saper utilizzare in modo appropriato i lessici specifici delle discipline • Saper utilizzare gli strumenti e le procedure della ricerca. • Saper applicare una procedura scientifica. • Saper cogliere i vari aspetti di un problema. • Saper prospettare soluzioni ai problemi, attraverso la formulazione di ipotesi e il problem
solving.
Capacità
• Essere in grado di sviluppare le tematiche curriculari proposte, rielaborandole in modo originale e personale.
• Mostrare una adeguata padronanza della lingua parlata e scritta. • Acquisire capacità argomentative. • Formulare giudizi critici. • Esprimere capacità progettuali. • Essere in grado di analizzare e interpretare fenomeni secondo prospettive diverse. • Essere in grado di utilizzare le proprie conoscenze per risolvere problemi e comprendere
situazioni. • Individuare analogie e differenze tra culture e civiltà diverse. • Acquisire chiavi di lettura del mondo contemporaneo, per una maggiore comprensione delle
principali problematiche. • Essere in grado di monitorare e valutare criticamente il proprio percorso formativo.
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IPOTESI DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La programmazione didattica, a cui si adeguerà la stesura dell’orario delle lezioni, recepisce il D.P.R. n.275 dell’8.3.1999 cercando di raggiungere gli obiettivi programmati attraverso una didattica fondata, anche, su percorsi flessibili e mirati al raggiungimento di obiettivi formativi specifici, su modalità valutative trasparenti delle competenze effettivamente acquisite dagli alunni, sulla certificazione dei crediti formativi. A) ACCOGLIENZA E INGRESSO L’accoglienza avrà una funzione orientativa e sarà intesa come attività permanente di cooperazione tra studenti e docenti e mirerà ad informare gli alunni sulle:
1) finalità e sugli obiettivi di questo Istituto; 2) sugli insegnamenti curricolari anche integrativi e sulla distribuzione delle ore; 3) sulle metodologie seguite; 4) sui sistemi di valutazione; 5) sul regolamento d’Istituto.
Con particolare riferimento alle nuove discipline, le prove d’ingresso mireranno a conoscere: 1) i prerequisiti 2) le aspettative 3) la disponibilità all’apprendimento.
B) OBIETTIVI Nel rispetto delle finalità, degli obiettivi generali e degli standard formativi di indirizzo, ogni insegnante individuerà obiettivi realizzabili in termini di conoscenze, capacità e competenze afferenti alla propria disciplina nel rispetto dei profili formativi. La definizione dei traguardi formativi si svilupperà in un’ottica di sinergia e raccordo tra le diverse discipline al fine di promuovere negli allievi processi di crescita globale. C) I CONTENUTI Per i contenuti disciplinari si fa riferimento ai programmi ministeriali vigenti e si potranno articolare secondo modelli modulari o unità didattiche. Nelle classi quinte si potranno svolgere degli insegnamenti modulari e/o integrati concordati, anche, in vista della terza prova e dei colloqui previsti dalla nuova normativa sugli Esami di Stato. I percorsi pluridisciplinari potranno essere attuati in tutte le classi, a partire dalla seconda. Sia per gli obiettivi che per i contenuti, si rinvia alla programmazione didattica disciplinare della sezione scientifica e magistrale allegata al P.O.F. strutturale. D) LA METODOLOGIA Le metodologie seguite saranno il più possibile interattive e rispettose degli stili cognitivi e del ritmo di apprendimento degli alunni evitando dannosi sovraccarichi e un’acquisizione mnemonica dei contenuti disciplinari. I docenti potranno effettuare scambi di classi per un periodo breve o per un’attività modulare programmata.
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Costituiranno parte integrante della programmazione didattica-educativa sia le visite guidate che i viaggi d’istruzione in Italia, all’estero, gli stage e gli scambi culturali all’estero ed in Italia. E) GLI STRUMENTI DIDATTICI
1) testi in adozione; 2) sussidi didattici; 3) biblioteca scolastica; 4) videoteca scolastica; 5) modulistica varia; 6) laboratorio multimediale ed il laboratorio didattico conseguente alla istituzione della rete fra
scuole; 7) pubblicazioni varie e riviste specializzate; 8) laboratori scientifici, artistici, musicali, fotografici.
F) LA VALUTAZIONE E GLI STRUMENTI La valutazione si avvarrà di due momenti:
1) la misurazione che mirerà a registrare oggettivamente le conoscenze, le capacità e le competenze acquisite dagli alunni per ogni Unità Didattica sviluppata, mediante prove strutturate e semistrutturate, trattazioni sintetiche, saggi brevi, articoli giornalistici, temi tradizionali, ricerche, colloqui, sondaggi. Il numero delle prove scritte quadrimestrali è di tre. I docenti si impegnano ad una correzione trasparente e tempestiva. Per i colloqui i docenti si impegnano a sottoporre gli alunni almeno a due prove quadrimestrali, di cui una può essere scritta;
2) formulazione di un giudizio globale che tenga conto, anche, di altre componenti della vita scolastica dell’alunno come l’assiduità, la frequenza, la partecipazione.
La valutazione avverrà a scadenze quadrimestrale e sarà concepita, anche, come strumento di controllo del processo di insegnamento/apprendimento allo scopo di dare all’insegnante la possibilità di poterlo correggere. Al posto degli statini si utilizzerà una scheda sintetica. Nei mesi di Novembre e di Aprile sarà consegnata, alle famiglie degli alunni, una scheda informativa con i risultati conseguiti nelle singole discipline. Sul registro personale (giornale del professore) è riportata la griglia di valutazione utilizzata che si riferisce ai seguenti obiettivi: CONOSCENZA – COMPRENSIONE – ESPRESSIONE – APPLICAZIONE – ANALISI – SINTESI. Per gli obiettivi riportati viene attribuito a ciascun alunno un punteggio che va da un livello minimo (gravemente insufficiente) ad un livello massimo (eccellente) in relazione alle capacità raggiunte. (Atto allegato N° 1) G) DEBITO / RECUPERO Il debito scolastico sarà assegnato in presenza di significative carenze operative e cognitive. Compatibilmente con le risorse dell’Istituto, il Collegio dei Docenti, sentiti i singoli Consigli di Classe, organizzerà periodicamente dei corsi di recupero (al massimo due discipline per ciascuno alunno), nei quali l’insegnante si impegnerà non in una meccanica ripetizione del tema sviluppato, ma in interventi individualizzati, attraverso metodi alternativi ed aderenti alle esigenze ed agli stili cognitivi dell’alunno.
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Il debito verrà registrato nella sede collegiale del Consiglio di Classe, riunito per lo scrutinio finale; verrà poi notificato sia mediante affissione all’Albo attraverso il tabellone dei voti, sia tramite comunicazione scritta alla famiglia dell’allievo/a. Agli studenti che non restituiscono il debito formativo, anche riferito ad anni pregressi, non sarà attribuito il punto di banda in sede di Consiglio di Classe. Per le discipline che non hanno prosieguo si darà, allo studente o alla studentessa, un’altra possibilità all’inizio dell’anno scolastico. (Atto allegato N° 2) H) CREDITI In sede di attribuzione dei punteggi finali sarà privilegiato il credito scolastico sul credito formativo (questo sempre che sia afferente al tipo di scuola frequentato), ciò per non spingere gli alunni e le famiglie verso agenzie pseudoformative operanti a soli fini di lucro. Ogni Consiglio di Classe esaminerà la documentazione presentata dagli allievi relativamente ai crediti formativi. Sulla base del D.M. n.452 del 12.11.1998 e successive modifiche sulle tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi, sono da valutare le esperienze maturate, “al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport”. La certificazione dovrà contenere gli estremi dell’ente, associazione e istituzione presso cui l’attività è stata svolta e una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. Per l’attribuzione dei crediti formativi si terranno presenti i seguenti elementi: a) omogeneità con le materie d’insegnamento, b)approfondimento delle materie d’indirizzo, c) ampliamento delle materie del corso (musica, teatro, arte, sport se praticato in ambito regionale o nazionale), d) applicazione delle materie studiate a scuola. (Atto allegato N° 3) I) CRITERI PER LA CONDUZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI L’Istituto si è dotato di procedure valutative che devono essere tenute presenti per un regolare svolgimento degli scrutini finali Il Documento di maggio verrà formulato dal coordinatore di classe dopo la riunione del Consiglio di appartenenza. (Atto allegato N°3) J) REGOLAMENTO D’ISTITUTO, STATUTO DELLE STUDENTESSE E
DEGLI STUDENTI L’Istituto si è dotato di un regolamento interno inclusivo del regolamento delle studentesse e degli studenti e del regolamento di disciplina oltre alla carta dei servizi. I docenti, in conformità all’art.43 del D.P.R. n° 416, offrono la loro preziosa collaborazione per il raggiungimento ottimale di tali finalità. Le finalità consistono nell’approfondimento delle problematiche della Scuola e della Società, <<in funzione della formazione culturale e civile degli studenti>> e non per altre finalità. (Atto allegato N°4) L) SPORTELLO DI RICEVIMENTO DEGLI ALUNNI E’ previsto lo sportello di ricevimento degli alunni. Ogni insegnante, a seconda della propria disponibilità, indicherà le ore, antimeridiane e pomeridiane, in cui potrà porsi a disposizione degli
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alunni per fornire chiarimenti brevi sulla disciplina d’insegnamento, indicazioni per eventuali ricerche, approfondimenti, ripetizioni, orientamenti vari. Lo sportello servirà, pure, per organizzare una risposta al disagio giovanile. L’insegnante, soprattutto in riferimento alle problematiche giovanili, potrà avvalersi del supporto del C.I.C. delle risorse materiali ed umani presenti nell’Istituto, delle risorse presenti in altri Istituti o di collaboratori esterni (A.S.L.). I docenti che devono completare o che devono recuperare ore possono essere impegnati in queste attività alternative. M) INTEGRAZIONE DELL’HANDICAP L’accoglienza dei disabili per i valori che induce nella comunità scolastica e per l’oggettiva complessità delle procedure è assunta come indice di qualità dello stile di conduzione della classe e dell’Istituto. Ai sensi della Legge quadro 104/92 viene istituito un gruppo di studio e di lavoro di Istituto formato da docenti, operatori sociali, genitori e studenti per far diventare questa scuola, nel complesso, più integrante ovvero più capace di autentico successo formativo per tutti. Il processo di valorizzazione delle differenze nella comunità scolastica si configura come un’azione sistemica, che interessa trasversalmente la progettualità di Istituto, al fine di rendere l’offerta formativa più aderente ai bisogni educativi di tutta l'utenza. L’integrazione degli alunni in situazione di handicap si svilupperà, pertanto, in una prospettiva di ricerca-azione, orientata al raccordo tra linguaggi, metodologie, risorse scolastiche ed extrascolastiche, in un unico disegno formativo che avrà come obiettivi: • La promozione della cultura delle differenze e della solidarietà. • L’integrazione socio-cognitiva degli allievi disabili in contesti progressivamente allargati
(gruppo classe, scuola, famiglia, territorio). • La costruzione dell’identità personale, basata sulla consapevolezza delle proprie risorse e di
quelle offerte dall’ambiente. • Lo sviluppo di capacità di autogestione del disagio, attraverso il potenziamento di abilità
funzionali all’autonomia personale e sociale. • La promozione del pieno diritto allo studio, mediante la predisposizione di condizioni di
apprendimento facilitanti, volte a sviluppare le capacità potenziali. La traduzione operativa di tali obiettivi farà perno sulle seguenti strategie e modalità di intervento: • Programmazione di iniziative e proposte didattiche sulle tematiche della diversità, destinate agli
allievi delle classi integrate e/o agli altri studenti dell’Istituto. • Personalizzazione dei percorsi formativi, in aderenza alle realtà di sviluppo e di apprendimento
di ciascun allievo in situazione di handicap. • Coinvolgimento diretto dell’alunno nella costruzione di un personale itinerario di
apprendimento, integrato con quello dei compagni e coerente con il progetto di vita e di lavoro. • Didattica fondata sulla cooperazione (apprendimento cooperativo, tutoring), sulla
semplificazione, sull’uso di linguaggi espressivi plurimi (scrittura, attività artistiche, fotografia) e di tecnologie multimediali.
• Raccordo, sul piano programmatico, tra progetto educativo individualizzato, programmazione di classe e proposte formative di Istituto.
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• Raccordo operativo tra le componenti della scuola (docenti, dirigenza, personale Ata, risorsa allievi) e dell’extrascuola: unità multidisciplinare, enti locali, associazioni ed agenzie formative operanti sul territorio.
• Collaborazione con la famiglia dell’allievo e definizione di un piano di lavoro comune. • Sensibilizzazione e coinvolgimento dei genitori dei compagni di classe, attraverso incontri
periodici scuola-famiglia. A coordinamento ed implementazione di tali iniziative, sarà attivato il gruppo di studio e di lavoro di Istituto, ai sensi della legge quadro 104/92. La valutazione degli interventi programmati avverrà in un’ottica sistemica, rispondente al modello di riferimento adottato. A tal riguardo, verrà predisposto un progetto di valutazione della qualità dell’integrazione, finalizzato a monitorare sia gli aspetti parziali (verifica degli apprendimenti) che quelli globali dell’azione formativa, inerenti all’efficacia e all’efficienza delle risorse e dei processi attivati. N) ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE CATTOLICA La volontà di avvalersi o di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è espressa personalmente dagli studenti all’atto dell’iscrizione. Agli alunni che esercitano il diritto di non avvalersi di questo insegnamento, vengono garantite attività alternative che assumono pari dignità delle altre attività, e che possono essere oggetto di valutazione in sede di scrutinio, ai sensi della C.M. n°11/87. Tutta la materia riguardante tale diritto è regolata dalla normativa vigente. I docenti che devono completare o che devono recuperare ore possono essere impegnati in queste attività alternative. In casi di difficoltà organizzative, la Scuola impegnerà gli studenti nello studio individuale, sempre che scelgano di essere presenti in Istituto. O) SOSTITUZIONI DOCENTI ASSENTI Di norma i docenti assenti saranno sostituiti da insegnanti che devono completare o che devono recuperare ore o docenti con retribuzione per orario eccedente. Dall’anno scolastico 2001/2002, sono esclusi i recuperi di frazioni orarie dovuti a motivi estranei alla didattica (i cosiddetti motivi di trasporto). P) ORIENTAMENTO L' orientamento avrà un ruolo fondamentale all’interno del processo formativo, per il suo specifico contributo alla costruzione dell’ identità personale: un supporto alle scelte e ai processi di crescita dei giovani. La sua valenza formativa si esplicherà diacronicamente lungo tutto il percorso di studi (dall’inserimento iniziale alI’elaborazione del progetto di scelta finale), sia attraverso l'ordinaria attività didattica, sia mediante la realizzazione di specifici moduli orientativi volti a supportare gli studenti nei momenti cruciali del curricolo, legati alla transizione e alla scelta. In ordine alla seconda metodologia, l'azione orientativa si caratterizzerà per la seguente articolazione modulare:
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1) Modulo di accoglienza ( precedentemente descritto) , rivolto agli allievi delle classi prime, allo scopo di facilitare l' impatto con il nuovo ciclo di studi e prevenire situazioni di disagio scolastico.
2) Modulo di transizione al triennio diretto agli allievi delle classi terze i e finalizzato a sviluppare competenze orientative utili alla costruzione della propria carriera scolastica, in un’ottica di continuità con il biennio ed in proiezione della futura scelta scolastico-professionale. Coerentemente con tali obiettivi, l'azione orientativa sarà incentrata su:
a) Interventi di carattere informativo (finalità ed obiettivi del triennio; organizzazione didattica del curricolo; sistemi di valutazione, crediti, esami di stato; caratteristiche dell’indirizzo di studio, sbocchi formativi e professionali; stage, tirocini, alternanza formazione-lavoro).
b) Attività volte a favorire negli studenti la conoscenza delle proprie risorse personali da investire nel prosieguo degli studi ( i livelli di competenza raggiunti a conclusione del biennio, accertati attraverso prove disciplinari, il potenziale individuale, evidenziato mediante percorsi di autovalutazione ).
c) Iniziative finalizzate allo sviluppo di strategie di fronteggiamento per gestire la transizione (esplicitazione di difficoltà, aspettative, vissuti scolastici, confronto con testimoni significativi, ad es. allievi delle classi terminali o ex allievi dello stesso indirizzo, prefigurazione di possibili soluzioni maturate attraverso il confronto con i compagni e con i docenti).
3) Modulo di orientamento alla scelta post-diploma, avente come destinatari gli allievi delle classi quarte e quinte. L' azione si configura come un percorso di riflessione e di educazione alla scelta, strutturato intorno alle seguenti attività:
a) Interventi di carattere informativo, volti ad offrire agli studenti un quadro articolato di conoscenze utili all'inserimento in nuovi contesti formativi e/o lavorativi (il panorama degli studi universitari, la riforma, i crediti e i master, le borse di studio e di incentivazione, la formazione non universitaria, i corsi di formazione professionale regionali, l 'evoluzione delle professioni, il mercato del lavoro).
b) Itinerari on-line per collegarsi con i principali atenei universitari.
c) Attività finalizzate alla conoscenza di se in funzione della scelta (interessi, motivazioni, capacità, attitudini, aspirazioni, caratteristiche personali), supportate dall' impiego di idonei strumenti e test di orientamento universitario.
Il modulo sarà realizzato con il contributo delle risorse interne ed esterne alla scuola (insegnanti e docenti referenti in servizio presso l'Istituto, insieme ad esperti dei servizi territoriali di formazione e orientamento ), in un ' ottica integrata che valorizza il percorso esperienziale di ciascun allievo.
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�������������������������������������������������������������������������������� Il regolamento recante norme in materia di curricoli dell’autonomia all’art.1, comma 1, stabilisce che, a decorrere dal 1° settembre 2000, le sperimentazioni funzionanti nell’anno scolastico 1999/2000, sia per quanto riguarda i programmi di insegnamento che l’orario di funzionamento della scuola costituiscono i curricoli della scuola alla quale è stata riconosciuta l’autonomia. Lo stesso articolo, al comma 2, precisa, però, che a tali curricoli si applicano tutti gli strumenti di flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo. Se le modalità di riorganizzazione dei curricoli sono lasciate alla scuola, la quota oraria obbligatoria di ciascuna disciplina è stabilita a livello nazionale ed è pari all’85% del monte ore annuale sia delle discipline comprese negli attuali ordinamenti, sia delle relative sperimentazioni, mentre il restante 15% della quota oraria obbligatoria è riservata alla scuola, che potrà utilizzarlo in diversi modi: a) confermare l’ordinamento esistente; b) realizzare compensazioni tra le discipline e attività di insegnamento previste
dai programmi vigenti utilizzando i docenti interni; c) introdurre nuove discipline, utilizzando i docenti in servizio nell’istituto.
Ferma restando la vigenza dei presenti ordinamenti degli studi, L’I.S.I.S. “ F. De Sarlo”, sperimenterà: a) la riorganizzazione dei percorsi didattici, nell’ambito degli attuali
programmi, secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze; b) la realizzazione di compensazioni tra le discipline e attività previste dagli
attuali programmi nell’ambito delle risorse di personale e finanziarie di istituto, Il decremento orario di ciascuna disciplina e attività sarà previsto entro il 15 per cento del relativo monte ore annuale.
Per l’anno scolastico 2005/06, si rinvia al P.O.F. annuale, comprensivo della utilizzazione del 15% della compensazione tra alcune discipline e di attività pomeridiane facoltative, aumentative dell’offerta formativa, (atto allegato).
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PIANI DI STUDI
LICEO PEDAGOGICO
Discipline del Piano di studio Ore settimanali per anno di corso Totale ore di lezione
1° 2° 3° 4° 5°
Educazione fisica 2 2 2 2 2 300 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 150 Italiano 5 5 4 4 4 660 Lingua straniera 3 3 3 3 3 450 Latino 4 4 3 3 2 480 Arte e/o Musica 2 2 120 Storia dell’Arte o Musica 2 2 2 180 Storia 2 2 2 2 3 330 Filosofia 3 3 3 270 Diritto ed Economia 2 2 120 Diritto e Legislazione Sociale 3 90 Psicologia 2 2 120 Pedagogia 3 3 3 270 Sociologia 2 2 120 Elem. di Psico. Soc. e Statistica 4 4 240 Geografia 2 2 120 Matematica e Informatica 4 4 3 3 3 510 Scienze della Terra 3 90 Biologia 3 3 180 Fisica 4 120 Chimica 4 120 Metodologia della ricerca socio psico-pedagogica 2 60
Totale ore settimanali 34 34 34 34 34
Numero discipline per anno 12 12 13 13 13
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LICEO LINGUISTICO
Discipline del Piano di studio Ore settimanali per anno di corso Totale ore di lezione
1° 2° 3° 4° 5°
Educazione fisica 2 2 2 2 2 300 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 150 Italiano 5 5 4 4 4 660 Lingua straniera 1 3 3 3 3 3 450 Lingua straniera 2 4 4 3 3 3 510 Lingua straniera 3 5 5 4 420 Latino 4 4 3 2 3 480 Arte e/o Musica 2 2 120 Storia dell’Arte 2 2 2 180 Storia 2 2 3 3 3 390 Filosofia 2 3 3 240 Diritto ed Economia 2 2 120 Geografia 2 2 120 Matematica e Informatica 4 4 3 3 3 510 Scienze della Terra 3 90 Biologia 3 150 Fisica 4 2 180 Chimica 4 120
Totale ore settimanali 34 34 35 35 35
Numero discipline per anno 12 12 13 12 13
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LICEO SCIENTIFICO
Discipline del Piano di studio Ore settimanali per anno di corso Totale ore di lezione
1° 2° 3° 4° 5°
Educazione fisica 2 2 2 2 2 300
Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 150 Italiano 4 4 4 3 4 570 Lingua straniera (Inglese – Corso A) 4 4 3 3 3 510 Lingua straniera (Francese – Corso A) 3 3 3 3 3 450 Lingua straniera (Inglese – Corso B e C) 3 4 3 3 4 510 Latino 4 5 4 4 3 600 Disegno e Storia dell’Arte 1 3 2 2 2 300 Storia 3 2 2 2 3 360 Filosofia 2 3 3 240 Geografia 2 60 Matematica e Informatica 5 5 5 5 5 750 Scienze 2 3 3 2 300 Fisica 3 3 3 3 3 450 Totale ore settimanali
Corso A Lagonegro 32 34 34 34 34
Totale ore settimanali Corso B e C Lagonegro e Latronico 28 31 31 31 32
Numero discipline per anno 12 12 13 13 13
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LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
Discipline del Piano di studio Ore settimanali per anno di corso
Totale ore di lezione
1° 2° 3° 4° 5°
Educazione fisica 2 2 2 2 2 300 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 150 Italiano 4 4 4 4 4 600 Lingua straniera (Inglese) 3 3 2 2 2 360 Lingua straniera (Francese) 2 2 3 3 3 390 Linguaggio non Verbale Mult.* 4 4 240 Musica 2 2 2 180 Storia* 3 3 3 3 3 450 Filosofia* 3 3 3 270 Diritto* 2 2 2 2 2 300 Scienze Sociali* 5 5 6 6 6 840 Matematica 4 4 3 3 3 510 Scienze 2 2 1 1 1 210
* Discipline con un’ora in compresenza
Totale ore settimanali 30 30 30 30 30
Numero discipline per anno 11 11 12 12 12
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RETI DI SCUOLE (Art. 7 reg. Aut.)
Questo Istituto intende promuovere accordi di rete con altre scuole del territorio, con altre scuole di altre province, con l’Università, con gli IRRE., con Enti ed Associazioni per il raggiungimento delle proprie finalità. Tali accordi possono riguardare attività didattiche, di ricerca, di formazione e di aggiornamento ed anche lo scambio temporaneo dei docenti (o prestito professionale) quando è reso necessario dai progetti predisposti ed approvati. Il contesto socio-culturale nel quale la scuola si sviluppa produce spesso un isolamento nei confronti delle altre scuole, del resto del paese, dell’Europa, del mondo.
LETTURA DEL TERRITORIO ATTRAVERSO INCONTRI CON I GENITORI, CON GLI
STUDENTI, CON LE ISTITUZIONI, CON LE ASSOCIAZIONI.
Conoscere gli alunni significa introdursi nel loro mondo, esplorarlo, condividerlo, divenirne parte consapevole.
RETI DI SCUOLE “Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi
per il raggiungimento delle proprie finalità”. (Regol. Aut. Art.7)
LA RETE CI PUO’ AIUTARE: - a comunicare fra i vari segmenti formativi (scuola di base, scuola superiore, università) ed
integrare la progettazione dei consigli di classe riguardo all’itinerario curricolare alle esperienze extrascolastiche ai percorsi individuali;
- ad interrompere la frammentazione interistituzionale nei servizi alla persona, all’allievo ed alla sua famiglia;
- ad uscire dalla marginalità in cui vivono, spesso, le nostre comunità;
- a confrontarsi con una diversa qualità della vita;
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- a recuperare l’identità culturale, consapevoli del ruolo importante che assumono le innovazioni didattiche e tecnologiche;
- a far nascere nelle nuove generazioni nuove speranze, fiducia ed attenzione per il mondo scolastico;
- a recuperare valori e norme comuni a tutto il sistema;
- a innalzare il livello di scolarità ed il successo scolastico;
- a sperimentare la didattica su basi scientifiche consolidate;
- a coinvolgere nello scambio di esperienze docenti e discenti.
LA RETE A SUPPORTO DELL’AUTONOMIA
DIREZIONE REGIONALE
CENTRI
INTERMEDI DI SERVIZIO
LA SCUOLA
UNIVERSITA’ IRRSAE
RISORSE CULTURALI
RISORSE
ISTITUZIONALI ALTRE
SCUOLE
MINISTERO
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AGGIORNAMENTO
Verranno utilizzati momenti di formazione in servizio, afferenti ai seguenti aspetti: • Competenze organizzative, comunicativo-relazionali,
metodologico-didattiche, disciplinari ed attività di orientamento nella Scuola dell’Autonomia (PROGETTO PLURIENNALE);
• L’autonomia come realtà complessa, l’attività di servizio del
personale ATA (PROGETTO PLURIENNALE) e le norme di sicurezza sulla Privacy;
• La “626” e le realtà di prevenzione dei rischi (PROGETTO
PLURIENNALE);
La suddetta attività di formazione in servizio potrà avvenire anche all’interno dei dipartimenti disciplinari, del coordinamento delle classi e di corso e/o di gruppi di docenti interessati all’autoaggiornamento con eventuale presenza di esperti. I docenti potranno partecipare, inoltre, ai corsi organizzati dal MIUR o da enti esterni. Potranno essere utilizzati, anche, corsi di formazione a distanza e corsi organizzati in rete con altri ISIS.
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CARTA DI GARANZIA
TEMPI: Scadenza triennale
SOGGETTI: Comitato studentesco Comitato genitori Collegio dei Docenti Staff di presidenza I.R.R.E.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE: P.O.F. Test proposti alle famiglie; Test proposti agli alunni; Crescita dell’Istituto; Attività docenti; Risorse impiegate; Conoscenza, competenza, capacità degli alunni; Monitoraggio ed autovalutazione d’Istituto.
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ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO
L’Istituto ha ritenuto necessario istituire un “gruppo di monitoraggio”, di cui fanno parte docenti e non che sono impegnati nel “gruppo P.O.F.”, che avrà il compito di curare i progetti relativi alla valutazione del servizio scolastico, al fine di migliorarlo continuamente, di archiviare il materiale valutativo, di curare sondaggi generali e specifici su questioni di interesse scolastico-sociale. Il materiale potrà essere utilizzato da tutto il personale della scuola, dalle famiglie e dagli studenti. Il gruppo interagisce interpretando le esigenze dell’utente e formulando proposte, tra le quali l’utente può scegliere quelle che considera più coerenti con le proprie esigenze.
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ATTO ALLEGATO N° 1
GRIGLIA DI MISURAZIONE GENERALE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
Tale griglia sostituisce quella del registro personale dei docenti (inizio pag. 2)
LIVELLO Quando lo studente: VOTO
Gravemente insufficiente
non dà alcuna informazione sull’argomento proposto; non coglie il senso del testo; la comunicazione è incomprensibile.
0 - 4
Insufficiente riferisce in modo frammentario e generico; produce comunicazioni poco chiare; si avvale di un lessico povero e/o improprio.
4 - 5
Lievemente insufficiente
coglie gli elementi del programma in maniera parziale; comunica informa non sempre chiara e corretta; si avvale di un linguaggio approssimativo.
5 - 6
Sufficiente individua gli elementi essenziali del programma; espone con semplicità, sufficiente proprietà e correttezza; si avvale, soprattutto, di capacità mnemoniche.
6
Discreto coglie la complessità del programma; sviluppa analisi corrette; espone con lessico appropriato e corretto.
7
Buono individua puntualmente la complessità del programma; organizza analisi precise e corrette; utilizza lessico ricco ed appropriato.
8
Ottimo
definisce e discute con competenza i termini della problematica; sviluppa sintesi concettuali organiche ed anche personalizzate; mostra proprietà, ricchezza e controllo dei mezzi espressivi.
9 - 10
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VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI La valutazione degli allievi d. a. sarà strettamente correlata al P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) e farà riferimento al processo di crescita globale dell’alunno, in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le modalità di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite saranno di tipo qualitativo e quantitativo, e faranno perno sull’osservazione diretta dell’allievo in situazione di lavoro, con specifica attenzione ai processi attivati, oltre che ai risultati conseguiti. STRUMENTI E PROVE DI VALUTAZIONE Si farà ricorso a strumenti di verifica diversificati, impiegati in modo flessibile in ogni fase del processo di insegnamento-apprendimento: iniziale-diagnostica, intermedia-formativa, finale-sommativa. a) Prove orali Colloqui, domande stimolo, comunicazioni, conversazioni, dialoghi, letture. b) Prove scritte Strutturate e semistrutturate, somministrate sia individualmente che contestualmente alla classe (brevi componimenti, prove di comprensione, di corrispondenza, di completamento, dialoghi interattivi con l’ausilio del computer, schede di lavoro). c) Prove grafiche, pittoriche e plastiche Finalizzate alla rappresentazione dei contenuti didattici attraverso l’uso di linguaggi extraverbali (disegni, rappresentazioni grafiche, mappe concettuali, cartelloni illustrativi, attività di modellaggio). d) Osservazioni sistematiche Condotte dai docenti, mediante l’uso di checklist, per la rilevazione e il monitoraggio delle abilità comportamentali dell’allievo (abilità sociali, relazionali, di autonomia, motorio-prassiche). CRITERI DI VALUTAZIONE Il giudizio valutativo degli allievi che seguono un percorso differenziato sarà in sintonia con i criteri e le modalità di verifica adottati per la classe, quale elemento promozionale del processo di integrazione scolastica. A tal riguardo, per la valutazione degli obiettivi cognitivi indicati nel P.E.I., il consiglio di classe farà riferimento ad una versione adattata e semplificata della tassonomia di Bloom, articolata su tre livelli:
- Conoscenza; - Comprensione; - *Applicazione/Espressione.
1.Conoscenza: Capacità di richiamare alla memoria nozioni e informazioni relative agli apprendimenti scolastici e/o ad esperienze di vita quotidiana. Livello insufficiente: L’allievo non possiede informazioni adeguate sull’argomento. Il suo ricordo è molto lacunoso e frammentario. Livello sufficiente: Ricorda alcuni dati relativi agli argomenti proposti. Sebbene parziale, la sua conoscenza rivela il possesso di elementi chiave inerenti all’unità di apprendimento. Livello buono: L’allievo possiede un quadro di informazioni di base più ampio.
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Livello distinto/ottimo: Ricorda in modo completo le conoscenze acquisite ed è in grado di rievocarle autonomamente. 2. Comprensione: Capacità di decodificare, ad un livello elementare ed intuitivo, il senso di una comunicazione espressa attraverso codici plurimi: verbale, iconico, numerico,digitale, prassico. Livello insufficiente: Non è in grado di cogliere il senso globale di un messaggio (letto, scritto, ascoltato o visualizzato). Livello sufficiente: Sa cogliere e spiegare con proprie parole il significato di una comunicazione. Livello buono: Sa organizzare e riformulare il senso globale di un messaggio, sebbene il livello espressivo risulti poco corretto sotto l’aspetto semantico, morfo-sintattico e grammaticale. Livello distinto/ottimo: Comprende il significato essenziale di una comunicazione; è in grado di fare collegamenti con altri contenuti didattici e/o esperienziali (individuazione di nessi spazio-temporali e causali, di relazioni, similitudini e differenze). 3. *Applicazione/Espressione: Capacità di utilizzare, in situazioni concrete e diversificate, gli apprendimenti scolastici e i saperi naturali. Livello insufficiente: Non sa far uso delle proprie conoscenze nelle diverse situazioni applicative (esercitazioni, simulazioni, rielaborazioni verbali, attività pratiche). Rivela confusione e frammentarietà, sia a livello concettuale che linguistico. Livello sufficiente: Utilizza le conoscenze e le regole apprese in modo parziale, ma comprensibile. Livello buono: Applica le conoscenze possedute con sufficiente chiarezza e pertinenza rispetto alle richieste. Livello distinto/ottimo: Rivela autonomia e sufficiente correttezza nella fase applicativa. Si esprime attraverso codici abbastanza adeguati, coerentemente con le proprie potenzialità.
•••• In considerazione delle specifiche difficoltà linguistiche degli allievi con disabilità
cognitiva, la valutazione delle abilità espressive non costituisce un criterio tassonomico a sé stante. Le prestazioni saranno, pertanto, valutate globalmente nella fase applicativa, tenendo conto anche dei codici comunicativi utilizzati, verbali e non verbali.
La valutazione assumerà, comunque, una funzione positiva, di stimolo alla crescita e all’autostima, anche attraverso l’attribuzione di voti che avranno valore legale “solo ai fini della prosecuzione degli studi, per il perseguimento degli obiettivi del piano educativo individualizzato”.
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ATTO ALLEGATO N° 2 ����
I Debiti Formativi e il loro recupero
Il debito viene registrato nella sede collegiale del Consiglio di classe, riunito per scrutinio
finale; viene poi notificato mediante affissione all’Albo del Tabellone dei voti.
Modalità con cui il debito formativo possa poi essere recuperato e cancellato definitivamente:
1. La prima e più rilevante verifica della cancellazione dei debiti formativi viene effettuata
nel mese di settembre prima dell’inizio effettivo delle lezioni, dopo l’effettuazione dei
Corsi IDEI. Il superamento o meno del debito formativo sarà certificato con uno
specifico modello approvato dalla Presidenza e, quindi, notificato alla famiglia.
2. Gli allievi che non superassero la verifica saranno sottoposti ad un’altra prova entro il
mese di dicembre (prima delle vacanze natalizie).
3. Il superamento o meno del debito formativo sarà certificato con lo stesso modello e
notificato alla famiglia.
4. All’allievo che non si presentasse alla verifica di inizio d’anno, che sarà effettuata dopo
lo svolgimento dei Corsi IDEI, non sarà data la possibilità di sostenere la successiva
verifica a meno che non giustifichi la propria assenza con idonea certificazione
comprovati, gravi e seri motivi.
5. L’allievo/a, che non riesca o che decida di non sanare i propri debiti formativi, rischierà
di trovarsi negli anni successivi in una situazione di non promozione per accumulo di
debiti formativi non sanati, e nel triennio non avrà la possibilità di recuperare il “punto
di banda”, bloccato nello scrutinio dell’anno precedente.
6. Per le discipline, il cui insegnamento non continua nell’a.s. successivo, sarà offerta
un’altra ed ultima possibilità di recupero nel mese di settembre dell’anno seguente.
7. L’allievo in situazione di difficoltà può richiedere un aiuto lungo il corso dell’a.s.
rivolgendosi allo sportello di ricevimento degli alunni.
8. L’allievo che non ha D.F. e che durante l’anno scolastico, per difficoltà incontrate nello
studio delle discipline o per approfondire argomenti specifici, voglia utilizzare lo
sportello di cui ai punti precedenti può farne richiesta e partecipare.
9. Per lo studio individuale, l’accertamento e le sue modalità verranno stabiliti
autonomamente dal docente titolare delle discipline.
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ATTO ALLEGATO N° 3 ����
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Criteri per l’assegnazione del credito scolastico
In attuazione della normativa sui Nuovi Esami di Stato, per le classi 3^, 4^ e 5^ ciascun
Consiglio di Classe dovrà procedere all’assegnazione del punteggio per “credito scolastico”,
riconoscendo agli allievi gli eventuali crediti formativi, e registrando i debiti formativi. Al
Consiglio di Classe compete, secondo la normativa vigente e operando nel rispetto dei criteri fissati
dal Collegio dei Docenti, la valutazione delle singole situazioni, che, appunto perché singole, non si
possono interamente ridurre entro griglie rigide.
A tal fine si approvano i seguenti criteri generali:
1) Per l’assegnazione dei crediti scolastici e formativi vale la Tabella A per tutte le classi del
triennio.
2) Il “punto” della banda di oscillazione delle Tabella viene assegnato utilizzando il seguente
criterio:
a) profitto scolastico, sulla base delle due cifre decimali della media scolastica, se i decimali
della media sono inferiori a 0,50 il punto verrà attribuito in presenza della maggior parte
degli indicatori: assiduità della frequenza, interesse e impegno nella partecipazione al
dialogo educativo, partecipazione ad attività complementari- integrative ed eventuali
crediti formativi documentati (vedi scheda), dando priorità alla frequenza; da 0,51 a 0,99 lo
si attribuirà in presenza di un solo parametro positivo tenendo in considerazione anche
l’assiduità alla frequenza che non sarà più considerata qualora lo studente o la studentessa
dovesse superare il numero di 20 assenze nell’anno scolastico. Questa ultima ipotesi non sarà
presa in considerazione se le assenze sono state fatte per comprovati motivi di salute e/o di
famiglia. (Vedi C. 6 pagina 4 del Regolamento d’Istituto)
b) Le attività aggiuntive svolte all’interno dell’istituto scolastico, debitamente certificate dal
Docente responsabile, sono qualificate credito scolastico in senso stretto e sono sempre
valutate dal Consiglio di classe.
c) Ogni Consiglio di Classe esamina la documentazione presentata dagli allievi relativamente ai
crediti formativi. Sulla base del D.M. n. 452 del 12.11.98 e successive modifiche sulle
tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi, sono da valutare le esperienze
maturate, “al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile e
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culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla
formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla
cooperazione, allo sport”. La certificazione dovrà contenere, in originale, gli estremi
dell’Ente, associazione e istituzione presso cui l’attività è stata svolta e una sintetica
descrizione dell’esperienza stessa. Per l’attribuzione dei Crediti Formativi si terranno
presenti i seguenti elementi : a) Omogeneità con le materie d’insegnamento, b)
Approfondimento delle materie d’indirizzo, c) Ampliamento delle materie del corso (musica,
teatro, arte, sport a livello nazionale o regionale), d) Applicazione delle materie studiate a
scuola.
I consigli di classe valuteranno le esperienze formative caso per caso, senza automatismi,
applicando i poteri discrezionali nel merito; considerate tutte le tipologie previste dalla
normativa, si terrà conto, prioritariamente, della coerenza delle attività eventualmente svolte
dagli alunni con gli obiettivi educativi e formativi del tipo di corso cui l’esame si riferisce.
Si terrà conto della qualità dell’esperienza, in funzione della possibile positiva ricaduta della
stessa sulla crescita umana, culturale e professionale dell’allievo e dell’effettiva acquisizione
di competenze spendibili sul territorio, nel mondo del lavoro e/o per la prosecuzione degli
studi.
Le esperienze dovranno essere adeguatamente documentate ed accompagnate da una breve
relazione esplicativa degli obiettivi e delle finalità dell’esperienza stessa .
Il credito formativo potrà essere riconosciuto solo se riferito ad esperienze fatte nell’ultimo
triennio.
I consigli di classe, di fronte a certificazioni incomplete o carenti di elementi di sicura
valutazione, potranno acquisire, ulteriori informazioni o integrazioni della documentazione
prodotta dagli allievi.
3) Tutti i punteggi sono, alla fine, sempre interi e non superiori al valore della banda di
oscillazione, determinata dalla media scolastica dell’allievo .
4) Nel caso di promozione con debiti formativi il Consiglio di Classe attribuirà il punteggio
minimo previsto dalla banda, procederà al calcolo del “punteggio di banda” spettante
all’alunno/a, ma glie lo bloccherà (annotando il tutto a verbale). Tali punteggi saranno
“sbloccati” ed eventualmente assegnati dal Consiglio di Classe l’anno scolastico successivo in
sede di scrutinio finale, dopo verifica che il debito scolastico sia stato sanato.
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Otterranno la promozione alla classe successiva gli allievi secondo una delle seguenti ipotesi:
• per merito, se riportino in ciascuna disciplina o gruppo disciplinare un voto non inferiore a
6/10;
• per valutazione comparata: qualora il Consiglio di classe verifichi che gli “elementi positivi”
nelle singole discipline prevalgano sensibilmente su quelli in qualche modo negativi, l’allievo
potrà ottenere la promozione, senza dover rendere conto di specifici debiti formativi. Il
Consiglio di Classe può in questi casi attribuire uno studio individuale su parti del programma.
Tale tipo di promozione non vedrà riportata alcuna segnalazione per “sufficienza non
raggiunta” sul tabellone ma sarà precisato, nel verbale e nel registro generale dei voti che la
promozione è stata assegnata ai sensi della lettera B comma 4 art. 2 O. M. 128/99.
Il Preside comunicherà per iscritto alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte nonché un dettagliato resoconto sulle carenze, indicando anche i voti proposti dai docenti in sede di scrutinio;
• per delibera circostanziata del Consiglio di Classe. Il Consiglio di classe, a fronte di
insufficienze non gravi in non più di 3 discipline, potrà deliberare il riconoscimento di Debito
Formativo (tali insufficienze , tuttavia, non devono essere tali da compromettere la preparazione
complessiva dell’alunno nelle relative discipline ). Qualora la promozione alla classe successiva
sia stata deliberata dal Consiglio di classe nell’ambito dei propri poteri, pur a fronte di debiti
formativi, la segnalazione di tali carenze sarà registrata sul Tabellone e sui Registri dei voti,
nonché sulla Pagella. Il Consiglio di classe delibererà nel contempo le discipline, sulle quali
chiamare gli allievi a restituire i debiti formativi e preciserà che la promozione è stata
conseguita ai sensi del comma 4 art.2 O.M. 128/99.
• L’alunno è tenuto a sottoporsi a prove di verifica formale organizzate dal Consiglio di classe,
secondo tempi e date calendarizzati dai docenti.
• Il mancato superamento delle prove potrebbe non consentire al Consiglio di riconoscere, per le
stesse discipline, debiti formativi alla fine del successivo anno scolastico.
- In tutti i casi il Consiglio di Classe potrà deliberare per la non promozione sempre che ritenga
l’alunno inidoneo a frequentare la classe successiva. In caso di non promozione, sul solo
Tabellone, non dovranno essere trascritti i voti in rosso, bensì, dovrà essere riportata la voce “non ammesso alla classe successiva”. L’Istituzione Scolastica dovrà adottare idonee modalità
di comunicazione preventiva alle famiglie dell’esito negativo degli scrutini.
- Ai fini dell’assegnazione del voto di condotta il Consiglio di Classe terrà conto della partecipazione attiva con cui lo studente o la studentessa stanno in classe, i ritardi e le uscite non dovute a necessità. Su questi indicatori, i Consigli di Classe, potranno lavorare anche per rendere meno rigida la logica della cosiddetta media aritmetica delle proposte di voto nei consigli di scrutinio.
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ATTO ALLEGATO N° 4
Nota 26 novembre 2003
DIPARTIMENTO PER I SERVIZI NEL TERRITORIO Direzione generale per lo status dello studente,
per le politiche giovanili e per le attività motorie Ufficio III
Prot. n. 4733/A3
Oggetto: Assemblee studentesche
Com'è noto gli artt. 12 e 13 del D.L.vo n. 297/94 stabiliscono che gli studenti della scuola secondaria superiore hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo precise modalità.
Le assemblee possono essere tenute durante l'orario delle lezioni nel limite di una al mese; se assemblea d'istituto, nelle ore di lezione di una giornata, se assemblea di classe, nel limite di due ore.
L'art. 13, primo comma riconosce alle assemblee studentesche il valore di "occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento di problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti".
L'art. 74 dello stesso D.L.vo 297/94 al comma 3 prevede che allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni.
Gli articoli citati conferiscono diritti ed impongono doveri agli studenti ed alle istituzioni scolastiche, nell'ottica di un ordinato svolgimento delle attività scolastiche funzionali all'apprendimento, alla formazione e all'educazione degli studenti, in particolare:
a) il diritto di assemblea, cui corrisponde per l'Istituzione scolastica il dovere di tutelarne l'esercizio sempre che ricorrono talune condizioni;
b) il diritto all'istruzione, cui corrisponde l'obbligo per l'Istituzione scolastica di assicurare un minimo di ore di lezione ad esso funzionale.
Le considerazioni che precedono consentono di trarre le seguenti conclusioni:
1. le ore riservate alle assemblee studentesche di classe, periodicamente tenute con le modalità di cui al comma 6 dell'art. 13 del D. L.vo 16 aprile 1994, n. 297, pur incidendo sul monte ore delle lezioni, non sono da recuperare;
2. le giornate riservate alle assemblee d'istituto, durante l'orario delle lezioni, in numero non superiore a quattro, aventi ad oggetto problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, alle quali abbiano partecipato esperti, regolarmente autorizzati dal Consiglio d'istituto, (comma 7, art. 13 T.U.), sono da considerare a tutti gli effetti come lezioni;
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3. le ore destinate, su richiesta degli studenti, alle assemblee e utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo, concorrono pienamente al computo dei 200 giorni destinati allo svolgimento delle lezioni.
In relazione a quanto precisato con riferimento alla fattispecie di cui ai punti precedenti, l'istituzione scolastica ha l'onere di adottare tutte le iniziative necessarie per la verifica delle presenze dei docenti e degli studenti, conformemente a quanto accade per la rilevazione delle presenze nelle giornate destinate allo svolgimento delle lezioni.
Con la presente nota si intende superata la comunicazione ministeriale n.1911/A3 del 24 aprile 2003.
IL CAPO DIPARTIMENTO Pasquale Capo
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ATTO ALLEGATO N° 5
POF ANNUALE “Sapere critico ed educazione alla solidarietà ed alla
cittadinanza europea” (Macroarea cui possono essere riferiti tutti i progetti)
Progetti già autorizzati
Sede Progetti
ISIS
1. David (IV classi Istituto Magistrale e Liceo Scientifico di Lagonegro);
2. Astronomia. 3. Progetto APOF IL (quinte e seconde); 4. Patentino. 5. Modulo di orientamento nella transizione al triennio (classi III);
Magistrale
1. Il Teatro va a Scuola (senza oneri); 2. La Scuola va a Teatro (senza oneri); 3. Il Quotidiano in classe (senza oneri); 4. Teatro in lingua (senza oneri); 5. Tedesco (15%); 6. I Blogger (15%); 7. La Finestra; 8. Campionati studenteschi (a carico del C.S.A.); 9. Viaggi d’Istruzione; 10. Spagnolo (Legge 440 con esperto esterno); 11. La classe al Teatro Musicale (senza oneri); 12. Progetti alunni disabili:
a. Progetto educativo d’istituto integrazione scolastica allievi d.a.;
b. Progetto integrazione scuola-lavoro; c. Progetto laboratorio espressivo-creativo.
Liceo Scientifico Lagonegro
1. Sperimentare la Fisica (Un solo corso da realizzare nelle III classi del Liceo Scientifico di Lagonegro legge 440 con esperto esterno);
2. Teatro in lingua (senza oneri); 3. Olimpiadi di Fisica; 4. Olimpiadi di Matematica; 5. Viaggi d’istruzione;
Liceo Scientifico Latronico
1. ECDL per n. 50 h; 2. Laboratorio Teatrale (senza oneri); 3. Il Quotidiano in classe (senza oneri); 4. Full immersion (Legge 440 con esperto esterno); 5. Viaggio d’istruzione; 6. Campionati studenteschi (a carico del C.S.A.);
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Progetti da attivare eventualmente in una fase successiva
Sede Progetti
Magistrale 1. Ministage linguistico; 2. Visite guidate;
Liceo Scientifico Lagonegro
1. Autocad; 2. Visite guidate;
Liceo Scientifico Latronico
1. Laboratorio di Educazione Fisica; 2. Torneo Sportivo; 3. Visite guidate;
Progetto PON
Sede Progetto
Liceo Scientifico Lagonegro
Gestire correttamente la macchina per trarne vantaggio - Livello base Codice Progetto: misura 1 - azione 1a - 2005 - 22
Progetto in Rete
Sede Progetto
ISIS
1. 9 nodi per l’Europa - Cittadinanza europea - in rete con le altre scuole del territorio.
2. Progetto APOF IL, riferito all’ISIS “F. De Sarlo” e ad altri ISIS della zona;
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Approvato nel Collegio Plenario del 27.X.03 ed adottato nella seduta del 31.X.03 del Consiglio d’Istituto. L’aggiornamento ha riguardato l’inclusione di norme obbligatorie quali la nuova disposizione sullo svolgimento delle assemblee studentesche e una più ampia esplicitazione degli obiettivi e dei contenuti della programmazione didattica disciplinare, già in atto dal 2000 nelle due sezioni di questo ISIS . Approvazione nel Collegio Plenario del 11.XI.05 ed adozione da parte del Consiglio d’Istituto nella seduta del 16.XI.05. Firmato Il Dirigente Scolastico Prof. Pasquale Giuseppe Calabrese