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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE
“F.BESTA”
RAGUSA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE
V B
INDIRIZZO AFM
COORDINATORE: PROF. IACONO GIOVANNI
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
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INDICE
1. INFORMAZIONI GENERALI SULL’INDIRIZZO p. 3
2. ELENCO DEGLI STUDENTI p. 4
3. VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO p. 4
4. QUADRO DEL PROFILO DELLA CLASSE p. 5
5. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE (PECuP) p. 5
6. METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DIDATTICI p. 8
7. INIZIATIVE CULTURALI, SOCIALI E SPORTIVE p. 9
8. ATTIVITA’ EXTRA-CURRICULARI p. 9
9. ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO p. 10
10. VERIFICHE p. 11
11. ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE p. 11
12. CLIL p. 12
13. PROGRAMMAZIONE DEL C. D. C. PER L’ESAME DI STATO p. 13
14. IL CONSIGLIO DI CLASSE p. 14
15. ALLEGATO 1 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA p. 15
16. ALLEGATO 2 – TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA P. 31
17. ALLEGATO 3 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA p. 33
18. ALLEGATO 4 – GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE TRE PROVE SCRITTE p. 42
19. ALLEGATO 5 – PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLE DISCIPLINE p. 47
- Italiano p. 47
- Storia p. 50
- Inglese p. 52
- Spagnolo p. 54
- Matematica p. 58
- Economia Aziendale p. 61
- Diritto p. 63
- Scienze delle Finanze p. 65
- Scienze motorie e sportive p. 67
- Religione p. 69
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L’indirizzo è caratterizzato, fin dal biennio, da materie dell'area professionale:
- elementi di Diritto e di Economia Politica; - Economia Aziendale; - una maggior presenza delle lingue straniere: due per tutto il quinquennio (Inglese - Spagnolo); - trasversalità e continuità nell'uso dell'Informatica e delle tecnologie multimediali sin dal
biennio; - Matematica (fogli elettronici e software specifico) nei cinque anni; - Economia Aziendale (pacchetti di contabilità integrata, web) nel corso dei cinque anni.
I contenuti degli studi economico-finanziari sono molto cambiati nel tempo perché progressivamente è cambiato il “focus” con cui sono stati studiati i processi aziendali: si è passati dai calcoli computistici alle rilevazioni dei fatti amministrativi e alla loro interpretazione, in termini di risultati economici, per giungere alla più recente impostazione che vede al centro dell’insegnamento la gestione nel suo insieme, con le funzioni in cui si articola (amministrazione, previsione, controllo, finanza, mercato, sistema informativo, gestioni speciali), affrontate singolarmente, ma sempre inquadrate in un’ottica sistemica e ad essa ricondotte. Il settore economico si caratterizza, pertanto, per un'offerta formativa relativa ad un ambito che ha come sfondo il mercato e affronta lo studio dei macrofenomeni economico-aziendali nazionali e internazionali, la normativa civilistica e fiscale, il sistema azienda nella sua complessità e nella sua struttura, sempre con attenzione all'utilizzo di appropriate tecnologie e forme di comunicazione, anche in lingua straniera. Le discipline relative ai contenuti tecnici del settore sono presenti nel curricolo, anche con funzione orientativa, fin dai primi due anni in cui si completa l’obbligo di istruzione. Vengono poi approfondite nel secondo biennio, in cui assumono connotazioni specifiche, fino a raggiungere, nel quinto anno, il carattere propedeutico alla specializzazione.
Le competenze acquisite nell’intero corso di studi sono configurate nel quadro unitario degli assi culturali definiti nella fase dell’obbligo, con particolare riferimento all’asse scientifico-tecnologico, potenziandone progressivamente la struttura con apporti specialistici continuamente aggiornati, anche con riferimento agli standard internazionali e agli indirizzi della competente autorità nazionale che presidiano la qualità della formazione dei tecnici del settore. Le indicazioni dell’Unione europea sulle competenze chiave per l’imprenditorialità, costituiscono un preciso riferimento e caratterizzano il settore. L’imprenditorialità implica, infatti, una visione di sistema e aiuta i giovani ad agire in modo socialmente responsabile e ad essere più creativi.
Il corso AFM prevede, dunque, la formazione di una nuova figura professionale che vada oltre il ragioniere tradizionale, con competenze in economia, contabilità, informatica e strumenti finanziari, con conoscenze in due lingue straniere che permettano di comunicare e proiettarsi verso una dimensione europea.
INFORMAZIONI GENERALI SULL’INDIRIZZO
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N° ALUNNO
1 BRUNO ALESSANDRO
2 CAMPO LORENZO
3 CARNEMOLLA NICOLÓ
4 CASCONE FRANCESCO
5 CASSISI MARTA
6 COMITINI GIUSEPPE
7 DONZELLA GIORGIO
8 GIGLIO MARCO
9 IACONO STEFANO
10 MAZZA DAVIDE
11 NOTO MARCO
12 PITINO FRANCESCO
13 RANIOLO ROBERTA
14 SPATARO GIAMMARCO
15 TIDONA ALESSANDRO
16 TUMINO ANDREA
DISCIPLINA A.S. 2014/2015 2015/2016 2016/2017
Italiano e storia Pluchino Valentina Pluchino Valentina
Italiano Pluchino Valentina
Storia Distefano Manuel
Inglese Sartorio Maria Elda Sartorio Maria Elda Sartorio Maria Elda
Spagnolo Iacono Giovanni Iacono Giovanni Iacono Giovanni
Matematica Tontodonati Ubaldo Carfì Maria Carmela Carfì Maria Carmela
Economia Aziendale Iapichino Salvatore Iapichino Salvatore Cilia Maria Concetta
Diritto e Scienze delle Finanze Micieli Giuseppa
Diritto Micieli Giuseppa Micieli Giuseppa
Economia Politica Micieli Giuseppa Boncoraglio Irene
Ed. Fisica Micieli Antonella Micieli Antonella Lantieri Gabriella
Religione Arezzo Agata Arezzo Agata Arezzo Agata
Informatica Brugaletta Nunzio Licitra Giovanni
ELENCO DEGLI STUDENTI
VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
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La quinta B AFM è formata da 16 alunni (14 maschi e 2 femmine). La maggior parte di essi provengono dalla stessa classe sin dal primo anno ad eccezione dell’alunno Donzella Giorgio che si è aggiunto al terzo anno in seguito a non ammissione alla quarta classe SIA e l’alunno Pitino Francesco che si è aggiunto al quarto anno, anch’egli proveniente dal corso SIA.
Nel corso del triennio la scolaresca ha seguito un percorso di crescita sia sul piano della formazione delle singole individualità sia sotto il profilo delle relazioni di gruppo, sviluppando discrete capacità di interazione in diversi contesti di vita scolastica. I legami affettivi risultano,però, organizzati in piccoli sottogruppi.
Nel triennio la classe ha subito avvicendamenti di insegnanti in sei materie (Storia, Economia Aziendale, Matematica, Economia politica, Educazione Fisica e Informatica).
Dal confronto tra le varie discipline emergono risultati discordanti,da attribuire, in minima parte, a specifiche attitudini di alcuni alunni, e, per la maggior parte, ad un impegno estremamente diversificato nello studio delle discipline: in classe l’impegno degli alunni è stato generalmente adeguato per tutti i docenti, ma spesso rallentato dalla vivacità e distrazione di alcuni; nel lavoro pomeridiano, invece, per alcuni alunni esso risulta non sempre costante.
Dal punto di vista del profitto la classe si presenta, dunque, alquanto eterogenea. Un esiguo gruppo emerge in tutte le discipline, per la solidità della preparazione e per il conseguimento di un buon livello nella padronanza dei contenuti, delle competenze e delle capacità: per qualche alunno il processo di apprendimento risulta addirittura eccellente, frutto di un’ottima preparazione organica e integrata, maturata nel corso degli anni scolastici precedenti. Per altri non è stato difficile raggiungere la piena sufficienza, nelle discipline dove l’impegno durante il trimestre era stato carente, date le buone capacità di recupero, le strategie garantite dalla scuola e messe in atto dagli insegnanti relativamente al recupero della motivazione, a quello disciplinare, al rispetto dei diversi tempi e stili cognitivi dei ragazzi. Alcuni alunni, invece, raggiungono un livello di competenze sufficiente anche in presenza di qualche lacuna in alcune discipline.
Considerando l’identità degli Istituti Tecnici, il Consiglio di Classe ha individuato alcuni risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi che, attraverso lo studio, le esperienze operative, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività e dell’autonomia, gli studenti hanno acquisito a conclusione del percorso scolastico. Essi sono in grado di:
QUADRO DEL PROFILO DELLA CLASSE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE (PECuP)
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AREA LINGUAGGI E STORICO-SOCIALE
- agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali
saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente;
- padroneggiare adeguatamente il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo
le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
- orientarsi fra testi e autori fondamentali, con riferimento sopratutto a tematiche di tipo
scientifico, tecnologico ed economico;
- riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo;
- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
- utilizzare in maniera discreta i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di
studio per interagire in diversi ambiti contesti di studio e di lavoro;
- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
- riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare
in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;
- riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle
conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;
- cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;
- saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
- Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che
aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
- Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro
dimensione locale/globale;
- Padroneggiare la lingua inglese e la lingua spagnola per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi
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settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, ai
livelli B1/B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER);
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;
- Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei
saperi e al cambiamento delle condizioni di vita.
AREA MATEMATICA
- Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali
- Riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle
conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono
- Padroneggiare adeguatamente il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della
matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità
necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle
scienze applicate
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare
- Analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali
- Individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contest,
locali e globali
AREA GIURIDICO AZIENDALE
- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che
aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali
attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro
dimensione locale/globale;
- intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e
controllo di gestione; utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
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- distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per
individuare soluzioni ottimali;
- agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo
adeguamento organizzativo e tecnologico.
Le metodologie didattiche utilizzate nelle discipline sono state varie: alla classica lezione frontale
sono stati affiancati altri metodi tra i quali: problem solving, metodo induttivo, esercitazioni
pratiche, lavori di gruppo, simulazioni, pause didattiche, attività esterne, ecc. Durante l’anno sono
stati attivati sportelli didattici per interventi atti al miglioramento e al potenziamento per quasi
tutte le discipline e, soprattutto, per le materie specifiche d’indirizzo. A conclusione del primo
trimestre, per gli alunni che presentavano insufficienze, i docenti delle discipline interessate,
hanno effettuato il fermo didattico, al termine del quale si sono svolte le verifiche scritte. Il
superamento o meno del debito è stato comunicato alle famiglie. Anche gli strumenti didattici
utilizzati sono stati numerosi, oltre ai classici libri di testo, lavagna, fotocopie, articoli di giornale,
codici civili, si è fatto uso dei proiettori multimediali, dei computer, dei supporti audiovisivi e di
internet.
Metodologie
Partire dal concreto e dal particolare
Porre in discussione contenuti culturali motivandoli e spiegandone finalità e significato
Lezione frontale
Lezione interattiva
Lezione dialogata
Lavori di gruppo autonomi o guidati
Guidare lo studente a saper motivare le proprie prestazioni o risposte
Utilizzare strumenti multimediali
Guidare lo studente a ricorrere a strumenti diversi da quelli in uso
METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DIDATTICI
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Modalità di recupero
Recupero in itinere
Pausa didattica
Studio individuale
Sportello didattico
Modalità di potenziamento
Lavori multidisciplinari
Approfondimenti dei singoli docenti
La classe ha partecipato per intero alle iniziative culturali e sociali proposte dall’Istituto e di
seguito elencate:
- Incontro su “I Cittadini e la Costituzione” tenuto dal Prof. F. Raniolo, direttore del dipartimento
di Scienze Politiche e Sociali di Arcavacata di Rande (CS);
- Incontro-dibattito “Occhi sul diabete” per la Giornata Mondiale del Diabete;
- Open-day della legalità in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato;
- Incontro con l’ADMO;
- Incontro-dibattito “Educazione alla legalità economica” con rappresentanti della Guardia di
Finanza;
- Partecipazione all’evento “Cos’è la giustizia”
- Partecipazione di quattro della classe all’iniziativa “Young Factor”, organizzata al Teatro Odeon
di Firenze dall’Osservatorio permanente giovani editori;
- Attivazione dello sportello ascolto;
Ai fini di un orientamento universitario e lavorativo, la scolaresca ha partecipato a diversi incontri:
- Incontro-conferenza in Aula Magna con l’Università Cattolica;
ATTIVITA’ EXTRA-CURRICOLARI
INIZIATIVE CULTURALI, SOCIALI E SPORTIVE
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- Incontro-conferenza in Aula Magna con l’Università NABA;
- Progetto UNITEST/MAT-ITA;
- Incontro-conferenza in Aula Magna con l’Università dei Nebrodi per corso di laure in
mediazione linguistica;
- Incontro-dibattito in Aula Magna progetto “Policoro” della Diocesi di Ragusa sul tema “
Giovani, lavoro e imprenditoria”;
- Partecipazione “Open day” presso Liceo Scientifico “E. Fermi” di Ragusa per orientamento
universitario;
- Incontro-conferenza con l’Università “Unicusano”;
- Incontro per la presentazione dei corsi e delle linee guida per le iscrizioni riguardanti l’Ateneo
di Catania, a cura degli studenti rappresentanti dell’associazione “Azione universitaria”;
- Partecipazione attiva ad attività di orientamento in entrata;
- Visita guidata a Catania “I Percorsi Verghiani”;
- Viaggio d’istruzione a Budapest.
Ai fini di una maggiore acquisizione delle competenze linguistiche e professionali alcuni alunni hanno partecipato al progetto Erasmus+ “Acting to speak English” che ha visto coinvolti alunni e docenti di cinque paesi: Polonia, Italia, Romania, Turchia e Bulgaria.
- Conferenza-progetto “Allenarsi per il futuro” ideato da Bosch Italia in collaborazione con
Randastad;
- Visita Hotel “S. Domenico” di Taormina nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro;
- Incontro in Aula Magna per il progetto “Ethical Haching” in merito all’alternanza;
- Incontro- alternanza in Aula Magna con il quotidiano “La Sicilia”;
- Partecipazione di due alunni al tirocinio BIP della durata di due settimane;
- Tirocinio di alcuni presso Studio Legale;
- Tirocinio presso commercialisti al terzo e al quarto anno;
- Convegni di approfondimento di materie giuridiche ed economiche promosse dalla Camera
Tributaria di Ragusa.
ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
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Il Consiglio di Classe nello svolgimento delle varie attività ha utilizzato le verifiche: formative, orientative e sommative. Le tipologie utilizzate sono le seguenti:
Prove scritte di tipo tradizionale
Esercitazioni
Esercitazioni e traduzioni in lingua
Problemi
Test a risposta multipla
Trattazioni sintetiche
Quesiti a risposta aperta
Relazioni scritte successive a lavori svolti
Interrogazioni tradizionali
Interrogazioni tradizionali programmate
Simulazioni della terza prova
Esempi di seconda prova forniti dal Ministero
Nel processo di valutazione in itinere e finale per ogni alunno sono stati presi in esame i seguenti fattori interagenti, coerentemente con i criteri contenuti nel POF: - il comportamento, - il livello di partenza e il progresso evidenziato in relazione ad esso, - i risultati della prove e i lavori prodotti, - le osservazioni relative alle competenze trasversali, - il livello di raggiungimento delle competenze specifiche prefissate, - l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo in classe, - l’impegno e la costanza nello studio, l’autonomia, l’ordine, la cura, le capacità organizzative.
ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE
VERIFICHE
VERIFICHE E VLA
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CLIL
Sulla base delle indicazioni fornite dal MIUR con la nota 4969 del 25 luglio 2014, il Collegio Docenti, nella propria autonomia, con delibera n. 74 del 1 settembre 2016 ha scelto di introdurre alcuni contenuti veicolati attraverso la modalità CLIL nella disciplina "Economia Aziendale" per l’indirizzo AFM.
Le attività CLIL sono state avviate come da tabella.
DISCIPLINA Economia Aziendale
LINGUA VEICOLARE Inglese
PRESENZA DI UN
DOCENTE DNL
x si, certificato si, ma non in possesso di
certificazione
PERIODO Febbraio
NUMERO ORE SVOLTE 5
CONTENUTI/MODULI Titolo: Investment banking
MODALITA’ DI
SVOLGIMENTO
x docente disciplina x compresenza
Altro______________________________________________
METODOLOGIA x Lezione frontale
x Lezione partecipata
Lezione a gruppi
PRODOTTI E FORME DI
VERIFICA
Colloqui orali
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
Griglia valutazione verifiche orali
VALUTAZIONI
SULL’ESPERIENZA
positiva
SUGGERIMENTI DEL
CONSIGLIO DI CLASSE PER
L’ESAME DI STATO
Verifica del modulo clil in sede di colloqui orali.
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Sono state effettuate durante l’anno le seguenti simulazioni: - PRIMA PROVA (10 marzo 2017 – 5 maggio 2017)
- SECONDA PROVA (29 aprile 2017)
- TERZA PROVA:
I testi delle prove sono allegati al presente documento (Allegati n. 1, 2 e 3) e la struttura della terza prova è riassunta nella seguente tabella:
DATA DISCIPLINE COINVOLTE TIPOLOGIE
25/03/2017 Matematica, Storia, Diritto, Inglese, Francese
10 quesiti Tipologia B
28/04/2017
Matematica, Storia, Economia politica, Inglese, Francese
12 quesiti Tipologia B
Per la valutazione delle tre prove scritte il Consiglio di Classe propone le griglie allegate al presente documento (Allegato n. 4).
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA DOCENTE FIRMA
Italiano e Storia PLUCHINO VALENTINA
Inglese SARTORIO MARIA ELDA
Spagnolo IACONO GIOVANNI
Matematica CARFI' MARIA CARMELA
Economia aziendale CILIA MARIA CONCETTA
Diritto e Scienze delle Finanze MICIELI GIUSEPPA
Scienze motorie e sportive LANTIERI GABRIELLA
Religione AREZZO AGATA
Ragusa, 15 maggio 2017 Il Coordinatore di Classe (Prof. Giovanni Iacono)
ALLEGATI AL PRESENTE DOCUMENTO:
Testi delle simulazioni della prima prova (Allegato n. 1)
Testo della simulazione della seconda prova (Allegato n. 2)
Testi delle simulazioni della terza prova (Allegato n. 3)
Griglie di valutazione delle tre prove scritte (Allegato n. 4)
Programmi svolti delle singole discipline. (Allegato n. 5)
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ALLEGATO 1 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA
PRIMA SIMULAZIONE: 10 MARZO 2017
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO L. PIRANDELLO da “L’umorismo”
Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che
si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano: se
vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione
dell’umorismo. Ordinariamente, [...] l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita interiore
che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han
corrispondenza tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La riflessione, durante la concezione,
come durante l’esecuzione dell’opera, ne segue le fasi progressive e ne gode, raccosta i vari
elementi, li coordina, li compara. La coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente per
l’artista essa non è un lume distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come
in un tesoro d’immagini e d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice, ma lo
specchio interiore in cui il pensiero si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il pensiero che vede se
stesso, assistendo a quello che esso fa spontaneamente. E, d’ordinario, nell’artista, nel momento
della concezione, la riflessione si nasconde, resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una
forma del sentimento. Man mano che l’opera si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe
un giudice spassionato, analizzandola; ma d’un tratto, mercé l’impressione che ne riceve. Questo,
ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural disposizione d’animo di quegli scrittori che si
chiamano umoristi e per il particolar modo che essi hanno di intuire e di considerar gli uomini e la
vita, questo stesso procedimento avviene nella concezione delle loro opere; se cioè la riflessione vi
tenga la parte che abbiamo or ora descritto, o non vi assuma piuttosto una speciale attività. Ebbene,
noi vedremo che nella concezione di ogni opera umoristica, la riflessione non si nasconde, non resta
invisibile, non resta cioè quasi una forma del sentimento, quasi uno specchio in cui il sentimento si
rimira; ma gli si pone innanzi, da giudice; lo analizza, spassionandosene; ne scompone l’immagine;
da questa analisi però, da questa scomposizione, un altro sentimento sorge o spira: quello che
potrebbe chiamarsi, e che io difatti chiamo il sentimento del contrario. Vedo una vecchia signora,
coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e
parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò
che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente,
arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se
ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse
nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché
pietosamente s’inganna che, parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a
sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima,
perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o
piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo
sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.
Il passo è tratto dal saggio intitolato L’umorismo che Luigi Pirandello pubblicò nel 1906. In questa
opera si delinea sempre più chiaramente la schematizzazione definitiva della visione pessimistica e
relativistica che lo scrittore ha della realtà.
1. Parafrasi e comprensione complessiva
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Chiarisci con esempi liberamente scelti da opere dello stesso Pirandello, o di altri autori, la
distinzione che il testo propone tra “avvertimento del contrario” e “sentimento del contrario”.
2. Analisi e commento del testo
2.1. Il testo definisce alcuni concetti e assegna loro una particolare funzione. Analizza i
seguenti rapporti:
a) il “libero movimento della vita interiore” e l’organizzazione delle “idee” e delle “immagini” in
una “forma armoniosa”;
b) la “riflessione” e il suo compito di coordinamento e di comparazione degli elementi su cui si
esercita;
c) la “coscienza” come “pensiero” che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa
spontaneamente.
2.2. La teoria dell’umorismo propone a suo chiarimento l’esempio di una anziana signora che
vuole nascondere i suoi anni. Analizza le forme linguistiche con cui l’autore costruisce il suo
esempio.
2.3. Analizza i vocaboli usati per indicare l’azione della riflessione.
3. Approfondimenti
L’esempio della vecchia signora ricorda altri personaggi pirandelliani. Parlane, con riferimenti al
contesto culturale e letterario dell’opera dello scrittore.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei
consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera
morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili
a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole.
Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli
culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza”
della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia
umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne
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all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema
d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al
Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata
ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero
paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di
omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè –
come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non
si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie
che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e
ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari,
Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di
Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del
mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi
un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria,
alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del
partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa
una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni
sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i
lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai
loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai
miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di
Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito
socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il
Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il
fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar
loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia
andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati
cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una
rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante,
lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno
era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla
rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al
suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A
meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si
trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi
accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io
non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15
luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra,
sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel
giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con
lo sguardo il fuoco da
cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata
della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal
campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei
vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo
vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola,
come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida.
Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di
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appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non
mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella
stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione
della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la
partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse,
questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima
lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed.
originale tedesca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo
con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre
nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne
d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni
primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e
garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di
cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa
dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili
frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche,
lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le
fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di
far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di
quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione
su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia?
DOCUMENTI
«Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico
quanto la stessa era industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di
una possibile sostituzione in massa della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che
le nuove tecnologie rimpiazzeranno con ogni probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno
sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie digitali potrebbe lasciare per strada molti
lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro che non vedono pericoli per
i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro hanno
conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà
dell’Ottocento, anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983
l’economista premio Nobel Wassily Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un
confronto tra gli esseri umani e i cavalli. Per molti decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato
resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino quando il telegrafo aveva soppiantato il Pony Express,
la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato a crescere, aumentando di sei volte tra il
1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali erano fondamentali non
soltanto nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano merci e
persone trainando vetture di piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a
combustione interna, la tendenza subì una brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle
automobili in città e ai trattori in campagna i cavalli divennero in larga misura irrilevanti. […] E’
possibile una svolta simile per la forza umana? I veicoli autonomi, i chioschi self service, i robot da
magazzino e i super computer sono i segni premonitori di un’ondata di progresso tecnologico che
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alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? […] A meno che, ovviamente, non ci
rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e intelligenze artificiali. È questa la barriera più
solida contro un’economia totalmente automatizzata e il motivo più valido per cui la forza lavoro
umana non scomparirà in un prossimo futuro. Noi siamo una specie profondamente sociale, e il
desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra vita economica. […] I clienti abituali di un certo
bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma anche per l’ospitalità offerta.
Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei video di
esercizi. I buoni insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere,
psicologi e terapeuti stringono con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani
hanno bisogni economici che possono essere soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende
meno probabile che facciamo la fine dei cavalli.»
E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da
Rivista “Aspenia n. 71/2015” Pag. 4/6 Sessione suppletiva 2016 Prima prova scritta Ministero
dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Destra e Sinistra.
DOCUMENTI
«Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso
atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala
moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento
rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e
movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme
egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta
categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il
giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali
potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti
socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e movimenti
insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle
destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza,
si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da
parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti
antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il
fascismo e il nazismo.»
Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli
editore, Roma 1994
«Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della
politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso
infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o
repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della
politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E dunque la scelta tra
destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di
ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna
dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda
sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o
democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud
del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della
destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra
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amico e nemico. La politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha
temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo
liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi
nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la
secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa
forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto,
attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra.
Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico.
Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.»
Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze
1995
«Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere,
per chi fosse disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali
che sono presenti in tante altre democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse
indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema
economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra
l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più
«socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si
tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più
«tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e
libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle
specificità storiche di ciascun Paese.»
Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011
«La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia
repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica
ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in
maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni
immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi casi si devono
aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra
contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta
politica che invece i detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero
che col socialismo si affermò una sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente
contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e
poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi sempre destra e sinistra
sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la
fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue
degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico,
ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica
di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori
conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice
quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere
diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e
consolidare il potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al
trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la
sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva
alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli
ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi
comportamenti variamente sovversivi.»
Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002
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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha
trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi
rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”.
No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può
essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta
particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al
momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in cui
scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma
fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo
questione di parlare.»
Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria
introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di
comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente
osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile
separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o
in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in
metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida.
L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla
maleducazione. Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché
possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito
lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social
network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della
comunicazione e dall’utilizzo delle
nuove tecnologie.»
Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La rotta di Caporetto nel Diario di guerra di Carlo Emilio Gadda:
(Diario di guerra per l’anno 1917, in Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e di prigionia,
Garzanti, 2002).
«Kosĕc, sopra Drezenca. -
Drezenca, 18 ottobre 1917. Ore 19.
Stamane m'adoperai, sotto la pioggia, per far funzionare il servizio: ottenni il caffè alla Compagnia,
dal Comando di Tappa: diedi disposizioni d'ogni genere. Tutto ciò a Caporetto. -
Lasciai Caporetto con le salmerie della Compagnia, per arrivar presto a Drezenca e far preparare il
rancio. -
A Drezenca1 ci siamo accantonati in baraccamenti aperti ai quattro venti. -
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Carlo E. Gadda
25 ottobre 1917
Lasciammo la linea dopo averla vigilata e mantenuta il 25 ottobre 1917 dopo le tre, essendo venuto
l'ordine di ritirata. Portammo con noi tutte le quattro mitragliatrici, dal Krašjj (Krasii) all'Isonzo (tra
Ternova e Caporetto), a prezzo di estrema fatica. All'Isonzo, mentre invano cercavamo di passarlo,
fummo fatti prigionieri. -
La fila di soldati sulla strada d'oltre Isonzo: li credo rinforzi italiani. Sono tedeschi!
Gli orrori spirituali della giornata (artiglierie abbandonate, mitragliatrici fracassate, ecc.). Io guastai
le mie due armi.-
A sera la marcia faticosissima fino a Tolmino ed oltre, per luoghi ignoti.
26 ottobre: marcia notturna e diurna per luoghi ignoti. I maltrattamenti: nessun cibo ci è dato. Cola
si sperde. Sassella solo rimane con me. La tragica fine. »
Il candidato rifletta sul significato di questo evento e sulle implicazioni sul piano militare, politico
e sociale in Italia a seguito di questa drammatica fase del primo conflitto mondiale.
1 O meglio a Kosĕc
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«L’industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l’uomo, che viveva in comunità, è diventato
folla solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il «villaggio globale», ma non c’è
il dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è cosa
molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità.»
G. TAMBURRANO, Il cittadino e il potere, in “In nome del Padre”, Bari, 1983
Discuti l’affermazione citata, precisando se, a tuo avviso, in essa possa ravvisarsi un senso di
“nostalgia” per il passato o l’esigenza, diffusa nella società contemporanea, di intessere un
dialogo meno formale con la comunità circostante.
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SECONDA SIMULAZIONE: 5 MAGGIO 2017 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-
analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò
perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a
scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli
era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia
fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato
dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto
alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per
vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che
ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso!
Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha
qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso,
1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo
romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo
entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono
postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici
delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle
teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4),
“memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva
del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri
testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti
tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del
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«saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare
cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: IL PREMIO NOBEL: IL CONTRIBUTO DEI LETTERATI ALLA
CIVILTÀ DEI
POPOLI
Documenti
1) T. S. Eliot, dal Discorso per il premio Nobel (1948)
La poesia di solito è considerata la più “locale” di tutte le arti. La pittura, la scultura, l’architettura,
la musica, possono essere fruite da tutti coloro che vedono o ascoltano. Ma il linguaggio, soprattutto
quello della poesia è cosa ben diversa. Potrebbe sembrare che la poesia separi le genti anzichè
unirle. Ma d’altro canto, dobbiamo ricordare che, mentre il linguaggio costituisce una barriera, la
poesia stessa ci dà una ragione per cercare di superare tale barriera. Amare la poesia che appartiene
a un’altra lingua è amare la comprensione del popolo a cui quella lingua appartiene, una
comprensione che non possiamo ottenere in nessun altro modo. Noi possiamo pensare del resto alla
storia della poesia in Europa, e alla grande influenza che la poesia di una lingua può esercitare su
un’altra. Dobbiamo ricordare l’immenso debito che ogni poeta degno di considerazione ha nei
confronti dei poeti di altre lingue diverse dalla sua. Possiamo considerare che la poesia di ogni
paese e ogni lingua declinerebbe e sparirebbe se non fosse nutrita dalla poesia in lingue straniere.
Quando un poeta parla alla propria gente, parlano anche le voci di tutti i poeti di altre lingue che lo
hanno influenzato. E allo stesso tempo egli stesso sta parlando a più giovani poeti di altre lingue e
questi poeti trasferiranno su di sè qualcosa della sua visione della vita e qualcosa dello spirito del
suo popolo. In parte attraverso tale influenza su altri poeti, in parte attraverso la traduzione, che
dev’essere anche una sorta di riscrittura delle sue poesie da parte di altri poeti, in parte attraverso i
lettori della sua lingua che non sono poeti, il poeta può contribuire alla comprensione tra i popoli.
Nel lavoro di ogni poeta ci sarà molto che può riguardare solo quelli che abitano nella stessa
regione o parlano la stessa lingua del poeta. Tuttavia ha senso la frase “La poesia d’Europa” e ha
senso anche la parola “poesia” in tutto il mondo. Penso che nella poesia popoli di paesi diversi e
lingue diverse – sebbene in apparenza ciò avvenga attraverso una piccola minoranza in ciascun
paese – acquisiscano una comprensione reciproca gli uni degli altri, che, anche se parziale, è
tuttavia essenziale. E io ho ritengo che il Premio Nobel, quando è dato a un poeta sia in primo luogo
il riconoscimento del valore sopra-nazionale della poesia. Per fare questa affermazione è necessario,
di tanto in tanto, insignire del Premio Nobel un poeta. E io sono qui, davanti a voi, non per i miei
propri meriti ma come un simbolo, per una volta, del significato della poesia
2) S. Quasimodo dal Discorso per il premio Nobel, Il poeta e il politico (1959)
Ci può essere un coordinamento fra il politico e il poeta? Forse dove esistono delle società in
formazione,
ma mai sul piano della libertà assoluta. Nel mondo contemporaneo il politico assume vari aspetti,
ma non
sarà mai possibile un accordo col poeta, perché uno si occupa dell’ordine interno dell’uomo e l’altro
dell’ordinamento dell’uomo…
3) E. Montale, dal discorso per il Premio Nobel (1975)
[quando] il premio Nobel sarà centenario, solo allora potrà farsi un completo bilancio di quanto la
Fondazione Nobel e il connesso Premio abbiano contribuito al formarsi di un nuovo sistema di vita
comunitaria, sia esso quello de Benessere o del Malessere universale, ma di tale portata da mettere
fine,
25
almeno per molti secoli, alla multisecolare diatriba sul significato della vita [...] Mi chiedo se è
giustificata la convinzione che lo statuto del premio Nobel sottende; e cioè che le scienze, non tutte
sullo stesso piano, e le opere letterarie abbiano contribuito a diffondere o a difendere nuovi valori in
senso ampio « umanistici». La risposta è certamente positiva. Sarebbe lungo l’elenco dei nomi di
coloro che avendo dato qualcosa all’umanità hanno ottenuto l’ambito riconoscimento del premio
Nobel. Ma infinitamente più lungo e praticamente impossibile a identificarsi la legione, l’esercito di
coloro che lavorano per l’umanità in infiniti modi anche senza rendersene conto e che non aspirano
mai ad alcun possibile premio perché non hanno scritto opere, atti e comunicazioni accademiche e
mai hanno pensato di « far gemere i torchi » come dice un diffuso luogo comune. Esiste certamente
un esercito di anime pure, immacolate, e questo è l’ostacolo (certo insufficiente) al diffondersi di
quello spirito utilitario che in varie gamme si spinge fino alla corruzione, al delitto e ad ogni forma
di violenza e di intolleranza. Gli accademici di Stoccolma hanno detto più volte no all’intolleranza,
al fanatismo crudele, e a quello spirito persecutorio che anima spesso i forti contro i deboli, gli
oppressori contro gli oppressi. Ciò riguarda particolarmente la scelta delle opere letterarie, opere
che talvolta possono essere micidiali, ma non mai come quella bomba atomica che è il frutto più
maturo dell’eterno albero del male. [...] Nel mondo c’è un largo spazio per l’inutile, e anzi uno dei
pericoli del nostro tempo è quella mercificazione dell’inutile alla quale sono sensibili
particolarmente i giovanissimi. In ogni modo io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto
assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà.
4) C. Simon, dal discorso per il Premio Nobel (1985)
Le parole posseggono quel prodigioso potere di accostare e confrontare ciò che, senza di esse,
resterebbe
sparso nel tempo degli orologi e nello spazio misurabile.
5) H. Pinter, dal discorso per il Premio Nobel (2005)
Quando guardiamo dentro a uno specchio noi pensiamo che l’immagine di fronte a noi sia fedele.
Ma muoviamoci di un millimetro e l’immagine cambia. Noi stiamo in effetti assistendo a un infinito
gioco di
specchi. Ma a volte uno scrittore deve rompere lo specchio – perché è dall’altra parte di quello
specchio
che la verità ci fissa. Io credo che nonostante gli enormi ostacoli che esistono, la risoluta, costante,
tenace
determinazione intellettuale di definire, come cittadini, la reale verità delle nostre vite e delle nostre
società è un compito decisivo che incombe su noi tutti. Esso infatti è vincolante. Se una tale
determinazione non si incarna nella nostra visione politica, non avremo nessuna speranza di
ripristinare ciò che per noi è così prossimo ad essere perduto – la dignità dell’uomo.
2) AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: Lavoro : condanna o opportunità ?
Documento 1) L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. (Art.1, Costituzione della
Repubblica Italiana). Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la
propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della
società. (ibi, Art.4 com.2)
Documento 2) Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da
essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai. (Antico Testamento, Gen. 3,19).
Documento 3) (...) Dal punto di vista della psicologia sociale, l’individuo tende a costruire una
rappresentazione di sé basata sui ruoli che sente propri e, in base a questi, sviluppa la sicurezza che
gli consente la corretta integrazione sociale. La perdita del lavoro inciderà quindi su ambedue gli
aspetti: il ruolo sociale e l’autostima. (...)
Nel 2005 Sharone ha studiato 100 colletti bianchi israeliani e statunitensi che avevano perso il
posto. Si trattava soprattutto di manager e lavoratori del settore high-tech, persone che mai
26
avrebbero pensato, negli anni del boom delle nuove tecnologie e degli stipendi d’oro, di trovarsi per
strada. “Ho notato che c’erano differenze notevoli tra i due gruppi” spiega Sharone. “Gli israeliani,
quando non trovano lavoro, tendono ad attribuirne la colpa alle istituzioni e al sistema, mentre gli
americani incolpano se stessi. Questo fa sì che i primi reagiscano con più rabbia, ma anche con più
energia, mentre i secondi tendono a perdere sempre più fiducia in se stessi. In sostanza, si dicono
che se non trovano lavoro è perché c’è qualcosa di sbagliato in loro”. Sharone afferma che non si
tratta di un effetto della cultura individualista che caratterizza gli Stati Uniti: “In parte può darsi, ma
non è solo questo. È anche un problema di struttura sociale. In Israele esiste una tutela del lavoro
centralizzata, figlia degli anni della fondazione dello Stato, che aveva un impianto socialista. Ciò
significa che se un’azienda ha bisogno di personale, si rivolgerà all’ufficio di collocamento che
smisterà le proposte e favorirà l’assunzione. Questo, se da un lato può inibire l’iniziativa personale
del lavoratore, dall’altra non lo priva del proprio ruolo. È sempre un lavoratore, solo che è
momentaneamente senza impiego e tocca all’ufficio preposto aiutarlo a ricollocarsi. Negli Stati
Uniti, invece, tutti dicono al disoccupato: devi avere più fiducia in te stesso, devi imparare a
ricollocarti, devi parlare così, devi vestirti cosà. La manualistica fai-da-te, in questo campo, vende
milioni di copie l’anno. Per non parlare dei corsi di self-help e dei fenomeni come il coaching che
pretendono di “allenare” la persona ad affrontare le difficoltà. Quindi il lavoratore senza lavoro è un
individuo senza ruolo, che si deve ricostruire, e per di più, se non riesce a trovare un nuovo
impiego, evidentemente è perché non fa le cose giuste. Ma questo non è vero, perché ci sono anche
le condizioni economiche esterne, che non sono modificabili a volontà”. Daniela Ovadia, Mente e
psiche , Chi perde il lavoro perde sè stesso? Le scienze Blog, Edizione italiana di Scientific
American, 9 marzo 2010
Documento 4) Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il
proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione alla
felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono. Primo Levi , La chiave
stella,1978
Documento 5) In che cosa consiste ora l'espropriazione del lavoro? Primieramente in questo: che il
lavoro resta esterno all'operaio, cioè non appartiene al suo essere, e che l'operaio quindi non si
afferma nel suo lavoro, bensì si nega, non si sente appagato ma infelice, non svolge alcuna libera
energia fisica e spirituale, bensì mortifica il suo corpo e rovina il suo spirito. L'operaio si sente
quindi con se stesso soltanto fuori del lavoro, e fuori di sé nel lavoro... Il suo lavoro non è
volontario, bensì forzato, è lavoro costrittivo. Il lavoro non è quindi la soddisfazione di un bisogno,
bensì è soltanto un mezzo per soddisfare dei bisogni esterni ad esso... Il lavoro esterno, il lavoro in
cui l'uomo si espropria, è un lavoro sacrificio, un lavoro-mortificazione. Finalmente l'esteriorità del
lavoro al lavoratore si palesa in questo: che il lavoro non è cosa sua ma di un altro; che non gli
appartiene, e che in esso egli non appartiene a sé, bensì ad un altro... Il risultato è che l'uomo (il
lavoratore) si sente libero ormai soltanto nelle sue funzioni bestiali, nel mangiare, nel bere e nel
generare, tutt'al più nell'avere una casa, nella sua cura corporale ecc., e che nelle funzioni umane si
sente solo più una bestia. Il bestiale diventa l'umano e l'umano il bestiale Karl Marx , (Manoscritti
economico-filosofici, 1844)
3) AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: E- book, la lettura nel terzo millennio
Documento 1 Uno dei temi che ricorrono con maggiore frequenza nel vasto dibattito scientifico e giornalistico
sollevato dalle nuove tecnologie è, senza dubbio, quello relativo al «futuro del libro». I contenuti di
questa querelle sono molteplici e complessi, e riguardano sia il destino dell'oggetto libro in sé, sia
quello della cultura del libro (o del testo) che ha caratterizzato la civiltà occidentale, almeno negli
ultimi cinque secoli.
27
Come spesso avviene quando si riflette sui rapporti tra tecnologie e cultura, la discussione sul futuro
del libro si è polarizzata secondo l'ormai classica dialettica tra «apocalittici e integrati». Ma
entrambe le fazioni concordano su un punto: le nuove tecnologie digitali sono agenti di una
trasformazione radicale della nostra cultura, caratterizzata dall`eclisse dei modi di produzione e
diffusione culturale basati sulla stampa, e dall’ emergenza di nuovi modelli basati sulla creazione e
trasmissione di contenuti digitali. Sebbene questa analisi possa essere in parte condivisibile, si deve
osservare come i supporti digitali, almeno per ora, non abbiano rappresentato una vera e propria
alternativa al libro cartaceo. Non che vi sia una carenza di pubblicazioni digitali: negli ultimi dieci
anni il mercato è stato inondato di prodotti editoriali su CD Rom, per non parlare delle centinaia di
risorse lnternet che complessivamente rientrano nella definizione di biblioteca digitale. Ma questi
oggetti nella maggior parte dei casi sono considerati e usati come opere di riferimento, o strumenti
didattici e scientifici. L’attività della lettura, in gran parte delle sue forme e manifestazioni, è invece
rimasta legata al rapporto con il tradizionale libro cartaceo, la cui struttura perdura a grandi linee
intatta da quasi due millenni. Una delle più interessanti novità tecnologiche e commerciali che ha
caratterizzato il panorama dei nuovi media nel corso dell'ultimo anno sembra poter mettere in
discussione se non la permanenza, almeno la centralità del libro cartaceo anche come supporto alla
lettura. Ci riferiamo al fenomeno dei cosiddetti e-book.
(F. Ciotti, La rivoluzione della lettura, in “Media Mente”, 04/05/2001)
Documento 2
E-book e Ambiente L'e-book non sostituisce il piacere e la comodità del libro cartaceo. Tuttavia, in molti casi il libro
digitale può contribuire a ridurre la stampa su carta. A riguardo ci sono pro e contro. L`e-book non
utilizza carta. Può essere replicato un numero infinito di volte senza eccessivi costi di produzione.
L'e-book consuma energia. A differenza del libro cartaceo tradizionale, l’ book necessita di energia
elettrica per visualizzare a video il contenuto del libro. Per quanto minima, va considerata sia
l’energia necessaria al funziona- mento sia l'energia necessaria per produrre i dispositivi elettronici
di lettura. Il prezzo degli e-book è ancora alto. Spesso costa meno una edizione cartacea tascabile.
Rifiuti elettronici da smaltire. I lettori e-book si trasformano in spazzatura elettronica (e-Waste) al
termine del loro ciclo di vita. Il vantaggio ecologico dell’e-book merita quindi un’analisi ad hoc per
singola pubblicazione. Il bilancio ambientale è positivo nel caso dei libri di aggiornamento
professionale, molto voluminosi e spesso soggetti a continue riedizioni che annullano l’importanza
delle precedenti. Inoltre, il bilancio ambientale e positivo se il luogo ideale della lettura è davanti a
un PC. Da valutare con attenzione se invece si utilizzano supporti esterni appositi. Il consumo
d'energia potrebbe infatti essere superiore al consumo di carta necessaria per stampare il libro. In
questi ultimi casi, meglio optare per una edizione cartacea tascabile, stampata su carta riciclata.
(in ecoage.it)
Documento 3 «Non sperate di liberarvi dei libri››: un monito? Una minaccia? Nell'anno dell`avvento dell’e-book,
la XXII Fiera Internazionale del Libro di Torino si apre con la conversazione fra Umberto Eco e
Jean-Claude Carriere. I due ripercorrono le tappe dei loro tre incontri riportati nell'omonimo saggio
Bompiani appena dato alle stampe. […] «Fresche le mie parole ne la sera/ ti sien come il fruscio che
fan le foglie / del gelso nella man di chi le coglie/ silenzioso e ancor s’attarda all’opra lenta››.
In questa citazione dannunziana sta la risposta di Eco alla domanda che più circola in Fiera, ovvero
come l'e-book cambierà la fruizione dei libri. «Nell’e-book io vorrei che si salvasse la possibilità di
bagnarsi il dito, che è fondamentale, una soddisfazione orale che risale all’infanzia. Forse leggiamo
libri perché non abbiamo più il ciuccio». Eco osserva anche come, per sapere che un libro può
durare 500 anni, si è dovuto attendere 500 anni, mentre il floppy disc è già passato di moda poiché
nessun pc di costruzione recente lo legge, allo stesso modo non sappiamo in quanto tempo un cd si
28
può smagnetizzare perdendo tutti i dati. Dunque il giudizio su cosa sarà il libro digitalizzato è
rinviato ai posteri, dei quali i due intellettuali a confronto non paiono curarsi molto. Carriere
riprende la freddura di un umorista: «Scrivi per i posteri? ›› «E perché mai, cos`hanno fatto i posteri
per me?››
La conversazione si sposta sulla tipologia di fruizione del prodotto-libro, rispetto agli altri media, e
in questo caso è lo sceneggiatore bunueliano a salire in cattedra, facendo notare che ciascun lettore
ha un modo personale di leggere un libro. C'è chi salta le pagine considerate noiose, chi ritorna su
alcuni punti, ma la stessa fruizione non è possibile durante una rappresentazione teatrale od una
proiezione cinematografica, durante le quali una platea di spettatori non può decidere di
interrompere il flusso narrativo, al contrario del lettore-individuo.
L’incontro volge al termine senza che il monito iniziale abbia trovato una solida spiegazione.
Perché non ci libereremo dei libri? I due intellettuali non hanno risposto, hanno divagato,
divertendosi e divertendo la platea. Il sospetto è che sia proprio questo il piacere recondito della
lettura: il divertimento, nel significato etimologico del termine di «divergere››, ovvero distrarsi. (da
Il sole24ore.com, 24/05/2009)
Documento 4
Qual è il suo parere sull'utilizzo dell'e-book? Penso alle case dei grandi lettori che sono spesso
delle tane di libri: in futuro potremo avere pochi e-book che contengono intere biblioteche. Questo
riferimento al privato è comunque secondario: la cosa più importante è che, a costi molto bassi,
possiamo pensare di sviluppare l’accesso alla lettura, che allo stato attuale è ancora molto costoso.
Gli e-book metteranno a disposizione delle scuole e delle biblioteche una gran quantità di materiale
e ciascun privato sarà in grado, col proprio e-book, di portare con sé una quantità sterminata di
libri che oggi non sarebbero trasportabili. Naturalmente l’e-book non cancella l’esigenza di una
lettura sulla pagina stampata. Il dato più interessante, infatti, non è solo la compattazione di tante
pagine di libri ma la possibilità di stampare ciò che interessa e leggerlo sulla carta. Questo è un
passaggio al quale non solo la vecchia generazione ma anche quella più giovane non riesce a
rinunciare. La lettura in video di un testo non è una buona lettura, la si può fare per esigenze di
rapidità, ma una lettura piacevole o approfondita richiede la fissità della carta. Questo si può fare
tranquillamente grazie alle tecnologie dell'e-book, collegando l'e-book a una stampante.
Pensa che si possa ipotizzare una scuola del futuro in cui i ragazzi sostituiscono i libri con un
solo e-book? Non c`è dubbio. Uno degli aspetti importanti è quello di condensare in un solo e-book tutto il
materiale didattico che serve nelle ore di lezione e anche tutto il materiale collaterale: l'e-book può
essere, infatti, la fonte di accesso a tante informazioni collaterali. È uno strumento di grande
potenza didattico-educativa.
Pensa che si possa ipotizzare anche un cambiamento del linguaggio legato a queste nuove
tecnologie? lo ho su questo punto un’opinione molto scettica. Le lingue che noi parliamo sono dei meccanismi
di enorme complessità di cui noi utilizziamo in concreto solo dei «pezzettini››. Sono macchine
potentissime e ridondanti fatte per durare nel tempo: le lingue hanno superato rivoluzioni
tecnologiche ed economiche molto profonde e sono rimaste intatte. Pensiamo alla grande
rivoluzione industriale apertasi dal Seicento in poi in Europa e in tutto il mondo: le lingue sono
rimaste quelle che erano, hanno una stabilità che né il computer, né la macchina da scrivere, né l'e-
book possono compromettere facilmente. […]
Sarà un futuro di integrazione tra il libro cartaceo e le nuove tecnologie di conflitto? Le nuove tecnologie consentono un’integrazione tra la tradizionale carta stampata, che è
abbastanza costosa, e l’utilizzazione su supporto elettronico dei materiali fino ad oggi soltanto
stampati. lo penso che sia prevedibile che continueremo ad utilizzare ancora per molto i libri.
Difficilmente, inoltre, riusciremo a sostituire il ricorso alla stampa dagli e-book o da altri supporti
elettronici per una lettura tranquilla, piacevole e approfondita dei testi.
29
(T. De Mauro, Tutti a scuola con l’e-book, in mediamente.rai.it)
4) AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Antisemitismo in Germania e in Italia
Documento1) Il complotto mondiale ebraico
[...] la finanza ebraica desidera, contro gli stessi interessi dello stato britannico, non solo la totale
rovina economica della Germania, ma anche la sua completa schiavitù politica.
[...] L'ebreo è dunque oggi colui che incita alla totale distruzione della Germania. In qualunque
parte del mondo vengano mossi degli attacchi contro la Germania, sono sempre gli ebrei che li
promuovono, allo stesso modo in cui sia in pace che in guerra la stampa ebraica delle borse e quella
marxista hanno stimolato sistematicamente l'odio contro la Germania finché gli stati, uno dopo
l'altro, hanno rinunciato alla neutralità, mettendo da parte i veri interessi del popolo, e sono entrati
al servizio della coalizione della guerra mondiale.
[...] L'annientamento della Germania non era un interesse britannico ma in primo luogo un interesse
degli ebrei esattamente come al giorno d'oggi la disfatta del Giappone non serve tanto gli interessi
dello stato britannico ma risponde agli ambiziosi desideri dei capi dell'auspicato impero mondiale
ebraico. A.Hitler, Mein Kampf
Documento 2) UN BILANCIO DELLA "NOTTE DEI CRISTALLI": I comunicati degli uffici
di polizia giunti sino all'11 novembre 1938 offrono il seguente quadro della situazione nel suo
complesso. In numerose città sono stati saccheggiati negozi e rivendite ebree. La polizia, per
impedire altri saccheggi, è intervenuta energicamente in tutti i casi. 174 persone sono state arrestate
per saccheggio. L'ampiezza delle distruzioni di negozi e di abitazioni degli ebrei non può essere
tradotta in cifre sino a questo momento. Le cifre indicate nel rapporto rispecchiano soltanto una
parte delle distruzioni realmente effettuate, qualora non si tratti di incendi: 815 negozi distrutti, 29
rivendite incendiate o distrutte con altri mezzi, 171 case di abitazione incendiate o distrutte. Poiché
il rapporto doveva essere steso con la massima urgenza, i comunicati giunti sino a questo momento
dovettero limitarsi soltanto a basarsi su informazioni molto generali come «numerosi» o «negozi
per la maggior parte distrutti». Le cifre indicate quindi debbono venire ulteriormente moltiplicate.
191 sinagoghe sono state messe a fuoco, altre 76 completamente distrutte. Inoltre vennero messe a
fuoco 11 tra sedi delle comunità, cappelle funebri e simili ed altre 3 completamente distrutte. Sono
stati tratti in arresto circa 20.000 ebrei, ed inoltre 7 ariani e 3 stranieri. Questi ultimi sono stati
trattenuti per garantire loro la sicurezza personale. Sono stati notificati 36 casi mortali ed altri 36
casi di ferite gravi. Gli uccisi ed i feriti sono tutti ebrei. Inoltre mancano notizie di un ebreo. Tra gli
ebrei uccisi c'è un cittadino polacco e tra i feriti altri due cittadini polacchi.
REINHARD HEYDRICH, Rapporto a Göring
Documento 3) Legge "per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" (15 settembre 1935)
Pervaso dal riconoscimento che la purezza del sangue tedesco è la premessa per la conservazione
del popolo tedesco ed animato dal proposito irriducibile di assicurare il futuro della nazione tedesca,
il Reichstag ha approvato all'unanimità la seguente legge che qui viene promulgata. [par.1]
1) Sono proibiti i matrimoni tra ebrei e cittadini dello Stato di sangue tedesco o affine. I matrimoni
già celebrati sono nulli anche se celebrati all'estero per sfuggire a questa legge.
2) L'azione legale per l'annullamento può essere avanzata soltanto dal Procuratore di Stato.
[par.2] Sono proibiti rapporti extra-matrimoniali tra ebrei e cittadini dello Stato di sangue tedesco o
affine.
[par.3] Gli ebrei non potranno assumere al loro servizio come domestiche cittadine di sangue
tedesco o affine sotto i 45 anni.
[par.4] 1) Agli ebrei è proibito innalzare la bandiera del Reich e quella nazionale ed esporre i colori
del Reich.
2) È permesso loro invece esporre i colori ebraici. L'esercizio di questa facoltà è protetto dallo
Stato.
[par.5] 1) Chi contravviene al divieto di cui al par.1 viene punito con il carcere duro.
30
2) Chi contravviene alle norme di cui al par.2 viene punito con l'arresto o con il carcere duro.
3) Chi contravviene alle norme di cui ai parr.3 o 4 viene punito con la prigione sino ad un anno e
con una multa o pene di questo genere.
Documento 4) Il "Manifesto della razza" (1938)
(Da "La difesa della razza", direttore Telesio Interlandi, anno I, numero 1, 5 agosto 1938, p. 2).
1. Le razze umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro
spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa
realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri
fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi.
6. Esiste ormai una pura "razza italiana". Questo enunciato non è basato sulla confusione del
concetto biologico di razza con il concetto storico-linguistico di popolo e di nazione ma sulla
purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni
popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà della Nazione
italiana.
9. Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati
sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della
Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di
assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si
è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo
assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.
C. TEMA STORICO
Il secondo conflitto mondiale fu provocato da una molteplicità di fattori tra cui l’aggressività di
alcuni sistemi politici e la fragilità degli equilibri internazionali. Giustifica questa affermazione
connettendola anche ai trattati di pace del 1919 e alla crisi del ’29.
D. TEMA GENERALE «Oggi si coltiva molto la bellezza esteriore del corpo e si fa bene, è giusto che la si coltivi (…).
Credo però che oggi, troppo spesso, si trascuri la bellezza interiore, la grazia, il tratto più prezioso
della personalità. Così facendo si elude la grande lezione dell’estetica classica secondo cui la
bellezza non è mai indipendente dalla verità e dalla bontà d’animo, ovvero, per stare alla
concretezza dell’esistenza umana, non è mai indipendente dalla veridicità in quanto desiderio di
verità e di sincerità.» (V. MANCUSO, Io amo. Piccola filosofia dell’amore, Garzanti, Milano
2014).
Rifletti su questo passo di Vito Mancuso, argomentando le tue opinioni a riguardo.
31
ALLEGATO 2 – TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA
32
33
ALLEGATO 3 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA
PRIMA SIMULAZIONE: 25 MARZO 2017
STORIA
1. Spiega la rottura degli equilibri europei alla vigilia del primo
conflitto mondiale (max. 5 righe)
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2. Parla degli interventi economici del fascismo per fronteggiare la crisi
del ’29 (max. 5 righe)
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
34
INGLESE
1-Which are the different methods of payment and what is the one with the
lowest risk for the exporter and the highest risk for the importer? Explain it
(Max 5 righe)
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2-Which are the means of transport involved in Transport by Land? Make
a list and explain one of them. (Max 5 righe)
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
35
DIRITTO
1. Principi generali previsti dal nostro ordinamento giuridico riguardo
all’attività amministrativa
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
2. Potestà legislativa delle Regioni
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
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MATEMATICA
QUESITO 1
Fai le dovute considerazioni riguardo al seguente diagramma di redditività, tenendo conto che l’impresa può produrre al massimo 1500 unità del bene.
……………………………………………………
……………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
QUESITO 2
In un problema di gestione delle scorte la funzione obiettivo è :
100002010000
1602
20 x
xy . Facendo i calcoli si trova che l’ottimo si ha per
400x ed è 208000400 f . Descrivi la situazione e fai le dovute considerazioni.
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
R
C
37
SPAGNOLO
QUESITO 1
El aspirante hable de los varios elementos y principales recursos lingüísticos
contenidos en este anuncio publicitario.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
QUESITO 2
El aspirante indique qué diferencias hay entre una letra de cambio y un pagarè.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
38
SECONDA SIMULAZIONE: 28 APRILE 2017
MATEMATICA
QUESITO 1
Sia yxfz , una funzione reale a variabili reali, spiega cosa sono le curve di livello, quindi
descrivi il loro utilizzo nel metodo di ricerca degli estremi relativi liberi della funzione.
…………………….……………………………………………………………………………………………………….……………...
…..…………………………………………………………………………………….………………………………………………….
…………………………………………………….………………………………………………………………………………………
……………….……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
QUESITO 2
Le funzioni pq 54800 e 30005.0 2 pq esprimono rispettivamente la domanda e l’offerta di un
certo bene: 2400;120 è il punto di intersezione. Nel seguente riferimento rappresenta un grafico orientativo,
poi fai le dovute considerazioni di ordine matematico ed economico.
QUESITO 3
Considera la seguente espressione, riguardante gli investimenti finanziari. Cosa rappresenta? (1) Completa il grafico sulla retta e fai le dovute considerazioni riguardo al criterio del R.E.A.
07,39407.0
07.0113401000
5
= … (1)
…………………….………………………………………………………………………………….…………………….……………
……………………………………………………………………….…………………….……………………………………………
………………………………………………………….…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………..……..
.…………………………………………….…………………
…………………………………………………………………
………………………………………..………………………
…………………………….…….……………………………
……………………..……….…………………………………
………………………...………………………………………
…………………...……………………………………………
……………...………………………………………………….
39
QUESITI DI SCIENZE DELLE FINANZE
2. Aspetti negativi del sistema di protezione sociale
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
3. Bilancio di previsione e rendiconto generale dello Stato – differenze
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
3. Vincoli europei alla creazione di disavanzi
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
40
ENGLISH
Max 5 lines
1. What types of insurance must businesses have by law? List and explain
them.
2. What special clauses may be included in marine insurance ?What risks do
they cover?
3. What is the main document in tran sport by sea? Which purposes does it
serve?
41
QUESITO 1
El aspirante explique por qué la crisis económica del 1929 fue la más grande del
mundo capitalista y se extendió en todos los países.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
QUESITO 2
¿Cuáles son las actividades bancarias típicas y de dónde un banco obtiene sus
ganancias?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
QUESITO 3
El aspirante exponga las diferencias entre los acrónimos BRICS y PIIGS y entre los
foros G7 y G8.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
SPAGNOLO
42
ALLEGATO 4 – GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE TRE PROVE SCRITTE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA (ITALIANO)
INDICATORI
0 - 3 / 10
0 -5 / 15
4 – 5 / 10
6 – 9 / 15
6 / 10
10 / 15
7 – 8 / 10
11 – 13 / 15
9 – 10 / 10
14 – 15 / 15
STRUTTURA DEL TESTO
Tip. A: Strutturazione delle risposte e organizzazione del testo.
Tip. B: Rispondenza alla tipologia testuale richiesta (integrazione tra documenti e conoscenze; esplicitazione di tesi/opinione - titolo - destinazione; lunghezza)
Tip. C - D: Pertinenza alla traccia e organizzazione del testo.
Non adeguata
Risposte incomplete
Testo frammentario
Manca integrazione tra documenti e conoscenze
Titolo assente/inadeguato
Tesi/op. non riconoscibile
Consegne non rispettate
Non pertinente alla traccia e frammentario
Parzialmente adeguata
Alcune risposte incomplete
Testo a tratti frammentario
Stentata integrazione tra documenti e conoscenze
Titolo poco adeguato
Tesi/op. accennata/non chiara
Rispetto parziale delle consegne
Parzialmente pertinente alla traccia e a tratti frammentario
Sufficientemente adeguata
Risposte essenziali
Testo sufficientemente organico
Sufficiente integrazione tra documenti e conoscenze
Titolo sufficientemente adeguato
Tesi/op. presente ma generica
Rispetto approssimativo delle consegne.
Sufficientemente pertinente alla traccia e abbastanza organico
Pienamente adeguata
Risposte complete
Testo abbastanza organico e coeso
Integrazione adeguata tra documenti e conoscenze
Titolo adeguato
Tesi/op. riconoscibile/chiara
Rispetto delle consegne
Pertinente alla traccia, organico, abbastanza coeso
Ottima
Risposte complete
Testo organico e coeso
Integrazione pienamente adeguata tra documenti e conoscenze
Titolo adeguato/efficace
Tesi/op. riconoscibile/chiara/ coerente
Rispetto puntuale delle consegne
Del tutto pertinente, organico, coeso
CONOSCENZE
Tip. A: Conoscenza di: autore, opera, genere, contesto etc.
Tip. B: Conoscenza argomento richiesto
Tip. C – D: Conoscenza di: eventi, personaggi, nodi storici, riferimenti spaziali e temporali etc.
Scarse
Conoscenze poco pertinenti e molto frammentarie
Superficiali
Conoscenze superficiali limitate ad aspetti secondari
Sufficienti
Conoscenze sufficienti relative agli aspetti essenziali
Abbastanza approfondite
Approfondite
Conoscenze esaurienti con approfondimenti pertinenti
Ottime
Conoscenze ampie, corrette,
con riferimenti specifici ad ambiti diversi
43
CAPACITA’
Tip. A: Comprensione e analisi del
Testo
Tip. B: Capacità di argomentazione e di
rielaborazione
Tip. C - D: Capacità di argomentazione e di valutazione
Scarsa
Comprensione frammentaria
Analisi scorretta e lacunosa
Argomentazioni inadeguate e mancanza di rielaborazione
Argomentazioni inadeguate,
assenza di riflessioni personali
Stentata
Comprensione stentata
Analisi in parte scorretta
Pochi spunti argomentativi, stentati tentativi di rielaborazione
Pochi spunti argomentativi, qualche riflessione generica
Sufficiente
Comprensione generica
Analisi degli aspetti essenziali
Argomentazioni essenziali, rielaborazione limitata a qualche aspetto
Argomentazioni essenziali, riflessioni personali pertinenti
Discreta Buona
Comprensione integrale
Analisi completa e corretta
Ricchezza di argomentazioni, rielaborazione complessiva adeguata
Ricchezza di argomentazioni,
riflessioni personali coerenti, qualche giudizio critico
Ottima
Comprensione integrale
Analisi completa, corretta, ampia
Ricchezza di argomentazioni, rielaborazione adeguata del tutto autonoma
Ricchezza di argomentazioni;
riflessioni personali coerenti, significative, originali; valutazioni critiche appropriate
COMPETENZA LINGUISTICA
Tip. A - B - C – D:
Correttezza ortografica
Correttezza morfosintattica
Lessico
Organicità e chiarezza espositiva
Punteggiatura
Scarsa
Numerosi errori di ortografia e di morfosintassi
Lessico improprio
Esposizione frammentaria, contorta, confusa
Punteggiatura assente, scorretta
Stentata
Alcuni errori di ortografia e di morfosintassi
Lessico povero
Esposizione a tratti contorta, confusa
Punteggiatura imprecisa
Sufficiente
Qualche errore di ortografia e di morfosintassi
Lessico talora generico
Esposizione abbastanza scorrevole e chiara
Punteggiatura abbastanza corretta
Discreta Buona
Qualche imperfezione sul piano ortografico e morfosintattico
Lessico appropriato
Esposizione scorrevole, chiara
Punteggiatura corretta
Ottima
Corretto sul piano ortografico e morfosintattico
Lessico appropriato e ricco
Esposizione organica,coerente e coesa
Punteggiatura corretta ed efficace
44
2a PROVA ESAMI DI STATO A.S. 2016/17
Alunno… Classe …………
GRIGLIA VALUTATIVA DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Macroindicatori
Indicatori
Livelli Prestazioni
nullo basso
medio
alto
Conoscenze
1. Padronanza dei contenuti 2. eventuali collegamenti tra i vari
argomenti
0 1 2 3
Competenze
3. Uso corretto del linguaggio tecnico 4. Uso corretto delle regole di
contabilità
0
1
2
3
Capacità
1. Sviluppo completo 0 1 2 3
1. Rispetto dei vincoli 0 1 2 3
1. Correttezza nei calcoli
2. Sviluppo coerente e organico delle varie parti
0 1 2 3
Voto totale Prova
________/15
45
I.T.C.A. “F. BESTA” RAGUSA ESAMI DI STATO 20.../20…
Commissione RGITA ……
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
(12 QUESITI tipologia B - MAX … RIGHE)
Classe V Corso … Sezione …
CANDIDATO
COGNOME……………………………………………………………………………………………………………..
NOME……………………………………………………………………………………….
INDICATORI LIVELLO DI COMPETENZE
Dis
cip
lin
a 1
Dis
cip
lin
a 2
Dis
cip
lin
a 3
Dis
cip
lin
a 4
QUESITO 1
Livello avanzato 4 4 4 4
Livello intermedio 3 3 3 3
Livello base 2,3 2,3 2,3 2,3
Livello base non raggiunto 1 2 1 2 1 2 1 2
Non risponde / Risposta del tutto errata 0 0 0 0
QUESITO 2
Livello avanzato 4 4 4 4
Livello intermedio 3 3 3 3
Livello base 2,3 2,3 2,3 2,3
Livello base non raggiunto 1 2 1 2 1 2 1 2
Non risponde / Risposta del tutto errata 0 0 0 0
QUESITO 3
Livello avanzato 4 4 4 4
Livello intermedio 3 3 3 3
Livello base 2,3 2,3 2,3 2,3
Livello base non raggiunto 1 2 1 2 1 2 1 2
Non risponde / Risposta del tutto errata 0 0 0 0
TOTALI PARZIALI (in dodicesimi)
SOMMA
MEDIA+3
PUNTEGGIO IN
QUINDICESIMI
La Commissione: Il Presidente:
________________ ________________ ________________
Cognome Nome Cognome Nome Cognome Nome
________________ ________________
Cognome Nome Cognome Nome
________________ ________________
Cognome Nome Cognome Nome
46
I.T.C.A. “F. BESTA” RAGUSA ESAMI DI STATO 20.../20…
Commissione RGITA ……
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
(10 QUESITI tipologia B - MAX … RIGHE)
Classe V Corso … Sezione …
CANDIDATO
COGNOME……………………………………………………………………………………………………………..
NOME……………………………………………………………………………………….
INDICATORI LIVELLO DI COMPETENZE
Dis
cip
lin
a 1
Dis
cip
lin
a 2
Dis
cip
lin
a 3
Dis
cip
lin
a 4
Dis
cip
lin
a 5
QUESITO 1
Livello avanzato 6 6 6 6 6
Livello intermedio 4 5 4 5 4 5 4 5 4 5
Livello base 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5
Livello base non raggiunto 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3
Non risponde / Risposta del tutto errata 0 0 0 0 0
QUESITO 2
Livello avanzato 6 6 6 6 6
Livello intermedio 4 5 4 5 4 5 4 5 4 5
Livello base 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5
Livello base non raggiunto 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3
Non risponde / Risposta del tutto errata 0 0 0 0 0
TOTALI PARZIALI (in dodicesimi)
SOMMA
MEDIA+3
PUNTEGGIO IN
QUINDICESIMI
La Commissione: Il Presidente:
________________ ________________ ________________
Cognome Nome Cognome Nome Cognome Nome
________________ ________________
Cognome Nome Cognome Nome
________________ ________________
Cognome Nome Cognome Nome
47
ALLEGATO 5 – PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
ITALIANO
Prof.ssa PLUCHINO VALENTINA
Classe e indirizzo V B AFM a. s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO PERIODO Modulo I: L’Italia postunitaria
Lo scenario: storia, società, cultura e idee
La struttura sociale, le ideologie, le istituzioni culturali, gli intellettuali, la
lingua
La Scapigliatura e la nuova condizione dell’intellettuale moderno: “Perdita
dell’aureola” di C. Baudelaire.
- La Scapigliatura e la nuova condizione dell’intellettuale moderno:
“Perdita dell’aureola” di C. Baudelaire.
Settembre
U.D.A. 1: Dal Naturalismo al Verismo - Caratteri del Naturalismo francese: origini, poetica; Zola e il romanzo
sperimentale
- La condizione femminile nell’età borghese: Madame Bovary di G.Flaubert
e Una casa di bambola di H.Ibsen
- Caratteri del Verismo italiano (origini, poetica, esponenti)
- Differenze tra Naturalismo e Verismo
- La crisi e il declassamento del letterato: dall’artista maledetto
all’impersonalità scientifica
Settembre
U.D.A. 2: “Giovanni Verga e il verismo italiano”
La poetica del verismo italiano. La tecnica narrativa del Verga. L’ideologia verghiana. Differenze tra il verismo di Verga ed il naturalismo
zoliano. Lo svolgimento dell’opera verghiana. La tecnica
dell’impersonalità. Il sistema dei personaggi nei Malavoglia. La struttura
dell’intreccio. Mastro Don Gesualdo
Ottobre
U.D.A. 3: “Il Decadentismo” Lo scenario: cultura e idee. La visione del mondo decadente. La poetica del decadentismo. Differenza tra decadentismo, naturalismo e
romanticismo.
Novecento.
Novembre
U.D.A. 5: “Giovanni Pascoli” La vita e le opere, le tematiche e la poetica, lo stile. Lettura e analisi di: Novembre, X Agosto, Il Gelsomino notturno.
Dicembre
U.D.A.6:“GabrieleD’Annunzi”
La vita, l’estetismo e la sua crisi
-Il Piacere
- I romanzi del superuomo: Il trionfo della morte; Le vergini delle rocce;
Forse che sì forse che no
Gennaio
48
Modulo interdisciplinare italiano/inglese
- Lettura integrale de “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde
- Wilde e D’Annunzio: due esteti a confronto
- Analisi delle due opere specifiche in lingua
- Lavoro di comparazione fra Il ritratto di Dorian Gray e il Piacere di
D’Annunzio
- Motivi comuni e differenze, ideologiche e letterarie, fra i due romanzi - Analisi delle opere di ciascun autore - Originalità dei due scrittori nel contesto europeo
Gennaio
Modulo II: Il Primo Novecento
U.d.A.1: Lo scenario: storia, società, cultura e idee
- I mutamenti nel campo della fisica, della psicologia e della sociologia
- Temi e modalità narrative
- Romanzo ottocentesco e novecentesco a confronto
Il tema della malattia e la figura dell’inetto
Gennaio
U.D.A.1: “ Luigi Pirandello” La vita, la visione del mondo, la poetica, le novelle, i romanzi (L’esclusa, Il fu Mattia Pascal, I q uade rn i d i Ser a f ino Gubb io op era to re ,
Uno nessuno e centomila). L’Umorismo. Lettura e analisi di “Ciaula
scopre la luna”; “Il treno ha fischiato”; “La carriola”
Febbraio
Modulo VI: “Italo Svevo” La vita e la produzione letteraria: Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno. Differenza tra i tre personaggi.
Lettura “La morte del padre, La morte dell’antagonista e Psico-analisi”
tratto da “La coscienza di Zeno”.
Febbraio
Modulo VII: “I Futuristi” Il futurismo. “Manifesto del futurismo.
Marzo
Modulo VIII: “L’Ermetismo” Giuseppe Ungaretti: vita, opere e poetica. Lettura e analisi di poesie:
“Veglia”, “Soldati”, “Mattina”, “San Martino del Carso”, da L’allegria.
“Tutto ho perduto”, da Il Dolore.
Eugenio Montale: vita, opere e poetica. Differenza tra Montale ed
Ungaretti. La tecnica del “correlativo oggettivo”. Lettura ed analisi di “Non recidere forbice quel volto” “Spesso il male di vivere ho incontrato” , “Meriggiare pallido e assorto”.
Marzo/Aprile/Maggio
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE 100 circa
2. METODOLOGIE
Apprendimento cooperativo.
Brain storming.
E-learning.
Esercitazioni individuali.
Uso di Lim.
Kahoot su Il Ritratto di Dorian Gray
3. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo.
Fotocopie.
Internet.
Filmati e documentari.
49
4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Interrogazione orale
Analisi del testo
Saggio breve
Artcolo di giornale
Tema di ordine generale
Tema storico
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
- Identificare gli autori e le opere fondamentali del patrimonio culturale europeo ed italiano.
- Leggere, comprendere e interpretare testi letterari
- Saper stabilire nessi tra la letteratura e altre discipline
- Identificare e analizzare temi argomenti e idee sviluppate dai principali autori della letteratura italiana
e di altre letterature.
- Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana del primo Novecento in
rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento. - Riconoscere persistenze e variazioni tematiche e formali nell’ambito di un genere attraverso il tempo
- Padroneggiare gli strumenti espressivi indispensabili per una comunicazione corretta sia nella forma
scritta sia nella forma orale.
- Leggere, comprendere, interpretare, produrre testi di vario tipo.
- Individuare gli elementi caratterizzanti la struttura di un’opera.
- Formulare giudizi motivati in base ad un’interpretazione storico-critica, applicare analisi tematiche e
stilistiche
La partecipazione al dialogo educativo è stata costante e costruttiva, l’impegno domestico
adeguato, anche se a volte sollecitato.
Le conoscenze disciplinari acquisite sono s o d d i s f a c e n t i per quasi tutti gli alunni, così
come le competenze e le capacità critiche.
Lo svolgimento del programma è stato influenzato da numerose interruzioni, quali vacanze,
attività di orientamento e progetti, che hanno ridotto in modo sensibile le ore di lezione e impedito
di affrontare tutti i canti programmati di Divina Commedia.
Ragusa, 15 Maggio 2015 Firma del docente
50
STORIA
Prof.ssa PLUCHINO VALENTINA
Classe e indirizzo V B AFM a. s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO PERIODO Modulo I: L’Italia dall’unificazione alla crisi di fine secolo
I problemi dell’Italia postunitaria -Il governo della Destra storica -
L’annessione del Veneto- La questione romana- La Sinistra - Crispi e la
crisi di fine secolo.
Settembre/Ottobre
Modulo II: L’Età giolittiana
- Obiettivi della politica giolittiana - La conquista della Libia - La crisi del
sistema politico giolittiano - I rapporti con i socialisti e i sindacati.
Novembre
Modulo III: : La I Guerra Mondiale
- Le cause - Il sistema delle alleanze - Lo scoppio del conflitto e il primo
anno di guerra - L’Italia tra neutralisti e interventisti - Lo svolgimento del
conflitto - La fine del conflitto e la Conferenza di Versailles - Le
conseguenze della Grande guerra.
Novembre
Modulo IV: La Rivoluzione russa e lo stalinismo - Le cause della rivoluzione - Le rivoluzioni di febbraio e di ottobre - La
Guerra civile e la nascita dell‟URSS - Il regime di Stalin
Dicembre
Modulo V: : La crisi del 29
- I “Folli anni Venti”negli USA - Origini e cause della grande crisi - Le
ripercussioni della crisi in Europa- Roosevelt e il New Deal - Le crisi
dell’economia mondiale: il 2008 come il 1929
Gennaio
Modulo VI: Il Fascismo La crisi del dopoguerra in Italia - la nascita del
fascismo e il biennio rosso - Il fascismo al potere - la svolta totalitaria - La
politica sociale ed economica del fascismo - La conquista dell'Etiopia.
Febbraio
Modulo VII: Il Nazismo - L’ascesa del nazismo- Il nazismo al potere- Lo stato hitleriano-
L'ideologia nazista e l'antisemitismo - La politica economica del nazismo -
La politica estera di Hitler.
Marzo
Modulo VIII: La Seconda guerra mondiale
- Lo scoppio della seconda guerra mondiale- L’espansione nazista in
Europa- L’allargamento del conflitto: battaglia d’Inghilterra e attacco
italiano in Grecia- Le operazioni militari in Africa- L’invasione dell’Unione
Sovietica- Il Giappone attacca gli stati Uniti a Pearl Harbor
Aprile
Modulo IX: La svolta della guerra, la fine del fascismo e il crollo delle
potenze dell’Asse
La controffensiva degli Alleati – Il capovolgimento della guerra nel 1943 –
il crollo del fascismo e l’occupazione dell’Italia – l’avanzata degli alleati in
Italia – Il crollo e la resa della Germania – La fine della guerra e la sconfitta
del Giappone
Aprile/ Maggio
51
Modulo X: UDA interdisciplinare “Guerra e pace”
Il secolo breve di Hobsbawan: l’età della catastrofe – prima e seconda guerra
mondiale- terza guerra mondiale: una guerra combattuta a pezzi- la
primavera araba
Il Pacifismo e Ghandi – L’ONU- La Società delle Nazioni
Aprile/Maggio
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE 50 circa
2. METODOLOGIE
Apprendimento cooperativo.
Brain storming.
E-learning.
Esercitazioni individuali.
Uso di Lim.
Learning Object su Seconda Guerra Mondiale
3. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo.
Fotocopie. Internet.
1. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Interrogazione orale
Tema di argomento storico
Saggio breve di argomento storico-politico
1. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
- Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici a livello diacronico e sincronico.
- Cogliere relazioni tra cause ed effetti, tra permanenze e mutamenti.
- Acquisire la capacità di confronto tra fattori relativi ad ambiti diversi.
- Collegare ed interpretare criticamente le conoscenze acquisite.
- Comprendere fatti del presente mettendoli in rapporto con fatti del passato.
- Individuare le diverse caratteristiche dei conflitti che tuttora sono in corso nel mondo
confrontandoli tra loro e con altri della storia più recente
- Acquisire la capacità di confronto tra fattori relativi ad ambiti diversi.
- Collegare ed interpretare criticamente le conoscenze acquisite.
La partecipazione al dialogo educativo è stata attiva e costruttiva, l’impegno domestico costante e
proficuo.
Le conoscenze disciplinari acquisite sono soddisfacenti per quasi tutti gli alunni, così come le
competenze e le capacità critiche.
Lo svolgimento del programma è stato influenzato da numerose interruzioni, quali vacanze,
attività di orientamento e progetti, che hanno ridotto in modo sensibile le ore di lezione e impedito
di affrontare gli avvenimenti dell’Italia repubblicana.
Ragusa, 15 Maggio 2017 Firma del docente
52
INGLESE
Prof.ssa: Sartorio Maria Elda
Classe e indirizzo: V B AFM a. s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Enquiries Ottobre
Marketing-Markets –Kind of Markets- What is Marketing- The role of Marketing- Market Segments-Market Research-The marketing mix and the four Ps-Online Marketing-Mobile Marketing Modulo interdisciplinare “ Wilde-D’Annunzio” “The Picture of Dorian Gray”
Novembre/Dicembre Gennaio
Incoterms – Foreign tradeTerms- Categories Febbraio
Methods of Payment-Payment in Foreign Trade Marzo
Transport-Documents of carriage Aprile
Insurance Aprile
Invoice Aprile
The UK Government UDA : Global Peace
Aprile
Banking- Banking today-ATMs-Fraud-Microcredit-Banking Services to Business-
Maggio
Ore di lezione svolte 70
2. METODOLOGIE
In relazione alla natura degli argomenti trattati, le metodologie usate sono state le seguenti: Lezione frontale Lezione interattiva Problem solving Dibattito
3. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo “ Business Globe”- Petrini- Fotocopie Power point
53
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
- Le prove scritte effettuate sono state in media sei per ogni alunno.
- Sono state effettuate prove di verifica sia a casa che in classe ,regolarmente
controllate,accompagnate da consigli sulle aree di intervento per rimediare alle deficienze
riscontrate e, per l’apprendimento e l’acquisizione di abilità generali e specifiche.
- La produzione scritta ha visto gli alunni particolarmente impegnati in Questions and
answers, translations, Comprehension tests.
- 4/5 Verifiche Orali
- La valutazione sia scritta che orale è stata assegnata in base ai seguenti elementi:
conoscenza del tema proposto, capacità di esposizione , competenza nell’applicare
autonomamente e correttamente le conoscenze , capacità di rielaborazione.
- Si è tenuto conto, altresì, dei livelli di partenza , dei progressi conseguiti, della preparazione
globale della classe.
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Uso della lingua come reale strumento di comunicazione orale e scritta ,presentando le principali
funzioni del linguaggio usato nell’interscambio commerciale , con i registri appropriati alle più
svariate situazioni comunicative.
Padronanza operativa della lingua inglese e sviluppo delle abilità ricettive e produttive orali,
presentando molteplici varietà di linguaggio e fornendo una maggiore precisione e ricchezza
nell’uso del lessico e nell’utilizzo di strutture grammaticali diversificate.
Ragusa, 15 Maggio 2017 Firma del docente
54
SPAGNOLO
Prof. Iacono Giovanni
Classe: V B AFM a. s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
MODULO 1 TEMPI
Repaso de gramática: - Futuro
- Condicional
- Subjuntivo presente
- Oraciones temporales, adjetivas y modales
- Oraciones sustantivas 1-2-3
- Oraciones condicionales, causales y finales
- Modulo de literatura (Federico García Lorca, vida, poética, primera
época, mito del gitano, viaje a Nueva York, Generación del 27,
temas y símbolos en las obras: Poeta en Nueva York, La Aurora,
Romance de la pena negra)
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
MODULO 2
Unidad 3 Comercio:
- Material de apoyo
- La tarjeta de visita
- El stand
- Servicios y participantes
- Concertar una cita por correo electrónico
Unidad 4 Comercio:
- Anuncio publicitario
- Productopublicitario
- Carta de oferta
- Folleto
- Marketing
- Las Empresas y el lenguaje de la publicidad
- Productos y precios
- Empresas y promociones
- Publicidad
Unidad 5 Comercio:
- Formas de pago.
Gennaio Febbraio
55
- Carta de solicitud (información/presupuesto)
- Carta de pedido
- Comercio y distribución
- Franquicia
- Comercio por internet
Unidad 6 Comercio:
- Embalajes
- Transportes
- Tipos de Incoterms
- Albarán y factura
MODULO 3
Unidades 6-7-8-9-10-11 Comercio:
- Las aduanas
- La Bolsa
- Índices bursátiles
- Inversiones
- Seguros
- Bancos
- El fondo monetario internacional
- Las crisis del 1929 (apuntes del profesor)
- Operaciones bancarias típicas
- Banco mundial. Organización mundial del comercio
- Brics, Piigs, G7, G8 y G20
- La economía española
- Empresas españolas
- Del milagro a la crisis económica
- Sociedad y economía en Hispanoamérica
Cultura - Las comunidades autónomas
- Las lenguas en España
- El sistema educativo
- El español en América
- El Estado español
- La guerra civil y el franquismo (apuntes del profesor)
- Gobiernos de Argentina, Cuba y Chile
UDA interdisciplinare “Guerra e Pace”: - Organizaciones internacionales OMC y ONU
Marzo Aprile Maggio
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE AL 15 MAGGIO Circa 80
56
2. METODOLOGIE
Lo studio della lingua ha privilegiato l’efficacia comunicativa sia scritta che orale e ha dato rilevanza al lessico, alle strutture grammaticali, alle funzioni linguistichee alle capacità sintetiche e di rielaborazione.
- Lezioni frontali.
- Lezioni guidate.
- Lavori di gruppo.
- Attività laboratoriali.
- Peer education.
- Problem solving.
- Apprendimento per ricerca e per scoperta.
3. MATERIALI DIDATTICI
- Libro di testo con relative risorse digitali.
- Materiale autentico.
- Schede preparate dal docente.
- Supporti multimediali.
- Sussidi audiovisivi.
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Le prove scritte e oralisono state valutate con l’uso di griglie o tabelle di misurazione i cui criteri e parametri saranno preventivamente spiegati agli studenti.
Verifiche orali: - Interrogazione domanda/risposta.
- Interrogazione dialogo.
- Esposizione di argomenti specifici.
- Comprensione orale di un testo.
Verifiche scritte: - Prove strutturate e semi-strutturate.
- Test a scelta multipla/aperta/vero falso.
- Esercizi di completamento.
- Elaborazione di testi.
- Traduzioni di frasi e/o testi.
Il voto finale degli scrutini ha tenuto conto dei seguenti elementi: - Esiti delle singole prove.
- Evoluzione del profitto rispetto alla situazione iniziale.
- Impegno e costanza nel lavoro individuale.
- Partecipazione e impegno in classe.
- Frequenza.
57
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Gli alunni sono in grado di: - Comprendere testi orali sia di carattere generale che specifici dell’indirizzo, individuandone il
significato globale, il tipo di messaggio, il contesto, la situazione e i diversi registri utilizzati.
- Interagire con un nativo su argomenti legati al settore economico.
- Produrre testi orali e scritti di vario tipo (riassunti, lettere, relazioni su argomenti vari)
utilizzando una forma espressiva scorrevole ed un linguaggio settoriale appropriato.
Un alunno ha raggiunto una eccellente preparazione linguistica, grazie ad una predisposizione allo studio, per cui è possibile stabilire che possiede competenze pari ad un livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue straniere. Altri alunni possiedono un buon livello di competenza e di conoscenze pari ad un livello B1. Un notevole gruppo presenta ancora delle difficoltà dovute al non superamento delle lacune di base e si attesta ad un livello intermedio tra A2/B1.
Ragusa, 15 maggio 2017
Firma del docente
58
MATEMATICA
Prof.ssa Maria Carmela Carfì
Classe e indirizzo VB AFM a.s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO PERIODO
U.d.A. 1 : “Applicazioni dell’analisi all’economia”
La funzione di domanda.
Elasticità della domanda: elasticità d’arco ed elasticità puntuale.
La funzione di domanda e dell’offerta: il prezzo di equilibrio.
Variazione dell’offerta, variazione della domanda.
Le funzioni dei costi, ricavi, guadagno.
Costo medio e costo marginale.
settembre
ottobre
U.d.A. 2 : “Dati e previsioni”
Calcolo combinatorio.
Eventi e probabilità.
Teoremi sulla probabilità.
Analizzare dati statistici
Indici di posizione centrale e di variabilità.
Variabili casuali.
Il valor medio.
La varianza e lo scarto quadratico medio.
ottobre
novembre
U.d.A. 3 : “Problemi di scelta in condizioni di certezza”
Problemi di scelta: introduzione.
Problemi di scelta in condizioni di certezza e con effetti immediati.
Problemi di scelta fra più alternative.
La gestione delle scorte.
Problemi di scelta in condizioni di certezza e con effetti differiti
Criterio della preferenza assoluta
novembre
dicembre
59
Criterio del r.e.a
Criterio del t.i.r.
U.d.A. 4 : “Problemi in condizioni di incertezza”
Problemi di scelta in condizioni di incertezza e con effetti immediati.
Criterio del valore medio
Valutazione del rischio.
Problemi di scelta in condizioni di incertezza e con effetti differiti.
gennaio
febbraio
U.d.A. 5 : “Funzioni reali di due variabili reali”
Definizione di funzione reale di due variabili reali.
Interpretazione geometrica delle funzioni di due variabili.
Curve di livello
Massimi e minimi delle funzioni di due variabili.
Marzo
U.d.A. 6 : “Ricerca operativa e programmazione lineare”
Significato e natura della ricerca operativa
Problemi di programmazione lineare.
Tecniche particolari di R.O. : metodo grafico per la risoluzione di problemi di P.L. in due variabili
Aprile
Maggio
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE n.70
2. METODOLOGIE
Nell’organizzazione dei vari metodi di insegnamento si fatto riferimento alle indicazioni della didattica laboratoriale. E’ stato privilegiato il metodo del problem solving. La lezione frontale, se inevitabile, a secondo del tipo di argomento, è stata intercalata dalla discussione ed dall’esercitazione, per favorire il coinvolgimento del gruppo classe.
3. MATERIALI DIDATTICI
Per lo svolgimento dei vari moduli, gli alunni hanno fatto uso del libro di testo. Parte integrante dell’attività didattica è stata la produzione di schede di sintesi, organizzate in brevi testi, definizioni, grafici, formule, tabelle.
60
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Le verifiche formative e orientative sono state parte integrante dei percorsi didattici: quelle e sommative sono state effettuate alla fine di ogni U.d.A.. Le verifiche scritte sono state strutturate in quesiti a risposta breve, quesiti a scelta multipla, esercizi da svolgere e problemi da risolvere. Le verifiche orali sono state effettuate con interrogazioni, dialoghi, discussioni.
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
1. Conoscere e padroneggiare i contenuti specifici dei vari moduli. 2. Conoscere e utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo. 3. Risolvere problemi utilizzando strategie in diversi ambiti: algebrico, geometrico. 4. Utilizzare strumenti, modelli e rappresentazioni in ambito scientifico, economico e sociale. 5. Utilizzare i concetti fondamentali di probabilità per analizzare fenomeni aleatori . 6. Comprendere il concetto di funzione reale di due o più variabili reali. 7. Eseguire applicazioni dell’analisi all’economia. 8. Trattare problemi di ricerca operativa.
Ragusa, 15 maggio 2017 Firma del docente
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ECONOMIA AZIENDALE
Prof. ssa: CILIA MARIA CONCETTA Classe e indirizzo : 5^ B AFM a.s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO PERIODO
MODULO 1 TOMO 1
Comunicazione economico-finanziaria e socio-ambientale
settembre
dicembre
1) Contabilità generale
2) Bilanci aziendali e revisione legale dei conti
3) Analisi per indici
4) Analisi per flussi
MODULO 2
Fiscalità d’impresa
gennaio
maggio
5) Imposizione fiscale in ambito aziendale
MODULO 1 TOMO 2
Contabilità gestionale
1. Metodi di calcolo dei costi
2. Costi e scelte aziendali
MODULO 2
Strategie, pianificazione e programmazione aziendale
Strategie aziendali
Pianificazione e controllo di gestione
MODULO 3
Imprese bancarie: prodotti e servizi per le imprese
Il fido bancario
L’apertura di credito
MODULO CLIL:
Investment banking
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE 223
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2. METODOLOGIE
lezione frontale, l
lezione partecipata,
lavori di gruppo
Esercitazioni laboratoriali
3. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo
riviste specializzate
utilizzo di internet
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Quesiti , esercizi numerici, prove strutturate,
verifica orale effettuata tramite la tradizionale interrogazione che è stata condotta in modo da interessare non soltanto la lezione del giorno, ma anche argomenti svolti in precedenza al fine di indurre l’alunno a cogliere i legami esistenti tra i vari argomenti in discussione,
prove scritte che hanno avuto per oggetto la trattazione sintetica di argomenti,quesiti a risposta
singola, applicazioni di contabilità generale, la rappresentazione in bilancio delle conseguenze di operazioni svolte dall’azienda o l’applicazione di criteri di valutazione stabiliti dal C.C.
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Una visione aggiornata e sufficientemente ampia dell’azienda in rapporto all’ambiente in cui opera, alle funzioni svolte dai suoi organi, alle sue caratteristiche strutturali-organizzative, ai processi da attuare in condizioni di equilibrio, alle conoscenze di base dei moderni metodi e strumenti da utilizzare per un’efficace programmazione, attuazione, rilevazione e interpretazione delle operazioni aziendali e dei risultati ottenuti.
Ragusa, lì 15/05/2017
Firma del docente
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DIRITTO
Prof.ssa Giuseppa Micieli
Classe e indirizzo: 5B AFM a. s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO
PERIODO
Lo Stato Dal 17/09/16 al 29/09/16 ore 9
Lo Stato italiano – organi costituzionali e di previsione costituzionale Dal 01/10/16 al 12/11/16 ore 15
L'Unione Europea e il diritto internazionale Dal 15/11/16 al 10/01/17 ore 10
L'Attività Amministrativa Dal 26/01/17 al 14/02/17 ore 14
L'Amministrazione indiretta Dal 02/03/17 al 09/03/17 ore 13
La pubblica amministrazione – attività amministrativa Dal 14/03/17 al 27/04/17 ore 19
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE al 10/05/16 80
2. METODOLOGIE
La “lezione partecipata” con l’ausilio di mappe concettuali ha costituito la modalità di insegnamento a cui si è fatto regolarmente ricorso e che ha visto il coinvolgimento attivo degli allievi.
3. MATERIALI DIDATTICI
Gli strumenti di lavoro sono stati diversificati. Il testo in adozione ha, però costituito il fulcro dell’intera attività didattica. Altri strumenti a cui si è fatto ricorso sono stati: esemplificazione pratica; consultazione testi normativi; mappe concettuali predisposte dall’insegnante per ciascun argomento trattato e quotidiani di informazione.
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4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Per la verifica dell’apprendimento sono state utilizzate le seguenti tipologie di prove: - interrogazione (numero medio di sei per ogni alunno); - prove strutturate con quesiti a risposta multipla e a risposta aperta; - lavori di gruppo con presentazione in powerpoint.
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
L’alunno è in grado di: - esporre in modo adeguato i contenuti disciplinari svolti durante l’anno scolastico; - utilizzare in modo corretto ed appropriato la terminologia tecnico-giuridica; - consultare in modo autonomo fonti e testi normativi.
Ragusa, 15 maggio 2017
Prof.ssa Giuseppa Micieli
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SCIENZA DELLE FINANZE
Prof.ssa Giuseppa Micieli
Classe e indirizzo: 5B AFM a. s. 2016/2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO
PERIODO
Settore pubblico dell’economia e Integrazione Europea Dal 22/09/16 al 15/11/16 ore 25
La spesa pubblica Dal 17/10/16 al 31/12/16 ore 11
Entrate pubbliche Dal 12/01/17 al 16/01/17 ore 4
Principi giuridici e amministrativi delle imposte Dal 17/01/17 al 31/01/17 ore 9
Effetti economici dell’imposizione Dal 31/01/17 al 23/02/17 ore 13
Bilancio dello Stato – funzione, principi e profili tecnici Dal 09/03/17 al 14/03/17 ore 9
Teorie del bilancio Dal 14/03/17 al 18/03/17 ore 6
Sistema tributario italiano (cenni) Dal 02/05/17 al 02/05/17 ore 2
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE al 12/05/16 79
2. METODOLOGIE
La “ lezione partecipata” con l’ausilio di mappe concettuali ha costituito la modalità di insegnamento a cui si è fatto regolarmente ricorso e che ha visto il coinvolgimento attivo degli allievi.
3. MATERIALI DIDATTICI
Gli strumenti di lavoro sono stati diversificati. Il testo in adozione ha, però costituito il fulcro dell’intera attività didattica. Altri strumenti a cui si è fatto ricorso sono stati: mappe concettuali predisposte dall’insegnante per ciascun argomento trattato; esemplificazione pratica; consultazione del codice civile.
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4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Per la verifica dell’apprendimento sono state utilizzate le seguenti tipologie di prove: - interrogazione (numero medio di sei per ogni alunno); - prove strutturate con quesiti a risposta multipla e a risposta aperta.
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
L’alunno è in grado di: - esporre in modo adeguato i contenuti disciplinari svolti durante l ’anno scolastico; - utilizzare in modo corretto ed appropriato la terminologia tributaria ed economica; - consultare in modo autonomo fonti e testi economici.
Ragusa, 15 maggio 2017
Prof.ssa Giuseppa Micieli
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Prof.ssa Lantieri Gabriella
Classe e indirizzo 5^B AFM a. s. 2016-2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO PERIODO
Le capacità motorie: cap. condizionali Ottobre, Novembre e richiami durante tutto l’anno
Le cap. motorie: cap. coordinative Dicembre
Il 118 e modalità di intervento Dicembre
Avviamento allo sport: fondamentali di pallavolo e di calcetto Gennaio, Febbraio,Marzo,Aprile e Maggio
La sedentarietà e i danni correlati all'ipocinesi Marzo
La rianimazione cardipolmonare e l'utilizzo del defibrillatore, pratica con Mini Anne
Aprile
L'alimentazione Maggio ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE 46
2. METODOLOGIE
Lezione frontale utilizzando il metodo globale ed analitico, individualizzando i carichi di lavoro.
3. MATERIALI DIDATTICI
Per le lezioni pratiche è stato utilizzato il materiale didattico presente in palestra (piccoli e grandi attrezzi). Le lezioni di BLS sono state fatte con i Mini-Anne Per le lezioni teoriche : materiale fornito dall’insegnante in power point
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Test pratici comparati con tabelle di riferimento. Test scritti. Prove parallele: circuito motorio per valutare: cap. condizionali, coordinative e i fondamentali di pallavolo, basket e calcetto, test scritto relativo agli argomenti di teoria trattati.
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5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
1) Gli alunni e alunne sono in grado di sviluppare un’attività motoria adeguata alla loro maturità personale.
2) Hanno conoscenza e consapevolezza degli effetti generati dai percorsi ed esercizi di preparazione fisica specifica.
3) Sanno osservare ed interpretare le patologie connesse all'ipocinesi, nell’attuale contesto socioculturale.
4) Conoscono e sanno applicare le strategie tecniche-tattiche dei giochi sportivi, affrontando il confronto agonistico con rispetto delle regole e fair-play.
5) Conoscono i principi del BLS-D e sanno come intervenire nei casi di emergenza. 6) Conoscono le linee fondamentali per una corretta alimentazione 7) Sanno svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva ed organizzare e gestire momenti
sportivi nel tempo scuola ed extrascuola (Centro Sportivo)
Ragusa, 15 maggio 2017
Firma del docente
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RELIGIONE
Prof. Agata Arezzo
Classe e indirizzo V. a. s. 2016-2017
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.d.A. – MODULO- PERCORSO PERIODO Le principali confessioni cristiane in dialogo ecumenico.
7
L’insegnamento sociale della Chiesa.
6
I diritti dell’uomo:morali, sociali e familiari.
8
ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE 21
2. METODOLOGIE
E’ stata privilegiata la lezione frontale la quale non e’ stata statico nozionistica ma dinamica cioè al servizio della persona che matura, costante è stato l’aggancio tra il messaggio cristiano, le altre discipline e le situazioni e problematiche dell’uomo di oggi.
3. MATERIALI DIDATTICI
Il testo adottato,la Bibbia, articoli giornalistici ed audiovisivi.
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE
Le prove di verifica sono avvenute attraverso questionari ed interventi orali dando ampio spazio al dialogo e al confronto tra gli alunni.
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Riconoscimento e corretta comprensione della Chiesa Cristiana e del suo contributo
nella nostra società.
Scoprire che la comprensione e il rispetto degli altri e delle loro culture sono
conseguenze faticose che richiedono impegno e buona volontà.
Maturazione di coerenza tra convinzioni personali e comportamenti di vita nel
confronto con i valori del cristianesimo.
Ragusa, 15 maggio 2017
Firma del docente