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21/08/14
LA
CHEMIOTERAPIAGIANNA REGIS
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LA CHEMIOTERAPIA
= è una procedura che consiste nella somministrazione di farmaci
antineoplastici o antiblastici, medicinali
che inibiscono e combattono lo sviluppo dei tumori.
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LA CHEMIOTERAPIA
• Il trattamento può prevedere la somministrazione di un solo farmaco, o di più farmaci .
• La decisione su quale sia il trattamento più indicato dipende da molti fattori, tra cui ricordiamo :
� Tipo e stadio del tumore� Caratteristiche istologiche del tessuto neoplastico� Condizioni cliniche del Paziente
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LA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL COLON
(Da « Raccomandazioni AIOM 2013»)
L’uso della chemioterapia non è indicato nello stadio I.• L’indicazione alla chemioterapia adiuvante
nel tumore del colon al II stadio è tuttora controverso.
• Tutti i Pazienti in stadio III sono candidati a chemioterapia adiuvante, che deve
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LA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL RETTO
• Nello stadio I di tumore del retto, non è indicata la chemioterapia.
• I Pazienti in stadio II e III che non abbiano effettuato trattamento pre-operatorio , sono candidati a chemioterapia + radioterapia dopo l’intervento.
• La chemioterapia pre-operatoria ( associata a radioterapia) è raccomandata nei tumori del retto localmente avanzati.
• I farmaci indicati sono : 5-fluoruracile + acido folinico, eventualmente associati ad Oxaliplatino.
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RUOLO DELL’INFERMIERE
Importanza del ruolo dell’Infermiere nella fase iniziale , durante la visita in cui viene prescritta la chemioterapia
RUOLO INFORMATIVO
ED EDUCATIVO
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LA CHEMIOTERAPIA
• Le modalità di somministrazione della chemioterapia sono le seguenti :
� Per iniezione in vena� Per bocca� Per iniezione intramuscolo� Per iniezione sottocute
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LA CHEMIOTERAPIA
• Alcuni schemi prevedono due o più modalità di somministrazione contemporaneamente, ad esempio per via
endovenosa e per via orale.
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PER LA SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA
Si possono utilizzare :
• CATETERI VENOSI PERIFERICI
• CATETERI VENOSI CENTRALI
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CATETERI VENOSI PERIFERICI
I cateteri si possono classificare in relazione al tempo di permanenza:• a breve termine (per esempio Abbocath® e
Angioset®) sono i cateteri con tempo di permanenza di 3 o 4 giorni
• a medio termine (per esempio Mid Line®), sono cateteri usati in ambito ospedaliero o a domicilio
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I CATETERI VENOSI CENTRALI
I cateteri venosi centrali vengono generalmente suddivisi in base al tempo previsto per l'utilizzo.
• a breve termine: sono accessi utilizzati nel periodo post-operatorio e vanno rimossi entro tre settimane ( catetere per succlavia, per giugulare)
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RUOLO DELL’INFERMIERE
Importanza del ruolo dell’Infermiere nella fase di valutazione del patrimonio venoso e «contrattazione» con il Paziente e con l’Oncologo sul tipo di CVC da applicare.
Importanza del ruolo dell’Infermiere nella gestione del CVC.
RUOLO EDUCATIVO E
TECNICO
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LA POMPA ELASTOMERICA• L’elastomero è un dispositivo leggero, monouso e sterile
che sfrutta il principio dell’elastico per infondere i farmaci. Una volta riempito, funziona con il sostegno della pressione interna creata da un palloncino elastico. Il contenuto è rilasciato attraverso un filtro che controlla la pressione e, di conseguenza, la velocità con cui l’elastomero si svuota. Esso è progettato per fornire un flusso continuo per un determinato periodo di infusione.
• In base alla durata ed alla velocità, se ne riconoscono di diversi tipi:
2 giorni (2 days) - Velocità 2 ml/h
5 giorni (5 days) - Velocità 2 ml/h
7 giorni (7 days) - Velocità 0,5 ml/h
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GLI EFFETTI COLLATERALI PIU’ COMUNI
• Gli effetti collaterali più comuni di questi farmaci sono :
� Neutropenia, anemia, piastrinopenia� Nausea e vomito� Diarrea� Stanchezza� Ulcere del cavo orale/ stomatiti� Dolorabilità/formicolio/parestesie mani e piedi� Caduta dei capelli ( Irinotecan)
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NEUTROPENIA, ANEMIA, PIASTRINOPENIA
• Ridotta resistenza alle infezioni: I chemioterapici distruggono le cellule tumorali, ma al tempo stesso riducono temporaneamente il numero di linfociti e neutrofili. Di conseguenza, aumenta il rischio di contrarre infezioni. Prima di ogni seduta di chemioterapia si controlla (tramite l’Emocromo) se i valori dei globuli bianchi sono ancora bassi. In tal caso si somministrano farmaci che stimolano la loro crescita e, se necessario, si rimanda il trattamento.
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NEUTROPENIA, ANEMIA, PIASTRINOPENIA
• Anemia: Se il livello dei globuli rossi si abbassa, si avverte una profonda stanchezza e talvolta anche mancanza di respiro. Sono questi i sintomi dell'anemia, che si possono risolvere con una terapia che stimola la crescita dei globuli rossi o anche con trasfusioni di sangue.
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NEUTROPENIA, ANEMIA, PIASTRINOPENIA
• Tendenza a sviluppare lividi o piccole
emorragie:
La chemioterapia può provocare un calo delle piastrine. Se compaiono lividi o piccole emorragie è bene informare l‘Oncologo.
Se le emorragie sono più importanti è possibile effettuare trasfusioni di piastrine.
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NAUSEA E VOMITONausea e vomito: Alcuni chemioterapici possono causare nausea e vomito, che si possono prevenire o ridurre considerevolmente con la somministrazione di antiemetici.
Consigli pratici:
• Consumare un pasto leggero prima della seduta di chemioterapia.
• Evitare cibi fritti, grassi o che abbiano un odore forte.
• Consumare piccoli pasti e spuntini più volte al dì e masticare bene.
• Mangiare dei cibi secchi (es. toast o cracker) prima ancora di scendere dal letto.
• Bere lentamente, a piccoli sorsi. Sorseggiare un po’ di coca-cola è un rimedio popolare spesso molto efficace contro la nausea.
• Non riempirsi lo stomaco di liquidi prima di mangiare.
• Se subito dopo la somministrazione di chemioterapici l’odore di cucina è particolarmente disgustoso, mangiare cibi freddi o appena tiepidi o eventualmente non mangiare né cucinare.
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DIARREADiarrea: Alcuni chemioterapici possono avere effetti sulle cellule che formano il rivestimento dell’apparato digerente, causando diarrea per qualche giorno.
Consigli pratici
• Ridurre il consumo di fibre evitando cereali, verdura e frutta crude.
• Bere molto (fino a 2 l al giorno) per reintegrare i liquidi persi, in particolare succo di agrumi.
• Evitare alcool e caffè, e limitare il consumo di latte e di bevande a base di latte.
• Preferire cibi leggeri (latticini stagionati, pesce, pollo, uova ben cotte, pane bianco, pasta o riso), evitando i cibi molto saporiti o grassi.
• Le banane e la polpa grattugiata di mela hanno proprietà astringenti.
• Assumere fermenti lattici.
• Se la diarrea persiste è opportuno consultare il MMG.
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STANCHEZZA
Stanchezza: Il senso di stanchezza e spossatezza che il paziente avverte durante e dopo la chemioterapia è spesso definito con il termine fatigue. Esso tende ad accentuarsi nel corso del trattamento e potrebbe protrarsi per diversi mesi anche dopo la sua conclusione. È importante ridurre le attività al minimo indispensabile, alternando periodi di riposo adeguati per consentire all'organismo di recuperare le forze.
Una leggera attività fisica può essere molto utile.
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MUCOSITE, DISTURBI DEL CAVO ORALE
Infiammazione del cavo orale: Alcuni chemioterapici provocano una sensazione di dolore alla bocca e, a volte, producono anche delle piccole ulcere che si manifestano cinque-dieci giorni dopo la terapia e scompaiono nell’arco di tre-quattro settimane. Alcuni (ad esempio oxaliplatino) possono alterare le sensazioni termiche e indurre dolore nel cavo orale nell’assunzione di cibi troppo caldi o troppo freddi.
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MUCOSITE, DISTURBI DEL CAVO ORALE
Consigli pratici
• Mangiare polpa di ananas fresco per tenere la bocca fresca e umida.
• Fare regolarmente degli sciacqui e lavarsi i denti delicatamente mattina e sera e dopo ogni pasto, usando uno spazzolino a setole morbide. Usare il filo interdentale tutti i giorni.
• Non bere alcolici, non fumare, non usare spezie piccanti, aglio, cipolla, aceto e cibi salati, in quanto possono alterare ancora di più il gusto, oltre a irritare la bocca.
• Aggiungere salse e condimenti ai cibi in modo da ingerirli più facilmente.
• Bere almeno 1,5 l di liquidi (acqua, tè, caffè leggero, succhi di frutta e verdura e bibite non gassate) al giorno.
• Evitare bevande acidogene quali succo d’arancia e di pompelmo; preferire, invece, il succo di mela e le tisane fredde che hanno un effetto più lenitivo.
• E’ importante informare il MMG se si nota la comparsa di ulcere, poichè potrebbe essere necessario un trattamento farmacologico per favorirne la cicatrizzazione e prevenire o risolvere un’eventuale infezione del cavo orale.
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DOLORE FORMICOLIO E PARESTESIE MANI/PIEDI
Dolorabilità di mani e piedi:
È un effetto legato alla somministrazione a lungo termine del 5-fluorouracile.
Il palmo e le dita delle mani e la pianta e le dita dei piedi sono dolenti e arrossati (cosiddetta sindrome palmo-plantare). Si può accusare formicolio o quella sensazione che è descritta come ‘puntura di aghi’.
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ALOPECIA
Caduta dei capelli: È un effetto collaterale psicologicamente molto difficile da accettare causato da alcuni chemioterapici, ma non da tutti. Di solito i capelli cominciano a ricrescere nell'arco di tre-sei mesi dalla conclusione del trattamento. Nell'attesa si può fare uso di parrucche, foulard o cappelli.
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= sono sostanze che riconoscono e si legano in modo specifico ad altre proteine (RECETTORI) presenti soprattutto nelle cellule tumorali, inibendone in tal modo l’attività.
• Sono farmaci che di solito si somministrano combinati con la chemioterapia.• Alcune cellule tumorali contengono i recettori del fattore di crescita EGFR.
Quando i fattori di crescita si legano ai recettori EGFR, il processo di crescita delle cellule tumorali si intensifica. L’anticorpo monoclonale CETUXIMAB (Herbitux), si lega ai recettori EGFR e in tal modo impedisce il legame con i fattori di crescita, inibendo di conseguenza la crescita tumorale.
GLI ANTICORPI MONOCLONALI
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GLI ANTICORPI MONOCLONALI
Per il trattamento del tumore del colon-retto in stadio avanzato è disponibile anche un altro anticorpo monoclonale : il Bevacizumab (Avastin). Questo interferisce con lo sviluppo dei vasi sanguigni che forniscono ossigeno e sostanze nutritive alle cellule tumorali, impedendone in tal modo la crescita.
Effetti collaterali più comuni : reazioni allergiche, eruzione cutanea, stanchezza.
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RUOLO DELL’INFERMIERE
• Somministrazione della chemioterapia• Gestione dei sintomi• Rilevazione degli effetti collaterali della chemioterapia e
gestione degli stessi ( in collaborazione con l’Oncologo) • Programmazione esami e appuntamento successivo• Gestione relazione con Paziente e familiari
RUOLO EDUCATIVO, TECNICO E
RELAZIONALE
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Un nuovo cielo dopo la
chemio…
Non siamo Angeli che con leggerezza si lasciano sospendere
Non siamo Vento che con forza modella e sfiora e poi sospira
Noi siamo Mondi di vibrazioni che gridano agitati e confusi cercando Angeli che come Vento ci sostengano nel silenzio di un abbraccio leggero