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ANTONINO GENTILE

LABORATORIO LUMSA A.A. 2016/2017

La collaborazione fra l’Agenzia delle entrate, la Guardia di finanza

e i Comuni per il controllo del territorio fiscale

1

Contesto di riferimento

2

Stato della finanza locale Stato dell’evasione fiscale

Tagli ai trasferimenti(meno 9 miliardi nel quinquennio 2010-2015)

Sommerso economico 2014(12% PIL – oltre 194 miliardi di euro)Maggiore incidenza: commercio, alloggio e ristorazione, costruzioni, servizi alla persona

Minori margini di flessibilità fiscale(riduzione base imponibile add. Irpef, eliminazione Tasi prima casa, riduzioni Imu, blocco aliquote)

Tax gap 2014Irpef – Ires – Iva – Irap(89 miliardi di euro)

Rafforzata esigenza di sicurezza dei conti(accantonamenti FCDE sulla base della capacità di riscossione)

Tax gap 2014Imu altri fabbricati(oltre 5 miliardi di euro)

Ragioni Alleanza Stato/Comuni

Se tale è il contesto socio-economico-finanziario di riferimento,se a bisogni sociali crescenti si associano risorse decrescenti eun’elevata infedeltà fiscale diventa fondamentale ridurre learee di evasione e favorire l’adempimento spontaneo deicontribuenti.

Per raggiungere l’obiettivo è necessaria una gestione incollegamento tra i diversi attori della fiscalità. Si tratta di farerete fra Istituzioni e utilizzare le conoscenze dei fatti evasivi inuna logica di multi-utilità per gli accertamenti di competenzadei diversi enti impositori.

In questa direzione si inserisce la norma che prevede lapartecipazione dei Comuni all’accertamento dei tributi stataliattraverso la segnalazione di comportamenti evasivi/elusiviall’Agenzia delle entrate e alla GG.FF

3

33% per il biennio 2009-2010

50% a regime

100% per il periodo

2012-2019

Il meccanismo premiale

% delle maggiori somme riscosse (irpef, ires, iva, imposte di registro, ipotecarie e catastali) a seguito delle segnalazioni

comunali

4

Incremento delle entrate da addizionale comunale Irpef per effetto delle maggiori imposte accertate e riscosse a seguito delle segnalazioni comunali

Emersione dei soggetti che in ragione del maggior reddito accertato non avrebbero potuto fruire o avrebbero fruito in misura inferiore di prestazioni sociali agevolate

Forte impulso alla Tax compliancea) favorisce l’effetto deterrente b) riduce le opportunità di evasionec) sviluppa la capacità di fare sistemad) può accrescere il consenso sociale, se le maggiori entrate dai

contributi all’evasione vengono destinate a specifici progetti di utilità pubblica o in diminuzione di aliquote dei tributi locali

Ulteriori benefici dalla partecipazione

5

Risultati nazionaliEsiti delle attività di recupero fiscale derivante dalle segnalazioni qualificate dei Comuni

da Febbraio 2009 ad Ottobre 2016

Regione di appartenenza

Numero segnalazioni

Maggiore imposta accertata totale (valori in euro)

Maggiore imposta definita totale (valori in euro)

Riscosso totale (valori in euro)

ABRUZZO 591 903.687,00 576.433,00 633.228,51

BASILICATA 1 0,00 0,00 0,00

CALABRIA 6.174 7.269.739,99 3.382.679,00 1.255.672,95

CAMPANIA 1.052 1.098.544,00 480.017,00 277.932,81

EMILIA-ROMAGNA 30.682 97.914.604,88 50.736.590,59 34.647.160,10

FRIULI-VENEZIA GIULIA 882 2.820.711,00 1.198.248,00 949.513,14

LAZIO 3.079 1.961.558,00 1.094.035,00 984.836,15

LIGURIA 5.073 24.350.060,50 17.487.814,22 6.181.691,75

LOMBARDIA 14.621 96.430.617,70 49.149.682,44 29.325.569,75

MARCHE 1.783 18.513.966,81 2.313.942,86 1.980.414,30

MOLISE 113 41.872,00 22.959,00 3.650,00

PIEMONTE 5.483 32.963.234,88 16.401.274,00 6.142.930,42

PUGLIA 432 7.022,00 7.022,00 0,00

SARDEGNA 696 2.027.535,16 1.523.673,44 1.243.932,38

SICILIA 3.531 10.097.276,00 3.751.419,00 617.410,02

TOSCANA 8.035 18.627.305,00 10.412.670,07 5.426.103,26

TRENTINO-ALTO ADIGE 7 0,00 0,00 0,00

UMBRIA 765 656.646,00 591.108,00 470.087,18

VALLE D'AOSTA 37 34.949,00 34.949,00 0,00

VENETO 4.357 10.924.233,98 6.269.740,28 3.546.986,79

TOTALE 87.394 326.643.563,90 165.434.256,90 93.687.119,51

6

Primi 50 comuni

7

8

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI

DECRETO LEGGE 30/09/2005, n. 203 – ART. 1

Introduce nell’ordinamento tributario la partecipazione

incentivata dei Comuni all’accertamento dei tributi erariali con il

riconoscimento di un quota pari al 30 % delle maggiori somme

relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo.

DECRETO LEGGE 31/05/2010, n. 78 – art. 18, comma 5

•Eleva al 33 % l’incentivo per la partecipazione all’accertamento

dei tributi erariali;

•Estende la partecipazione dei Comuni all’accertamento

contributivo, stabilendo l’incentivo del 33 % sulle sanzioni civili

applicate per maggiori contributi riscossi a titolo definitivo.

9

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI

DECRETO LEGISLATIVO 14/03/2011, n. 23 – ART. 2, c. 10

•Eleva al 50 % la quota incentivante riconosciuta a regime

ai Comuni per la partecipazione incentivata

all’accertamento fiscale;

•Estende la partecipazione incentivata anche alle somme

riscosse a titolo non definitivo (salvo conguaglio).

10

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI

DECRETO LEGGE 13/08/2011, n. 138 – ART. 1, c. 12bis

Eleva (in via provvisoria) al 100 % la quota di partecipazione

incentivata all’accertamento fiscale per il triennio 2012/2014.

DECRETO LEGGE 31/12/2014, n. 192 – ART. 10, c.12 duodecies

Eleva (in via provvisoria) al 100 % la quota di partecipazione

incentivata all’accertamento fiscale per il triennio 2015/2017.

DECRETO LEGGE 22/10/2016, n. 193– ART. 4, c. 8 bis

Eleva (in via provvisoria) al 100 % la quota di partecipazione

incentivata all’accertamento agli anni 2018/2019.

11

Inquadramento normativo, segnalazioni qualificate e banche dati di supportoFONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI

Disposizioni di attuazione

DECRETO MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 23 MARZO 2011

Individua il paniere dei tributi erariali partecipati (IRPEF, IRES, IVA, registro, imposte ipotecarie e catastali, tributi

speciali catastali; oltre interessi e sanzioni)

e

disciplina tempi e modalità di pagamento dell’importo da erogare ai Comuni per la partecipazione.

12

Inquadramento normativo, segnalazioni qualificate e banche dati di supportoFONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI

Disposizioni di attuazione

DECRETO MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 15 LUGLIO 2011

Individua i criteri in base ai quali calcolare l’importo netto da

erogare ai Comuni che hanno partecipazione all’accertamento

fiscale e contributivo.

DECRETO MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 8 MARZO 2013

Disciplina le modalità di recupero delle somme corrisposte ai

Comuni in via provvisoria e successivamente rimborsate ai

contribuenti.

13

PROVVEDIMENTI DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

PROVVEDIMENTO DEL 3/12/2007, n. 187461

Definisce le modalità di partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale (“segnalazioni qualificate”) e individua gli ambiti di collaborazione e le principali tipologie di segnalazioni.

PROVVEDIMENTO DEL 26/11/2008, n. 175466

Definisce le modalità tecniche di trasmissione delle segnalazioni dei Comuni (trasmissione “telematica” tramite SIATEL-PuntoFisco).

14

PROVVEDIMENTI DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

PROVVEDIMENTO DEL 29/05/2012, n. 78785

• Individua l’ambito di collaborazione (“contrasto al lavoro sommerso”) tra Comuni e INPS e le modalità di trasmissione delle relative segnalazioni;

• disciplina la ripartizione delle segnalazioni qualificate dei Comuni tra l’Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, secondo la tipologia;

• definisce le modalità di rendicontazione ai Comuni dello stato di lavorazione delle segnalazioni (elenchi tramite Siatel-Punto Fisco);

• Prevede la possibilità, soprattutto per i piccoli Comuni, di costituire, anche attraverso l’ANCI, delle strutture di service per la gestione della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

15

PUNTI SALIENTI DEL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ACCERTAMENTO FISCALE (OGGI)

• Quota riconosciuta per “tributi erariali” + interessi esanzioni• II.DD. (Irpef e Ires)• Iva• Imposte di registro, ipotecarie e catastali; tributi

speciali catastali

• Quota di partecipazione (“a regime”) pari al 50 % ma per

gli anni 2012 - 2019 è al 100%

• Quota riconosciuta sulle somme riscosse anche a titolo

non definitivo (salvo conguaglio)

16

LE REGIONI A STATUTO SPECIALEFRIULI-VENEZIA GIULIA – SARDEGNA – SICILIA – TRENTINO-ALTOADIGE - VALLE D’AOSTA

Approfondimento

Le Entrate delle Regioni a Statuto Speciale

e l’attuazione della partecipazione “incentivata”

Alle Regioni a statuto speciale ed alle Province Autonome

di Trento e Bolzano è devoluto (interamente o in parte)

il gettito dei tributi erariali riscossi nel loro territorio.

L’attuazione della partecipazione “incentivata”

all’accertamento dei tributi erariali, pertanto, necessita

del recepimento nell’ambito dell’ordinamento regionale

con riguardo ai tributi erariali di “spettanza” della

Regione.

17

UN CASO PRATICO DI REGIONE A STATUTO SPECIALE:LA REGIONE SICILIA

Legge della Regione Siciliana n. 26 del 9 maggio 2012

(Legge Stabilità Regionale 2012) - art. 8, comma 13

• Riconosce ai Comuni una quota incentivante (“a regime”) del

33 % sui tributi erariali riscossi nel proprio territorio e ad essa

“spettanti”

• Quota incentivante riconosciuta solo sulle somme riscosse a

titolo definitivo

Legge della Regione Siciliana n. 5 del 28 gennaio 2014

(Legge Stabilità Regionale 2014) - art. 5, comma 1

• Per il triennio 2014, 2015 e 2016 la quota incentivante è elevata al

100 %

18

PUBBLICAZIONE ONLINE DELLA NORMATIVA E PRASSI

19

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Come avviene la partecipazione “incentivata” dei Comuni all’accertamento

dei tributi erariali ?

20

I Comunipartecipano all’attività di accertamento fiscale (e

contributivo)attraverso l’invio all’agenzia delleentrate e alla guardia di finanza di

segnalazioni qualificate

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

21

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Il Comunenell’ordinario contesto operativo delle

proprie attività istituzionalipuò venire a conoscenza di

Situazioni sintomatiche di fenomeni evasivi dei tributi erariali

22

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Il passaggio dalle informazioni possedute nell’ambito delle proprie

attività istituzionali alla rilevazione di fenomeni evasivi dei tributi erariali:

Avviene attraverso un’analisi, anche ai fini fiscali, dei dati di cui il Comune è o

è venuto in possesso

23

L’attività di segnalazione dunque non è una funzione

aggiuntiva tra quelle comunali ma si delinea come

un’allargamento del campo di azione in riferimento ai

medesimi fenomeni osservati nello svolgimento dei compiti

istituzionali

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

24

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Caso pratico:

Il Parrucchiere Figaro

25

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Caso pratico:• Da un controllo effettuato dalla Polizia

Locale è emerso che il sig. Figaro svolgeval’attività di parrucchiere in assenza dellaprescritta autorizzazione comunale.

Dalla verifica effettuata in SIATEL v2 PuntoFisco, è stato riscontrato che non risulta rilasciata alcuna

partita IVA.

26

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

La segnalazioni di fenomeni di evasione fiscale devono essere «qualificate»

Definizione “regolamentare” di Segnalazione qualificata

• Segnalazione di “posizioni soggettive in relazione

alle quali sono rilevati atti, fatti e negozi cheevidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi”.

Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012

27

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Segnalare “comportamenti evasivi” non vuol dire che gli “atti, fatti e negozi” debbano essere

immediatamente e compiutamente traducibili in un avviso di accertamento di maggiori imposte; né

postula una quantificazione dell’evaso. Si veda – ad esempio – il caso pratico sopra illustrato del

“parrucchiere in nero”.

28

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Nel caso pratico del “parrucchiere in nero” – adesempio – il Comune si limita a fornire la provadell’evasione, segnalando un soggetto che svolgeattività di impresa senza partita Iva. Sarà, poi,l’Amministrazione finanziaria, una volta selezionato ilcontribuente tra quelli da includere nella propriaattività di controllo annuale, ad azionare i poteriistruttori necessari per determinare la misuradell’imponibile e dell’imposta evasa, ancheavvalendosi di presunzioni prive dei requisiti digravità, precisione e concordanza, trattandosi disoggetto evasore totale.

29

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

• La segnalazione qualificata deve essere trasmessaesclusivamente in via telematica entro il termine discadenza dell’azione di accertamento da partedell’Agenzia delle Entrate.

• “Per i periodi d’imposta i cui termini per l’eserciziodell’attività d’accertamento dell’Agenzia delleEntrate (…) decadono il 31 dicembre dell’anno nelquale si effettua la segnalazione, la trasmissionetelematica è effettuata entro e non oltre il giorno 30del mese di giugno”.

30

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

2010 31/12/2015 30/06/2015 31/12/2016 30/06/2016

2011 31/12/2016 30/06/2016 31/12/2017 30/06/2017

2012 31/12/2017 30/06/2017 31/12/2018 30/06/2018

2013 31/12/2018 30/06/2018 31/12/2019 30/06/2019

2014 31/12/2019 30/06/2019 31/12/2020 30/06/2020

2015 31/12/2020 30/06/2020 31/12/2021 30/06/2021

2016

Nuovi

termini in

vigore

dall’anno

di

imposta

2016

31/12/2022 30/06/2022 31/12/2024 30/06/2024

Dichiarazione presentata Dichiarazione omessa

Periodo

di

imposta

Termine accertamento Scadenza segnalzione Termine accertamento Scadenza segnalzione

Termini di trasmissione delle segnalazioni

per imposte dirette ed Iva

art. 43 del DPR n. 600/1973 (II.DD) – art. 57 del DPR n. 633/1972 (IVA)

Dichiarazione presentata Dichiarazione omessa

Periodo

di

imposta

Termine accertamento Scadenza segnalzione Termine accertamento Scadenza segnalzione

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LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Termini di trasmissione delle segnalazioni

per imposte di registro, ipotecarie e catastali

(art. 76 del DPR n. 131/1986 – T.U. Imp. Reg.)

Registrazione effettuata Registrazione omessa

2 anni decorrenti dal giorno di

pagamento dell’imposta

proporzionale per la rettifica del

valore degli immobili e delle aziende

5 anni decorrenti dal

giorno in cui doveva

essere richiesta la

registrazione

3 anni negli altri casi

32

IL CRITERIO DELLA PROFICUITA’ COMPARATA

Provvedimento

del Direttore dell’Agenzia delle entrate

Prot. n. 78785/2012 del 29 maggio 2012 (p. 3.4)

“Le segnalazioni trasmesse dai Comuni

all’Agenzia delle Entrate,

alla Guardia di Finanza e all’INPS

sono oggetto di valutazione da parte degli Uffici

dei rispettivi enti,

secondo ordinari criteri di proficuità comparata

per la predisposizione dei rispettivi piani annuali dei

controlli”.

33

AMBITI DI INTERVENTO

Sono stati definiti gli ambiti di collaborazione dei Comuni, individuando cinque macroaree:

• Commercio e professioni

• Urbanistica e territorio

• Proprietà edilizia e patrimonio immobiliare

• Residenze fittizie all’estero

• Beni indicativi di capacità contributiva

Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012

34

LE TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI

All’interno dei cinque ambiti di intervento, sono state poi individuate le tipologie di segnalazioniqualificate che possono essere inoltrate dai comuni;

ciò anche al fine di dettagliatamente disciplinare

quelle di competenza dell’Agenzia delle Entratee quelle di competenza della Guardia di Finanza

In ogni caso, le segnalazioni non perfettamenteaderenti alle tipologie predefinite possono esseretrsamesse inserendole nella tipologia più affine.

Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012

35

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Segnalazioni nell’ambito Commercio e Professioni

Tipologie di segnalazioni

Svolgimento di attività senza partita IVA GdF

Svolgimento di attività diversa da quella dichiarata

nelle dichiarazioni fiscaliAdE

Soggetti interessati da affissioni pubblicitarie abusive,

sia imprese utilizzatrici sia soggetti che gestiscono gli

impianti pubblicitari abusivi

GdF

Ricavi/compensi incoerenti rispetto a quelli dichiarati GdF

Ente non commerciale con attività lucrativa:

- Ente iscritto in pubblici registri (es. Onlus, org.

Volontariato, ass. promozione sociale)AdE

- Ente non iscritto in pubblici registri ( es. circoli

ricreativi)GdF

36

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Soggetti che hanno realizzato opere di lottizzazione,

anche abusiva, in funzione strumentale alla cessione di

terreni ed in assenza di correlati redditi dichiarati

AdE

Professionista od imprenditore che ha partecipato ad

operazioni di abusivismo edilizio con riferimento a

fabbricati ed insediamenti non autorizzati di tipo

residenziale o industriale:

Segnalazione relativa a professionisti AdE

Segnalazione relativa ad imprenditori GdF

Segnalazioni nell’ambito Urbanistica e Territorio

Tipologie di segnalazioni

37

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Proprietà o diritti reali di godimento di unità immobiliari

diverse da abitazioni principali, non indicate nelle dichiarazioni

dei redditi AdE

Proprietà o diritti reali di godimento di unità immobiliari

abitate, in assenza di contratti registrati, da soggetti diversi dai

proprietari o dai titolari dei diritti reali di godimento GdF

Accertamento per omessa dichiarazione ICI (IMU), in

assenza di dichiarazione dei connessi redditi fondiari ai fini

dell’imposizione diretta AdE

Accertamento per omessa dichiarazione “Tarsu-Tia-Tari”

(Tares nel 2013): AdE

-          Segnalazione soggetti che locano in nero immobili,

collegati ad accertamenti comunali “Tarsu-Tia-Tari” in capo

all'inquilino Gdf

-          Segnalazioni riguardanti la mancata o infedele

dichiarazione della rendita catastale dell'immobile collegata ad

accertamenti “Tarsu-Tia-Tari” AdE

Revisione di rendita catastale ex articolo 1, c. 336, legge n.

311/2004 AdE

Segnalazioni nell’ambito Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare

Tipologie di segnalazioni

38

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Esito negativo del procedimento di conferma di espatrio entro

sei mesi (art. 83, c. 16, del DL n. 112/2008) AdE

«Domiciliato» ex articolo 43, commi 1 (“domicilio”) e 2

(“residenza”), del codice civile a seguito di vigilanza nel

triennio ex art. 83, c. 16, del DL n. 112/2008 AdE

«Domiciliato» ex articolo 43, commi 1 (“domicilio”) e 2

(“residenza”), del codice civile a seguito di vigilanza oltre il

triennio GdF

Tipologie di segnalazioni

Segnalazioni nell’ambito Residenze fiscali all’estero

39

LE “SEGNALAZIONI QUALIFICATE”

Segnalazioni relative a soggetti per i quali, di fatto e di diritto,

siano riconducibili beni indicativi di capacità contributivaAdE

Segnalazioni relative a “soggetti interponenti” Gdf

Segnalazioni nell’ambito Beni indicanti capacità contributiva

Tipologie di segnalazioni

40

PARTECIPAZIONE DEI COMUNI

ALL’ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI ERARIALI

Procedura Informatica per la trasmissione delle segnalazioni da parte dei comuni

41

PROCEDURA INFORMATICA

SIATEL V2.0 PUNTOFISCO

Le segnalazioni all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza

devono essere trasmesse esclusivamente in via telematica

(Provvedimento del Direttore dell’Agenzia Entraten. 78785 del 29 maggio 2012)

PROCEDURA INFORMATICA

42

COSA STABILISCE IL PROVVEDIMENTO N. 78785 DEL 29/05/2012

L’accesso e la trasmissione delle informazioni tra i Comuni e le PA

centrali avvengono sulla base di regole previste da apposite

convenzioni di cooperazione informatica, stipulate

rispettivamente con:

•INPS, per le banche dati che l’Istituto fornirà agli enti locali e per

le segnalazioni che questi ultimi invieranno in quanto rilevanti per

l’accertamento contributivo;

•Agenzia delle Entrate, per le banche dati che l’Agenzia fornirà

agli enti locali e per le segnalazioni che i Comuni invieranno sia ad

AdE che a GdF relativamente ai tributi statali.

43

COOPERAZIONE INFORMATICA

44

PROCEDURA INFORMATICA

SIATEL V2.0 PUNTOFISCO

La trasmissione è effettuata mediante interfaccia web disponibile tra le

funzionalità del portale Punto Fisco.

In particolare, tra le funzionalità “altri servizi”, c’è la funzione “Segnalazioni ai comuni”

45

PROCEDURA INFORMATICA

46

PROCEDURA INFORMATICA

INSERIMENTO DEI DATI

Dal menù principale selezionando la voce “Inserimento” è possibile, dopo

aver digitato il codice fiscale o la partita IVA, accedere alla sezione dedicata

all’inserimento della segnalazione

47

Ogni segnalazione deve riguardare un solo soggetto e un solo periodo d’imposta.

E’ quindi necessario trasmettere tante segnalazioni quanti sono i soggetti e/o i periodi interessati.

Ad esempio, una segnalazione riguardante il

contribuente Tizio per gli anni 2010 e 2011, deve essere effettuata trasmettendo due segnalazioni qualificate: una per l’anno 2010 ed una per l’anno 2011.

PROCEDURA INFORMATICA

48

PROCEDURA INFORMATICA

COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE

verranno riportati automaticamente i dati anagrafici e i cinque ambiti di

intervento.

Dati anagrafici E’ possibile

selezionare

solo un

ambito di

intervento

alla volta

Non è

necessario

inserire

l’importo

49

PROCEDURA INFORMATICA

COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE

Dopo avere selezionato l’ambito di intervento e la tipologia, per

completare la segnalazione bisognerà inserire, nel campo obbligatorio

“Anno segnalazione”, il periodo d’imposta su cui verrà attivato il

controllo.

Campo obbligatorio (periodo di imposta)

50

PROCEDURA INFORMATICA

Cliccando sull’icona “Inserisci” verrà attivata una pagina in bianco (foglio di testo) nella

quale bisognerà descrivere l’iter logico effettuato e relativa motivazione. Si può anche

utilizzare per meglio spiegare l’uso di una tipologia di segnalazione affine a quelle

predeterminate. Si precisa che non è possibile allegare alcun tipo di documento in

formato digitale, come ad esempio file PDF, ma sarà possibile mettere la spunta sulla

casella “Documentazione Cartacea” per segnalare che sono presenti dei documenti

cartacei, che saranno inviati in un secondo momento su richiesta

Descrizione della segnalazione (solo testo)

Selezionare, se presenti allegati cartacei

51

PROCEDURA INFORMATICA

SALVATAGGIO E/O INVIO DELLA SEGNALAZIONE

Infine, dopo aver inserito i dati del funzionario che ha inserito la segnalazione, si

potrà optare per il salvataggio della segnalazione nel caso in cui l’istruttoria sia

ancora aperta e ci fossero altri elementi da inserire, oppure inviare direttamente la

segnalazione all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza (una volta inviata, la

segnalazione non potrà più essere modificata né cancellata).

52

PROCEDURA INFORMATICA

SALVATAGGIO E/O INVIO DELLA SEGNALAZIONE

L’individuazione della struttura alla quale inviare la segnalazione è agevolata in quanto il sistema automaticamente attiva i soli pulsanti per l’invio all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia

di Finanza in funzione della tipologia di segnalazione inserita.

AdE

GdF

53

PROCEDURA INFORMATICA

SEGNALAZIONE INVIATA CON SUCCESSO

Quella che segue è la videata che apparirà nel caso in cui la segnalazione sia

stata correttamente inviata all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza.

54

PROCEDURA INFORMATICA

ELENCO SEGNALAZIONI INSERITE (Monitoraggi)La funzione consente di avere una visione d’insieme di tutte le segnalazioni inserite (sia

quelle salvate e non ancora inviata sia quelle inviate).

E’ possibile, inoltre, vedere gli estremi della segnalazione e sapere se è stata presa in

carico dall’ufficio dell’AdE o dalla struttura della GdF competente nonché se ad essa ha

fatto seguito una verifica (dell’AdE o della GdF) ed, infine, se ad essa ha fatto seguito

un accertamento.

55

PROCEDURA INFORMATICA

I Comuni possono visualizzare – per ogni segnalazione caricata inprocedura – le seguenti informazioni:

ambito e tipologia di segnalazione;

ente competente in dettaglio (AE o GdF – Regione - nome dellaDirezione Provinciale – nome del Reparto)

eventuale collegamento a verifica (per “Segnalazione collegata averifica” si intende che, a seguito della segnalazione, la Guardia diFinanza ovvero l’Agenzia delle Entrate hanno realizzato un’attivitàistruttoria esterna ed è stato trasmesso e acquisito al sistema informaticoil relativo verbale).

eventuale collegamento ad accertamento (per “Segnalazionecollegata ad accertamento” si intende che, a seguito della segnalazione –ed eventuale verifica – l’Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso diaccertamento).

L’interrogazione potrà essere effettuata sia per tipo disegnalazione, sia per periodo di riferimento.

SIATEL V2-PUNTO FISCO:ELENCO SEGNALAZIONI

Esempio di “Elenco” per periodo di riferimento

SIATEL V2-PUNTO FISCO:ELENCO SEGNALAZIONI

Esempio di “Elenco” per periodo di riferimento

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Come costruire una segnalazione

BANCHE DATIDI AUSILIO

PER L’ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI ERARIALI

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BANCHE DATI DISPONIBILI

Il Comune attraverso SIATEL v2.0 PUNTO FISCO, oltre che

trasmettere le segnalazioni qualificate, ha accesso ad una pluralità di

informazioni, secondo due modalità:

INFORMAZIONI

PUNTUALIFORNITURE

MASSIVE

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BANCHE DATI DISPONIBILI

INFORMAZIONI PUNTUALI

• Dati anagrafici e altri dati, quali attività esercitata, luogo d’esercizio, …

• Unico e 730 (dati sintetici per i soggetti non residenti nel Comune; tutti i quadri con

esclusione degli oneri deducibili per i residenti);

• Mod. 770 (Frontespizio per i non residenti; tutti i quadri per i residenti);

• Mod. Iva; IRAP; Redditi Percepiti;

• Studi di settore (dati di sintesi, solo per i residenti: tipo di studio, congruità e coerenza);

• Atti del Registro

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BANCHE DATI DISPONIBILI

FORNITURE MASSIVE

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FORNITURE MASSIVE

L’Agenzia delle Entrate rende disponibili i flussi informativi

(c.d. Forniture massive) relativi a:

Informazioni reddituali massime sintetiche

(riepilogo dei redditi per ogni categoria);

Informazioni reddituali massive analitiche

(ogni singolo rigo della dichiarazione);

Studi di settore

(fornitura massiva: per ciascun contribuente, unità locali destinate

ad esercizio attività ubicate nel Comune);

Bonifici bancari e postali, a favore di contribuenti residenti (pf) /

sede legale (Società) nel Comune, per ristrutturazioni edilizie e

riqualificazione energetica ( soggetto che ha effettuato il bonifico ,

soggetto beneficiario, importo del bonifico, estremi banca da dove è

stato effettuato il bonifico);

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FORNITURE MASSIVE

L’Agenzia delle Entrate rende disponibili i flussi informativi

(c.d. Forniture massive) relativi a:

Contratti di somministrazione di energia elettrica (indirizzo

immobile, consumo medio annuo, spesa annua);

Contratti di somministrazione di gas (indirizzo immobile, consumo

medio annuo, spesa annua);

Contratti di locazione (telematici e manuali) di immobili, se il

soggetto è residente nel Comune o se l’immobile si trova nel

Comune ( estremi locatore e locatario, durata del contratto, tipologia,

importo contratto, indirizzo e destinazione catastale);

Denunce di successione che abbiano ad oggetto immobili ubicati

nel Comune ( defunto ed eredi, indirizzo immobile ereditato, quote

ereditarie);

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RIEPILOGO SCHEMATICO DELLA “SINERGIA” TRA AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA E COMUNI

Comuni Amministrazione Finanziaria

Scambio informazioni con il sistema Siatel

Segnalazioni qualificate

Trasmissione determinati dati ai Comuni su cittadini residenti

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BANCHE DATI DISPONIBILI

ALTRE BANCHE DATI

ESTERNE A SIATEL V2 PUNTOFISCO

SISTER Banca dati catastali per fabbricati e terreni (visure, estratti di

mappa, ecc.); permette anche l’accesso alla Conservatoria dei registri

immobiliari su base nazionale con la possibilità di interrogare le note di

Trascrizione

Portale per i Comuni Modelli unici informatici (MUI) che hanno sostituito dal 2007 la

dichiarazione Ici/Imu, ed i Docfa (beneficiario e professionista del lavoro di

intervento edilizio, tipologia di intervento, estremi dell’immobile su cui è stato

effettuato l’intervento, proposta di riclassamento e revisione rendita, planimetria

degli immobili)

TELEMACO Accesso alle informazioni delle Camere di Commercio, su base

nazionale. Oltre alle visure camerali è possibile accedere ai bilanci depositati e ad

altri documenti, quali i verbali dei consigli di amministrazione relativi a determinate

operazioni, come quelle relative ai conferimenti ed alle fusioni.

E’ possibile inoltre conoscere la storia dei passaggi di proprietà, le sedi e i soci

attuali e del passato, gli amministratori e le persone che hanno avuto una carica

nell’impresa.

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Segue altre banche dati esterne

ACI/PRA

Interrogazione degli autoveicoli e degli intestatari;

l’accesso è consentito

sia ai Comandi di Polizia Municipale sia agli Uffici

tributi dei Comuni.

INPS

Permette di interrogare la posizione contributiva dei

soggetti.

BANCHE DATI DISPONIBILI

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BANCHE DATI INTERNE TRIBUTARIE

banca dati ICI/IMU

La banca dati Ici (in vigore fino al 31 dicembre 2011) - Imu (in vigore dal 1° gennaio

2012) contiene informazioni di dettaglio relative agli oggetti imponibili, ovvero

fabbricati, terreni agricoli ed aree fabbricabili, ed ai soggetti passivi, quali i titolari di

diritti reali (proprietà, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi), i concessionari di aree

demaniali ed i locatari finanziari.

Altre informazioni rilevanti attengono ai soggetti che godono di aliquote agevolate

(come per le abitazioni concesse in locazione), di particolari riduzioni (coltivatori

diretti) o di esenzioni, come gli enti non commerciali. E’ possibile, altresì, reperire

informazioni relative a comodati d’uso, non agibilità dell’immobile, valori aree

fabbricabili, immobili storici, abitazioni principali e immobili a disposizione.

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BANCHE DATI INTERNE TRIBUTARIE

banca dati TARSU/TIA/TARI

La banca dati Tarsu/Tia/Tari contiene indicazioni di dettaglio in merito ai soggetti

passivi, ovvero tutti coloro che occupano o detengono locali o aree scoperte nel

territorio comunale, sia destinati ad abitazione che ad attività artigianali, commerciali,

industriali o agricole.

Il set informativo comprende, oltre il soggetto, gli estremi catastali dell’immobile,

l’indirizzo, il tipo di utilizzazione, la superfice, la data di inizio dell’occupazione, la

tipologia dei rifiuti prodotti.

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BANCHE DATI INTERNE TRIBUTARIE

Banca dati TOSAP/COSAP

I soggetti passivi Tosap sono coloro che effettuano un’occupazione

delle strade, piazze e più in generale di beni appartenenti al demanio

o al patrimonio indisponibile del comune.

Banca dati Imposta di pubblicità

Soggetti passivi sono coloro che dispongono del mezzo pubblicitario

ma è anche obbligato in solido il soggetto pubblicizzato

Presupposto è la diffusione di messaggi pubblicitari

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A) BANCHE DATI NON TRIBUTARIE

Informazioni utili possono essere presenti nella seguenti banche dati relative a:

a) denunzie di inizio attività presentate allo sportello unico comunale per l’edilizia,

permessi a costruire o altro atto di assenso comunque denominato in materia di

attività edilizia, relativamente ai soggetti dichiaranti, agli esecutori e ai

progettisti dell’opera (estremi dei soggetti, tipologia lavori, data di inizio e fine

lavori, immobile, oggetto dei lavori);

b) dati dei contratti di appalto, somministrazione e trasporto;

c) anagrafe comunale (storia del nucleo residenziale, indirizzo, informazioni sul

coniuge non residente);

d) utenti servizi scolastici;

e) utenti servizi sociali;

f) autorizzazioni attività economiche (tipo attività, sede, dati del proprietario);

g) abusi edilizi e richieste di sanatoria:

h) contributi economici erogati;

i) utenti biblioteca e archivi storici:

j) abbonamenti teatro comunale:

k) iscritti piscina comunale;

l) graduatorie di edilizia residenziale pubblica;

m) elenchi associazioni sportive e ricreative;

n) indicatore della situazione economica equivalente (Isee);

o) verbali di irrogazione delle sanzioni amministrative;

p) elenchi autorizzazioni accesso alle zone a traffico limitato (ZTL).