Post on 15-Sep-2019
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La Grande Peste nell’arte
Illustrazione di un medico tedesco durante la Peste Nera o Grande Peste (1347-1353)
La peste è stata soggetto di numerose opere artistiche finalizzate alla
spiegazione religiosa del fenomeno
La maggior parte delle rappresentazioni artistiche della peste vengono chiamate «danze macabre», nelle quali figurano scheletri o morti viventi intenti a ballare…
…come fossero contenti della prevalsa della morte sulla vita. Queste rappresentazioni dimostrano il terrore interiore che la peste incuteva negli animi del tempo.
Brughel, Trionfo della Morte
Con la grande peste nasce
anche la rappresentazione della morte come
un’entità scheletrica,
vestita di un saio nero…
…che brandisce una falce, con cui
miete le sue vittime. Talvolta
cavalca un cavallo anch’esso
scheletrico
Con l’arrivo del Seicento cambia la rappresentazione della Peste: alla Signora Morte, che prova piacere nel mietere vittime e seminare distruzione, si comincia ad accostare il tema della peste ai suoi effetti sia sulla società che sul corpo umano
Questo perché anche la comunità scientifica inizia ad interessarsi dello studio anatomico, soprattutto su corpi ormai senza vita
Lezione di anatonomia del professore Tulp, Rembrandt
La peste era considerata la fine del mondo, tutti gli uomini erano pronti all’Apocalisse… Cercano di riservarsi un posto in paradiso…
Un lavoro di :
Federico Bruni
Gabriele Ginestroni
Francesco Pallini
Tommaso Capacci