La motivazione nello sport

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perchè a volte perdiamo la motivazione? come possiamo stabilire obiettivi motivanti e raggiungibili?

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LA MOTIVAZIONE NELLO

SPORT

"Non puoi scoprire nuovi oceani fino a quando non hai il coraggio di perdere di

vista la spiaggia." (Anonimo)

Dott.ssa

Ma

ria C

ristina M

artin

i - psico

loga

- cma

rtini@

hotm

ail.it

COS’E’ LA MOTIVAZIONE

(psicol.) ogni fattore dinamico del

comportamento, che indirizza le attività

dell'organismo verso uno scopo: motivazioni

primarie , quelle di natura fisiologica (p. e. la

fame, la sete, il sonno); motivazioni secondarie

, quelle di natura personale e sociale (p. e. il

successo, la cooperazione).

• motivazione intrinseca = fare qualcosa

perché è gratificante per se stesso

• motivazione estrinseca = fare qualcosa

per conseguire qualcosa d’altro

Aspettative

interesse/passione

valori

emozioni

Credenze conoscenze

SONO LE COMPONENTI DELLA MOTIVAZIONE

CALO MOTIVAZIONALE

La PAURA DI FALLIRE spesso è la prima causa del

calo della motivazione

Cosa possiamo fare?...semplice, cambiamo punto di

vista!

“Nella mia carriera ho sbagliato novemila tiri, ho

perso quasi trecento partite. Per ventisei volte sono

stato scelto per fare il tiro decisivo e ho fallito. Nella

mia vita ho sbagliato molte e molte volte…ed è per

questo che ho avuto successo”

(Michael Jordan)

IL FALLIMENTO E’ LA BASE DI PARTENZA

PER IL SUCCESSO

Quello che contraddistingue le persone di successo è il

loro atteggiamento di fronte al fallimento e piu ancora

come lo spiegano a se stessi. (quello che

Martin Seligman chiama stile esplicativo)

Il segreto è costruire una buona dose di

sano OTTIMISMO

OTTIMISTA PESSIMISTA

Parte dal presupposto di

un POTERE

PERSONALE

Il fallimento è un passo

indietro temporaneo

causato da contingenze

particolari

Si supera con sforzo e

abilità

Immagina come fare

meglio la prossima volta

Parte dal presupposto di

un’INCAPACITA’

PERSONALE

Il fallimento è un passo

indietro duraturo, si

ripeterà nel tempo

Non è superabile per

inadeguatezza personale

Si arrende ritenendo

impossibile risolvere il

probelma

CALO MOTIVAZIONALE

La motivazione si riduce anche quando ci siamo fissati

obiettivi in modo inadeguato: troppo grandi e lontani nel

tempo, irrealistici, poco chiari

OBIETTIVI E MOTIVAZIONI

Come possiamo ottimizzare gli obiettivi e, quindi, la

motivazione?

….con queste tecniche:

1. Emozioni positive (considerare i fallimenti come

occasioni per apprendere nuove abilità)

2. Goal Setting o G.S., la Programmazione degli

Obiettivi, un percorso per pianificare e sviluppare

degli obiettivi personalizzati, che consente di

adattare anche programmi preesistenti alle proprie

esigenze, ai propri ritmi ed ai propri impegni

(obiettivi SMART)

3. Visualizzazione

Senza porsi degli obiettivi chiari l’allenamento è

quasi inutile

Quando la mente si concentra su un’azione (un

allenamento, un esercizio ecc…) deve sapere:

. Perché lo sta facendo

. Quali benefici gli darà in prospettiva del traguardo che

vuole raggiungere

Porsi obiettivi corretti = OBIETTIVI SMART

Specifici

Misurabili

Azione (Ambiziosi)

Realizzabili

Tempificati

Specifici: non devono essere generici (es voglio essere più

magro) e non devono essere posti in negativo, il nostro

inconscio non riconosce le frasi poste in negativo: “non devo

avere paura” fa concentrare sulla paura, “devo essere

coraggioso” fa concentrare sul coraggio. Stesso significato,

diverso il risultato. (chi? che cosa? Come? Quando? Perché?

Può essere suddiviso in piccoli passi?)

Misurabili: permette di sapere quanto manca e il

momento preciso in cui viene raggiunto. Permette di

tracciare i progressi (quanto?)

Azione: Deve descrivere azioni da compiere e attivare una

componente emotiva, cioè un obiettivo stimolante,

AMBIZIOSO.

Realizzabili: per essere motivante deve portare a sfidare i

propri limiti. E’ importante porsi obiettivi che ci facciano

crescere e migliorare, per tanto l’obiettivo deve essere

ambizioso ma anche realizzabile. Se non si è convinti di

poterlo realizzare non lo si realizzerà mai.

L’atleta che invece si pone un obiettivo ambizioso ma che

pensa raggiungibile, allora troverà tutte le risorse dentro di

se per raggiungerlo e una volta realizzato, creerà

convinzioni potenzianti e migliorerà anche la sua

autostima.

Tempificati: E’ importante darsi una scadenza, un tempo

limite

Obiettivi posti male:

• Voglio dimagrire così correrò più veloce.

• Devo essere più veloce, saltare più in alto, calciare più

forte, sbagliare meno tiri, ecc…

• Devo essere più concentrato, più motivato, ecc…

Obiettivi ben posti

• Perdere 3 Kg entro 1 mese e correre il 2% più

velocemente.

• Abbassare il mio primato dei 100 mt di 5 cent di secondo

entro 6 settimane.

• Saltare 5 cm in più da fermo e 8 cm in più in terzo tempo,

entro 2 mesi.

• Vincere un torneo di serie A in questa stagione e fare

almeno 4 piazzamenti nei primi 8.

IMPARIAMO A SCOMPORRE GLI OBIETTIVI IN

PICCOLI PASSI

distinguendo tra obiettivi di risultato e obiettivi di

prestazione, Es:

OBIETTIVO DI RISULTATO (il mio obiettivo finale)

correre i 100 m. in 15” entro 5 mesi

OBIETTIVI DI PRESTAZIONE (cosa devo fare adesso)

correre (COSA)

ogni giorno (QUANDO)

i 50 mt (QUANTO)

in 20” per un mese (TEMPO)

Gli obiettivi di prestazione tengono alta la motivazione e

rendono gli obiettivi di risultato una meta sempre più

ambita

Pensiamo come staremmo se avessimo già

raggiunto la nostra meta:

“Più in forma, più sicuri di noi, più a nostro agio in

mezzo alla gente, più forti, più equilibrati ecc…”

Pensare ai benefici che otterremo con il nostro lavoro,

rende l’impegno verso il raggiungimento dell’obiettivo

più piacevole, e permette di superare gli ostacoli con

maggiore determinazione

LA TECNICA DELLA VISUALIZZAZIONE

Immaginiamo noi stessi MENTRE CI IMPEGNIAMO nel

perseguire i nostri obiettivi.

Anche se è importante capire come ci sentiremo una

volta raggiunta la nostra meta finale per sentirci

spronati ad arrivare al traguardo, è fondamentale non

visualizzare solo il risultato desiderato ma anche e

soprattutto la strada che percorriamo per raggiungerlo,

perché questo, di fatto, ci sprona all’azione

Ricordati che

“Ogni viaggio di mille miglia inizia da

un singolo passo”

Quindi…

NON MOLLARE

1. Concentrati su sotto-obiettivi e sugli

aspetti positivi di quello che stai facendo

2. Misura e riconosci i tuoi progressi

3. Premiati

4. Cerca sempre di divertirti

5. Tieni a mente il tuo obiettivo iniziale

6. Non arrenderti e porta pazienza

….BUON LAVORO

BIBLIOGAFIA E SITI INTERNET DI RIFERIMENTO

-“E’ facile lavorare felici se sai come farlo” – Chade-Meng Tang – ed.

Corbaccio

(per la parte relativa al pessimismo e ottimismo)

-“

- sito internet “www.vinciconlamente.it

(obiettivi SMART)

Dott.ssa Maria Cristina Martini – psicologa – cmartini@hotmail.it