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DIFFUSIONE E CONTRASTO NO-PROFIT
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Margherita Guerrini 5D
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OBBIETTIVO DELL’ ONU
20152015
Data di riferimento per conseguire gli 8 OBBIETTIVI DI SVILUPPO del millennio.
1° DIMEZZARE LA POVERTA’ ALIMENTARE E LA FAME
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DIBATTITO INTERNAZIONALE per definire bisogni essenziali che variano a seconda del contesto di analisi:
Definizione paniere minimo di beni e servizi per assicurare una prospettiva di vita accettabile.
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PANIERE ALIMENTARE
1. Identificazione di quantità nutrizionali per un individuo, variabili per età (dati Larn).
2. Traduzione delle q. n. in quantità di alimenti (medie giornaliere in grammi per età).
3. Individuazione degli alimenti più comunemente usati e meno costosi, a parità di nutrienti
SPESA GIORNALIERA per i singoli individui
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Il costo dei beni alimentari si riduce passando da Nord a Sud
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• NORD E CENTRO: fra il 2
e il 4,2% • SUD:
fra il 6 e il 10,8%
RISCHIO DI POVERTA’
ALIMENTARE
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FOOD BANKS(organizzazioni no-profit specializzate nella raccolta delle eccedenze e nell’
impegno diretto rivolto a chi è in difficoltà)
Trasformano i beni sprecati in beni con un valore d’ uso positivo
per i bisognosi.
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• composta da 8.000 opere sociali;• distribuisce su tutto il territorio nazionale;• rappresenta il veicolo ideale per individuare e raggiungere un campione valido di popolazione a rischio.
“La povertà non si potrà mai vincere dall’ alto, ma accompagnando la capacità di
azione delle persone svantaggiate ad essere protagoniste di un possibile cambiamento del proprio destino”
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Gli Enti associati alla RBA, formano una rete di assistenza diffusa su tutto il territorio (2.203 comuni) .
Aiuta regolarmente 1 milione e mezzo di persone in povertà conclamata.
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POVERTA’ ALIMENTARE
ASSISTITA
Numero minimo di persone che domandano e ricevono aiuti
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Divario esistente tra il numero degli assistiti effettivi e il numero complessivo dei potenziali indigenti: 700 mila unità.
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Divario tra quanto si dona e quanto sarebbe
necessario.Per compensare l’ insufficienza de beni alimentare gli Enti possono percorrere 3 strategie:
Acquistare prodotti mancanti a prezzi di mercato
Acquistarli a prezzo scontato
Donazioni di altra provenienza (imprese, enti pubblici..)
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… Su un gruppo di 100 enti
… nel 2008
… per approfondire: le attività; l’ organizzazione; i beneficiari; i metodi di lavoro; le condizioni per promuovere l’ uscita dalla povertà e il rapporto che si instaura con gli assistiti.
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OGNI ENTE
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ASSISTITI
• Equilibrio tra uomini e donne
• 41% sono stranieri (soprattutto minori)
• tipologia di famiglia più rappresentativa: coppie
con 2 o 3 figli• Consistente numero di assistiti appartenenti alla
prima infanzia e adolescenti (supera il numero degli anziani)
Doppiamente fragili
Il contrasto alla povertà minorile
dovrebbe essere priorità
assoluta
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COLLABORAZIONE
La Rete Banco Alimentare si
avvale del sostegno delle
istituzioni pubbliche (Regioni,
Comuni..) per l’ assegnazione
delle eccedenze; contributi
economici; la messa a
disposizione di strutture e
servizi.
Le istituzioni pubbliche non riuscirebbero ad
essere ugualmente efficaci se non
esistesse la RBA, che in modo diretto
raggiungono migliaia di famiglie.
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N. B.Importante la collaborazione tra settore profit e settore no-profit, tra imprese e organizzazioni di solidarietà.
Il contrasto alla povertà alimentare dipende, quindi in modo determinante, dall’ azione di questi
enti che distribuisce in modo coordinato e tempestivo cibo donato
dalla grande distribuzione e da singole famiglie.
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Fondamentale educare alla
condivisione e al dono.