Post on 17-Feb-2019
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La seguente tesina è stata presentata dalla Dott.ssa Maria Boehm nella sessione d’esame di settembre 2009.
La pubblichiamo come esempio di buona pratica per i corsisti che intendono in futuro sostenere l’esame di accreditamento dei corsi di formazione.
C.I.S. Centro di Italiano per Stranieri
Presentazione critica di una serie di prove per analizzare l’interlingua
di ragazzi non nativi di un’età compresa tra gli 11 e i 16 anni.
INTRODUZIONE
Questo studio ha accompagnato la mia attività lavorativa e alcuni cambiamenti significativi degli
ultimi 18 mesi.
Prima di frequentare il corso ero un’insegnante di Lettere molto sensibile ai problemi di
apprendimento dei miei alunni stranieri e desiderosa di capire meglio come poter intervenire per
rendere più produttiva la loro esperienza scolastica.
Il corso mi offrì l’occasione di accostare il tema dell’interlingua che mi affascinò per la possibilità
di seguire il percorso di acquisizione della lingua ”guardando non tanto ciò che gli apprendenti non
sanno fare, ma quello che conoscono e fanno”(Pallotti).
Questa diversa prospettiva mi stimolò a tentare di osservare le prestazioni dei miei alunni in modo
più ottimista e fiducioso e cominciai predisporre alcuni task a cui sottoporre quattro ragazzi ( due
di I media e due di V elementare ). La mia idea era quella di costituire un gruppo con cui lavorare
l’anno successivo e di iniziare a creare una sorta di portfolio per registrare i progressi
nell’acquisizione della lingua, anche in prospettiva della valutazione del loro apprendimento.
Durante l’estate, però, mi fu rivolta la proposta di collaborare con l’USP per un Progetto di
alfabetizzazione degli alunni stranieri, seguendo direttamente i neo-arrivati presenti nelle diverse
scuole. Naturalmente accolsi con entusiasmo, anche se significava abbandonare la mia ipotesi
iniziale e i ragazzi con cui avevo iniziato a lavorare.
Nel primo periodo dell’anno mi dedicai alla conoscenza di ragazzi di età e di realtà scolastiche
diverse e all’insegnamento delle prime funzioni comunicative, ma verso l’inizio del secondo
quadrimestre cominciai a pensare di verificare a che punto fosse il loro livello di acquisizione della
lingua.
Non mi sembrava che i task già utilizzati l’anno prima si adattassero alla nuova situazione e quindi
cercai nuovi materiali, più semplici, dal momento che i ragazzi si trovavano ancora in una fase
iniziale.
Scelsi allora due prove, ma mi accorsi che, mentre la prima poteva indirizzare il mio lavoro, i
ragazzi non erano in grado di affrontare autonomamente la seconda che quindi trasformai in
un’attività guidata e che ripresentai in altra veste a fine anno, così da verificare i progressi avvenuti.
Ho voluto presentare la cornice in cui è nato e si è sviluppato questo lavoro per far comprendere che
per me è stato, e credo sarà ancora, fonte e occasione di cambiamento e di crescita professionale e
umana.
Presenterò ora i diversi task dando una breve descrizione oggettiva seguita dal racconto della mia
esperienza e quindi da una mia valutazione personale. L’ordine in cui si trovano rispetta, secondo
me, il livello di difficoltà della prova, anche se qualche accorgimento permette di adattarle alla
situazione . Nell’analisi dell’interlingua ho utilizzato le schede suggerite durante il corso.
1. INTERVISTA
Gli studenti preparano individualmente una serie di domande scritte per intervistare un compagno
che non conoscono ancora bene, seguendo una traccia di argomenti. Devono quindi rivolgere le
domande e appuntarsi le risposte.
I ruoli vengono poi scambiati : chi ha intervistato risponde e viceversa.
Si verifica la capacità di formulare correttamente le domande (uso della forma interrogativa, degli
aggettivi e dei pronomi interrogativi), di comprendere le domande e di rispondere.
SOMMINISTRAZIONE DEL TASK
Ho predisposto questa prova per quattro alunni, due di prima media e due di quinta elementare, con
l’idea di avviare una conoscenza che l’anno successivo si sarebbe potuta approfondire. Ho cercato
quindi un contesto comunicativo reale.
I ragazzi hanno lavorato inizialmente con un po’ di imbarazzo, anche perché al primo incontro il
bambino originario del Marocco era assente e così abbiamo dovuto adattare l’attività. I ragazzi di I
media, cingalese e turco, hanno intervistato la ragazza turca e poi sono stati intervistati da lei.
Le informazioni sull’interlingua sono state piuttosto limitate, perchè le domande erano brevi e le
risposte telegrafiche. Probabilmente occorre creare un contesto più caldo e stimolante e può essere
interessante fare seguire la stesura di un testo scritto o un’esposizione orale per presentare il
compagno incontrato (magari ai compagni o all’insegnante rimasta in classe ).
Più che per esaminare l’interlingua può essere utile come prova di verifica dopo un’unità sulle
formule di presentazione e di saluto in una fase di apprendimento iniziale.
Se si vuole delineare un quadro di interlingua più significativo, invece, è meglio integrare con altri
tasks.
2. DISEGNO DA COMPLETARE
L’attività si può proporre a due studenti (o a due coppie).
Si consegna ad uno studente un disegno e una copia dello stesso non colorata e priva di alcuni
particolari. L’altro studente dovrà completarlo e colorarlo rivolgendo domande al compagno e
seguendo le sue indicazioni . In seguito si può ripetere scambiando i ruoli.
L’obiettivo è quello di verificare nella lingua parlata l’alternanza di singolare e plurale nei nomi e
negli aggettivi, l’accordo nei sintagmi nominali singolari e plurali e la flessione del verbo essere.
SOMMINISTRAZIONE DEL TASK
Questo task è stato presentato a due alunni di seconda media, uno di nazionalità cinese e una di
nazionalità ghanese dopo cinque mesi di scuola. L’attività si è svolta durante il laboratorio di
Italiano L2 che gli apprendenti hanno frequentato per quattro ore settimanali.
Il ragazzino cinese doveva dare istruzioni alla ragazza che doveva completare e colorare il disegno
ed era libera di chiedere precisazioni.
Il dialogo è stato registrato, trascritto e analizzato, utilizzando le schede proposte al corso.
La prova è risultata adeguata al livello di acquisizione dei discenti e il materiale rilevato
significativo. E’ possibile, però, che una scelta più attenta dei colori da parte mia avrebbe creato
qualche contesto obbligatorio in più, optando ad esempio per il giallo e il rosso per la maglietta, i
pantaloncini e il cappello ed evitando gli invariabili arancione e viola.
Con gli opportuni ritocchi credo che sia un task che si può riproporre, anche perché è stato
coinvolgente e piacevole.
Un divertente contrasto sull’uso dei termini “capelli” e “cappello”, ad esempio, ha offerto
occasione ad una successiva riflessione lessicale.
Si allegano il disegno completo e colorato (ALL.1 ) e quello incompleto ( ALL.2 )
3. RACCONTO PER IMMAGINI
Agli apprendenti vengono presentate brevi storie illustrate da vignette in successione e l’insegnante
li sollecita a descrivere cosa vedono e a raccontare la vicenda rappresentata. E’ bene che manchino
le parole dei dialoghi e le didascalie, così che la comunicazione sia più libera. L’obiettivo è
verificare, nella lingua orale, la competenza morfologica e sintattica, con particolare riferimento al
sistema del verbo ( tempi della narrazione) e alla struttura della frase (connettivi e frasi
subordinate).
SOMMINISTRAZIONE DEL TASK
Ho presentato una prima serie di vignette ( tratte al fascicolo “Fra Tino” di Athos Careghi ed. Il
Giornalino ) ad un gruppo di quattro alunni di livello A1-B1, secondo il Framework europeo.
Mi sono accorta immediatamente che i testi erano fortemente caratterizzati culturalmente, quindi la
comprensione dei testi non è sempre stata immediata e durante la prova sono intervenuta con
domande-guida e brevi indicazioni. I personaggi infatti, essendo frati, non sono conosciuti nella
cultura di provenienza dei ragazzi (turca e cingalese) che li hanno identificati come bambini o
creature dei boschi. Le situazioni inoltre sono fantasiose e ironiche e richiedono qualche parola di
spiegazione e commento per essere comprese e far sorridere.
La registrazione delle parole degli alunni è risultata ricca di informazioni sull’interlingua
relativamente a diversi aspetti (comunicativi, morfosintattici e lessicali). In particolare si sono potuti
considerare la flessione del verbo, l’uso dei tempi, i nessi temporali e causali e la costruzione del
periodo.
La seconda serie di vignette, tratte dal sito www.bussibaer.de/cgi-bin/index.pl, è destinata a bambini
della scuola dell’infanzia, perciò risulta più semplice, ma comunque gradevole e accattivante, anche
per apprendenti più maturi.
Ho presentato la prova a quattro ragazzi di prima e seconda media (un cinese, due ghanesi e una
filippina) dopo cinque mesi di scuola ma, pur avendo un impatto positivo con le immagini, hanno
mostrato molta difficoltà a capire che si trattava di vignette in successione e non sono stati in grado
di svolgere il compito individualmente. A quel punto ho trasformato la prova in un esercizio
collettivo e l’ho rimandata in un tempo più opportuno. Nel frattempo i ragazzi hanno preso
dimestichezza con la modalità espressiva del fumetto che non conoscevano.
A fine anno ho riproposto altre strisce della stessa serie e i ragazzi hanno affrontato la prova
dimostrando una buona comprensione del testo e progressi nella competenza morfosintattica..
Durante il task hanno anche usato strategie comunicative di richiesta di aiuto. Le immagini infatti a
volte rappresentano oggetti, personaggi e/o azioni che possono non appartenere al patrimonio
lessicale di un apprendente straniero di prima alfabetizzazione, per cui nel denominare
“annaffiatoio”, gallo”, “schiuma”, e nell’indicare le azioni dei verbi “innaffiare”, “cogliere” e
“appassire” hanno chiesto l’intervento dell’insegnante.
La prova ha avuto una sua validità nell’analisi dell’interlingua e si è rivelato adattabile alle diverse
situazioni, con la possibilità di graduare l’apporto del docente.
Un problema che ho trovato nel predisporre questo task, a cui si potrebbe ovviare con una rete tra
docenti, è stata la difficoltà nel reperire materiali adeguati, mentre sarebbe utile che l’insegnante ne
avesse un repertorio abbastanza ampio per poterli utilizzare al bisogno.
4. TABOO
Il task prende lo spunto da un gioco da tavola in scatola, edito con questo nome dalla MB giochi.
Con questa attività si chiede ad un alunno di far indovinare ad un altro ragazzo o alla sua squadra il
nome di un oggetto riportato su un cartoncino. Dovrà formulare delle frasi, senza usare alcune
parole vietate (taboo). Ad esempio BIBITA senza pronunciare : fredda- aranciata- cola- bere-
lattina. La sfida continua a piacere.
L’obiettivo è verificare, nella lingua orale, soprattutto la competenza comunicativa, ma anche quella
morfosintattica e lessicale.
SOMMINISTRAZIONE DEL TASK
Ho proposto questo task a otto alunni, in momenti e gruppi diversi. Il funzionamento del gioco non
è di immediata comprensione per cui richiede almeno una competenza di livello A2. Inizialmente
gli apprendenti faticano a capire che non devono utilizzare le parole “taboo”, però quando
comprendono il meccanismo, si impegnano e si concentrano molto nella comunicazione e quindi ne
ricavano soddisfazione e piacere se riescono nell’obiettivo.
Ascoltando le registrazioni sono rimasta sorpresa di come siano state pronunciate frasi più chiare e
corrette, rispetto allo standard comune del ragazzo.
E’ un esempio di come il contesto ludico crei un clima motivante e facilitante.
Ho potuto verificare non solo l’efficacia comunicativa dell’interlingua, ma anche gli accordi dei
sintagmi nominali, l’uso dei pronomi , la costruzione dei periodi e la conoscenza del lessico.
5. ANALISI DI UN CASO
Vorrei ora focalizzare la mia attenzione sul caso di una ragazzina ghanese di 15 anni che è stata
sottoposta al task n.2 a marzo e poi a giugno al n.3 e n. 4, così da poter seguire l’evoluzione della
sua interlingua. Ho allegato per completezza le trascrizioni delle registrazioni e le schede di analisi
(ALL.3- 4-5-6-8)
Durante la prima prova l’ apprendente mostrava di usare un’ interlingua basica, con un uso del
genere e del numero dei nomi che sembrava indifferente alla flessione (nelle parole: bambini-
signora – colore - colori), anche se compariva qualche segno di ricerca di regolarità come quando
“la vestiti”, dopo il suggerimento “la maglietta” diventava, qualche battuta dopo “la vestita “, per
sovrageneralizzazione. Mi chiedo inoltre se “Cosa colore di signore capello ?” possa essere calco
del genitivo sassone inglese.
Il verbo era usato nella forma basica “è” con un unico caso di “sono” nella frase “Cosa colore sono
albero ?” che non pare giustificato, ma, poiché nel disegno gli alberi sono più di uno, potrebbe
essere una concordanza “ad sensum”col verbo, non segnalata dalla desinenza del nome.
Le espressioni “io non so”-“tu no parla bene”-“ aspetta ‘n attimo” sembrano dimostrare la
memorizzazione di formule, mentre “tu ha detto” colpisce perché esprime l’idea del passato.
Questo primo task mi parve segnalare l’opportunità di lavorare sulla flessione del sistema nominale
e sulla coniugazione del presente indicativo e del passato prossimo.
Proseguii quindi in questa direzione utilizzando metodologie operative o ludiche.
Alla fine dell’anno riproposi il task n.3 che la ragazza non era riuscita a svolgere in modo autonomo
a marzo. Scelsi una storia diversa (ALL.7) e l’alunna affrontò la prova evidenziando un’
interlingua in evoluzione.
Dal punto di vista della comunicazione si notava ancora una fluenza limitata con parecchie
autocorrezioni e richieste di conferma , ma una sufficiente efficacia comunicativa.
Progressi si registravano negli aspetti morfosintattici per la comparsa dell’articolo davanti al nome
“fiori”, e un accordo non facile con il participio “caduti”.
Ovviamente il sistema era ancora poco stabile sia nel sistema nominale, dove troviamo “ sulla
tavolo” e “in suoi camera”, sia nella flessione del verbo, dove si evidenziano molte esitazioni alla
ricerca della parola corretta, anche se l’impressione è che le incertezze siano più legate agli aspetti
lessicali che a quelli grammaticali.
Il task n.4, somministrato dopo pochi giorni , rivelava maggiore sicurezza nelle forme verbali
(faccio- facciamo- io vado- noi mangiamo) e nella costruzione delle frasi , che presentavano
qualche subordinata temporale (quando io vado a scuola, noi mangiamo……,quando cena è pronto
io mangio…..) oltre a diversi accordi nei sintagmi nominali ( i miei amici – i nostri amici- la mia
famiglia ).
Se questi ultimi progressi non si possono attribuire ad un’evoluzione dell’interlingua, per l’esiguità
del tempo trascorso tra le due prove, bisogna ritenere che nel task n.3 erano presenti difficoltà che
hanno bloccato la capacità espositiva dell’apprendente che in un contesto più libero, come quello
dell’altra prova ha saputo esprimersi meglio.
Sembra di poter confermare da questa esperienza che il task n. 4 si dimostra molto valido per
registrare la competenza comunicativa e linguistica degli apprendenti, mentre nel task n.3 i
materiali possono facilmente nascondere difficoltà di tipo culturale o lessicale che possono falsare
gli esiti.
E’ probabile che con maggiore attenzione ed esperienza questi rischi si sarebbero potuti prevedere,
ma, poiché credo che dagli errori si possa imparare, ritengo che un lavoro di condivisione tra
colleghi sarebbe veramente utile ed auspicabile.
Concludendo la mia analisi di questo caso posso affermare che questo studio è stato per me molto
interessante perché mi ha dato lo stimolo di sperimentare un modo diverso di guardare agli errori
dei miei alunni, meno colpevolizzante nei confronti del mio lavoro e più valorizzante della fatica
degli alunni.
ALL. 3
TRASCRIZIONE TASK N.2
La parte considerata viene evidenziata. Jo è una ragazza ghanese di 15 anni, in Italia da 5 mesi Che: Bicchiele # è #blu Jo: E poi ? Che: e poi ## piatti è bianco Jo: piatti è bianco #ai # poi? Che: signola e bambini capel# signola e bambini capelli gialo Jo: signora capello gialo e bambini gialo ? tuto gialo? Che: no # signore no gialo # signore no gialo Jo: bambini capello gialo? Che: capello no gialo Jo: chi capello gialo? Che: capelli no gialo # capelli signola è blu bambino è rosso Jo: mamma mia, ha detto gialo # oh, che cosa ? lui capello che cosa colori? rosso? Che: io dile capelo Jo: bambino lui bambino che cosa colori? Che: losso # Jo: E poi? Che: poi # signole, signola loro man # loro penna # penna gialo # Jo: pena non c’è # pane # cosa mangia? # Che: mangialee Jo: gialo? Che: sì Jo: tutto giallo? Che : no # non tuto gialo Jo: così ? così mangio? Che: sì # no tuto gialo # aspetta # un po’ losso Jo: dove? Che: centro Jo: centro?rosso o giallo ? Che: rosso # un po’ Jo : un po’ rosso e tutto gialo? Che: sì # finito? Jo: no, aspetta ‘n attimo! Che: poi cestino # Jo: cestino dove? Che: cestino # Jo: cestino? Che: palma Jo: cestino#palma # Jo: che cosa palma? Che: cuore palma Jo: che colore? # (intervento di una compagna che aiuta a colorare : c’è colore palma qua? (mostrando pastelli) si dice marrone no palma !) Che: mallone #sì # cestino tu guarda banana Jo: banana che colore? Che: gialla
Jo: poi? Che: tu guarda # mela # piccolo # rosso Jo: cosa? mela # piccolo # rosso # poi? Che: finito? Jo: colore di cestino tutto marrone? Che: tutto mallone fuori # fuori tutto mallone Jo: poi? Che: alancia… Jo: arancia che colori? Che: alancia # è # arancione Jo: OK Che: finito? Jo: sì Che: signore # bambini panta#loni ? # blu Jo: pantaloncini che colore? Che: blu Jo: va bene blu Che: banco e sedia # mallone Jo: tutto marrone? Che : sì, tutto mallone ## finito? Jo:sì Che: terra # tutto verde Jo: terra è verde? Che : no terra # erba è verde ## finito? Jo: sì Che: cielo è blu Jo: cielo è blu che cosa ? cielo dove? Che: cielo è sopra sopra sopra Jo: dov’è cielo? Che: cielo è sopra Jo: dov’è cielo? io non so cielo Che: cielo è su ( e indica) Jo: aah ### cosa colore sono albero? Che: verde ## finito? Jo: sì # cosa colori di torta ? Che: torta # bianco # sopra # uno # quattlo # rosso Jo: parla bene! tu no parla bene Che: quattlo ciliegio Jo: cos’è ciliegio? (Che. su invito dell’insegnante disegna alla lavagna una ciliegia ) Che: ciliegio torta sopra losso Jo: aspetta Che: torta è bianco # torta sopra # ciliegie è losso Jo: cosa colori di la # torta sulla piatti? Che: torta bianco Jo: cappello di la ragazza #cosa colori di questo ragazza # colori di capello? Che: ragazza? capello ? signora blu Jo: tutto blu? Che: sì Jo: che cosa colori di la ragazza questo vestiti ? Che: questa è losso
Jo: che cosa colori di la signore cappello ? cosa colori di signore cappello? Che : ####cappello è viola Jo: viola? tutto viola? Che: sì, cappello è mallone Jo: cappello è viola ! capelli marrone ! Jo: bambini capelli? Che: bambini capelli gialo # Jo: gialo? Che: bambini #scarpa è gialo Jo: bambini # questo# ? Che: bambini è scarpa Jo: no questo #maglione? #maglietta Che: bianco Jo: bambini # Pollo? Che: mallone chialo Jo: copet #coperto ( suggerimento dell’insegnante: Tovaglia a righe )Che colore è tovaglia ? Che: lossa (sugg. insegnante : le righe sono rosse) Jo : viso di signore Che: bianco….no rossa (sugg.ins.:rosa) Jo:la vestiti di ragazza colore? (sugg. ins. :la maglietta) Jo: la maglietta di signore ? Che: bianco? Jo:la capelli di signora? Che: signora capelli gialo # signora è gona rossa # no verde Jo: signora viso? Che: viso è rosso rossa (sugg.ins.: rosa) Jo: la vestita di signora? Che: arancione Jo: tu ha detto bianco
ALL.4 Scheda per l’analisi di un campione di interlingua orale (con indicazioni per la descrizione di specifiche caratteristiche diagnostiche) TASK:N.2 Data: 4/3/2009 Studente: Jo Classe: 2°media
Competenza comunicativa
Fluenza - esitazioni - autocorrezioni
Fluenza limitata Parecchie esitazioni e autocorrezioni
Efficacia comunicativa - connettivi - attenzione al contesto e al genere
testuale
Non sempre efficace la comunicazione, non evita fraintendimenti C’è attenzione al contesto
Competenza morfosintattica
Sistema nominale Morfologia di nome e aggettivo
- C’è alternanza di singolare/plurale nei nomi?
- C’è alternanza di singolare/plurale negli aggettivi?
Uso indifferente del numero (colore/i, capello/i, bambino /i) Non c’è alternanza
Costruzione di sintagmi nominali - C’è accordo nei sintagmi
singolari?
- C’è accordo nei sintagmi plurali?
“Tutto giallo”, “terra verde”, “tutto marrone” sembrano forme basiche. Compaiono “la torta” e “la ragazza”, ma anche “la signore” e “la vestiti” (che evolve in “ la vestita” dopo il suggerimento dell’insegnante “la maglietta”) Si nota una iniziale ricerca di regolarità No (“sulla piatti” “la capelli”)
Pronomi - pronomi tonici soggetto
- pronomi atoni oggetto
- pronomi atoni compl. indiretto
- posizione dei pronomi - pronomi combinati
Compaiono “io”-“tu”-“lui” Mancano Mancano I pronomi si trovano in posizione iniziale fortemente marcata (soprattutto “lui”) Mancano
Sistema verbale Coniugazione del verbo
- Il verbo è flesso? - Come?
o Alcune persone o Tutte le persone
No,viene usato in forma basica (“è”, “c’è”,”sono”), e in frasi formula : “aspetta”, “tu no parla bene”,” io non so”
Tempi, aspetti e modi del verbo - Quali tempi usa?
o Presente, imperativo o Participio passato o Passato prossimo o Imperfetto o Congiuntivo o Condizionale
Presente indicativo e imperativo Passato prossimo “tu ha detto”
Sintassi Subordinate
- causali - temporali - finali - ipotetiche - concessive
Manca la subordinazione
Ordine delle parole in diversi tipi di costruzioni
- soggetto post-verbale - dislocazioni (il libro non l’ho visto) - negazione - focalizzatori (anche, solo) - avverbi di tempo
Anticipazione del complemento di specificazione (“che cosa colori di la ragazza questo vestiti ?”) possibile calco dall’inglese No-Non “tu no parla bene”-“Non c’è”
Competenza lessicale
Varietà, ricchezza, appropriatezza
Lessico limitato (non conosce “cielo”-ciliegia – tovaglia-maglietta)
Strategie comunicative
cerca conferme e tenta di indicare il disegno contro le regole
ALL.5 TRASCRIZIONE TASK N.3
Bussi e Pippo## la#lavars#lavo? i fiori e Bussi e Pippo#mett# metti? i fiori e# lascia? metti sulla tavolo e va a dormire, va a dormire #va a dormire #in suoi camera e in mattina quando la# Eh come si chiama questo animale? (sugg.ins.:gallo) quando il gallo suona # loro vano a guardare i fiori e fiori sulla tavola #caduti
TRASCRIZIONE TASK N.4
Parola da far indovinare : PRANZO Parole taboo : COLAZIONE-CENA-MANGIARE-INVITARE-TAVOLA Io faccio cena con i miei amici con# Noi facciamo la cena con i nostri amici quando sono ora di cena. Quando io vado a scuola noi mangiamo la pizza quando sono l’ora di merenda. Parola da far indovinare : BICCHIERE Parole taboo : ACQUA-VETRO-TAVOLO-PIATTO-BERE Quando sono tornata a lavoro, è stanca e io # prima fare la doccia # prima fare la doccia e # cucina per cena e # quando cena è pronto io mangio con la mia famiglia e # noi # sete # bevo l’aranciata con il…..
ALL.6 Scheda per l’analisi di un campione di interlingua orale (con indicazioni per la descrizione di specifiche caratteristiche diagnostiche) TASK N.3 Data: 3/6/2009 Studente: Jo Classe: 2° media
Competenza comunicativa
Fluenza - esitazioni - autocorrezioni
Fluenza limitata con molte esitazioni e autocorrezioni soprattutto nella scelte delle forme verbali “## la#lavars#lavo?” per “annaffiano” e “#mett# metti?”per “colgono”
Efficacia comunicativa - connettivi - attenzione al contesto e al genere
testuale
Sufficiente Connettivi temporali “quando”-“prima”
Competenza morfosintattica
Sistema nominale Morfologia di nome e aggettivo
- C’è alternanza di singolare/plurale nei nomi?
- C’è alternanza di singolare/plurale negli aggettivi?
Mancano contesti obbligatori Idem
Costruzione di sintagmi nominali - C’è accordo nei sintagmi
singolari?
- C’è accordo nei sintagmi plurali?
Compaiono un accordo articolo-nome :“il gallo” e un accordo nome aggettivo :“ questo animale” Compaiono un accordo articolo-nome :”i fiori” e un accordo nome participio:”fiori…caduti”
Pronomi - pronomi tonici soggetto
- pronomi atoni oggetto
- pronomi atoni compl. indiretto
- posizione dei pronomi - pronomi combinati
Compare “loro” Non compaiono altri pronomi
Sistema verbale Coniugazione del verbo
- Il verbo è flesso? - Come?
o Alcune persone o Tutte le persone
Si evidenziano incertezze e confusioni nella flessione del verbo accanto ad alcune forme corrette (“si chiama” “suona” )
Tempi, aspetti e modi del verbo - Quali tempi usa?
o Presente, imperativo o Participio passato o Passato prossimo o Imperfetto o Congiuntivo o Condizionale
Presente indicativo Infinito preceduto da “a”
Sintassi Subordinate
- causali - temporali - finali - ipotetiche - concessive
Compare una subordinata temporale “quando il gallo suona loro vano”
Ordine delle parole in diversi tipi di costruzioni
- soggetto post-verbale - dislocazioni (il libro non l’ho visto) - negazione - focalizzatori (anche, solo) - avverbi di tempo
No
Competenza lessicale
Varietà, ricchezza, appropriatezza
Il lessico conosciuto è comune per cui la mancata conoscenza di termini come “annaffiare” e “cogliere”ha creato disorientamento, mentre l’alunna ha chiesto aiuto per il nome “gallo” e ha cercato sostituti dei verbi “cantare” e “appassire”
Strategie comunicative
Ha cercato conferme con la forma interrogativa e ha chiesto aiuto
ALL.7
ALL.8 Scheda per l’analisi di un campione di interlingua orale (con indicazioni per la descrizione di specifiche caratteristiche diagnostiche) Data: 5/6/09 Studente: Jo Classe: 2°media
Competenza comunicativa
Fluenza - esitazioni - autocorrezioni
Dopo un ripensamento iniziale la prima parte abbastanza scorrevole. La seconda contiene diverse esitazioni, ma non autocorrezioni
Efficacia comunicativa - connettivi - attenzione al contesto e al genere
testuale
Discreta efficacia Uso di connettivi temporali “quando”,”prima” Adeguata
Competenza morfosintattica
Sistema nominale Morfologia di nome e aggettivo
- C’è alternanza di singolare/plurale nei nomi?
- C’è alternanza di singolare/plurale negli aggettivi?
Mancano contesti obbligatori Idem
Costruzione di sintagmi nominali - C’è accordo nei sintagmi
singolari?
- C’è accordo nei sintagmi plurali?
C’è accordo tra articolo e nome femminile (“la cena”-“la pizza”-”l’ora”-“la doccia”- -“l’aranciata”) e in ”la mia famiglia” l’accordo si estende all’aggettivo possessivo C’e accordo tra articolo nome e aggettivo (“i miei amici”-“i nostri amici”)
Pronomi - pronomi tonici soggetto
- pronomi atoni oggetto
- pronomi atoni compl. indiretto
- posizione dei pronomi - pronomi combinati
“io”-“noi” Non ci sono altri pronomi
Sistema verbale Coniugazione del verbo
- Il verbo è flesso? - Come?
o Alcune persone o Tutte le persone
Il verbo è flesso alla prima persona singolare e plurale(“io faccio”-“noi facciamo”- “io mangio”- “mangiamo”-“ bevo”-“sono tornata”). Rimangono incertezze nelle terze persone (“sono l’ora “) e un infinito usato come indicativo(“prima fare”).
Tempi, aspetti e modi del verbo - Quali tempi usa?
o Presente, imperativo o Participio passato o Passato prossimo o Imperfetto o Congiuntivo o Condizionale
Presente Passato prossimo “sono tornata”
Sintassi Subordinate
- causali - temporali - finali - ipotetiche - concessive
Compaiono diverse subordinate temporali ( quando io vado a scuola noi mangiamo…quando )
Ordine delle parole in diversi tipi di costruzioni
- soggetto post-verbale - dislocazioni (il libro non l’ho visto) - negazione - focalizzatori (anche, solo) - avverbi di tempo
No
Competenza lessicale
Varietà, ricchezza, appropriatezza
Lessico semplice
Strategie comunicative
No