LA SEMPLIFICAZIONE DI UN TESTO SCRITTO IN AMBITO … · 2017-02-08 · Comprensione generale testo...

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LA SEMPLIFICAZIONE DI

UN TESTO SCRITTO IN

AMBITO SCOLASTICO

Alessandra Korner

Università Cattolica di Milano

Alessandra.korner@unicatt.it

�Dove ci troviamo? In un contesto di

classi plurilingue

�Cosa necessitiamo? Un’adeguata

padronanza delle Cognitive

Academic Linguistic Proficiency

(CALP)

�A cosa serve? A rendere autonomi i

nostri studenti di fronte ai testi

BICS: Basic Interpersonal

Communication Skill

Abilità Comunicative

Interpersonali di Base

�Problema linguistico visibile

�Capacità di interagire verbalmente in attività

contestualizzate

�Tempi di acquisizione: da 4 mesi a 1/2 anni

CALP: Cognitive Academic

Language Proficiency

Abilità Linguistica Cognitivo

Accademica

�Problema linguistico meno evidente

�Abilità linguistica linguistiche per le attività a

bassa contestualizzazione

�Tempi di acquisizione: dai 3 ai 7 anni

Esigenti dal punto di vista cognitivo

Poco esigenti dal punto di vista cognitivo

Quadrante di Cummins

Legati al

contesto

(concreti)

Indipendenti dal

contesto

(astratti)

A

B C

D

Quadro Comune Europeo di Riferimento per

le lingue (QCER)da A.A.V.V(2002).- La Nuova Italia- Oxford,Firenze

Comprensione generale testo scritto

A1: E’ in grado di comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo

nomi sconosciuti, parole ed espressioni elementari ed eventualmente

rileggendo

A2: E’ in grado di comprendere testi brevi e semplici che contengono

lessico ad altissima frequenza; testi formulati nel linguaggio che ricorre

nella vita quotidiana

B1: E’ in grado di leggere testi fattuali semplici e lineari su argomenti che

si riferiscono al suo campo di interesse.

B2: E’ in grado di leggere in modo autonomo testi con diversi scopi . Ha

un patrimonio lessicale ampio che attiva nella lettura; può incontrare

difficoltà con espressioni idiomatiche.

La semplificazione a scuola

• è importante eliminare dai libri di testo gli ostacoli alla

comprensibilità che non rispondono a criteri di funzionalità

• molti studenti della scuola dell’obbligo soffrono di

problemi di apprendimento

INOLTRE, la presenza di studenti stranieri fa nascere un

terzo tipo di semplificazione, con caratteristiche peculiari:

• si tratta qui di svantaggio linguistico (non cognitivo)

momentaneo

DUNQUE: l’obiettivo non è solo il passaggio di

un’informazione, ma il superamento di un deficit

(linguistico)

I “problemi” dei bambini stranieriCondizioni che determinano la comprensione di un testo:

competenza linguistica

competenza cognitiva (p. es. legata all’età)

conoscenza enciclopedica

Il bambino straniero:

Scarsa competenza linguistica

A volte il deficit linguistico può causare problemi a livello

cognitivo

Enciclopedia non coincidente con quella della società di arrivo

� aumentare la base dei riferimenti al contesto

� rendere più comprensibile la forma linguistica

� esplicitare i riferimenti alle conoscenze condivise

SEMPLIFICAZIONE E

FACILITAZIONE DEI TESTI

Sono tecniche che nascono da due esigenze

differenti:

La necessità per uno studente straniero di studiare la

storia o la letteratura italiana in una lingua a lui

estranea

La voglia da parte dell’insegnante di sottoporre

materiale autentico ai propri discenti (articoli di

quotidiani; brani tratti da romanzi e novelle)

SEMPLIFICARE

Vuol dire realizzare di testi a elevata

comprensibilità, “testi che, per scelte

lessicali, struttura sintattica e

organizzazione dei contenuti, risultino

facilmente comprensibili” per uno

specifico destinatario (Pallotti 2000)

SEMPLIFICAZIONE =

RISCRITTURA

Semplificare un testo significa

riscriverlo utilizzando un

linguaggio più adatto alle

competenze linguistiche

dell’apprendente

RACCOMANDAZIONI

�Attento lavoro di analisi e di comprensione del testo

�Pensare in modo chiaro

�Calibrare di volta in volta il testo sui progressi degli

alunni

�Promuovere e stimolare progressi degli alunni (il testo

semplificato come stimolo per accedere al testo originale)

�Proporre il testo semplificato insieme al testo originale

AIUTARE CON IL PARATESTO

�Divisione in paragrafi: struttura concettuale del testo,

gerarchia delle informazioni per rendere “visibile” la

struttura concettuale del testo

�Titoli: devono costituire un’anticipazione sul

contenuto del testo � proposizione completa, non titoli

ambigui o giochi di parole oscuri

�Glossario per parole nuove e/o termini tecnici

�Immagini come rinforzo alla comprensione

�Nozioni-chiave in evidenza (grassetti)

STRUTTURA LOGICO-

CONCETTUALE

1. Verificare che esista una connessione

logica fra ogni concetto e quello che lo

segue; in caso contrario chiedersi quali

sono le informazioni che l’autore sta

dando per scontate e integrarle

STRUTTURA LOGICO-

CONCETTUALE

2. Sforzarsi di evidenziare tutte le affermazioni

che si basano su assunti impliciti di natura

culturale Questi assunti dovranno essere

esplicitati e integrati nella scaletta

Per evitare di interrompere la linearità del testo,

queste informazioni potranno essere poste in

nota o fornite in apposite schede integrative

STRUTTURA LOGICO-

CONCETTUALE

3. Eliminare le parti superflue

La brevità è una delle norme fondamentali e si

applica a tutte le unità linguistiche: la parola, la

frase, il testo stesso

La semplificazione si potrebbe spingere fino a

livelli molto avanzati e potrebbe richiedere un

intervento anche sui contenuti

STRUTTURA LOGICO-

CONCETTUALE

4. Riordinare gli argomenti seguendo un

criterio logico chiaro, per esempio

procedendo dal generale al particolare,

dalle informazioni principali a quelle

secondarie o, nel caso di un testo narrativo,

rispettando l’ordine cronologico

LESSICO

• Parole + brevi, di uso comune, concrete

• Verbi semplici al posto di locuzioni verbali

• Sostituire verbi denominali o aggettivali con

perifrasi verbali

• Sostituire i termini tecnici con parole di uso

comune o spiegare il tecnicismo

• Evitare l’uso del linguaggio figurato

MORFOLOGIA VERBALE

• Sostituire il passato remoto con il passato prossimo o

con il presente storico

• Usare al posto del futuro il presente accompagnato da

una determinazione di tempo che ne chiarisca la funzione

• Sovra-estendere l’indicativo anche ai casi in cui

l’italiano formale raccomanda il congiuntivo (dove

possibile… altrimenti dire in modo diverso utilizzando

l’indicativo)

• Sostituire il gerundio e il participio con forme verbali

esplicite.

SINTASSI

• Usare frasi brevi di 20-25 parole massimo

• Preferire la coordinazione e/o la giustapposizione

delle frasi

• Evitare gli incisi, le frasi incassate, le parentesi ecc.

• Preferire frasi affermative, forma attiva, forme personali

• Usare l’ordine canonico SVO

ORGANIZZAZIONE

TESTUALE

• Distribuzione del carico informativo:

1 frase �1 micro-unità concettuale

• Ripetizioni: utilizzare lo stesso referente

(evitare sostituendi)

• Discorso riportato: preferire il discorso diretto

• Connettivi �

I CONNETTIVI

• Usare i connettivi verificando attentamente che

fra le due proposizioni esista di fatto la relazione

logica espressa dal connettivo scelto

• Evitare connettivi ambigui

• Sostituire i connettivi più complessi e meno noti

con quelli di largo uso anche nel parlato

• Preferire i connettivi che reggono l’indicativo o

l’infinito a quelli che reggono il congiuntivo

Ma il nostro vero obiettivo è rendere il

nostro apprendente autonomo di fronte

ad un testo

Proponendogli solo testi semplificati lo

agevoliamo ma non gli forniamo le

competenze per poter svolgere il lavoro in

autonomia

Il passaggio successivo sarà quindi la

FACILITAZIONE

FACILITARE

Vuol dire predisporre il testo di

“elementi facilitanti di supporto”,

che non modificano il testo ma ne

favoriscono la lettura e quindi la

comprensioneBertocchi 2002

Nel processo di

FACILITAZIONE TESTUALE il

testo viene quindi corredato di

elementi di supporto che ne

favoriscono la comprensione e ne

“facilitano” appunto la

comprensione

QUALI SONO NELLO

SPECIFICO QUESTI

ELEMENTI DI SUPPORTO?

�SCHEMI

�MAPPE CONCETTUALI

�INTERVENTI GRAFICI E

TIPOGRAFICI (aumento del

carattere; diversa disposizione del

testo nella pagina scritta)

L’inserimento di materiali

autentici nei programmi di studio

è stato riservato per molti anni

agli ultimi stadi

dell’apprendimento,

quando gli studenti avevano già

raggiunto un buon livello di

conoscenza linguistica

COME FARE?

•RIDURRE il testo, eliminando le parti

superflue e gli incisi

•Non sempre però riassumere significa

semplificare; spesso infatti per rendere

più fruibile un testo bisogna RIPETERE

e PARAFRASARE concetti già espressi

•Costruire FRASI BREVI (Max. 20

parole)

Utilizzare esclusivamente frasi

COORDINATE ed evitare le subordinate

Prestare particolare attenzione al

LESSICO, utilizzando solo termini

appartenenti al VOCABOLARIO DI

BASE del nostro apprendente.

Evitare i SINONIMI, reiterando più e più

volte i soggetti

• Evitare i MODI DI DIRE e le

ESPRESSIONI IDIOMATICHE

• Evitare le FORME IMPERSONALI

dei verbi: si dice, si pensa

• Rispettare l’ORDINE STANDARD

della frase:

S V O

INOLTRE

PRESENTARE TESTI

BREVI

CHE NON VENGANO

RESPINTI A PRIMA

VISTA

Un testo lungo, per quanto

divertente o interessante

possa essere, risulterà di primo

impatto sicuramente negativo

poiché i discenti saranno

scoraggiati alla vista della

pagina “piena di parole”

AIUTARE LO

STUDENTE

ATTRAVERSO IL

PARATESTO

CON

�GLOSSE

• SEMANTICHE: sinonimi; antonimi; perifrasi

• OSTENSIVE: immagini

�MAPPE CONCETTUALI

�INTERVENTI GRAFICI E TIPOGRAFICI:

• aumento del carattere

• diversa disposizione del testo nella pagina

scritta

SCEGLIERE TESTI

PSICOLOGICAMENTE

RILEVANTI PER I

NOSTRI STUDENTI

Un materiale poco motivante

oppure non adeguato alle

abilità degli allievi, e cioè

troppo difficile o troppo facile,

può intralciare il

raggiungimento delle mete e

degli obiettivi prefissati

Strategie di facilitazione

PRE-LETTURA

• Elicitazione delle conoscenze pregresse

(brainstorming): valorizzare conoscenze, stimolare

curiosità, individuare saperi condivisi

• Attivazione del sistema d’attese: apparato

iconografico, scansione paratestuale, parole chiave

(expectancy grammar)

Strategie di facilitazione

LETTURAScopi diversi (senso globale, termini tecnici, ricerca di poche informazioni precise,

ecc.)

Modi diversi:

Lettura orientativa (skimming: lettura veloce per cogliere il senso globale)

Lettura esplorativa (scanning: lettura selettiva, alla ricerca di parole-chiave)

Lettura intensiva

Lettura studio

Lettura sintesi

Utilità lavoro di gruppo

Attività possibili: Trovare un titolo al testo

Associare una frase a ciascun paragrafo

Abbinare immagini al testo

Inserire domande durante la lettura del testo

Evidenziare le parole-chiave

Fornire il testo a pezzi

Strategie di facilitazione

POST LETTURAAlcune tecniche di verifica:

Domande aperte o chiuse

Vero o falso

Domande a scelta multipla

Griglie da compilare

Cloze

Transcodificazione

Rendere i contenuti autonomi dal contesto:

Mappe concettuali

Scaletta

Sintesi scritta

Esposizione orale

Tema