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WEBINAR – 8 marzo 2017

Dott.ssa Patrizia Franchini

TELEMATIC SRL

LA SEZIONE 3DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

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Dott.ssa Patrizia Franchini

Area Regulatory

Ing. Maria Luisa Visconti

Area Regulatory

33

QUESTION&ANSWER

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LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

• Regolamenti: 2015/830 e REACH1907/2006

• Come il programma applica la normativa

• Funzione di controllo per la Sezione 3

DI COSA PARLEREMO

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LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

• Regolamenti: 2015/830 e REACH 1907/2006

• Come il programma applica la normativa

• Funzione di controllo per la Sezione 3

DI COSA PARLIAMO:

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Il Regolamento (UE) 2015/830 impone i contenuti della sottosezione 3.1 e

sottosezione 3.2, rispettivamente se si tratta di una Scheda di Sicurezza

di una sostanza o di una miscela.

• Definizione di sostanza, secondo il Regolamento REACH, Art. 3:

• Definizione di miscela, secondo il Regolamento REACH, Art. 3:

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LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

• Regolamenti: 2015/830 e REACH 1907/2006

• Come il programma applica la normativa

• Funzione di controllo per la Sezione 3

DI COSA PARLIAMO:

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SCHEDA DATI DI SICUREZZA

DI UNA SOSTANZASottosezione 3.1

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1. SINGOLA SOSTANZA: è richiesta solo l’identità chimica del

principale costituente e le eventuali impurezze che incidono sulla sua

classificazione.

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La classificazione

finale, alla sezione

2, è ripresa dal

componente

principale, senza

nessun calcolo

OBBLIGATORIE:

Nome; Cas; CE;

Index;

N. Registrazione

NON OBBLIGATORIE:

Concentrazione;

Classificazione

Attenzione: questo tipo di prodotto va usato solo per elaborare la SDS della sostanza, non come materia prima di

miscele!

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2. SINGOLA SOSTANZA: composta da più tipi di molecole tra cui

nessuna prevalente. Devono essere citati i vari costituenti pericolosi che

contribuiscono alla classificazione della sostanza.

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OBBLIGATORIE:

Nome; Cas; CE;

Index;

N. Registrazione

NON OBBLIGATORIE:

Concentrazione;

Classificazione

La

classificazione

finale, alla

sezione 2,

deriva da

calcolo.

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3.SOSTANZA IN SOLUZIONE: deve essere citata solo l’identità

della sostanza disciolta con relativa concentrazione. La

sostanza citata presenta la Nota B in classificazione

(Help presente nel pannello)

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OBBLIGATORIE:

Nome; Cas; CE;

Index;

N. Registrazione

NON OBBLIGATORIE:

Concentrazione;

Classificazione

La

classificazione

finale, alla

sezione 2,

deriva da

calcolo.

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SCHEDA DATI DI SICUREZZA

DI UNA MISCELASottosezione 3.2

18

19

OBBLIGATORIE:

Nome; Cas; CE; Index;

N. Registrazione;

concentrazione o

intervalli di

concentrazione;

classificazione.

NON OBBLIGATORIE:

% di elemento metallico; %

cloro attivo; note di

classificazione; fattori M.

La

classificazione

finale, alla

sezione 2,

deriva da

calcolo.

20

Cosa cambia alla sezione 3.2 di

una miscela non pericolosa

dalla sezione 3.2 di una

miscela pericolosa

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>= 0,1% o Le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT);

molto persistenti, molto bioaccumulabile (vPvB) anche se

non classificate.

In questo altro specifico caso deve essere riportato il

motivo per cui la sostanza viene citata “Sostanza vPvB

non classificata.

o oppure se incluse nella Candidate List

>= 1% in peso o classificate per i pericoli per la salute o per l’ambiente;

o aventi un valore di TLV OEL Comunitario, anche non

classificate. In questo specifico caso occorre riportare il

motivo per cui la sostanza viene citata “Sostanza avente limite

di esposizione sul posto di lavoro”;

Scheda dati di sicurezza miscela non pericolosa

In Sezione 3 devono essere elencate le seguenti sostanze:

VEDIAMO ANCHE L’ARTICOLO 31 DEL REGOLAMENTO REACH!!!

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COSA DICE IL REGOLAMENTO REACH?

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Cogliamo l’occasione per informarvi che è stata pubblicata

una nuova direttiva europea (Direttiva 2017/164) che

aggiorna i limiti d’esposizione nei luoghi di lavoro di alcune

sostanze.

Questa direttiva è consultabile nel nostro sito e la sua

applicazione è disponibile dalla versione 9.4 di EPYplus.

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>= 0,1% per o Tossicità acuta, categorie 1,2 e 3;

o Sensibilizzazione delle vie respiratorie e Sensibilizzazione Cutanea;

o Mutagenicità delle cellule germinali, di categoria 1A e 1B;

o Cancerogenicità di categoria 1 A, 1B e 2;

o Tossicità per la riproduzione, Categoria 1A, 1B e 2 ed effetti sulla lattazione o attraverso la lattazione;

o Pericolosità per l’ambiente acquatico – Tossicità acuta, categoria 1;

o Pericolosità per l’ambiente acquatico – Tossicità cronica, categoria 1;

o Pericolosità per lo strato di ozono

Tossicità specifica per gli organici bersaglio esp. singola e ripetuta STOT SE e RE, categoria 1 e 2, (VI ATP)

>= 0,1% per o Le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT); molto persistenti, molto bioaccumulabile (vPvB);

o oppure se incluse nella Candidate List

> = 1% per o Tossicità acuta, categoria 4;

o Corrosione con tutte le categorie, categoria 1, 1A, 1B, 1C;

o Irritazione della pelle, categoria 1;

o Gravi danni oculari e irritazione oculare, categoria 1e 2;

o Mutagenicità delle cellule germinali, di categoria 2;

o Pericoloso per l’ambiente acquatico – Tossicità cronica, categoria 2,3,4

> = 10% per o Tossicità in caso di aspirazione

Miscela pericolosa:

devono essere elencate le sostanze (classificate per la salute o per l’ambiente)

con concentrazione singola.

Oltre a queste…

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…devono essere citate anche:

a) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al più basso dei loro limiti specifici di classificazione, se li hanno;

b) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al valore soglia generico ricalcolato in base ad un eventuale valore di fattore M acuto o cronico;

c) le sostanze aventi un valore di TLV OEL Comunitario, indipendentemente dalla loro quantità in formula;

d) le sostanze sensibilizzanti se superano il loro limite di scatenamento, fissato allo:

- 0,1% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1 e 1B;

- 0,01% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1A.

E’ bene ricordare che per le sostanze, aventi limite specifico per la sensibilizzazione inferiore allo 0,1% il limite dello scatenamento è fissato a 1/10 di questo limite.

26

…devono essere citate anche:

a) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al più basso dei loro limiti specifici di classificazione, se li hanno;

b) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al valore soglia generico ricalcolato in base ad un eventuale valore di fattore M acuto o cronico;

c) le sostanze aventi un valore di TLV OEL Comunitario, indipendentemente dalla loro quantità in formula;

d) le sostanze sensibilizzanti se superano il loro limite di scatenamento, fissato allo:

- 0,1% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1 e 1B;

- 0,01% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1A.

E’ bene ricordare che per le sostanze, aventi limite specifico per la sensibilizzazione inferiore allo 0,1% il limite dello scatenamento è fissato a 1/10 di questo limite.

27

…devono essere citate anche:

a) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al più basso dei loro limiti specifici di classificazione, se li hanno;

b) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al valore soglia generico ricalcolato in base ad un eventuale valore di fattore M acuto o cronico;

c) le sostanze aventi un valore di TLV OEL Comunitario, indipendentemente dalla loro quantità in formula;

d) le sostanze sensibilizzanti se superano il loro limite di scatenamento, fissato allo:

- 0,1% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1 e 1B;

- 0,01% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1A.

E’ bene ricordare che per le sostanze, aventi limite specifico per la sensibilizzazione inferiore allo 0,1% il limite dello scatenamento è fissato a 1/10 di questo limite.

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…devono essere citate anche:

a) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al più basso dei loro limiti specifici di classificazione, se li hanno;

b) le sostanze aventi concentrazione pari o superiore al valore soglia generico ricalcolato in base ad un eventuale valore di fattore M acuto o cronico;

c) le sostanze aventi un valore di TLV OEL Comunitario, indipendentemente dalla loro quantità in formula;

d) le sostanze sensibilizzanti se superano il loro limite di scatenamento, fissato allo:

- 0,1% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1 e 1B;

- 0,01% per le sostanze sensibilizzanti di categoria 1A.

E’ bene ricordare che per le sostanze, aventi limite specifico per la sensibilizzazione inferiore allo 0,1% il limite dello scatenamento è fissato a 1/10 di questo limite.

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Esempio: CIT/MIT

Limite per lo scatenamento:

0,00015%. Da questa percentuale la

sostanza deve essere citata in sez. 3

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Personalizzazioni della sezione 3

Attenzione: le scelte delle opzioni impattano su tutti i prodotti, elaborati successivamente.

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LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

• Regolamentazione: 2015/830 e REACH

1907/2006

• Come il programma applica la normativa

• Funzione di controllo per la Sezione 3

DI COSA PARLIAMO

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Funzione di verifica del contenuto della sezione 3, ad opera

dell’utente.

33

…e tabelle di classificazione

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Dott.ssa Patrizia Franchini

TELEMATIC SRL

regulatory@epy.it

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…stiamo raccogliendo le

vostre domande