LA TARI PUNTUALE - Cosmo S.p.A. puntuale tributo Comma: 668 l. 147/2013: I comuni «misuratori»...

Post on 27-May-2019

214 views 0 download

transcript

LA TARI PUNTUALE

Veduta di Casale, Atlas of fortifications and battles, 1684

TARI: duplice conformazione:

• Tributo

• Corrispettivo

Tributo Corrispettivo

Regime entrate tributarie

Fuori campo IVA

Giurisdizione tributaria

Regime entrate patrimoniali

In campo IVA

Giurisdizione ordinaria

Comma 668 l. 147/2013

• Presupposto materiale: attivazione di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico”

• Presupposto regolamentare: espressa opzione per il corrispettivo

Comma 667 l. 147/2013Un Regolamento ministeriale fisserà criteri per la realizzazione:

• di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o

• di sistemi di gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio,

finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati”.

Quesiti:

• Quali sono i “sistemi” indicati dal co. 667?

• E’ attivabile il corrispettivo prima del regolamento ministeriale?

• La misurazione puntuale è compatibile con la TARI tributo?

Quali sono i “sistemi” indicati dal co. 667?

Sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico:

Linee-guida MEF TARES, punto 21

• misurazione della quantità conferita dal singolo:

• Quantità: peso o dato volumetrico purché traducibile in peso tramite idonei coefficienti di trasformazione;

• Misurazione totale o anche parziale, se tariffa frazioni differenziate = 0

Sistemi di gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio.

Non si comprende esattamente il contenuto della norma

Occorre attendere il regolamento.

Si può attivare il corrispettivo prima del regolamento ministeriale?

Non il sistema caratterizzato dai «correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio».

E’ attivabile invece la misurazione puntuale: la norma è sufficientemente chiara e dettagliata.

TARI puntuale tributo

Comma: 668 l. 147/2013: I comuni «misuratori» “possono con regolamento prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI”.

• Tributo attivabile anche con misurazione rilevante.

• Se «chi inquina paga» => “chi più inquina più paga”

• TARI tributo «a misura» conforme a DPR 158/1999

TARI puntuale tributo: vantaggi

• Normativa certa

• Maggiore libertà sul «peso» della quota a misura

• Normativa generale accertamento e riscossione TL

• Applicabilità sanzioni

TARI PUNTUALE: TARIFFEComma 651 l. 147/2013: si tiene conto DPR 158/1999

Artt. 5, co. 2, e 6, co. 2, DPR 158/1999: QV in funzione quantità rifiuti conferiti da singole utenze

Sistemi presuntivi (Kb e Kd) adottati da enti non ancora in grado di rilevare quantità individuali.

Dunque:

• prioritaria determinazione a misura

• in subordine determinazione presuntiva

E’ legittimo un sistema “misto”:

• QV calcolata (Kb, Kd)

• QV misurata (quantità conferita)

Sì, in quanto:

- normativamente preferibile solo presuntivo

- Più vicino a «chi inquina paga»

SISTEMA MISTO: VANTAGGI

• incentiva differenziazione rifiuti

• scoraggia comportamenti illegittimi o elusivi

• evita anomalo incremento tariffa variabile

COSTI VARIABILI

Q rifiuti indiff.Tariffa/kg

COSTI VARIA

BILI

Tariffa/kg

Q rifiuti indiff.

CV = T x Qi

Aumenta RD

Al crescere di % RD-decrescono CV a parità rifiuti prodotti-diminuisce Qi, su cui sono “caricati” CV-TV cresce più che proporzionalmente

Qi Qd RD% CT TV

120 80 40% 176 1,47

100 100 50% 170 1,70

80 120 60% 164 2,05

60 140 70% 158 2,63

40 160 80% 152 3,80

20 180 90% 146 7,30

Corretto minimo di conferimento su quota misurata?

• Si, perché tutto il tributo potrebbe essere calcolato in via presuntiva

Sono attivabili servizi “a richiesta”?

• Conferimenti a pagamento: es. verde, inerti da demolizione, teli pacciamatura, contenitori fitofarmaci: => rientra in sistema a misura;

• servizi individuali: contenitore dedicato con svuotamenti specifici, raccolta a chiamata rifiuti ingombranti: => parte variabile rapportata “al servizio fornito” (art. 3.2 DPR 158/1999)

Disciplina servizi a richiesta

• Costi computati a parte nel PEF

• Tariffe specifiche idonee a coprire relativi costi

• Rientrano in TARI tributo, perché sempre servizi di gestione rifiuti urbani (art. 1 e 2 DPR 158/1999); possibile anche come corrispettivo.

• E’ corrispettivo il conferimento di rifiuti speciali, perché non è gestione rifiuti urbani

MODELLI DI GESTIONE

DEL TRIBUTO

Art. 52, d.lgs. 446/1997Accertamento / riscossione tributi o entrate locali

Singolo comune

Gestione diretta

Gestioneassociata

• Convenzioni, • Consorzi, • Unione di comuni, • Comunità montana

Affidamentoa terzi:

• Imprese iscritte albo riscossori• Società mista soci albo riscossori• Società in house

Art. 1, co. 691, l. 147/2013

In deroga art. 52 d.lgs. 446/1997

i comuni possono affidare l’accertamento e la riscossione TARI, anche corrispettivo

ai soggetti che al 31.12.2013 era affidato il servizio di gestione dei rifiuti o l’accertamento e riscossione TARES

fino a scadenza del relativo contratto.

Costi gestione TARI

Previsti nel DPR 158/1999: CARC (Costi amministrativi

Accertamento, Riscossione e Contenzioso)

• devono essere inseriti nel PEF

• sono quantificati in base ai costi

• a carico utenti

• attribuiti al relativo gestore

CREDITI INSOLUTI

Linee-guida Tares:

• crediti esigibili => accantonamenti entro limiti fiscali di cui all’art. 106, co. 1, TUIR: 0,5% per anno valore nominale crediti, max complessivo 5% (all. 1, punto 2.1, DPR 158/1999);

• crediti inesigibili (art. 101 TUIR) => costi quando la perdita risulti da elementi “certi e precisi” e in ogni caso:– debitore assoggettato a procedure concorsuali o con

accordo di ristrutturazione dei debiti omologato;

– credito fino a 2.500 €, dopo sei mesi dalla scadenza;

– credito prescritto

D.l. 78/2015, conv. l. 125/2015

Inserisce nella l. 147/2013 il comma 654-bis:

Tra le componenti di costo vanno consideratianche gli eventuali mancati ricavi relativi acrediti risultati inesigibili con riferimento allatariffa di igiene ambientale, alla tariffaintegrata ambientale, nonché al tributocomunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)”.

DISCIPLINA INESIGIBILI

• Riporto inesigibili anche da entrate pregresse.

• Non da TARSU: non obbligo piena copertura costi.

• Possibilità spalmare su più annui inesigibili accumulati.

DISCIPLINA• Inesigibili sono «componenti di costo”:

– copertura obbligatoria

– possibili responsabilità contabili o verso il gestore.

• “crediti risultati inesigibili” - recupero ex post non ex ante in base ad andamento storico (Corte Conti Sicilia, par. 113/2016)

• Individuazione inesigibili = art. 101 TUIR.

PIANI FINANZIARI E

TARIFFE DI BACINO

Nota ANCI Emilia Romagna 29.04.2016

Solo attraverso PEF relativi al singolo comune il gettitodella tariffa garantisce la copertura integrale dei costidi riferimento.

Rischio di imputare costi di competenza di un Comunead altro Comune, anche costi amministrativi einesigibilità.

Rischio di tariffe più elevate di quelle necessarie allacopertura dei costi sostenuti per quel Comune.

Il Comune non può decidere autonomamente diapprovare tariffe per bacino sovracomunali.

Necessaria equivalenza tra costi ed entrate: riguarda il complesso dei costi della gestione di rifermento;

Ripartizione del costo tra le utenze: in base a principio “chi inquina paga” e al metodo normalizzato;

Non emerge alcun riferimento necessario aun ambito monocomunale.

PROFILI PROCESSUALI

Non esiste una illegittimità potenziale

Per agire in giudizio occorre avere un interesse effettivo, concreto e attuale, non ipotetico (art. 100 c.p.c.; art. 35, d.lgs. 104/2010).

E’ impossibile stabilire se un soggetto sia stato leso => Azione improponibile

PROFILI DI MERITOPrincipi normativi

• integrazione gestione dei rifiuti per superare frammentazione gestionale e conseguire adeguate dimensioni gestionali (art. 200, d.lgs. 152/2006)

• principio di parità di trattamento degli utenti a parità di condizioni (art. 97 Cost., art. 2597 c.c. e art. 2, comma 12, lett n), k, 481/1995);

• principio di buon andamento della PA (art. 97 Cost.): razionalità della scelta

Riferimento pluricomunale => valutazione:

• omogeneità servizi gestiti

• omogeneità situazioni di riferimento (infrastrutture, tipologia di insediamenti, ecc.)

• omogeneità costi operativi, d’investimento e amministrativi

• elementi che giustificano unicità PEF e tariffe;

NB Appaiono irrazionali tariffe diverse tra comuni con omogenea situazione gestionale.

CONCLUSIONE

Il principio di piena copertura

• può essere attuato e garantito a livello sovracomunale

• richiede adeguata e razionale motivazione della scelta operata

LA TARI PUNTUALE

Veduta di Casale, Atlas of fortifications and battles, 1684