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La tutela della sicurezza e della salute in ambito lavorativo
Dott.ssa Sabina Sernia Medico Competente Coordinatore Centro di Medicina Occupazionale
LO STRESS OCCUPAZIONALE: IL CONTRIBUTO DEL MEDICO COMPETENTE
Roma, 10/11/2010
Struttura Prevenzionistica Ateneo
RETTORE
Commissione Sicurezza
Delegato alla sicurezza
Ufficio Amministrativo della Sicurezza
Laboratorio Chimico
Per La Sicurezza
USPPUfficio Responsabile
Prevenzione e Protezione
E.Q.Esperto
QualificatoLaboratorio
Fibre e Polveri
Esperto BiologoCENTRO DI MEDICINA
OCCUPAZIONALE
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Centro di Medicina Occupazionale
Direzione e ambulatori Amministrazione AccettazioneServizi comuni , magazzini, guardiola
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Il CMO attualmente dispone di:
5 ambulatori attrezzati per visite di medicina del lavoro
1 ambulatorio oculistico
1 sala prelievi - medicheria
1 cabina silente per l’effettuazione di indagini audiometriche.
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CENTRO DI MEDICINA OCCUPAZIONALE
L’ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA SANITARIA
Le Unità Funzionali sono ripartite tra i Medici Competenti coordinati
dal Medico Competente Coordinatoresecondo una griglia che considera:
• la complessità dei rischi di esposizione
• il numero dei dipendenti “sorvegliati”
• le Unità Funzionali e le Unità Edilizie
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• Sorveglianza sanitaria di dipendenti ed “equiparati”
• Coordinamento e formazione degli APSA
• Gestione documentale SDL e flussi informativi con RSPP ed EQ
• Collaborazione alla stesura del DVR
• Collaborazione per l’istituzione del registro dei cancerogeni
COMPITI ISTITUZIONALI
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• Flussi informativi con gli uffici del personale
• Sopralluoghi negli ambienti di lavoro
• Istituzione delle cartelle sanitarie e di rischio
•Gestione Idoneità difficili con studio delle problematiche di interesse medico-legale
Ruolo e funzioni del Medico Competente Coordinatore Napoli 28 ottobre 2009
COMPITI ISTITUZIONALI
Pag.7Sabina SerniaRoma, 10/11/2010
COMPITI ISTITUZIONALI
• Sviluppo di una nuova cultura della sicurezza sul lavoro avvalendosi della collaborazione e del dialogo con quanti impegnati nella ricerca scientifica
• Valorizzazione degli aspetti di promozione della salute in particolare, diagnosi precoce delle malattie non correlate al lavoro, attraverso la sistematica comunicazione con il SSN
• Periodico aggiornamento scientifico e legislativo.
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Lo stress è il secondo problema di salute legato all'attività lavorativa riferito più frequentemente e colpisce il 22% dei lavoratori dei 27 Stati membri dell'UE (dati del 2005).
• Questo problema interessa quasi un lavoratore europeo su quattro.
LO STRESS AL LAVORO
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• Studi condotti da diversi autori fanno emergere che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress
• L’ OMS sostiene che- entro il 2020 la depressione diventerà la causa principale di inabilità al lavoro (Bruxelles, 21.02.2007.)
rif: http://osha.europa.eu/topics/stressrif: http://osha.europa.eu/topics/stress
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• Precarietà del lavoro
• Aumento del carico di lavoro e del ritmo di lavoro
• Scarso equilibrio tra lavoro e vita privata
• Innovazioni apportate alla progettazione, all’organizzazione e alla gestione del lavoro
• Elevate pressioni emotive esercitate sui lavoratori
• Violenza e molestie di natura psicologica.
PERCHE’ E’ UN PROBLEMA COSI’ AMPIO?
art. 28 Oggetto della valutazione dei rischiD.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e D.Lgs n. 106/2009
La valutazione dei rischi (…) deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004 (…),
entro il 1 agosto 2010. Prorogata successivamente al 31 Dicembre 2010
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STRESS - NORMATIVA
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Le attività devono essere realizzate attraverso la consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Art. 29 – MODALITA’ DI EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Sabina Sernia
RLS
MEDICO COMPETENTE
DATORE DI
LAVORO
RSPP
Il datore di lavoro effettua la valutazione
ed elabora il documento in
collaborazione con il responsabile del
servizio di prevenzione e protezione e il medico competente nei casi in
cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria
STRESS LAVORO-CORRELATO
Il D.Lgs. 81/08 e più recentemente il D.Lgs. 106/09 coinvolgono il
Medico del Lavoro su un
nuovo rischio trasversale-organizzativo,
il rischio stress lavoro correlato.
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ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 9 GIUGNO 2008
L’accordo, viene espressamente detto:
• non concerne la violenza• le molestie • lo stress post-traumatico• bensì esclusivamente lo stress lavoro-correlato.
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DEFINIZIONE DI STRESS LAVORO-CORRELATO
• Lo stress è una condizione, accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche, psichiche, psicologiche o sociali, che scaturisce dalla sensazione individuale di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative.
• Lo stress non è una malattia, ma una situazione prolungata di tensione che può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute.
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INDIVIDUAZIONE DI PROBLEMI DI STRESS LAVORO-CORRELATO
Potenziali indicatori aziendali di stress lavoro correlato :• assenteismo• elevata rotazione del personale• frequenti conflitti interpersonali• lamentele dai lavoratori• frequenti richieste di visite mediche straordinarie• indici infortunistici.
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ANALISI DEI FATTORI
1) INADEGUATEZZA NELLA GESTIONE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEI PROCESSI DI LAVORO:
• disciplina dell’orario di lavoro, grado di autonomia• corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i
requisiti professionali richiesti, carichi di lavoro, ecc….
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2) CONDIZIONI DI LAVORO E AMBIENTALI:
• esposizione a comportamenti illeciti,• esposizione a rumore, calore, sostanze pericolose,
ecc…
3) COMUNICAZIONE:
• incertezza in ordine alle prestazioni richieste• incertezza in ordine alle prospettive di impiego• incertezza in ordine ai possibili cambiamenti
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4) FATTORI SOGGETTIVI:
• tensioni emotive e sociali• sensazione di non poter far fronte alla situazione• percezione di mancata attenzione nei propri
confronti.
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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO
dovrebbe essere effettuata secondo il seguente percorso metodologico:
1) Individuazione delle attività che potrebbero esporre i lavoratori a rischio stress-lavoro correlato
2) Individuazione dei gruppi omogenei di lavoratori esposti (GOE) a rischio stress lavoro-correlato e selezione di un panel significativo di lavoratori
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3) Analisi del rischio stress lavoro-correlato, mediante questionario e focus group
4) Individuazione dei fattori di rischio stress lavoro-correlato presenti in azienda e predisposizione delle relative misure individuali e collettive
5) Elaborazione e consegna al datore di lavoro di un report finale.
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LE MISURE INDIVIDUALI E COLLETTIVE SONO FINALIZZATE A:
• Chiarire gli obiettivi aziendali e il ruolo di ciascun lavoratore
• Assicurare un sostegno adeguato da parte della dirigenza ai singoli individui e ai gruppi
• Conciliare responsabilità e potere di controllo sul lavoro
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• Migliorare la gestione dell’organizzazione, dei processi di lavoro, le condizioni lavorative e l’ambiente di lavoro.
• Accrescere la consapevolezza dei dirigenti e dei datori di lavoro e la conoscenza dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo, e/o per adattarsi al cambiamento
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STRESS LAVORATIVO E MOBBING
sono due elementi distinti anche se hanno punti di connessione. E' bene tuttavia tenerli separati.
1) Il mobbing implica una serie di atti volontariamente perpetrati da parte di superiori o colleghi nei confronti di uno o più lavoratori caratterizzati da abusi, angherie, vessazioni, umiliazioni, emarginazione, maldicenze, ecc.
Sabina Sernia
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2) Lo stress lavorativo è una condizione di disagio psico-fisico determinato del tutto o in parte da fattori di rischio presenti nell'ambiente e nell'organizzazione del lavoro.
Sabina Sernia
GLI EFFETTI DEL MOBBING SULLA SALUTE possono manifestarsi con intervalli di tempo variabili
e con sintomi semplici o complessi
• di natura prevalentemente fisica o psicosomatica a carattere aspecifico a tipo: tachicardia, gastropatia, colon irritabile, mialgie e dolori osteoarticolari, allergie, ecc.
• di natura psichica: ansia libera, agitazione, angoscia, fobie, tensione, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, disturbi del pensiero, disturbi dell’umore e disturbi del sonno; disturbi del comportamento alimentare, sessuale, relazionale
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ESPERIENZA PRATICA DEL CMO
dal 1998 sono afferiti al (CMO) casi di dipendenti che accusavano stress psicologico e conseguente disagio sul lavoro.
Questi casi sono stati risolti attraverso:
•Rapporto di fiducia tra il Medico Competente e il dipendente durante la visita clinica
Sabina SerniaRoma, 10/11/2010 Pag.28
•Sinergia tra colleghi specialisti in medicina del lavoro evitando disfunzionalità maggiori, spesso senza coinvolgere specialisti della psiche
•Preziosa collaborazione con l’ufficio del personale
•Conoscenza approfondita degli ambienti di lavoro e delle attività del lavoratore, anche attraverso i sopralluoghi negli ambienti di lavoro.
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CONCLUSIONI
In qualità di Medico Competente Coordinatore del Centro di Medicina Occupazionale auspico che il processo di valutazione del rischio stress lavoro-correlato avvenga secondo i criteri scientifici e con le competenze che da queste giornate sono scaturite.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione tutto il team medico e tecnico
del Centro di Medicina Occupazionale
Sabina SerniaRoma, 10/11/2010 Pag.30
“Non sono le tragedie che mandano l’uomo al manicomio, non la fine del suo amore, ma il laccio della scarpa che gli si spezza proprio
all’ultimo momento”.
Charles Bukowski
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