LA VIOLENZA SULLE DONNE. 25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza...

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LA VIOLENZA SULLE DONNE

25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza

contro le donne

Risoluzione ONU54/134 del 17 dicembre 1999

25 novembre 1960Uccisione nella

Repubblica DomenicanaDelle tre sorelle Marabal

In alcuni casi la violenza si accompagna alla povertà

Il 70% delle persone povere nel mondo appartiene al

sesso femminile

Povertà favorita da leggi discriminatorie

In alcuni paesi le donne non possono

•Ereditare •Essere imprenditrici•Essere intestatarie di conti correnti•Disporre di finanziamenti bancari

le più diffuse forme di violenza sulle donne •Violenza domestica•Pedofilia•Tratta •Mutilazioni genitali•Stupro di guerra

VIOLENZA DOMESTICA

Organizzazione Mondiale della Sanità

il 70% delle donne vittime di omicidi uccise dai loro partners maschili.

violenza domestica non soltanto fisica

Anche psicologica ed economica

In alcuni paesi ancora “proprietà” di un uomo

prima il padre, coadiuvato dai figli maschi

e poi il marito

violenze fisichePercosse

“acidificazione”

Qual è la situazione della violenza domestica

in Italia ?

Per Telefono Rosanei primi 9 mesi del 2012

in Italia sono state uccise 98 donne

nella maggior parte dei casi si tratta di 

violenza domestica

In Italia mediamente si verificano ogni anno circa

160 omicidi di donne di cui 100 attribuibili a

violenza domestica

6.743.000 donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita.

•14,3% da un partner o da un ex partner•24,7% da un altro uomo

Violenze non denunciate•96% subite da un non partner•93% subite da partner

la maggioranza delle vittime ha subito più episodi di violenza•nel 67,1% da parte del partner•nel 52,9% da non partner•nel 21% violenza sia in famiglia che fuori

•674.000 donne hanno subito violenze ripetute da partner e avevano figli al momento della violenza.

assistenza da parte di operatori specializzati

sia psicologica sia pratica

protezione economica e un rifugio sicuro

MOLESTIE SESSUALI NEI CONFRONTI DI MINORI

(PEDOFILIA)

Secondo un’indagine dell’ONU

nel 2002

150 milioni di bambine o ragazze e

73 milioni di bambini o ragazzi sotto i 18 anni

Hanno subitorapporti sessuali forzati 

tra il 7 e il 36% delle donne

tra il 3 e il 29% degli uomini

afferma d'esser stata vittima

di abusi sessuali

durante l'infanzia

tra l'1 e il 21%

delle donne

ha denunciato di essere stata

abusata sessualmente

prima del 15° anno di età

negli USA, l’83% delle alunne delle classi dall’8° all’11° livello

(tra i 12 e i 15 anni)

che frequentano le scuole pubbliche

subiscono qualche forma di molestia sessuale.

LA TRATTA

per tratta si intende il reclutamento ed il trasferimento

di una persona a fini di sfruttamento

Convenzione ONU per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle

donne

Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia

Convenzione europea sull’azione contro la tratta di esseri umani

Vittime della trattadue milioni e mezzo all’anno. L’ottanta per cento di loro sono

donne e ragazze.

Secondo l’organizzazione internazionale Save the Children

sono circa 1,2 milioni i minori di 18 anni vittime di tratta

Nel 2003 il Comitato Interministeriale dei Diritti Umani scriveva “il fenomeno della tratta degli esseri umani riguarda, solo in Italia, 50 mila donne un terzo delle quali minorenni, per un giro d’affari annuale stimato in 5-7 miliardi di euro.”

Il Dipartimento per le pari opportunità

dal marzo 2000 all'aprile/maggio 2006

ha cofinanziato progetti

Con cui sono state accolte ed assistite

111.541 vittime di tratta

di cui 748 minori di anni 18

Principali paesi d’origine

•Russia•Moldavia•Ucraina•Romania•Albania •Nigeria

LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI

Praticate soprattutto

in buona parte dell’Africa

in alcuni paesi del medio Oriente

in qualche zona o comunità dell’Asia e del Sud America.

Riguardano ogni anno circa tre milioni

di bambine o ragazze

oggi vivono al mondo da 100 a 140 milioni di donne che l’hanno subita

La MGF implica gravi rischi per la salute sia fisica che psicologica.

Infatti essa espone la donna che l’ha subita a molti più rischi sia in

gravidanza che al parto

e soprattutto è spesso la causa diretta di morte per parto.

LO STUPRO DI GUERRA

è una violenza condotta consapevolmente su un

popoloed assume talvolta i connotati

della pulizia etnicapoiché la nascita di figli “misti” è la umiliazione finale su un

popolo

Durante la guerra in Bosniadal 1992 al 1995

si stima che siano state violentate 20.000 donne

durante la guerra civile fra Hutu e Tutsi

in Ruanda nel 1994

fu ucciso circa 1.000.000 di Tutsi

e furono violentate

da 250.000 a 500.000 donne

della stessa etnia.

Nel 2008 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato la risoluzione 1820 con cui si chiede a tutte le parti coinvolte in conflitti armati di cessare le violenze sessuali contro civili, il cui obiettivo, si legge nel documento, è “umiliare, dominare, instillare paura e allontanare i civili dalle loro comunità e dai loro gruppi etnici”.

Con queste parole l’ONU conferma il parere di chi afferma che lo stupro di guerra è “voluto”.