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L’ATTIVITA’ COMMERCIALE
Disciplina dell’attività commerciale nei Dipartimenti universitari
Novembre 2012
L'attività commerciale 2
Fondamento giuridico
L’attività commerciale dell’Università trova il suo fondamento giuridico interno nell’art.96 del Regolamento di Amministrazione e Contabilità
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Tipi di attività
I Dipartimenti possono eseguire attività per conto terzi (ad interesse esclusivo del committente):Mediante la stipulazione di apposite convenzioni o contratti di ricerca o consulenza (art. 66 DPR n.382/80)Con l’esecuzione di prestazioni inserite a tariffario (art.49 del T.U. delle Leggi sull’Istruzione Superiore)
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Il Regolamento
Per disciplinare la materia l’Ateneo ha adottato il “Regolamento delle prestazioni conto terzi”
Finalità (art.1):Disciplina dei contratti e convenzioni di natura privatistica aventi ad oggetto l’esecuzione di attività di ricerca, di didattica e di consulenza per conto terzi conclusi con enti pubblici e privati ai sensi dell’art.96 del Reg. di Amm.ne e Contabilità
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(…segue) Il Regolamento
Oggetto (art.2):
Contratti di ricerca e convenzioni (attività di ricerca, didattica e consulenza);Prestazioni a Tariffario (es. analisi, controlli, prove ecc)
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(…segue) Il Regolamento
Ogni operazione inerente l’attività commerciale dell’università viene effettuata sulla base di un contratto o convenzione o sulla base del Tariffario dell’Ateneo e dietro pagamento di un corrispettivo
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(…segue) Il Regolamento
La determinazione dei costi (art.5)
Il corrispettivo da richiedere al committente è approvato dal Consiglio di Dipartimento, su proposta del responsabile scientificoDeve essere determinato in misura tale da consentire l’integrale copertura dei costi, nonché una quota di utile
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(…segue) Il Regolamento
La determinazione del corrispettivo (art.5)Nella determinazione dei costi dovranno essere valutati:
Costo dei materiali di consumoCosto di acquisto o noleggio e manutenzione apparecchiatureSpese di viaggio e missione personaleCosto e compensi del personale impegnato nella prestazioneEventuali collaborazioni esterneSpese generali stabilite forfettariamente nella misura di almeno l’1% del costo della prestazione
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(…segue) Il Regolamento
La ripartizione del corrispettivo (art.6)Delle somme incassate per prestazioni conto terzi, una
quota pari al 9% del totale viene acquisita al bilancio universitario e destinata ai sensi dell’art.6 del Reg.:3% del totale a fronte di spese generali0.50% accantonamento per registrazione brevetti1% accantonamento per fondo rischi a copertura di eventuali azioni risarcitorie3% al Fondo comune di Ateneo1,50% a disposizione della Direzione Amm.va per la realizzazione di progetti innovativi
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(…segue) Il Regolamento
La ripartizione del corrispettivo (art.6)Dal totale della prestazione, dedotta la quota al bilancio universitario e il costo per la produzione della prestazione, rimane una quota che può essere destinata fino ad un massimo dell’85% al personale docente e tecnico-amministrativo che collabora all’attivitàIl rimanente rappresenta l’utile che può essere utilizzato per acquisti di materiale inventariabile, di consumo, missioni, spese di rappresentanza, ecc. (fini istituzionali)
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L’avviso di fatturazione
Viene emesso nei confronti dei soggetti privati
È il documento che permette al committente di conoscere che l’Ateneo attende da lui un pagamento
Non è un documento fiscale rilevante ai fini IVA e non è soggetto a registrazione
La fattura verrà emessa solo quando il pagamento verrà effettuato (nello stesso giorno)
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Fattura ad IVA differita
Per gli utenti pubblici la fattura è l’unico documento idoneo a dar corso al pagamento: DPR 633/72 art.6 c.5
Se la prestazione viene resa ad un ente pubblico la fattura viene emessa immediatamente, ma l’imposta diviene esigibile all’atto del pagamento del corrispettivo
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La Fattura
A fronte del pagamento l’Università emetterà fattura, ai sensi dell’art. 21 del DPR 633/72
Dal punto di vista fiscale l’Ateneo e i Dipartimenti sono un unico soggetto cui corrisponde un’unica partita IVA
La partita IVA dell’Ateneo è:00434690384
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(…segue) La Fattura
Elementi essenziali della fattura:DataNumero progressivo di emissione (la numerazione è diversa per ogni struttura che ha un codice proprio)Dati relativi al soggetto che emette la fattura (nome o ragione sociale, indirizzo, Partita IVA)Dati relativi al soggetto che riceve la prestazioneCorrispettivoAliquota applicataTempi e modalità di pagamento
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Operazioni soggette ed esenti
Sono soggette ad IVA le cessioni di beni, le prestazioni di servizi effettuate in Italia nell’esercizio di impresa, arti o professioni.Le operazioni soggette ad IVA sono:
- IMPONIBILI, ossia soggette all’imposta- ESENTI non assoggettate ad IVA in forza di una espressa
previsione di legge, es.:1. art.10 p.20 DPR 633/72 (prestazioni didattiche, formazione e aggiornamento)2. art.10, p.18 DPR 633/72 (attività di diagnosi cura, ecc.)
- NON IMPONIBILI sono le operazioni che anche se eseguite in Italia, per presunzione di legge sono considerate come se fossero non eseguite in Italia, es.: art. 72, c. 1 lett. c; art. 8bis c. 1 lett. b (queste operazioni vanno comunque fatturate e registrate)
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Adempimenti fiscali conseguenti all’incasso
Al momento dell’incasso la struttura dovrà trasmettere all’Ufficio Entrate e Fiscale (se esiste ripartizione ai sensi dell’art. 6 del Regolamento):Copia del contratto o convenzioneEstratto del verbale del Consiglio di Dipartimento che approva la ripartizioneDue copie del prospetto informativo firmate dal Segretario
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Registrazione acquisti
Nell’ambito dell’attività commerciale, le fatture di acquisto pagate (per la realizzazione della prestazione) possono essere portate in detrazione IVA. Esse vanno pertanto registrate e mensilmente trasmesse all’Ufficio Entrate e Fiscale
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Iva comunitaria:riferimenti normativi
D.L. 30 Agosto 1993, n. 331 Convertito dalla Legge 29 Ottobre 1993, n. 427
D.Lgs. 11 Febbraio 2010, n. 18 G.U. 19 Febbraio 2010, n. 41
Legge 15 Dicembre 2011 n. 217 (legge comunitaria)
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Acquisti di beni intracomunitari
Per acquisti intracomunitari si intendono gli acquisti di beni nell’ambito dell’Unione Europea, per i quali vige il principio per il quale l’IVA viene pagata nel paese di destinazione del bene
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Acquisti di Beni Intra Ue:Condizioni di applicazione Sono considerate “operazioni
intracomunitarie” se sono presenti i seguenti tre requisiti: soggettivo: entrambe le parti devono possedere
un codice di identificazione IVA, (numero di partita IVA preceduto dal codice dello Stato (codice ISO) composto da due lettere, (IT per l’Italia), da comunicare all’atto dell’ordine e la cui indicazione nella fattura, di entrambi i soggetti, deve essere verificata;
oggettivo: l’operazione è a titolo oneroso territoriale: i beni vengono trasportati o spediti nel
territorio di un altro Stato membro.
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Fatture acquisto Beni: Integrazione Modello F
Attraverso la compilazione del modello integrativo F, utilizzando il software ISOIVA che permette di calcolare l’Iva da versare mensilmente allo Stato
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Inoltre il Modello F
deve contenere le seguenti indicazioni, necessarie ai fini della comunicazione mensile all’Agenzia delle Dogane, comunicazione Intrastat:1. Paese di provenienza del bene2. Paese di origine3. Nomenclatura combinata4. Numero di unità supplementari se richiesto5. Natura della transazione6. Modalità di trasporto7. Condizioni di consegna
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Inoltre il Modello F: nomenclatura combinata Ricordarsi di chiedere al fornitore che sia
indicato in fattura il codice doganale del bene (commodity code/tariffcode/customstariff). Annualmente la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea pubblica l’elenco aggiornato delle nomenclature con valenza secondo l’anno solare.
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(…segue) Il Modello F
Il Modello F deve essere registrato entro 30 giorni dalla data di ricevimento della fattura
Esso deve essere datato dal Segretario amministrativo e trasmesso mensilmente (entro il giorno 3 di ogni mese) all’Ufficio Entrate e Fiscale, corredato da una copia della fattura
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Casi particolari
Ai sensi dell’art.3 comma 7 del DL 90/1990 non sono soggette ad IVA le cessioni di pubblicazioni estere nei confronti delle biblioteche universitarie
Rimane per esse l’obbligo di registrazione, con compilazione del Modello F solo per la parte contenenti i dati per l’Agenzia delle Dogane
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(…segue) Casi particolari
Non costituiscono pubblicazioni nel senso precedentemente illustrato, gli estratti (reprints), che non sono considerati prodotti librari in senso stretto e pertanto sono assoggettati ad IVA
Con aliquota 4% se presentano indicazione del titolo della testata e prezzo di copertina
Con aliquota 21% se non presentano prezzo di copertina
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Registrazione fattura pro-forma
Nel caso di fornitore estero che emetta fattura pro-forma per il pagamento e successiva fattura definitiva al momento del ricevuto pagamento, occorre registrare fattura pro-forma In tal caso occorre inserire nel programma la data del pagamento (ricavabile dalla contabile bancaria)Da questa data decorrono 60 giorni entro i quali:- o si riceve e registra la fattura definitiva- o si emette autofattura
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Acquisti di servizi: Intra Ue ed Extra Ue
Il nuovo art. 7-ter DPR 633/72 (dal 1/1/2010), disciplina le nuove regole di territorialità iva delle prestazioni di servizi.
REGOLA GENERALE: le prestazioni di servizi c.d. generiche, devono essere tassate nel paese del committente (soggetto passivo Iva) ossia dove avviene il consumo del servizio;
le prestazioni di servizi ricevute da un soggetto privato, (non titolare di partita IVA) non sono tassate. Non occorrerà registrare il modello F e non è dovuta Iva.
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Acquisti di servizi: Intra Ue ed Extra Ue Si considerano soggetti passivi tutti i soggetti
titolari di partiva IVA, esercenti attività d’impresa e professionali.
E’ soggetto passivo colui che è titolare di partita iva, anche enti ed associazioni non commerciali (come le Università).
I soggetti extracomunitari si considerano soggetti passivi quando svolgono attività d’impresa indipendentemente dal possesso della partita IVA
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Acquisti di servizi: Intra Ue ed Extra Ue Per i soggetti comunitari è possibile controllare la
partita iva tramite il servizio disponibile sul sito dell’agenzia delle entrate: http://www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/vies/vies.htm
Per i soggetti extracomunitari la verifica dell’esercizio di attività di impresa andrà fatta richiedendo, per es., un certificato emesso dalle competenti autorità fiscali del cliente che confermi che lo stesso svolge attività economiche che gli consentono di richiedere il rimborso IVA oppure, verificando se il cliente possiede un numero di registrazione dell’attività o consultando l’eventuale sito internet del cliente.
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Universita’ come prestatore di servizi in ambito commerciale Prestazioni di servizio rese a soggetti passivi
comunitari Qualora l’Ateneo fornisca servizi a soggetti passivi
comunitari, si dovrà: emettere fattura senza IVA a norma del nuovo art.
7-ter dpr 633/72 (operazione fuori campo IVA); indicare in fattura, oltre alla partita IVA dell’Ateneo,
la partita IVA del committente; compilare il Modello F (novità).
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Compilazione Modello F – parte doganale Codice Servizio: è un codice di sei cifre che identifica la
tipologia del servizio. In isoiva sono stati caricati i codici di maggior interesse,
Modalità di erogazione: va indicata la modalità cui viene erogato il servizio
I= Istantanea R=A più riprese Modalità d’incasso: va indicata la modalità di pagamento A = Accredito B = Bonifico X = Altro Paese di pagamento: dove avviene effettivo
accreditamento del pagamento
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Acquisti servizi extra Ue
Al ricevimento di un documento da parte del fornitore Extra ue, la normativa prevede l’emissione da parte del committente di una autofattura: la numerazione delle autofatture sarà progressiva per ogni singola struttura.
Per questa tipologia di acquisti non è prevista la compilazione della parte doganale
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Servizi resi dall’Ateneo a soggetti Ue Qualora l’Ateneo fornisca servizi a soggetti passivi
comunitari, si dovrà: emettere fattura senza IVA a norma del nuovo art.
7-ter dpr 633/72 (operazione fuori campo IVA); Indicare in fattura la partita IVA dell’Ateneo e partita
IVA del committente comunitario. È sempre previsto l’integrazione con il modello F
contenente i dati doganali
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Servizi resi dall’Ateneo a soggetti Extra Ue Qualora l’Ateneo fornisca servizi a soggetti passivi
extra comunitari, si dovrà: emettere fattura senza IVA a norma del nuovo art. 7-
ter dpr 633/72 (operazione fuori campo IVA); Indicare in fattura la partita IVA dell’Ateneo ed
eventuale numero identificativo del committente extra comunitario.
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Prestazione di servizio rese a committente Ue o extra Ue privato
Se il committente estero è un privato senza partita IVA, la fattura dovrà essere emessa con IVA italiana o in esenzione (indicando titolo e norma del Dpr 633/72) a seconda della tipologia di prestazione svolta.
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Importazioni
Per importazione si intende l’introduzione di beni nel territorio dello stato con provenienza extracomunitaria In tal caso le merci sono sottoposte alle procedure di sdoganamento direttamente dall’esportatore o dallo spedizioniereL’IVA è dovuta al momento dell’introduzione dei beni nel territorio dello stato da colui che presenta la dichiarazione doganale
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(…segue) Importazioni
Nel caso di importazioni di beni non sdoganati è necessario portare la fattura e la richiesta di sdoganamento agli uffici doganali (sdoganamento postumo)
Gli uffici doganali comunicano l’importo dell’IVA da pagare e dei diritti doganali
Viene rilasciata una bolla doganale (mod. A22)
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(…segue) Importazioni
Gli originali delle bollette doganali vanno inviati all’Ufficio Entrate e Fiscale. Alle stesse vanno allegate:
Copia della fattura della merce e copia del relativo mandato di pagamentoCopia della fattura dello spedizioniere e copia del relativo mandato di pagamento
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Adempimenti mensili derivanti da attività commerciale e acquisti intra ed extra UE
Esportazione da programma ISOIVA flusso contenente le registrazioni (fatture attive/passive) e operazioni intra/extra ueInvio di tutto materiale cartaceo: anche nel caso non si fossero effettuate operazioni è necessario inviare il prospetto riepilogativo mensile
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