Le catene del debito e come spezzarle. Tre obiettivi sul debito pubblico 1. Breve excursus storico...

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Le catene del debitoe come spezzarle

Tre obiettivi sul debito pubblico

1. Breve excursus storico

2. La gestione del debito nella logica dell’euro sottomesso al mercato

3. Le alternative possibili

1. Non è vero che siamo indebitati perché abbiamo vissuto al di sopradelle nostre possibilità.

Debito pubblico nel

58%

PIL

114 miliardi di euro

Nel 1992 in Italia entra in austerità. Si innalzano le tasse, si abbassano le spese in modo da ottenere un avanzo da destinare agli interessi

Ma nonbasta, comemostrail 2012

Gli interessi non pagati alimentanoil debito tramite l’anatocismo

L’indebitamento nonostante i risparmi

Fra il 1992 e il 2013 abbiamorisparmiato 670miliardi di euro, ma il debito ha continuato a crescere per gli interessi. Fra il 1980 e il 2013 abbiamopagato 2230 miliardi di interessi di cui 1550 a debito.

Composizione debito pubblico italiano al 31.12.2013 (2085 miliardi)

Debito iniziale Altre voci di debito Debito per interessi

Domanda di riserva: perché non abbiamo tenuto il passo con gli interessi?

- Per tassi troppo alti- Per alta evasione fiscale- Per favori fiscali ai ricchi- Per sprechi e corruzione- Per spese inutili e dannose

2. Europa matrignaa causa dell’eurosottomesso al mercato

Due elementi determinanti:1.MERCATO COME UNICA FONTE DI FINANZIAMENTO DEI GOVERNI

2.VALORE DELL’EURO AFFIDATO AICALCOLI DI GUADAGNO DEL MERCATO

AUSTERITA’ PER COMPIACEREI MERCATI

Valore di cambio dell’euro determinato dall’afflusso di capitali

Afflusso di capitali determinato da affidabilità dei richiedenti prestiti

Austerità per dimostrare agli investitori di essere governi in grado di ripagare i propri debiti

I SIGILLI DELL’AUSTERITA’

- Patto di stabilità e crescita: limite del 3% (1997)

- Patto di bilancio: pareggio di bilancio e abbattimento debito (2012)

- Six pack e two pack: controllo bilanci (2011)

Le vie dell’austerità

P

-Aumentare le tasse -Tagliare le spese

- Privatizzare

La ricetta neoliberista:

Gli effetti dell’austerità

1. Espandersi della miseria

2. Acuirsi delle disparità

3. Crescita della disoccupazione

I numeri della disoccupazione

Cercano lavoro 3 milioni 12%

Scoraggiati 3 milioni 12%

TOTALE 6 MILIONI 24%

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE 40% (700mila)

2 milioni 250 mila giovani (24%) fra 15 e29 anni né lavorano né studiano

Il mito della crescita come edulcorante dell’austerità

Se la ricchezza cresce, lo stato può incassare di più senza fare aumentare le tasse. Perciò ci sono soldi per tutto: per i servizi e per gli interessi

Ma la crescita è ancora possibile?

I limiti alla crescitaGlobalizzazione (concorrenza eccessiva)

Iniqua austerità (compressione della domanda)

Pianeta esausto

3. L’alternativa all’austerità è scegliere da che parte stare

Dei mercati o dei cittadini?

Un’uscita dal debito dalla parte dei cittadinirichiede:

Misure urgenti:Riforme strutturali

1° via d’uscita al tempo dell’euro ghigliottina: austerità applicata agli interessi

Ci salassano e alimentano la crescita del debito

3 strategie:•Impedire la speculazione sui titoli del debito pubblico•Autoridurci i tassi di interesse•Sospendere i pagamenti delle quote che non riusciamo a coprire

2° emergenza: aggredire il debito accumulato

2 strategie:•Rinegoziazione del capitale da restituire•Prestito forzoso sui più ricchi del paese

Riforme strutturali

In Europa

In Italia

2. Riforme interne recupera risorseLotta all’evasione &riforma fiscale in sensoprogressivo.

Risocializzare Cdp

Imposta patrimoniale

Lotta alla corruzione eriqualificazione della spesa

Riforme per l’Europa

• Trasformazione della BCE in prestatore di ultima istanza per gli stati

• Condivisione dei debiti (eurobond)

• Governo della moneta per la piena occupazione

• Controllo della finanza

Proposta PADRE con BCE riformata

Trasferimentodei debiti pubbliciin pancia allaBCE con possibilitàdi pagare interessicon proventi delsignoraggio e nuova moneta